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SOFTWARE Come creare un archivio ben organizzato e sicuro · all’interno del database, è...

Date post: 16-Feb-2019
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110 TUTTI FOTOGRAFI Il lavoro di un fotografo merita un buon archivio. Le soluzioni software sono molto diversificate: vi proponiamo le più interessanti dalla gestione di un archivio individuale fino a quella per la vendita on-line. Senza dimenticare l’importanza della sicurezza. Come creare un archivio ben organizzato e sicuro Archivio: un argomento che compare presto o tardi nella vita di ogni fotografo, anche di quelli che non hanno nessuna intenzione di tenere un archivio ordinato; infatti certamente capiterà loro di cerca- re una specifica foto e di scoprire che se avessero organizzato un archivio, ora non perderebberoun’infinitàditemponellari- cerca cartella per cartella, disco per disco, Dvd per Dvd. Un archivio deve essere razionale, soprat- tutto se non siamo i soli a dovervi acce- dere: anche assistenti, soci, dipendenti che collaborano con noi devono riuscire a trovare le immagini facilmente. E’ evi- dentequindicheicriteridiorganizzazione delleimmaginidebbanoessereipiùchiari possibile. Per organizzare un archivio efficiente esi- stono diversi livelli di raffinatezza, adatti a vari carichi di lavoro di ogni realtà fo- tografica. Il metodo più semplice per gestire l’archi- vio è tramite cartelle e sotto-cartelle diret- tamente sul disco fisso. Il vantaggio prin- cipale è che sia dalle finestre del sistema operativo che da quelle di un qualunque browser di immagini, si possono recupe- rare i file: un sistema quindi di massima semplicità e praticamente universale. La controindicazione si presenta quando un’immagine risponde a più di un criterio di archiviazione, ponendo all’utente una scelta: salvare copie multiple in differenti cartelle, oppure sacrificare tutti i criteri di organizzazione tranne quello più impor- tante. Questo sistema ha quindi le gam- be corte: è intuitivo e semplice, ma poco flessibile. L’importanza dei metadati Una prima soluzione è l’utilizzo dei me- tadati:mantenendosempreunastruttura gerarchicaacartelle,possiamocomunque aumentarelepossibilitàdiricercainseren- doinformazionisupplementariall’interno dei file stessi, i metadati appunto; l’opera- zionesiesegueattraversoprogrammiche ne supportano la scrittura. Per ricercare i file possiamo affidarci sia a browser compatibili coi metadati che alle funzioni di ricerca del sistema operativo stesso. Il sistema funziona bene, riuscen- do ad unire la flessibilità della ricerca alla pratica distribuzione in cartelle. Il metodo del database Il metodo più efficace di archiviazione è però un altro, che funziona in modo diver- so da quelli visti finora. Il concetto base è che le immagini verranno salvate all’in- terno di un archivio, più precisamente un database, non direttamente accessibile dall’utente. Le immagini vi entrano trami- te un processo di importazione durante il quale sono arricchite dai primi metadati, inseriti dall’utente e che di solito descri- vono in senso generale un servizio foto- grafico. programmi a confronto SOFTWARE Adobe Bridge Asset Bank Photoshelter Photo Mechanic Filemaker Extensis Portfolio Apple Aperture AcdSee Pro Phase One Media Pro Adobe Lightroom
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110 TUTTI FOTOGRAFI

Il lavoro di un fotografo merita un buon archivio. Le soluzioni software sono molto diversificate: vi proponiamo le più interessanti dalla gestione di un archivio individuale

fino a quella per la vendita on-line. Senza dimenticare l’importanza della sicurezza.

Come creare un archivio ben

organizzato e sicuro

Archivio: un argomento che compare presto o tardi nella vita di ogni fotografo, anche di quelli che non hanno nessuna intenzione di tenere un archivio ordinato; infatti certamente capiterà loro di cerca-re una specifica foto e di scoprire che se avessero organizzato un archivio, ora non perderebbero un’infinità di tempo nella ri-cerca cartella per cartella, disco per disco, Dvd per Dvd. Un archivio deve essere razionale, soprat-tutto se non siamo i soli a dovervi acce-dere: anche assistenti, soci, dipendenti che collaborano con noi devono riuscire a trovare le immagini facilmente. E’ evi-dente quindi che i criteri di organizzazione delle immagini debbano essere i più chiari possibile.Per organizzare un archivio efficiente esi-stono diversi livelli di raffinatezza, adatti a vari carichi di lavoro di ogni realtà fo-tografica.Il metodo più semplice per gestire l’archi-

vio è tramite cartelle e sotto-cartelle diret-tamente sul disco fisso. Il vantaggio prin-cipale è che sia dalle finestre del sistema operativo che da quelle di un qualunque browser di immagini, si possono recupe-rare i file: un sistema quindi di massima semplicità e praticamente universale. La controindicazione si presenta quando un’immagine risponde a più di un criterio di archiviazione, ponendo all’utente una scelta: salvare copie multiple in differenti cartelle, oppure sacrificare tutti i criteri di organizzazione tranne quello più impor-tante. Questo sistema ha quindi le gam-be corte: è intuitivo e semplice, ma poco flessibile.

L’importanza dei metadatiUna prima soluzione è l’utilizzo dei me-tadati: mantenendo sempre una struttura gerarchica a cartelle, possiamo comunque aumentare le possibilità di ricerca inseren-do informazioni supplementari all’interno

dei file stessi, i metadati appunto; l’opera-zione si esegue attraverso programmi che ne supportano la scrittura. Per ricercare i file possiamo affidarci sia a browser compatibili coi metadati che alle funzioni di ricerca del sistema operativo stesso. Il sistema funziona bene, riuscen-do ad unire la flessibilità della ricerca alla pratica distribuzione in cartelle.

Il metodo del databaseIl metodo più efficace di archiviazione è però un altro, che funziona in modo diver-so da quelli visti finora. Il concetto base è che le immagini verranno salvate all’in-terno di un archivio, più precisamente un database, non direttamente accessibile dall’utente. Le immagini vi entrano trami-te un processo di importazione durante il quale sono arricchite dai primi metadati, inseriti dall’utente e che di solito descri-vono in senso generale un servizio foto-grafico.

programmi a confrontoSOFTWARE

Adobe Bridge

Asset Bank

Photoshelter

Photo Mechanic

Filemaker

Extensis Portfolio

Apple Aperture

AcdSee Pro

Phase One Media Pro

Adobe Lightroom

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Il sistema di etichette e archiviazione di AcdSee Pro.

La modalità Organize di AcdSee Pro è quella del classico browser di immagini.

Il pannello sviluppo file Raw di AcdSee Pro comprende solo gli strumenti fonda-mentali.

I programmi che gestiscono l’archivio permettono di assegnare metadati e di creare collezioni, smart folder, raccolte in base alle tematiche scelte dall’utente. L’efficienza è massima poiché le ricer-che sono rapide e ricche di criteri e per-chè sono presenti funzioni di compara-zione, impaginazione, modalità di usci-ta come file Pdf, web gallery, supporto ai social network; inoltre le immagini non vengono mai duplicate e il databa-se è in grado di eseguire manutenzioni su se stesso, oppure di creare copie di sicurezza su altri dischi fissi.In alternativa all’archiviazione diretta all’interno del database, è possibile la-vorare salvando le immagini all’interno di normali cartelle, per esempio su un disco esterno; in questa modalità, i pro-grammi più evoluti permettono di ese-guire la maggior parte delle operazioni anche quando il disco è off-line (leggi: non è presente); non appena il disco sarà collegato il programma provvede-rà ad aggiornare lo stato dell’archivio correttamente.

La soluzione serverL’archiviazione a livello di agenzia fun-ziona meglio se appoggiata ad un ser-ver, realtà nella quale l’archivio risiede

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112 TUTTI FOTOGRAFI

L’area di lavoro di Aperture, evoluto software di archiviazione e di sviluppo dei file Raw.

Pannello flottante delle parole chiave di Aperture: in questo esempio il riassunto delle parole presenti nel progetto corrente.

L’archiviazione geografica è uno strumento particolare per catalogare e ricercare le immagini in base al luogo di ripresa.

Durante la fase di importazione si inseri-scono i primi metadati, qui in Aperture.

su un computer centrale, mentre gli utenti vi posso accedere dalle loro postazioni anche contemporaneamente. Al prezzo di un computer configurato come server e di software dal costo impegnativo è pos-sibile gestire un archivio fotografico sia internamente che esternamente, fornendo la possibilità, ed esempio, ai fotografi di inserire le immagini, ai clienti di selezio-narle, fino ad arrivare all’e-commerce, op-pure ad un servizio di banca immagini. Per situazioni particolari è possibile creare un proprio archivio utilizzando program-mi di gestione di database in cui l’utente possa definire a piacere grafica, funzioni e criteri; sebbene manchino molte funzioni avanzate, questo genere di soluzione con-sente all’utente di impostare criteri molto particolari.

Quale programma usareI programmi che permettono anche ad un utente non professionista di archi-viare le immagini sono Aperture, Bridge, Lightroom, Media Pro e AcdSee Pro. Con la stessa praticità, ma con la potenza del multi-user, troviamo Extensis Portfolio abbinato a Extensis Portfolio Server, tra-mite i quali una piccola agenzia può cen-tralizzare il proprio archivio su un server interno e avere diversi operatori che vi operano contemporaneamente.I programmi che presentiamo condivido-no il sistema di classificazione per stelline ed etichette e la lettura e scrittura dei me-tadati, due funzioni senza le quali sarebbe inutile parlare di archiviazione. Per il servizio database su server remoto troviamo Asset Bank e Photoshelter, due

soluzioni che spostano l’archiviazione on-line, fornendo brillanti soluzioni per la vendita, la condivisione e il lavoro in team. In ultima analisi osserviamo Filemaker, software generico per il database, trami-te il quale si possono creare strutture ad hoc.

ApertureAperture ha aperto la strada ai programmi dedicati alla fotografia e comprende im-portanti funzioni di archiviazione oltre che altrettanto importanti modalità di output. Aperture consente di importare le immagi-ni all’interno del proprio database, oppure di lavorare direttamente sulle cartelle. I criteri di organizzazione comprendono “progetti” al cui interno risiedono le im-

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Una porzione dei numerosi metadati che Bridge è in grado di leggere.

magini. All’interno dei progetti, l’utente ha la facoltà di creare cartelle, album, siti web, libri, tavoli luminosi, senza mai au-mentare le dimensioni dell’archivio grazie ai riferimenti alle fotografie originali. La funzione Smart Folder permette di riu-nire immagini che soddisfano particolari criteri di ricerca, anche in modo dinamico, per esempio foto con tre stelle di valuta-zione, orizzontali, scattate in certo luogo e con una certa fotocamera. Ulteriori si-stemi di gestione prevedono sia la geo-locazione che il riconoscimento dei volti. Aperture ha un sistema completo di ge-stione dei metadati, adatto all’organizza-zione efficiente di un archivio. Per una maggiore garanzia di sicurezza, Aperture consente di creare una copia automatica del proprio archivio su un altro disco, oltre alle stesse funzioni eseguite dal si-stema operativo della “mela” quando la funzione Time Machine è attiva.Non va dimenticato il buon convertitore di file Raw integrato, il primo a suppor-tare le correzioni locali. E’ prevista la la-vorazione off-line, nel caso l’utente non importi nel database le immagini, ma si sia affidato a dischi fissi esterni. E’ assente il supporto alla multi-utenza, per cui Aperture rimane un ottimo stru-mento per il singolo fotografo, meno per il lavoro di agenzia.Esiste una versione semplificata di Aperture, sconosciuta ai più: iPhoto. Col fratello maggiore condivide la filosofia generale, ma l’orientamento è più amato-riale che professionale; merita comunque di essere citato perché è uno dei pochi programmi economici (gratuito con l’ac-quisto di un Mac) a vantare un efficiente archivio interno.

BridgeBridge è il potente browser immagini di Adobe che rende disponibile un’an-teprima di praticamente qualunque file prodotto all’interno delle Creative Suite. Il programma mostra i file contenuti al-l’interno delle cartelle, ma nel flusso di lavoro non è prevista l’importazione in un database o un archivio. Oltre alla poten-za in lettura di molti file, Bridge permette una complessa organizzazione dei meta-dati, grazie alla libera creazione personale di parole chiave e sotto-parole chiave da parte dell’utente. Con la forza della profonda analisi dei file, Bridge consente di selezionare le imma-gini in base a numerosi parametri, per esempio tutte le immagini scattate con una data lunghezza focale all’interno di

La creazione dei criteri per la raccolta avanzata di Bridge.

Il pannello Parole Chiave di Bridge, qui personalizzate secondo le esigenze del-l’utente.

Il pannello Raccolte permette la creazione di gruppi di im-magini senza duplicare gli ori-ginali, una sorta di riferimento alla posizione originale.

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L’importazione delle immagini di Photo Mechanic offre opzioni di gestione avanzate.

Il curioso meccanismo di visione al 100% di Photo Mechanic: partendo dalla visione browser tradizionale, una volta selezionata un’immagine tutto lo spazio rimanente del browser è destinato ad area di anteprima. L’area di anteprima varia in base alla posizione dell’immagine da analizzare.

Lo strumento di ricerca di Photo Mechanic.

un disco fisso; i criteri sono davvero tanti, molto utili nella ricerca complessa di immagini. La funzione “raccolta” crea un album virtuale (senza duplicare le immagini, quindi) con il con-tenuto selezionato all’interno di diverse cartelle, mentre la raccolta “avanzata”, permette di stabili-re criteri specifici al fine di avere una raccolta con le immagini che soddisfano i criteri scelti.Il programma implementa un potente editor di immagini: Camera Raw Plug-in; nonostante sia costruito per gestire i file Raw, questo plug-in legge ed elabora anche Jpeg e Tiff. Bridge, come metodi di uscita dei file, permette di creare Pdf e pagine Web. Tuttavia ancora oggi questo programma soffre di incomprensione presso molti utenti, a cui sfug-

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Il browser immagini di Media Pro.

gono le potenzialità; volendo esagerare, possiamo dire che Lightroom sia una ver-sione di Bridge ottimizzata per i fotografi. Bridge è consigliabile sia per l’utente sin-golo che per gruppi di lavoro; sebbene non fornisca funzioni avanzate di database, di-spone di un efficiente set di strumenti per i metadati.

LightroomLightroom è lo strumento che si avvicina di più alle esigenze di un fotografo, grazie

al potente plug-in Camera Raw e la ge-stione organizzata dell’archivio. Come per Media Pro, Aperture e iPhoto, le immagini risiedono all’interno di un database, qui chiamato Catalogo. Esistono tuttavia alternative all’importa-zione dei file nell’archivio, come l’importa-zione in modalità copia dove le immagini originali rimangono nella locazione origi-nale e Lightroom le duplica all’interno del proprio catalogo; oppure, in modo simile a Bridge, le immagini vengono lasciate

nel dispositivo di memoria originale e Lightroom lavora direttamente sui file. Lightroom integra le stesse potenzialità metadati di Bridge, con molteplici opzioni di uscita, tra le quali video, Pdf, email e libri di ottima qualità. Come le soluzioni Apple, Lightroom ospita un modulo di geo-locazione, estendendo i criteri di ri-cerca anche in base al luogo di scatto, se già integrato nei file, oppure aggiunto ma-nualmente in una fase successiva. Alla chiusura del programma, per mag-

Panoramica degli strumenti di Media Pro: un editor basilare, l’invio delle immagini ad un altro programma, l’invio tramite email, la classificazione tramite etichette e stelline, le opzioni per filtrare la visualizzazione.

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Il proprio spazio web, dove la grafica si può scegliere tra diversi template.

giore sicurezza, è regolarmente proposta una piccola operazione di back-up del proprio archivio. Per un fotografo o per una piccola agen-zia Lightroom, oppure il concorrente Aperture, rappresenta la soluzione ideale di gestione archivio, con la sola limitazio-ne dell’utente singolo, quindi con un ar-chivio non gestibile contemporaneamen-te da più utenti.

Media ProPhase One, noto produttore di dorsi digi-tali e del pregiato Capture One, ha rilevato una soluzione software che in passato si è presentata sotto diversi nomi: iView e Express Media. Ora, col nome Media Pro, è il compagno ideale per i flussi di lavori che utilizzano Capture One. Vediamo questa sinergia: da una parte Capture One è la soluzione ideale per lo sviluppo dei file Raw e la prima integra-zione dei metadati, dall’altra Media Pro costituisce la soluzione archivio e data-base, con la creazione di criteri di cata-logazione, lavoro off-line, esportazione e ogni altro supporto per la gestione delle immagini. In realtà il flusso di lavoro è più complicato rispetto a Lightroom o Aperture poichè è necessario prima con-vertire i file Raw con un software e poi archiviarlo con un altro, mentre assume più senso all’interno di una struttura or-ganizzata come una piccola produzione, dove troviamo un fotografo, un opera-tore dedicato a Capture One ed uno che organizza tutto l’archivio su Media Pro, magari in sede separata. Come per altre soluzioni, Media Pro permette la crea-zione di copie virtuali per organizzare e confrontare le immagini. Il trattamento dei metadati e delle parole chiave è affi-dato a ottimi strumenti.

AcdSee Pro Bridge Aperture Lightroom iPhoto Media Pro Photo Mechanic Portfolio Portfolio Server

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AcdSee ProAcdSee è stato uno dei precursori dei browser immagini evoluti. Già diffuso negli anni Novanta, è stato un punto di riferimento fino alla comparsa di Bridge. Oggi AcdSee Pro condivide con le altre soluzioni i tratti fondamentali tipici: brow-ser, visore e modulo di sviluppo file Raw compatibile con Jpeg e Tiff. Il supporto ai metadati segue la stessa filosofia di Bridge, quindi molto intuitiva. Il piccolo modulo di conversione Raw, assolutamente elementare, é un piccolo strumento per impostare una temperatu-ra colore più corretta e sistemare qualche grossolano errore di esposizione; manca-no strumenti specifici e “miracoli” softwa-re.La scelta di questo programma ha sen-so se l’utente non utilizza prodotti Adobe, i quali integrano sempre il degno Bridge.

Extensis Portfolio e Extensis Portfolio Server 10 StudioCome quelle viste finora, Extensis Portfolio è una soluzione per l’archivia-zione: browser, metadati, compatibilità elevata, varie opzioni di output. Il pro-gramma è chiaramente dedicato all’ar-chiviazione, col supporto a servizi come invio di immagini tramite email, modi-fica dei metadati, conversione in batch, gestione delle proprietà dei file come la modifica e l’integrazione dei metadati, fino ad arrivare alla creazione di piccole pagine web e slideshow.Extensis Portfolio, come Media Pro, è un programma che si deve affiancare ad altri per la gestione delle immagini, in questo caso un buon convertitore di file Raw.E’ disponibile, ad un prezzo interessante per il tipo di programma, la versione ser-

Extensis

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ver per centralizzare l’archivio e gestirlo contemporaneamente da più utenti; è un investimento da tenere in considerazione per realtà in crescita, dove si prevedono figure destinate all’archiviazione e alla vendita di immagini on-line.

Photo MechanicPhoto Mechanic è uno strumento in li-nea con Bridge e AcdSee Pro: un brow-ser evoluto, con interessanti funzioni che farebbe piacere anche in altri pro-grammi. Il funzionamento è in linea con la tendenza attuale: colonna a sinistra per navigare nelle cartelle, mentre l’area principale è dedicata alle miniature delle immagini. Manca a prima vista un’area di antepri-ma dettagliata, ma magicamente appa-re, non appena si utilizza lo strumento

di ingrandimento su un’immagine: ad esclusione della riga e della colonna nelle quali risiede l’immagine, tutto lo spazio è temporaneamente dedicato al-l’anteprima.Le funzioni di importazione, qui chiamate Ingest, comprendono intelligenti opzioni come la doppia copia di sicurezza. Molto interessante è la funzione Live Ingest, durante la quale il programma importa automaticamente le immagini in arrivo da fotocamere collegate. La gestione di file Raw è affidata ad Adobe Dng Converter, da installare a parte, il quale si occupa solo di trasfor-mare i file Raw proprietari in copie Dng universali. Le funzioni di upload sono davvero com-plete; oltre al normale FTP troviamo il supporto per i più conosciuti service on

I menu con le funzioni di Photoshelter.

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line: PhotoShelter, Flickr, SmugMug e altri ancora. Non manca la gestione dei metadati, completa come nelle altre so-luzioni. Photo Mechanic merita un esame appro-fondito delle sue opzioni e piccole fun-zionalità, talvolta geniali, tutte rivolte a semplificare il lavoro.

Asset BankIl livello più impegnativo nell’organizza-zione di un archivio è rappresentato dai servizi on-line di storage ed e-commer-ce. Uno dei più completi è Asset Bank, dove, oltre l’archiviazione classica, è possibile creare utenti con potenzialità diverse: fotografi, amministratori, archiviatori, clienti abituali, solo a titolo di esempio. Il sistema si comporta come gli altri browser immagini, ma solo attraver-so un’interfaccia web. Il costo é molto elevato e ad esso va aggiunto un prezzo mensile per l’hosting; il servizio è estre-mamente efficace e disponibile comoda-mente sia in agenzia che al di fuori di essa: in viaggio, con dispositivi mobili o computer connessi alla rete ed è inol-tre garantito il back-up continuo dei dati registrati, altra nota fondamentale per la sicurezza delle informazioni. Grazie alla personalizzazione dell’in-terfaccia web, Asset Bank permette di rendere meglio riconoscibile il proprio spazio. L’esperienza da parte di chi sfo-glia il sito è positiva: grafica, servizi e opzioni per chi naviga sono chiari; Asset Bank offre un ottimo servizio per chi è alla caccia ogni giorno di immagini da acquistare.I livelli di personalizzazione sono tantissi-mi, in modo che ognuno possa scegliere le opzioni più adatte al proprio lavoro e alle esigenze di vendita. Molto interessante la modalità di appro-vazione, nella quale un fotografo invia le immagini al cliente per la prima selezione e questo ultimo, tramite la pagina di re-visione, conferma le immagini approvate tramite una semplice casella di spunta; non occorre più passare attraverso email con decine di nomi di file approvati da ri-cercare nell’archivio. Si tratta di una soluzione per realtà la-vorative dinamiche, composte da molte figure.

PhotoshelterL’archiviazione on-line è un nuovo metodo per gestire i propri archivi. Uno dei servi-zi più usati dai fotografi è Photoshelter;

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l’archiviazione è su server on-line, lo spa-zio a disposizione fa parte della tariffa da scegliere. La forza di Photoshelter è nell’ottima presentazione delle immagini, grazie a lay-out della pagina web molto pro-fessionale, un robusto supporto per la vendita, nonché la presenza di link per i social network. L’archivio di Photoshelter è ovviamente indirizzato alla vendita delle immagini; infatti le opzioni di vendita sono raffinate, varie, complete. Sono addirittura previsti coupon promo-zionali. La struttura agevola il fotografo facilitan-do sia l’upload delle immagini, che l’orga-nizzazione del proprio sito. E chi naviga tra le pagine di Photoshelter ha la possibilità di confrontare le immagi-ni tramite un “tavolo luminoso”, valutare le opzioni di vendita e acquistare le imma-gini di maggiore interesse. E’ un servizio che estende le opportunità di promozione e vendita di un fotografo.

FilemakerCon una visione “fai da te”, si può parlare di archiviazione con Filemaker. E’ un programma che nasce per creare database generici personalizzati, imposta-ti da zero da parte dell’utente. Un consiglio generale, nella costruzione del proprio archivio, è di interrogare spes-so il web per verificare eventuali compa-tibilità.Filemaker comprende un template per un generico archivio fotografico, più indicato per gestire un concorso fotografico, op-pure una mostra; per chi si vuole impe-gnare è possibile creare anche una strut-tura molto complessa, viste le potenzialità di questo software. Filemaker è una soluzione robusta per il database e supporta la multi utenza. Esistono poi funzioni aggiuntive per la gestione via web e le applicazioni mobile; volendo estendere le capacità del proprio archivio si possono sfruttare le versioni server e mobile di Filemaker.

ConclusioniE’ necessario ricordare che nel flusso di lavoro quotidiano va sempre considerato il momento dell’inserimento dei metadati, in modo che l’archivio possa funzionare al meglio nella ricerca e nella gestione delle immagini. L’archiviazione, oltre ad appoggiarsi a otti-mi programmi e capienti dispositivi di me-moria, deve anche essere sicura; i sistemi

di memorizzazione RAID sono gruppi di dischi fissi in grado di garantire l’integrità dei dati nel caso uno o più dischi subis-sero danni. L’esperienza nella conservazione dei dati suggerisce questo schema: archivio prin-cipale sul proprio computer, una copia su un disco esterno o server e una copia ul-teriore all’esterno della struttura di lavoro. In questo modo si possono scongiurare situazioni come la rottura del disco di si-stema (si ricorre al back-up), un incendio o una calamità nello studio di lavoro (si usa la copia a casa o su un server remo-to). Tra i programmi presi in considerazione non ha molto senso cercare un vincitore in assoluto, quanto identificare quello che si adatta meglio alle proprie necessità, poiché le realtà fotografiche sono molto diverse tra di loro. AcdSee Pro è semplice, adatto quindi a mi-nime esigenze, Bridge potente e universa-le, Photo Mechanic valido in senso gene-rale, Lightroom e Aperture sono soluzioni archivio valide per singoli fotografi, Media Pro per piccoli gruppi di lavoro, Extensis per realtà più grandi, Photoshelter per il singolo utente che propone i propri lavori on-line e Asset Bank per gruppi di lavoro complessi.Nel valutare una soluzione è importan-te provare gli strumenti di ricerca, per vedere quanto siano evoluti e ricchi di opzioni. Altro criterio importante di valutazione è la capacità di filtrare un gruppo di imma-gini ed anche in questo caso la varietà dei criteri faciliterà l’individuazione di immagini specifiche.Le soluzioni viste in questo articolo copro-no realtà che vanno dal singolo fotografo, alla piccola agenzia, fino alla grande orga-nizzazione; ognuna si basa sui metadati, tanto che le immagini esportate manter-ranno sempre le informazioni al loro inter-no, a meno che non siano state rimosse volontariamente. Oltre alla capacità di archiviazione, ogni programma offre molteplici strumenti destinati alla lavorazione dei file: dall’edi-ting delle immagini, alla loro impagina-zione in Pdf, libri, pagine web; seguono poi produzioni di versioni ridotte per il download.L’archiviazione è un investimento sia in termini di denaro che di tempo e, come molti investimenti, i frutti si vedono col tempo.

Maurizio Costa

AcdSee ProACD Systemswww.acdsee.com$129,99

BridgeAdobewww.adobe.itin bundle Adobe

ApertureApplewww.apple.com/it/€ 62,99

LightroomAdobewww.adobe.it€ 131.89

iPhotoApplehttp://www.apple.com/it/€ 11,99

Media ProPhase Onewww.phaseone.com€ 139,00

Photo MechanicCamera Bitswww.camerabits.com$150,00

PortfolioExtensiswww.extensis.com$262.08

Portfolio Server StudioExtensiswww.extensis.com$2380,00

FilemakerFilemakerwww.filemaker.com/it€ 418,80

Photoshelter StandardPhotoshelterwww.photoshelter.com$ 29,99 al mese

Asset BankAsset Bankwww.assetbank.co.uk€ 7424, 00 + € 70,00 al mese

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