Date post: | 02-May-2015 |
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SICUREZZAin un laboratorio chimico
Cause di infortuniDistrazione, Incoscienza,Insipienza,Troppa sicurezza di sé.
Fonti di pericolo
Sostanze chimiche
Apparecchi elettrici
Apparecchi di vetro
“La sicurezza in laboratorio non può essere realizzata
semplicemente con una serie di istruzioni, ma deriva da un’attitudine mentale a
metterle costantemente in pratica da parte di chi opera
nel laboratorio e, soprattutto, di chi ne ha la supervisione e la
responsabilità”
Appena entrati, prendere visione attenta del laboratorio: memorizzare dov’è situata la più vicina fontana per gli occhi, l’estintore per le fiamme, e la via di fuga più opportuna da concordare con gli insegnanti.
Indossare sempre il camice. IN OGNI MOMENTO DEVE ESSERE USATA
UNA PROTEZIONE PER GLI OCCHI: la potenzialità di un danno permanente agli occhi rende categorico l’uso in ogni momento degli idonei occhiali (che non sono i normali occhiali da vista o da sole).
Indossare guanti protettivi soprattutto quando si opera con sostanze pericolose.
Indossare calzature adatte (niente sandali a punta aperta). Attenzione ai capelli lunghi: conviene raccoglierli con una retina.
Documentarsi sulla esatta procedura di qualunque operazione di laboratorio e sulla reattività dei vari prodotti utilizzati.
Non lavorare mai da soli in laboratorio. Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone in cui
sono presenti mezzi antincendio. Prendere visione della posizione del quadro elettrico
principale e di quelli accessori , dei mezzi antncendio, delle porte di sicurezza, delle valvole di controllo dell’acqua e del gas.
Lavorare in ambienti sufficientemente arieggiati.
Norme generali di comportamento in un laboratorio chimico
Avvertire se si è allergici a certi prodotti chimici. Non cercare di nascondere gli effetti di un incidente
anche se ritenuto di lieve entità. In caso di operazioni “PERICOLOSE” avvisare
sempre chi vi sta accanto con anticipo. Leggere sempre con molta attenzione le etichette dei
recipienti prima di usarne il contenuto. Lavorare sotto la cappa aspirante. Non usare i recipienti del laboratorio per bevande ed
alimenti. Non assaggiare, né toccare assolutamente i reattivi con
le mani, né annusarli. Usare sempre un bulbo di gomma per aspirare i liquidi
in una pipetta: non usare MAI la bocca per aspirare. Non lasciare senza controllo fiamme o fornetti elettrici
accesi. Essere estremamente prudenti nel toccare oggetti che
sono stati riscaldati. Quando si prepara una soluzione diluita partendo da
reattivi concentrati, aggiungere questi all’acqua lentamente e mai il contrario.
Non scaldare su fiamma libera liquidi infiammabili. Non indagare su eventuali perdite di gas usando una
fiamma. Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o
apparecchiature vicino al bordo del tavolo.
Afferrare saldamente e con tutte le precauzioni del caso i recipienti contenenti i reattivi.
Tenere pulito e in ordine il proprio banco. Rimanere al proprio posto. I rifiuti di tipo comune, come guanti, carte etc, devono
essere gettati in contenitori appositi. I residui della vetreria rotta vanno smaltiti a parte. I residui dei solventi organici vanno raccolti assieme in
almeno due tipologie di prodotti, alogenati e non, e smaltiti per essere distillati o riciclati.
Versare i rifiuti chimici nel contenitore che vi viene indicato: NON VERSARE NEI LAVANDINI.
I residui di prodotti chimici si possono unire ad altri scarti solo se si è certi che non danno luogo a reazioni esotermiche e nocive.
I solventi organici immiscibili con l’acqua e di alta densità non possono assolutamente essere gettati nei lavandini perché resterebbero nei giunti a gomito dei tubi, concentrandosi pericolosamente e corrodendo gli scarichi stessi.
Gli acidi e le basi possono essere scaricati nei lavandini solo dopo diluizione con molta acqua.
Le sostanze nocive devono essere neutralizzate con opportuni reagenti, quindi bruciate in discariche autorizzate.
Norme generali di comportamento in un laboratorio chimico
Le sostanze che reagiscono violentemente con l’acqua
vanno distrutte con reagenti opportuni. Esistono particolari norme per lo smaltimento di
sostanze come l’amianto e le sostanze radioattive. Le soluzioni concentrate di acidi e basi forti sono
corrosive per la pelle che va protetta con guanti di lattice. Nell’eventualità di contatto con la pelle, inondare IMMEDIATAMENTE la zona contaminata con abbondanti quantità di acqua (possibilmente neutralizzare gli acidi con manciate di Na2CO3 solido, e le basi con manciate di NH4Cl solido). Attenzione all’acido solforico: NON VA TRATTATO CON ACQUA PER L’AUMENTO DI CALORE CHE NE CONSEGUE ma neutralizzare immediatamente con Na2CO3 e poi trattare con acqua. Se i vestiti sono corrosi, e c’è rischio di contatto con la pelle, toglierli immediatamente: saranno i colleghi a non prestare attenzione morbosa a questa operazione.
SOSTANZE PERICOLOSE
Sostanze chimiche che possono provocare pericoli immediati e danni concreti.
SOSTANZE ESISTENTISOSTANZE ESISTENTI (in commercio prima del 18/9/1981)
SOSTANZE NUOVESOSTANZE NUOVE (in commercio a partire dal 18/9/1981)
“Per Sostanza si intende un elemento chimico o un composto chimico come si presenta
allo stato naturale, oppure ottenuto mediante qualsiasi procedimento di produzione.”
ELENCATE NELLA LISTA EUROPEA DELLE SOSTANZE ESISTENTI:ELENCATE NELLA LISTA EUROPEA DELLE SOSTANZE ESISTENTI: EINECS ( EINECS (European European Inventory of Existing Commercial Chemical SubstancesInventory of Existing Commercial Chemical Substances). ).
SOSTANZE ESISTENTI
L’elenco contiene 82000 sostanze definite e 18000 sostanze UVCB (substances of Unknown or Variable composition, Complex reaction products or Biological material, sostanze con composizione ignota o variabile, prodotti di reazione complessi o materiale biologico).
Perché una sostanza possa essere definita sostanza esistente è necessario effettuare una serie di valutazioni (prove tossicologiche e ecotossicologiche) al fine di raccogliere i dati e le informazioni utili per determinare un eventuale pericolo per l’uomo e per l’ambiente.
SOSTANZE NUOVE
Sostanze immesse sul mercato a partire dal 18 Settembre 1981 dopo essere
state sottoposte a procedimento di NOTIFICA armonizzato per i vari paesi
membri della UE.
Nel procedimento di notifica devono essere indicati, oltre ai dati riguardanti l’azienda
produttrice, tutti i dati riguardati la sostanza da notificare: a tale scopo devono essere presentati
i risultati relativi ai test effettuati sulle sostanze per valutare i probabili pericoli per la salute
dell’uomo e l’ambiente.
In Italia l’ufficio che si occupa della notifica di sostanze nuove è l’unità di notifica dell’Istituto
Superiore di Sanità.
Dopo notifica alla Commissione Europea, a tutte le sostanze nuove immesse sul mercato è
assegnato un numero ELINCS (European List of Notified Chemical Substances )
1. Esplosive (E)
CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSECLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
2. Comburenti (O)
3. Infiammabili (F)
4. Estremamente infiammabili (F+)
5. Tossiche (T)
6. Molto tossiche (T+)
7. Nocive (Xn)
8. Corrosive (C)
9. Irritanti (Xi)
10. Pericolose per l’ambiente (N)
11. Radioattive (R)
12. Cancerogene
13. Teratogene
14. Mutagene
Sono riportati sulle etichette delle confezioni commerciali e permettono di Sono riportati sulle etichette delle confezioni commerciali e permettono di identificare immediatamente il grado di pericolosità di un prodotto e le misure identificare immediatamente il grado di pericolosità di un prodotto e le misure da adottare per prevenire eventuali incidenti.da adottare per prevenire eventuali incidenti.
Sono riportati sulle etichette delle confezioni commerciali e permettono di Sono riportati sulle etichette delle confezioni commerciali e permettono di identificare immediatamente il grado di pericolosità di un prodotto e le misure identificare immediatamente il grado di pericolosità di un prodotto e le misure da adottare per prevenire eventuali incidenti.da adottare per prevenire eventuali incidenti.
RR2626RR2626Le frasi R descrivono in forma sintetica i rischi potenziali associati all’impiego della sostanza.Le frasi R descrivono in forma sintetica i rischi potenziali associati all’impiego della sostanza.
SS11SS11Le frasi S descrivono in forma sintetica le comuni forme di sicurezza da adottare per minimizzare i rischi.Le frasi S descrivono in forma sintetica le comuni forme di sicurezza da adottare per minimizzare i rischi.
I pittogrammi indicano sottoforma grafica il pericolo associato alla sostanza.I pittogrammi indicano sottoforma grafica il pericolo associato alla sostanza.
Pittogrammi, Frasi R e frasi S
ALCUNE CLASSI E SIMBOLI DI PERICOLOALCUNE CLASSI E SIMBOLI DI PERICOLO
Simbolo Sigla Pericolo
DEFINIZIONEDEFINIZIONE
E Esplosive
Sostanze e preparati che possono esplodere per:Sostanze e preparati che possono esplodere per: Riscaldamento o contatto con fiamme.Riscaldamento o contatto con fiamme. Attriti o urti. Attriti o urti. Per mescolamento con combustibili. Per mescolamento con combustibili. Per mescolamento con altre sostanze. Per mescolamento con altre sostanze.
Sostanze e preparati che possono esplodere per:Sostanze e preparati che possono esplodere per: Riscaldamento o contatto con fiamme.Riscaldamento o contatto con fiamme. Attriti o urti. Attriti o urti. Per mescolamento con combustibili. Per mescolamento con combustibili. Per mescolamento con altre sostanze. Per mescolamento con altre sostanze.
F infiammabili
Sostanze o preparati il cui punto di infiammabilità (flash point)Sostanze o preparati il cui punto di infiammabilità (flash point)è < di 21°C. (Punto di infiammabilità o flash point: è la temperatura è < di 21°C. (Punto di infiammabilità o flash point: è la temperatura minima alla pressione di 1 atm alla quale una sostanza produce minima alla pressione di 1 atm alla quale una sostanza produce vapori in quantità sufficiente da formare con l’aria una miscela vapori in quantità sufficiente da formare con l’aria una miscela
infiammabile.infiammabile.
Sostanze o preparati il cui punto di infiammabilità (flash point)Sostanze o preparati il cui punto di infiammabilità (flash point)è < di 21°C. (Punto di infiammabilità o flash point: è la temperatura è < di 21°C. (Punto di infiammabilità o flash point: è la temperatura minima alla pressione di 1 atm alla quale una sostanza produce minima alla pressione di 1 atm alla quale una sostanza produce vapori in quantità sufficiente da formare con l’aria una miscela vapori in quantità sufficiente da formare con l’aria una miscela
infiammabile.infiammabile.
F+Estremamenteinfiammabili
Sostanze e preparati liquidi con un punto di infiammabilità Sostanze e preparati liquidi con un punto di infiammabilità estremamente basso (<0 °C) e un basso punto di ebollizione (<35 °C). estremamente basso (<0 °C) e un basso punto di ebollizione (<35 °C). Sostanze e preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente Sostanze e preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con aria.si infiammano a contatto con aria.
Sostanze e preparati liquidi con un punto di infiammabilità Sostanze e preparati liquidi con un punto di infiammabilità estremamente basso (<0 °C) e un basso punto di ebollizione (<35 °C). estremamente basso (<0 °C) e un basso punto di ebollizione (<35 °C). Sostanze e preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente Sostanze e preparati gassosi che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con aria.si infiammano a contatto con aria.
SimboloSimbolo SiglaSigla PericoloPericolo DEFINIZIONEDEFINIZIONEDEFINIZIONEDEFINIZIONE
IrritanteIrritanteXiSostanze e preparati non corrosivi il cui contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria.
Sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria.
T TossicoTossicoSostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, in piccola quantità, possono essere mortali penetrazione cutanea, in piccola quantità, possono essere mortali oppure provocare lesioni acute o croniche.oppure provocare lesioni acute o croniche.
Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, in piccola quantità, possono essere mortali penetrazione cutanea, in piccola quantità, possono essere mortali oppure provocare lesioni acute o croniche.oppure provocare lesioni acute o croniche.
T+ Molto tossicoMolto tossicoSostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o penetrazione Sostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, in piccolissima quantità, possono essere mortali oppure cutanea, in piccolissima quantità, possono essere mortali oppure provocare lesioni acute o croniche.provocare lesioni acute o croniche.
Sostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o penetrazione Sostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, in piccolissima quantità, possono essere mortali oppure cutanea, in piccolissima quantità, possono essere mortali oppure provocare lesioni acute o croniche.provocare lesioni acute o croniche.
Sostanze o preparati che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano reazioni fortemente esotermicheSostanze o preparati che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano reazioni fortemente esotermiche
ComburenteComburenteO
C CorrosivoCorrosivo Sostanze e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono Sostanze e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva.esercitare su di essi un’azione distruttiva.Sostanze e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono Sostanze e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva.esercitare su di essi un’azione distruttiva.
Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono essere mortali o provocare lesioni acute penetrazione cutanea possono essere mortali o provocare lesioni acute o croniche. o croniche.
Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono essere mortali o provocare lesioni acute penetrazione cutanea possono essere mortali o provocare lesioni acute o croniche. o croniche.
Xn NocivoNocivo
SimboloSimbolo SiglaSigla PericoloPericoloDEFINIZIONEDEFINIZIONEDEFINIZIONEDEFINIZIONE
RadioattiveRadioattiveR Sostanze in grado di emettere radiazioni ionizzanti.Sostanze in grado di emettere radiazioni ionizzanti.Sostanze in grado di emettere radiazioni ionizzanti.Sostanze in grado di emettere radiazioni ionizzanti.
N Pericoloso per Pericoloso per l’ambientel’ambiente
Sostanze e preparati che, qualora si diffondano nell’ambiente, Sostanze e preparati che, qualora si diffondano nell’ambiente, presentano o possono presentare rischi a breve o a lungo termine per presentano o possono presentare rischi a breve o a lungo termine per una o più delle componenti ambientali. una o più delle componenti ambientali.
Sostanze e preparati che, qualora si diffondano nell’ambiente, Sostanze e preparati che, qualora si diffondano nell’ambiente, presentano o possono presentare rischi a breve o a lungo termine per presentano o possono presentare rischi a breve o a lungo termine per una o più delle componenti ambientali. una o più delle componenti ambientali.
Sostanze e preparati che, per ingestione, inalazione o penetrazione Sostanze e preparati che, per ingestione, inalazione o penetrazione cutanea, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.cutanea, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.Sostanze e preparati che, per ingestione, inalazione o penetrazione Sostanze e preparati che, per ingestione, inalazione o penetrazione cutanea, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.cutanea, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.
CancerogenoCancerogenoR45
Sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione Sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la cutanea possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza.frequenza.
Sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione Sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la cutanea possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza.frequenza.
MutagenoMutagenoR46
(Dannose per il ciclo riproduttivo) sostanze e preparati che per (Dannose per il ciclo riproduttivo) sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono provocare o inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole.rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole.
(Dannose per il ciclo riproduttivo) sostanze e preparati che per (Dannose per il ciclo riproduttivo) sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono provocare o inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole.rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole.
TeratogenoTeratogenoR47
R8R8 Può provocare l’accensione di materiale combustibilePuò provocare l’accensione di materiale combustibile
R10R10 InfiammabileInfiammabile
R13R13 Gas liquefatto altamente infiammabileGas liquefatto altamente infiammabile
R26R26 Altamente tossico per inalazioneAltamente tossico per inalazione
R17R17 Spontaneamente infiammabile all’ariaSpontaneamente infiammabile all’aria
R35R35 Provoca gravi ustioniProvoca gravi ustioni
R36R36 Irritante per gli occhiIrritante per gli occhi
R37R37 Irritante per le vie respiratorieIrritante per le vie respiratorie
R38R38 Irritante per la pelleIrritante per la pelle
R36/38R36/38 Irritante per gli occhi e la pelleIrritante per gli occhi e la pelle
R36/37/38R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelleIrritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle
ALCUNE FRASI DI RISCHIO (R)ALCUNE FRASI DI RISCHIO (R)ALCUNE FRASI DI RISCHIO (R)ALCUNE FRASI DI RISCHIO (R)
S2S2 Conservare fuori della portata dei bambiniConservare fuori della portata dei bambini
S7S7 Conservare il recipiente ben chiusoConservare il recipiente ben chiuso
S9S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilatoConservare il recipiente in luogo ben ventilato
S24S24 Evitare il contatto con la pelleEvitare il contatto con la pelle
S25S25 Evitare il contatto con gli occhiEvitare il contatto con gli occhi
S26S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente ed In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare un medicoabbondantemente con acqua e consultare un medico
S27S27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminatiTogliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati
S28S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente e In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente e abbondantemente con prodotti idonei (da indicarsi da parte del abbondantemente con prodotti idonei (da indicarsi da parte del produttore)produttore)
S30S30 Non versare acqua sul prodottoNon versare acqua sul prodotto
S35S35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioniprecauzioni
S37S37 Usare guanti adattiUsare guanti adatti
S39S39 Proteggersi gli occhi e la facciaProteggersi gli occhi e la faccia
S44S44 In caso di incidente o malessere consultare immediatamente un In caso di incidente o malessere consultare immediatamente un medico e, se possibile, mostrargli l’etichettamedico e, se possibile, mostrargli l’etichetta
S7/9S7/9 Tenere il recipiente ben chiuso ed in luogo ben ventilatoTenere il recipiente ben chiuso ed in luogo ben ventilato
S37/39S37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi e la facciaUsare guanti adatti e proteggersi gli occhi e la faccia
ALCUNI CONSIGLI DI PRUDENZA FRASI (S)ALCUNI CONSIGLI DI PRUDENZA FRASI (S)ALCUNI CONSIGLI DI PRUDENZA FRASI (S)ALCUNI CONSIGLI DI PRUDENZA FRASI (S)
CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOLUZIONI COMUNICLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOLUZIONI COMUNICLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOLUZIONI COMUNICLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOLUZIONI COMUNI
SOLUZIONESOLUZIONE CONC.CONC.%% NN
SIMBOLI SIMBOLI PERICOLOPERICOLO
RISCHIORISCHIO[R][R]
CONSIGLICONSIGLI[S][S]
Acido cloridrico concentr.Acido cloridrico concentr.
Acido solforico conc.Acido solforico conc.
Acido nitrico concentr.Acido nitrico concentr.
Acido acetico glacialeAcido acetico glaciale
Ammonio idrato conc.Ammonio idrato conc.
Calcio cloruroCalcio cloruro
Solfato di ferroSolfato di ferro
Solfato di rameSolfato di rame
Argento nitratoArgento nitrato
Sodio idrossidoSodio idrossido
Ammonio cloruroAmmonio cloruro
Carbonato di sodioCarbonato di sodio
3737 1212
96 3696 36
6565 1414
~100~100
~30~30 1414
99%99%
99%99%
99%99%
99%99%
22
99%99%
99%99%
34 - 3734 - 37
3535
8 - 358 - 35
10-3510-35
34-5034-50
3636
2222
22-36/38-5022-36/38-50
34 -50/53 34 -50/53
3535
22-3622-36
3636
26 -36/37/39-4526 -36/37/39-45
26-30-4526-30-45
23-26-4523-26-45
2-23-26-272-23-26-27
26-36/37/39-45-6126-36/37/39-45-61
22-2422-24
36/37/3936/37/39
22-60-6122-60-61
26-45-60-6126-45-60-61
26-37/39-4526-37/39-45
2222
22-2622-26
II
NN
II PITTOGRAMMI DI RISCHIOPITTOGRAMMI DI RISCHIOPer conoscere a prima vista i Per conoscere a prima vista i rischi che l’uso del prodotto rischi che l’uso del prodotto comporta comporta
II PITTOGRAMMI DI RISCHIOPITTOGRAMMI DI RISCHIOPer conoscere a prima vista i Per conoscere a prima vista i rischi che l’uso del prodotto rischi che l’uso del prodotto comporta comporta
NN FRASI DI RISCHIO (R)FRASI DI RISCHIO (R)FRASI DI SICUREZZA (S)FRASI DI SICUREZZA (S)
Individuano il grado di Individuano il grado di pericolosità del prodotto e i pericolosità del prodotto e i consigli per la sicurezza.consigli per la sicurezza.
NN FRASI DI RISCHIO (R)FRASI DI RISCHIO (R)FRASI DI SICUREZZA (S)FRASI DI SICUREZZA (S)
Individuano il grado di Individuano il grado di pericolosità del prodotto e i pericolosità del prodotto e i consigli per la sicurezza.consigli per la sicurezza.
Deve contenere tutte le Deve contenere tutte le informazioni importanti in informazioni importanti in forma ben visibile, concisa forma ben visibile, concisa e comprensibile anche per i e comprensibile anche per i non addetti.non addetti.
Deve contenere tutte le Deve contenere tutte le informazioni importanti in informazioni importanti in forma ben visibile, concisa forma ben visibile, concisa e comprensibile anche per i e comprensibile anche per i non addetti.non addetti.
ETICHETTATURAETICHETTATURAETICHETTATURAETICHETTATURA
AA
EE PP
La scheda di sicurezza è un documento fornito dal venditore insieme al La scheda di sicurezza è un documento fornito dal venditore insieme al prodotto. Fornisce tutte le notizie utili sulla pericolosità della sostanza e sui prodotto. Fornisce tutte le notizie utili sulla pericolosità della sostanza e sui sistemi di prevenzione e protezione. E’ formata da 16 sezioni:sistemi di prevenzione e protezione. E’ formata da 16 sezioni:
La scheda di sicurezza è un documento fornito dal venditore insieme al La scheda di sicurezza è un documento fornito dal venditore insieme al prodotto. Fornisce tutte le notizie utili sulla pericolosità della sostanza e sui prodotto. Fornisce tutte le notizie utili sulla pericolosità della sostanza e sui sistemi di prevenzione e protezione. E’ formata da 16 sezioni:sistemi di prevenzione e protezione. E’ formata da 16 sezioni:
Dati identificativi del prodottoDati identificativi del prodottoDati identificativi del prodottoDati identificativi del prodottoSez. 1-2Sez. 1-2Sez. 1-2Sez. 1-2
Identificazione dei rischiIdentificazione dei rischiIdentificazione dei rischiIdentificazione dei rischi
Misure di emergenza in caso di contatto, inalazione, incendio, versamentoMisure di emergenza in caso di contatto, inalazione, incendio, versamentoMisure di emergenza in caso di contatto, inalazione, incendio, versamentoMisure di emergenza in caso di contatto, inalazione, incendio, versamento
Protezione personale (DPI)Protezione personale (DPI)Protezione personale (DPI)Protezione personale (DPI)
Modalità di conservazione e manipolazioneModalità di conservazione e manipolazioneModalità di conservazione e manipolazioneModalità di conservazione e manipolazione
Sez. 3Sez. 3Sez. 3Sez. 3
Sez. 4-5-6Sez. 4-5-6Sez. 4-5-6Sez. 4-5-6
Sez. 7Sez. 7Sez. 7Sez. 7
Sez. 8Sez. 8Sez. 8Sez. 8
Sez. 9-10Sez. 9-10Sez. 9-10Sez. 9-10 Proprietà fisico-chimiche, stabilità e reattivitàProprietà fisico-chimiche, stabilità e reattivitàProprietà fisico-chimiche, stabilità e reattivitàProprietà fisico-chimiche, stabilità e reattività
Sez. 11-12Sez. 11-12Sez. 11-12Sez. 11-12 Informazioni tossicologiche ed ecotossicologicheInformazioni tossicologiche ed ecotossicologicheInformazioni tossicologiche ed ecotossicologicheInformazioni tossicologiche ed ecotossicologiche
Sez. 13-14Sez. 13-14Sez. 13-14Sez. 13-14 Modalità di smaltimento e trasportoModalità di smaltimento e trasportoModalità di smaltimento e trasportoModalità di smaltimento e trasporto
Sez. 15Sez. 15Sez. 15Sez. 15 Informazioni sulla regolamentazioneInformazioni sulla regolamentazioneInformazioni sulla regolamentazioneInformazioni sulla regolamentazione
Sez. 16Sez. 16Sez. 16Sez. 16 Altre informazioni utili.Altre informazioni utili.Altre informazioni utili.Altre informazioni utili.
SCHEDA DI SICUREZZASCHEDA DI SICUREZZASCHEDA DI SICUREZZASCHEDA DI SICUREZZA
Punto di infiammabilità (Flash Point): è la temperatura minima alla quale, alla pressione di 1 atm, la sostanza produce vapori in una quantità tale da dare una miscela con l’aria che a contatto con una scintilla o una fiamma può infiammarsi o esplodere.
Temperatura di ignizione o autoaccensione (ignition temperature): è la temperatura minima richiesta per iniziare e autosostenere la combustione di una miscela dei vapori della sostanza, indipendentemente dalla sorgente di calore.
Punto di infiammabilità (Flash Point): è la temperatura minima alla quale, alla pressione di 1 atm, la sostanza produce vapori in una quantità tale da dare una miscela con l’aria che a contatto con una scintilla o una fiamma può infiammarsi o esplodere.
Temperatura di ignizione o autoaccensione (ignition temperature): è la temperatura minima richiesta per iniziare e autosostenere la combustione di una miscela dei vapori della sostanza, indipendentemente dalla sorgente di calore.
CAUSE DI INCENDIO IN LABORATORIOCAUSE DI INCENDIO IN LABORATORIO
Uso di sostanze:
a) infiammabili (F, F+): alcooli, eteri, esteri, chetoni, idrocarburi, Na, K.
2)2) Difetti nell’impianto elettricoDifetti nell’impianto elettrico
3)3) Presenza di fiamme liberePresenza di fiamme libere
b) esplosive (E): perclorati, nitrati, persolfati, bromati.
c) Comburenti (O): perossidi, clorati, permanganati.
DIFENDERSI DALL’INCENDIO
La reazione di combustione è una reazione spontanea fortemente esotermica nella quale una sostanza riducente, il combustibile, reagisce con un ossidante, il comburente, che di solito è l’ossigeno presente nell’aria, e viene parzialmente o completamente ossidata da questi.
Lo spegnimento di un incendio si consegue facendo in modo che uno dei tre elementi che determinano la combustione (combustibile, comburente e innesco) venga a trovarsi separato dagli altri.
TRIANGOLO DEL FUOCO
COMBUSTIBILE COMBURENTE
INNESCO
AZIONI ESTINGUENTI
AZIONE DI RAFFREDDAMENTO
Consiste nell’eliminazione del contatto diretto fra combustibile e comburente (CO2, N2, schiumogeni, sabbia, coperta ignifuga).
Si agisce sulla temperatura del combustibile (si isola l’energia di innesco) sottraendo calore al combustibile e portandolo ad una temperatura inferiore alla sua temperatura di accensione. (H2O, CO2)
AZIONE DI SOFFOCAMENTO
AZIONE CHIMICA
Si utilizzano agenti che esercitano una qualche azione catalitica inibente nei confronti delle reazioni di combustione (idrocarburi alogenati) oppure sostanze che si modificano chimicamente dando luogo alla formazione di agenti per il raffreddamento o il soffocamento (polveri chimiche).
CLASSE DI FUOCHI SIMBOLO TIPO DI FUOCO ESTINTORI
A
B
C
D
E
Combustibili solidi organici che producono braci (legno, tessuto, carta, gomma, materie plastiche).
Combustibili liquidi (idrocarburi, solventi oli, grassi).
Estintori ad anidride carbonica, a polvere chimica , a idrocarburi alogenati (Halon).
Estintori a schiuma, ad anidride carbonica, a polvere chimica.
E
Classificazione degli incendi ed estintori compatibili
Estintori ad acqua, a schiuma, a polvere chimica.
Combustibili gassosi (metano, propano, acetilene).
Metalli reattivi (Na, K, Mg, Al), composti organometallici, idruri metallici).
Estintori ad anidride carbonica e a polvere chimica.
Apparecchiature elettriche sotto tensione.
Estintori ad anidride carbonica, a polvere chimica , a idrocarburi alogenati (Halon).
ESTINTORI PIU’ COMUNIESTINTORI PIU’ COMUNI
Estintori ad Halon (Azione chimica) Contengono idrocarburi polialogenati (fluoro, cloro, bromo). Esercitano un’azione catalitica inibente nei confronti del meccanismo radicalico con il quale di solito hanno luogo le reazioni di combustione. Es. Halon 1211 (BCF, bromoclorodifluorometano, gas; Halon 1301 (BTM, bromotrifluorometano, gas); Halon 2402 (dibromotetrafluoroetano, Fluobrene, liquido).
Estintori a polvere chimica (Soffocamento)Contengono una polvere (impalpabile, incombustibile, non igroscopica), che si
modificano chimicamente per azione del calore e liberano gas inerti. Es. NaHCO3
Estintori ad acqua (Raffreddamento-Soffocamento)L’acqua è un tipico agente per raffreddamento che tuttavia vaporizzando, grazie al calore fornito dalla combustione cambia di stato fisico in vapore che ha una certa azione di soffocamento.
Estintori a schiuma (Soffocamento-Raffreddamento)Contengono soluzioni acquose contenenti forti tensioattivi che spruzzate sulle fiamme isolano combustibile da comburente e associano l’azione di soffocamento quella raffreddante dell’acqua.
Estintori a CO2 (Soffocamento – Raffreddamento)Contengono CO2 allo stato liquido, sotto pressione. Al momento del rilascio la CO2 espande generando il cosiddetto ghiaccio secco ad una temperatura di decine di °C al di sotto dello zero. A contatto con i corpi caldi si genera CO2 in forma di gas, inerte e più pesante dell’aria, che isola il combustibile dall’ossigeno comburente.
MASCHERE ANTIGAS
Sono indispensabili per evitare l’inalazione di vapori, polveri e gas nocivi o irritanti.
Il filtro, l’elemento attivo della maschera, ha la funzione di trattenere le sostanze nocive o di trasformarle in agenti non nocivi per l’organismo. Può funzionare 3 meccanismi differenti:
a) Adsorbimento: contengono polvere di carbone attivata molto fine che possiede una superficie specifica molto elevata e quindi capace di adsorbire e condensare le sostanze nocive nei canali capillari.
b) Catalisi: contengono polveri di ossidi metallici capaci di catalizzare a temperatura ambiente la trasformazione della sostanza nociva in una meno pericolosa.
c) Reazione chimica: sono presenti sostanze come ossidi metallici, alcali, acidi, capaci di reagire chimicamente con la sostanza nociva trasformandola o imprigionandola.
SERIE FONDAMENTALE Questi filtri sono contraddistinti da lettere e da una determinata colorazione dell’involucro.
Arsina (AsH3) e fosfina (PH3)
SERIE COLORE INVOLUCRO PROTEZIONE DA
A
B
E
G
K
L
O
CO
U
marrone
grigio
giallo
azzurro
verde
giallo e rosso
rosso con fascia bianca
Alluminio con fascia nera
grigio e rosso
vapori organici
gas e vapori acidi inorganici
anidride solforosa
acido cianidrico
ammoniaca
Acido solfidrico
ossido di carbonio
uso universale
CLASSIFICAZIONE DEI FILTRI ANTIGAS
SERIE COMPLEMENTARE Si usano qualora oltre alla protezione da gas o vapori occorra assicurare simultaneamente quella da polveri e aereosoli in genere.
SERIE COLORE INVOLUCRO PROTEZIONE DA
Af
Bf
COf
Ef
Gf
Hf
Kf
Lf
Of
marrone con fascia bianca
grigio con fascia bianca
giallo con fascia bianca
verde con fascia bianca
giallo e rosso con fascia bianca
grigio e rosso con fascia bianca
vapori organici + aereosoli
gas e vapori acidi inorganici + aereosoli
ossido di carbonio + aereosoli
ammoniaca + aereosoli
acido solfidrico + aereosoli
arsina e fosfina + aereosoli
fumi e gas d’incendio escluso l’ossido di carbonio
Alluminio con fascia nera e bianca
nero con fascia bianca
azzurro con fascia bianca
Vf bianco e rosso
anidride solforosa + aereosoli
acido cianidrico + aereosoli
vapori di mercurio
CLASSIFICAZIONE DEI FILTRI ANTIGAS