Relazione del libro (progetto biblioteca) della classe 3^D Si fa presto a dire “LIBRO” Il giorno 23-04-2018 gli alunni della classe terza D della scuola primaria di Casarile si sono recati alla biblioteca comunale, dove hanno partecipato al laboratorio “Una storia…tante storie”, previsto dal progetto biblioteca. Le bibliotecarie Cristina e Francesca hanno appassionato i giovani utenti con letture di fiabe classiche, alternate a quelle di “fiabe rovesciate”.
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Relazione del libro (progetto biblioteca) della classe 3^D
Si fa presto a dire “LIBRO”
Il giorno 23-04-2018 gli alunni della classe terza D della scuola primaria di Casarile si sono recati alla
biblioteca comunale, dove hanno partecipato al laboratorio “Una storia…tante storie”, previsto dal
progetto biblioteca. Le bibliotecarie Cristina e Francesca hanno appassionato i giovani utenti con letture di
fiabe classiche, alternate a quelle di “fiabe rovesciate”.
Le due bibliotecarie hanno poi letto la fiaba tradizionale di Biancaneve, presentata nella versione di
formato originale di “Libro puzzle”.
Infine è cominciata la parte “operativa”: i bambini sono stati invitati ad annotare su di uno schema
predisposto le caratteristiche che contraddistinguono la “fiaba rovesciata”.
Il resto del lavoro è stato svolto in classe. Partendo dalla sintesi condotta in biblioteca, gli alunni, guidati
dall’insegnante di italiano, hanno scelto una fiaba classica da “rovesciare”.
I discenti hanno avanzato diverse proposte, tutte accattivanti, ma quella che ha riscosso maggior consenso
è stata la fiaba di Cappuccetto Rosso. Da subito i bambini si sono divertiti a capovolgere i diversi ruoli della
fiaba tradizionale e, una volta stabiliti, li hanno trascritti sullo schema impostato in biblioteca. La lezione
seguente è servita per connotare i personaggi della storia e per abbozzare la trama. Gli incontri successivi
hanno visto i piccoli scrittori creativi, divisi in gruppi di 4-5, protagonisti attivi nella scrittura della fiaba.
Concluso questo percorso, è iniziato il confronto per decidere quale tipologia di libro produrre, in base
anche ai vari formati osservati in biblioteca, e la scelta è stata il “libro puzzle”, in una forma un po’
semplificata.
Il racconto è stato così suddiviso in 26 sequenze che sono state attaccate sul retro di altrettanti cartoncini
di forma quadrata; sulla parte anteriore, in uno spazio delimitato da una cornice, ogni bambino ha
rappresentato graficamente la scena. La cornice è stata colorata da tutti di giallo, permettendo così
l’unione delle varie tessere, in modo da rendere possibile la visione d’insieme della fiaba rappresentata.
La parte finale del lavoro ha riguardato la creazione del “cofanetto”, indispensabile per contenere le tessere
della storia, realizzato con del cartoncino, e la predisposizione della copertina.
Quest’attività è stata molto coinvolgente e ha permesso ai bambini di esprimere al meglio la loro fantasia e
di incanalarla nella produzione di un elaborato finale e condiviso.
Cristina Miggiano
CAPPUCCETTO NERO E LA MELA AVVELENATA
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AL LIMITARE DEL BOSCO VIVEVANO IN UNA CASACCIA GRIGIA UNA BELLA BAMBINA E LA SUA
MAMMA.
LA BIMBA AVEVA LA PELLE BIANCA, QUASI TRASPARENTE, GLI OCCHI E I CAPELLI NERI COME IL
CARBONE.
LA BAMBINA ERA SÌ GRAZIOSA, MA... ARROGANTE, EGOISTA, VANITOSA, SGARBATA, PIGRA E
CATTIVA.
NESSUNO SI RICORDAVA IL SUO VERO NOME, PERCHÉ, DA QUANDO LA SUA ODIATA NONNA LE
AVEVA REGALATO UN MANTELLINO NERO CON UN BRUTTO CAPPUCCIO NERO, ERA STATA
RIBATTEZZATA DA TUTTI “CAPPUCCETTO NERO”.
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PROPRIO COSÌ, CAPPUCCETTO NERO AVEVA UNA NONNA MOLTO SANA E SPORTIVA, CHE ABITAVA
POCO DISTANTE DA LEI. AMAVA CORRERE OGNI GIORNO…MA …NON DA SOLA, BENSÌ IN
COMPAGNIA DELLA SUA “ADORATA NEPOTASTRA”. GIÀ, PERCHÉ NEL BOSCO SI AGGIRAVA UN
LUPO BIANCO, CON GLI OCCHI AZZURRI COME IL CIELO. TUTTI LO TEMEVANO.
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UN GIORNO, MENTRE CAPPUCCETTO NERO SI STAVA PROVANDO I SUOI ABITI ORRIBILI, ARRIVÒ
UN UCCELLINO PER LEI SGRADEVOLE CHE PICCHIÒ IL VETRO TALMENTE FORTE CHE LO RUPPE.
—CIP, CIP, MESSAGGIO, CIP, CIP, MESSAGGIO PER CAPPUCCETTO NERO…
—VATTENE UCCELLACCIOOOO!!!!!! — STRILLÒ LA PERFIDA BAMBINA.
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E PRESE LA SCOPA PER CACCIARLO VIA … GIÀ, PERCHÉ LA MALEFICA BAMBINA NON SOPPORTAVA
ALCUN ANIMALE.
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IL GIORNO DOPO ARRIVÒ ANCORA IL TENERO UCCELLINO…
—CHE VUOI ANCORA? — GRIDÒ CAPPUCCETTO.
—LA NONNA VUOLE LA BIBITA PIÙ ENERGIZZANTE DEL MONDO— LEI LO IGNORÒ PERCHÉ NON
AVEVA ALCUNA VOGLIA DI AIUTARE QUELLA FISSATA DI SPORT. IL GIORNO SEGUENTE ARRIVÒ
ANCORA QUELL’ UCCELLINO PER LEI COSÌ ODIOSO E DISSE: —LA NONNA TI MANDA UN
MESSAGGIO: VOGLIO 55 FASCE PER CORRERE …
—BASTA! – GRIDÒ CAPPUCCETTO E L’UCCELLINO SPAVENTATO VOLÒ VIA . LEI FU LIBERA COSÌ DI
CONTINUARE A FARE LE SUE COSE PREFERITE: NIENTE.
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IL GIORNO SEGUENTE, MENTRE LA MAMMA STAVA PREPARANDO UNA CROSTATA ALLE FRAGOLE,
UN TENERO CONIGLIETTO MARRONCINO BUSSÒ ALLA PORTA.
—COSA POSSO FARE PER TE? —CHIESE PREMUROSA LA MAMMA.
—VENGO A PORTARE UN MESSAGGIO DALLA TUA MAMMA —RISPOSE QUELLO.
—VISTO CHE IERI CAPPUCCETTO NERO NON SI È PRESENTATA, LEI NON È POTUTA ANDARE A
CORRERE.OGGI TUA FIGLIA DEVE ASSOLUTAMENTE ACCOMPAGNARLA NEL BOSCO. DILLE DI
INDOSSARE VELOCEMENTE LA TUTA, LE SCARPE E LA FASCIA.
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LA MAMMA, PIÙ ARRABBIATA CHE MAI, URLÒ – CAPPUCCETTOOOOOO!!!!!! VIENI SUBITO GIÙ!
CORRI A PREPARARTI!
—NO, NO E POI NO! RISPOSE LA SFATICATA – NON VOGLIO ANDARE CON QUELLA
ROMPISCATOLE!
—CAPPUCCETTO, HAI DUE MINUTI PER PREPARARTI; SE NON TI SBRIGHI, STRAPPERÒ I TUOI
ORRENDI VESTITI!!!
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E COSÌ CAPPUCCETTO NERO, SBUFFANDO, SI TROVÒ COSTRETTA A SEGUIRE LA NONNA NELLA
CORSA.
LE DUE SI INOLTRARONO NEL BOSCO. ETCÌ, ETCÌ ….LA NONNA COMINCIÒ A STARNUTIRE A PIÙ
NON POSSO.
CAPPUCCETTO, FERMATI, NON RIESCO PIÙ A PROSEGUIRE, MI SENTO MALE… CAPPUCCETTO SI
ACCORSE CHE LA NONNA SI ERA RIEMPITA DI PUNTINI BLU DOPO CHE ERA PASSATA VICINO A DEI
FIORI AZZURRI E LE VENNE UN’IDEA: PREPARARE UNA BEVANDA ENERGIZZANTE CON QUEI FIORI.
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COSÌ, NEL POMERIGGIO, LA BAMBINA ANDÒ A RACCOGLIERE I FIORI “MALEFICI”. INTANTO IL
LUPO BIANCO, DA DIETRO UN CESPUGLIO, SPIAVA CAPPUCCETTO NERO E CAPÌ LE SUE
INTENZIONI.
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TORNATA A CASA, LA CATTIVELLA PREPARÒ UN INFUSO DALLE PROPRIETÀ … PER NIENTE
ENERGIZZANTI.
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MENTRE CAPPUCCETTO NERO PORTAVA AVANTI IL SUO TERRIBILE PIANO, IL LUPO RAGGIUNSE LA
CASA DELLA NONNA E BUSSÒ ALLA PORTA PER AVVISARLA DI QUELLO CHE STAVA PER ACCADERE.
APPENA LA NONNA LO VIDE, URLÒ DALLA PAURA, DOPIDICHÈ PRESE LA SCOPA, APRÌ LA PORTA E
CERCÒ DI COLPIRE IL POVERO ANIMALE CHE FU COSTRETTO COSÌ A CORRERE VIA A ZAMPE
LEVATE.
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LA MATTINA DOPO CAPPUCCETTO NERO RAGGIUNSE LA NONNA FELICE COME NON MAI.
-CAPPUCCETTO, COME MAI OGGI SEI COSÌ FELICE DI VEDERMI? ALL’IMPROVVISO TI È VENUTA
VOGLIA DI CORRERE?
-SÌ, CARA NONNINA, NON SO COME MAI, MA OGGI NON VEDO L’ORA DI INIZIARE.
APPENA FINITA LA CORSA, LA NONNA DISSE: —CAPPUCCETTO, MI POTRESTI PASSARE LA
BORRACCIA?
LA NIPOTE DIEDE LA BEVANDA ALLA NONNA DICENDO: —ECCO NONNA CARA, QUESTA L’HO
PREPARATA IO CON LE MIE MANI, SPERO CHE TI PIACCIA!
LA NONNA FU SORPRESA, NON POTEVA CREDERE ALLE SUE ORECCHIE…LA SUA ODIOSA NIPOTE LE
AVEVA PREPARATO QUALCOSA DI BUONO…AFFERRÒ IL CONTENITORE E BEVVE TUTTO IL LIQUIDO
IN UN SOLO SORSO.
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PASSARONO UN PO’ DI GIORNI E, NON RICEVENDO PIÙ MESSAGGI DALLA NONNA, LA MAMMA DI
CAPPUCCETTO SI INSOSPETTÌ. DECISE COSÌ DI ANDARLA A TROVARE.
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APPENA ARRIVÒ, ENTRÒ NELLA MINUSCOLA CASETTA. –MAMMA, CHE PUNTINI COLORATI HAI!
ALL’IMPROVVISO QUESTI SCOPPIARONO.
MAMMA… CHE CORPO COLORATO HAI!
È PER L’ALLERGIA…ETCÌ ….CORRENDO SONO PASSATA VICINO A DEI FIORI BLU E QUESTO È IL
RISULTATO.
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LA MAMMA DI CAPPUCCETTO NERO CORSE A CASA E ORDINÒ ALLA FIGLIASTRA DI ANDARE DAL
FIORISTA CALABRONE A PRENDERE L’ANTIDOTO PER CURARE L’ALLERGIA DELLA NONNA.
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CAPPUCCETTO SI ADDENTRÒ NEL BOSCO CANTICCHIANDO UNA TREMENDA CANZONCINA
STONATA:
-FINALMENTE MI VENDICHERÒ
A CASA RESTERÒ
DAVANTI ALLO SPECCHIO MI METTERÒ
MILLE VESTITI PROVERÒ
UN GIORNO UN PRINCIPE SPOSERÒ
E LA REGINA PIÙ BELLA IO SARÒ.
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LUNGO IL CAMMINO VIDE UNA BARA DI CRISTALLO CON DENTRO UNA BELLISSIMA FANCIULLA.
ATTORNO A LEI C’ERANO SETTE NANI E TANTI ANIMALI CHE PIANGEVANO DISPERATI. A TERRA
C’ERA UNA MELA ROSSA ADDENTATA.
CAPPUCCETTO LA RACCOLSE… FERMA, LASCIALA STARE, QUELLA MELA È AVVELENATA!
GRIDARONO I NANI IN CORO.
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CAPPUCCETTO NON SE LO FECE RIPETERE DUE VOLTE, AFFERRÒ LA MELA E SCAPPÒ A CASA PER
FRULLARLA, DOPODICHÉ SI DIRESSE DALLA SUA “NONNINA”.
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APPENA ARRIVÒ, BUSSÒ E DISSE: NONNINA CARA, SONO IO, CAPPUCCETTO, VENGO A
PORTARTI L’ANTIDOTO.
– ENTRA, BAMBINA CARA. LA POVERA ANZIANA BEVVE TUTTO D’UN FIATO IL FRULLATO
VELENOSO E SUBITO SI ADDORMENTÒ IN UN SONNO PROFONDO.
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— CE L’HO FATTA, MI SONO LIBERATA UNA VOLTA PER TUTTE DI QUELLA SPORTIVA DI MIA
NONNA. ORA POTRÒ ANDARE A INDOSSARE I MIEI “FANTASTICI VESTITI” DAVANTI AL MIO
SPECCHIO. E, STRAPPANDOSI L’ODIATA MANTELLINA CON IL CAPPUCCIO, CORSE A CASA.
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NEL FRATTEMPO I NANI AVEVANO RACCONTATO AL LUPO DI UNA BAMBINA UN PO’ STRANA, CHE
AVEVA RACCOLTO LA MELA AVVELENATA. IL LUPO INTUÌ L’IDEA MALVAGIA DI QUELLA PICCOLA E
ARROGANTE MOCCIOSA E SI PRECIPITÒ DALL’ANZIANA SIGNORA.
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APPENA ARRIVATO, SFONDÒ LA PORTA E VIDE LA VECCHIETTA ADDORMENTATA IN UN SONNO
ETERNO. PIANGENDO SI CHINÒ SU DI LEI E LA BACIÒ.
LA NONNA APRÌ GLI OCCHI ALL’ISTANTE ED ESCLAMÒ: MI HAI SALVATO LA VITA! PERCHÈ?
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ERO NEL BOSCO E STAVO CERCANDO DI SALVARE UNA BELLA E GENTILE FANCIULLA DALLE GOTE
ROSSE CHE STAVA SCAPPANDO DA UN CACCIATORE, QUANDO UNA STREGA CRUDELE E
MALVAGIA HA FATTO UN INCANTESIMO E MI HA TRASFORMATO IN UN LUPO…BIANCO, COME I
MIEI CAPELLI…. SOLO IL BACIO DI UNA NONNA SPORTIVA E DALL’ANIMO BUONO POTEVA
SPEZZARE L’INCANTESIMO.
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INTANTO CAPPUCCETTO CANTICCHIAVA ALLEGRAMENTE DAVANTI ALLO SPECCHIO, PROVANDO
UN ABITO DOPO L’ALTRO.
CIP! CIP...MESSAGGIO, MESSAGGIO….TOGLI QUELL’ORRENDO VESTITO E INDOSSA SUBITO
QUESTA BELLA TUTA VERDE…CUCITA DALLA TUA ADORATA NONNINA….
LA NONNA È VIVA?!!!! ESCLAMÒ FURIOSA CAPPUCCETTO. COM’È POTUTO ACCADERE?
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COSÌ DICENDO INDOSSÒ LA TUTA. MENTRE SI INFILAVA LE SCARPE, INIZIÒ A PROVARE UN
TERRIBILE PRURITO. LA TUTA ERA FATTA DI ORTICHE E SPINE DI ROSA MISCHIATE A RESINA
APPICCICOSA.
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DA QUEL GIORNO I NONNI VISSERO FELICI E…SPORTIVI, GRAZIE ANCHE ALLE CROSTATE AI FRUTTI
DI BOSCO E ALLE BEVANDE ENERGIZZANTI PREPARATE AMOREVOLMENTE DALLA LORO ADORATA
FIGLIA. E CAPPUCCETTO? UN UCCELLINO DICE CHE È ANCORA DAVANTI ALLO SPECCHIO
