Date post: | 26-May-2015 |
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SISTREIDE
sergio benassai
Se è vero che anche dal male può nascere del bene, allora forse non è sbagliato cercare di estrarre qualcosa di buono, o di interessante, o di divertente, anche dalla tragica vicenda del SISTRI1.
Ed ecco allora l’idea di cogliere alcuni aspetti significativi di questa vicenda e di ripercorrerli utilizzando, come strumento, gli endecasillabi in terzine a rima baciata (che caratterizzano, ad esempio, la Divina Commedia)
Il fiorentino Dante Alighieri mi perdoni per l’indegna imitazione … anzi … no .. un pratese, cioè di Prato, come me, non chiede perdono a uno che è vissuto in quel borgo medievale, a sud di Prato, che si chiama Firenze !
Ed ecco allora …. SISTREIDE
1 Per una storia esaustiva del SISTRI, dalle origini fino all’estate 2012, vedi:http://www.slideshare.net/tramerper/storia-del-sistri
SISTREIDE (1)
Nota editoriale:Qui si narra di come venni a conoscenza dell’esistenza del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, detto SISTRI
Fu quello il giorno che, mentre pensavose ancor valesse impegno riversarenel portar l’esperienza, che, speravo,
util sarebbe stato travasareai giovani, mi fu comunicatoche al SISTRI si doveva ottemperare.
Sul dizionario presto fui chinatoe lessi che lo sistri è lo strumentoanticamente nell’Egitto usato
per trarne suoni simil a lamentoin funebri occasion, non troppo belle.Ma mi fu quindi detto (lo rammento)
che d’altro si trattava: ossia di quelleprocedure previste per decretoch’avrebbero sconfitto e reso imbelle
la mafia dei rifiuti. Un definitoobiettivo: ne fui quindi contento.Ma quando lessi il testo fui punito
della speme che pure nel momentoaveo nutrito. Infatti si trattavadi un nuovo telematico strumento
che m’apparve da subito una clavache, se pur virtuale, si abbattevasu chi lavora e presto lo gelava.
Perché lo SISTRI ovunque diffondevapaure e tristi considerazionisul futuro che presto ci attendeva.
Antichi Sistri d’Egitto
SISTREIDE (2)
Nota editoriale:Ci si interroga sulle difficoltà alle quali va incontro un povero conducente di veicoli trasportanti rifiuti
So bene che lo mondo ormai richiedeche li dati non siano più trasmessicon la posta. Ormai vi si provvede
col PC, con le mail. Esser connessiè necessario. Ma pur mi domando:quali collegamenti, quali nessi
son necessari perché il mio comandodallo server central sia recepito,e lo messaggio arrivi e come e quando ?
Penso a cosa l’autista abbia capitodella black box e della sua chiavetta: cosa gli han detto ? Poscia che inserito
sia lo strumento nella scatolettaadesso … non cambiare lo percorso !altrimenti verrà (nostra disdetta !)
una multa (?) a pagar con gran rimorso.Ma chi ha detto ch’ostacol non vi sono ?Cambio la strada: e allor ? Chiedo soccorso !!!!
SISTREIDE (3)
Nota editoriale:In evidenza le angosciose domande che si pone il gestore di un officina
Ma quel che più mi assilla è l’officina,ove la mia vettura si ripara.Deve aver lo PC, la stampantina,
la chiavetta, l’esperto che preparail MUD, il cellular per contattarech’il trasporto farà. Sarà ben cara
la gestion de’ rifiuti. E nominare(dimenticavo) anche l’esperto ancorache i rifiuti potria classificare
al fin dello trasporto. Giunta è l’oradi una seria protesta organizzare:l’officina (ritengo) questo implora.
SISTREIDE (4)
Nota editoriale:Ove si dà notizia dell’esistenza di un forum di esperte/i, che però non riescono a intraprendere iniziative concrete
Ma trovai presto come consolarelo spettro dello SISTRI. Nacque un sito(ed Admin ben si deve ringraziare !)
dove potea trovarsi grande aitoed utili consigli pei meschinioperatori. Quindi più che un dito
la mano detti anch’io per buoni fini.E vennero proposte sul che fare:lettere, petizioni, messaggini,
proteste, nuove leggi. A riguardareben vien da dir che fu di belle mentiquesto sito fucina. Ma passare
dai pensieri all’azion, per consulentie gestori e per ogni operatore,facil non fu: pur crebbero gli intenti
di trovar soluzione la migliore.Di questo parlerò nei dì seguenti:vado nell’orto a far lo zappatore.
SISTREIDE (5)
Nota editoriale:Si racconta di alcune iniziative tentate, ma con scarsi risultati
Primera fu richiesta di pressarel’associazion cui molti son iscritti.E quindi fu richiesto organizzare
veicoli con sopra ben iscrittislogan che’l SISTRI fare decaderechiedessero. E che quindi i lor diritti
di operare potesser far valere.Ma poche furon (donne! : va ben detto !)le adesioni all’appello. Cosa fare ?
Di scrivere al ministro maledettofu deciso. E millesettecentofirme furon raccolte. Sul suddetto
ministro queste firme, come vento,passaron, senza alcun traccia lasciare.Superato lo smacco e lo sgomento,
un click-day fu deciso di tentare.Ma anche questo non ebbe positivo riscontro, sì che forse abbandonare
l’impari lotta fu pensiero vivo.E col vicino tempo natalizioil pensiero si fece riflessivo.
ministro Prestigiacomo
SISTREIDE (6)
Nota editoriale:Dove si narra di attese e di sconforti nella primavera del 2011
Vennero quindi i giorni delle atteseaspettando un rinvio che era sperato.E quello venne. Ma non furon spese
le giornate seguenti (va notato)a cercar come porre al Sistri un veto,forse attendendo fosse cancellato
dal TAR del Lazio l’orrido decreto. Così non fu. Finché non venne maggio, quando fu chiaro a tutti che completo
disastro s’annunciava. Ed un linguaggio,pesante oltr’ogni dire si notavascorrendo ogni commento e ogni messaggio.
E poi l’undici maggio risultavain pien la dimension della tragedia,con ogni associazion che protestava,
e la ministra che, davanti ai media,sosteneva che tutto andava bene,attaccata com’era alla sua sedia.
Furon nuove proteste e nuove pene.Ma qui mi fermo: dopo il primo giugnovedrò se altro dir ancor conviene.
SISTREIDE (7)
Nota editoriale:Alcune riflessioni sul non ottenimento di risultati concreti e su cosa si potrebbe fare (o non fare)
Non è lontano di settembre il primo,o novembre, dicembre, oppur gennaio,od anche giugno (come mi deprimo
ai continui rinvii !): col ginepraioche nascerà fra chi manda e ricevee chi trasporta. E certo poco gaio
sarà chi manovrar dovrà le “leve”dei comandi del SISTRI. Questo dettoconsentitemi ancor un sia pur breve
accenno a quel che penso: quest’oggetto(il SISTRI) va cambiato/cancellato(siamo tutti d’accordo). Ma il progetto
dov’è ? Non torno sul passato,sulle antiche proposte, ma piuttostorifletto, osservatore interessato,
a quel che nel paese, come mostoche nel tino ribolle, si fa largo.Parlo di come ben si è corrisposto
al risorger da un ben lungo letargodi movimenti e genti, che, va detto,han dichiarato alle sciocchezze embargo,
e, fuor lasciato ogni preconcetto,indicano strade nuove da seguireintendendo giocar un ruol diretto.
Non sarebbe un esempio da fruireanche qui dentro ? Oppur, senza far danni,meglio passare il tempo a disquisire
su piazzette, avatar, o compleanni,o, come faccio io a par livello,a scriver versi (nonostante gli anni !) ?
SISTREIDE (8)
Nota editoriale:E’ uno dei pochi momenti in cui sembra che finalmente il SISTRI sia abrogato e che si possa ricominciare tutto da capo con un diverso sistema
Chi l’avrebbe mai detto ? Calderolie Tremonti che salvano i gestoridei rifiuti dal SISTRI ! Dunque soli
restan Selex, Pelaggi e i promotoridel SISTRI, e la ministra dell’ambiente,soli davanti a quegli indagatori
che cercan di capire l’emergentetruffa che sembra fu ben perpretataalle spalle di chi, pur non volente,
pagò per la chiavetta malfamatao la blackbox, o per la formazione,o per avere sul PC installata
l’operabilità, per l’iscrizione.Per qualche giorno val dunque la penadi godere di questa situazione
sperando non morir come falenal’abolizion del SISTRI in Parlamento.Possibil dunque è il cambio della scena
per tracciare i rifiuti. Ed il momentoverrà che a scriver le dovute norme,che non sian pei gestori nocumento,
saranno, nelle ben dovute forme,i gestori. Provatevi a pensarci,pur se il richiesto sforzo sarà enorme.
SISTREIDE (9)
Nota editoriale:Ma, subito dopo, arriva la doccia fredda: il SISTRI è di nuovo in campo
Settembre, andiamo, è tempo di migrare. Profetico mi sembra questo versodi D’Annunzio poeta. Inver pensare
di trasferirsi in paese diversola voglia vien, leggendo quanto accadecol SISTRI. Ma qual mai pensier perverso,
e quale incarognita volontade,ha spinto i membri dello Parlamentoa votar una tal bestialitade ?
Di nuovo subiremo lo tormentodi nuovi test e guide ed istruzioni,senza saper se giungerà il momento
in cui, senza ulteriori evoluzioni,si porrà punto fermo. Ma pur restala voglia di trovare soluzioni.
Dove trovarle ? Forse nella testadi chi, con i rifiuti, tutti i giornilavora ? Oppur nella protesta
che ormai dilaga e che vuol che torniin mano agli elettor la decisionedi cosa e per chi far ? O forse i forni
ove impastar progetti (una visione ?)non ancora son pronti a funzionare ?Ma ci tocca trovar la soluzione !
“I pastori” di D’Annunzio
SISTREIDE (10)
Nota editoriale:Sperando in un nuovo governo, si propongono nuove iniziative
Torna l’ora solare: allor la serapria che prima a riposo manda il sole.Tramonti anticipati: l’atmosfera
in questo blog è questa. Ma si polerestar così ? Attender che qualcunoper noi decida ? Forse più non dole
l’idea che presto, senza alcun verunoricambio, ci dovremo confrontareancor col SISTRI ? E non v’è nessuno
che pensi a come questo contrastare ?Certamente si spera che un governonuovo (che sembra pronto ad arrivare)
porterà come dono, quest’inverno,dello SISTRI la morte. Ma dovremmo,forse, far sì che questo nostro inferno
sia trasformato, sì che poi riavremmola possibilità di meglio agire.E dunque, così come non cedemmo,
a un sistema miglior possiamo adire. Guardate il post dove si propone associazione di costituire.
SISTREIDE (11)
Nota editoriale:Uno sguardo, con tanti interrogativi, al futuro
Mentre mordea la crisi lo paeseil folle SISTRI venne concepito,che subito fu a tutti ben palese
esser dannoso. Eppure fu insistito,e cambiato e testato. Ma raggiuntofinor non fu lo dargli il benservito.
Forse sarà sepolto: ma pur giuntonon sembra il tempo che li danni ingentisian risarciti. Ma non questo è il punto
che desio sollevar. Soffiano ventidi un futuro davvero complicato.Dall’Oriente si afferman nuove genti
mentre Occidente appare inviluppatoin crisi di finanza. E a sacrificidovremmo andar incontro. Ma, ciò dato,
quali idee e rimedi salvifici,per cambiare la difficil situazione,si hanno in mente ? Vi son forse artifici
pensati, organizzati ? Vi è un’azioneche possa, pur nel campo dei rifiuti,indicare la nuova direzione ?
Devo notar che molti furon mutia fronte di proposte, pur errate, che furon fatte. Forse addivenuti
a concludere venner che serratesono del futur le porte. Chiedo allora:saran l’ore future disperate ?