Sintesi Unità 7 L’intervento sui soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti
Nell’Unità si approfondisce il concetto di dipendenza concentrandosi sia sull’assunzione delle droghe lecite e illecite, sia sul consumo
di alcol.
Viene considerata droga qualsiasi sostanza di origine naturale o artificiale capace di alterare e modificare l’equilibrio psico-fisico
del soggetto che la assume. Le droghe possono essere suddivise, secondo il loro inquadramento giuridico, in droghe lecite, illecite e
controllate: le prime sono sostanze il cui commercio e vendita sono consentiti dalla legge (ad esempio l’alcol, il caffè, il tabacco); le
seconde sono sostanze la cui produzione, il cui commercio e la cui vendita sono proibiti dalla legge (ad esempio l’hashish, la cocaina,
l’eroina, l’LSD, l’ecstasy ecc.); le terze sono sostanze il cui consumo è ammesso solo previa prescrizione medica (morfina, barbiturici,
benzodiazepine ecc.).
Le droghe possono anche essere suddivise, in base alle loro caratteristiche farmacologiche, in droghe che riducono il dolore, droghe
che alterano il sistema percettivo, droghe che deprimono il sistema nervoso centrale, droghe che stimolano il sistema nervoso centrale.
Nella quarta edizione revisionata del DSM (Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorders) i disturbi correlati all’uso di
sostanze sono classificati in due modi diversi: come disturbi indotti da sostanze, tra cui rientrano l’intossicazione e l’astinenza, e
come disturbi da uso di sostanze, tra cui vi sono l’abuso, cioè la modalità di assunzione patologica della sostanza, e la dipendenza,
condizione per cui la vita del soggetto risulta deteriorata dalla droga e la sua esistenza acquisisce senso solo in relazione a essa.
I fattori che favoriscono l’uso di droghe in età adolescenziale sono legati all’ambiente famigliare, all’ambiente sociale, agli aspetti
psicologici, ad esempio a personalità ansiose, tendenti alla depressione o a disturbi dell’umore.
Riguardo ai predetti aspetti, durante le lezioni, sono state analizzate le seguenti slides:
Verifica del 14\02\2015studiare da pag 244 a pag.277Appunti "lezioni tossicodipendenza - file completo"
DROGA qualsiasi sostanza di origine naturale o sintetica estranea all’organismo, che introdotta nello stesso, è capace di modificarne la funzione, a livello biologico, psicologico e sociale; (E. Costa, M. Colloca)
il termine appartiene ormai a particolari connotazioni legate a problematiche normative, colpevolizzanti e di stigmatizzazione socio-culturale
I DIVERSI TIPI DI CONSUMATORI
Sperimentatore: ha avuto contatti sporadici con la droga o per curiosità o per
la pressione del gruppo di appartenenza
Consumatore occasionale: fa uso di droga in modo saltuario, con la possibilità
di interromperne l’uso senza problemi
Consumatore abituale: nonostante abbia sviluppato una certa tolleranza alla
droga e subendo più o meno una dipendenza psico-fisica, riesce a mantenere un
buon livello di vita sociale;
Farmacodipendente: consumatore di sostanze in stato di intossicazione, con
una tendenza all’uso continuo in seguito all’instaurarsi della dipendenza
Tossicomane: persona in stato di intossicazione con un bisogno continuo di
assunzione il cui unico interesse presente è rivolto alla droga
Dipendenza da sostanze:
Modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio
clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) della condizioni seguenti, che
ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
• tolleranza:
- il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere
l’intossicazione;
- un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità di sostanza
• astinenza:
-Sviluppo di una sindrome di sostanza specifica conseguente alla cessazione (o
riduzione) dell’assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo
significativo e prolungato;
- la sindrome causa disagio clinicamente significativo o compromissione del
funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti
- i sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale
DIPENDENZA DA SOSTANZE:
• la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più
prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
• desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso
della sostanza
• molto tempo viene speso in attività necessarie a procurarsi la sostanza
o a riprendersi dai suoi effetti
• interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o
ricreative a causa dell’uso della sostanza
• uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere
un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica,
verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Abuso di sostanze:
• uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai
principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa
• ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose
• ricorrenti problemi legali collegati alla sostanza
• uso continuativo della sostanza nonostante persistenti o ricorrenti problemi
sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza
Intossicazione da sostanze:
• lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla
recente assunzione della sostanza
• modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano
comportamentale o psicologico dovute all’effetto della sostanza sul S.N.C.
• i sintomi non sono dovuti a condizione medica generale e non possono
essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
Dipendenza fisica:
O.M.S. ICD 10
Modificazioni farmaco metaboliche indotte nell’organismo dalla sostanza, per cui
l’organismo non può più farne a meno, nel senso che la sostanza si è talmente
innestata nel metabolismo e nella dinamica biologica dell’individuo da costituire
elemento indispensabile al suo funzionamento
Dipendenza psicologica:
Condizione psicopatologica per cui l’esigenza sentita sul piano psichico, come
desiderio di esperire effetti benefici legati all’assunzione di una sostanza,
rappresenta una tendenza imperiosa; siamo cioè di fronte ad una schiavitù
psicologica che può essere controllata dalla volontà, diversamente da quanto
avviene nel caso della dipendenza fisica
Dipendenza sociale:
Lo stile di vita tenuto dal tossicomane si allontana sempre più dal contesto
sociale e culturale che gli era proprio prima della tossicomania. La droga diventa
il fulcro dei suoi interessi, la sua vita sociale è limitata al “gruppo” ai cui
componenti lo accomuna l’uso della droga (dipendenza dal gruppo)
Per quanto riguarda il consumo di alcol bisogna distinguere il bere sociale, cioè una modalità di
consumo “sano” ed equilibrato dell’alcol, e il bere a rischio, cioè una modalità di consumo
patologica, che rischia di portare alla dipendenza.
Le tipologie di bevitori possono essere distinte in base alla quantità di alcol ingerita e alla
frequenza con cui si verifica il suo consumo: si individuano pertanto persone astemie, bevitori
adeguati o bevitori sociali, bevitori eccessivi, abusatori, alcolisti o etilisti. I bevitori, inoltre,
possono essere distinti in relazione alla modalità con cui bevono e alle motivazioni che li orientano
a tale comportamento: si hanno pertanto bevitori gregari, autistici, solipsistici, regressivi, reattivi,
pulsionali.
Il consumo eccessivo di alcol produce conseguenze negative sull’organismo, provocando effetti
sia biologici sia sociali: tra i primi segnaliamo l’intossicazione e la dipendenza fisica; tra i secondi
le difficoltà a livello lavorativo, legale e relazionale.
A tal proposito durante le lezioni, sono state analizzate le seguenti slides nonché le pagine 456 e
457 del testo “Mente e comportamento” di seguito riportate:
AlcoldipendenzaA.S. 2014\2015
FATTORI che INCORAGGIANO
l’ ASSUNZIONE di ALCOL
• CULTURA
del BERE
• PUBBLICITÀ
• LUOGHI COMUNI
e PREGIUDIZI
Caravaggio - Bacco
TRADIZIONE
MILLENARIA
COMPORTAMENTO
DIFFUSO e ACCETTATO
per NON SENTIRSI DIVERSI
dagli ALTRI
CULTURA del BERE
Alcol
L’alcol è una droga perché è ben evidente l’ effetto su menti e
comportamenti esercitato dall’etanolo.
Esso infatti possiede potenti proprietà psicotrope, ovverosia è in
grado di alleviare significativamente i disagi e le sofferenze della
mente, attraverso un effetto:
ansiolitico;
antidepressivo;
disinibente;
euforizzante.
Alcol: dipendenza
.. L’abuso della droga alcol comporta il rischio reale di una vera e propria dipendenza
L’alcolismo è l’espressione di una dipendenza sia fisica, che psichica dall’etanolo.
La dipendenza fisica si manifesta con i segni clinici dell’astinenza (tremori, malessere mattutino)
La dipendenza psichica simanifesta come "craving", cioè come desiderio intenso e irrefrenabile di assumere la sostanza per poterne sperimentare gli effetti piacevoli, o come abbiamo visto, per evitare i sintomi spiacevoli legati all'astinenza.
Alcol
A lungo andare chi impara ad usare l'alcol per ottenere determinati effetti, tende ad aumentare le dosi e la frequenza per il meccanismo della tolleranza.
Si crea un legame specifico con la sostanza che acquisterà sempre più importanza nella vita della persona, finchè il soggetto arriva a occupare gran parte della sua giornata per procurarsi, assumere e smaltire gli effetti dell'alcol.
Chi ha sviluppato una dipendenza non riesce a fare a meno di assumere la sostanza nonostante sia consapevole delle conseguenze dannose di questo comportamento e si convince di non poter svolgere le normali attività della vita quotidiana se non è sotto l'effetto dell'alcol.
Alcol: sintomi fisici da abuso
L'abuso a lungo termine di alcol può causare una serie di sintomi fisici,
tra cui la cirrosi epatica, pancreatite, epilessia, polineuropatia,
demenza alcolica, malattie cardiache, carenze nutrizionali e
disfunzioni sessuali, talvolta queste complicanze possono avere un
esito fatale.
Altri effetti fisici includono un aumentato rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari, il malassorbimento dei nutrienti, malattie epatica
dovuto all'alcol
Alcol: sintomi psichiatrici da abuso
L'abuso a lungo termine di alcol può causare una vasta
gamma di problemi di salute mentale.
Circa il 10 per cento dei casi di demenza sono legati al
consumo di alcol, il che lo rende la seconda causa di
demenza.
I sintomi più frequenti sono ansia e depressione, psicosi,
confusione e sindrome cerebrale organica
Attacchi di panico possono svilupparsi o aumentare nei
soggetti dediti all'alcol.
La correlazione del disturbo depressivo maggiore e
l'alcolismo è ben documentata
ASTEMIO:chi NON BEVE
e NON ha MAI BEVUTO ALCOL
ASTINENTE:
chi NON BEVE PIÙ ALCOL
in TOTALE circa il 15 – 20 % della POPOLAZIONE
CONSUMATORE:chi BEVE ALCOL
INDIPENDENTEMENTE dalla QUANTITÀ
circa il 80 – 85 % della POPOLAZIONE
USO (CONSUMO) dell’ ALCOL
ALCOL FREE
RISCHIO
BEVITORE MODERATO ( COMUNEMENTE INTESO )
CHI BEVE
1 BICCHIERE di VINO o BIRRA ai PASTI
e SALTUARIAMENTE SUPERALCOLICI
( Caffé corretto, liquore )
TUTTI gli ALCOLISTI
sono stati
BEVITORI MODERATI
RISCHIO GRAVE
BEVITORE PROBLEMATICO
CHI BEVE QUANTITÀ
di ALCOL SIGNIFICATIVE,
TALI da PROVOCARE
ALTERAZIONI del COMPORTAMENTO
e DANNI FISICI
BEVITORE PROBLEMATICOLa PRECOCITÀ con cui
INEVITABILMENTE COMPAIONO
i DANNI da USO di ALCOL
DIPENDE:
dall’ ETÀ di INIZIO del CONSUMO,
dallo STATO FISICO,
dalla QUANTITÀ,
dal SESSO,
dall’ ATTIVITÀ SVOLTA
RISCHIO GRAVISSIMO
PERICOLO di MORTE
ALCOLISTA
Ogni ANNO in ITALIA 35.000 MORTI ALCOL - CORRELATE
CHI NON CONTROLLA più
il PROPRIO CONSUMO di ALCOL
ESSENDONE DIPENDENTE
L’ ALCOLISMO
NON è una MALATTIA,
è uno STILE di VITA
CONSUMATORI di ALCOL
5 %
75 %
20 %ASTEMI e
ASTINENTI
CONSUMATORI
MODERATI
CONSUMATORI
PROBLEMATICI
ASSUEFAZIONE: FENOMENO per cui l’ EFFICACIA
di una SOSTANZA DIMINUISCE, in seguito a
RIPETUTE ASSUNZIONI, per l’ ACCRESCIUTA
RESISTENZA dell’ ORGANISMO.
TOLLERANZA: NECESSITÀ di DOSI sempre più ELEVATE
per OTTENERE gli STESSI EFFETTI.
DIPENDENZA: NECESSITÀ di CONTINUARE
ad ASSUMERE la SOSTANZA
per EVITARE la CRISI di ASTINENZA.
NON POTER FARE a MENO della SOSTANZA.
CONSUMO OCCASIONALE
BERE MODERATO
AUMENTO della TOLLERANZA
BISOGNO di BERE di PIÙ
MANIFESTI PROBLEMI FISICI e PSICHICI
MANIFESTI PROBLEMI in FAMIGLIA e sul LAVORO
IMPOSSIBILITÀ di NASCONDERE il PROBLEMA
STRADA della DIPENDENZA
CONSUMO PIÙ FREQUENTE
INCAPACITÀ del CONTROLLO del BERE
NECESSITÀ di BERE
SCUSE, ALIBI e SOTTERFUGI
PROBLEMI in FAMIGLIA
DIMINUZIONE della TOLLERANZA
CONSUMO OSSESSIVO
e CONTINUATIVO
• Hai mai SENTITO la NECESSITÀ di BERE MENO ?
Felt need to Cut down drinking?
• Ti INFASTIDISCONO le CRITICHE al BERE ?
Ever felt Annoyed by criticism of drinking?
• Ti sei mai SENTITO COLPEVOLE quando BEVI ?
Had Guilty feelings about drinking?
• Hai VOGLIA di BERE al MATTINO appena SVEGLIO ?
Ever take morning Eye opener?
QUESTIONARIO CAGE (GABBIA) sulla DIPENDENZA
RISPONDERE SÌ a DUE DOMANDE è già INDICE
di ELEVATA PROBABILITÀ di ALCOLISMO,
UNA se si TRATTA di un GIOVANE
I più diffusi trattamenti per le dipendenze da sostanze tossiche sono: il trattamento farmacologico,
con l’utilizzo di metadone, naltrexone e disulfiram, e il trattamento in comunità terapeutiche, cioè
luoghi preposti ad accogliere e far risiedere soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti al fine di
migliorarne le condizioni di vita e di reinserirli nella società. I gruppi di auto-aiuto sono invece
gruppi di incontro che si riuniscono allo scopo di condividere una problematica comune, identificando
precise strategie di soluzione.
A tal proposito è opportuno analizzare le seguenti slides proposte a supporto durante le lezioni in
classe:
ASPETTI TERAPEUTICI E
PREVENTIVI Terapia farmacologica (farmaci sostitutivi, anticraving,
antagonisti, dissuadenti);
SERT
Comunità terapeutiche
Terapia di gruppo gruppi di auto-aiuto
Alcolisti anonimi
ASPETTI TERAPEUTICI E PREVENTIVI
COMPLESSITA’ SOCIALE DEL
FENOMENO
Patologia sociale ed invalidità connesse
Problemi sociali perpetuati e aggravati Sistema di controllo inefficace ed improprio
ASPETTI TERAPEUTICI E PREVENTIVI
COMPLESSITA’ INDIVIDUALE DEL FENOMENO
“i tossicodipendenti non solo sono diversi uno dall’altro, ma ognuno
è diverso da se stesso in tempi diversi perché diverso è il suo
rapporto con la droga;
Non è auspicabile la stesura di uno schema terapeutico valido per
tutti i tossicodipendenti… occorre di volta in volta un sapere di base
che personalizzi la terapia” (Costa E., Colloca M.,)
ASPETTI TERAPEUTICI E PREVENTIVI
1. PREVENZIONE
Definizione di prevenzione:
insieme di attività adeguate e mirate a contrastare il verificarsi e il manifestarsi di un dato fenomeno in una determinata popolazione.
Classificazione di Caplan (1964):
Prevenzione primaria: le attività riguardano la popolazione generale e sono rivolte ad impedire le cause stesse del fenomeno in questione, evitando che il rischio si manifesti
Prevenzione secondaria: le attività sono rivolte ad impedire che il fenomeno si manifesti in particolari gruppi della popolazione, detti “a rischio, in quanto più degli altri sono a rischio di rimanere vittima del fenomeno in questione.
Prevenzione terziaria: tende ad identificarsi con il trattamento in quanto è rivolta a soggetti che hanno già subito il fenomeno, al fine di ridurne le conseguenze e l’impatto.
DIRITTI di ASSISTENZA e CURA I
della persona con Disturbo da Uso di Sostanze:
Bisogna cambiare strategia:
Dal sintomo, dalla difficoltà, dal
limite passare a riconoscere
anche e soprattutto le capacità
residue e potenziali
dell’individuo e del suo contesto
PERSONALIZZAZIONE
del trattamento
CAMBIAMENTO CULTURALE verso il faticoso ma
necessario processo di “normalizzazione”
Appare oggi sempre più necessario superare progressivamente il divario
esistente tra progresso scientifico, specie nel campo delle neuroscienze,
ed i pregiudizi culturali dell’opinione pubblica, sulla natura del
comportamento di dipendenza, sul tossicodipendente, sulla terapia
farmacologica