+ All Categories
Home > Documents > SEZIONE DI MEDICINA PREVENTIVA DEI LAVORATORI … tematiche/medicina preventiva/salute az... · •...

SEZIONE DI MEDICINA PREVENTIVA DEI LAVORATORI … tematiche/medicina preventiva/salute az... · •...

Date post: 18-Feb-2019
Category:
Upload: duongnga
View: 220 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
38
“LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE AZIENDE SANITARIE” Venerdì 6 marzo 2015 Aula Morgagni Policlinico di Padova DALLA PREVENZIONE ALLA PROMOZIONE DELLA SALUTE Prof. Giovanni Battista Bartolucci Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari, Università di Padova UOC Medicina Preventiva e Valutazione del Rischio SEZIONE DI MEDICINA PREVENTIVA DEI LAVORATORI DELLA SANITA’
Transcript

“LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE AZIENDE SANITARIE”

Venerdì 6 marzo 2015 Aula Morgagni Policlinico di Padova

DALLA PREVENZIONE ALLA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Prof. Giovanni Battista Bartolucci Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari, Università di Padova

UOC Medicina Preventiva e Valutazione del Rischio

SEZIONE DI MEDICINA PREVENTIVA DEI LAVORATORI

DELLA SANITA’

Agenti di rischio in ambiente ospedaliero • Rischio chimico

• Rischio fisico

• Rischio biologico

• Organizzazione del

lavoro

• Farmaci antiblastici • Gas anestetici • Disinfettanti gassosi • Sostanze chimiche irritanti e allergizzanti • Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti • Radioisotopi • Rumore e Microclima

• HBV, HCV, HIV • TBC • altre malattie infettive • Rischio infortunistico • Rischio biomeccanico colonna e arti • Lavoro a turni • Stress lavoro correlato

DIREZIONE AZIENDALE

Ruoli e responsabilità RSPP Medico Competente Esperto qualificato Medico Autorizzato

Consulenza

Definizione procedure operative

Valutazione dei rischi,

sorveglianza sanitaria Informazione e

formazione, promozione della

salute

Valutazione

eventi avversi

Direzione Medica, Servizio delle Professioni Sanitarie,

Ufficio Tecnico

Risoluzione criticità

Gestione Risorse Umane

Sistema di Gestione Salute e Sicurezza di una Azienda Sanitaria (art. 30 D.Lgs 81/08)

RLS Primari Coordinatori

• Salvaguardare la sicurezza del paziente, garantendo, mediante monitoraggio costante, la asepsi dell’isola chirurgica per tutta la durata della seduta operatoria

• Salvaguardare la sicurezza degli operatori, garantendo, mediante documentazione costantemente aggiornata, la salubrità dell’ambiente di lavoro controllando l’indice di rischio a cui sono giornalmente esposti

… i Requisiti • L’impianto di Monitoraggio Ambientale DEVE avere le seguenti

caratteristiche minimali: Utilizzo “USER FRIENDLY” Garantire la rintracciabilità del dato Conformità alle norme relative alla misura dei singoli parametri Generare segnali di Allarme, di Allerta e di Criticità Interfacciabile con i Sistemi di Supervisione Modulare per future implementazioni

Le Finalità

Il Monitoraggio Ambientale … … in continuo

Il Cruscotto Ambientale Gas Anestetici

Pressione Differenziale

Particolato Aerodisperso

Temperatura - Umidità

Ventilazione

Lavaendoscopi

Guanti in Latice

Guanti in Vinile

Guanti in Nitrile

Guanti in Polietilene

Raccomandazioni per la prevenzione dell’allergia a latice

• Restrizione dell’uso solo agli esposti a fluidi biologici contaminati

• Usare guanti sterili senza polvere (< 2 mg polvere per guanto) e a basso contenuto di proteine (<50 µg/g) + sorveglianza sanitaria

(Charous et al, JACI 2002)

(J Allergy Clin Immunol 2002;110:S96-106.)

il Gruppo di lavoro “Unità Farmaci anti-tumorali” ha elaborato Procedure Operative per l’utilizzo in sicurezza dei farmaci chemioterapici antiblastici

Situazione Ospedale di Padova

• Prima dell’entrata in vigore delle Linee Guida 45 punti di preparazione di Chemioterapici Antiblastici, la maggior parte dei quali a cielo aperto

• Dopo entrata in vigore delle Linee Guida riduzione dei punti di preparazione a 7, tutti sotto cappa a flusso laminare, e successivamente a 5

Concentrazioni di ciclofosfamide rinvenute sulle superfici del locale preparazione del Day-Hospital di Oncologia del

Policlinico Borgo Roma (VR) Superficie Concentrazione di ciclofosfamide

(ng/cm2) Piano della cappa pre diluizione <0.09 Piano della cappa post diluizione <0.09 Pavimento pre diluizione <0.09 Pavimento post diluizione <0.09 Saliscendi pre diluizione <0.09 Saliscendi post diluizione <0.09 Maniglia porta <0.25 Maniglia del passafarmaci <0.02 Carrello portafarmaci <0.09 Sacca <0.07 Pavimento esterno <0.09

Soave C. et al, European Journal of Hospital Pharmacy 2003; 9 (5): 80-84.

Andamento della dose efficace media riferita al corpo intero nei medici dei reparti analizzati anno per anno nel periodo 1988-2008

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

anno

mSv

CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ED EMODINAMICA MEDICINA NUCLEARE RADIOLOGIA-NEURORADIOLOGIA UROLOGIA ORTOPEDIA

Relatore
Note di presentazione
). Tali risultati sono giustificati da un importante incremento negli ultimi 10 anni del numero di procedure diagnostiche e terapeutiche cardiologiche invasive, evolute per varietà e complessità, che determinano un aumento del carico dosimetrico complessivo, soprattutto per quanto riguarda i medici (figura 1); tuttavia il contemporaneo aumento del numero degli operatori e l’efficacia delle misure di protezione ambientali e personali per il corpo intero, adottate anche in conseguenza al Dlgs 230/95, hanno contribuito alla diminuzione della dose media annuale. Tuttavia questo reparto risulta per i medici, quello a maggior esposizione al corpo intero (figura

Andamento della dose efficace media riferita al corpo intero negli infermieri dei reparti analizzati anno per anno nel periodo 1988-2008

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

anno

mSv

CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ED EMODINAMICA MEDICINA NUCLEARE RADIOLOGIA E NEURORADIOLOGIA UROLOGIA ORTOPEDIA

Relatore
Note di presentazione
Per quanto riguarda la dose efficace collettiva, si assiste ad un aumento della stessa a partire dal secondo quinquennio 1993-1997 (82.6 manSv), sempre in misura maggiore nei medici (figura 1) con una dose media annuale al corpo intero drasticamente ridottasi negli ultimi sei anni considerati (0.27 mSv nel 2003-2008). Più evidente l’aumento della dose equivalente alle mani, sia in termini di dose collettiva (612.8 manSv) che di dose media annuale (7.02 mSv nel periodo 2003-2008) e tale dato è dovuto in particolar modo agli infermieri che durante l’esecuzione delle indagini diagnostiche, delle terapie e post-trattamento assistono direttamente i pazienti, oltre alla presenza in questo gruppo dei 4 tecnici di radiologia. Negli ultimi 25 anni, l’attività diagnostica nei reparti di medicina nucleare americani è aumentata di 5-6 volte con un incremento annuale del 5% nell’ultima decade soprattutto nella preparazione e somministrazione dei radiofarmaci 99mTc e 131I, per applicazioni diagnostiche o terapeutiche, oltre all’uso della PET. Questi dati concordano con gli studi presenti in letteratura (2), secondo i quali verosimilmente una corretta progettazione strutturale degli ambienti e l’adozione di schermature adeguate sembrano essere sufficienti a contenere l’esposizione al corpo intero ma meno quella alle mani, dove l’aumento delle pratiche diagnostiche e terapeutiche, e in particolare alcune attività, quali la preparazione e la somministrazione dei radiofarmaci comportano una esposizione maggiore, se pur contenuta in termini quantitativi.

“La salute non consiste nel semplice vivere, ma nello star bene”; “Come non si concilino le sontuosità della mensa con la buona salute”; “Per conservare la salute…risulta indispensabile l’esercizio fisico quotidiano”

ATTIVITA’-PRODOTTI DEL MEDICO DEL LAVORO-COMPETENTE

Sorveglianza sanitaria

Valutazione rischi Consulenza

aziendale Formazione

Informazione

Sorveglianza

epidemiologica Medicina legale Primo soccorso Prevenzione nelle

comunità

Sanna Randaccio F. et al. Definizione delle attività del medico del lavoro-medico competente. SIMLII Sorrento, Novembre 2000

Il ruolo del Medico Competente come Consulente Globale nella nuova prospettiva di prevenzione,

protezione e promozione della salute

Garantire la completezza della valutazione dei rischi e proporre interventi di miglioramento ambientali e organizzativi;

migliorare la prevenzione, individuando misure di tutela più efficaci e specifiche, integrando le proprie competenze tecniche con quelle del management aziendale;

contenere gli oneri diretti e indiretti della prevenzione, mediante la riduzione delle passività da disagio psicofisico, infortuni e malattie professionali;

creare un clima aziendale favorevole al benessere e al consenso; promuovere il senso di responsabilità e di consapevolezza dei

lavoratori su abitudini comportamentali sane e in sicurezza; collegare le attività di medicina svolte in ambito occupazionale con

quelle effettuate dal medico di famiglia.


Recommended