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Società Italiana di Elettromagnetismo · prodotto nel 2008 e rivisto in modo circoscritto nel...

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Sede Sociale: c/o Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni Università “La Sapienza” di Roma - via Eudossiana, 18 - 00184 Roma CF: 94099930540 - P. IVA: 02873420547 _______________________________________________________________________________________________________ Verbale del Consiglio Scientifico della Società Italiana di Elettromagnetismo Roma Seduta del 4 dicembre 2017 1 Società Italiana di Elettromagnetismo Verbale del Consiglio Scientifico Seduta del 4 dicembre 2017 Sono presenti: Luca Perregrini (con delega di Paolo Arcioni), Paolo Bassi, Graziano Cerri, Alessandra Costanzo, Lorenzo Crocco, Costantino De Angelis, Giuseppe Di Massa, Antonella D’Orazio, Vincenzo Fiumara, Tommaso Isernia, Guglielmo D’Inzeo, Andrea Galtarossa, Claudio Gennarelli, Giovanni Leone, Giuliano Manara, Paolo Rocca (con delega di Andrea Massa), Giuseppe Mazzarella, Maurizio Migliaccio, Maurizio Mongiardo, Simonetta Paloscia, Gaetano Panariello, Matteo Pastorino, Giuseppe Pelosi, Innocenzo Pinto, Daniele Riccio, Stefano Selleri, Giuseppe Schettini, Giovanni Schiavon, Gino Sorbello, Luciano Tarricone, Riccardo Tascone, Alberto Toccafondi, Piero Tognolatti, Giuseppe Vecchi, Roberto Vescovo, Luca Vincetti. Sono assenti giustificati: Giuseppe Borzì, Andrea Melloni, Michele Midrio. Sono assenti: Maurizio Cicolani, Stefano Trillo. Ordine del giorno 1. Comunicazioni 2. Bilancio Riunione Annuale 2017 a Udine 3. Domande di adesione alla SIEm 4. Aggiornamento Libro Soci 5. Possibilità di aggiornamento di Statuto e Regolamento della SIEm 6. Contratti di collaborazione con la SIEm 7. Scelta del candidato da proporre all’Assemblea Soci come Presidente SIEm nel triennio 2018-2020 8. Varie e eventuali. Il punto 7 sarà presieduto dal decano del Consiglio Direttivo, come previsto dal Regolamento per le procedure di elezione del Presidente della SIEm. Alle ore alle ore 10:30 di martedì 4 dicembre 2017 presso la Sala Lettura, 2° piano, DIET, Università di Roma La Sapienza, si riunisce il Consiglio Scientifico della Società Italiana di Elettromagnetismo. Alle ore 10:35 constatata la validità della riunione, il Presidente dichiara aperta la seduta. Assume le funzioni di Segretaria verbalizzante la prof.ssa Alessandra Costanzo. 1. Comunicazioni Il Presidente informa che il collega Innocenzo Pinto è stato recentemente eletto Fellow dellOSA per For fundamental contributions to thermal noise reduction in the mirror coatings of the LIGO interferometric gravitational wave detectors, and for original contributions to the science of Electromagnetics. Il Presidente si rallegra a nome di tutti col collega Pinto per il prestigioso riconoscimento.
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Sede Sociale: c/o Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione,

Elettronica e Telecomunicazioni Università “La Sapienza” di Roma - via Eudossiana, 18 - 00184 Roma

CF: 94099930540 - P. IVA: 02873420547

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Verbale del Consiglio Scientifico della Società Italiana di Elettromagnetismo Roma Seduta del 4 dicembre 2017 1

Società Italiana di Elettromagnetismo Verbale del Consiglio Scientifico

Seduta del 4 dicembre 2017

Sono presenti: Luca Perregrini (con delega di Paolo Arcioni), Paolo Bassi, Graziano Cerri, Alessandra Costanzo, Lorenzo Crocco, Costantino De Angelis, Giuseppe Di Massa, Antonella D’Orazio, Vincenzo Fiumara, Tommaso Isernia, Guglielmo D’Inzeo, Andrea Galtarossa, Claudio Gennarelli, Giovanni Leone, Giuliano Manara, Paolo Rocca (con delega di Andrea Massa), Giuseppe Mazzarella, Maurizio Migliaccio, Maurizio Mongiardo, Simonetta Paloscia, Gaetano Panariello, Matteo Pastorino, Giuseppe Pelosi, Innocenzo Pinto, Daniele Riccio, Stefano Selleri, Giuseppe Schettini, Giovanni Schiavon, Gino Sorbello, Luciano Tarricone, Riccardo Tascone, Alberto Toccafondi, Piero Tognolatti, Giuseppe Vecchi, Roberto Vescovo, Luca Vincetti. Sono assenti giustificati: Giuseppe Borzì, Andrea Melloni, Michele Midrio. Sono assenti: Maurizio Cicolani, Stefano Trillo.

Ordine del giorno

1. Comunicazioni 2. Bilancio Riunione Annuale 2017 a Udine 3. Domande di adesione alla SIEm 4. Aggiornamento Libro Soci 5. Possibilità di aggiornamento di Statuto e Regolamento della SIEm 6. Contratti di collaborazione con la SIEm 7. Scelta del candidato da proporre all’Assemblea Soci come Presidente SIEm nel

triennio 2018-2020 8. Varie e eventuali.

Il punto 7 sarà presieduto dal decano del Consiglio Direttivo, come previsto dal Regolamento per le procedure di elezione del Presidente della SIEm.

Alle ore alle ore 10:30 di martedì 4 dicembre 2017 presso la Sala Lettura, 2° piano, DIET, Università di Roma La Sapienza, si riunisce il Consiglio Scientifico della Società Italiana di Elettromagnetismo.

Alle ore 10:35 constatata la validità della riunione, il Presidente dichiara aperta la seduta. Assume le funzioni di Segretaria verbalizzante la prof.ssa Alessandra Costanzo.

1. Comunicazioni

• Il Presidente informa che il collega Innocenzo Pinto è stato recentemente eletto Fellow dell’OSA per “For fundamental contributions to thermal noise reduction in the mirror coatings of the LIGO interferometric gravitational wave detectors, and for original contributions to the science of Electromagnetics”. Il Presidente si rallegra a nome di tutti col collega Pinto per il prestigioso riconoscimento.

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• Il Presidente riassume gli esiti della sua partecipazione ai seguenti due incontri, entrambi tenuti a Roma. Il primo, del 18 settembre 2017, http://www.gii.it/images/documents/Assemblea/ProgrammaAssembleaGII18Settembre2017.pdf, come partecipante (in sostituzione del prof. Sergio Palazzo) ad una Tavola rotonda sulla tematica della revisione dei SSD a cui hanno partecipato la Presidentessa del CUN, prof.ssa Carla Barbati, il prof. Antonio Vicino, Membro CUN dell’Area 09, i coordinatori degli 8 macrosettori dell’Area 09 e il Presidente del GRIN. Il secondo, sempre a Roma, il 27 settembre, tra i presidenti dei vari SSD e i rappresentanti dell’area 09 nel CUN. Negli incontri sono stati affrontati, con diverso livello si approfondimento aspetti relativi alla ricerca (SSD, declaratorie e parole chiave), Didattica (ancora SSD ma con riferimento agli ordinamenti didattici) e Reclutamento (Settori Concorsuali e Macrosettori, e eventuali unioni di SSD). Durante il primo incontro, a Presidentessa del CUN ha riferito che il MIUR non ha ancora dato inizio alla proceduta di revisione delle declaratorie e che il CUN sta preparando un documento di studio da presentare al prossimo ministro. Il tutto lascia intendere come non ci si deve attendere nulla di concreto in tempi brevi. Tra le altre iniziative in corso ricorda alcuni incontri in atto tra CUN e CNGR per mettere a punto un sistema di Parole Chiave per la classificazione dei progetti di ricerca e la scelta dei loro Revisori visto che le attuali Parole Chiave formano un insieme inadeguato. Per quanto riguarda le declaratorie invita a non irrigidirsi in approcci di tipo identitario, soprattutto se si è raggruppamenti “piccoli” e di considerare la loro revisione anche in un contesto internazionale. La definizione degli SSD ha poi un impatto anche su quella delle Classi di laurea, viste alcune rigidità dovute al peso degli SSD nelle Classi. Vicino ha ricordato come il problema delle Classi di laurea sia legato in particolare alle Lauree professionalizzanti, visto che queste devono fornire un titolo di studio abilitante, cosa non permessa dalle attuali Classi. Per quanto riguarda la scelta delle Parole Chiave, ha ricordato come questo tema abbia un impatto anche sull’organizzazione della banca dati REPRISE per la scelta dei revisori dei progetti di ricerca, e non solo. Un possibile punto di partenza per la discussione potrebbe essere una classificazione strutturata come quella ERC (3 livelli principali: Macro Aree, Panels, Sub-Panels, o come si vorranno chiamare, ma comunque codificati; poi altre parole chiave, ad esempio tre, scelte dal singolo ricercatore da un elenco o anche libere e comunque modificabili nel tempo, per seguire l’attività di ricerca sviluppata) con tutti i livelli da decidere. A questo però andrebbe accompagnata anche una ulteriore classificazione che descriva anche l’esperienza del possibile Revisore, e della sua qualità. La discussione che è seguita agli interventi di apertura ha permesso di ribadire alcuni di questi punti, in particolare il convincimento che le Parole Chiave attuali (elenco prodotto nel 2008 e rivisto in modo circoscritto nel 2016) non siano il punto di partenza, ma la loro definizione sarà originale. Si è visto piuttosto che ci sono SSD nei quali l’attività di definizione di questo elenco è già cominciata, raccogliendo ad esempio tutte quelle usate dai ricercatori dei singoli SSD nelle loro pubblicazioni e valutandone la ricorrenza. Un altro tema soltanto lanciato da Vicino ha riguardato le modalità più opportune per la valutazione della didattica, di prossima formalizzazione. Il Presidente riferisce poi che, durante il secondo incontro, Vicino ha sostanzialmente ripetuto ai rappresentanti dei vari SSD quanto detto nel primo incontro, segnalando come, nel caso delle Declaratorie non si possa non tener conto anche di quello che accade in Europa. Lacaita, Presidente di ING-INF/01, ha

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illustrato uno schema di declaratoria su cui sta lavorando il suo SSD sostanzialmente identico a quello che abbiamo adottato noi, su tre livelli: Mission, Caratteristiche nell’ambito Area 09, Competenze specifiche. Alcuni interventi hanno segnalato il problema dell’effetto delle declaratorie e delle parole chiave, che potrebbero anche essere diverse per ricerca e didattica, e ribadito l’importanza della comunicazione tra i vari SSD anche per risolvere il problema Interdisciplinarietà/Interferenza tra i vari SSD.

• Il Presidente aggiorna il Consiglio sulle attività per sostenere possibili azioni SIEm in ambito CNIT affidate ai cosiddetti Comitati di Valorizzazione. Tali Comitati erano nati, dopo alcuni incontri con il prof Vernazza, allora Presidente del CNIT, e grazie anche all’interessamento del prof. Isernia, componente il CdA del CNIT, allo scopo di sollecitare collaborazioni più estese dei Laboratori Nazionali del CNIT con le Università e con i gruppi che si occupano di elettromagnetismo nel nostro caso. Dei quattro Comitati fanno parte i proff. Galtarossa, Isernia, Leone e Tarricone. Sembra però che le loro attività procedano a rilento. Certamente l’inerzia iniziale del sistema può spiegare un po’ di cose, ma l’azione di colleghi potrebbe essere senz’altro più incisiva se ci fosse una forte e convinta pressione proveniente dalla base e data da proposte avanzate da tutte le UdR. Il Presidente invita quindi tutte le UdR a lavorare e coordinarsi per evitare una possibile chiusura dell’esperienza dei Comitati, con evidenti ripercussioni negative.

• Sul sito SIEm è stata aperta una pagina dedicata alle Riunioni annuali, a partire da quella di Udine. In particolare sono state inserite le presentazioni fatte in quella sede dai giovani ricercatori proposti dai Responsabili delle loro UdR.

• Su suggerimento del collega Bisceglia, dell’Università di Cassino, sul sito SIEm è stata anche aperta una nuova possibilità. Nella pagina delle Pubblicazioni è stata infatti inserita una nuova sezione, dedicata alla presentazione dei titoli di libri pubblicati da soci SIEm.

• Il Presidente porta, su sua richiesta, un messaggio che ha ricevuto da Salvatore Caorsi, che è andato in pensione e desiderava salutare tutti.

Chiede la parola il prof. Mazzarella per informare che, a ottobre, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ovvero l'organo di raccordo degli ordini professionali, ha inviato alla Ministra Fedeli una lettera sulla formazione professionale, in particolare post lauream, e sugli spin-off. In sostanza (e in modo piuttosto sgradevole), il CNI dice che l'Università non è in grado di fare questa formazione, e che dovrebbero essere gli ordini professionali a farla. Il che equivale, secondo me, a dire che noi universitari non siamo in grado di fare una parte importante del nostro lavoro. E aggiunge anche che gli spin-off dovrebbero occuparsi solo di ricerca. A questa lettera hanno risposto, in tempi brevi, il presidente della Conferenza per l'Ingegneria (CopI) Prof. Tubino e il presidente della Conferenza di Architettura (CUIA) Prof. Mecca, risposte che smontano le pretese del CNI in maniera puntuale e pacata. In modo meno pacato hanno anche risposto i rappresentanti al CUN dell'area 08. Successivamente anche la CRUI è intervenuta sul tema delle attività professionali e delle incompatibilità dei professori a tempo pieno. In particolare, la CRUI ha approvato un articolato documento in cui richiama la normativa susseguitasi, le sentenze in materia di attività professionale dei docenti universitari e i vari regolamenti che gli Atenei si sono dati, e chiede un intervento legislativo unificante, che confermi (ovviamente) quanto stabilito dalla L. 240/2010, e ne prevenga interpretazioni troppo

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restrittive. Interpretazioni che sono spesso in contrasto con quanto stabilito in sentenze della Corte dei Conti.

Chiede infine la parola il prof. Perregrini per comunicare che sono stati elettri Fellow dell’IEEE quattro colleghi della SIEm: Matteo Albani, Maurizio Bozzi, Andrea Galtarossa, Andrea Massa.

Il Presidente si rallegra a nome di tutti anche con questi colleghi per il prestigioso riconoscimento.

2. Bilancio Riunione Annuale 2017 a Udine

Il Presidente cede la parola al Tesoriere perché presenti il bilancio consuntivo della Riunione Annuale di Udine.

Il Tesoriere riferisce che alla Riunione ha partecipato una quarantina di soci e illustra le cifre del bilancio finale, chiedendone l’approvazione:

€ 168.00 albergo Udine Tesoreria SIEm € 2,440.00 fattura MICROLEASE (IVA inclusa) € 16.50 pranzo Tesoreria SIEm

€ 8,700.00 quote iscrizione soci alla riunione

€ 1,343.66 servizio catering € 100.00 marche da bollo per ricevute iscrizione

€ 440.00 IVA versata su ft. Microlease € 2,068.16 TOTALE USCITE

€ 11,140.00 TOTALE ENTRATE

€ 11,140.00

-€ 2,068.16

€ 9,071.84 UTILE UDINE

Il Consiglio unanime approva il bilancio.

3. Domande di adesione alla SIEm

Il Presidente comunica che sono pervenute domande di adesione alla SIEm da parte dei dottori:

Socio Ordinario: • Domenico De Ceglia, Professore Associato, Università di Padova • Lorenzo Rosa, RTD-A, Università di Modena e Reggio Emilia • Enrico Maria Vitucci, RTD-A, Università di Bologna • Gerardo Di Martino, RTD-A, Università di Napoli Soci Studente: • Concetto Pavone Santi, Assegnista di Ricerca, Università di Siena • Massimo Moccia, Assegnista di Ricerca, Università del Sannio • Riccardo Veronese, Dottorando di Ricerca, Università di Padova • Leonardo Marcon, Dottorando di Ricerca, Università di Padova • Gianluca Guerra, Dottorando di Ricerca, Università di Padova

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• Carmine Mustacchio, Dottorando di Ricerca, Università della Calabria • Giuseppe Scalise, Dottorando di Ricerca, Università della Calabria • Fabio Giovanardi, Dottorando di Ricerca, Università di Modena e Reggio Emilia • Simone Battistutta, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Nicolò Delmonte, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Simona Di Meo, Dottoranda di Ricerca, Università di Pavia • Pedro Fidel Espin-Lopez, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Vincenzo Lombardi, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Enrico Massoni, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Giulia Maria Rocco, Dottoranda di Ricerca, Università di Pavia • Giuseppe Siciliano, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia • Muhammad Yasir, Dottorando di Ricerca, Università di Pavia

Il Consiglio unanime approva tutte le richieste di adesione.

4. Aggiornamento Libro Soci

Il Presidente ricorda che durante la Riunione Annuale di Udine era stato presentato l’elenco dei soci morosi e si era deciso di rimandare a questa occasione eventuali decisioni, dopo aver esperito un ulteriore tentativo di far regolarizzare le posizioni associative.

A tutt’oggi risultano soci morosi da tre o più anni:

• Paolo Italo Bernardi, UdR di Roma la Sapienza, dal 2014 ad oggi • Carlo Santini, UdR di Roma la Sapienza, dal 2015 ad oggi

Secondo quanto previsto dall’Art. 6 dello Statuto, il Presidente propone al Consiglio Scientifico, per quanto di sua competenza, che essi siano cancellati dal libro soci.

Il Consiglio unanime approva.

Risultano poi ancora soci morosi: • Politecnico di Bari: Pietro Bia (2017), • Politecnico di Milano: Silvia Pietralunga (2017) • Politecnico di Torino: Daniele Trinchero (2017) • Università Mediterranea di Reggio Calabria: Domenico Di Carlo (2016, 2017),

Domenica Anna Maria Iero (2017), Antonia Rita Laganà (2017), Annalisa Sgrò (2016, 2017)

• Università del Sannio: Silvio Savoia (2017), Maria Principe (2017) • Università di Bologna: Massimo del Prete (2017), Gabriele Falciasecca (2017) • Università di Napoli Federico II: Gennaro Bellizzi (2017), • Università di Napoli Parthenope: Valeria Corcione (2017), Antonio Sorrentino (2017) • Università di Pavia: Maurizio Bozzi (2017), Salvatore Caorsi (2017), Giuseppe

Conciauro (2017), Stefano Moscato (2017) • Università di Roma Tor Vergata: Guido Casati (2017)

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• Università di Siena: Stefano Maci (2016, 2017) • Università Politecnica delle Marche: Luca Pierantoni (2017) • Università di Roma La Sapienza: Roberta Anniballe (2017), Francesca Apollonio

(2017), Davide Comite (2017), Agnese Denzi (2016, 2017), Marta Tecla Falconi (2017), Laura Farina (2017), Walter Fuscaldo (2017), Micaela Liberti (2017), Paolo Marracino (2017), Emanuela Miozzi (2017), Marco Muzi (2017), Alessandra Paffi (2017), Lara Pajewski (2017), Federica Polverari (2017), Nicola Tedeschi (2016, 2017), Silvia Tofani (2017).

Essi, come più volte deliberato, sono attualmente rimossi dalle mailing list in attesa che regolarizzino la loro posizione.

Il Presidente informa che il prof. Isernia gli ha comunicato che i soci Annalisa Sgrò e Domenico Di Carlo hanno cambiato settore di attività e non frequentano più l’UdR dell’Università Mediterranea. Inoltre Domenica Iero e Antonella Laganà hanno lasciato l’UdR avendo iniziato altre attività. Propone quindi di cancellare anche Domenico Di Carlo, Domenica Anna Maria Iero, Antonia Rita Laganà e Annalisa Sgrò dall’elenco dei soci considerandoli/e dimissionari/e, essendo venute meno le condizioni per appartenere alla SIEm.

Il Consiglio unanime approva. 5. Possibilità di aggiornamento di Statuto e Regolamento della SIEm

Il Presidente segnala alcuni punti che, per l’esperienza di questi anni, meritano di essere considerati per una possibile revisione del Regolamento e dello Statuto. Tali modifiche richiedono di essere discusse e approvate e quindi l’eventuale completamento sarà a cura del prossimo Consiglio, qualora lo ritenga opportuno.

I soci Studente e Offshore non sono ad esempio previsti dallo Statuto in quanto le loro figure sono state introdotte negli anni successivi. Il loro ruolo andrebbe meglio specificato. È infatti chiaramente definita la loro quota di iscrizione, gratuita per i primi e ridotta, rispetto a quella dei soci ordinari, per i secondi. Non sono invece definiti in modo altrettanto chiaro i loro diritti e doveri, quali ad esempio i temi su cui i soci studente hanno il diritto di voto. Tenendo conto che la presenza dei Soci Studente è sempre più numerosa e attiva nella vita della SIEm, si potrebbero forse anche studiare forme di partecipazione più attiva, ad esempio la loro partecipazione al Consiglio Scientifico attraverso una rappresentanza numericamente da definire e eletta su base nazionale, definendo naturalmente anche i punti su cui possono deliberare.

La figura dei soci Off-Shore, introdotti nell’Assemblea dei Soci del dicembre 2011, andrebbe poi ripensata, per renderla effettivamente utile nella vita della SIEm. Esiste anche un problema di comunicazione con questi soci. L’esperienza ha mostrato che spesso i messaggi tornano indietro perché il loro indirizzo di posta non esiste più e questo blocca ogni contatto.

Andrebbe anche riconsiderata la modalità di cancellazione dal libro soci. Il meccanismo attuale è poco logico, se confrontato con quello di associazioni dello stesso tipo quali IEEE o OSA. E, soprattutto, è estremamente dispendioso in termini del tempo

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richiesto a Tesoriere, Segretario e Presidente per tenere aggiornato un libro soci il cui ordine è interesse della società stessa, oltre che necessario vista la natura pubblica della SIEm.

Di Massa propone anche di verificare la possibilità di cambiare, semplificandole, le modalità di convocazione dell’Assemblea dei Soci, sempre che questo sia compatibile con le disposizioni di legge.

6. Contratti di collaborazione con la SIEm

Il Presidente sottopone al Consiglio l’approvazione di due contratti di collaborazione per sostenere le attività della SIEm:

• Ing. Alessio Ferretti, webmaster, per 2500 Euro lordi. Il contratto è motivato dalla necessità di provvedere alla gestione del trasferimento del sito al nuovo webmaster che sarà scelto dal nuovo Presidente. In questo transitorio, l’ing. Ferretti ha anche provveduto a anticipare la possibilità di iscriversi alla SIEm pagando la quota 2018.

Il Consiglio unanime approva il contratto.

• Daniela Boccoli, collaboratrice del Tesoriere, per 2750 Euro lordi. Il contratto serve a compensare la sua attività di predisposizione dei bilanci della SIEm per il corrente esercizio.

Il Consiglio unanime approva il contratto.

7. Scelta del candidato da proporre all’Assemblea Soci come Presidente SIEm nel triennio 2018-2020

Il Presidente cede la Presidenza della seduta, per il punto seguente, al Decano del Consiglio Direttivo, prof. Giuseppe Di Massa.

Il Presidente ricorda che sono state proposte due candidature, quella del prof Giuseppe Mazzarella e quella del prof. Luciano Tarricone. Ricorda inoltre per sommi capi i punti dei loro programmi elettorali, già inviati a tutti i Soci, programmi che vengono riportati nel seguito.

Note programmatiche - Giuseppe Mazzarella

Il punto di partenza per proporre alla SIEm le linee di indirizzo per il prossimo triennio è una analisi della situazione attuale, che trovo utile impostare come analisi SWOT. Ovviamente sia questa analisi, sia le attività che mi, e vi, propongo di fare nel prossimo triennio sono solo il punto di partenza per costruire una piattaforma condivisa. Condivisione indispensabile perché molte attività richiedono probabilmente un lavoro a più lungo termine, e investimenti senza ritorni nel breve termine.

Punti di Forza Punti di Debolezza

• Posizione riconosciuta nel panorama scientifico internazionale

• Buona penetrazione nel "mercato della ricerca"

• Basso numero complessivo di strutturati • Assenza di corsi di LM in cui ING-INF/02 è il

settore dominante

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• Capacità di attrazione di giovani in gamba • Ragionevole capacità di contribuire a corsi di

laurea non tradizionali • Posizione finanziaria solida • Diffusa capacità imprenditoriale

Opportunità Minacce • Sviluppo, nel prossimo futuro, di

sistemi/applicazioni intrinsecamente EM, come il 5G o le comunicazioni ottiche

• Enfasi su sensoristica e IoT, con necessità di apparati customizzati

• Riorganizzzione delle classi di laurea • Classificazione dei saperi • Basso numero di ordinari

Questa analisi può essere letta da due punti di vista diversi, con risultati opposti. Come società scientifica, la situazione è decisamente buona e compito della SIEm e del suo

Presidente non può che essere quella di promuovere ulteriori sviluppi puntando sia alla crescita del livello medio delle nostre attività, sia alla valorizzazione e all'aumento delle molte punte di eccellenza. La strada è quella di promuovere aggregazioni di sedi per la partecipazione ai progetti di ricerca e di supportare, anche tramite i ruoli che molti soci hanno nelle società scientifiche internazionali, progettualità scientifica anche nei campi di frontiera, o interdisciplinari.

Come società nata in ambito universitario, invece, non solo la attuale situazione è difficile ma le previsioni non sono orientate al miglioramento. Questo è un grosso problema perché è in atto, in media, un progressivo arroccamento dei settori portanti dei corsi di laurea in cui siamo caratterizzanti (LM in Elettronica e in Telecomunicazioni, ma anche le Lauree triennali, specifiche e ad ampio spettro). Con conseguente riduzione dei nostri spazi e marginalizzazione dei nostri contenuti. A cui si aggiunge la progressiva perdita di appeal del corso in Ing. delle Telecomunicazioni, a cui siamo storicamente legati. Il risultato è un rischio concreto di una contrazione delle risorse, legate in larga misura alla didattica, e quindi di un impoverimento complessivo del gruppo.

A questi rischi occorre rispondere lungo due direzioni. Da una parte con una partecipazione continua e fattiva ai tavoli universitari, come ad esempio il coordinamento CUN dell'area 09, il comitato dei garanti della ricerca e l'ANVUR. Dall'altra cercando di essere ascoltati e, se possibile, di incidere verso le associazioni imprenditoriali locali. È infatti evidente come le strategie universitarie siano sempre più legate a organizzazioni o associazioni della "società civile", come Confindustria oppure TreeLLLe. Strategie non solo per quanto riguarda la ricerca, ma anche lo sviluppo dell'Università in generale.

Al tal fine, stringere i rapporti con le grandi imprese, attività che sporadicamente è già stata fatta in passato, è sicuramente utile. Ma occorre anche incrementare i contatti con le imprese del territorio, proponendo i nostri contenuti come strumento per la loro crescita. Questo col duplice scopo di farli veicolare nei comitati di indirizzo dei corsi di Laurea e, soprattutto, di Laurea Magistrale, e di diventare interlocutori credibili a livello delle organizzazioni territoriali di Confindustria, piuttosto che di API. Naturalmente, questa attività è costosa, in termini di impegno e di mancato lavoro scientifico, e va quindi supportata dalla SIEm. Ad esempio coinvolgendo tutte le sedi in collaborazioni scientifiche e progettuali, anche allo scopo di costituire una massa critica utile per partecipare a, e possibilmente vincere, progetti di grande taglia (ad esempio i PON) e europei.

Da questo punto di vista, il nostro livello scientifico, e la presenza di attività, di ricerca e industriali, chiaramente ING-INF/02 tra quelle attualmente di maggiore sviluppo ci può consentire di interagire alla pari con questi interlocutori. Naturalmente, a monte, ci deve essere la consapevolezza che la coesione e la condivisione degli obiettivi è un valore che, come Presidente, cercherò di costruire a tutti i livelli.

Un aspetto importante della strategia complessiva è la necessità di aprirsi a tematiche nuove e interdisciplinari, prima sotto l'aspetto della ricerca per poi trasferirle anche nella parte didattica. Una possibile via è quella seguita dalla commissione Scuola di Dottorato, che sta organizzando la prossima

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Elettronica e Telecomunicazioni Università “La Sapienza” di Roma - via Eudossiana, 18 - 00184 Roma

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scuola di dottorato su tematiche della sicurezza, con l'intervento di esperti esterni al nostro ambito. Questo va assolutamente proseguito, anche utilizzando risorse SIEm per realizzare iniziative di alto livello scientifico, e con una risonanza anche all'esterno. La situazione finanziaria della SIEm è attualmente particolarmente buona. Fermo restando la necessità di una significativa riserva economica per fronteggiare qualunque imprevisto, io credo che la parte eccedente questa riserva possa, anzi debba, essere usata per potenziare le nostre attività. Finanziando iniziative "a utilità differita", come relatori alla scuola di dottorato e non solo, oppure supporto per la progettazione europea, sulla falsariga di quanto fatto da CNIT alcuni anni fa.

La SIEm è, per prassi ancor prima che per Statuto, una organizzazione fatta di sedi e di persone. Le loro esigenze possono essere diverse, ed è compito del Presidente, supportato dal CD, coinvolgere tutti nelle decisioni e nelle attività. Da un punto di vista organizzativo, le attività SIEm devono passare tramite il CS, per poi aprirsi al contributo di tutti i soci. Questo significa, come è stato fatto ad esempio dalla commissione per la declaratoria, cui ho partecipato, fare una prima discussione generale in CS, nominare una commissione che istruisca il problema in interazione col CS ma informando, e coinvolgendo eventualmente, gli altri membri SIEm, e poi andare a convergenza, nel CS o nell'assemblea SIEm oppure in una tribuna allargata agli altri componenti del SSD, a seconda dell'argomento. In ogni caso, non credo sia utile costituire commissioni permanenti, ma coinvolgere, sui vari temi, tutti i componenti del CS in maniera dinamica, sia per costruire meglio un comune sentire, sia per aumentare la capacità progettuale sfruttando le diverse sensibilità di ognuno. Ma anche per ripartire il carico di lavoro per la SIEm, il cui tempo deve competere con tutte le altre nostre attività.

Infine, io credo che in qualunque gruppo di lavoro, le differenti esperienze, sensibilità e conoscenze siano una ricchezza. Il Consiglio Direttivo non fa eccezione e quindi, da Presidente, indirizzerò il CS, nello sceglierne i componenti, a rispecchiare queste differenze.

Idee per la SIEm - Luciano Tarricone

Cari Colleghi, Voglio aprire questo mio scritto con un sentito ringraziamento al Presidente uscente, e a tutti i

colleghi che hanno lavorato a più stretto contatto con lui, per quanto fatto nel triennio che volge a conclusione. In alcuni dei temi toccati nel seguito noterete una continuità rispetto ad azioni avviate o sviluppate negli ultimi anni. Dunque, ringraziamenti sia per quanto è stato fatto, che per alcune delle linee di lavoro e sviluppo tracciate.

Un punto che sento particolarmente, e sul quale abbiamo avuto modo ripetutamente di ragionare, è l'importanza del senso di appartenenza a una comunità. Questo aspetto è alla base di un decente funzionamento di qualunque società, e va coltivato quotidianamente, attraverso una molteplicità di azioni e atteggiamenti, che potranno anche essere diversi per ciascuno di noi a seconda delle personali sensibilità. Questa varietà non costituirà un problema, se si perseguono obiettivi condivisi, che portino, per quanto possibile, un beneficio comune. Il confronto e la disponibilità all'ascolto sono certamente aspetti essenziali in questo processo di sintesi.

Un altro aspetto di primaria importanza è la capacità della SIEm di svilupparsi, offrire servizi e prospettive di crescita. Questo, ovviamente, può stimolare molte discussioni diverse. In questo momento, fra le varie, intendo riferirmi soprattutto alla nostra capacità di attrarre, far crescere e dare prospettive ai giovani studiosi che si avvicinano ai nostri temi. Guardando la realtà da questo punto di vista, dobbiamo necessariamente sentirci investiti da una lunga serie di urgenze.

La prima è l'attitudine, la sensibilità e la disponibilità a ritagliarci gli spazi che ci competono nei nuovi temi di ricerca emergenti, con una costante attenzione al ruolo che le nostre competenze possono giocare, non solo all'interno di quei temi più vicini al nostro SSD. Sono convinto che, soprattutto nel futuro prossimo, le nostre competenze possono giocare un ruolo importante in molti dei settori emergenti o trainanti. Se pensiamo alla Internet of Things, allo Spazio, al 5G, alle applicazioni

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biomedicali, abbiamo degli esempi immediati e concreti di “treni tecnologici” assolutamente da non perdere. Dobbiamo convogliare gli sforzi per fare in modo che le nostre potenzialità siano sempre più conosciute e valorizzate anche fuori dalla nostra comunità, e questo ci richiederà anche azioni mirate sull’offerta didattica e sulla presenza in contesti industriali. E in primis dobbiamo essere fortemente disponibili e motivati a far questo. Questa operazione, peraltro, non è solo da fare "per" i giovani, ma forse soprattutto "attraverso" i giovani. Credo che la loro sensibilità e fertilità possa esserci di grande aiuto per questi fini.

La seconda è la capacità di offrire ai giovani adeguate prospettive di crescita. Da un punto di vista formativo una Scuola di Dottorato permanente, con una sua continua offerta, credo sia un ottimo strumento sul quale continuare a investire, insieme alle altre azioni già intraprese, come premi e competizioni fra giovani studiosi. La carriera e crescita professionale dei più giovani, nel contesto universitario attuale, ci pone invece davanti alla necessità di

1) rafforzare il ruolo del nostro SSD 2) saper offrire prospettive future su percorsi paralleli o alternativi a quelli universitari. Per quanto concerne il punto 1, ci attendono passaggi importanti (declaratorie, parole chiave,

giusto per fare qualche esempio). In un quadro oggi in forte e continuo cambiamento, o, peggio, fortemente instabile, sappiamo di dover ragionare attentamente sui rapporti da stabilire con gli altri SSD, tenendo conto dei possibili riposizionamenti degli stessi. Sappiamo di doverci muovere con tutto il vigore possibile per avere un rapporto attivo e propositivo nei confronti di quegli organismi sempre più importanti nella valutazione delle nostre attività di ricerca e didattiche (ANVUR, e non solo). Non da ultimo, dobbiamo prestare attenzione alla nostra presenza nell'offerta didattica nazionale.

Venendo al punto 2, è di grandissima importanza la capacità di intercettare finanziamenti, avere forti rapporti con l'industria, farsi promotori di iniziative imprenditoriali. Tutto questo, per molti nella SIEm è parte della routine quotidiana. L'obiettivo però è fare in modo che queste attività e le loro ricadute, attraverso la SIEm, si diffondano, si moltiplichino, si rafforzino mutuamente. Questo porterà un beneficio comune, e in particolare per i più giovani, che potranno vedere, attorno alla prospettiva universitaria, una rosa sempre più ampia di sviluppi e interessi da coltivare e perseguire. Per questo scopo, un monitoraggio delle capacità progettuali all'interno della SIEm, delle start-up e spin-off esistenti, e dei tavoli di confronto locali e nazionali con le associazioni degli industriali e le grandi aziende, sono solo alcune delle azioni da mettere in agenda. Ancora, meritano sforzi e attenzione i rapporti con i consorzi nazionali e la nostra presenza attiva in questi.

Un altro capitolo cui tengo molto, e che si sposa sicuramente con quanto già discusso, è il ruolo che la SIEm può giocare in un contesto internazionale. Sono convinto che sia molto importante proporsi ed essere presenti come comunità elettromagnetica italiana verso contesti europei e mondiali. Alcune delle azioni descritte precedentemente devono essere sviluppate in contesti anche esterni ai nostri confini nazionali. Dunque, coltivare come SIEm i rapporti con le associazioni internazionali, dall'IEEE, a SPIE, URSI, EurAAP, EuMA, giusto per fare degli esempi, e stabilire dei punti di contatto con alcune commissioni europee, sembrano dei punti di partenza, da cui sviluppare azioni che diano maggior forza e incisività alla nostra presenza individuale.

In generale, poi, continueremo a impegnarci quanto più e meglio possiamo per vivificare la ricerca e la comunicazione dei suoi risultati, attraverso congressi, workshop, newsletters, etc.

Ancora, penso sia importate essere presenti e propositivi nel dibattito politico sulla ricerca e sull'università. Questo, secondo me, in molti casi è un dovere cui non possiamo sottrarci.

Come dicevo prima, i temi della didattica sono anch'essi cruciali. Favorire delle forme di coordinamento e raccordo fra le sedi, e ragionare insieme su alcune scelte politiche delle nuove proposte formative credo possa essere molto utile, soprattutto in un contesto nel quale le iniziative inter-ateneo, e l’innovazione nei metodi e nelle proposte didattiche, sembrano essere molto incentivate.

Le cose sin qui elencate costituiscono un compito impensabile per una singola persona, e probabilmente anche per uno staff come quello previsto dallo statuto della SIEm. Credo che gli organi direttivi previsti debbano essere accompagnati da gruppi di lavoro tematici, raccordati fra di loro. Diversi

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dei temi e degli ambiti di azione che ho provato a descrivere sin qui sono fortemente collegati fra di loro, e in molti casi le azioni di un gruppo trarranno grande giovamento dall'interazione con altri.

Non entro qui nel dettaglio "architetturale", e sottolineo viceversa la necessità di partecipazione ampia e molto attiva. A questo proposito, voglio qui indicare quale sarà la mia prima azione qualora debba essere chiamato a svolgere il ruolo di Presidente nel prossimo triennio. Penso che il primo passo operativo debba proprio essere l’avvio immediato di una ricognizione delle nostre competenze interne, delle loro disponibilità a farsi parte attiva, e di una valutazione del contesto e delle condizioni al contorno nelle quali ci troveremo ad operare sui vari temi che abbiamo elencato. Solo questo potrà portarci alla definizione di un piano operativo realistico, incisivo e partecipato.

Ci sono molte cose da fare, e ci vorrà grande voglia di farle. Per questo, concludiamo dove eravamo partiti. Sentirsi, appunto, con piacere, parte di una comunità.

Il Presente ricorda infine le regole elettorali. Sarà proposto all’Assemblea dei Soci come Presidente della SIEm per il triennio 2018-2020 il candidato che avrà ottenuto la metà più uno dei voti. Procede quindi alla formazione della Commissione elettorale che viene composta dal prof. Massa, presidente, il prof Bassi, componente, e la prof.ssa Costanzo, segretaria. Il Consiglio opta unanime per il voto segreto. Il voto viene effettuato per appello nominale, con i votanti che, dopo aver firmato il foglio di presenza per il voto (Allegato 1 al presente verbale), scrivono il nome del candidato su una scheda preparata e deposta in un’urna. Al termine della votazione la commissione elettorale procede allo scrutinio dei voti espressi dai 36 componenti il Consiglio Scientifico presenti. I candidati riportano i seguenti voti:

• Giuseppe Mazzarella, voti 19 • Luciano Tarricone, voti 17.

Il Presidente quindi si rallegra a nome di tutti con Giuseppe Mazzarella per l’esito della votazione e lo proporrà come candidato presidente all’Assemblea Soci convocata per le ore 12.

Mazzarella prende brevemente la parola per ringraziare tutti della partecipazione e ne ribadisce ancora l’importanza ai fini della crescita della SIEm.

Riassume la presidenza il prof. Bassi.

8. Varie e eventuali

Il Presidente ricorda come i componenti il Consiglio Scientifico abbiano ricevuto nei giorni precedenti questa riunione alcuni mail da parte del collega Giandomenico Amendola, dell’UdR dell’Università della Calabria che lamentava assieme ai colleghi Boccia e Arnieri delle irregolarità secondo loro avvenute nelle più recenti azioni del Rappresentante di Sede nel Consiglio Scientifico. I colleghi chiedevano in quei mail di prendere posizione in merito. Il Presidente informa, anche a valle di altri scambi di mail precedenti a quelli ricevuti da tutti, gli sembra che la situazione sia sostanzialmente riconducibile a un problema interno di una UdR, in particolare ad un problema di comunicazione tra persone generato da due diversi modi di vedere le cose. Non ritiene quindi il Consiglio in grado di esprimere pareri su fatti a cui è esterno e invita i componenti l’UdR a cercare piuttosto modalità costruttive di dialogo.

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Di Massa, rappresentante nel Consiglio Scientifico dell’UdR dell’Università della Calabria, informa che tutte le procedure si sono svolte in modo formalmente regolare e che il verbale della riunione oggetto della discussione è stato inviato al Presidente nei giorni scorsi. Puntualizza che gli assenti alla riunione erano 2 dei firmatari l’ultimo messaggio di posta elettronica, che non erano presenti alla riunione e che il terzo aveva partecipato, astenendosi nella votazione assieme ad un altro collega, mentre i restanti 8 presenti avevano votato allo stesso modo.

Galtarossa invita ad individuare procedure in casi del genere in cui il Consiglio non sia investito direttamente di problemi sui quali non ha elementi per deliberare.

Il Presidente, alle ore 11:40, non essendovi altro da discutere, dichiara chiusa la seduta. La Segretaria I Presidenti Prof. Alessandra Costanzo Prof. Paolo Bassi Prof. Giuseppe Di Massa

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Allegato 1 al verbale del C.S. del 4 dicembre 2017
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