TEAM TIME
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SOFIA LISTORTO
TEAM TIME
Istruzioni per l’uso
Scuola primaria e secondaria di I grado
IL CALEIDOSCOPIO
M
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T
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I
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TEAM TIME
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Titolo dell’opera
TEAM TIME
Istruzioni per l’uso
Prima edizione: 2014
Seconda edizione: 2015
EDIZIONE IL CALEIDOSCOPIO Via del Castro Pretorio, 30
00185 – Roma – Italia
Sito: www.ilcaleidoscopio.com E.mail: [email protected]
Tipografia FILARETE
Via Filarete, 121
00176 - ROMA
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
È consentita la riproduzione ai soli fini didattici
TEAM TIME
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RINGRAZIAMENTI
L’autrice desidera ringraziare vivamente le scuole che hanno
aderito alla sperimentazione del TEAM TIME, nell’ambito del
LEARNING TEAM APPROACH (LTA), i Dirigenti scolastici, i docenti
e gli studenti che hanno fornito un incoraggiante feedback sull'utilità
del Metodo proposto ed hanno evidenziato gli aspetti sui quali fosse
necessario ampliare le informazioni da fornire ai docenti al fine di
garantire un’adeguata implementazione.
Un ringraziamento particolare alla maestra Angela Megna della
scuola Lucia Noiret di Roma, che si è resa disponibile a fare una
revisione del manoscritto offrendo preziosi suggerimenti.
Un ringraziamento anche ai colleghi che, occupandosi di Psicologia
scolastica, hanno esaminato il Manuale “L'INSEGNANTE LEADER
DEL LEARNING TEAM” ed il Quaderno dello studente “FACCIAMO
TEAM”, (Sofia Listorto e Luca Rosi – Il Caleidoscopio 2012) nella
versione per la scuola primaria e secondaria di I° grado e nella
versione per la scuola secondaria di II° grado, si sono resi disponibili
a far conoscere il TEAM TIME nei loro abituali contesti di lavoro ed
hanno offerto interessanti riflessioni.
In risposta alle richieste espresse dai docenti nei Corsi di
formazione su ‘L’INSEGNANTE LEADER DEL LEARNING TEAM’
riconosciuto dall’USR del Lazio, è nata l'esigenza di realizzare la
presente Guida per docenti “TEAM TIME. Istruzioni per l’uso” e
strutturato uno specifico Corso di aggiornamento riconosciuto
dall’USR del Lazio e dell’Abruzzo.
Auspichiamo che questo nuovo strumento possa facilitare la
diffusione di un Metodo che ha già ottenuto incoraggianti risultati.
TEAM TIME
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INDICE PREMESSA pag. 9
INNOVAZIONE pag. 10
LE 10 REGOLE AUREE pag. 14 ELEMENTI DI PROSSEMICA pag. 16
FACCIAMO TEAM pag. 17 IMPLEMENTAZIONE pag. 18
TABELLA DI MARCIA pag. 22
CONDIZIONI INDISPENSABILI PER L’ATTUAZIONE pag. 25 ARTICOLAZIONE DELLA GUIDA pag. 28
FORMAT REPORT TRA DOCENTI pag. 32 DAL PDP AL PDC pag. 33
TEAM BUILDING pag. 37
PRESENTAZIONE IN CLASSE pag. 39 BIG TEAM pag. 41
INSEGNANTI pag. 43
I NOSTRI VALORI pag. 45 I NOSTRI OBIETTIVI pag. 48
LE GRATIFICAZIONI pag. 51 LE NOSTRE REGOLE pag. 53
TEAM (1° e 2° QUADRIMESTRE) pag. 56 COORDINATORE pag. 59
SEGRETARIO pag. 62
ASSISTENTE pag. 64 SMALL TEAM pag. 68
AIUTANTE pag. 71 OUTSIDER pag. 73
ETNOPEER pag. 76
MAJOR EDUCATOR pag. 80
TEAM TIME pag. 83
LIFE, SOFT E HARD SKILLS pag. 85
TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI pag. 87
REPORT pag. 92
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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO pag. 96
METODO DI STUDIO pag. 101 VACANZE DI NATALE pag. 106
RAPPORTO CON I DOCENTI pag. 108 PAGELLA pag. 112
MI FACCIO INTERROGARE pag. 114
EMOZIONIAMOCI pag. 117
SWOT ANALYSIS pag. 119
NON CE LA FACCIO PIÙ pag. 122
LA MIA MAPPA ESISTENZIALE pag. 124
ATTIVAZIONI MENSILI pag. 127
OBIETTIVI pag. 129
BRIEFING (riunione operativa) pag. 131 I MIEI VOTI - AUTOVALUTAZIONE pag. 133
CONCLUSIONI pag. 135
APPENDICE pag. 137
APPROFONDIMENTI pag. 141
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA pag. 143
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PREMESSA
La presente Guida per docenti ‘TEAM TIME Istruzioni per l’uso’ vuole essere uno strumento agile per facilitare l'implementazione del
‘TEAM TIME’ in classe.
La presente Guida non intende sostituire, bensì integrare ed
aggiornare, il Manuale per docenti ‘L'INSEGNANTE LEADER DEL LEARNING TEAM’, che presenta le motivazioni che stanno alla base
di questa proposta innovativa ed offre un'ampia panoramica delle possibili azioni che si possono realizzare nei diversi contesti: Dirigenza,
Classe, Insegnanti, Rapporto scuola-famiglia, Genitori, contesto
Virtuale.
Questa Guida è stata concepita per fornire delle precise indicazioni sulle modalità più efficaci per svolgere le attivazioni proposte nel
Quaderno dello studente 'FACCIAMO TEAM' nella versione per studenti della scuola primaria e secondaria di I° grado, di cui è un
naturale completamento, proponendo una chiave di lettura trasversale
per motivare l'attuazione delle strategie proposte.
Ogni attivazione ha uno specifico Format che può essere compilato sul Quaderno per lo studente 'FACCIAMO TEAM'.
Si suggerisce di ricordare sempre agli studenti di indicare la data di compilazione dei documenti, in maniera tale da poter far dei confronti
a distanza di tempo, per verificare come il modo di procedere a livello individuale e nel TEAM sia migliorato con il tempo.
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INNOVAZIONE
La finalità del TEAM TIME è portare la cultura del mondo del lavoro,
in particolare del Team work, all'interno del mondo della scuola per
formare le abilità (life, soft e hard skills) dei giovani, agendo per
potenziare in particolare tre delle competenze chiave indicate a livello
europeo: 'competenza digitale', 'imparare ad imparare' e 'competenze
sociali e civiche', contribuendo in tal modo a ridurre la dispersione
scolastica, a contrastare la disoccupazione giovanile ed a favorire
l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Il riconoscimento delle necessità degli studenti con Bisogni Educativi
Speciali (BES) propone una sfida all'istituzione scolastica, che può
essere accolta e soddisfatta solo attraverso un radicale cambiamento
di paradigma all'interno del contesto scuola, che necessariamente
dovrà avvenire a tre livelli:
DIRIGENTE SCOLASTICO
L'introduzione della Riforma LA BUONA SCUOLA ed i nuovi criteri di
valutazione di cui il più recente è il RAV (Rapporto di Autovalutazione)
inducono sempre più il Dirigente scolastico ad assumere il ruolo di
Manager, responsabile dell'efficacia formativa del proprio istituto, che
ne determinerà gli esiti in termini di aumento o diminuzione delle
iscrizione, con conseguente aumento o diminuzione delle cattedre
per i docenti, criteri sempre più importanti non solo per le scuole
private, ma anche per quelle pubbliche, a seguito delle trasformazioni
in senso meritocratico attualmente in atto nella scuola italiana.
DOCENTI
Sovente i docenti sono ancorati ad un modo di insegnare ormai
obsoleto, in cui ciascun insegnante, in modo spesso assolutamente
autoreferenziale, porta avanti il suo programma, in ottemperanza
con il programma ministeriale. Questo avviene con un confronto
molto limitato, quando non assente, con gli altri docenti della sua
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stessa materia, anche se presenti all'interno dell’istituto, senza
neppure il confronto, nei casi peggiori, con i docenti facenti parte
dello stesso Consiglio di classe. In molti casi il confronto avviene solo
nelle occasioni 'istituzionali' dei Consigli di classe, spesso senza una
reale condivisione di obiettivi formativi, neppure quando
espressamente previste dalle normative vigenti, come nel caso della
definizione del Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti
con Bisogni Educativi Speciali (BES), la cui compilazione viene
delegata all’insegnante di sostegno, se presente.
Diversamente il Learning Team Approach propone ai docenti di
entrare in una rete intra-istituzionale con gli altri colleghi, che,
all'interno dello stesso istituto scolastico, insegnano la medesima
materia ed, auspicabilmente, inter-istituzionale, con i colleghi di altre
scuole, per potersi confrontare sulle 'buone pratiche'
nell'insegnamento per ciascuna materia di insegnamento, in una
sorta di 'aggiornamento tra pari', eventualmente anche virtuale.
Al fine di riuscire a realizzare la rete intra-istituzionale suddetta, in
questa Guida per docenti, si suggerisce di aprire un'area del sito della
scuola in cui far confluire i prodotti degli studenti (Assistenti,
Outsider, Etnopeer, Major Educator) supervisionati dai docenti, da
poter utilizzare come materiale condiviso tra docenti della stessa
materia, eventualmente utilizzando la moderna metodologia del
cloud.
In questa guida si propone l'utilizzo di un Format per il Report di
quanto realizzato all'interno delle sessioni di TEAM TIME, con la
conduzione di vari docenti, ciascuno nella propria ora di
insegnamento, in maniera tale da facilitare la condivisione tra docenti
appartenenti allo stesso Consiglio di classe per il raggiungimento
degli obiettivi condivisi.
Le preziose ore degli insegnanti di sostegno potranno essere
utilizzate anche per svolgere azione di supporto alle interazioni tra gli
studenti con Bisogni Educativi Speciali ed i compagni,
supervisionando le attività degli SMALL TEAM, sostenendo il compito
degli Aiutanti nel rilevare le difficoltà sperimentate da tutto il gruppo
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classe per giungere alla specificazione di un bisogno di
approfondimento formativo condiviso, sia supervisionando il
processo ed i prodotti realizzati dall'Assistente oppure dell’Etnopeer
o del Major Educator, con la fattiva collaborazione dell'Aiutante.
Al fine di facilitare la rete inter-istituzionale, anche in collaborazione
con i CTS ed i CTI, sarà possibile mettere in rete i siti delle scuole
aderenti all'iniziativa e favorire in tal modo la diffusione delle 'buone
pratiche' e la valorizzazione dei prodotti realizzati dagli studenti delle
scuole ‘virtuose’, con la supervisione dei docenti.
STUDENTI
Il TEAM TIME è nato con l'obiettivo di evitare l'alto tasso di
dispersione scolastica ancora diffuso in Italia, specialmente nelle
Regioni del Sud, per aiutare gli studenti del biennio degli istituti
superiori, in particolare tecnici e professionali, ma anche quelli
più giovani, a partire dalla scuola primaria e secondaria di I° grado,
ad aiutarsi tra loro per fronteggiare le richieste scolastiche, man
mano più impegnative del nuovo ciclo di studi, per le quali molti
studenti non sono adeguatamente equipaggiati per varie forme di
BES, quali Disturbi Specifici di Apprendimento non riconosciuti, o
ADHD talvolta sfocianti in un Disturbo Oppositivo-provocatorio o
Disturbo della Condotta con conseguenze sul piano disciplinare,
oppure svantaggio sociale, culturale o linguistico (ad es. molti ragazzi
stranieri arrivano in Italia in adolescenza, senza conoscere l'italiano,
con grandi difficoltà di inserimento).
Contemporaneamente l'aspetto più innovativo offerto dalla
metodologia del TEAM TIME consiste nel fatto che la sua
applicazione svolge efficacemente un'azione di 'ponte' che
favorisce l'inserimento della cultura del mondo del lavoro, in
particolare del 'Team work', all'interno del mondo della
scuola.
Questo avviene in quanto il TEAM TIME stimola numerose
competenze trasversali di cui alcune in sostanziale sovrapposizione
con le cosiddette life skills (abilità per la vita, OMS 1994), ovvero
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‘Autoconsapevolezza’, ‘Gestione delle emozioni’, ‘Gestione dello
stress’, utili nella vita quotidiana, ma anche altre skills molto
richieste nei contesti lavorativi: ‘Comunicazione efficace’, l’abilità
nelle ‘Relazioni interpersonali’, ‘l’Empatia’, competenze cosiddette
'sociali' che potranno essere utili nei confronti dei colleghi e dei
clienti, l'abilità nel ‘Problem solving’ nel ‘Pensiero critico’, ‘Decision
making’ e 'Creatività' che sono skills relative alle competenze
professionali utili, in particolare, nell'area della Ricerca e dello
Sviluppo. Verrà inoltre stimolata un'elaborazione circa l'adeguatezza
del loro 'Credo normativo' in campo scolastico.
Il TEAM TIME potenzia inoltre abilità trasversali, specifiche del
contesto professionale (soft skills), come 'Leadership', 'Capacità
organizzativa', 'Intraprendenza', 'Competenza nella gestione del
tempo', 'Entusiasmo', 'Capacità di lavorare in TEAM', 'Abilità nella
negoziazione', 'Senso di responsabilità', 'Adattabilità al
cambiamento'.
Infine l'utilizzo del TEAM TIME sviluppa anche competenze tecniche
(hard skills) ovvero migliora l'abilità nell'utilizzo delle nuove
tecnologie, in particolare nell'area dell'informatica (tablet, skype,
email).
Considerato l'interesse manifestato per questa metodologia è
possibile iniziare ad applicarla in forma semplificata, soprattutto per
la parte relativa alle skills sociali, già dalla scuola primaria.
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LE 10 REGOLE AUREE DAL TEAM TIME AL TEAM WORK
La scuola, in quanto Comunità Educante, ha il compito di creare conoscenza
e quindi di favorire in primis l’arte di ‘imparare ad imparare’. Il TEAM TIME si propone l’introduzione della migliore logica del mondo del
lavoro, ovvero il Team work, all’interno del mondo della scuola. Sintetizziamo ora le 10 regole auree del TEAM TIME, che è opportuno seguire per
facilitare i processi trasformativi che caratterizzano questa metodologia, differenziandola da altri, pur interessanti, approcci.
1. DEFINIRE OBIETTIVI CONDIVISI Questa è la base del metodo che proponiamo; la definizione degli obiettivi è
un passaggio non trascurabile nella costituzione del TEAM TIME tra studenti e del Learning Team Approach tra docenti. La percezione che i
protagonisti di queste azioni sinergiche debbono avere è di 'andare tutti nella stessa direzione'. Questo faciliterà l'allineamento, la ricerca della sinergia e della 'Terza strada' nella logica ‘win/win’.
2. PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DEI VALORI DI RIFERIMENTO DELLA COMUNITÀ EDUCANTE
Individuare e promuovere la diffusione dei valori di riferimento della comunità di appartenenza, come fase strutturante ed orientante per ciascun
individuo, adulto, adolescente e bambino.
3. RICONOSCERE LE COMPETENZE E VALORIZZARE LE
RISORSE Riconoscere reciprocamente le competenze tra adulti di riferimento, tra adulti
e giovani e tra studenti al fine di riconoscere l’utilità dall’apporto di ciascuno
per lo sviluppo della Comunità educante.
4. POTENZIARE LE ABILITA' (SKILLS)
Promuovere l’ ‘Autoconsapevolezza’ e la ‘Gestione delle emozioni’ evitando di creare situazioni inutili di stress (ad es. non cogliendo alla sprovvista gli
studenti con verifiche non programmate), testimoniare l’ ‘Empatia’ dimostrando attenzione alla persona, utilizzare una ‘Comunicazione efficace’
senza mortificare né umiliare, non infierire di fronte ad un’ammissione di
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responsabilità, migliorare le ‘Relazioni interpersonali’ mantenendo salda
l’alleanza docente-studente, accogliere le manifestazioni di ‘Pensiero critico’
degli allievi, sollecitare la ‘Creatività’, la capacità di ‘Problem solving’ e di ‘Decision making ’ (prendere delle decisioni).
5. STIMOLARE L'AUTONOMIA E LA RESPONSABILIZZAZIONE
In accordo con i genitori aiutare gli studenti a prendere coscienza delle
proprie capacità di affrontare e risolvere in modo autonomo le difficoltà scolastiche (ad esempio svolgere da soli i compiti per casa) e del quotidiano
(compatibilmente con l’età collaborare in casa, badare ai fratellini o cuginetti più piccoli, ecc.).
6. DELEGARE
L’insegnante potrà delegare specifici compiti all‘Assistente ed al Coordinatore
monitorando le azioni e sostenendo l’implementazione delle attività previste, intervenendo a richiesta dell’interessato.
7. FAVORIRE LA CIRCOLARITA' DELLE INFORMAZIONI
Utilizzare strategie idonee per favorire la circolarità delle informazioni:
• tra adulti (tra insegnanti e genitori, con e-mail e/o con skype) • tra insegnante e studenti (con e-mail) • tra studenti con poster appesi in classe o con mailing list
8. CREARE SINERGIE
Favorire la collaborazione e l’aiuto reciproco, senza competizione.
9. DIFFONDERE I PRODOTTI REALIZZATI
Facilitare la diffusione e la condivisione dei migliori prodotti realizzati per il consolidamento delle ‘Buone pratiche’ oltre ad essere socialmente utile, è
un modo per far sentire valorizzati coloro che maggiormente si sono impegnati nella produzione di materiale finalizzato al miglioramento delle
competenze degli studenti ed alla crescita di tutta la comunità scolastica.
10. GRATIFICARE
Creare occasioni piacevoli, che servano a motivare e gratificare tutti i partecipanti alle azioni implementate ed a consolidare i positivi cambiamenti
prodotti.
TEAM TIME
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ELEMENTI DI PROSSEMICA
Una delle maggior difficoltà è data dall'organizzazione spaziale dei banchi in classe.
L'applicazione del TEAM TIME prevede la possibilità di disporre i
banchi in piccoli gruppi (di 3 allievi, più adatti per la scuola primaria,
o di 4-5 studenti al massimo per la scuola secondaria di I e II grado) per poter lavorare in TEAM.
Nel caso in cui la disposizione a gruppi sia stabile è necessario
scegliere una disposizione dei banchi tale che nessuno studente sia di spalle rispetto al docente, in caso contrario si renderebbe più
complessa l'operazione di seguire le spiegazioni fatte dal docente alla
lavagna e la possibilità di prendere contemporaneamente appunti, favorendo la distrazione.
In alternativa sarà necessario spostare i banchi ogni qualvolta si voglia
dare spazio al TEAM TIME e riportarli alla disposizione tradizionale
per file o a ‘ferro di cavallo’ durante le spiegazioni ed i compiti in classe.
Si ricorda di considerare la necessità degli studenti di stare in ambienti sufficientemente ossigenati, non eccessivamente riscaldati, né
eccessivamente freddi o umidi, con un'adeguata acustica, con il necessario spazio per la deambulazione, disposti in maniera tale che
tutti i banchi siano raggiungibili sia dai docenti che dagli Assistenti,
che vogliano offrire un aiuto ai compagni.
TEAM TIME
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FACCIAMO TEAM Tutti gli uomini hanno per natura il desiderio di conoscere
ARISTOTELE (Metafisica)
Come già anticipato nella Premessa, la Guida per il docente 'TEAM
TIME. Istruzioni per l’uso' ha lo scopo di favorire l'implementazione
delle strategie proposte nel Quaderno dello studente 'FACCIAMO
TEAM'.
Il riferimento ad Aristotele proposto nel Quaderno dello studente vuole
indicare, fin da subito, che l'intento è quello di affrontare contenuti
elevati, rendendo contemporaneamente l'accesso fruibile per tutti;
inoltre il contenuto del messaggio sottolinea come alla base di
qualsiasi forma di apprendimento ci sia un desiderio di conoscere
insito in ogni essere umano, che la scuola ha il compito di non
spegnere!
Nella Presentazione del Quaderno ‘FACCIAMO TEAM’, viene data
l'indicazione delle cinque aree di impatto del TEAM TIME ovvero oltre
alle note: 'Sapere', 'Saper fare', 'Saper essere', due nuove aree, già
proposte dall’autrice in una precedente pubblicazione (Listorto 2004),
ovvero 'Saper meta-riflettere' e 'Sapersi orientare' per motivare gli
studenti ad impegnarsi nel percorso proposto.
Il Quaderno dello studente 'FACCIAMO TEAM' fornisce un percorso
strutturato nell’arco dell’anno da utilizzare nelle diverse occasioni per
implementare le strategie suggerite nel TEAM TIME, con la
descrizione delle varie sessioni di lavoro, definiti i protagonisti e le loro
funzioni.
TEAM TIME
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IMPLEMENTAZIONE Vengono qui menzionate le azioni da svolgere, da intendersi come step
successivi che verranno successivamente specificati:
START UP
1. Adesione del Consiglio di classe/Team dei docenti
2. Presentazione ai genitori e raccolta dell’autorizzazione al
trattamento dei dati personali (necessario se si effettuano dei
test da parte dello Psicologo scolastico per la valutazione di
efficacia dell’attività svolta)
3. Presentazione in classe
I docenti sono liberi di decidere autonomamente il tempo da dedicare
al TEAM TIME, considerando che questa modalità didattica è una sorta di ‘palestra mentale’ pertanto i risultati saranno migliori tanto
maggiori saranno le occasioni per ‘fare esercizio’.
Si suggerisce di dedicare al TEAM TIME almeno un’ora a settimana
per ciascuna materia, in maniera tale da consentire agli studenti di aiutarsi concretamente nello studio, nella preparazione di
interrogazioni e verifiche e nel potenziamento delle abilità sociali.
TEAM BUILDING
4. BIG TEAM
5. Insegnanti
6. I nostri valori
7. I nostri obiettivi
8. Le nostre regole
9. Gratificazioni
10. TEAM 1° Quadrimestre (composizione e funzioni)
11. Coordinatore (definizione incaricati e funzioni)
12. Segretario (definizione incaricati e funzioni)
13. Assistente (definizione incaricati e funzioni)
TEAM TIME
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14. SMALL TEAM
15. Aiutante (definizione incaricati e funzioni)
16. Outsider (definizione incaricati e funzioni)
17. Etnopeer (definizione incaricati e funzioni)
18. Major Educator (definizione incaricati e funzioni)
È preferibile che un docente incaricato dal Consiglio di classe (non
necessariamente sempre lo stesso) presenti le attivazioni previste
mese per mese e si incarichi di tenere aggiornati gli altri docenti tramite Report sulle attività svolte e sui risultati conseguiti.
Per quanto riguarda invece le parti che si ripetono, ovvero:
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Briefing (fine mese)
I miei voti - Auto-valutazione
la prima volta è necessario che un docente spieghi le modalità di svolgimento; in seguito sarà possibile proporre ai Coordinatori di
condurre le attivazioni previste mese per mese ciascuno nel proprio
TEAM, eventualmente verificando tramite Report che abbiano svolto adeguatamente il lavoro.
TEAM TIME
Settembre Prove d’ingresso
Attivazione: Tutti uguali tutti diversi Life Skill: Autoconsapevolezza
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Ottobre
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese) Soft Skills
Attivazione: Report Life Skill: Empatia
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
TEAM TIME
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Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Novembre Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Hard skills Attivazione: Organizzazione del tempo
(Credo normativo, Decision Making)
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana) Briefing (fine mese)
I miei voti - Auto-valutazione Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Dicembre
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Attivazione: Metodo di studio (Pensiero critico) TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Gennaio
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese) Attivazione: Rapporto con i docenti (Relazioni
interpersonali) Prendere appunti
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
Pagella 1° Quadrimestre Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Febbraio Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Attivazione: Mi faccio interrogare (Comunicazione efficace)
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
TEAM TIME
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TEAM 2° Quadrimestre
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Marzo
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese) Attivazione: Emozioniamoci (Gestione delle emozioni)
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Aprile Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Attivazione: SWOT ANALYSIS (Problem solving)
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana) Briefing (fine mese)
I miei voti - Auto-valutazione Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Maggio Obiettivi e gratificazioni (inizio mese)
Attivazione: Non ce la faccio più (Gestione dello stress) TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
Giugno
Obiettivi e gratificazioni (inizio mese) Attivazione: La mappa esistenziale (Creatività)
TEAM TIME (minimo un giorno a settimana)
Briefing (fine mese) I miei voti - Auto-valutazione
Report per la condivisione delle informazioni tra docenti
TEAM TIME
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TABELLA DI MARCIA Nel seguente schema indicheremo i tempi medi per l’attuazione di
ciascuna attivazione, al fine di facilitare l’organizzazione del lavoro per
il docente.
È preferibile che non sia sempre lo stesso docente a proporre le attivazioni in modo da non dover incidere sempre sulla stessa materia,
anche perché è importante che lo studente acquisisca la capacità di esportare le metodologie, che ha appreso nello studio di una materia,
anche in altre materie.
Oltre alla frequente attuazione del lavoro di TEAM TIME, alla presenza
del Coordinatore e con la collaborazione degli Assistenti suggeriamo di utilizzare le attivazioni TOP TEN (in grassetto) ovvero quelle da
ripetere più spesso perché particolarmente utili al fine di migliorare gli
esiti scolastici degli studenti.
TEAM TIME
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ARTICOLAZIONE TEAM TIME
PRESENTAZIONE INIZIALE
UTILIZZO SUCCESSIVO
TEAM BUILDING
PRESENTAZIONE 15 minuti
BIG TEAM 30 minuti
INSEGNANTI
10 minuti a insegnante In caso di necessità
I NOSTRI VALORI 30 minuti Poster
I NOSTRI OBIETTIVI 30 minuti Poster, verifica
a distanza
GRATIFICAZIONI 30 minuti Poster, verifica
a distanza
LE NOSTRE REGOLE 30-45 minuti Poster, verifica a distanza
TEAM E TEAM 2
QUADRIMESTRE
1 ora 1 ora se
necessario
cambiare TEAM
COORDINATORE
1 ora Operativo nel TEAM TIME
SEGRETARIO
10 minuti Operativo nel
TEAM TIME
ASSISTENTE
10 minuti per ogni
materia
Operativo nel
TEAM TIME
SMALL TEAM
15 minuti Quando è opportuno
AIUTANTE
15 minuti Operativo nello
SMALL TEAM
OUTSIDER
15 minuti Quando è
opportuno
ETNOPEER Da definire Se necessario
MAJOR EDUCATOR Da definire Se necessario
TEAM TIME
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TEAM TIME
HARD, SOFT E LIFE SKILLS 15 minuti per ogni skill
TUTTI UGUALI, TUTTI
DIVERSI
1 ora a settembre
REPORT 1 ora a ottobre. poi durata variabile
Ripetibile all’occorrenza
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO
1 ora a novembre Verifica a distanza
METODO DI STUDIO 3 ore a dicembre poi da svolgersi a
casa
Ripetibile nelle varie
materie
VACANZE DI NATALE 15 minuti spiegazione
e 1 ora a gennaio
RAPPORTO CON I
DOCENTI
15 minuti a gennaio
poi contemporaneo alle spiegazioni
Ripetibile in
ogni materia
PAGELLA 1 ora a
gennaio/febbraio
MI FACCIO
INTERROGARE
20-30 minuti a
febbraio e prima delle interrogazioni
Ripetibile
nelle varie materie
EMOZIONIAMOCI 1 ora a marzo
SWOT ANALYSIS 1 ora ad aprile
NON CE LA FACCIO PIÙ 1 ora a maggio
LA MIA MAPPA ESISTENZIALE
1 ora a giugno
ATTIVAZIONI MENSILI
OBIETTIVI 20-30 minuti Ripetibile
BRIEFING 1 ora Ripetibile
I MIEI VOTI – AUTOVALUTAZIONE
1 ora Ripetibile
TEAM TIME
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CONDIZIONI INDISPENSABILI PER L’ ATTUAZIONE Ora esamineremo le condizioni indispensabili per1 rendere efficace
l’attuazione del TEAM TIME.
FATTORE TEMPO
Data d’inizio
Evidentemente è preferibile poter iniziare ad applicare questa metodologia fin dalle prime settimane di scuola, onde evitare che si
strutturino pericolose dinamiche in classe, sia tra studenti
(conflittualità, scissione del gruppo, bullismo e cyberbullismo) sia tra studenti e docenti (demotivazione, comportamenti oppositivo-
provocatori, anti-leader, assenze protratte, dispersione scolastica che, come è risaputo, si manifesta già nei primi mesi di scuola, sovente
nella scuola primaria con la forma della fobia scolastica). Sulla base delle sperimentazioni effettuate finora riteniamo che una
condizione indispensabile per l’applicazione del metodo sia quella di
cominciare ad attuarlo entro dicembre, in modo che ci sia oggettivamente il tempo per consentire a tutti gli studenti di
recuperare le eventuali insufficienze e di non perdere l’anno.
Frequenza
Certamente è preferibile utilizzare la metodologia del TEAM TIME in modo sistematico più volte alla settimana, in quanto può favorire la
possibilità che gli studenti si aiutino tra loro nella comprensione ed elaborazione degli appunti presi durante le spiegazioni dei docenti,
nella preparazione per le verifiche e delle interrogazioni, nella
predisposizione di eventuali approfondimenti, per potenziare le life e soft skills oltre alle hard skills. La frequenza minima del TEAM TIME è da intendersi quella di almeno una volta al mese per ciascuna materia come
‘allenamento’ prima di ciascuna verifica scritta e/o orale. Durante il tempo del TEAM TIME il docente potrà occuparsi di altre
attività (correggere i compiti, preparare la lezione successiva, ecc.)
TEAM TIME
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FATTORE UMANO
Docenti
Per quanto riguarda la partecipazione dei docenti all’implementazione del metodo normalmente accade che ci siano Consigli di classe/Team
dei docenti composti da molti insegnanti motivati ed altri in cui solo
pochi siano interessati ad applicarlo. Si ritiene indispensabile la partecipazione attiva di almeno 2-3
insegnanti concretamente disponibili a presentare le attivazioni, specialmente quelle della fase del TEAM Building e
comunque anche le altre attivazioni nella scuola primaria e secondaria di I grado.
Condizione irrinunciabile è che tutti i docenti devono indicare il
nome di 2-3 Assistenti per le loro materie e rispettare la frequenza minima suesposta in maniera tale da garantire agli studenti
di potersi preparare con un’ottica di interdipendenza positiva. I risultati migliori si ottengono quando almeno l’80% dei docenti
partecipa, favorendo nelle sue materie l’applicazione della
metodologia del TEAM TIME, con la conduzione dei Coordinatori.
Etnopeer
Non in tutte le scuole sarà possibile o necessario attivare questa parte della metodologia, per assenza di studenti stranieri.
Considerato però il costante aumento di minori stranieri che arrivano
in Italia per ricongiungimento familiare senza alcuna preparazione nella lingua italiana, è opportuno che le scuole si tengano pronte
ad attivarla ‘on demand’. Gli Etnopeer potranno essere anche studenti italiani competenti in
un’altra lingua conosciuta dal compagno straniero (inglese, spagnolo,
francese).
Major educator
Non in tutte le scuole sarà possibile o necessario attivare queste
risorse, in considerazione delle condizioni di svantaggio sociale e culturale eventualmente presenti nella scuola.
TEAM TIME
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I Major Educator potrebbero essere sia studenti più grandi sia
ex-allievi in cerca di prima occupazione (che altrimenti
potrebbero correre il rischio di aumentare le fila dei Neet), disponibili a partecipare a questa importante iniziativa, con il possibile
conseguimento di un Attestato di partecipazione in qualità di Major Educator al TEAM TIME organizzato dalla scuola che li
accoglie.
FATTORE STRUMENTALE
Non in tutte le scuole sarà possibile utilizzare le nuove tecnologie, la
LIM in particolare è ancora un lusso poco diffuso, così come il pieno utilizzo dell’aula computer in cui ciascuno studente possa
effettivamente disporre di una propria postazione, o possieda un
Tablet personale. Per non creare discriminazioni nei casi in cui ci sia uno svantaggio
economico, si potrà ricorrere al più semplice metodo del quaderno personale e/o dei poster da appendere in classe.
FATTORE MOTIVAZIONALE
È indispensabile definire fin dall’inizio dell’anno le gratificazioni che gli
studenti potranno ricevere man mano che raggiungeranno gli obiettivi prefissati.
Naturalmente è indispensabile che gli adulti di riferimento,
insegnanti, genitori, altre figure significative, rispettino gli accordi premiando le classi meritevoli (BIG TEAM) evitando
tassativamente di creare competizione tra i diversi TEAM.
TEAM TIME
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ARTICOLAZIONE DELLA GUIDA
TIPOLOGIA DI SCUOLA
Le attivazioni, che proponiamo nel TEAM TIME, sono state pensate
in due versioni, una per gli allievi degli ultimi anni della scuola primaria
e gli studenti della scuola secondaria di I° grado ed un’altra versione
per gli studenti del biennio della scuola secondaria di II° grado. Per
ciascuno dei due livelli è stato predisposto un idoneo Quaderno dello
studente “FACCIAMO TEAM”, in cartaceo per la scuola primaria e
secondaria di I° grado e sia in cartaceo che in formato digitale per la
scuola secondaria di II° grado, a cui il docente potrà fare riferimento.
PROBLEMATICA RISCONTRATA
In questo riquadro viene evidenziata la problematica a cui l'attivazione
intende offrire una soluzione.
OBIETTIVO FORMATIVO
In questo riquadro vengono fornite le indicazioni relative agli obiettivi
specifici che, di volta in volta, si intendono raggiungere.
SKILLS POTENZIATE
In questo riquadro vengono indicate le skills (abilità) potenziate dal TEAM TIME, sia quelle definite dall’OMS (1994) come life skills (abilità per la vita), ovvero ‘Autoconsapevolezza’, ‘Gestione delle
emozioni’, ‘Gestione dello stress’, ma anche altre skills che hanno forti sovrapposizioni con le cosiddette soft skills richieste nei contesti
lavorativi: ‘Comunicazione efficace’, l’abilità nelle ‘Relazioni interpersonali’, ‘l’Empatia’, competenze cosiddette 'sociali' che
potranno essere utili nei confronti dei colleghi e dei clienti, l'abilità nel ‘Problem solving’ nel ‘Pensiero critico’, ‘Decision making’ e 'Creatività',
che sono skills relative alle competenze professionali utili, in
particolare, nell'area della Ricerca e dello Sviluppo. Verrà inoltre stimolata un'elaborazione circa l'adeguatezza del loro
'Credo normativo'.
TEAM TIME
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Il TEAM TIME potenzia inoltre abilità trasversali, specifiche del contesto professionale (soft skills), come 'Leadership', 'Capacità
organizzativa', 'Intraprendenza', 'Competenza nella gestione del tempo', 'Entusiasmo', 'Capacità di lavorare in TEAM', 'Abilità nella
negoziazione', 'Senso di responsabilità', 'Adattabilità al cambiamento'. Infine l'utilizzo del TEAM TIME sviluppa anche competenze tecniche
(hard skills) ovvero migliora l'abilità nell'utilizzo delle nuove tecnologie,
in particolare nell'area dell'informatica (tablet, skype, email).
Lo sviluppo delle life e soft skills nonché delle hard skills relative alle
competenze tecnologiche e l’assetto di lavoro, indicato nel TEAM
TIME, favoriscono l’acquisizione di altre hard skills, ovvero delle
competenze specifiche professionalizzanti.
TEMPISTICA
In questo riquadro si indica il momento dell'anno in cui è preferibile proporre l'attivazione in questione e la durata media, che può variare
in funzione dell'età dei partecipanti, della numerosità del gruppo classe
e di eventuali particolari problematiche presenti.
STRUMENTI
In questo riquadro vengono fornite informazioni relative agli eventuali strumenti necessari, quali ad esempio: normale lavagna, gesso e cancellino; lavagna a fogli mobili con pennarelli per poter conservare
le riflessioni emerse nel gruppo; LIM; quaderno e penna, tablet; pc;
skype.
CONTESTO DI APPLICAZIONE
In questo riquadro viene evidenziato il contesto in cui si suggerisce di applicare l'attivazione, che potrà essere: BIG TEAM, TEAM oppure
SMALL TEAM. Nel Quaderno dello studente 'FACCIAMO TEAM' per ogni
strategia proposta viene suggerito il contesto idoneo per applicarla.
TEAM TIME
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CONDUTTORE
BIG TEAM In questo riquadro viene individuato il conduttore dell'attivazione, che,
nel BIG TEAM, potrà essere un docente incaricato secondo le modalità
di seguito indicate, oppure ciascun docente per la propria materia, perché è un'attivazione 'ripetibile' all'occorrenza.
Il Consiglio di classe/Team dei docenti può decidere che ci sia un 'insegnante Referente del TEAM TIME ' per la classe, oppure che gli
insegnanti si dividano equamente le attivazioni da proporre nel BIG
TEAM e ci sia di volta in volta un docente incaricato di implementare una determinata attivazione.
Il vantaggio nel primo caso è che sia immediatamente riconoscibile per gli studenti il docente con cui approfondire qualsiasi informazione
inerente al TEAM TIME, ma lo svantaggio è che il docente incaricato dovrà utilizzare diverse ore di insegnamento della sua materia
dedicandole al TEAM TIME; nel secondo caso il vantaggio è dato dalla
certezza per gli studenti che il modello è effettivamente condiviso da tutti i docenti, lo svantaggio è che si rende necessario una
pianificazione iniziale per la distribuzione delle attività tra i docenti. L’autrice della presente guida predilige comunque la seconda modalità
(perché più coerente con l'idea di TEAM) e con l'occasione ricordiamo
che tutti i docenti diventano 'Leader del TEAM TIME ' nel momento in cui utilizzano questa metodologia in classe.
In entrambi i casi è opportuno che si stenda un sintetico Report (eventualmente affidandolo ad un Segretario scelto tra gli studenti)
che, dopo supervisione del docente conduttore, venga condiviso tra i docenti tramite mailing list ed eventualmente inoltrato anche al
Dirigente scolastico, per mettere tutti al corrente degli sviluppi.
L'Outsider per definizione lavorerà da solo e sarà il docente a decidere quando potrà proporre alla classe, ovvero al BIG TEAM, il materiale
di approfondimento predisposto.
TEAM
Quando l'attivazione viene realizzata in un TEAM, il conduttore sarà il Coordinatore; anche in questo caso potrà essere utile realizzare un
sintetico Report settimanale o mensile sulle attività svolte in maniera tale da consentire ai docenti di monitorare le attività realizzate nei
diversi TEAM.
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SMALL TEAM
Infine i conduttori saranno l'Assistente, o l'Etnopeer o il Major Educator insieme all'Aiutante all'interno dello SMALL TEAM, sempre
con supervisione di un docente curricolare o di sostegno.
STRATEGIA CONSIGLIATA
In questo riquadro vengono indicate le migliori procedure per mettere
in pratica le attivazioni proposte. Talvolta applicare una strategia sbagliando i tempi o le procedure può
ottenere imprevedibili 'effetti collaterali' nocivi. Considerato che una delle 10 Regole auree del TEAM TIME,
mutuata dal Team work, è relativa alla circolarità
dell'informazione, nell'auspicabile caso in cui gli studenti fossero in rete tra loro e nella mailing list del docente, si suggerisce che i file
contenenti il Report, con gli elementi salienti delle attivazioni realizzate, venga inviato a ciascuno studente, così come a ciascun
docente.
SPUNTI DI RIFLESSIONE
In questo riquadro vengono offerti spunti da fornire agli studenti per
favorire l'auto-consapevolezza e la condivisione con i compagni.
AVVERTENZE
In questo riquadro si propongono avvertimenti per migliorare i risultati delle attivazioni. Con l'occasione sottolineiamo che spesso attivazioni, apparentemente
molto semplici, possano avere un forte impatto trasformativo sugli studenti, per questo è importante non trascurarle.
In sostanza si tratta di 'individuare il punto dove porre la leva del cambiamento' (P. Perrotti, Seminari del giovedì presso 'Lo spazio
psicoanalitico'), il resto verrà da sé.
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FORMAT REPORT TRA DOCENTI
ATTIVAZIONE
DATA E DURATA
DOCENTE CONDUTTORE
PROBLEMATICA RISCONTRATA
OBIETTIVO FORMATIVO
STRATEGIA UTILIZZATA
VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI
Si consiglia di creare una mailing list con tutti i docenti della classe,
con lo psicologo scolastico nelle scuole in cui sia presente ed
eventualmente di mettere in cc anche il Dirigente scolastico, previo
accordo, per tenerlo informato sui progressi di ciascuna classe.
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DAL PDP AL PDC
Dal Piano Didattico Personalizzato al Piano Didattico Di Classe PROBLEMATICA RISCONTRATA
La Direttiva Ministeriale 'Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica' MIUR 27 dicembre 2012 introduce una importante
indicazione: “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. La Circolare Ministeriale n. 8 del 6.03.2013 presenta le Indicazioni
operative in merito alla precedente Direttiva Ministeriale e chiarisce
che: “Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. In realtà già la Legge 170/2010 (DM 5669/2011) prevedeva la “presa in carico” dell’alunno con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante di sostegno, attraverso la stesura
di un Piano Didattico Personalizzato (Decreto Ministeriale 5669 del
12.07.2011). La novità della recente normativa è data dall’evidenziare la necessità
di riconoscere precocemente la presenza in ciascuna classe, di tutte le scuole di ogni ordine e grado, di studenti con varie forme di Bisogni
Educativi Speciali (BES).
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L’attenzione quindi non dovrà essere posta solo verso gli studenti con
minorazioni, già tutelati dalla Legge 104, né solo verso coloro che presentano dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) tutelati
dalla Legge 170, ma anche verso altre forme di difficoltà per le quali si evidenzia la necessità di predisporre un adeguato Piano Didattico
Personalizzato (PDP). Questa encomiabile iniziativa in realtà sottopone i docenti ad un
consistente incremento della fatica legata all’insegnamento per la
molteplicità di problematiche che si possono manifestare in ciascun gruppo-classe.
Nel Protocollo 2563 del 22.11.2013 si sottolinea come “la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all’attivazione di un percorso specifico con la conseguente compilazione di un Piano Didattico Personalizzato”. Nonostante questo tentativo di circoscrivere la questione, non è affatto
infrequente ritrovare nella stessa classe studenti con specifiche disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 come i minorati
della vista, minorati dell’udito), allievi con la sindrome di Down, studenti con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) insieme ad
altri con Funzionamento
Intellettivo Limite, con ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) e/o con DOP (Disturbo Oppositivo-Provocatorio), talvolta
anche con varie altre problematiche non ‘certificabili’ per definizione, in quanto ad esempio riguardano studenti stranieri ultratredicenni neo
arrivati in Italia con scarsa conoscenza della lingua italiana e/o in
condizione di svantaggio socio-culturale. Evidentemente quest’insieme di fattori, unito allo scarseggiare degli
insegnanti di sostegno, produce un moltiplicarsi delle cause di stress lavoro-correlato, specialmente nei docenti che con maggiore impegno
cercano di far fronte alla attese degli studenti, delle famiglie e della società, volenterosi di essere efficaci trasmettitori di conoscenza ed
abili formatori della generazione dei lavoratori del futuro.
OBIETTIVO FORMATIVO
Lo strumento che proponiamo di predisporre, per il quale proponiamo la denominazione di “Piano Didattico di Classe” (PDC), sostanzialmente consiste nella strutturazione complessiva della classe
per favorire la attività previste nel TEAM TIME.
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L’attuazione del PDC intende favorire il raggiungimento di numerosi
obiettivi: - favorire l’interdipendenza positiva degli studenti;
- mobilitare le risorse interne al gruppo-classe; - promuovere le risorse degli studenti con BES;
- valorizzare le eccellenze; - formare gli studenti alle competenze necessarie per l’entrata nel
mondo del lavoro e nella vita: hard, soft e life skills. Last but not least l’applicazione del PDC può contribuire a ridurre le
cause di stress lavoro-correlato dei docenti.
CONTESTO DI APPLICAZIONE
Il Piano Didattico di Classe (PDC) è una strategia che riguarda l’intero gruppo classe, cioè il BIG TEAM, ma il contesto in cui si potrà
esplicitare potrà essere, di volta in volta, anche il TEAM o lo SMALL
TEAM, come vedremo meglio in seguito. Nel Quaderno dello studente 'FACCIAMO TEAM' per ogni strategia
viene suggerito il contesto idoneo in cui applicarla.
STRATEGIA CONSIGLIATA
Al fine di poter definire il Piano Didattico Personalizzato (PDC) è
necessario procedere con le seguenti fasi: FASE 1. Individuare, tramite prove d’ingresso, osservazione
sistematica, somministrazione di questionari - eventualmente anche l’utilizzo di test se è prevista la collaborazione di uno psicologo
scolastico - quali siano gli studenti che presentino dei Bisogni Educativi Speciali (BES) sia in presenza che in assenza di una certificazione, ma
siano considerati tali dai docenti, come previsto dalla normativa
vigente. FASE 2. Somministrare il Questionario per la definizione del
Coordinatore e quello relativo alla Composizione dei Team. In questo modo sarà possibile capire quali siano gli studenti che
vengono ritenuti più adatti a fare i Coordinatori e con quali compagni
ciascun allievo si trovi maggiormente a proprio agio. FASE 3. Definire quali siano gli studenti idonei a svolgere il ruolo di
Assistenti (2-3 per ogni materia) secondo l’opinione dei docenti.
TEAM TIME
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FASE 4. Definire il numero dei TEAM in base alla numerosità della
classe, in quanto ciascun TEAM non può essere composto da meno di 3 componenti, né oltre 5 studenti.
FASE 5. Iniziare a comporre il Piano Didattico di Classe (PDC) partendo dalla collocazione degli studenti più vulnerabili, con Bisogni
Educativi Speciali (BES). Questi studenti andranno inseriti in TEAM il cui Coordinatore, e
possibilmente gli altri componenti, abbiano manifestato una
disponibilità all’accoglienza nei suoi confronti. FASE 7. Individuare i potenziali componenti degli SMALL TEAM che
potranno far parte dello stesso TEAM laddove la necessità di una collaborazione tra Assistente e Aiutante debba essere maggiormente
frequente (ad esempio tra Assistente di inglese o di spagnolo e
studente con BES in quanto straniero in qualità di Aiutante). FASE 8. Individuare eventuali risorse aggiuntive facendo scouting nelle
classi superiori o tra ex-alunni per individuare giovani studenti disponibili a svolgere il ruolo di Major educator, specialmente nei casi
di svantaggio socio-culturale e/o linguistico.
(continua)
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TEAM TIME: La virata nel mondo della scuola
Il TEAM TIME è una strategia didattica innovativa che, introducendo
l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica, consente di compiere
una trasformazione profonda nel mondo della scuola: - dalla logica individualistica e competitiva, che produce scarsi
risultati alle prove Invalsi, elevati tassi di dispersione scolastica, dilaganti fenomeni di bullismo ed un costante
aumento dei comportamenti a rischio quali il consumo di sostanze tossiche (fumo, alcol, droghe) tra i giovani,
- all’ottica ecologica della valorizzazione reciproca delle risorse
per la promozione del benessere individuale, il potenziamento delle life, soft e hard skills, il miglioramento dell’autostima, il
rinforzo del senso di auto-efficacia, nella logica
dell’interdipendenza positiva e dello sviluppo dell’«ecosistema scuola».
Tutto dipende dalla posizione della vela, ovvero dall’assetto
mentale del docente che, con un cambiamento sostanziale delle sue strategie didattiche, può imprimere un radicale cambiamento di rotta
per i suoi studenti:
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo aggiustare le vele!
ISBN 978-88-908211-7-2 Euro 15,00
-Successo
scolastico
-Benessere
personale
-Solidarietà
tra pari
-Dispersione
scolastica
-Comportamenti
a rischio
-Bullismo