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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: SI RIACCENDE IL … · SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: SI RIACCENDE...

Date post: 28-Jun-2020
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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: SI RIACCENDE IL DIBATTITO No allo scippo dei fondi Inail Il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Consorzi Fidi per ottenere i finanziamenti ne- cessari allo sviluppo dell’im- presa. Il risultato emerge dalla 11° Indagine sul Sistema dei Confidi per l’Artigianato cu- rata da Fedart Fidi, la Fede- razione Nazionale Unitaria dei 251 Consorzi e Coope- rative Artigiane di Garanzia promossa da Confartigiana- to, Cna e Casartigiani. I risultati confermano il ruo- lo sempre più decisivo dei Confidi per favorire l’acces- so al credito da parte di ar- tigiani e piccole imprese e quindi per stimolare investi- menti e nuova occupazione: nel 2006 i Confidi aderenti a Fedart Fidi hanno finanzia- menti garantiti in essere per circa 9,6 miliardi di Euro (+5,4% rispetto al 2005Dal- la costituzione di Fedart Fi- di nel 1994 ad oggi, i Confi- di hanno prestato garanzie per oltre 47 miliardi di Euro di finanziamenti, ma con una distribuzione territoriale molto diversificata (il 62% è erogato al Nord, il 26% al Centro ed il 12% al Sud). A confermare l’efficienza e l’efficacia con cui i Confidi conducono l’istruttoria di fi- do e valutano l’affidabilità delle imprese è il tasso di in- solvenza, molto contenuto su una media nazionale del 2,1%, e nettamente inferio- re rispetto al dato delle sof- ferenze complessive del si- stema bancario. Dei 51.500 milioni di euro di finanziamenti concessi dalle banche alle imprese artigia- ne, il 15,2 % è garantito dai Confidi aderenti a Fedart Fi- di. Nel 2006 gli artigiani e le piccole aziende fino a 19 ad- detti hanno creato 361.000 posti di lavoro, hanno speso 3,8 miliardi di euro nella formazione dei dipendenti, hanno investito 1,8 miliardi in innovazione, hanno dimo- strato di essere affidabili, con un tasso medio di insol- venza di appena il 2,1%. A fronte di questi numeri, gli istituti di credito devono co- minciare a fare la loro parte - ha sottolineato Giorgio Guerrini Presidente di Con- fartigianato - devono impa- rare ad investire sulla picco- la impresa, a considerare il nostro settore decisivo per creare reddito, occupazio- ne, nuova imprenditorialità. Il mio primo pensiero, va al- le vittime dell’incidente dell’acciaieria di Torino e ai loro famigliari. Una morte è sempre una tragedia, una morte sul posto di lavoro è una tragedia ingiustificata e ingiustificabile. Diverso invece è il modo in cui il nostro paese e la sua classe politica e dirigente, agisce di fronte ai problemi, alle catastrofi e alle tragedie come questa, sull’onda dell’emotività collettiva, am- plificata da un tam-tam me- diatico che fanno dire ma so- prattutto fanno legiferare (leggi, provvedimenti, decre- ti, regolamenti) la cui appli- cazione poi non raggiunge il vero obiettivo, che è quello di limitare le vittime del la- voro. In questi giorni se ne sono sentite di ogni: aumentare la sicurezza nei posti di lavoro con nuove leggi, innalzare le sanzioni, introdurre l’accusa di omicidio per chi non ga- rantisce la sicurezza in azien- da; mancano solo le frustate sulla pubblica piazza. Non crediamo sia questo il modo per affrontare seria- mente e in modo razionale un importante problema co- me quello della sicurezza sul posto di lavoro; come non crediamo si faccia abbastan- za per affrontare il problema della sicurezza sulla strada 5 mila morti e più di 300 mila feriti l’anno, 15 morti e più di 800 feriti al giorno, come non crediamo si faccia abba- stanza sulle emergenze sani- tarie, oltre 5 mila vittime dell’alcool e quasi 30 mila quelle connesse ad alcool e droga, oltre alle 55 mila vit- time di malattie cardiova- scolari e così via, l’elenco po- trebbe essere infinito. Questi dati non vogliono in alcun modo minimizzare e mortificare le 1.000 “morti bianche” sul posto di lavoro, ma come detto affrontare seriamente e responsabil- mente una soluzione prati- cabile al problema. Respon- sabilmente da parte nostra come imprenditori ma an- che responsabilmente da parte dei sindacati dei lavo- ratori che non dovrebbero solo criminalizzare l’impresa e manifestare il dissenso, senza assumersi la responsa- bilità di sensibilizzare i lavo- ratori ad attenersi agli stan- dard di sicurezza dettati dal- le normative. Perché a Tori- no non sono state segnalate alle autorità competenti le anomalie? Perché invece un artigiano edile che installa un ponteg- gio, già dopo qualche ora si ritrova i controllori in can- tiere? Una delle proposte più insensate di questi gior- ni, è stata quella di utilizzare gli avanzi di gestione dell’Inail per attuare provvedimenti strategici, e aumentare i con- trolli sulla sicurezza. Le Leg- gi ci sono già. La 123 appro- vata solo qualche mese fa, ha già inasprito sanzioni e puni- zioni, integrando anche il reato penale per l’imprendi- tore che non rende sicuro il posto di lavoro, e detta le condizioni necessarie a re- golarizzarlo. Come categoria siamo net- tamente contrari allo svuo- tamento coatto delle risor- se dell’Istituto, per costruire un nuovo carrozzone della pubblica amministrazione, che rischia di aggiungersi ai già numerosi enti con perso- nale aggiunto che produce ulteriori costi e sprechi. Noi proponiamo cose diver- se, senza sprechi e di miglio- re efficacia sul principio del- la “compartecipazione”. Chiediamo che le stesse im- prese vengano coinvolte nel- la migliore applicazione degli obblighi di sicurezza sul po- sto di lavoro, incentivando gli imprenditori a investire in si- curezza attraverso l’abbatti- mento dei premi Inail per uno o più anni. Chi più fa sicurezza meno paga. Inoltre proponiamo il con- solidamento degli Enti Bila- terali, con i quali si possano affrontare questi problemi con percorsi di sostegno, all’impresa e al dipendente. L’incidente alle acciaierie to- rinesi pongono però anche un altro problema: è razio- nale mettere sullo stesso piano un’acciaieria con mi- gliaia di dipendenti, impianti complessi, il trattamento di sostanze altamente perico- lose rispetto ad un artigiano falegname che occupa uno o due dipendenti? Sono realtà completamente diverse con esigenze diverse. L’applicazione della stessa norma sulla grande così co- me nella microimpresa ha di- storto, fin dal decreto legi- slativo 626 del ’94 il princi- pio di sicurezza sul posto di lavoro, incidendo anche sul piano occupazionale: quanti imprenditori hanno deciso a malincuore di non assumere per evitare condizioni coer- citive e costi insostenibili per la loro limitata capacità pro- duttiva? I costi per rendere sicuri i luoghi di lavoro in una microimpresa incidono in maniera abnorme per avere un risultato sulla carta poco nella sostanza. La compartecipazione dello Stato e di tutti gli “attori”, e non solo la minaccia di san- zioni e galera, può risultare veramente efficace per af- frontare seriamente il pro- blema e raggiungere il vero obiettivo che è quello di non “morire più sul posto di la- voro”. 5,4 mld i finanziamenti garantiti concessi nel 2006 (+ 5,9% rispetto al 2005) dai 251 Consorzi e Cooperative Cetti, chiediamo il principio di “compartecipazione” per evitare altre tragedie Nell’ambito del progetto “salvagente” promosso da Comocuore. Confartigianato Imprese di Como da tempo ha aderito al progetto “Salvagente” del- l’Associazione Comocuore. L’ultimo atto compiuto dal- l’organizzazione di categoria è stato l’acquisto di un defibril- latore che sarà collocato all’in- terno della sede di Como, Viale Roosevelt a disposizione di tutti gli artigiani, dei cittadi- ni e degli organici sanitari di pronto soccorso. Un altro tassello che si ag- giunge al quadro della preven- zione delle malattie cardiova- scolari grazie alla sensibilità dei dirigenti di Confartigianato Cornelio Cetti CONFARTIGIANATO IMPRESE - COMO - A cura di: Fausto Basaglia NOTIZIE FLASH TIROCINIO Alternanza scuola-lavoro con la “Leonardo Da Vinci” Ha partecipato anche Federico Costa componente di giunta di Confartigianato Imprese alla firma dell’accordo fra le organizza- zioni imprenditoriali, la Provincia di Como e la Camera di Com- mercio con l’Istituto Tecnico-Professionale “Leonardo Da Vinci” di Como, per attuare un piano di integrazione della formazione professionale degli allievi con tirocini in aziende per acquisire spe- cifiche competenze tecniche operative. L’accordo ricalca quello già sottoscritto con l’Istituto “Pessina” e che permette agli stu- denti che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età, di ap- procciare ad un percorso non solo di formazione ma anche di ac- quisizione di conoscenze dirette in azienda. FISCO Domani scade l’ICI Domani, lunedi 17 dicembre (poiché il 16 cadeva in domenica) va versata la seconda rata dell'ICI 2007, a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno. Per calcolare l'ammontare della seconda rata, va anzitutto determinata l'imposta complessivamente dovuto per il 2007, con le aliquote e le detrazioni deliberate dal comune per l'anno in corso. Si ricorda che a decorrere dal 1° maggio 2007, tutti i contribuenti possono pagare l'ICI utilizzando il modello F24. PRESSO LA SEDE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE A COMO Un defibrillatore per la vita LA FESTA DEGLI ARTIGIANI DI OLGIATE E VILLAGUARDIA Per un’anteprima natalizia CREDITO E PICCOLE IMPRESE Il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Consorzi Fidi Cesare Guanziroli, rispettiva- mente presidente della dele- gazione di Olgiate e di Villa- guardia di Confartigianato - che auspichiamo si possa ripe- tere negli anni a venire, mi- gliorandone l’organizzazione e soprattutto il coinvolgimento di un numero sempre maggio- re di artigiani. Un momento importante di aggregazione degli artigiani e delle loro fa- miglie ma soprattutto un mo- do diverso ma estremamente significativo di fare associazio- ne, in un periodo in cui pro- prio gli artigiani stanno risco- prendo lo spirito di apparte- nenza al sistema Confartigia- nato ma soprattuto alla loro Associazione anche attraverso questa iniziativa. Imprese di Como e alla collabo- razione con l’Associazione Co- mocuore. Il defibrillatore è stato conse- gnato dal prof. Giovanni Ferrari e dalla signora Elena Colom- bo, rispettivamente Presiden- te e Vice Presidente di Co- mocuore alla Giunta Esecuti- va di Confartigianato. Da sin.: Elena Colombo, Cesare Guanziroli e il Prof. Giovanni Ferrari Un centinaio di artigiani delle delegazioni di Villaguardia e di Olgiate Comasco di Confarti- gianato Imprese di Como, hanno festeggiato in anticipo il Natale l’8 dicembre scorso, organizzando la prima festa degli artigiani che si è svolta in un clima di particolare allegria, finalizzata anche a raccogliere fondi da devolvere alla Onlus Per Un Sorriso. Grande festa soprattutto per i bambini con giochi e doni, ol- tre alla divertente asta alla quale hanno partecipato con grande entusiasmo tutti gli ar- tigiani e le loro famiglie pre- senti. E’ stata un’iniziativa estrema- mente apprezzata - hanno sot- tolineato Otello Boninsegna e
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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: SI RIACCENDE IL DIBATTITO

No allo scippo dei fondi Inail

Il 42% degli artigiani chiedeaiuto ai Consorzi Fidi perottenere i finanziamenti ne-cessari allo sviluppo dell’im-presa.Il risultato emerge dalla 11°Indagine sul Sistema deiConfidi per l’Artigianato cu-rata da Fedart Fidi, la Fede-razione Nazionale Unitariadei 251 Consorzi e Coope-rative Artigiane di Garanziapromossa da Confartigiana-to, Cna e Casartigiani.

I risultati confermano il ruo-lo sempre più decisivo deiConfidi per favorire l’acces-so al credito da parte di ar-tigiani e piccole imprese equindi per stimolare investi-menti e nuova occupazione:nel 2006 i Confidi aderenti aFedart Fidi hanno finanzia-menti garantiti in essere percirca 9,6 miliardi di Euro(+5,4% rispetto al 2005Dal-la costituzione di Fedart Fi-di nel 1994 ad oggi, i Confi-

di hanno prestato garanzieper oltre 47 miliardi di Eurodi finanziamenti, ma con unadistribuzione territorialemolto diversificata (il 62% èerogato al Nord, il 26% alCentro ed il 12% al Sud).A confermare l’efficienza el’efficacia con cui i Confidiconducono l’istruttoria di fi-do e valutano l’affidabilitàdelle imprese è il tasso di in-solvenza, molto contenutosu una media nazionale del

2,1%, e nettamente inferio-re rispetto al dato delle sof-ferenze complessive del si-stema bancario. Dei 51.500 milioni di euro difinanziamenti concessi dallebanche alle imprese artigia-ne, il 15,2 % è garantito daiConfidi aderenti a Fedart Fi-di.Nel 2006 gli artigiani e lepiccole aziende fino a 19 ad-detti hanno creato 361.000posti di lavoro, hanno speso

3,8 miliardi di euro nellaformazione dei dipendenti,hanno investito 1,8 miliardiin innovazione, hanno dimo-strato di essere affidabili,con un tasso medio di insol-venza di appena il 2,1%. A fronte di questi numeri, gliistituti di credito devono co-minciare a fare la loro parte- ha sottolineato GiorgioGuerrini Presidente di Con-fartigianato - devono impa-rare ad investire sulla picco-

la impresa, a considerare ilnostro settore decisivo percreare reddito, occupazio-ne, nuova imprenditorialità.

Il mio primo pensiero, va al-le vittime dell’incidentedell’acciaieria di Torino e ailoro famigliari. Una morte èsempre una tragedia, unamorte sul posto di lavoro èuna tragedia ingiustificata eingiustificabile.Diverso invece è il modo incui il nostro paese e la suaclasse politica e dirigente,agisce di fronte ai problemi,alle catastrofi e alle tragediecome questa, sull’ondadell’emotività collettiva, am-plificata da un tam-tam me-diatico che fanno dire ma so-prattutto fanno legiferare(leggi, provvedimenti, decre-ti, regolamenti) la cui appli-cazione poi non raggiunge ilvero obiettivo, che è quellodi limitare le vittime del la-voro.In questi giorni se ne sonosentite di ogni: aumentare lasicurezza nei posti di lavorocon nuove leggi, innalzare lesanzioni, introdurre l’accusa

di omicidio per chi non ga-rantisce la sicurezza in azien-da; mancano solo le frustatesulla pubblica piazza.Non crediamo sia questo ilmodo per affrontare seria-mente e in modo razionaleun importante problema co-me quello della sicurezza sulposto di lavoro; come noncrediamo si faccia abbastan-za per affrontare il problemadella sicurezza sulla strada 5mila morti e più di 300 milaferiti l’anno, 15 morti e piùdi 800 feriti al giorno, comenon crediamo si faccia abba-stanza sulle emergenze sani-tarie, oltre 5 mila vittimedell’alcool e quasi 30 milaquelle connesse ad alcool edroga, oltre alle 55 mila vit-time di malattie cardiova-scolari e così via, l’elenco po-trebbe essere infinito. Questi dati non vogliono inalcun modo minimizzare emortificare le 1.000 “mortibianche” sul posto di lavoro,

ma come detto affrontareseriamente e responsabil-mente una soluzione prati-cabile al problema. Respon-sabilmente da parte nostracome imprenditori ma an-che responsabilmente daparte dei sindacati dei lavo-ratori che non dovrebberosolo criminalizzare l’impresae manifestare il dissenso,senza assumersi la responsa-bilità di sensibilizzare i lavo-

ratori ad attenersi agli stan-dard di sicurezza dettati dal-le normative. Perché a Tori-no non sono state segnalatealle autorità competenti leanomalie?Perché invece un artigianoedile che installa un ponteg-gio, già dopo qualche ora siritrova i controllori in can-tiere? Una delle propostepiù insensate di questi gior-ni, è stata quella di utilizzaregli avanzi di gestione dell’Inailper attuare provvedimentistrategici, e aumentare i con-trolli sulla sicurezza. Le Leg-gi ci sono già. La 123 appro-vata solo qualche mese fa, hagià inasprito sanzioni e puni-zioni, integrando anche ilreato penale per l’imprendi-tore che non rende sicuro ilposto di lavoro, e detta lecondizioni necessarie a re-golarizzarlo.Come categoria siamo net-tamente contrari allo svuo-tamento coatto delle risor-

se dell’Istituto, per costruireun nuovo carrozzone dellapubblica amministrazione,che rischia di aggiungersi aigià numerosi enti con perso-nale aggiunto che produce

ulteriori costi e sprechi. Noi proponiamo cose diver-se, senza sprechi e di miglio-re efficacia sul principio del-la “compartecipazione”.Chiediamo che le stesse im-

prese vengano coinvolte nel-la migliore applicazione degliobblighi di sicurezza sul po-sto di lavoro, incentivando gliimprenditori a investire in si-curezza attraverso l’abbatti-mento dei premi Inail peruno o più anni.Chi più fa sicurezza menopaga.Inoltre proponiamo il con-solidamento degli Enti Bila-terali, con i quali si possanoaffrontare questi problemicon percorsi di sostegno,all’impresa e al dipendente.L’incidente alle acciaierie to-rinesi pongono però ancheun altro problema: è razio-nale mettere sullo stessopiano un’acciaieria con mi-gliaia di dipendenti, impianticomplessi, il trattamento disostanze altamente perico-lose rispetto ad un artigianofalegname che occupa uno odue dipendenti? Sono realtàcompletamente diverse conesigenze diverse.

L’applicazione della stessanorma sulla grande così co-me nella microimpresa ha di-storto, fin dal decreto legi-slativo 626 del ’94 il princi-pio di sicurezza sul posto dilavoro, incidendo anche sulpiano occupazionale: quantiimprenditori hanno deciso amalincuore di non assumereper evitare condizioni coer-citive e costi insostenibili perla loro limitata capacità pro-duttiva? I costi per renderesicuri i luoghi di lavoro in unamicroimpresa incidono inmaniera abnorme per avereun risultato sulla carta poconella sostanza.La compartecipazione delloStato e di tutti gli “attori”, enon solo la minaccia di san-zioni e galera, può risultareveramente efficace per af-frontare seriamente il pro-blema e raggiungere il veroobiettivo che è quello di non“morire più sul posto di la-voro”.

5,4 mld i finanziamenti garantiti concessi nel 2006 (+ 5,9% rispetto al 2005) dai 251 Consorzi e Cooperative

Cetti, chiediamo il principio di “compartecipazione” per evitare altre tragedie

Nell’ambito del progetto“salvagente” promossoda Comocuore.

Confartigianato Imprese diComo da tempo ha aderito alprogetto “Salvagente” del-l’Associazione Comocuore. L’ultimo atto compiuto dal-l’organizzazione di categoria èstato l’acquisto di un defibril-latore che sarà collocato all’in-terno della sede di Como,Viale Roosevelt a disposizionedi tutti gli artigiani, dei cittadi-ni e degli organici sanitari dipronto soccorso. Un altro tassello che si ag-giunge al quadro della preven-zione delle malattie cardiova-scolari grazie alla sensibilità deidirigenti di Confartigianato

Cornelio Cetti

CONFARTIGIANATO IMPRESE- COMO -

A cura di: Fausto Basaglia

NOTIZIE FLASHTIROCINIO

Alternanza scuola-lavorocon la “Leonardo Da Vinci”Ha partecipato anche Federico Costa componente di giunta diConfartigianato Imprese alla firma dell’accordo fra le organizza-zioni imprenditoriali, la Provincia di Como e la Camera di Com-mercio con l’Istituto Tecnico-Professionale “Leonardo Da Vinci”di Como, per attuare un piano di integrazione della formazioneprofessionale degli allievi con tirocini in aziende per acquisire spe-cifiche competenze tecniche operative. L’accordo ricalca quellogià sottoscritto con l’Istituto “Pessina” e che permette agli stu-denti che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età, di ap-procciare ad un percorso non solo di formazione ma anche di ac-quisizione di conoscenze dirette in azienda.

FISCO

Domani scade l’ICI Domani, lunedi 17 dicembre (poiché il 16 cadeva in domenica) vaversata la seconda rata dell'ICI 2007, a saldo dell'imposta dovutaper l'intero anno. Per calcolare l'ammontare della seconda rata,va anzitutto determinata l'imposta complessivamente dovuto peril 2007, con le aliquote e le detrazioni deliberate dal comune perl'anno in corso. Si ricorda che a decorrere dal 1° maggio 2007,tutti i contribuenti possono pagare l'ICI utilizzando il modello F24.

PRESSO LA SEDE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE A COMO

Un defibrillatore per la vitaLA FESTA DEGLI ARTIGIANI DI OLGIATE E VILLAGUARDIA

Per un’anteprima natalizia

CREDITO E PICCOLE IMPRESE

Il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Consorzi Fidi

Cesare Guanziroli, rispettiva-mente presidente della dele-gazione di Olgiate e di Villa-guardia di Confartigianato -che auspichiamo si possa ripe-tere negli anni a venire, mi-gliorandone l’organizzazione esoprattutto il coinvolgimentodi un numero sempre maggio-re di artigiani. Un momentoimportante di aggregazionedegli artigiani e delle loro fa-miglie ma soprattutto un mo-do diverso ma estremamentesignificativo di fare associazio-ne, in un periodo in cui pro-prio gli artigiani stanno risco-prendo lo spirito di apparte-nenza al sistema Confartigia-nato ma soprattuto alla loroAssociazione anche attraversoquesta iniziativa.

Imprese di Como e alla collabo-razione con l’Associazione Co-mocuore. Il defibrillatore è stato conse-gnato dal prof. Giovanni Ferrari

e dalla signora Elena Colom-bo, rispettivamente Presiden-te e Vice Presidente di Co-mocuore alla Giunta Esecuti-va di Confartigianato.

Da sin.: Elena Colombo, Cesare Guanziroli e il Prof. Giovanni Ferrari

Un centinaio di artigiani delledelegazioni di Villaguardia e diOlgiate Comasco di Confarti-gianato Imprese di Como,hanno festeggiato in anticipo ilNatale l’8 dicembre scorso,organizzando la prima festadegli artigiani che si è svolta inun clima di particolare allegria,finalizzata anche a raccoglierefondi da devolvere alla OnlusPer Un Sorriso.Grande festa soprattutto per ibambini con giochi e doni, ol-tre alla divertente asta allaquale hanno partecipato congrande entusiasmo tutti gli ar-tigiani e le loro famiglie pre-senti. E’ stata un’iniziativa estrema-mente apprezzata - hanno sot-tolineato Otello Boninsegna e

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