+ All Categories
Home > Documents > ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina...

ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina...

Date post: 08-Sep-2020
Category:
Upload: others
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
42
AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI 2019/20 Shemà ESPERIENZE DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO PER RAGAZZI 2019-20 SUSSIDIO PER GLI EDUCATORI
Transcript
Page 1: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

2019/20

Shemà ESPERIENZE DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO PER RAGAZZI

2019-20

SUSSIDIOPERGLIEDUCATORI

Page 2: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

2

A cura dell’Ufficio Centrale Acr

Hanno collaborato:LuisaCamber,CarolinaConcettoni,ClaudiaD’Angelo,donVitoDiRienzo,BrunoGraziani,LilianaMontemagno,DanielaPepe.

Indice

Presentazione 3

BETANIA Nel cantiere della carità 10

AL POZZO DI SICAR Accendi l’attesa 21

TABOR Per le strade con te 31

Allegati 42

Page 3: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

INTRODUZIONE

3

Presentazione

È interessante che la rivelazione ci dica che la pienezzadell’umanità e della storia si realizza in una città. Abbiamobisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardocontemplativo,ossiaunosguardodi fedechescopraquelDiocheabitanellesuecase,nellesuestrade,nellesuepiazze.Lapresenzadi Dio accompagna la ricerca sincera che persone e gruppicompionopertrovareappoggioesensoallalorovita.Sirendenecessariaun’evangelizzazionecheilluminiinuovimodidirelazionarsiconDio,conglialtrieconl’ambiente,echesuscitiivalori fondamentali. È necessario arrivare là dove si formano inuovi racconti e paradigmi, raggiungere con la Parola di Gesù inucleipiùprofondidell’animadellecittà.EvangeliiGaudiumnn.71,74

Essere cristiani “nel mondo” è una delle espressioni che accompagna da sempre laformazionedeilaicipromossadall’Azionecattolica,un’espressionechehalesueradicinellaconsapevolezza che la fede può essere incarnata nella vita di ogni giorno. Il Presidentenazionale Matteo Truffelli ha più volte ricordato come «la nostra fede è la fededell’Incarnazione,dell’entratadiDiodentrolaStoria.Nonc’èfedecristianasenzalaStoria,nonc’èvitacristianafuoridallaStoria,non c’è vita cristiana a prescindere dalla Storia.Èungrandeequivocopensarechelaradicepiùprofondadelviverecristiano–lavitaspirituale–siaqualchecosachenonabbiaachefareconlanostraStoria»1.Perquesto,nell’annoincuiilcamminodifededeibambinieragazzisisnodaperleviedellacittà,èbelloaiutareipiccoliadabbattereiconfinichedividonoiluoghidellavitaspiritualedaquellidellavitaordinaria,accogliendo l’invito di papa Francesco a rintracciare la presenza di Dio nella città e nonaltrove.LapropostadispiritualitàcontenutanelsussidioShemàsiinseriscenelcamminodell’annoattraversotreesperienzechefavorisconol’incontrodeiragazziconlaParoladiDio,perchéla vita di ciascuno e della comunità sia animata e rinnovata. Si tratta di una lectio divinasull’iconabiblicadell’anno(Betania),accompagnatadalritirospiritualediAvvento(Sicar)edall’esperienzadiunweek-endperquattordicennidurantelaQuaresima(Tabor).ConsapevolidicomelaParoladiDiosiacapacediparlarealcuoreditutti,ormaidaqualcheanno le esperienze della lectio e del ritiro di Avvento sono proposte anche ai gruppi diPiccolissimi(3-5anni).Inquestoannoassociativo, ibambinie i ragazzi sonochiamatia fare loro l’esperienzadel“deserto nella città”,comeamavadireCarloCarretto.SitrattadilasciarsiraggiungeredallaParola di Dio in ogni luogo emomento, avendo cura di aprire il cuore all’incontro con ilSignore, cogliendo ogni occasione come opportuna. Gesù è il compagno di strada semprepresenteedèbelloriconoscerelasuapresenzaascuolacomeacasa,inpiazzaeneivoltidichièsofferenteedèspessomessoaimarginidellecittà.La ricchezzadi unaproposta che aiuti i piccoli ad aprire il cuoreperché in esso laParolatrovicasavuoldireabitare lacittàescommettereche,attraverso legambedeibambini, laBuonanotiziapossacorrereper lestradeeraggiungerecon il suomessaggiodigioiaogniuomo. 1 Intervento di Matteo Truffelli al Campo Nazionale Specializzato Acr “Per il bene di tutti” – Nocera Umbra, 1 agosto

2019.

Page 4: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

4

LA STRUTTURA Ilsussidioècosìarticolatoindueparti:ü nellaprimaparte sonopresentate le scelte dimetodo che l’Acr compienell’accostare i

ragazziallaparoladiDio;ü nellasecondaparte sono raccolte le tre esperienze che accompagnano e sostanziano il

camminoformativoannuale:• Betània – lectio divina sul brano biblico dell’anno, che mette in evidenza la

bellezzadilasciarsiaffascinaredall’essenziale,dallostareconilSignore;• AlpozzodiSìcar–ritirospiritualediAvvento,checifariviverel’esperienzadella

samaritana che trova nel pozzo della Parola l’acqua viva che disseta il suodesideriodiDio;

• Tàbor – week-end di spiritualità di Quaresima per 12/14 che ci rimandaall’esperienza della contemplazione e dello “stare con Gesù”, vissuto daidiscepolinellatrasfigurazione.

Si tratta di far maturare attraverso queste esperienze – che non costituisconoproposte aggiuntive al cammino formativo annuale ma ne completano l’itinerario inprofondità–unapproccioditipoaffettivoerelazionaleneiconfrontidellaParola.InquestaprospettivaShemàoptaper lasignificativitàdell’esperienza,perunamisuraaltadellavitaspirituale,possibileancheaipiccoli.

Come per qualsiasi strumento posto nellemani degli educatori, è fondamentale unsapientelavorodimediazionetraciòcheèpropostoelerealtàdeinostrigruppiAcr.InnamoriamocidellaParolapercomunicareecoinvolgereinostripiccoliinquestoamore!Pregate per i piccoli che vi sono stati affidati e scendete con loro per le strade della città,perchél’interacomunitàpossariconoscerel’impegnomissionariodeibambiniedeiragazziesceglieredimettersiaccantonell’annunciodelVangelopercostruire«lacittàgiusta»!

Buon cammino!

L’Ufficio Centrale Acr

Page 5: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

INTRODUZIONE

5

I RAGAZZI INCONTRANO LA PAROLA DI DIO

IbambinieiragazzisonocittadiniapienotitolodelRegnodiDio,cristianiincamminoperleviedellelorocittàecapaciannunciatoridelVangelocontuttalacomunitàecclesiale.L’Acrriconosceche«l’infanzia(…)ègià luogonelqualepotersperimentareevivere lapienezzadella propria configurazione a Cristo»2 e per questo facilita l’incontro dei ragazzi con laParola diDio attraverso alcune esperienze che accompagnano e arricchiscono il camminopropostodurante l’annoassociativo.Consapevoliche«ogginonèpiùsufficiente leggere laparola di Dio ai ragazzi, o spiegargliela», è necessario che nella programmazione delleattivitàtrovinotempoespazioleoccasionicheaiutinoipiccolia«entrareinessa,respirarla(…)viverlaconcreatività,mettendolainrelazioneconil lorovissuto,scoprendolanell’artechelicirconda;perchélisappiaaprireal“pensierodiCristo”(1Cor2,16)»3. L’esperienzadirelazionevissutadaibambiniconDioèautentica,cosìcomeautenticisonol’ascoltoelacomprensionedellaParoladicui–seppurconlecaratteristichedell’etàelecoordinatedell’infanzia - sonocapaci.Si trattadiaccompagnarliquindi,attraversodellescelteadeguate,adappropriarsidelladinamicacheèallabasediunarelazionesolidaconlaParola di Dio nella vita cristiana: l’ascolto, l’interiorizzazione, l’interpretazione e laconversione.SonoprocessiassimilabiliaigradiprincipalidellalectiodivinachehaaiutatolaChiesa fin dai primi secoli a nutrirsi della Parola, e che l’Acr ha provato a tradurre neiquattropassaggicheguidanotutteetrelepropostepresentiinquestosussidio:

ü cosadicelaParola;ü cosadiceame;ü cosadicoio;ü laregoladivita.

Cosa dice la Parola È il primo passo con cui i ragazzi si accostano alla Parola. È importante creare unclimadiascoltoefarcomprenderecomeilsilenziosiaimportantepercogliereilmessaggiodi Gesù. L’introduzione al brano attraverso una proposta di ambientazione consente airagazzi di prendere gradualmente consapevolezza dell’eccezionalità di quest’incontro,facilitandolasuccessivaletturadelbranoelacomprensionedelsignificatodellostesso.

ENTRO NEL CONTESTO È il momento in cui i ragazzi sono chiamati ad entrare nel brano attraverso lariproduzionedialcunielementidei luoghi (odei temi)narratinelVangelo,provandoadimmaginare dove e come si sono svolti gli eventi che si apprestano a leggere. Unasempliceattività li aiutaa capire il significatoprofondodi alcuni elementi fondamentaliperlacomprensionedelbranobiblicoscelto.L'ambientazionedevepoicoinvolgeretuttiisensi (udito, odorato, vista...) tendendo a favorire l'immedesimarsi dei ragazzi nelracconto.ASCOLTO - LEGGO Èilmomentoincuiilbranovieneproclamato;iragazzidevonoessereaiutatiaproiettaretuttose stessi nella scena. Si tratta di stimolarli ad usare la categoria del vedere/immaginare, diaccompagnarli in un ascolto profondo ed attento che non trascuri i particolari. Il libro dellaParoladeveesserepostoalcentrodell'attenzione,introdottoconsolennità(accensionediuna

2 Claudio Nora “Bambini e ragazzi capaci di Dio” in Cristiani si diventa a cura di A.T. Borrelli, C. D’Antoni, M.

Nardelli – AVE 2015, p.42. 3 Ivi, p.55.

Page 6: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

6

lampada,invocazionealloSpirito...).Laletturapoipuòavvenireapiùvoci,mantenendosempreunostilechenecomunichil’importanza.

CAPISCO Èilmomentodicontestualizzareilbrano,dientrareinesso:qualisonoleazionichevengonocompiute? Chi le compie? Dove? Qual è il tempo in cui si svolge il brano? È importantesottolineareisoggetti,iverbi,qualerapportohaGesùconglialtripersonaggidelbrano,comequestiinteragisconotraloro.Esempio:

ÈessenzialeaiutareiragazziacalarsinellasituazioneincuiquellaParolaèstataannunciata.Sitrattadifotografareedifarrivivereairagazziquelmomentodiannuncioapartiredallalorovita.Questopermettepoidifarvenirfuorilenostrelogiche,inostrimodidivederelecoseperpoterlimodificaresecondociòcheDiovede.

Cosa dice a me IlSignoreciparlaattraversolasuaParola.Ciascunopuòchiedersiallora:cosaGesùvuoldireallamiavitaconquestobrano?Che indicazionimidà? Iragazzisonoinvitatiadaccostarsialbranopersonalmente,nelsilenzio,perrintracciarequalielementilaParolasuggeriscaperunaconversioneprofondadellapropriavita.Alcuneprovocazioniloroaffidateeopportunamentecommisuratepossonosostenerneestimolarnelariflessione.

Cosa dico io A ciascuno Dio rivela una verità per la sua vita. Condividere significa manifestare, consemplicitàdicuore, larisonanza interiorechehaavuto laParolaascoltata-meditata-pregatapersonalmente. La condivisione di ciò che personalmente il Signore ha comunicatocontribuisce a edificare tutta la comunità e a maturare un atteggiamento di sinceraaccoglienza reciproca con la convinzione che l’altro può illuminarmi, può aiutarmi acomprenderemaggiormenteilsignificatodiquellaParola.Dopol’ascoltoè ilmomentodellarisposta:nellapreghierairagazziesprimonotuttociòchestaloroacuoreecheGesùhasuggeritoduranteiltempodimeditazione.Questomomentosiconcludeconunimpegnopersonaleedigruppoacuirestarefedeli.Per una regola di vita Questostrumentosiproponediaiutareiragazziacostruiresempremegliolapropriaregoladivita.GiàilsussidiodelcamposcuolacontienequestaattenzionechelostrumentoTuttoinregolaconcretizza attraverso otto verbi. Andare, vedere, seguire, restare, ascoltare, rendere grazie,cercare, prendersi cura tracciano infatti una strada per aiutare i ragazzi a leggere la propriaesistenzaapartiredallaParolaascoltatanellavitadellaChiesa, adalimentare la relazione conCristosviluppando lapropria interiorità,acrescerenellacapacitàdistareconsestessi,conglialtrieconDio.

Page 7: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

INTRODUZIONE

7

Nonsitrattadidaredelleregole,madi«assumereunprogettodivitacristianachenecostituiscalasintesi,neindichilostile,neesprimaleintenzioniprofonde4».Lesemplicidomandeposteallafine di ogni proposta facilitano i ragazzi nella sintesi del percorso fatto spingendo a rilanciarenellavitaquotidianagliatteggiamentidacustodire.Ilquadernoassociatoagliitineraripuòessereun utile strumento da far usare ai ragazzi per questo lavoro personale così come anche glieventualistrumentigiàusatiperlacostruzionedellaregoladivitaduranteilcamposcuola.

ALCUNE ATTENZIONI PER UN’ESPERIENZA SIGNIFICATIVA Il luogo Ènecessariocreareun’ambientazionecheaiutiiragazziadentrare“dentro”ilbrano,neltempodiGesù,neiluoghipercorsidalui.Bisognainsommagarantireuncontestoincuiiragazzipossanosentirsia loroagio,sottrattiapossibilied inutilidistrazioni.Qualora l’esperienzavengavissutanellaconsuetastanzaincuisisvolgel’incontroAcrèbeneprepararlaeconnotarladiversamente.

Il materiale ÈimportantefareinmodocheiragazziabbianoconsélapropriaBibbiaoltrealprogrammadettagliatodell’iniziativa.InmancanzasimettanoadisposizionedeiVangelio–allimite–lefotocopie con il testodellaScrittura.A ciascuno sianopoidati fogli,matiteepennarelliperscrivereriflessioniesottolineareparole.

Il silenzio È preferibile limitare al minimo le distrazioni possibili; se lo si ritiene opportuno sarebbemeglio che i ragazzi lascino inuna cesta ilproprio telefono, l’orologioe tutto ciò chepossadistrarli.Glieffettipersonalivengonopoiriconsegnatialterminedell'incontro.

Il ruolo di chi guida la meditazione Durantel’esperienzadiascoltodellaParolaèfondamentaleilruolodichiguidalameditazione,siachesiailsacerdoteassistente,l’educatore,unareligiosaounaltrolaico.Chiguidainfatti,conducei ragazzi attraverso un itinerario che lui conosce molto bene; solo così può accompagnare ilgruppo a vivere bene questo momento. È poi ovviamente sostanziale anche il compito deglieducatori,chiamatiadaiutareiragazziadaccostarsiconsemplicitàmaancheconveritàaltestosacro.Èimportantechecisiaunbuonlavorod’equipechecoinvolgatutticolorochedevonopoicondurre l’incontro. Ciascuno deve sapere bene cosa deve fare e come deve svolgere il suocompito!

I numeri Pur tenendo conto delle esigenze delle diverse realtà è bene sapere che un numero dipartecipanti non troppo alto può aiutare a vivere bene l’esperienza proposta favorendol’ascolto,lameditazioneedunclimadistesonellerelazionienellacondivisione.

TRE ESPERIENZE POSSIBILI TantesarebberoleesperienzefattibiliperaiutareiragazziadaccostarsiallaParola.Inquestosussidionevengonopropostetreche,traleesperienzevissutenellediocesienelleparrocchiefinoadoggi,possonoesserefacilmentefruibili.L’intento,aldilàdell’itinerarioinsé,èquellodi provare a tradurre uno stile nell’approccio alla Parola che dovrebbe contraddistingueretuttigliitinerariformativieleesperienzepropostedall’Acr.Gliitineraripropostipossonoessere,perigruppidi12/14,l’occasionepercondividereconi 4AZIONECATTOLICAITALIANA,PerchésiaformatoCristoinvoi.Progettoformativo,Roma2004,p.11.

Page 8: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

8

gruppi giovanissimi un tratto di strada. L’accompagnamento ai passaggi evolutivi nella vitadeiragazzipassainnanzituttoattraversodelleesperienzeconcrete. L’esperienzadi intimitàcon la Parola li aiuta a riscoprire costantemente «quel legame fraterno impresso in noi dalgestocreatorediDio»5.Ecco l’essenziale perché la vita associativa possa essere davvero «rivolta alla crescita dellacomunitàcristiananellacomunioneenellatestimonianzaevangelica».

Betania È una lectio divina sull’icona biblica che l’associazionesceglieannualmenteper ilcamminoassociativo.Si trattadiun’esperienzadapoterviverenelgruppoduranteilnormalesvolgimentodegli incontri settimanali, oppure durante unagiornata di ritiro organizzata per i ragazzi o per tuttal’associazione, all’interno di una proposta di più giorni.L’iconabiblicachedàilnomeaquestostrumento-Betània-richiama il legame di amicizia conGesù che va custodito ealimentato(comeMarta,MariaeLazzaro),e farisuonareleparole di Gesù: «Una sola è la cosa di cui c’è bisogno» (Lc10,42).

Al pozzo di Sìcar Si tratta di un ritiro spirituale per i ragazzi, unmomentodiascoltoprolungatodellaParola,cheprovaaconiugareilsilenzioe lariflessionepersonaleconladimensione della condivisione e della fraternità, cosìdafareesperienzadiDioall’internodiuncamminodifedecondiviso.LaParolaèilpozzoacuiattingerepercogliere il significato profondo che il Signore vuoledareallanostravita.IltempopensatoperquestoritiroèquellodiAvvento/Natale.L’immaginedelpozzo,acuila Samaritana si è accostata per bere l’acqua chedisseta per sempre, ci fa già pregustare il significatochevogliamodareaquestomomento. 5ACI,PerchésiaformatoCristoinvoi.Progettoformativo,Roma2004,p.41

Page 9: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

INTRODUZIONE

9

Tabor È lapropostadiun’esperienzaresidenzialedidue giorni realizzabile, sia a livelloparrocchialechediocesano,coni12/14.Èuntempo prolungato di conoscenza di se stessialla luce della Parola di Dio, nel qualesperimentare un’iniziazione alla preghieradella Chiesa, vivere momenti di silenziopersonale sempre però nello spirito di unacondivisionedellaParola,spezzatapertuttalacomunitàcristianaenonsoloperilsingolo.Il Tabor è il monte sul quale Cristo sitrasfigura. I discepoli contemplano questa

granderealtàprimaditornareall’ordinarietà,rinnovatidaunincontrochesvelailprogettodiDio su suo figlio e su ciascuno di loro. La stessa esperienza è possibile per noi discepolidell’oggi se sappiamo contemplareDio e tornare alla nostra vita di ogni giorno rinnovati erafforzartidallasuapresenza,peresserecontemplattivi.

Page 10: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

10

BETANIA Nel cantiere della carità Lectio divina per bambini e ragazzi da 3 a 14 anni

sull’icona biblica dell’anno Mt 25,31-46

INTRODUZIONE La lectiodivinaoffre lapossibilitàabambinieragazzidiun incontrocon l’iconabiblicacheaccompagnailcamminoassociativodell’anno.A conclusione del discorso escatologico nel Vangelo diMatteo, Gesù annuncia il giorno delgiudiziofinale:cuorediquestoraccontoèilritornodiCristoperlasalvezzadeisuoidiscepoli.DavantialFigliodell’Uomo,ciascunosarà“considerato”percomenellasuavitahaagitoneiconfronti dei fratelli, soprattutto degli ultimi. Gesù avvisa che saranno riconosciuti come“benedetti” coloro che hanno accolto Dio nel povero e vissuto una vita da figli del Padre,perché hanno imparato ad “amare daDio”; al contrario, sarà riservata una sorte opposta aquantiavrannomanifestatol’inconsistenzadiunavita“mutilata”,perchéchiusainsestessaeincapacediaprirsiallarelazioneconl’altro.La lettura di questa pagina del Vangelo non può ridursi a un semplice esame sulla propriaposizione, (se nella schiera delle pecore o in quella delle capre, per mutuare l’immagineadottata da Gesù),ma è un invito al credente perché cammini sulla via della santità, che ècomunione con il Padre. Ecco che aprire il cuore al prossimo è il primo gesto per lasciareentrare Dio nella propria vita, perché l’incontro con Lui non è questione di spazi, ma direlazione!Nell’impegnoacostruirela“cittàgiusta”,bambinieragazziallarganolosguardosullepovertàche li circondano: davanti a un mondo abitato da uomini autosufficienti, intrappolatinell’individualismodellepiazzevirtualieallaricercadiciòcheegoisticamentelifastarebene,i piccoli si lasciano interrogare dal loro e altrui bisogno di prossimità, vincendo ognisolitudineconlacompagnia.Ladifficoltàconcuispessocisiavvicinaallapovertànascedalfatto che essa è rivelatrice di una povertà più intima, relazionale. Allargare il proprioorizzonteperfarvientrarel’altroèilprimopassoperlacostruzionediunbenecheèpertutti.Attraversol’invitoariconoscerlonell’affamato,assetato,straniero,nudo,malatoecarcerato,ilSignoreGesùaprelastradaversolaperiferiadell’esistenza,incuil’IopuòusciredasestessoedentrareinrelazioneconunTu,performareilNoi.Nell’impegnoaesserepietrevivedellaChiesanellacittà,ibambinieragazziadottanolostiledellacomunitàchesifaprossimaatuttigliuominiperchéciascunopossaessereraggiuntodall’amorediDio.

Page 11: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

BETANIA Nel cantiere della carità

11

ICONA BIBLICA (Mt 25 ,31-46)

«Quando ilFigliodell'uomoverrànella suagloria, e tuttigliangeli con lui, siederà sul tronodella suagloria.32Davantialuiverrannoradunatituttiipopoli.Eglisepareràgliunidaglialtri,comeilpastoresepara lepecoredalle capre,33eporrà lepecorealla suadestrae le caprealla sinistra.34Allora il rediràaquelli che sarannoalla suadestra: "Venite, benedetti del Padremio, ricevete in eredità il regnopreparatopervoifindallacreazionedelmondo,35perchéhoavutofameemiavetedatodamangiare,hoavutoseteemiavetedatodabere,erostranieroemiaveteaccolto,36nudoemiavetevestito,malatoemiavetevisitato,eroincarcereesietevenutiatrovarmi".37Alloraigiustiglirisponderanno:"Signore,quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato dabere?38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamovestito?39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?".40E il rerisponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questimiei fratelli piùpiccoli, l'avete fatto a me".41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me,maledetti,nelfuocoeterno,preparatoperildiavoloeperisuoiangeli,42perchéhoavutofameenonmiavete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere,43ero straniero e non mi aveteaccolto, nudo e nonmi avete vestito, malato e in carcere e nonmi avete visitato".44Anch'essi allorarisponderanno:"Signore,quandotiabbiamovistoaffamatooassetatoostranieroonudoomalatooincarcere,enontiabbiamoservito?".45Alloraegli risponderà loro: "Inverità iovidico: tuttoquellochenonavete fattoauno solodi questi piùpiccoli, non l'avete fattoame".46E seneandranno: questi alsupplizioeterno,igiustiinveceallavitaeterna».

Cosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO Lalectiodivinavieneorganizzataall’internodiunastrutturadelterritoriodoveunacomunitàhacuradiunaparticolareformadipovertà.Inrelazionealledisponibilitàdelluogo,sipuòoptareperlasedediunamensaouncentroperanzianioaltro.All’iniziodell’incontro,ilgruppofalaconoscenzadelprogettodicaritàedellepersonechevicollaborano:attraversolediversevocideitestimonièimportantecheemergal’aspettochec’èunacomunitàchesiimpegnanelservizioaifratellipiùbisognosi. Sarebbebellochel’interaesperienzadellalectiodivinapotesseesserecondivisaconquanticollaboranonellastrutturae,sepossibile,anchecongliospiti,perchélaParolaalcentrodiventiun’esperienzabelladicomunione.All’internodellastanzaadibitaall’incontrosonodispostiisimbolidialcunepovertàindicatenell’iconabiblica,peresempio:paneeacqua,catenespezzate,unabitoomantello…Perintrodurreletestimonianzecheaccompagnanol’esperienza,vienepropostoairagazzidiiniziareconuntempodiosservazione.Percirca2minutituttiosservanoiltestimonesedutosuunasedia,insilenzio:qualiparticolarinotano?Alterminedelperiododiosservazione,ciascuntestimoneiniziaaraccontarelapropriastoriadipovertàcheèstata“salvata”dallasolidarietàdeifratelli;lofautilizzandoglioggettidispostinellastanza.Altriinterrogativichepossonoguidareilraccontodiquesteesperienzeelariflessionedelgrupposono:-QualiaspettiassumononellacittàdioggilepovertàelencatedaGesù?-Cosasignificadardamangiareobere,offrireunmantello,unacasa,farvisita?ASCOLTO Alterminedelgirodellastrutturaedell’incontroconitestimoni,vienecollocatoilVangeloalcentrodellastanza,traglioggetti-simbolodispostiperterra.

Page 12: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

12

Prima di accogliere la Parola, viene preparato il cuore all’ascolto attraverso un canone perl’invocazione allo Spirito Santo. L’ascolto, come la carità, è esperienza personale ecomunitaria. Per questo, si può introdurre al clima di silenzio e riflessione attraverso lapreghieradelcanoneTuseisorgentevivadellacomunitàdiTaizè.Lamelodiavieneintrodottaprima dalla musica e poi viene ripetuto il canone aggiungendo di volta in volta una vocediversa,traquelleriportatesullapartitura.

Attorno alla Parola di Dio si riunisce la Chiesa che è “una”, somma di tante voci diverse.Attraverso il senso dell’udito, i ragazzi riconoscono le tante voci che cantano in accordoformando un’armonia. Durante la ripetizione del canone, ciascuno si lascia coinvolgere eaggiungelapropriavoceaquelladelcoro.Inseguito,l’assistenteounoperatoredelcentroproclamailbranodelVangelo(Mt25,31-46).CAPISCO 6-11 Dopo la lettura, i bambini riflettono sul brano aiutati dagli oggetti-simbolo disposti nellastanza. In particolare ci si sofferma sui bisogni dei fratelli esull’atteggiamento/comportamentoelesceltechesipossonomettereinattodavantiaquesterealtà.Vienepostoalcentrodellastanzauncartellonesuddivisointrecolonne:

! sulla colonna centrale, i bambini riportano i bisogni dell’umanità cheGesù raccontanelbrano(lafame,lasete,lanudità,ecc.);

! sulle colonne laterali, invece, sono riportati i due possibiliatteggiamenti/comportamenti: quello della carità e quello dell’indifferenza. Inparticolare,sipuòprovareacapire:

-Qualèlarispostadelgruppodegliindifferentiaibisognielencati?Comerispondonoinveceimisericordiosi?-Qualiazionidescrivonounatteggiamento/comportamentoequalil’altro?Opzione2:Sono disposte davanti ai bambini alcune immagini che raffigurano le scene di povertà

Page 13: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

BETANIA Nel cantiere della carità

13

descritte nel brano biblico e due sagome di bambini. I bambini completano le sagome,provando ad attribuire a ciascuna di esse i tratti caratteristici di chi assume uncomportamento oppure l’altro, cioè di chi simette a servizio e si prende cura di chi è nelbisognoediquantiinvecerestanoindifferenti.Peresempio:

• Occhi:Comesonogliocchidichièattento/nonèattentoaibisognideglialtri?[Iragazzipotrebberodisegnareunpaiodiocchigrandieapertisullasagomachesiriferisceai“benedetti” da Gesù per la loro misericordia, mentre nell’altra sono tratteggiati due occhipiccoliochiusi…]Siprocedequindiadisegnarelemani,leorecchie,labocca,ilcuore,etc.,aggiungendoquantipiù particolari che definiscano l’immagine di chi si fa prossimo alla povertà dell’altro o diquantiinvecenonriconosconoilvoltodiCristoinquellodelfratellobisognoso.12/14 I ragazzisipongonocomeosservatoridellascenachesi svolgenel raccontoevangelico.Findai tempi antichi, le torri hanno rappresentato il luogo migliore da cui osservare ciò cheaccade all’interno della città e nei territori circostanti. In questo caso, ciascuno riceve uncartoncinoprecedentementepreparatoper la realizzazionedi una torre a base triangolare.Infatti,perdescrivereciòcheaccade, rileggono la situazionenarrataattraverso trepuntidivista, cioè gli occhi dei tre interlocutori principali: il Figlio dell’uomo, il gruppo dei“misericordiosi”eilgruppodegli“indifferenti”.Rileggendoiltesto,ogniragazzosichiede:-cosavedeilFigliodell’uomo?-cosavedono/hannovistoi“benedetti”delPadre?-cosavedono/hannovistocolorochesono“maledetti”?Ognuno scrive su un lato del prisma quello che, secondo lui, è lo scenario che ciascunosservatorehadavantiasé.Meditazione guidata Nellastoriadi tutte lecomunitàumane, lesentinellesonostate l’immaginepiùevocativadiserviziopubblico:esse,infatti,sonolametaforadichiassumeilcompitodicustodirelacittà.Ci insegnano che, per aver cura di un centro, a volte bastamettere a disposizione i propriocchie ilproprio tempo.Lecittàdiogginonhannopiùbisognodi chiosserva i confiniperscorgere inanticipo l’invasore,eppureèsemprepiùnecessaria lapresenzadiqualcunocheabbiaocchiecuoriapertisullestradeperriconoscerepovertàedifficoltà.NelbranodiMatteocisonoduegruppidiuominichesonoincredulidavantialSignore,perchéinnessuncasolohanno riconosciuto. Sembrano quasi dire: “Ma quandomai?Dove?”, le stesse domande chefacciamoquandovogliamogiustificarcipernonaverfattoqualcosa!Nelraccontodiciòcheavvieneallafinedeitempi,Gesùsembravolerdirechelasalvezzaperlavitadiciascunocominciaacompiersiquandoscegliamodiapriregliocchisullepersonecheabbiamointorno,comelesentinelle.SiamoconsapevolichenonèfacilericonoscereilSignorenel povero e nel sofferente, per questo durante la Messa chiediamo a Dio (PreghieraeucaristicaV/c):«Donaciocchipervederelenecessitàelesofferenzedeifratelli,infondiinnoilalucedellatuaparolaperconfortaregliaffaticatieglioppressi:

Page 14: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

14

fa'checiimpegniamolealmentealserviziodeipoveriedeisofferenti».Lacaritàiniziadaunosguardoapertosulmondo,masirealizzaattraversoigestidiamorechesiamocapacidicompiereperchihabisogno.Riconoscersicomunitàchiamataacostruire“lacittàgiusta”vuoldirefarenostrolostiledellasentinella,cheèprontaaservirelacittà,masacheilsuocompitoèinseritoinunprogettopiùgrandedicuiscegliediesserecorresponsabile.

Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE Tuttiprimadiritirarsiricevonounfogliodicartavelinaeunamatita.Èbeneavereadisposizioneun'altrastanzaounospaziodedicatoincuisianomessiadisposizioneunoopiùspecchievaricoloripastello.

6-11 Ibambiniriflettonosuilorobisogniesullepersonechesifannocaricodellalorofelicitànellavita di ogni giorno. A ciascuno sono consegnati alcuni mattoncini (che è possibileeventualmente realizzare in carta adesiva) eun fogliobianco con il progettodi unapiccolatorre, ancora incompiuta: sono riportati i contorni tratteggiati,ma ancora non sono posti imattoni.Perrealizzarelatorre,ibambinipossonoincollareimattoniadesivi,dopoaverdatoun“nome”aciascunodiessi.

! Dicosahannobisognopercrescere?! Qualisonoilorobisogni?

Ciascunorispondescrivendosuognimattoneunsuobisognoeloincollasulprogetto.Dopoavercompiutoun’analisidellenecessità,vieneconsegnataaibambiniunaportaapertaevienechiestoaciascunodiindicarelepersonechelisostengononellavitadiognigiorno.

! Chientranellamiavitaeportaconséqualcosadibuono?! Chisioccupadellamiaedificazione?

Ognibambinodisegnaoscrivevicinoallaportailnomedellepersonechesifannovicinealleloro necessità e li aiutano a crescere. Spesso si tratta di un dono “scontato”, eppure sequalcunononliaiutasseinquestooquelbisogno,lalorotorrecrollerebbe!Scrivonopertantoun ringraziamento a quanti li aiutano a realizzarsi, “aggiungendo mattoni” alla loro vitaperchécrescanoinetàsapienzaegrazia.Vieneaggiuntaallatorrel’immaginediunafinestra,apertasulmondo.Vienechiestoairagazzidicompierel’eserciziodiprestareattenzioneaciòcheaccade“fuori”dallalorovita.Comeèlalorofinestra?Chiusaeoscurata,pernonvedereciòcheaccadefuori,socchiusapernonesseredisturbatitroppooppurespalancata?12-14 La sentinella posta sulla torre a scrutare l’orizzonte cerca di guardare sempre più lontano.Non sempre, però, questo è possibile. Sono tanti i fattori che condizionano il grado diattenzioneneiconfrontidelmondocircostante.Ogniragazzoponelapropriatorre,realizzatadurantelameditazionesulbrano,alcentrodiunfogliosulqualesonodisegnatidiversicerchiconcentrici.Ciascunodiloroèrappresentatodallatorrepostaalcentroeicerchisonolalinea

Page 15: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

BETANIA Nel cantiere della carità

15

dell’orizzontechesiallargasempredipiù.Aciascuncerchioèaffidataunariflessione:! 1° cerchio: rappresenta l’orizzonte chiuso su se stesso, quellodi chi non è capacedi

guardareoltreilproprionaso,maprestaattenzioneaipropribisogni.Iragazzirispondonoalleseguentidomande:

- Qualisonoimieibisogni?! 2°cerchio:èl’orizzontevicino,quellodellepersoneprossime.

- Chimièvicino?- Versochisonopiùattentonellavitadiognigiorno?Perché?- Versochisonodistratto?Perché?

! 3°cerchio:èl’orizzontelontano.- Chicollocolontanodame?- Qualibisognicisononelmondochemicirconda?Provandoarileggereilbrano

evangelico in chiave attuale, chi sono gli affamati, assetati, nudi, forestieri,malati,carceratidellamiacittà?

- Mi metto in ascolto delle difficoltà che mi sono attorno? Per esempio, sonointeressatoainformarmiattraversotvegiornali?

- Cosafacciodavantialgridodichihabisogno?Loignoro,loascoltooppurenonlosentoperchésonoimpegnatoinaltro?

Dopoavercompiutoquestaanalisi,iragazzisiinterroganosuifattoricapacididistoglierelaloroattenzioneospostarlaversoaltro.Lasentinellasacheperguardarelontanoènecessariosalirepiùinalto:perquesto,iragazziaggiungonol’immaginediunascalaallapropriatorre.Su ciascungradino segnanoesperienze, scelte, relazioni, persone, buone abitudini capaci diportarli“inalto”,allargandoipropriorizzonti. Cosa dico io CONDIVISIONE

I6-11 condividono con il gruppo l’immagine della torre realizzata e ilmessaggio per diregrazie a quanti hanno cura di loronella vita di ogni giorno. Ciascuno, dopo aver condiviso,pone lapropria torresuunosfondoverde:manmanoche lacondivisionevaavantiprendeformasullosfondounapiccolacittà.Quandotutteletorrisonopostesulprato,tuttipossonoguardare quali sono quelle persone che aiutano più di un bambino nella sua edificazione,come le maestre o gli educatori, il parroco, etc. Queste persone, con il loro impegnoquotidiano,contribuisconoacostruirelacittà.Ognipersonapuòadoperarsinellacostruzionedellacomunità.Con l’aiutodeglioperatoridelcentro, ibambini individuanoun impegnodaassumereperpoteressereanchelorocorresponsabiliversochihabisogno.

I 12-14 condividonolelororiflessionie,insiemeaicollaboratoridelcentro,individuanolepovertà nascoste nelle città, nelle loro scuole, in famiglia o in altri luoghi che frequentano.Individuanoalcunestrategiedamettereincampocomegruppodiamiciperfarsiprossimiaquestibisognieriportanosuuncalendarioalcuneiniziativedacompiere.Per una regola di vita I6-11 individuanoipiccoliimpegnidaportareavantinellavitadiognigiornoperprendersicuradellepersonechesonolorointorno.

Page 16: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

16

I12-14 individuanounimpegnoquotidianocheliaiutiadapriregliocchisullarealtàchelicirconda.Siimpegnanoquindiavederelepersoneindifficoltàaccantoaloroeatenderelorolamano.Vivere l’esperienzadi incontro con la Parola insieme ai collaboratori del centropuò esserel’occasione buona per elaborare una “regola comunitaria”, ovvero una prassi virtuosa daportareavantiinsiemepercrescerecomecomunitàcheèattentaalbisognoditutti.Vengonoripresiglioggetti-simbolopropostiall’iniziodell’esperienzaepostialcentrodellastanza.Perciascunoggettosonopropostealcuneriflessionicheconducanoaunascelta.Alcuniesempi…

¯ PaneàQualeimpegnoperchélacomunità/ilgruppoAcrpossagustareconregolaritàlapresenzabuonadelSignore?

¯ AcquaàQualeimpegnoperessereveriascoltatorideidesiderideglialtri?¯ Cateneà Quali sono i vincoli che impediscono di fare un passo verso l’altro? Quali

aspettibisognaabbandonareperavercuradeglialtri?CELEBRAZIONE La preghiera che conclude l’esperienza di ascolto si svolge con l’alternarsi di lettori diversi,perché anche nella celebrazione sia evidente l’insieme di voci che formano la comunità checelebra l’amicizia con il Signore e l’impegnoverso i fratelli.A conclusione, si recita insieme lapreghieradelPadrenostro.P.NelnomedelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.T.Amen.Signoreperchémihaidettodiamare?(M.Quoist)L1.Signore,perchémihaidettodiamaretuttigliuomini,mieifratelli?Hocercato,matornoaTesgomento...L2.Signore,erotantotranquilloacasamia,avevoordinatolamiavita,mierosistemato.Lamiacasaeraarredataemicitrovavobene.L3.Solo,andavod'accordoconmestesso.Alriparodalvento,dallapioggia,dalfango.Sareirimastopuro,chiusonellamiatorre.Manellamiafortezza,Signore,haiscopertounafalla,mihaicostrettoasocchiuderelaporta.Comeunarafficad'acquainviso,mihadestatoilgridodegliuomini;comeunventoburrascoso,mihascossoun'amicizia;comes'infiltraunraggiodisole,laTuagraziamihainquietato...edimprudentementeholasciatosocchiusalaporta.L4.Signore,orasonperduto!Fuorigliuominimispiavano.Nonsapevochefosserotantovicini;inquestacasa,inquestavia,inquest'ufficio;

Page 17: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

BETANIA Nel cantiere della carità

17

ilvicino,ilcollega,l'amico.Nonappenahosocchiuso,lihovisti,conlamanotesa,losguardoteso,l'animatesachechiedevanocomemendicantialleportedellechiese.L5.Iprimisonoentratiincasamia,Signore.Vierapureunpo'dipostonelmiocuore.Lihoaccolti,liavreicurati,liavreiaccarezzati,lemiepecorelle,ilmiopiccologregge.Sarestirimastocontento,Signore,benservito,benonorato,condecoro,confinezza.Finlì,eraragionevole...L6.Maquellicheseguivano,Signore,glialtriuomini,nonliavevoveduti;iprimilinascondevano.Eranopiùnumerosi,eranopiùmiserabili,mihannoaggreditosenzadarl'allarme.Èstatonecessariorestringersi,farepostoincasamia.L7.Ora,sonvenutidaognidove,aondatesuccessive,chesisospingevanol'unl'altra,siurtavano.Sonvenutidaognidove,dallacittàtutta,dallanazione,dalmondo;innumerabili,inesauribili.Nonsonpiùisolati,maagruppi,incatena,legatigliuniaglialtri,mescolati,saldati,comepezzidiumanità.L8.Nonsonpiùsoli,macarichidipesantibagagli;bagaglid'ingiustizia,bagaglidirancoreediodio,bagaglidisofferenzaedipeccato...TrascinanoilMondoallalorosequela,contuttoilsuomaterialearrugginitoecontorto,otropponuovoemalmesso,malimpiegato.L9.Signore,mifannomale!Sonoingombranti,sonoinvadenti.Hannotroppafame,midivorano!L10.Nonpossopiùfarnulla;quantopiùentranoetantopiùspingonolaportaetantopiùlaportasiapre...Ah,Signore!Lamiaportaèspalancata!Nonnepossopiù!Ètroppoperme!Nonèpiùunavita!Elamiasituazione?Elamiafamiglia?Elamiatranquillità?Elamialibertà?Edio?Ah!Signore,hopersotutto,nonsonopiùmio;nonc'èpiùpostopermeacasamia.P.Nontemerenulla,haiguadagnatoTUTTO,Perchémentregliuominientravanoincasatua,IotuoPadre,Io,tuoDio,misonoinfiltratotraloro.PadrenostroBenedizioneecanto

Page 18: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

18

per i PICCOLISSIMI Findapiccolissimiibambinisviluppanol’abilitàdiriconoscereleespressionidichièconloroediattribuireaesseunsignificato, creando inquestomodounalfabetodelleemozionicheconsentelorodientrareinrelazioneconglialtri.Attraversolaletturadell’iconabiblica,ancheipiùpiccolisiscopronochiamatiariconoscere ibisognidichièvicinoeriflettonosucomepossono raggiungere gli altri attraversopiccole azionidi cui sono capaci e che apprendonoquotidianamentedagliadultichesiprendonocuradiloro.ENTRO NEL CONTESTO Primaancoradiidentificareun’azionecomebuonaocattiva,ibambiniimparanoagiudicareleazionicommessesullabasedelleconseguenzechequestecomportano.Capitaavolteche“inconsapevolmente”faccianopiangereunamicoesiaccorganoquindidiaverfattoqualcosache era meglio non fare! Vengono presentate con scenette alcune azioni che i bambinipossono giudicare come buone o meno mediante una paletta che raffiguri da un lato unafaccinafelice,mentredall’altrounafaccinatriste.Peresempio,lascenaincuiqualcunodàunaspintaefacadereunamicopuòesseregiudicatacometriste.Leazionidiciascunohannolacapacitàdirendereglialtrifeliciotristi.Sullabasedellesceneanalizzate,ilgruppoindividuaqueigesticapacidirenderefelicequalcuno.Conqualiazionifannofelicelamammaoilpapàoqualcunaltro?Ipiccolissimiriportanosuuncartellone“Ilvocabolariodellagioia”,costituitodatuttiigesticapacidifarfeliciglialtri.ASCOLTO Siproclamanoiversetti41-44,facendoprecederequestomomentodauncantointroduttivo.Durante leproclamazioneonellameditazione successiva, si possonoutilizzare leprime treillustrazioniapagina12diquestotestoperaiutareibambiniacontestualizzare.CAPISCO Terminata la lettura viene chiesto ai bambini di associare le immagini analizzate con i gesti di bene indicati da Gesù: - chi ha fame e ha ricevuto da mangiare; - chi ha sete e ha ricevuto da bere; - chi è solo o straniero ed è accolto; - chi è nudo e riceve vestito; - chi è malato ed ha qualcuno che ha cura di lui; - chi carcerato e riceve una visita.

COSA DICE A ME Ibambiniriconosconodiesseredestinataridellacuradichiglivuolebene.Attraversoalcunesemplicidomanderiflettonosuchisioccupadiloroduranteilgiorno:

• quandohannofame/sete,chipreparadamangiare?• chiliaccompagnaascuolalamattina?• chisiprendediloroquandohannoilmaldipancia?

Aquestopunto,aibambinivienechiestodidisegnareilprofilodiquestepersonechehanno

Page 19: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

BETANIA Nel cantiere della carità

19

curadiloroerealizzano,inserendounacordicellaattraversoidisegni,lasfilatadeitestimoniche, sull’esempio di Gesù, compiono gesti d’amore verso il prossimo. Eppure, anche ipiccolissimisentono ilbisognodisimulare igestideigenitori.Quantevoltegiocanofra loroassumendoiruolidi“dottore”o“mamma”!Spesso,“farelamamma”pergiocopuòvolerdireprepararedamangiareagliamicicheinterpretano“i figli”.Perquesto,ognibambinosceglieun testimone da imitare e con gli amici realizza una scenetta dove egli interpreta il ruoloscelto.COSA DICO IO Vienechiestoaipiccolissimidiimpegnarsiinungestocapacedifarfeliciipropriamici,comescegliere di portare un giocattolo all’asilo e condividerlo con gli altri, lasciando a tutti lapossibilitàdigiocarci.MOMENTO DI LODE Ipiccolissimisiriunisconodavantialtabernacolo,doveècustoditoilCorpodiGesù.DavantialSignore ognuno esprime una preghiera libera per quelle persone che si occupano di loro,mediantelaformula:“GrazieGesùperchéconmec’è…(es.lamamma)”.Dopoiltempodellalode,vienequellodell’impegno.Vienepresentataaibambiniun’immagineingrandita di Gesù con le mani aperte. Una preghiera recita che: “Cristo non ha mani, hasoltantolenostremaniperfareoggiilsuolavoro”.AnchelemanideipiccolissimisonoquellediGesùquandocompionodellebuoneazioni,chefaccianofeliciglialtri.Ognibambinocoloralepropriemaniconunpo’ditemperaerealizzal’improntadellemanivicinoaquellediGesù,assumendol’impegnoafarefeliciglialtri,propriocomelui!

Page 20: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

20

AL POZZO DI SICAR Accendi

l’attesa

Ritiro spirituale di Avvento per bambini e ragazzi da 3 a 14 anni sull’icona Lc 2,22-39

INTRODUZIONE Durante il tempodiAvvento, i bambini e ragazzi riflettono sulle attesenella loro vita e suitempi che le caratterizzano. Il concetto di attesa è molto controverso in questacontemporaneitàscanditadaritmisocialisemprepiùserrati,ancheinragionedellosvilupposempre più crescente di sistema di comunicazione e interconnessione che puntanoall’abbattimentodei tempi, in funzionedell’eliminazionedeicosiddetti “tempimorti”edelleattese.Inquestalogica,l’attesaèconcepitacomeesperienzanonproduttivaedannosaperlavitadell’uomo:èanzivissutacome lospaziodellanoia,dell’insofferenzaperciòche “nonèancora”,dellafrustrazionepernonaverraggiuntounobiettivosecondoleaspettativeproprieedelcontestosocialeincuisiamoinseriti.Dapiù parti si richiama al bisognodi recuperare il sensodell’attesa, come tempodi grazianonché come componente essenziale di ogni processo umano: diventa fondamentalevalorizzare quei tempi di attesa, brevi e lunghi, che accadono nelle giornate dei piccoli eaiutareloroacoglierneisignificatipiùprofondi.Iltempochel’automobileoilbusscolasticoimpiegaperpercorrere il tragitto cheognimattinaporta a scuola, per esempio,puòesserel’occasioneperguardarelacittà,scambiareduechiacchiereconl’amicoconcuisicondivideilviaggio, ripassare in vista di un compito. Anche l’apprendimento necessita di tempo: non èmai “perso” il tempo trascorso su un libro o su un’espressione da risolvere, così come èsempre ricchezza il tempo dentro il quale nasce un’amicizia, che non èmai immediata,manecessitadiintervalliemerendecondivise.Neltempodigraziacheèl’Avvento,allora,vogliamoaiutareibambinieiragazziariscoprireiltempocomedimensionedella relazioneconDio. Insiemeallacomunitàvivonouncamminocheliportanoall’incontroconCristoGesùesipreparanoacelebrareilmisterodiunDiochesiincarnanellaStoria.Adaccompagnareilpercorsoquest’annoèunepisodioraccontatodaLucanelsuoVangelo(2,22-39):èattraversol’esperienzadiSimeoneeAnnacheipiccolisperimentanolachiamataafarpartediunacomunitàchesiapprestaad“attendere”ilSignore.Insiemeatuttoilpopolo,idueisraelitiaspettanoilMessia,mala loroattesanonèvuota,passiva,bensìcondottanellarelazioneconDioevivificatadalloSpiritoSantocheagiscee liconduceariconoscere ilDiofattouomo.IlritirodiAvvento/Natalediventa,allora,l’occasioneperriscoprireilvaloredell’attesacometempo in cui mettersi in ascolto della Parola perché illumini gli occhi e li renda capaci divedere Cristo che abita le strade della vita quotidiana. In accordo con la veste che la cittàassumedurantelefeste,bambinieragazzipreparanoilcuoreperchésia“mossodalloSpirito”,capacedi correre incontro al Signore e riconoscere in Lui la vera luce che illumina tutte legenti.

Page 21: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

AL POZZO DI SICAR Accendi l ’attesa

21

ICONA BIBLICA (Lc 2 ,22-39)

Dal vangelo secondo Luca 22Quandofuronocompiutiigiornidellaloropurificazionerituale,secondolaleggediMosè,portaronoilbambinoaGerusalemmeperpresentarloalSignore-23comeèscrittonellaleggedelSignore:OgnimaschioprimogenitosaràsacroalSignore-24eperoffrireinsacrificiounacoppiaditortoreoduegiovanicolombi,comeprescrivelaleggedelSignore.25OraaGerusalemmec'eraunuomodinomeSimeone,uomogiustoepio,cheaspettavalaconsolazioned'Israele,eloSpiritoSantoerasudilui.26LoSpiritoSantogliavevapreannunciatochenonavrebbevistolamortesenzaprimaavervedutoilCristodelSignore.27MossodalloSpirito,sirecòaltempioe,mentreigenitoriviportavanoilbambinoGesùperfareciòchelaLeggeprescrivevaasuoriguardo,28anch'egliloaccolsetralebracciaebenedisseDio,dicendo:29"Orapuoilasciare,oSignore,cheiltuoservovadainpace,secondolatuaparola,30perchéimieiocchihannovistolatuasalvezza,31preparatadatedavantiatuttiipopoli:32luceperrivelartiallegentiegloriadeltuopopolo,Israele".33IlpadreelamadrediGesùsistupivanodellecosechesidicevanodilui.34SimeonelibenedisseeaMaria,suamadre,disse:"Ecco,eglièquiperlacadutaelarisurrezionedimoltiinIsraeleecomesegnodicontraddizione35-eancheateunaspadatrafiggeràl'anima-,affinchésianosvelatiipensieridimolticuori".36C'eraancheunaprofetessa,Anna,figliadiFanuele,dellatribùdiAser.Eramoltoavanzatainetà,avevavissutoconilmaritosetteannidopoilsuomatrimonio,37erapoirimastavedovaeoraavevaottantaquattroanni.Nonsiallontanavamaidaltempio,servendoDionotteegiornocondigiuniepreghiere.38Sopraggiuntainquelmomento,simiseancheleialodareDioeparlavadelbambinoaquantiaspettavanolaredenzionediGerusalemme.39QuandoebberoadempiutoognicosasecondolaleggedelSignore,feceroritornoinGalilea,allalorocittàdiNàzaret.Cosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO – Accoglienza Giunti nel luogo dove si svolge il ritiro, i ragazzi sono introdotti in una “sala d’aspetto”. Acaratterizzarla ci sonodiversepanchedisposte lungo il perimetrodella stanza e un grandeorologiodicartonedispostosuunaparetevuota.Primadi iniziare ènecessario che tutti faccianoun esperimentodi attesa, accompagnati daalcuni personaggi interpretati dagli educatori. Stabilita la durata totale dell’esperimento,vienesuddivisainpiùtempi.Aognitempo,uneducatoretravestitoentranellasalad’aspettoemetteinscenaunasituazione.Alcuniesempi:-unadonnaallastazionecheattendeiltreno;-unbambinoinviaggioconigenitorichechiedeinsistentementesesonoarrivati;-unragazzocheattendelaragazzaconunmazzodifiori;-unadonnaindolceattesa;-unuomonervosocheguardasemprel’orologio.

Page 22: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

22

I ragazzi si fanno così compagni di attesa di tutte queste situazioni. Al terminedell’esperimento,vienechiestoaciascunodicondividereleproprieemozioni:-Qualisentimentihaiprovatoinquestotempoprolungato?-Cosatihannotrasmessoivaripersonaggi?Per concludere, gli stati d’animo di ciascuno sono trascritti sul grande orologio: ciascuno,infatti,vivel’attesainmododiverso,conferendoaltempounsignificato.Ambientazione L’Avventoèuntempoincuilacittàcambiavolto.Dopoaverindividuatoidiversistatid’animoche possono caratterizzare l’attesa, i ragazzi guardano alla nuova veste che la città indossadurantequestoperiodo.Vienericreatol’ambientedellapiazzaprincipaledellacittà.IbambinieragazzisichiedonoinchemodolalorocittàattendailNataleequalisianoisegnidiquestaattesa.Vieneprocuratoilmaterialenecessario(es,luminarie,festoni,decorazioni,palline…)eiragazzi“trasformano”lacittàinvistadelNatale,creandoessistessil’ambientazioneincuisisvolgeràilritiro.Inalternativa,èpossibileutilizzaredellescenografieincartonechefaccianodafondale,sullequalisonoincollatigliaddobbi.Installate tutte le decorazioni, i ragazzi si chiedono cosa esse aggiungano all’atmosferacittadinaequalesignificatoassumonoperloro.Peresempio,leluminariecosatrasmettono?Perqualemotivoèimportantechecisiano?Terminatoilconfronto,ciascunosidisponenella“piazza” dove viene introdotto il Vangelo. L’ingressodella Parola, che è “luce sul cammino”(cfr.Sal119),èaccompagnatodall’accensionesimbolicadelleluminarie.ASCOLTO PrimadellaproclamazionedelbranodelVangelovieneinvocatoloSpiritoSantoattraversouncantoadatto.Inalternativa,vienepropostal’invocazionechesegue:Preghiera di invocazione allo Spirito Vieni,oSpiritoSanto,eda'anoiuncuorenuovo,cheravviviinnoituttiidonidaTericevuticonlagioiadiessereCristiani,uncuorenuovosempregiovaneelieto.Vieni,oSpiritoSanto,eda'anoiuncuorepuro,allenatoadamareDio,uncuorepuro,chenonconoscailmalesenonperdefinirlo,percombatterloeperfuggirlo;uncuorepuro,comequellodiunfanciullo,

capacedientusiasmarsieditrepidare.Vieni,oSpiritoSanto,eda'anoiuncuoregrande,apertoallaTuasilenziosaepotenteparolaispiratrice,echiusoadognimeschinaambizione,uncuoregrandeeforteadamaretutti,atuttiservire,contuttisoffrire;uncuoregrande,forte,solobeatodipalpitarecolcuorediDio.(PaoloVI)

CantoalVangeloProclamazionedelbrano(Lc2,22-39)

Page 23: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

AL POZZO DI SICAR Accendi l ’attesa

23

CAPISCO 6/11 Ibambinisonopostidavantialtestoecercanodiricostruirelasituazionecomponendoundisegno su più livelli (utilizzando magari dei lucidi oppure ritagliando le immagini deidiversi livelli)mettendo in evidenza le persone intorno aGesù (i suoi genitori, Simeone eAnna)eilcontestoincuilascenasisvolge(iltempio,nellacittàdiGerusalemme),apartiredaquestatraccia:

• Inqualecittàcitroviamo?Ibambinirealizzanosuunfogliolosfondo,lacittàdiGerusalemme.

• Inqualeluogo?Vieneaggiuntounnuovolivellosopralosfondo,cherappresentalapiantadeltempio.

• ChiaccoglieGesùquandogiungealtempio?SonoaggiunteleimmaginidiAnnaeSimeone.

• ChièconGesù?UnulteriorelivelloaggiungeMariaeGiuseppe.Infine,alcentrodituttalaraffigurazioneèinseritoGesù.12/14 Dopolaletturadeltesto,sonoconsegnatialgrupposeicolori,unoperciascunprotagonistadell’episodio insieme a Gesù. Con i genitori di Gesù, Simeone e Anna, infatti, ci sono altripersonaggi“invisibili”:loSpiritoSanto,cheagiscenellavitadeiprotagonisti,eilpopolochenonemerge,macostituiscelosfondoumanosucuisiinseriscelavicenda.Iragazzianalizzanoiltestoassociandoaognipersonaggiouncoloreconilqualesottolineareiverbichedescrivonolesueazionietuttelediverseinformazionicheiltestosuggerisce.Osservando le informazioni evidenziate, ciascuno realizza infine il profilo di ciascunpersonaggio (per esempio, chi è, breve biografia, qualità, cosa fa, cosa pensa, come vivel’attesa...). MEDITAZIONE GUIDATA IlbranodelVangeloraccontalapresentazionediGesùaltempio.Èpossibilesuddividereilbranofocalizzandosisutreparole-chiave:benedire,stupireeservire.Simeone,mossodalloSpiritoSanto,appenavedeGesùriconosce lasuagrandezza, faesperienzadellaverapace.Addirittura,dicepersinodipotermorireperchéhaconosciuto“lasalvezza”.Simeonebene-dice,ovverodicebenedelSignore.Ciascunoèchiamatoariscoprirel’Avventocometempoperessere“mossodalloSpirito”,persperimentarelapienezzadiunaGraziacheriempiedibenel’esistenzaeinvitaaessereunabenedizionenellavitadeglialtri.GuardandoaGiuseppeeMaria,vienedettochesi stupiscono,accogliendonel lorocuore laprofezia rivelata, senza chiedere spiegazioni. Durante l’Avvento ogni uomo è invitato aguardareconstupore, illuminatodallaParola,perriconoscere isegnidiDiochesi incarnanellaStoria.Infine, la dedizione della profetessa Anna che non si stanca di servire notte e giorno ilSignore.Possaessereilserviziodiciascunoinstancabilecomeilsuo,mossodaldesideriodibenedireglialtri, lodandoDioperquellochedona,per lecosegrandiosechecompienellavita. Soprattutto, ciascuno impari a contemplare con stupore le novità che a voltesconvolgono l’esistenza, per riconoscere la presenza di Gesù che si fa vicino e riempie iltempodibellezza.

Page 24: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

24

Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE 6/11 Nellafasediriflessionepersonale,vienechiestoaipiccolidiricostruireun’immagineacerchiconcentrici ponendosi al centro e collocando attorno le persone che gli sono vicine nellacrescita.Alcunedomandepossonoaiutarenellariflessione:-dachisonoaccolti?-qualecomunitàlicircondaconaffettonellavitadituttiigiorni?AncheilbambinoGesù,infatti,èinseritoinunacomunitàcheloeduca,all’internodellaqualecresce in “età, sapienza e grazia”. Fatto questo, al centro dell’immagine pongono un cuorerealizzato mediante la tecnica dell’origami: rappresenta il luogo dove Gesù viene accoltoancoraoggi.Larealizzazionedell’origamièaccompagnatadaalcunedomande,cheibambinileggonosuunmodellopiùgrande,medianteilqualesonoillustratiivaripassaggi(vediALLEGATO):

• InchemodoibambinisistannopreparandoadaccogliereGesù?• SonoattenticomeAnnaeSimeoneall’arrivodelSignoreoppurepensanoadaltro?• Inchemodosistannopreparando(opossonoprepararsi)adaccogliereilSignorecon

lalorocomunitàeconlepersonechelicircondano?• Qualisonoisegnidell’arrivodelNatalechevedonoinparrocchia?Cosafalacomunità

perprepararsiallafesta?12/14 Iragazziriflettonosull’attesa:quantoèdifficileperloroaspettarequalcosa,soprattuttoinunmondo che va molto veloce e in cui tutto si ottiene in modo apparentemente facile eimmediato. Molto spesso la loro attesa è vissuta attraverso i social, controllandocontinuamentelevisualizzazionieilike.Perquestomotivo,siconsigliadiscrivere ledomandeper lariflessionesuunsupportocheriprendalagraficadeipostdivarisocialnetwork:

• Qualisonolecoseperlequaliènecessariountempodi“attesa”nellalorovita?• Comevivonol’attesa?Quandoleloroattesetardano,comereagiscono?• Sonoingradodivedereisegnidiunrisultatocheancoranonc’èosiarrendono?• Comevivono l’attesasenonricevonoun feedback immediatoquandopubblicanoun

postsuisocial?• InchemodoSimeoneeAnnahannoriempitolaloroattesa?• L’Avventoètempodiattesa:inchemodosonoabituatiaviverequestotempo?

Riprendendogli statid’animo individuati sull’orologio cercanodi compiereuna sintesi: conqualeatteggiamento“attendono”?QualecredonosiailmodopiùbellodiaspettareGesúcheviene? Cosa dico io

CONDIVISIONE 6/11

Page 25: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

AL POZZO DI SICAR Accendi l ’attesa

25

Ibambinimostranol’origamirealizzatodurante lariflessionepersonaleeraccontanoil loromododipreparareilcuoreadaccogliereGesù.Persottolinearel’impegnoadesserevigili, inattesa,incollanosulcuoreunacandela(vediALLEGATO).PerunaregoladivitaLecittàinattesadellefestenataliziesiriempionodi luciedicolori.Ancheipiccolipossonoessereamodolorolucenellacittà,testimonidellospiritonatalizioconpiccoligestiquotidiani.Il gruppo individua un impegno per prendersi cura degli altri nella vita di ogni giorno. Altermine del ritiro, ciascuno scrive il proprio impegno su un foglio di carta e lo inserisceall’internodelcuoreacuihaprecedentementeappostolacandela(vediALLEGATO).12/14 Iragazzicondividonoilloromododiviverel’Avventocometempodiattesa.Qualisentimentiprovano:ansia,trepidazione,indifferenza…?Inchemodopossono“riempire”l’attesaperchénon sia un tempo vuoto e noiosoma una ricchezza? Viene portata al gruppo una clessidragraduata, che può essere realizzata, per esempio, con due bottiglie sovrapposte. Ciascunoscrive su di essa un impegno da assumere durante l’Avvento per preparare il cuore adaccogliereGesù.Dopoaverscrittoilproprioimpegno,riempielaclessidraconunpo’disabbiacolorata.Alterminedellacondivisione,laclessidrarisultapiena:sonoinfattigliatteggiamentielesceltediciascunochedannoaltempounsignificato.Per una regola di vita

Alterminedellariflessione,iragazzisiimpegnanoascorgereneitempidiattesaun’occasioneimportantiperincontrareilSignorecheviene.Perpoterloriconoscerenellepieghedellavitaquotidiana,però,ènecessarioavereunosguardoapertoeilluminatodalloSpiritoSanto,comequellodiSimeoneeAnna.Iragazziscelgonounimpegnotraquelliriportatisullaclessidra,daassumerecomecompitopersonale.PerchéilpropriotemposiaancheilluminatodallaParoladel Signore, a ciascuno viene donata una candela, che riporti sul fondo il riferimento a unpasso della Sacra Scrittura (un salmo, un testo profetico o un riferimento al Vangelo) chediventaParolacheliaccompagnalungoilcamminoversoilNatale,dameditareperqualcheminutoognigiorno. Celebrazione Viene proposto il Rito del Lucernario all’inizio della celebrazione dei Vespri propri del giorno. Le luci possono essere poche o soffuse. La processione d’ingresso è accompagnata da un canto adatto. Uno dei ministri che procede verso l’altare porta una candela accesa. P. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen. P. Invochiamo la venuta di Cristo, Sole che sorge, perché illumini la nostra esistenza e ci sostenga nella ricerca del bene. Sono accese le candele della Corona di Avvento, secondo la settimana in cui si svolge il ritiro. Dalla Corona di Avvento ogni ragazzo accende la propria candela e torna al posto. Sono accese anche le luci dell’aula liturgica. Durante il gesto si esegue un canto adatto,

Page 26: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

26

che va a sostituire l’inno dei Vespri. Segue la celebrazione del Vespro proprio del tempo.

Page 27: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

AL POZZO DI SICAR Accendi l ’attesa

27

per i PICCOLISSIMI Per i piccolissimi l’attesa èun concettodifficileda abbracciarenella suaprofondità, perchénon riesconoa cogliere la concezionedel tempochepassa; fannoesperienzadi attesaperòquando stanno aspettando qualcuno, per esempio i genitori quando finisce la giornata allascuoladell’infanziaoallafinedelgruppoAcr.Ibambiniriconoscono,quindi,l’attesacomeunmomentoperprepararsiaunimportanteincontro.ENTRO NEL CONTESTO Ibambinidisegnanoluminarieeaddobbivariperrenderepiùaccoglientelasaladell’incontro.Periniziareaviverel’attesa,vengonomescolatidentrovasettidivetrooplasticaalcunicoloria tempera abbondantemente diluiti in acqua: ogni bambino sceglie quali colori inserire nelvasetto (ad esempio, il rosso e il blu) e, dopo aver chiuso il vasetto, inizia ad agitarloenergicamente.Trascorsoiltempoopportunopermescolareiduecolori,ibambiniscopronocheunnuovocolorehapresoilpostodeidueinseriti!Perchéla“reazione”potesseriuscire,èstatonecessarioattenderequalchesecondoperdaremodoaicoloridimescolarsiperbene.ASCOLTO L’ascolto del brano è accompagnato da alcune immagini che mostrano lo scenario(Gerusalemmeeiltempio)eiprotagonistidell’incontro.CAPISCO Partendodalle figuredi Simeone eAnna, si chiede ai piccolissimi cosa stiano facendo, si fanotarelorocheentrambistannoaspettandoGesù.

• CosafaSimeoneappenavedeGesù?L’accoglietralesuebraccia.Ibambinisiabbraccianopercapirelabellezzadelsentirsiaccolti.

• CosafaAnna?«Iniziò a lodare Dio»: i bambini ascoltano il ritornello musicale di un canto, cherappresentaunmodoperlodareDio.

Cosa dice a me Sichiedeloro:

• Èmai capitato di aspettare qualcuno, come Simeone, sapendo che sarebbe arrivato?(Peresempio,ascuolaoall’aeroporto,allastazioneilritornodiunapersonacara,…)

• Conoscono qualcuno con tanta pazienza che mostra di saper vivere l’attesa senzafastidiepreoccupazioni?(Peresempio,lanonnachevasempreinChiesa,cheaspettaGesù,chepregaprimadimangiareetc..)

Page 28: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

28

Cosa dico io I bambini preparano una corona dell’Avvento e si impegnano, per ogni domenica fino alNatale,adaccendereinsiemeallafamigliaunacandela.

Momento di lode Dopo aver scoperto il valore e la bellezza dell’attesa, i bambini lodano insieme il Signore cantando. Viene insegnato loro il ritornello del canto ascoltato in precedenza e insieme pregano così.

Page 29: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

29

TABOR Per le strade con Te!

Week end di spiritualità di Quaresima per 12/ 14 sul brano di Mt 26,69-75

INTRODUZIONE Il brano proposto racconta di Pietro che si rapporta con la sua umanità, che sembra quasirappresentareunlimiteperlasuavitaperchéloponedifronteadellesceltedifficili.Anche i ragazzi, comePietro, sono posti davanti a sfide che sembrano essere più grandi diloro, insormontabili: quanta fatica costa, per esempio, recuperare un brutto voto a scuola?Quantevolte,difronteaunerrore,hannopensatodiaverpersolastimadegliadultiodiunamico, senza possibilità di recupero? Spesso questo timore deriva dal modo totalizzante enetto con cui vivono le relazioni: quella con gli amici rappresenta uno dei pilastri piùimportantidellavitadiunpreadolescente,eppurequantevolteunagrandeamiciziaè finitadopoun’incomprensioneoun litigio, anchebanale?Parole come “fedeltà” sonovincolate alrispettodialcune“normedicomportamento”chenonprevedonoerrori,penalacancellazionedalleproprielistediamici!Nel Vangelo di Matteo, invece, Gesùmostra a Pietro la grandezza dell’amore di Dio, che èsemprefedele,anchequandoèlostessodiscepoloaviverecondisagiolarelazioneconGesùdavanti al mondo. Nella città e nei gruppi di amici sono dinamiche che spesso si ripetonoancoraoggi:quantevolte i ragazzihannoprovato l’esperienzadiessererinnegatidacoloroche ritenevano amici? Quante volte hanno messo in disparte gli amici di una vita perchéattiratidagruppidiragazzipiùpopolari?Durante il weekend i ragazzi guardano alla loro vita e riflettono sul volto che mostranodavanti agli altri: rappresenta davvero loro stessi o è una maschera per sentirsi accettati,parte del gruppo? Sono invitati a chiedersi quanto abitino le relazioni da protagonisti e amettersidavantiallosguardodiDiocherivelailloroverovoltoefaemergereidesiderieledifficoltàdiesserfedeliasestessi,primacheaqualunqueideale.Ilgruppoindividuadunquelesituazioniincuifannofaticaamostrareilloroverovolto,quandolarelazioneconilSignorediventa un peso più che una gioia e lasciano che la Parola liberi la loro immagine piùautentica.Questoweekendèquindiun’occasione incui i ragazzipossono imparareariconoscereeadaccoglierelaloroumanitàperriaffermarelaloroappartenenzaaunidealedibene.ImparanoariconosceilDiodellagratuitàchenonostanteleloroscelterestaloroaccanto,anchegrazieallacomunitàcheliaiutaasuperareleloropaure.Diseguitosonoriportate l’articolazionedeicontenutie lasuddivisionedelbranorispettoai

Page 30: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

30

duegiorni:• 1° GIORNO: (Mt 26,69-74a)

I ragazzi sono invitati ad analizzare le proprie vite e la relazione con il Signore;riflettonosuquantosisentonodistantidallaParoladiDioecomequestasi inserisceneiluoghidellaloroquotidianità.

• 2° GIORNO: (Mt 26, 74b-75)I ragazzi vivono le contraddizioni cercando di riconoscere lo sguardo amorevole delSignore per riprendere il cammino, prendendo un impegno che stimoli uncambiamentoneilorocomportamenti.

ICONA BIBLICA (Mt 26 ,69-75) 69Pietrointantosenestavasedutofuori,nelcortile.Unagiovaneservaglisiavvicinòedisse:"AnchetuericonGesù, ilGalileo!".70Maeglinegòdavantia tuttidicendo:"Non capisco che cosadici". 71Mentre usciva verso l'atrio, lo videun'altra serva edisse ai presenti: "Costui era con Gesù, il Nazareno". 72 Ma egli negò di nuovo,giurando:"Nonconoscoquell'uomo!".73Dopounpoco, ipresentisiavvicinaronoedisseroaPietro:"Èvero,anchetuseiunodiloro:infattiiltuoaccentotitradisce!".74Alloraeglicominciòaimprecareeagiurare:"Nonconoscoquell'uomo!".Esubitoungallocantò.75EPietrosiricordòdellaparoladiGesù,cheavevadetto:"Primacheilgallocanti,tumirinnegheraitrevolte".E,uscitofuori,pianseamaramente.

PRIMO GIORNO

Cosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO - Ambientazione PietrorimanefuorinelcortilementreGesùvieneinterrogato.LadistanzapostadaPietroneiconfrontidelMaestroèlaconseguenzadellafragilitàumana.I ragazzi al loro arrivo sono accolti in una stanza suddivisa in vari spazi: questi spazirappresentanoivari luoghidellacittàchefrequentanoquotidianamente(scuola,parrocchia,casa,impiantosportivo,piazzaoluoghipubblici).I ragazzi sono invitati a riflettere su come si presentano all’interno dei vari contesti chefrequentano e su quanto le situazioni e le persone che vi incontrano influenzano i lorocomportamenti.Aogniambientefrequentatoquotidianamentedairagazzivieneassociataunafigurachefapartediquell’ambiente:questopotrebbeaiutarliaimmedesimarsimeglionellasituazione(peresempio,allapiazzasonoassociatigliamici,allascuolaundocente,alcamposportivoicompagnidisquadra).Lariflessionepuòesserestimolatadaalcuneprovocazioni:

• Ilmiocomportamentorimane lostesso intuttigliambientiche frequentodurante lamiagiornata?

Page 31: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

31

• Daqualifattorisonoinfluenzato?• Qual è la difficoltà più grande a cui vado incontroquandomi relaziono conpersone

diversedame?InunsecondomomentoiragazzifannopostoallaParoladiDiocheentranellalorovitaenellalorocittàriflettendosullaloroposizionerispettoallaParoladiDio?Nell’ambienteincuisitrovanovienepostalaBibbiaounacrocealcentro.CiascunoprovaadisporsinellospazioadisposizioneinmododaraccontareilmodoincuivivelarelazioneconilSignorequandoEglientranellasuavita.Iragazzisonoinvitatiacompieretregesti:

1. Posizionarsiaunacertadistanzadallacroce.2. Decidere in chemodoposizionarsi rispetto alla croce (per es. se guardarladiritta o

preferiredarelespalle).3. Definireseilloroatteggiamentoneiconfrontidellacroceèstaticoovariabile.

Ognimomentopuòesserecatturatodaunafotografiainmododapoterlautilizzaredurantelacondivisionefinale,comepuntodiriferimentoinizialedelritiro.ASCOLTO PrimadiascoltarelaParola,vieneinvocatoloSpiritoSantoconunapreghieraorecitatounSalmo.Signore,noitiringraziamoperchécihairiunitiperascoltarelatuaparola.Inessatuciriveliiltuoamoreecifaiconoscerelatuavolontà.Fa’tacereinnoiognialtravocechenonsialatuaeaffinchénontroviamocondannanellatuaparolalettamanonaccolta,meditatamanonamata,pregatamanoncustodita,contemplatamanonrealizzata,mandailtuoSpiritoSantoadaprirelenostrementieaguarireinostricuori.Solocosìilnostroincontroconlatuaparolasaràrinnovamentodell’alleanzanellacomunioneconTe,ilFiglioeloSpiritoSanto,Diobenedettooraeneisecolideisecoli.Amen.(EnzoBianchi)Proclamazionedelbrano(Mt26,69-74a).CAPISCO IlpassodiMatteoèriccodidescrizioni,luoghiepersonaggichefannosìcheillettorequasisiimmedesiminellamoltitudinecheinteragisceconPietro.Allalucedell’attivitàprecedente,in

Page 32: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

32

cui i ragazzihannocompresoaqualedistanzasi trovanoneiconfrontidellaParola, l’analisidel testoèunostrumentoutileperunariflessionepiùoggettivarispettoallesensazionichePietro prova in quelmomento. I ragazzi individuano gli aspetti che caratterizzano il passoevangelico.L’analisidel testo sipuò svolgere sottolineandosoggetti, verbi, aggettivi, luoghi,ecc.concoloridiversi.MEDITAZIONE GUIDATA Come Pietro, le persone sono travolte da una quotidianità frenetica, che ha come sfondoluoghi pubblici molto affollati in cui può capitare a chiunque di preferire, di adeguarsi alpensierodeglialtriinvecechefaremergereilproprio.La paura di essere giudicati condiziona spesso la relazione con l’altro e non permette diviverla appieno, mostrandosi per quel che si è: si preferisce rimanere in disparte, propriocomePietro,cherimanefuori,nelcortile.Quante volte si ha l’abitudine di negare ciò che appartiene alla propria vita per sentirsiaccettatidalgruppo,senzapensarecheinquestomodosistarinunciandoaunapartedisé.IlSignoreèunapresenzacostantenellavitadiPietro,comenellavitadiciascuno:avolte,èpiùfacilerinnegarelepropriescelteperpiacerepiùaglialtricheanoistessi.Cisiritrovaspessoinsituazioniincuinonsièingradodiscegliere,lasciandosicondizionaredallafolla:èfacile,così,cheinalcuniluoghicisisentaesclusiequindisimettainmostraunamascheradisé.Pietropreferiscenascondersidaunasocietàincuituttisonosempreprontiadavereun’immaginedi séchenoncoincidecon larealtà.Quantevoltesonoglialtriavolercidire chi siamo!Eppure, basterebbe riscoprire sudi sé lo sguardodi chi si amaper sentirsiriconosciuti, liberi dimostrare il proprio volto più vero. È proprio vero che l’amore rendeliberi!ÈquestoilbellodiessereamatidaDio:inqualunqueposto,c’èqualcunocheciconosce,chesachisiamoevuoleaiutarciaesserepienamentenoistessi.Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE Lafrenesiadellavitaquotidiananonaiutaadassumereresponsabilità,soprattuttoquandolamaggiorpartedellepersonelapensanodiversamente:perPietroerapiùfacileseguireGesùquando tutti erano dalla sua parte, ma ora che viene sottoposto al giudizio, tutto sembraesseremessoindiscussione,perfinolasuaamiciziaconLui!Quantevoltesicorreilrischiodigiudicareglialtrisenzaaverliconosciuti,mostrandosinonaccoglienti…quantevolteè“scomodo”accogliereGesùnellapropriavita!Vienepropostoun tempodiraccoglimento incui fareeserciziodiautenticitàesincerità.Lospazioperildesertovienericavatoinunastanzagrandeenontroppoilluminata,dovesonofattisedereiragazziperterra(sipossonousaredeicuscinietappetiperrenderelospaziopiùaccogliente).Lariflessioneèguidatadaalcunedomande:

– Inqualicontestifacciofaticaaessereautentico?– InqualicontestiavvertoilSignorecomeunpeso?– Qualisonoiluoghipubblicineiqualirinnegome,quellochesonoeilSignore?– Perchélofaccio?– Qualeimmaginepubblicavorreidaredime?

Cosa dico io

Page 33: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

33

CONDIVISIONE Dopoiltempodiriflessione,iragazzicondividonoleloroemozioni,iniziandoadescriverecosahannoprovatoalloroarrivo,finoaquelmomento.Ognunohadavantiasél’immaginedallaposizioneassuntarispettoallaParolanell’attivitàiniziale.Iragazziinoltrecondividonoleconsapevolezzeacquisitedurantelagiornataeprovanoa“riposizionarsi”,suuncartellonecheriportialcentrounacroce.Comeainiziogiornata,sichiedonodovevoglionocollocarsirispettoaGesù.Ciascunohaadisposizioneungeo-puntatore(comequelliutilizzatiinalcuneapp)chelorappresenta.Dopoaverscrittosulpropriolapropriasintesidellagiornatatrascorsa,ciascunosiposizionanelcamminodi(ri)avvicinamentoalSignore.CELEBRAZIONE SERALE – CELEBRAZIONE PENITENZIALE I ragazzi sono invitatia riconoscere la loro faticanel vivere coerentemente le scelte fatte,neltrattareglialtrinelmodocorretto,nelmettereDioalprimopostonellalorovita.I partecipanti vengono fatti sedere in cerchio nella sala di ritrovo o nella cappella.Successivamente, si sperimenterà l’esperienzadelbuiouscendoall’apertooppurespegnendo leluciecreandounambientebuiodoverimanere.P.NelnomedelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.T.Amen.P.IlSignoresiaconvoi.T.EconiltuoSpiritoP.Gesùcidice:“Rallegrateviperchéivostrinomisonoscrittinelcielo”(Lc10,20).MoltevoltehachiamatopernomeisuoidiscepolieinspecialemodoPietro.Econtinuaachiamareancheciascunodinoiconilnostronome,attraversolepersonecheciincontranoechecichiedonodicamminareconloro.Oraognunodinoiscriveilproprionomesulcartellonealcentro,ilnomedelnostroBattesimo,delsacramentochecirendepartedellagrandefamigliadellaChiesa.Ogniragazzoscriveilproprionome.Salmo66SolistaDioabbiapietàdinoiecibenedica,sudinoifacciasplendereilsuovolto;perchésiconoscasullaterralatuavia,latuasalvezzafratuttelegenti.TuttiTilodinoipopoli,oDio,tilodinoipopolitutti.SolistaGioiscanolenazioniesirallegrino,perchétugiudichiipopoliconrettitudine,governilenazionisullaterra.TuttiTilodinoipopoli,oDio,tilodinoipopolitutti.

Page 34: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

34

SolistaLaterrahadatoilsuofrutto.CibenedicaDio,ilnostroDio,cibenedicaDioelotemanotuttiiconfinidellaterra.DalVangelosecondoMatteo(26,69-75)Pietrointantosenestavasedutofuori,nelcortile.Unagiovaneservaglisiavvicinòedisse:«AnchetuericonGesù,ilGalileo!».Maeglinegòdavantiatuttidicendo:«Noncapiscochecosadici».Mentreuscivaversol'atrio,lovideun'altraservaedisseaipresenti:«CostuieraconGesù,ilNazareno».Maeglinegòdinuovo,giurando:«Nonconoscoquell'uomo!».Dopounpoco,ipresentisiavvicinaronoedisseroaPietro:«Èvero,anchetuseiunodiloro:infattiiltuoaccentotitradisce!».Alloraeglicominciòaimprecareeagiurare:«Nonconoscoquell'uomo!».Esubitoungallocantò.EPietrosiricordòdellaparoladiGesù,cheavevadetto:«Primacheilgallocanti,tumirinnegheraitrevolte».E,uscitofuori,pianseamaramente.MeditazioneedomandeperlariflessionepersonalePietrotradisceilSignoreGesùperpaura.HapauraefingedinonconoscereGesù.PreferisceperciòilbuiodellasolitudinealfuocodellacomunitàchesiritrovaechiedespiegazioniaPietroeallasuavita.Rivedolamiavita:1. ConilSignore:- MiaccorgochetuttoèundonodiDio?- SoringraziareilSignore?- Vivocongioialemiegiornate,segnatodallacertezzacheDiomièvicino?- MiricordodiDionellapreghiera?2.Conglialtri:- Sonodisponibileadaiutarechimichiedeaiutoositrovaindifficoltà?- Sostareassiemeegiocareancheconchimistaantipatico?- Sonocapacedistarevicinoatutti?Prestovolentierilemiecoseachimelechiede?- Sovederenell’altrolapresenzadiGesù?3.Ognigiorno:- Sonodisponibileafarequalchesacrificioperilbenedeglialtri?- HopauradifarvedereaglialtridicredereinGesù?4.Incasa:- Litigospessoconimieifratelli?Soobbedireaigenitori?- Sonosvogliatooppurecercodidareilmegliodimeinognioccasione?EsperienzadelbuioIragazziesconofuorialbuio(oppuresicreailbuiodentrolasala)esirimaneinsilenzio.Ogni

Page 35: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

35

ragazzoèinvitatoaripensareallapropriavitaapartiredalledomandechesonostatefatteloroeall’esperienzadiPietrochesitrovanel“buio”quandotradisceGesù.Quandoogniragazzocomprendequalisonogliaspettidoveèchiamatoachiederescusaemigliorare,prendeunlumino,loaccendeesiponevicinoalfuococheèstatoacceso(oppureponeilluminoalcentrodellasala,andandoaformareunagrandeluceassiemeailuminideglialtriragazzi).Accensionedelfuoco(oaccensionedelleluci).PadreNostro.PreghieraconclusivaSignore,grazieperiltuoamore,grazieperlamanochecontinuamentecitendi;grazieperchèciaminonostantelenostremiserieelanostraingratitudine;grazieperchècontinuiadamarcianchequandorifiutiamoiltuoamore.Graziepertuttiituoidoni,gliaffetti,lamusica,lecosebelle.GrazieperildonodeltuofiglioGesù,chesièfattouomoperridarcilatuaamicizia;Grazieperlavitaeternachehaiseminatoinnoi;grazieperildonodellavita,Signore.Amen.Benedizioneecanto.

Page 36: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

36

SECONDO GIORNOCosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO Dopo aver riflettuto sull’influenza che subisce dalle circostanze in cui si trova e su quantoqueste pesino sul rapporto con Gesù, ciascun ragazzo volge lo sguardo su se stesso.Sull’esempio di Pietro che incorre fragilmente nell’errore, mostrandosi più volte davanti aGesù con tutti i suoi limiti, anche i ragazzi meditano sui loro tratti caratteristici con laconsapevolezzacheGesùnoncondannamaperdona,insegnandoaviverenell’amorecomehafattocongliapostoli.Vienepostoalcentrodellasalauncatinopienod’acquaoqualchesuperficieriflettentesullaquale i ragazzi possano specchiarsi. Viene chiesto loro di guardarsi per quello che sono,volgendol’attenzionesucomeappaionoveramente.Tornatiaposto,riportanoilorotrattisuunfoglioinmanieralibera:

• L’immaginechevedirispecchialarealtà?Tiriconosci?• Prova a descriverti: da quali tratti (fisici e caratteriali, pregi e difetti) sei

caratterizzato?ASCOLTO IlmomentodellaproclamazionedellaParolaavvieneall'internodiunabrevecelebrazione. Preghiera del mattino CantoP.NelnomedelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.T.Amen.P.IlDiodellasperanza,checiriempiediognigioiaepacenellafedeperlapotenzadelloSpiritoSanto,siacontuttivoi.T.Econiltuospirito.Salmo139Signore,tumiscrutiemiconosci,tuconosciquandomisiedoequandomialzo,intendidalontanoimieipensieri,osserviilmiocamminoeilmioriposo,tisononotetuttelemievie.

Lamiaparolanonèancorasullalinguaedecco,Signore,giàlaconoscitutta.Allespalleedifrontemicircondieponisudimelatuamano.

Page 37: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

37

Meravigliosapermelatuaconoscenza,troppoalta,permeinaccessibile.

Doveandarelontanodaltuospirito?Dovefuggiredallatuapresenza?Sesalgoincielo,làtusei;sescendonegliinferi,eccoti.

Seprendolealidell'auroraperabitareall'estremitàdelmare,anchelàmiguidalatuamanoemiafferralatuadestra.

Sedico:"Almenoletenebremiavvolganoelaluceintornoamesianotte",nemmenoletenebrepertesonotenebreelanotteèluminosacomeilgiorno;perteletenebresonocomeluce.

Seituchehaiformatoimieireniemihaitessutonelgrembodimiamadre.

Iotirendograzie:haifattodimeunameravigliastupenda;meravigliosesonoletueopere,lericonoscepienamentel'animamia.

Nontieranonascostelemieossaquandovenivoformatonelsegreto,ricamatonelleprofonditàdellaterra.

Ancorainformemihannovistoituoiocchi;eranotuttiscrittineltuolibroigiornichefuronofissatiquandoancoranonneesistevauno.

Scrutami,oDio,econosciilmiocuore,provamieconosciimieipensieri;vedisepercorrounaviadidoloreeguidamiperunaviadieternità.DalVangelodiMatteo(26,74b-75)Esubitoungallocantò.75EPietrosiricordòdellaparoladiGesù,cheavevadetto:"Primacheilgallocanti,tumirinnegheraitrevolte".E,uscitofuori,pianseamaramente.MEDITAZIONE GUIDATA Pietroriconoscediesserefragile:sacheGesùèsuoamico,madecidecomunquedirinnegarlo.Gesùperòglirimanesemprefedeleenonloabbandona.Pietroriconoscediaversbagliatoepiangeamaramenteperchésipentedelsuocomportamentoediavertraditotuttociòincuiavevacredutofinoaquelmomento.Possiamoimparareaguardarelanostravitaequelladeglialtriconocchidiversi,congliocchidiDiochesonopienidiamoreversol'altro,versodinoi!

Page 38: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

38

Il Signorenon ci abbandonamai, soprattuttoquandociperdiamo lungo ilnostro cammino:Lui è lì, prontoa tenderci lamano, guidarcinel riconoscere inostri erroriper continuareacamminareseguendolasuaParola.Viene conclusa la preghiera con un canto d’invocazione allo Spirito Santo che avvii allameditazionepersonalesultesto.CAPISCO Pietro è una figura complessa ma non distante dalla dimensione dei ragazzi. Nell’ultimapartedelbrano,Pietro reagisce inmanieradel tuttoumanadi fronteadunasituazionediforte disagio. Ai ragazzi viene chiesto di analizzare le azioni di Pietro e contestualizzarleall’accaduto.Possonoessereaiutatidaquestedomande:

● QualiazionicompiePietro?● QualeimmaginehainquestomomentoPietrodisestesso?● Ilsuoèungestodipentimentoovergogna?● Comeagiscedopoaveravutolaconsapevolezzadiciòchehafatto?

Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE Laconsapevolezzadiesserefragilisvelalavitacomepienadimomentidifficiliedidebolezze.I ragazzi riconoscono la sfida di accogliere gli altri e, soprattutto il Signore nel propriocammino. Oggi si ritrovano a riflettere su di sé, sull’immagine realizzata nel giornoprecedente:

1. Qualiemozioniprovonelguardaremestesso?2. Qualisonoicantidelgallochemiriportanoall’immaginepiùveradime?3. Guardoallesituazioniealcontestoneiqualifacciodifficoltàamostrareilmiovero

voltoeprovoaguardarlicongliocchidiGesù:cosavedo?4. Qualiopportunitàcisonoperessereinpaceconmestessoeconglialtri?5. Qualicambiamenti/conversioninelmiocomportamentopossooperareperessere

autenticoinogniluogo?Allalucedelleriflessionifattedurantequestoweekendiragazziaggiungonoagliauto-ritrattidelgiornoprecedenteunasintesisecondoleindicazioniseguenti:

- Sulla testa riportano quali pensieri possono influenzare un vero cambiamento nelleazionidacompierenelquotidiano.

- SulcuoreindicanounimpegnoperfarespazioallaparoladiDionellafrenesiadellavitadituttiigiorni.

- AllivellodegliartiscrivonoqualiazionicompierepercontribuireamigliorarelalorovicinanzaconDioetestimoniarloaglialtri.

Cosa dico io

CONDIVISIONE\IMPEGNO Ogniragazzocondivideconilgruppoipensieri,gliimpegnieleazioniriportatesulproprioautoritratto.Laconversionepersonalehaunimpattoanchesuiluoghidellacittà:ciascunopuòinfatticontribuireacreareambientiliberieliberanti,incuituttipossonosentirsiaccolti.Ciascunoinseriscelapropriasagomaall’internodellacittàricostruitaall’iniziodelweek-end,scegliendoilluogodellacittàdaabitareconilpropriovoltopiùvero,dentroilqualeaiutare

Page 39: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

TABOR Per le strade con Te!

39

ancheglialtriadessereautentici.Per una regola di vita Qualecambiamentoèpossibileavviarenellacittà?Alterminedellacondivisione,ilgruppoindividuaunluogonelqualeriunirsiperiodicamenteperessereinsiemecittadiniecomunitàcristianasulterritorio.SeguireilSignorenonèun’esperienzadavivereinsolitaria,mainsieme,comeChiesa.Iragazzicomprendonocheicompagnidigrupposonounpuntodiforzaescelgonocosìdifarsipresenteanchecomecomunitàperlestradedellacittà.Vienepresentataairagazziunacatenadisagome,simileatantibambinichesitengonopermano.Lamanodell’altrochestringelapropriapuòessereallostessotempomanocheaccompagna,chesorregge,chesostiene.Ciascunoindividuaqualisonoleretidiamicizia“buone”cheloaiutanoaesseresestesso.Dopoaverpresounasagoma,ogniragazzoriportainomidegliamiciconcuièbellocamminaredietroalSignoreeunimpegnodaassumereinsiemepercrescerenell’amicizia.CELEBRAZIONE EUCARISTICA Viene posta davanti all’altare l’icona che raffigura Cristo affiancato da un discepolo,denominatacomunemente“Iconadell’amicizia”. InessailMaestroponelamanosullaspalladeldiscepolo-amicoenell’altraportaconséilVangelo.Èlabuonanotiziachevienerivelataaciascuno nella relazione con Dio e che viene annunciata al mondo attraverso la vita deicredenti. Dopo l’omelia o al termine della celebrazione eucaristica, i ragazzi si portano inprocessione davanti all’icona dove il sacerdote consegna a ciascuno il Vangelo: è la Parolaaccoltachehannoilcompitodiportarenellacittà,aglialtri.Aogniragazzo,ilsacerdoteaffidalamissionediesseretestimoneautenticodelVangeloattraversoleparolediPapaFrancesco(Christusvivitn.107):Celebrante.Osaesseredipiù,perchéiltuoessereèpiùimportantediognialtracosa.Nonhaibisognodipossedereodiapparire.PuoiarrivareadessereciòcheDio,iltuoCreatore,sachetu sei, se riconosci che sei chiamatoamolto. Invoca loSpiritoSantoe camminacon fiduciaversolagrandemeta:lasantità.Inquestomodononsaraiunafotocopia,saraipienamentetestesso.Ragazzo.Amen.

Page 40: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

40

ALLEGATI

Page 41: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

ALLEGATI

41

Allegato “Al pozzo di Sicar” 1.Preparaimateriali. 2.RitagliadalfoglioA4unquadrato. 3.Piegailfoglioseguendoleimmagini.

Page 42: ShemàSHEMÀ 2019/20 2 A cura dell’Ufficio Centrale Acr Hanno collaborato: Luisa Camber, Carolina Concettoni, Claudia D’Angelo, don Vito Di Rienzo, Bruno Graziani, Liliana Montemagno,

SHEMÀ 2019/20

42

4.Incollarelacandelasopral’aperturacentrale,inmododamantenerlachiusa. 5.Inserireilbigliettodentrolatasca.


Recommended