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Si addensano le nubi sulla Brexit - MPS Capital Services...2020/09/09  · marcati sui titoli...

Date post: 07-Oct-2020
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Si addensano le nubi sulla Brexit 9 settembre 2020 Contesto di mercato Continua il calo tecnico Ieri, il ritorno degli operatori statunitensi si è concretizzato in una continuazione del calo tecnico dei listini azionari USA. Sono infatti continuate le vendite sui listini azionari USA (in particolare sulla tecnologia) iniziate nella giornata di giovedì. Il risk-off (calo delle borse e dei tassi governativi, apprezzamento delle valute rifugio) è stato favorito da una serie di fattori, tra cui il riaccendersi delle tensioni USA-Cina, il forte calo delle quotazioni petrolifere ed i timori sulla Brexit, con Johnson pronto a far saltare il banco con l’UE. Sul fronte pandemico, la società farmaceutica AstraZeneca che, in collaborazione con la Oxford University, aveva avviato la fase tre della sperimentazione di un vaccino anticovid sull’uomo, ha messo in stand-by la sperimentazione dopo che un partecipante si è seriamente ammalato. La notizia, giunta ieri a mercati chiusi, tuttavia non sembra pesare più di tanto sui mercati stamattina. Tassi e congiuntura Le curve govies si appiattiscono Il clima di risk-off sui mercati ha favorito ieri gli acquisti di titoli governativi in Eurozona che si sono concentrati principalmente sulla parte a lunga, portando ad un tendenziale appiattimento della curva. Il calo dei tassi è stato meno pronunciato per la carta italiana, che è riuscita però a ben assorbire l’emissione sindacata del nuovo 20 anni, che ha visto una domanda robusta con il collocamento di 10 Mld€ su ordini superiore agli 84 Mld€. Sul fronte macro, il PIL del 2° trimestre dell’Eurozona, nella lettura finale, è stato rivisto al rialzo a -11,8% t/t dal -12,1% preliminare. Guardando al suo interno, tutte le voci hanno contribuito negativamente, ed in particolare i consumi privati. Negli USA, il movimento di appiattimento della curva è stato ancora più pronunciato, viste le pressioni sulla parte a breve derivanti dall’asta da 50 Mld$ del nuovo titolo a 3 anni. L’emissione ha visto, infatti, una domanda piuttosto debole sia in termini di bid-to-cover (2,28), ai minimi da aprile, sia in termini di partecipazione da parte degli indirect bidders (50,7% vs 57% della precedente asta). Valute Sterlina ancora in deprezzamento Il clima di avversione al rischio ha portato ad un apprezzamento delle classiche divise rifugio (i.e. yen e franco svizzero) e del dollaro. Il cambio EurUsd ha così consolidato scendendo sotto il primo supporto dinamico posto a 1,1780 (anche se la sua inversione verrebbe decretata solamente con la rottura settimanale del supporto statico ad 1,17). In deprezzamento la sterlina, una delle peggiori divise di ieri, con il cambio EurGbp salito sopra 0,91 per la prima volta da fine luglio (pesa lo stallo sulla Brexit e l’introduzione di misure più stringenti lato Covid a partire da lunedì ). Il tracollo delle quotazioni petrolifere ha portato ad un fisiologico deprezzamento di alcune oil currency (corona norvegese in primis); debole anche il rand sudafricano dopo la lettura peggiore del previsto del PIL del secondo trimestre. Commodity Brent ai minimi da giugno Calo pesante per il petrolio (Brent -5,3% e WTI -7,6%) in scia alle tensioni globali sull’equity, alle quali si aggiungono i timori di rallentamento della domanda nel momento in cui l’OPEC sta gradualmente riaumentando la produzione. La pendenza di curva è al massimo da maggio (poco meno di 3$ sul tratto uno/sette mesi) e sembra confermare le indicazioni sulla domanda. Il Brent è così calato sotto i 40$/b per la prima volta da giugno. Giornata negativa anche per i metalli industriali, mentre i preziosi hanno chiuso leggermente positivi (il palladio è stata l’eccezione negativa. -1,6%). La prima parte della mattina sembra intonata in linea con il trend di ieri, sebbene i movimenti siano più contenuti. Azionario Forti vendite a Wall Street In Europa i listini hanno risentito della debolezza di Wall Street, con le vendite che hanno interessato quasi tutti i settori dell’EuroStoxx. Negli USA tutti i principali 11 settori dell’indice S&P500 hanno chiuso in ribasso, con cali particolarmente marcati sui titoli energetici e tecnologici (Apple ha perso quasi il 7%, Tesla oltre il 20%, Chevron il 3,6%). Secondo un’analisi di JPMorgan, per adesso il retail USA ha utilizzato la correzione per aumentare l’esposizione rialzista tramite opzioni sul Nasdaq. Non ci sarebbero pertanto ancora segnali di “capitulation”. La debolezza è proseguita in Asia, con tutti i listini principali che hanno chiuso stamani in ribasso. Apertura in lieve rialzo in Europa stamani, in scia al tentativo di stabilizzazione dei future USA.
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Page 1: Si addensano le nubi sulla Brexit - MPS Capital Services...2020/09/09  · marcati sui titoli energetici e tecnologici (Apple ha perso quasi il 7%, Tesla oltre il 20%, Chevron il 3,6%).

Si addensano le nubi sulla Brexit

9 settembre 2020

Contesto di mercato Continua il calo tecnico

Ieri, il ritorno degli operatori statunitensi si è concretizzato in una continuazione del calo tecnico dei listini azionari USA.

Sono infatti continuate le vendite sui listini azionari USA (in particolare sulla tecnologia) iniziate nella giornata di

giovedì. Il risk-off (calo delle borse e dei tassi governativi, apprezzamento delle valute rifugio) è stato favorito da una serie

di fattori, tra cui il riaccendersi delle tensioni USA-Cina, il forte calo delle quotazioni petrolifere ed i timori sulla Brexit,

con Johnson pronto a far saltare il banco con l’UE. Sul fronte pandemico, la società farmaceutica AstraZeneca che, in

collaborazione con la Oxford University, aveva avviato la fase tre della sperimentazione di un vaccino anticovid sull’uomo,

ha messo in stand-by la sperimentazione dopo che un partecipante si è seriamente ammalato. La notizia, giunta ieri a

mercati chiusi, tuttavia non sembra pesare più di tanto sui mercati stamattina.

Tassi e congiuntura Le curve govies si appiattiscono

Il clima di risk-off sui mercati ha favorito ieri gli acquisti di titoli governativi in Eurozona che si sono concentrati

principalmente sulla parte a lunga, portando ad un tendenziale appiattimento della curva. Il calo dei tassi è stato meno

pronunciato per la carta italiana, che è riuscita però a ben assorbire l’emissione sindacata del nuovo 20 anni, che ha visto

una domanda robusta con il collocamento di 10 Mld€ su ordini superiore agli 84 Mld€. Sul fronte macro, il PIL del 2°

trimestre dell’Eurozona, nella lettura finale, è stato rivisto al rialzo a -11,8% t/t dal -12,1% preliminare. Guardando al suo

interno, tutte le voci hanno contribuito negativamente, ed in particolare i consumi privati. Negli USA, il movimento di

appiattimento della curva è stato ancora più pronunciato, viste le pressioni sulla parte a breve derivanti dall’asta da 50 Mld$

del nuovo titolo a 3 anni. L’emissione ha visto, infatti, una domanda piuttosto debole sia in termini di bid-to-cover (2,28),

ai minimi da aprile, sia in termini di partecipazione da parte degli indirect bidders (50,7% vs 57% della precedente asta).

Valute Sterlina ancora in deprezzamento

Il clima di avversione al rischio ha portato ad un apprezzamento delle classiche divise rifugio (i.e. yen e franco svizzero) e

del dollaro. Il cambio EurUsd ha così consolidato scendendo sotto il primo supporto dinamico posto a 1,1780 (anche se la

sua inversione verrebbe decretata solamente con la rottura settimanale del supporto statico ad 1,17). In deprezzamento la

sterlina, una delle peggiori divise di ieri, con il cambio EurGbp salito sopra 0,91 per la prima volta da fine luglio (pesa lo

stallo sulla Brexit e l’introduzione di misure più stringenti lato Covid a partire da lunedì). Il tracollo delle quotazioni

petrolifere ha portato ad un fisiologico deprezzamento di alcune oil currency (corona norvegese in primis); debole anche il

rand sudafricano dopo la lettura peggiore del previsto del PIL del secondo trimestre.

Commodity Brent ai minimi da giugno

Calo pesante per il petrolio (Brent -5,3% e WTI -7,6%) in scia alle tensioni globali sull’equity, alle quali si aggiungono i

timori di rallentamento della domanda nel momento in cui l’OPEC sta gradualmente riaumentando la produzione. La

pendenza di curva è al massimo da maggio (poco meno di 3$ sul tratto uno/sette mesi) e sembra confermare le indicazioni

sulla domanda. Il Brent è così calato sotto i 40$/b per la prima volta da giugno. Giornata negativa anche per i metalli

industriali, mentre i preziosi hanno chiuso leggermente positivi (il palladio è stata l’eccezione negativa. -1,6%). La prima

parte della mattina sembra intonata in linea con il trend di ieri, sebbene i movimenti siano più contenuti.

Azionario Forti vendite a Wall Street

In Europa i listini hanno risentito della debolezza di Wall Street, con le vendite che hanno interessato quasi tutti i settori

dell’EuroStoxx. Negli USA tutti i principali 11 settori dell’indice S&P500 hanno chiuso in ribasso, con cali particolarmente

marcati sui titoli energetici e tecnologici (Apple ha perso quasi il 7%, Tesla oltre il 20%, Chevron il 3,6%). Secondo

un’analisi di JPMorgan, per adesso il retail USA ha utilizzato la correzione per aumentare l’esposizione rialzista tramite

opzioni sul Nasdaq. Non ci sarebbero pertanto ancora segnali di “capitulation”. La debolezza è proseguita in Asia, con tutti i

listini principali che hanno chiuso stamani in ribasso. Apertura in lieve rialzo in Europa stamani, in scia al tentativo di

stabilizzazione dei future USA.

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ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO

TASSI DI INTERESSE IERI PRECEDENTE FINE 2019 UN ANNO FA

EURIBOR 6M -0,46% -0,46% -0,32% -0,42%

EUR 5Y SWAP -0,43% -0,41% -0,11% -0,47%

EUR 30Y SWAP 0,03% 0,06% 0,62% 0,27%

ITA BOT 12M -0,22% -0,22% -0,18% -0,30%

ITA 2Y -0,09% -0,08% -0,05% -0,31%

ITA 10Y 1,03% 1,05% 1,41% 0,94%

GER 10Y -0,50% -0,46% -0,19% -0,59%

SPREAD ITALIA-GER 10Y(pb) 152 151 160 153

US 2Y 0,14% 0,14% 1,57% 1,64%

US 10Y 0,68% 0,72% 1,92% 1,64%

OBBLIGAZIONI A SPREAD VARIAZIONE 1 G. VARIAZIONE YTD SPREAD VS GOV (pb) YIELD TO WORST

Corporate IG EUR 0,09% 0,9% 115 0,52%

High Yield EUR -0,04% -1,8% 429 4,44%

Corporate IG USD 0,11% 7,0% 131 1,97%

High Yield USD -0,24% 1,3% 499 5,59%

Obbligazioni emergenti USD -0,37% 2,4% 3,48% 4,06%

TASSI DI CAMBIO IERI PRECEDENTE FINE 2019 UN ANNO FA

EUR/USD 1,1778 1,1817 1,121 1,105

EUR/JPY 124,9 125,6 121,8 118,5

EUR/GBP 0,907 0,898 0,846 0,895

MATERIE PRIME IERI VARIAZIONE DA INIZIO ANNO VARIAZ. 12M

Brent 39,8 -5,3% -40,2% -36,9%

Oro 1935 0,5% 26,3% 27,9%

Bloomberg Commodity Index 71,0 -1,4% -12,2% -9,5%

INDICI AZIONARI IERI VARIAZIONE DA INIZIO ANNO VARIAZ. 12M

MSCI World 2354 -2,2% -0,2% 8,1%

Eurostoxx50 3267 -1,4% -12,8% -6,5%

Dax 12968 -1,0% -2,1% 6,1%

FTSE MIB 19380 -1,8% -17,6% -11,9%

Nasdaq 100 11068 -4,8% 26,7% 41,3%

S&P500 3332 -2,8% 3,1% 11,9%

Nikkei 225 23033 -1,0% -2,6% 8,0%

MSCI Emergenti 1088 -0,6% -2,4% 7,6%

Azionario Cina (Shanghai composite) 3276 -1,2% 7,4% 8,3%

Fonte: Infoprovider

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EMISSIONI CREDITO IN EVIDENZA

TIP.EMIT. EMITTENTE MATURITY SIZE YIELD NOTE

IG NON FIN. RAYNAIR Sep-25 850mln€ MS+343pb

IG NON FIN. FORD MOTOR Sep-25 750mln€ MS+368pb

IG FIN. COMMERZBANK perp. 500mln€ MS+674pb Subordinato Jr

CREDITO EMILIANO – Secondo quanto riportato da Bloomberg l’Istituto ha iniziato il collocamento di un bond

subordinato Tier2 da 200Mln€ (10Y), con rendimento atteso intorno al 3,5%.

TITOLI IN EVIDENZA

SOCIETA’ FARMACEUTICHE – Con un inusuale comunicato pubblico, alcune delle principali società farmaceutiche

attive nella creazione di un vaccino si sono impegnate a renderlo disponibile solamente quando i risultati clinici ne

confermeranno la sicurezza e l’efficacia. Sono nove le società che hanno firmato il comunicato: AstraZeneca, BioNTech,

Glaxo, J&J, Merck, Moderna, Novavax, Pfizer e Sanofi. (Fonte: Bloomberg)

ASTRAZENECA – La società che sta producendo il vaccino sperimentale in collaborazione con l’Università di Oxford ed

una di quelle nella fase più avanzata dei test, ha sospeso temporaneamente i test di fase 3 dopo che un partecipante si è

gravemente ammalato. I test riprenderanno quando ci sarà maggiore chiarezza sulle cause. Questa mattina i titoli della

società stanno perdendo oltre il 2% ad inizio seduta. (Fonte: Bloomberg)

TESLA – Ieri i titoli della società hanno perso oltre il 20% in borsa dopo che S&P Global, a sorpresa, ha deciso di non

includere le azioni della società all’interno dell’indice S&P500. Al posto di Tesla, saranno inserite le seguenti tre società:

Etsy, Teradyne e Catalent. (Fonte: Bloomberg)

TOD'S – Il primo semestre si è chiuso in perdita per oltre 80 mln€ dopo un calo del 43,5% dei ricavi a circa 257 mln€,

causati dalla crisi generata dall'epidemia di coronavirus, che ha imposto in tutto il mondo una chiusura temporanea dei

negozi e ha quasi azzerato il traffico turistico. I titoli stamani sono leggermente negativi in borsa, dopo avere registrato ieri

un rialzo di oltre l’1%. (Fonte: Reuters)

ENEL – La società ha annunciato che effettuerà il riacquisto di obbligazioni ibride per un nominale pari a 250 mln€. (Fonte:

Reuters)

ORA PAESE EVENTO CONS PREC

11:00 ITA Asta BOT 12m

11:00 GER Asta Bund (8/2030) fino a 4 Mld€

16:00 CAN Banca Centrale: decisione tassi 0,25% 0,25%

19:00 USA Asta titolo a 10 anni (35 Mld$)

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Avvertenze

Attenzione: questo è un pezzo di strategia tematico/esplorativa dell’ufficio di Market Strategy di MPS Capital Services, non necessariamente coerente con le view ufficiali del Gruppo MPS.

Il presente documento (“Market Outlook” o semplicemente il “Documento”) è redatto e distribuito da MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. (“MPS Capital Services”) in forma elettronica ai

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Pertanto il destinatario dovrà considerare la rilevanza delle informazioni contenute nel Documento ai fini delle proprie decisioni, alla luce dei propri obiettivi di investimento, della propria esperienza, delle

proprie risorse finanziarie e operative e di qualsiasi altra circostanza. Le informazioni ed i dati contenuti nel presente Documento si basano su fonti ritenute affidabili ed elaborate in buona fede alla data di

redazione dello stesso, tuttavia MPS Capital Services non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Qualsiasi

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strumenti finanziari eventualmente citati, esse possono altresì svolgere attività di “prestito-titoli”, sostenerne la liquidità con attività di “market making” su mercati regolamentati, sistemi multilaterali d i

negoziazione o sistemi di scambi organizzati. MPS Capital Services e/o altre Società appartenenti al Gruppo Montepaschi potrebbero strutturare titoli ed operazioni con rendimenti collegati a parametri e

strumenti finanziari qui menzionati. Si specifica che l’elenco dei potenziali conflitti d’interesse indicati può non esaurire il complesso dei conflitti stessi; per ulteriori approfondimenti sulla politica di gestione

dei conflitti d’interesse adottata dalla medesima MPS Capital Services si rinvia alla specifica informativa messa a disposizione della clientela ai sensi della disciplina vigente. Per quanto non riprodotto nelle

presenti Avvertenze, si fa espresso rinvio a quanto riportato nel sito internet www.mpscapitalservices.it ed alle condizioni del servizio eventualmente prestato con l’invio del Documento. Procedendo alla

lettura di questo documento, si accettano automaticamente le limitazioni e le avvertenze precedentemente riportate.

MPS Capital Services - Strategy Team

Alex Papi

Specialista Market Strategy

+39 0577 209943

[email protected]

Luca Mannucci

Head of Market Strategy

+39 0577 209556

[email protected]

Carmela Pace

Specialista Market Strategy

+39 0577 209558

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Mirko Porciatti, CFA

Specialista Market Strategy

+39 0577 209557

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Vincenzo Bova

Specialista Market Strategy

+39 0577 209555

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