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Social media B2B

Date post: 08-Jan-2017
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Social media B2B a cura di Gianluigi Bonanomi
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Page 1: Social media B2B

Social media B2Ba cura di Gianluigi Bonanomi

Page 2: Social media B2B

I social media funzionano meglio nel

B2C o nel B2B?

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Nel B2B

▪ Non si trattano scambi occasionali (come nel B2C)

▪ Si punta si vendite più importanti, complesse, a lungo termine

▪ Si costruiscono relazioni

Principale obiettivo▪ Generare contatti qualificati e coltivarli

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5 vantaggi delle aziende B2B

1. Visione chiara di come è fatto il cliente e il prospect2. Conoscenza approfondita della materia3. Necessità di generare ricavi più alti con budget più

bassi

4. Vendite basate sulle relazioni5. Lo si faceva già (newsletter, riviste specializzate…)

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Prima il marketing B2B si limitava a chiedere spazi e visibilità altrui (a caro prezzo)…

Stampa Fiere di settore Direct mailing

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Ora gli spazi di visibilità si possiedono!

Al centro c’è il blog I contenuti si irradiano sui social (per esempio un gruppo LinkedIn) o via email marketing

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Un mix perfetto di competenze

Giornalismo investigativo Analisi dei dati (brand journalism)

EC=MC

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Che cos’è un lead (contatto qualificato)?

▪ Un indirizzo email o l’iscrizione a una newsletter non sono lead

▪ Lead è chi fornisce i dati richiesti in cambio di:▪ un contenuto informativo▪ una consulenza sull’acquisto▪ una demo del prodotto▪ chi chiede offerta legata a un prodotto o servizio

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Funnel

Clienti

Opportunità

Lead

Contatti

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Tre elementi base per generare contatti

Offerta Call to action Landing page

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Il tasso di conversione di una landing page

Visitatori che compilano il moduloNumero totale di visitatori della pagina

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Le offerte

Webinar Report di settore

eBook Consulto con esperto

Ricerche di mercato /Studi

Prova / Demo gratis

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La call to action

Valore(perché lasciare i dati?)

Facilità d’uso(user experience)

Rilevanza(posizionamento nella

pagina)

Orientamento all’azione

(verbo)

A/B Test, landing page in due step

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Le caratteristiche della landing page

▪ La landing page non deve informare (come il resto del sito) ma invitare ad agire

▪ Nello specifico, devono invitare a compilare il modulo in cambio di un’offerta

▪ Deve essere semplice (no menu di navigazione), lo scopo chiaro a un primo sguardo

▪ Modulo corto, pochi campi

▪ L’offerta deve essere irrinunciabile (per esempio devono risolvere un problema al potenziale cliente e fornire informazioni specifiche che non si trovano altrove)

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Landing page fai da te

https://instapage.com

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I clienti non cercano prodotti ma SOLUZIONI▪ Più contenuti specifici vengono consumati dai potenziali clienti, più questi avanzano

nel ciclo d’acquisto

▪ Dobbiamo semplificare la condivisione dei contenuti

▪ Non bisogna avere paura di rilevare troppe informazioni oavvantaggiare i concorrenti

▪ Cinque suggerimenti:▪ Prendere posizione (esprimere punto di vista)

▪ Dire qualcosa di nuovo (solitamente le aziende B2B sono innovative)

▪ Dire qualcosa di vecchio in modo nuovo (es: cambiare format dei contenuti)

▪ Parlare di persone notevoli (es: influencer)

▪ Semplificare (un contenuto che si fa notare è facile da consumare e condividere)

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La scoperta dei contenuti

Contenuti periodici

Condivisione sistematica

Monitoraggio scrupoloso

Coinvolgimento per priorità

Serve un calendario editoriale

Diffondete i contenuti su

TUTTI i canali social

Social media e web monitoring

(feedback e correzioni)

CRM mirata

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Siamo tutti schiavi dei motori di ricerca

▪ 4 ottimizzazioni (in ottica SEO) da non sottovalutare:▪ Modificare e personalizzare l’URL

▪ Curare il titolo della pagina

▪ Curare testi, titoli, sottotitoli e keyword

▪ Attenzione alle meta description (breve descrizione della pagina a uso dei motori)

▪ Preoccupatevi dei link in entrata (back link da siti autorevoli). Tre strategie per fasi linkare:▪ Puntare sul corporate blog (all’interno del sito, per es. con dominio di terzo livello)

▪ Chiedere a colleghi e partner (sui loro siti c’è una pagina dedicata?)

▪ Coinvolgere le P.R. (far parlare dell’azienda sui media)

www.backlinkwatch.com

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Ricerca social e B2B

▪ La SEO è la ragione numero uno per cui un’azienda B2B dovrebbe ricorrere al social media marketing!

▪ Bisogna avere una strategia unitaria per le parole chiave.

▪ Non sopravvalutate il ranking (ora le ricerche e i risultati sono personalizzati)

▪ Non solo Google: la ricerca si sta frammentando (e passa anche dai social)

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Il ROI del social media marketing B2B

[TVL – COCA] COCA

TVL: Total lifetime value (valore totale cliente). Importo medio fatturato dall’azienda e un cliente.COCA: Cost of customer acquisition (la sommadi tutti i costi di marketing, i costi del team, icompensi alle agenzie esterne, pubblicità + icosti associati alle vendite, come provvigioni,rimborsi spese ecc.)

I social media influiscono sia sul TVL che sul COCA

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A chi attribuire la lead?L’utente clicca su un link in un tweet

Legge un post nel blog aziendaleSi iscrive a un

webinarGuarda una pagina di prodotto

Clicca su un adv pay-per-clic Visita/chiamata dal venditore

VENDITA

Modello first action: TwitterModello last action: adv pay per clic

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Reach building: mirare al target non basta

▪ Lavorare sulla reach vuol dire puntare a un aumento della penetrazione, scoprire nuovi target collegati al pubblico di riferimento:▪ Capire chi influenza il pubblico di riferimento

▪ … e chi è influenzato dal pubblico di riferimento

▪ Chi ha la maggior influenza online nel vostro settore?

▪ Quali settori sono collegati al settore di riferimento?

▪ I superiori e sottoposti dei profili target che incarichi ricoprono nella gerarchia aziendale?

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6 metodi per fare reach building

1. Lanciare un concorso (con premio allettante e legato all’azienda)

2. Chiedere il contatto (iscriversi a una mailing list o seguirvi sui social) anche tramite i materiali tradizionali (stand fiere)

3. Moltiplicare i back link (per avere più traffico)

4. Facilitare adesioni e following (eliminare l’attrito)

5. Rimpolpare i nuovi contenuti (più contenuti, meglio è)

6. Dire qualcosa di interessante (aiutare i clienti a risolvere un problema)

Page 24: Social media B2B

Investire per aumentare la reach?

Page 25: Social media B2B

I migliori contenuti conversori

eBook Webinar(whitepaper)

(infotainment)

Page 26: Social media B2B

eBook: trovare un titolo accattivante

▪ [numero] modi per [problema che il cliente deve risolvere]

▪ Guida pratica a [problema da risolvere]

▪ [numero] modi per [problema da risolvere] meglio con meno fatica

▪ [numero] errori da non fare quando [problema da risolvere]

▪ Guida passo a passo a [problema da risolvere]

Page 27: Social media B2B

Un ottimo eBook risolve un problema

Page 28: Social media B2B

Altre caratteristiche degli eBook▪ Tutti con lo stesso layout grafico

▪ Titoli frequenti per spezzare il testo (i clienti devono diventare lettori accaniti)

▪ Molte immagini (almeno una ogni due pagine)

▪ Box di approfondimento (virgolettati nei riquadri)

▪ Link a contenuti attinenti (anche sul sito aziendale)

▪ Il giusto nome dei file (nome dell’azienda nel nome del doc)

▪ Link per il social sharing (in fondo a ogni pagina?)

▪ Sintesi efficaci con riassunto delle azioni concrete che il lettore deve intraprendere

▪ Call to action (inserire nel libro un’offerta per spingere all’acquisto)

Page 29: Social media B2B

Webinar coinvolgenti

▪ La registrazione deve passare tramite landing page: è qui che si raccolgono le lead

▪ Usare molte slide con molte immagini, per evitare distrazioni

▪ Richiamare l’azione sulle slide (inviti verbali come «guardate qui», «questo grafico mi piace molto»)

▪ Mandare via mail il video e le slide (così non devono prendere appunti)

▪ Offrire sintesi (slide con breve frase che riassuma quanto detto) da condividere sui social media

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Video B2B

▪ Inserire B-roll (inserti che si alternano all’intervista)

▪ Max 3 minuti

▪ Infotainment: divertire (preparare storyboard)

▪ Scegliere il cast

https://youtu.be/6Cf7IL_eZ38

YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo (video con link al sito)

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Il blog è il fulcro dell’acquisizione di contatti tramite social

▪ Il blog permette all’azienda di raccontarsi: ai clienti piace

▪ Il blog piace ai motori di ricerca e raccoglie il traffico

▪ Il blog risponde a domande su prodotti e servizi dell’azienda

▪ È il serbatoio dei contenuti che saranno irradiati sui social dall’azienda o condivisi dai lettori

▪ La comunicazione è bidirezionale

Page 32: Social media B2B

Blog: che cosa fare?▪ Bisogna definire una content strategy e un calendario editoriale

▪ Foto autori (personal branding)

▪ Dominio di terzo livello (traffico sul sito)

▪ Contenuti convincenti (portare alla CTA)

▪ Pensare anche ad audio (podcast), video e visuali (infografiche)

▪ Mobile first (siti responsive)

▪ Content curation (non plagio)

▪ Postare regolarmente (da una a tre volte a settimana)

▪ Diventare punto di riferimento nel proprio settore

▪ Guest post

Page 33: Social media B2B

LinkedIn marketing

▪ Usare le pagine vetrina

Page 34: Social media B2B

Aggiornamenti di statoLa regola del 10-4-1

1 link landin

g page4

aggiornamenti aziendali

10 content curation

Page 35: Social media B2B

I gruppi di LinkedIn

▪ Non vendere, ma condividere competenze e risorse

Page 36: Social media B2B

La pubblicità su LinkedIn

Sponsored updates

LinkedIn Ads

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La targhettizzazione

Page 38: Social media B2B

Social blogging (Pulse)

▪ Al momento non è possibile pubblicare direttamente da profili italiani. Occorre impostare la lingua del profilo in inglese.

Page 39: Social media B2B

Twitter

▪ 5 motivi per cui vale la pena esserci:▪ SEO (traffico sul sito – mettere sempre il link nella bio!)

▪ Gestire il flusso dei contenuti (anche con widget sul sito)

▪ Ricerche

▪ Passaparola

▪ Autorevolezza delle PR

Pubblicità su Twitter

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Twitter lead generation card

Page 41: Social media B2B

Facebook per la lead generation

▪ Non creare un profilo per l’azienda, ma una pagina!

▪ Puntare all’interazione, contenuti coinvolgenti (per scalare posizioni EdgeRank)

▪ Raccontare l’azienda

▪ Altri tre motivi per cui vale la pena esserci:▪ Ricerche/SEO (le pagine sono accessibili dai motori di ricerca)

▪ Penetrazione (far conoscere la propria attività a reach)

▪ Contenuti (es: best practice)

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La pubblicità su Facebook

Si possono sponsorizzare le notizie

Page 43: Social media B2B

Una landing page su Facebook

Page 44: Social media B2B

Streaming di un evento

Page 45: Social media B2B

Facebook lead ads (sta arrivando)

Page 46: Social media B2B

Google +: posizionarsi in chiave SEO

▪ Collegamento con YouTube

▪ Geolocalizzazione della propria attività

▪ Indicizzazione dei contenuti

▪ Hangout (video streaming)

Page 47: Social media B2B

Cisco su Google+

https://plus.google.com/u/0/+CiscoSystems/about

Page 48: Social media B2B

Instagram▪ Target giovane (90% utenti ha meno di 35 anni)

▪ Target femminile (68% è donna)

▪ Immagini emozionali e di qualità (storytelling)

▪ Influencer marketing

▪ Settore: intrattenimento (turismo, moda, cibo)

▪ Anche video (spot di 15 secondi)

▪ È possibile ora fare pubblicità (tramite Facebook)

▪ Hashtag (websta.me/hot)

▪ Promuovere coupon

Page 49: Social media B2B

General Electric su Instagram

https://www.instagram.com/generalelectric

Page 50: Social media B2B

Slideshare

▪ Condivisione della conoscenza

▪ Lead generation: download del contenuto se si lascia la mail

▪ Si possono inserire moduli tra una slide e l’altra

Page 51: Social media B2B

Le call to action in SlideShare

Page 52: Social media B2B

Pinterest▪ Si possono «pinnare» contenuti visuali

▪ Target femminile

▪ Widget «pin it» sul proprio sito

▪ Uso hashtag (campagne coordinate)

▪ Immagini da pinnare:▪ Clienti che interagiscono con il prodotto

▪ Dipendenti in eventi aziendali

▪ Contenuti d’impatto associati a post sul blog

▪ Infografiche e grafici con dati originali e curiosi

Page 53: Social media B2B

FedEx su Pinterst

www.pinterest.com/FedEx

Page 54: Social media B2B

YouTube▪ Canale, gratuito, con nome azienda

▪ Storytelling

▪ How to su prodotti e servizi (risolvere un problema)

▪ Embed del video sul sito o blog

▪ Lavoro SEO (titolo, descrizione, tag)

▪ Idee video:▪ Testimonianze clienti

▪ Intervista esperti

▪ Video eventi

Page 55: Social media B2B

Volvo Trucks su YouTube

https://www.youtube.com/user/VolvoTrucks

Page 56: Social media B2B

Vine, Periscope, Meerkat

▪ Eventi live (video streaming) usando lo smartphone

▪ Vine: 6 secondi

▪ Registrazioni Periscope online 24 ore. Si possono usare strumenti come https://katch.me

Page 57: Social media B2B

RedBull su Periscope

Page 58: Social media B2B

L’email è social?▪ Acquisire contatti qualificati:

▪ Le email che arrivano da persone fisiche, non dall’azienda, hanno più probabilità di essere aperte

▪ L’oggetto deve essere chiaro (e onesto)

▪ Ci deve essere un’offerta allettante (inviti mirati)

▪ I clic devono portare a una landing page ben leggibile

▪ Più link ci sono nella mail, più alto è il tasso di click-through

▪ Segmentare il target, inviare contenuti solo a chi è davvero interessato

▪ Fare diversi test su contenuti, oggetto, CTA

▪ Mobile first

▪ La dimensione social (mettere i contatti social nelle mail)

Page 59: Social media B2B

Fiere social

▪ Eliminare la brochure stampata (chiavetta USB o nuvola)

▪ Principi dell’inbound marketing anche allo stand: non vendere, ma consulenze gratis

▪ Creare relazioni, collegandosi sui social

▪ Agganciare le persone sui social prima della fiera

▪ Crowdsourcing sui contenuti (influencer marketing)

▪ Indurre il passaparola

▪ Sfruttare la geolocalizzazione (promozioni sul posto, concorso, premio)

▪ Conferenze virtuali (webinar)

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Bibliografia

Page 61: Social media B2B

[email protected]

linkedin.com/in/gianluigibonanomifb.com/gianluigi.bonanomi

twitter.com/GBonanomi

Grazie!


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