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Sessione 2 –AGIRE SUL DENOMINATORE: LA RISORSA … · OM& R: valore attuale dei costi operativi,...

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ciao Il pacchetto clima energia 20-20-20 Sessione 2 – AGIRE SUL DENOMINATORE: LA RISORSA “RISPARMIO ENERGETICO” Forlì – 11 Marzo 2013 Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera Direzione Generale Sviluppo e Mercato / Business e Development
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ciao

Il pacchetto clima energia 20-20-20Sessione 2 – AGIRE SUL DENOMINATORE: LA RISORSA

“RISPARMIO ENERGETICO”

Forlì – 11 Marzo 2013

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Direzione Generale Sviluppo e Mercato / Business e Development

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Come raggiungere gli obiettivi al 2020

CFL totali

CFL da FERQuota di energia da FER sul consumo

finale lordo di energia= > 17 %

E’ fondamentale una strategia complessiva

Politiche integrate, efficaci ed efficienti

Calore da fonti di

energia

rinnovabile

Fonti di energia

rinnovabile per i

trasporti

Elettricità da fonti

di energia

rinnovabile

Stabilizzazione dei consumi

Efficienza energetica

Comportamenti consapevoli

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

PAEE

Piano di Azione per la

Efficienza Energetica

Direttiva 2002/91/CE

rendimento energetico

nell’edilizia

D.Lgs 16/2/11, n.15 Specifiche per progettazione

ecocompatibile dei prodotti connessi

all'energia. (GU n. 55 del 8-3-2011)

Aprile 2006

Giugno 2011

Maggio 2008

EFFICIENZA ENERGETICA: il contesto normativo comunitario e nazionale (sintesi)

Direttiva 2009/125/CEProgettazione ecocompatibile dei

prodotti che consumano energia

Dir.2006/32/CEEfficienza degli usi finali dell'energia e i

servizi energetici (ex direttiva

93/76/CEE)

Dicembre 2002

Ottobre 2009

D.Lgs 30/5/ 2008, n.115Attuazione Dir.2006/32/CE relativa

all'efficienza usi finali

dell'energia e i servizi energetici

D.Lgs. 19 /8/05, n.192Attuazione Dir. 2002/91/CE relativa

al rendimento energ. nell’edilizia

(D.Lgs. 311/06, D.M. 26/6/09, L. 99/09

e D.Lgs. 56/10

Febbraio 2011

Agosto 2005

22 Giugno 2011

D. 20/7/2004

(Certificati Bianchi)

Individuazione OBIETTIVI per

l’incremento dell’efficienza energetica

(Art. 9 c.1 L.79/99)

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

EFFICIENZA ENERGETICA: la Cogenerazione, attuale contesto normativo comunitario

e nazionale (sintesi)

D.Lgs 20/07

attuazione della Direttiva

Direttiva 2004/8/CE promozione della COGENERAZIONE

(ex direttiva 92/42/CEE)

D.M. 4 /8/ 2011

modifica al D.Lgs 20/07 (Cogeneraz. ALTO RENDIMENTO)

D.M. 5 /9/ 2011

Incentivi alla Cogen.

(Certificati Bianchi)

CIP 6/92 Incentivi Fonti Rinnov. e

Cogeneraz. (Fonti Assimilate)

Legge 79/99 (Bersani)Apertura del mercato Elettrico

(CV, Cogenerazione …)

AEEG Delib. 42/02 Parametri di

riconoscimento Cogenerazione

Aprile 1992 Marzo 1999 Marzo 2002

Febbraio 2007Febbraio 2004

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

EFFICIENZA ENERGETICA: un contesto normativo comunitario e nazionale in continua

evoluzione

Ottobre 2012

(e tuttora in corso)

GUCE

14 Novembre 2012

1. Competitività: Ridurre significativamente il gap di costo

dell’energia per i consumatori e le imprese, con un graduale

allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei

2. Crescita: Favorire la crescita economica sostenibile attraverso

lo sviluppo del settore energetico

3. Ambiente e qualità: Raggiungere e superare gli obiettivi

ambientali definiti dal Pacchetto 20-20-20 e mantenere alti

standard di qualità del servizio

4. Sicurezza: Continuare a migliorare la nostra sicurezza di

approvvigionamento, soprattutto nel settore gas, e ridurre la

dipendenza dall’estero

La SEN: LE SCELTE DI FONDO E GLI OBIETTIVI

LA NUOVA DIRETTIVA EFFICIENZA ENERGETICA

Abroga e sostituisce le precedenti direttive:

1. Efficienza Energetica

2. Cogenerazione

Nel medio periodo, sono state identificate 7 priorità con

obiettivi concreti e specifiche misure a supporto

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Le 7 priorità della SEN

EFFICIENZA ENERGETICA al

primo posto

Per le energie rinnovabili si

evidenzia il concetto di

SVILUPPO SOSTENIBILE

Le 7 priorità della SEN (Strategia Energetica Nazionale), in corso di consultazione

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Gli obiettivi in discussione nella SEN

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1 Scenario inerziale di crescita dei consumi in ipotesi di assenza/ interruzione di tutte le misure sull’efficienza energetica

Gli obiettivi della SEN per l’efficienza energetica

1. Lo scenario inerziale è

ciò che mi aspetto

succeda se lasciassi le

cose come stanno e

togliessi gli incentivi già

dati

1. BAUBusiness As Usual

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?efficienza energetica

risparmio energetico

Diminuire il DENOMINATORE (CFL totali)

OBIETTIVO:

1. Ridurre il

CONSUMO

FINALE LORDO

del Paese

In che

modo?

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Consumo/persona/giorno Franco Roca ENEA – Il futuro dell’Energia

Cosa rappresenta per noi l’energia?

L’UOMO TECNOLOGICO ? CON QUALI CONSEGUENZE ?

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

… i tre aspetti siano

indissolubilmente

correlati tra loro ?

Energia

Benessere

Ambiente

Possiamo

dire che …

Lo

SVILUPPO

deve essere

SOSTENIBILE

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LA EFFICIENZA ENERGETICA

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Efficienza Energetica: l’Energy Manager

1. Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori

industriale, civile, terziario e dei trasporti …omissis…, debbono

comunicare al Ministero dell’Industria del Commercio e

dell’Artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la

conservazione e l’uso razionale dell’energia.

2. I responsabili per la conservazione e l’uso razionale dell’energia

• individuano le azioni, gli interventi, le procedure e quanto

altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia,

• assicurano la predisposizione di bilanci energetici.

• In funzione anche dei parametri economici e degli usi

energetici finali, predispongono i dati energetici .

Da dove partiamo?

Legge 9 gennaio 1991 n.

10

Articolo 19

2 grandi famiglie

Il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale

dell’energia

Su quali leve?

Produzione dell’energia

Consumo dell’energia

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A - Come si produce l’energia?

Calore (Combustibile)

SORGENTE CALDA

Calore (Fluido Condensante)

Energia Elettrica

SORGENTE FREDDA

Ciclo Rankine

Consumo Finale

Perdite di energia

Produzione

Trasporto

Utenza

Dis

trib

uzio

ne

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1° Passo - la Cogenerazione: Risparmio di Energia Primaria rispetto alla produzione

separata

1. Se aumento la

temperatura al

condensatore posso

utilizzare il calore della

«Sorgente Fredda»

2. Il Calore prima disperso

ora diventa CALORE

UTILE

3. Il rendimento passa da

40-50 % a 70-80 %

4. Il «Risparmio di energia»

va confrontato con la

produzione separata di

energia e calore con

sistemi tradizionali

Cogenerazione

Nell’esempio: per produrre 35 di energia elettrica e 50 di calore con i sistemi tradizionali

(produzione separata) mi occorrono 140 di combustibile, con la cogenerazione ne bastano 100

1. Aumento il Rendimento Globale

2. Riduco le Perdite di Trasporto2 Vantaggi:

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Cogenerazione:

Reti di teleriscaldamento per

utilizzare il calore

L’impianto HERA a Ciclo

Combinato di IMOLA da 80

MW

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B - Come si risparmia l’energia nei consumi finali?

Fornendo lo stesso servizio/prodotto

consumando meno energia primaria

Riducendo il servizio o le caratteristiche del

prodotto per consumare meno energia

primaria ?

oppure

Fare EFFICIENZA ENERGETICA

non è solamente una riduzione dei consumi

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Mini Glossario

1. BAU

2. Energia Primaria EP

3. Consumi Finali di Energia

4. Baseline

5. LCA

6. LCCA

7. Risparmio di energia

8. Efficienza Energetica

Efficienza Energetica

Calore (Combustibile)

Consumo Finale

Energia Primaria

(tep)kWh, kJoule

1 kWh elettrico = 0,187 x 10-3 tep

1 kWh termico = 0,107 x 10-3 tep

Fattore di conversione Energia

consumata/Energia Primaria

1 kWh = 0,086 x 10-3 tep

Fattore di conversione

Unità di Misura

2. ENERGIA PRIMARIA

3. CONSUMO FINALE

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Baseline

• Rappresenta il livello di riferimento del consumo di energia che avrei avuto se non avessi

effettuato l’intervento di efficientamento.

• E’ un valore non univocamente determinabile

Esempio di baseline

1. E’ influenzato dal rendimento del generatore elettrico.

2. E’ influenzato dal rendimento del generatore termico

4. BASELINE

Generatore di Calore

Generatore Termoelettrico

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

1. Rappresenta uno degli strumenti fondamentali per

l’attuazione di una Politica Integrata dei Prodotti,

nonché il principale strumento operativo del “Life Cycle

Thinking”: si tratta di un metodo oggettivo di

valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed

ambientali e degli impatti potenziali associati ad un

prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di vita,

dall’acquisizione delle materie prime al fine vita (“dalla

Culla alla Tomba”)

2. La rilevanza di tale tecnica risiede principalmente nel

suo approccio innovativo che consiste nel valutare tutte

le fasi di un processo produttivo come correlate e

dipendenti.

3. Tra gli strumenti nati per l’analisi di sistemi industriali

l’LCA ha assunto un ruolo preminente ed è in forte

espansione a livello nazionale ed internazionale.

4. A livello internazionale la metodologia LCA è

regolamentata dalle norme ISO della serie 14040’s

http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/mercato-verde/life-cycle-assessment-lca

5. Life Cycle Assessment (Valutazione del Ciclo di Vita)

1. Il Life Cycle Cost Analysis (LCCA) o analisi del costo

nel ciclo di vita (anche detto Total Cost of Ownership

– TCO) è uno strumento economico che permette di

valutare tutti i costi relativi ad un determinato

componente o sistema, dalla “culla” alla “tomba”.

2. Si prendono in considerazione i costi iniziali

(acquisto, installazione, etc.), i costi di gestione

(spese energetiche, manutenzione, oneri finanziari,

etc.), fino ad arrivare ai costi di smaltimento e

recupero.

3. Questo strumento permette di ottimizzare i costi di

una componente o di un intero sistema e il suo

utilizzo in fase di acquisto viene suggerito anche

nella UNI CEI EN 16001 Sistemi di Gestione

dell’Energia .

6. Life Cycle Cost Analysis (Valutazione del Costo per tutto il Ciclo di Vita)

Strumenti per la valutazione dell’efficienza energetica di un apparecchio/impianto

Per saperne di più

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Il Life Cycle Cost Analysis

Lo LCCA permette al decisore di compiere scelte più oculate, in particolare:

1. scegliere tra più alternative applicabili allo stesso sistema quella economicamente più vantaggiosa (es. selezionare

per un dato edificio, il sistema di riscaldamento: caldaia vs. pompa di calore);

2. accettare o rifiutare un determinato progetto (es. decidere se installare o meno un pannello solare termico);

3. specificare il valore ottimale di un progetto che generi il maggior ritorno economico (es. selezionare il valore ottimale

di spessore per un isolante termico nelle pareti).

4. Il calcolo dell’indice LCC avviene attualizzando tutte le voci di costo di un componente:

LCC = I + Repl - Res + E + OM& R

LCC: Life Cycle Cost

I: investimento iniziale

Repl: valore attuale dei costi di sostituzione

Res: valore attuale del valore residuo

E: valore attuale delle spese energetiche

OM& R: valore attuale dei costi operativi, di manutenzione, di riparazione

L’indice LCC indica il costo totale da attribuire all’investimento considerato e sarà l’indice da confrontare per la scelta di

alternative diverse: la soluzione con LCC minore sarà quella più vantaggiosa. Tale metodologia può essere utilizzata per

tutti i prodotti che consumano energia; in molti casi infatti dal punto di vista economico è da preferire un prodotto più

efficiente anche se caratterizzato dal maggior investimento iniziale.

Un tipico esempio è l’applicazione dell’LCCA ai motori elettrici i cui costi di acquisto e manutenzione rappresentano

solitamente solo alcuni punti percentuali dei costi totali sul ciclo di vita. Un motore elettrico da 15 kW (4 poli,

classificazione IE2) che funziona 1.000 ore/anno ha un costo sul ciclo di vita (10 anni, 0,1 €/kWh, Tasso di sconto 5%,

fattore di carico 0,75) di circa 11.000 Euro. Il costo iniziale e di manutenzione rappresenta circa il 12% dei costi totali LCC.

Se lo stesso motore funzionasse 4.000 ore/anno i costi iniziali e di manutenzione arriverebbero ad essere solamente il 4%

del costo totale sul ciclo di vita.

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

• Un motore elettrico che funziona 1.000

ore/anno ha un costo sul ciclo di vita (10 anni)

di circa 11.000 Euro.

• Il costo iniziale e di manutenzione rappresenta

circa il 12% dei costi totali LCC.

• Se funzionasse 4.000 ore/anno i costi iniziali e

di manutenzione scenderebbero al 4% del costo

totale sul ciclo di vita.

Il Life Cycle Cost Analysis – esempio: motore elettrico (IE2)

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Periodo di studio: 20anni

Parametri economici:

Tasso di sconto reale: 3%

Inflazione: 2,4%

E nominale (en. elettrica): 3,1%

e reale (en. elettrica): 0,7%

costo dell'en. elettrica: 0,1€/kWh

Consumi di energia

condizionamento:

EER (Energy Efficiency Ratio) 3,5 3,5

Funzionamento in modalità Free-

cooling 10% 10%

20%

Energia termica da dissipare [kWh] 278.261 204.255

Energia elettrica consumata [kWhe] 71.553 52.523

Esempio di LCCA per un gruppo di continuità UPS

http://www.fire-italia.it/

vecchio UPS

statico 1

nuovo UPS

statico 2 UPS dinamico 3

P =Potenza Apparente [kVA] 500 500 500

Fattore di Carico [%] 100 100 100

Efficienza UPS ( η=Pu/Pi ) 0,92 0,94 0,96

Ore di esercizio annue [h] 8.000 8.000 8.000

Installazione in ambiente condizionato si si no

Prezzo acquisto UPS [€] 110.000 130.000 200.000

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Costo di investimento

Costo a fine vita

32

3

1

1

2

• Quello che appare più conveniente per l’ Ufficio Acquisti …

• … è più costoso per il gestore dell’impianto !

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Il Piano di Azione per l’Efficienza Energetica PAEE: quali interventi porre in

atto a livello Paese

Il 27 luglio 2011 la Conferenza Stato-Regioni ha

approvato il Piano di Azione per l’Efficienza

Energetica (PAEE) dell’Italia, un documento

previsto dalla Direttiva 2006/32/CE e presentato

per la prima volta nel 2007, aggiornato nel 2011

per confermare un obiettivo generale di

efficienza energetica da conseguire al 2016

(9,6%; contro il 9% previsto dalla Direttiva) alla

luce dei risultati conseguiti fino al 2010 e in

raccordo al ruolo dell’efficienza energetica nel

raggiungimento degli obiettivi al 2020 (SEES).Cos’è l’obiettivo di efficienza energetica ai sensi della Direttiva 2006/32/CE

occorre valutare l'ammontare medio annuo del consumo energetico come la media

della quantità di energia distribuita o venduta ai clienti finali durante anni 2001-

2005, non adattata ai gradi/giorno né ai cambiamenti strutturali o della produzione,

con esclusione dei consumi energetici ottenuti in attività coperte dalla Direttiva

Emission Trading.

L'obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico:

a) consiste nel 9 % dell'ammontare medio annuo del consumo di cui sopra;

b) è misurato dopo il nono anno di applicazione della Direttiva (2016);

c) è il risultato del cumulo dei risparmi energetici annuali conseguiti nell'intero

periodo di nove anni di applicazione della Direttiva;

d) è da conseguire tramite servizi energetici e altre misure di miglioramento

dell'efficienza energetica.

Il risparmio energetico nazionale, a fronte dell'obiettivo nazionale indicativo di

risparmio energetico, è misurato a decorrere dal 1° gennaio 2008, ma è consentito

portare in conto l’effetto di cosiddette “early actions”, ovvero attività effettuate

prima di questa data.

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Il PAN per le energie rinnovabili: gli aspetti di efficienza energetica

Con il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN) del 30 giugno 2010, redatto ai sensi della Direttiva

2009/28/CE, l’Italia ha impostato una propria linea operativa per raggiungere gli obiettivi, a partire dall’anno 2005

convenzionalmente assunto per definire una baseline di riferimento e tenuto conto di uno scenario tendenziale (studio

Primes 2009) per valutare l’incremento tendenziale del consumo finale lordo di energia. E’ esplicitato il ruolo contributivo

del SEES (scenario efficienza energetica supplementare).

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

La stabilizzazione dei consumi finali totali (denominatore)

Obblighi + Incentivi + Tecnologia + Comportamenti consapevoli

Fonte: GSE, Il nuovo quadro italiano per le rinnovabili nel settore termico, fonte dati Terna (2010)

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Le varie forme di risparmio energetico

Il PAN fissa un obiettivo di penetrazione particolarmente ambizioso per il settore del riscaldamento e raffreddamento: il

consumo di rinnovabili “termiche” dovrà superare, al 2020, quello di energia rinnovabile nel settore elettrico, e collocarsi di

poco al di sopra di 10 Mtep. Il target appare ambizioso soprattutto se si considera che l’attuale livello di consumo è di poco

inferiore a 4 Mtep, almeno secondo le statistiche ufficiali.

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

GLI OBIETTIVI DI RIFERIMENTO DEL PIANO TRIENNALE *

2011 – 2013

L’efficienza energetica come obiettivo primario

* Delibera dell’Assemblea Legislativa n° 50 del 26/7/2011

Gli obiettivi regionali al 2013 e al 2020, suddivisi per settore, sono riportati di seguito.

Il dato al 2020 rappresenta una riduzione dei consumi del 10% rispetto al valore tendenziale.

Gli obiettivi regionali Emilia RomagnaL.R. 23 dicembre 2004, n. 26, D.A.L. 4/3/ 2008, n. 156, P.E.R. approvato con D.A.L. 14/11/2007, n. 141

���� Contributo FR (ktep/anno): 2.450 – 2880

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

I risultati conseguiti al 2010

� Nel periodo 2007-2010 la domanda di energia primaria in Italia è passata da 194,5 a 185,2 Mtep soddisfatta per l’83% da

combustibili fossili, petrolio 39 %, gas naturale 37% e carbone e altri solidi 7%, e per la parte rimanente da fonti rinnovabili

e dalle importazioni di energia elettrica (rispettivamente 12% e 5%). Tale riduzione è stata determinata dalla minore

domanda del settore industriale generata della crisi economica, i cui effetti hanno pesato sia sulle esportazioni sia sui

consumi interni, causando un incremento del costo del credito ed una rarefazione dei flussi di finanziamento e

contribuendo alla caduta, nel 2009, del prodotto interno lordo ed alla diminuzione dei livelli occupazionali.

� In tale contesto, l’intensità energetica del PIL nell’ultimo quadriennio si è ulteriormente ridotta dopo la stabilità degli

anni 1990-2006. A tale riduzione hanno concorso sia l’effettivo miglioramento dell’efficienza, ma soprattutto una

progressiva dematerializzazione dell’economia italiana, con la continua crescita del settore dei servizi, meno energivori, a

scapito dell’industria.

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Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Il sistema di incentivazione nazionale

FONTI RINNOVABILI PER USI

ELETTRICI

� CERTIFICATI BIANCHI

(Titoli di Effic. Energetica – TEE)

� DETRAZIONE FISCALE/Riduz. Imposta

OGGETTO di PROMOZIONE

EMISSIONI CO2

FONTI RINNOVABILI PER USI

TERMICI

� CERTIFICATI VERDI (fino al 2015)

� Tariffa Onnicomprensiva

� Conto Energia Fotovoltaico

EFFICIENZA ENERGETICA

Principali INCENTIVAZIONI

� CERTIFICATI GRIGI

• II° fase 2008-2012

• III° fase 2013-2020

� Conto Energia Termico

� (Certificati Bianchi)

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Cosa può fare ciascuno di noi per contribuire al

raggiungimento dell’obiettivo 20 – 20 – 20 ?

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Il ruolo dei cittadini e delle imprese

CITTADINI IMPRESE

Possono contribuire attivamente all’Efficienza

Energetica, riducendo i consumi elettrici ed

idrici con semplici pratiche quotidiane attraverso

strumenti come lampadine a basso consumo o

kit frangigetto da installare nelle case, ma anche

e forse soprattutto con

COMPORTAMENTI CONSAPEVOLI

che spesso sono a costo nullo

Per le aziende gli interventi di Efficienza

Energetica attraverso:

� sostituzione di apparecchiature con equivalenti ad

alta efficienza;

� ottimizzazione dei processi produttivi

consentono di ridurre il costo della bolletta

liberando disponibilità finanziarie a sostegno

degli stessi interventi.

Interventi di Efficienza Energetica per il

miglioramento dell’update tecnologico dei

processi produttivi:

� riducono i costi di produzione;

� incrementano il valore degli asset aziendali;

� migliorano il posizionamento dell’azienda in merito

alla compatibilità ambientale

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COMPORTAMEN

TO

CONSAPEVOLE

• Spegnere la luce quando si esce dalla stanza

• Non usare il rubinetto dell’acqua calda per consumi molto

brevi (dal rubinetto non fa a tempo ad uscire l’acqua calda che

già ho chiuso il rubinetto, ma nel frattempo la caldaia ha

consumato gas per scaldare l’acqua nei tubi che poi si

raffredderà nei tubi stessi)

• Mantenere una temperatura dell’aria a 20 – 21 °C (meglio

indossare una maglia e non una canottiera) utilizzando

sistemi di regolazione della temperatura come termostati

ambienti e valvole a zona, valvole termostatiche

• Spegnere gli STAND-BY delle apparecchiture elettriche (TV,

Video, …)

• ….

Apparecchi ad

Alta Efficienza

• Utilizzare elettrodomestici come Lavatrice, Lavastoviglie,

frigoriferi, congelatori in classe A + , A++, A+++

• Utilizzare caldaie ad alta efficienza o a condensazione

• Utilizzare lampade Fluorescenti Compatte e Led

Alcuni esempi di risparmio

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Alcuni esempi di risparmio promosso da Hera per I Clienti Finali

IL KIT

FRANGIGETTO

Il "rompigetto" è un semplice dispositivo che, attraverso un innovativo

sistema, diminuisce la quantità di acqua in uscita dal rubinetto senza

diminuire la resa nel lavaggio . Si monta in pochi minuti sui rubinetti del

bagno e della cucina, svitando il terminale di uscita dell'acqua e inserendo

questo piccolo cilindro di plastica.

Distribuito a migliaia di famiglie, consente un sensibile risparmio

nel consumo di acqua e quindi un risparmio in bolletta

FRANGIGETTO

DOCCIA

Erogatori a basso flusso per uso alberghiero, da applicare alla doccia,

grazie

al quale è possibile ottenere un'erogazione di 9 litri d'acqua al

minuto, valore considerato ideale per una doccia senza sprechi.

LAMPADE A

BASSO

CONSUMO

Sono state distribuite a prezzi scontati in centri

commerciali convenzionati sul territorio, migliaia

di lampade a basso consumo per uso domestico

per ridurre il consumo di energia elettrica e per

favorire la graduale sostituzione delle tradizionali

lampadine a incandescenza.

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

Come sfruttare i benefici potenziali dello smart metering

Il contatore elettronico è uno strumento semplice e vantaggioso. Il vecchio contatore

si limitava a misurare i consumi di energia elettrica, che dovevano poi essere letti

periodicamente da un tecnico. Il nuovo contatore, invece, è uno strumento intelligente

che, oltre a misurare il consumo di energia, permette di essere letto e gestito a

distanza.

La telegestione, ovvero la gestione a distanza del contatore, consente di rendere più

semplice, trasparente e rapido il rapporto che hai con il gestore del servizio di energia

elettrica.

Il contatore è soltanto l’appendice di un insieme di apparati elettronici che, collegati tra loro, permettono

la telegestione. Pertanto, la telegestione sarà avviata solo quando tutti questi apparati saranno

operativi.

Grazie alla telegestione è possibile:

� applicare a distanza modifiche contrattuali, attivazioni e cessazioni;

� leggere a distanza i consumi registrati dal contatore.

Queste operazioni, che oggi richiedevano una visita a casa da parte di personale tecnico, con la telegestione

possono essere eseguite a distanza.

Sviluppo delle

SMART GRID

Formazione Gruppo Hera“Hera ti insegna un mestiere…a scuola ”

Ing. Claudio Artioli – Responsabile Energy Management Gruppo Hera

� L’EFFICIENZA ENERGETICA è la prima e più economica delle Fonti Rinnovabili

� La mancanza di un obbligo europeo “coatto” non deve far pensare che il perseguimento

dell’efficienza energetica possa risultare un “optional”

� L’Eff. Energetica non ha nessun problema di ACCETTABILITA’ SOCIALE al contrario di (ormai tutte)

le Fonti Rinnovabili: persino il FV ha visto il proliferare di divieti

� Sono vari i casi in cui l’investimento per l’Efficienza Energetica si ripagherebbe da sola

� L’EFFICIENZA ENERGETICA è difficile da MISURARE, non è sufficientemente percepibile e quindi è

più complicato convincere dell’efficacia dell’investimento (non dà ricavi ma solo riduzione di costi)

� Per fare un intervento spesso occorre mettere d’accordo molti proprietari, oppure

PROPRIETRIO/INQUILINO

� Il beneficio ottenibile può essere soggetto ad influenze esogene (es.: riduzione della produzione)

� I tempi di ritorno, incerti, per quanto brevi possono non essere compatibili con i Piani Industriali

(es. Industria)

� Non è appariscente, non dà

grande lustro

PRO

CONTRO

… e, non ultimo:

Efficienza Energetica


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