Date post: | 05-Dec-2014 |
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L’AIA DELLA CENTRALE ENEL DI SPEZIACENTRALE ENEL DI SPEZIA
ANALISI CRITICA
LA SPEZIA 30-10-2013
Dott. Marco Grondacci
FEDERICI NEL SUO PRIMO PROGRAMMA ELETTORALE SULLA CENTRALE ENEL
“L'obiettivo della dismissione del sito potrebbe aprire nuove prospettive strategiche di utilizzo del territorio e di conversione dell'economia cittadina: già nell'immediato, comunque, la procedura di rilascio dell'AIA dovrà essere l’occasione per rimettere in discussione l’impianto nelle attuali funzioni e caratteristiche:
• ridiscussione della potenza, della tipologia dei • ridiscussione della potenza, della tipologia dei combustibili,
• delle tecniche di disinquinamento nonché della possibilità di investimenti in politiche energetiche territoriali a favore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico.
Dott. Marco Grondacci
• E’ stato messo in pratica tutto questo
•• SOPRATTUTTO IL PRIMO PUNTO?
• vediamo: • vediamo:
Dott. Marco Grondacci
AIA FINALITÀ
• NON METTE IN DISCUSSIONE LA LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO • METTE IN DISCUSSIONE IL MODELLO GESTIONALE DELL’IMPIANTO IN RAPPORTO
AL SITO • MA RIPRENDE NELLA SUA ISTRUTTORIA TEMI TIPICI DELLA VIA
Articolo 10 DLGS 152/2006 “Norme per il coordinamento e la semplificazione dei procedimenti“Norme per il coordinamento e la semplificazione dei procedimenti
1. Il provvedimento di valutazione d'impatto ambientale fa luogo dell'autorizzazione integrata ambientale per i progetti per i quali la relativa valutazione spetta allo
Stato”
Quindi è chiaro che se è vero che formalmente non si applica la VIA
nella sostanza l’istruttoria da svolgere per l’AIA si rifà a principi tipici della VIA a cominciare da quello della specificità del sito.
Dott. Marco Grondacci
MODELLO GESTIONALE RIGUARDA ANCHE POTENZA E COMBUSTIBILI
• tra le considerazioni per determinare le
migliori tecnologie applicabili alla centrale ci
debbano essere anche il consumo e natura
delle materie prime ivi compresa l'acqua usata delle materie prime ivi compresa l'acqua usata
nel processo e efficienza energetica (punto 9
allegato XI parte II al dlgs 152/2006)
Dott. Marco Grondacci
ESEMPIO DI AIA CHE INTERVIENE SU COMBUSTIBILI
• AIA centrale termoelettrica di Fiume Santo “Il
Gestore dovrà attenersi alla capacità
produttiva dichiarata in sede di domanda di produttiva dichiarata in sede di domanda di
AIA ed è autorizzato all’utilizzo dei seguenti
combustibili, ovvero combustibili più puliti,
definiti nelle caratteristiche merceologiche ai
sensi delle normative vigenti”.
Dott. Marco Grondacci
Cosa vuol dire mettere in discussione il modello gestionale con il sito
PRINCIPI – OBIETTIVI DALLA DISCIPLINA AIA
domanda AIA:
• contiene stato del sito sede dell’impianto e
situazione dell’impianto (tecnologica, situazione dell’impianto (tecnologica,
gestionale etc.)
• alternative tecnico gestionale dell’impianto
>>>>>>>
Dott. Marco Grondacci
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Cosa vuol dire mettere in discussione il modello gestionale con il sito
Istruttoria di AIA principi:
• impatto cumulativo con altre fonti
• divieto trasferimento inquinamento da un
fattore ambientale all’altro fattore ambientale all’altro
Dott. Marco Grondacci
Cosa vuol dire mettere in discussione il modello gestionale con il sito
STRUMENTI PER ATTUARE I PRINCIPI OBIETTIVI:
1. Norma di qualità ambientale 2. La valutazione a confronto delle alternative tecnico gestionali 3. Parere sanitario del Sindaco
Tutte e tre si tengono insieme anche se ………
La prima compete formalmente al ministero con il decreto previo passaggio in conferenza dei servizi
La seconda compete alla Commissione AIA
La terza compete al Sindaco del Comune territorialmente competente
Si tengono insieme anche perché la prima è conseguenza di una istruttoria che abbia valorizzato le altre due.
Dott. Marco Grondacci
DEFINIZIONE DI NORMA DIQUALITÀ AMBIENTALE
“ la serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di
qualità, che sussistono in un dato
momento in un determinato ambiente o momento in un determinato ambiente o
in una specifica parte di esso, come
stabilito nella normativa vigente in
materia ambientale;”
Dott. Marco Grondacci
NORMA DI QUALITÀ AMBIENTALE
QUESTO STRUMENTO E’ LA CONFERMA DI QUANTO AFFERMATO DA ULTIMO DAL TAR Friuli 231/2013: “l’AIA è espressione amministrativa del principio di precauzione” (nel rispetto dell’articolo 37 della Carta dei Diritti fondamentali della UE “ Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile”
In altri termini non decido di adeguare il sito ai limiti di emissione di legge In altri termini non decido di adeguare il sito ai limiti di emissione di legge come avveniva nel passato ……..
Ma adeguo l’impianto al sito e quindi posso imporre (OLTRE GLI OBBLIGHI DILEGGE):
• Limiti di emissione
• Tecnologie disinquinanti
• Tipologie di combustibile
• Modelli gestionali
Dott. Marco Grondacci
COME ARRIVARE ALLA NORMA DIQUALITÀ AMBIENTALE
USARE ADEGUATAMENTE GLI ALTRI 2
STRUMENTI ISTRUTTORI :
• La valutazione a confronto delle alternative tecnico gestionali tecnico gestionali
• Parere sanitario del Sindaco
Nel quadro di una analisi rigorosa della
specificità del sito e quindi del modello
gestionale dell’impianto
Dott. Marco Grondacci
Come fare LA VALUTAZIONE A CONFRONTO DELLE ALTERNATIVE TECNICO GESTIONALI
Applicando le analisi costi benefici (vedi comma 4 articolo 15 Direttiva 75/2010 disciplina dell’AIA)
Che dimostri la fondatezza ambientale/sanitaria, tecnica ed economica delle alternative
Come si svolge questa analisi ? Lo spiega un decreto specifico per l’AIA
Si tratta del Decreto Ministeriale 1/10/2008 (Emanazione di linee guida in materia di analisi Si tratta del Decreto Ministeriale 1/10/2008 (Emanazione di linee guida in materia di analisi degli aspetti economici e degli effetti incrociati per le attività soggette ad AIA): “le alternative sianovalutate secondo gli effetti ambientali incrociati (Cross-Media Effects) cioè poter valutare l’effetto dovuto contemporaneamente a più inquinanti che rilasciano in uno stesso o più corpi ricettori”.
L’obiettivo metodologico dei Cross-Media è quello di fornire - nei casi più complessi come questo della CTE - una guida alla scelta dell’opzione migliore sotto il profilo sanitario ed ambientale, fra le tecniche o le tecnologie che in alternativa possono essere implementate in un contesto di rilascio dell’AIA.
Dott. Marco Grondacci
PARERE SANITARIO DEL SINDACO
Recita il comma 7 articolo 29quater del dlgs152/2006 :
“7. Nell'ambito della Conferenza dei servizi di cui al comma 5, vengono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265,”.
Tradotta in concreto questa norma significa che il Parere del Sindaco è obbligatorio ed è rilasciato nell’ambito del suo ruolo di massima autorità sanitaria del territorio comunale.
Dott. Marco Grondacci
PARERE SANITARIO OBBLIGATORIO E VINCOLANTE
Tar Lazio sezione Latina sentenza n.819 del 2009“dal dato positivo, si desume che l’autorità procedente deve comunque concludere nei termini fissati i
lavori della conferenza e che, per il caso di dissenso manifestato dal titolare di attribuzioni inerenti ad un cd. interesse sensibile, alla stessa è preclusa la possibilità di assumere una determinazione favorevole collocandosi la competenza ad un distinto livello. Il che si è verificato nella fattispecie nella quale il dissenso, veicolato dal parere sindacale negativo, investe un interesse sensibile (quello “alla tutela della salute e della pubblica incolumità” di cui agli articoli 14 - quater, comma 3, legge 241/1990 e 217 R.D. 1265/1934)……”
comma 3 dell’articolo 14 quater legge 241/1990“ove venga espresso motivato dissenso da parte di un’amministrazione preposta alla tutela ambientale,
paesaggistico - territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità, la questione, in attuazione e nel rispetto del principio di leale collaborazione e dell’articolo 120 della Costituzione, è rimessa dall’amministrazione procedente alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, che si pronuncia entro sessanta giorni, previa intesa con la Regione o le Regioni e le Province autonome interessate, in caso di dissenso tra un’amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali, ovvero previa intesa con la Regione e gli enti locali interessati, in caso di dissenso tra un’amministrazione statale o regionale e un ente locale o tra più enti locali. Se l’intesa non è raggiunta entro trenta giorni, la deliberazione del Consiglio dei Ministri può essere comunque adottata.
Dott. Marco Grondacci
COSA DEVE CONTENERE IL PARERE SANITARIO
1. una valutazione della rilevanza sanitaria delle emissioni dell’impianto, attraverso:
1.1. una valutazione delle emissioni inquinanti della centraleinquinanti della centrale
1.2. una valutazione delle ricadute inquinanti: aria, acqua e suolo
1.3. simulazioni sui tassi di mortalità e morbilità da tali ricadute >>>>>>>>
Dott. Marco Grondacci
COSA DEVE CONTENERE IL PARERE SANITARIO
2. una valutazione dello stato sanitario della
popolazione interessata
3. una valutazione della evoluzione del contesto
urbanistico del sitourbanistico del sito
4. una valutazione dei rischi di incidenti rilevanti
dall’impianto
5. prescrizioni conseguenti alle valutazioni di cui
ai punti precedenti
Dott. Marco Grondacci
GLI STRUMENTI PIU’ EFFICACI DELL’AIA
NON SONO STATI UTILIZZATIQUINDI :
1. abbiamo i principi/obiettivi cogenti : precauzione in rapporto ad istruttoria aia
2. abbiamo gli strumenti : norma di qualità ambientale, 2. abbiamo gli strumenti : norma di qualità ambientale, parere sanitario
3. abbiamo una procedura: valutazione delle alternative con il sistema effetti ambientali ed economici incrociati
MA NON SONO STATI USATI ADEGUATAMENTE
Dott. Marco Grondacci
Anzi si è arrivati quasi alla presa in giro Come la richiesta accolta in conferenza dei servizi ad integrazione del
parere istruttorio di prevedere in base all’esito del suddetto modello di ricadute dei
microinquinanti, “uno specifico riesame dell’AIA”. Infatti la legge prevedere un’ipotesi di questo tipo. Recita infatti l’articolo 29-octies del DLgs 152/2006: “ 4. Il riesame é effettuato dall'autorità competente, anche su proposta delle amministrazioni competenti in materia DLgs 152/2006: “ 4. Il riesame é effettuato dall'autorità competente, anche su proposta delle amministrazioni competenti in materia ambientale, comunque quando: a) l'inquinamento provocato dall'impianto é tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione fissati nell'autorizzazione o l'inserimento in quest'ultima di nuovi valori limite; b) le migliori tecniche disponibili hanno subito modifiche sostanziali, che consentono una notevole riduzione delle emissioni senza imporre costi eccessivi; c) la sicurezza di esercizio del processo o dell'attività richiede l'impiego di altre tecniche; d) nuove disposizioni legislative comunitarie o nazionali lo esigono.”
Dott. Marco Grondacci
AL DI LA DEGLI ESEMPI SINGOLISONO MANCATI:
1. UN VERO PARERE SANITARIO 2. LA ANALISI DELLE ALTERNATIVE COME SOPRA SPIEGATO3. PERCHE’ C’è UN LIMITE DI APPROCCIO CULTURALE E SUDDITANZA VERSO ENEL
MA C’E’ ANCHE UNA INTERPRETAZIONE GIURIDICA IN APERTO CONTRASTO CON GLI INDIRIZZI RECENTI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA SULL’AIA PER IMPIANTI ESISTENTI CHE VANNO AD AIA LA PRIMA VOLTA
Corte Di Giustizia 31 marzo 2011 causa C-50/10 (testo integrale pag. 47 e 48 osservazioni Comitato)
Secondo la Corte di Giustizia la valutazione di una “esecuzione piena e conforme” degli Impianti Secondo la Corte di Giustizia la valutazione di una “esecuzione piena e conforme” degli Impianti esistenti alla direttiva sull’AIA deve essere fatta come se fossimo di fronte ad una nuova AIA.
Invece il Decreto si è limitato ad adeguare la centrale ai nuovi limiti di emissione che entreranno in vigore
Rinviando al dopo autorizzazione:
1. monitoraggi
2. valutazioni sanitarie
3. isoluzione di problematiche tecnologiche come quelle del ciclo del carbone che andavano affrontate da anni
Dott. Marco Grondacci