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Sollevare Issue 1/2016

Date post: 27-Jul-2016
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Visitate www.sollevare.it il primo portale italiano dedicato al vasto mondo del sollevamento MULTITEL PAGLIERO Saranno presentate al Bauma le nuove MJ 226 e MT 204 EX + SPECIALE In questo numero, azienda per azienda, tutte le novità che saranno esposte alla fiera di Monaco #1 Anno 2 ANTEPRIMA 2016 All’interno le principali novità che animeranno la fiera di Hannover
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Visitate www.sollevare.it il primo portale italiano dedicato al vasto mondo del sollevamento

MULTITEL PAGLIERO Saranno presentate al Bauma le nuove MJ 226 e MT 204 EX

+SPECIALE

In questo numero, azienda per azienda,

tutte le novità che saranno esposte

alla fiera di Monaco

#1Anno 2

SPECIALE

ANTEPRIMA 2016All’interno le principali novità che animeranno la fiera di Hannover

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Editoriale

4 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Cari Lettori,

anche se il mercato italiano in questi ultimi mesi ha dato incoraggianti segnali di ripresa, non vi è dubbio che per i costruttori italiani di macchine e attrezzature per il sollevamento, la movimenta-zione industriale e portuale e il trasporto pesante, i mercati esteri siano stati di vitale importanza, in alcuni casi per la sopravvivenza della aziende stesse.

Grandi aspettative

In questo ambito, si comprendono le grandi aspettative sull’esito di due eventi fieristici in-ternazionali che sono il BAUMA di Monaco e il CEMAT di Hannover, manifestazioni alle quali è in gran parte dedicata questa 3ª uscita di SOLLE-VARE che verrà anche distribuita in copie extra tiratura alle due manifestazioni tedesche.

In modo particolare, merita attenzione il BAUMA, essendo quella del 2016 la più grande edizione di sempre per numero di espositori, un fatto questo che lascia presagire agli organizzatori della fiera un flusso di visitatori ben superiore alle 500.000 unità.

Per le ragioni sopra indicate, il contingente italia-no al BAUMA è particolarmente nutrito, al punto da essere il secondo per numero di adesioni, su-perato soltanto da quello delle aziende tedesche (che, però, come si dice, giocano “in casa”).

Augurando, quindi, a tutte le aziende italiane presenti al BAUMA e al CEMAT di poter ottenere i migliori risultati dalla loro partecipazione alle due fiere “germaniche”, spero che gli ordini da loro acquisiti possano rilanciare anche l’indotto dell’industria metalmeccanica nazionale che da tempo si aspetta ormai un deciso e meritatissimo segnale di ripresa.

Poiché l’impegno da parte degli operatori del sollevamento non è mai mancato (siano questi costruttori o distributori per l’Italia di brand este-ri) lasciate che chiuda questo mio saluto con una frase di Charles Dickens: “L’operosità è l’anima degli affari e la chiave di volta della prosperità”.

Fabio Potestà

www.tecnomovint.com - Gorlago (BG)

Sommario # 1 - Anno 2 - 2016

6

Attualità p.8Almac p.14

Cover Story p.20Intervista a Fabio Fenzi

- Liebherr Italia p.18

AssociazioniA.N.N.A. p.15

IPAF p.16

Gru e autogruBocker p.26Fassi p.30Hiab p.32

Idrogru p.34Klaas p.36

Liebherr p.38Manitowoc p.42

Ormig p.46Palfinger Italia p.48Sennebogen p.50Tadano Faun p.52

PleAiro Tigieffe p.54

CO.ME.T. Officine p.56GSR p.58

Haulotte p.60Hinowa p.62

JLG p.64Palfinger Platforms

Italy p.66Platform Basket p.68

Socage p.70

Trasporti eccezionaliCometto p.104Fagioli p.106

Goldhofer p.108Mammoet p.110TII Group p.112

Attrezzature/ComponentiAlimak Hek p.80

BKT p.82Elevia p.84Gefran p.86

Teufleberger p.88TVH p.90

Vertimac p.92

Sollevatori telescopici

Dieci p.94Genie p.96Magni p.98

Maniou p.100Merlo p.102

Carrelli elevatori

Baoli p.72 Jungheinrich p.74

Movimentazione industrialeKonecranes p.76Tecnomovint p.78

Cemat p.79

Direttore ResponsabileFabio Potestà

CollaboratoriCristiano Pinotti, Emanuela Pirola, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane

Grafica e impaginazioneDaniela [email protected]

FotografiaArchivio Sollevare

Ufficio trafficoDaniela [email protected]

Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRLCorte LambruschiniCorso Buenos Aires, 8/716129 Genova - Italytel. +39-010-5704948fax +39-010-5530088

Pubblicità Italia ed esterotel. +39-010-5704948fax [email protected]

Pre-stampa e stampaPress Grafica - Gravellona Toce

RegistrazioniTribunale di Genova n.27/2011.Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001Registro operatori di comunicazioneN.O 022258 del 20 gennaio 2012

Comunicazione agli abbonatiArt. 10 Legge 675/96.I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati.Responsabile: Fabio PotestàTesti e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice.Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18

© Copyright 2016

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Rivista partner

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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News

8 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

PER l’EuropaIl Gruppo Palfinger Sany ha annunciato che al Bauma presenterà la propria gamma di autogrù omologate CE, pronte per il mercato europeo.Ma la fiera monacense sarà per il Gruppo Palfinger Sany l’occasione per dimostrare le proprie potenzialità in svariati ambiti del sollevamento, a partire dalle autogrù per arrivare alle gru fuoristrada, gru all terrain e gru retrocabina.Nel segmento fuoristrada proprio al Bauma sarà presentata la SRC550, omologata CE, con una capacità di sollevamento di 55 t, modello intermedio della gamma rough terrain che comprende anche una versione SRC da 35 t e una da 75 t. Quattro ruote sterzanti, momento di sollevamento compreso tra le 116 e le 258 tm, motore potente e un sistema di sicurezza e controllo integrato sono le altre caratteristiche peculiari delle tre autogrù.

FAYMONVILLE

Si può tuttoTrasformare l’impossibile in realtà è il motto di AT Specialtransport, azienda finlandese specializzata in trasporti eccezionali, che per tenere fede a questa promessa ha scelto di acquistare un vero e proprio parco di unità Faymonville. Si tratta di quattro semirimorchi a pianale ribassato MultiMax, tre plateau a semirimorchio TeleMax, un rimorchio a pianale ribassato MegaMax e un versatile VarioMax che ora percorrono le strade finlandesi con il caratteristico colore rosso dell’azienda.

LINDEN COMANSA

Novità BaumaLCL280, 21LC750, 11LC160 saranno le tre nuove gru a torre che Linden Comansa presenterà tra meno di un mese al Bauma di Monaco. La prima, la LCL280, è una gru a torre a braccio retrattile con una capacità di 18 t, ma saranno disponibili versioni della stessa con capacità di 12 o 24 t.La 21LC750, è un modello flat-top che ha recentemente subito una rivisitazione progettuale: è disponibile in versioni con capacità di 24, 36 o 48 t. Ultima novità esposta sarà la 11LC160, altra gru flat-top con capacità massima di 8 t.

Mollo Noleggio

Nuova filialeQuesta volta ha scelto Rivalta di Torino. Questa la sede della 21esima filiale di Mollo Noleggio che continua quindi la sua corsa alla maggior diffusione e presenza capillare sul territorio. La nuova filiale è strutturata con un’area officina e un’area dedicata ai corsi di formazione.

Konecranes

Vecchie gru, nuova vitaKonecranes offre il servizio di modernizzazione dei propri sistemi che hanno già qualche anno di

vita: le principali operazioni di modernizzazione sono la sostituzione di paranchi, argani, dispositivi

di controllo e azionamenti di potenza, meccanismi di traslazione e scorrimento, cabine e postazioni

operatore: il tutto per aumentare od ottimizzare portate, velocità, ciclo di esercizio, ergonomia e

controllo del carico che seguono una fase dove gli specialisti Konecranes valutano l’integrità strutturale

e le condizioni di tutti i componenti elettrici e meccanici, studiando inoltre i registri di manutenzione,

i requisiti di carico e i cicli di esercizio. Al termine dell’analisi, Konecranes identifica l’aggiornamento

ideale per il sistema e il relativo piano di modernizzazione.

Unacea

Faresin in UNACEADopo l’annuncio dell’adesione Sante Faresin, presidente dell’omonima società, ha dichiarato: “Aderiamo a Unacea perché crediamo sia giusto affrontare i problemi del settore, in Italia e in Europa, con spirito di collaborazione e unità. Unacea è attiva sul versante dell’internazionalizzazione e la formula dei padiglioni nazionali ci sembra una buona opportunità per essere presenti sui mercati lontani”. Faresin Industries si aggiunge quindi al novero di aziende che negli ultimi mesi hanno aderito all’Associazione.

GROVE

Una Grove in FranciaLa Grove RT550E è una delle gru Manitowoc che hanno lavorato presso il cantiere dell’incredibile stadio calcistico da 250 milioni di euro di Lione, in Francia. Ribattezzato Stade des Lumières (Stadio delle luci), questa struttura da 60.000 posti ospiterà le partite in casa dell’Olympique Lione, una delle più importanti squadre di calcio francesi. La RT550E, di proprietà della società di noleggio italiana Vernazza Autogru, ha lavorato insieme a un nutrito parco di gru Potain presenti in cantiere che comprendeva anche otto MD 485 B M20s e due MD 365 B L16s. La Grove RT550E è una gru fuoristrada da 45 t che offre il primato nella sua categoria sia per portata che per lunghezza del braccio, 39 m.

EFFER

Una partnership lunga 30 anniAll’inizio di marzo Lorenzo Cipriani e Mauro Baldassin, rispettivamente Presidente ed Export Manager di Effer, hanno presenziato all’inaugurazione del nuovo stabilimento di Hydco, uno dei partner più importanti della storia di Effer in quanto dealer israeliano da 30 anni che ultimamente sta vedendo crescere esponenzialmente il proprio business con Effer al punto da avere la necessità di ampliare di ben 5.500 m2 la propria officina.

Magna Tyres

Equipaggia LiebherrL’LRS 545 di Liebherr è l’ultimo reachstacker della gamma Pulser che Liebherr ha presentato alla scorsa edizione 2015 di TOC Europe. All’epoca la nuova macchina allo stand aveva fatto il proprio esordio mondiale “calzando” pneus Magna Tyres MB01. Ora i tecnici Liebherr hanno completato i test sui pneus Magna MB01 nelle dimensioni 18.00-25 montati sull’LRS 545. Questi test sono stati la parte finale delle verifiche cui è legata la firma di un accordo tra Liebherr e Magna Tyres secondo il quale i nuovi pneus saranno forniti come primo equipaggiamento proprio sui nuovi reachstacker LRS 545.

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News

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

TEREX

In TanzaniaSono due e sono già all’opera in Tanzania: stiamo parlando di due gru Terex STS (Ship-to-shore) commissionate dalla Port Holdings Limited per il proprio terminal presso il TICTS in Tanzania. Le due STS di Terex assicurano una capacità di sollevamento di 41 t, uno sbraccio di 42 m e sono progettate per caricare e scaricare navi container con un massimo di 15 piani. Essendo alimentate dalla rete elettrica del terminal, le gru non generano alcuna emissione sonora o inquinante.

GENIE

Anteprima BaumaMotori AC ad alta effi cienza: grazie a questa scelta progettuale la nuova piattaforma Genie Z-60/37FE a basso consumo di carburante unisce i vantaggi di un potente mezzo diesel con l’alta performance di quattro ruote motrici ed emissioni ridotte, nonché la silenziosità di un modello a trazione elettrica, compatto e leggero. La nuova piattaforma sarà presentata al Bauma, dove sarà esposta presso lo stand Terex AWP (FM 711).

Ascomac

Eletto RivaRuggero Riva è il nuovo Presidente di ASCOMAC, la Federazione Nazionale Commercio Macchine, per il quadriennio 2016-2020 .Appena eletto il neo presidente ha dichiarato: “Ci attende il gravoso ma stimolante compito di rilanciare e raff orzare ASCOMAC che, nonostante il tenace lavoro svolto dalla precedente Dirigenza, ha attraversato anni di diffi coltà, dovuta ad una crisi epocale del mercato delle macchine movimento terra e da costruzione, precipitato ai minimi storici”.

Cofi loc

A VeneziaI lavori all’aeroporto Marco Polo di Venezia dureranno fi no al 2021. Un grosso contributo ai cantieri è dato da diverse macchine del parco noleggio di Cofi loc, tra cui un sollevatore telescopico rotativo Merlo Roto 45.21 MCSS e un escavatore cingolato R926 Litronic con braccio monolitico di Liebherr.

IF designIl transpallet con operatore a bordo serie RT 4000 di Crown si è aggiudicato il premio iF Design Award 2016 per la categoria “Veicoli”, conferito da una giuria internazionale di esperti indipendenti. Lanciato sul mercato europeo alla fi ne del 2015, il transpallet con operatore a bordo RT 4000 ha una portata massima di 2.000 kg: entrambi i modelli con operatore in piedi o seduto sono pensati per il lavoro delle banchine di carico, caratterizzato da ritmi serrati, grazie alle prestazioni di trasporto unite alla buona manovrabilità anche negli spazi più ristretti.Sviluppati e prodotti da Crown, i motori CA montati sui modelli della serie RT 4000 forniscono velocità di marcia fi no a 12,5 km/h.Il modello con operatore in piedi, candidato anche a un premio IFOY Award 2016, vanta inoltre un pianale sospeso con imbottitura d’appoggio.

IPAF

Nuovi strumenti

UNACEA

Dieci in UnaceaIl Costruttore emiliano Dieci entra a far parte di Unacea, Unione Nazionale Aziende Construction, Equipment & Attachments, continuando così l’onda positiva di adesioni che aveva visto anche il recente ingresso di Interexpo. Quella di Dieci è un’adesione importante: l’azienda opera da cinquant’anni nella produzione di macchine per il settore edile e industriale, iniziando nel 1983 la produzione di sollevatori telescopici che sono andati ad affiancarsi ai dumper, ai posa centine e agli autotelai.

Kalmar

19, ibrideAPM Terminals ha acquistato da Kalmar 19 gru a cavaliere ibride per il nuovo terminal da 800.000 TEU in acque profonde APM di Vado Ligure, attualmente in costruzione sulla costa ligure. Il terminal sarà il primo al mondo ad impiegare una flotta di gru a cavaliere totalmente ibride.

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PICK and CARRY

Nell’ottica del rinnovamento del programma completo di formazione per gli operatori di PLE, IPAF ha presentato i nuovi strumenti di apprendimento approntati per i corsi. L’occasione per presentare tali strumenti sono stati i seminari di sviluppo professionale IPAF (PSD) tenuti in 23 Nazioni, 8 lingue e con la partecipazione di 683 istruttori. I nuovi strumenti sono il modulo teorico di e-learning e il corso teorico guidato dall’istruttore. Il primo offre maggiore flessibilità e interattività, mentre nel corso teorico guidato dall’istruttore sono utilizzate le stesse grafiche, animazioni e tecniche di apprendimento avanzate del corso di e-learning.

News

12 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

EFFER AccademySe l’attenzione al cliente ieri era importante, oggi come oggi è addirittura fondamentale. Sulla scia del detto che dice che “la prima macchina la vende il commerciale, la seconda l’assistenza” meglio si comprende l’impegno profuso da Effer nel qualificare al meglio i team tecnici dei propri dealer, un impegno sfociato in una vera e propria accademia che eroga regolarmente corsi sugli argomenti più disparati, ovviamente sempre inerenti il vasto settore delle gru retrocabina, quali Progress 2.0, DMU 3000 Plus, oleodinamica e altri. Una volta formato, il tecnico può a sua volta istruire i colleghi.

FTMH

Più sicuriFantuzzi Team Material Handling (FTMH) ha deciso di incrementare ulteriormente i livelli di sicurezza delle proprie macchine installando due dispositivi a marchio Brigade Elettronica che possono davvero fare la differenza: il Backeye 360 Select e il BBS-TEK. Il primo è installato su un reach stacker del porto di Trelleborg (Svezia) e alle consuete 4 telecamere previste ne è stata aggiunta una quinta esterna. FTMH ha pensato anche a potenziare gli avvisatori acustici, implementando sul reach stacker di Trelleborg il secondo dispositivo Brigade Elettronica, il BBS-TEK.

GROVE

Una nuova autogrùLa nuova Grove GMK4100L-1 presenta innovazioni e funzionalità avanzate che le permettono di vantare alcuni tra i migliori diagrammi di carico della categoria, sia equipaggiata con contrappeso completo sia nella più comune configurazione di circolazione su strada, con una stazza lorda inferiore a 12 t per asse (corrispondente al più comune limite di carico sull’assale vigente in molte nazioni). Se equipaggiata del contrappeso da 26,2 t, la GMK4100L-1 garantisce diagrammi di carico superiori del 6.9% rispetto alla GMK4100L.

JCB

OscarÈ stato un sollevatore telescopico JCB Loadall 512-56 a posizionare al Dolby Theatre, sull’Hollywood Boulevard, versioni giganti dell’Oscar, la mitica statuetta cinematografica. Un vero “inchino” agli Oscar quello compiuto dal Loadall 512-56, modello che il Costruttore inglese realizza appositamente per il mercato americano. Grazie alle sue prestazioni (altezza operativa di 17 m), le operazioni di posizionamento delle statue giganti da 7 m sono state regolari.

Fassi Group

In tourUna Fassi F28A.0.23 allestita su Master partecipa al Renault Business Booster Tour 2016, facendo da ambasciatrice per tutta la gamma delle piccole gru retrocabina che rappresentano un mercato che vede Fassi protagonista.

Marrel

Nuovi per MonacoAl Bauma Marrel presenterà la sua nuova gamma di ganci scarrabili caratterizzati dall’innovativo sistema Ampliroll Marrel. Il nuovo sistema propone il concetto di telaio basculante che fornisce un effetto moltiplicatore e rende i nuovi sistemi scarrabili più potenti rispetto a quelli tradizionali. I nuovi modelli appartengono alla gamma compresa con capacità tra le 14 e le 22 t, sia in versione telescopica che telescopica/articolata. La nuova generazione di ganci scarrabili è inoltre completamente assemblata tramite bullonatura al telaio, permettendo una facile installazione degli accessori del telaio. Migliorati anche l’altezza, il peso e la velocità di lavoro del sistema.

Palazzani

Al Bauma con i PaliftPalazzani sarà presente alla fiera Bauma di Monaco con uno stand ricco di novità, a partire dai ragni della divisione Palift. Ovviamente a una fiera come Bauma non si potrà non esporre il più possibile della gamma a disposizione, e così farà Palazzani che all’interno del proprio stand

darà prova tangibile dell’ampiezza della propria gamma di piattaforme aeree. Tra queste spiccheranno sicuramente i tre modelli XTJ 43, XTJ 32, TZX 225/C. Ma anche il TSJ 23.1, anteprima della fiera.TSJ 23.1: si tratta di una piattaforma telescopica con sistema di autodiagnostica integrato, controllo automatico degli sbracci e degli stabilizzatori in funzione del peso presente nel cesto e stabilizzazione automatica. Questa piattaforma nasce da un processo di progettazione che mira soprattutto alla semplicità di utilizzo e a una maggiore usabilità anche per i noleggi a freddo.XTJ 43: modello lanciato nel 2015, si tratta di una piattaforma con schermo touch screen a colori, multi lingue, con diagnostica integrata, controllo degli sbracci e della stabilizzazione automatica, nonché radio comando a terra.XTJ 32: fiore all’occhiello della serie Junior di Palazzani, si tratta di una delle macchine che ha riscosso maggior successo sia dagli utilizzatori finali che dai noleggiatori. Al Bauma sarà presentata nella versione

con carro allargabile idraulicamente (novità), per passare da 1.400 mm per i trasferimenti, a 1.100 mm per adattarsi agli spazi più ristretti. Per il Bauma, sarà montato anche un verricello idraulico di 500 kg di capacità di sollevamento.TZX 225/C: sarà presente sullo stand nella versione ECO con motore elettrico e batterie al litio, soluzione eco-friendly già scelta da clienti come aeroporti e musei, rispettosa dell’ambiente e della natura, a emissioni zero.

ALMAC SI È AGGIUDICATA IL PREMIO IAPA 2016 NELLA CATEGORIA “PRODUCT OF THE YEAR SELFPROPELLED ABOVE 20FT/6.1M”

ALMAC

Festa grande

da Pietro Agosta Del Forte e Andrea Ar-toni, che nel solo 2015 ha venduto oltre 100 macchine e fatturato qualcosa come 2 milioni di euro o poco più. Un risultato sorprendente (vista la crisi, soprattutto) ma comprensibile alla luce dell’innovazione che le macchine del Costruttore mantovano introducono, ossia un nuovo concetto di piattaforma nata dall’unione del sottocarro cingola-to di uno spider con la struttura di una tradizionale piattaforma scissors. Idea che a quanto pare è proprio piaciuta al mercato e che ora anche la comunità in-ternazionale di Ipaf e degli IAPA (uni-versalmente riconosciuta come una delle massime autorità del settore dei lavori in quota) ha voluto celebrare con il presti-gioso riconoscimento. “Per noi è stata un po’ una sorpresa essere tra i finalisti” ci confida Andrea Artoni, titolare di Almac. “Figuriamo-ci vincere. Certo ci speravamo, perché crediamo moltissimo nel nostro prodotto. Ma non potevamo certo ignorare che gli altri finalisti in gara fossero a loro volta nomi importanti, con alle spalle una sto-ria aziendale più lunga della nostra”. Ma va dato atto al merito. “Per noi questo

premio è motivo di orgoglio e soddisfa-zione” continua Artoni. “Conferma la qualità della nostra BIBI 850-BL su tutto il panorama internazionale del solleva-mento aereo e giunge a coronamento dei primi tre anni di attività dell’azienda. Una specie di regalo di compleanno che, non lo nascondo, è stato molto gradito. Vincere un premio IAPA significa anche ricevere una maggiore visibilità per tutta l’azienda che, benché giovane, gode già di ampia credibilità sul mercato. Dopo la vittoria ho ricevuto moltissime e-mail di congratulazioni anche da parte di azien-de che non erano presenti a Madrid: è un po’ come entrare in un gotha. E l’esserci arrivati in soli tre anni è, semplicemen-te, fantastico”. E ora? “Ora Bauma, dove confidiamo che il premio IAPA vinto at-tiri ancora più visitatori. La BIBI 850-BL sarà fra le macchine che esporremo, quindi la fiera monacense sarà l’occa-sione per vederla e toccarla con mano”. LLa BIBI 850-BL di Almac è il prodotto

dell’anno nella categoria piattaforme semoventi sopra i 6,1 m di altezza ope-rativa. A decretarlo la giuria (vedi box dedicato) che ha assegnato i premi IAPA 2016 durante il tradizionale evento che si tiene annualmente.Almac, come abbiamo già scritto sui pre-cedenti numeri di Sollevare, è una gio-vane azienda fondata all’inizio del 2013

+ La giuria degli IAPA 2016• Mark Atkinson, Health & Safety manager, Clugston Construction, UK;• Shawn Ong, COO, Galmon, Singapore;• Ivan Papell, Direttore Generale & Titolare, Liftisa, Spain;• Martin Vögtli, CEO, SkyAccess, Svizzera;• Andy Studdert, Presidente IPAF nonché Presidente e CEO NES Rentals, USA;• Presidente di giuria non votante: Euan Youdale, Editor, Access International.

14 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Great party: Almac won the IAPAs 2016 award in the category “Product of the Year - Self-propelled above 20ft

/ 6.1m” with its tracked scissors platform BIBI 850-BL. “It was a great surprise for us” said Andrea Artoni, general manager of Almac. “We are extremely sadisfied and proud to have won this award that means that Almac is a young company able to provide quality products that all the lifting sector recognises”.

Attualità

Da sinistra Jonathan Vioni (Area Manager Almac), Fabrizio Rossi (Export Manager Almac) e Andrea Artoni (General Manager Almac) raggianti dopo la vittoria

ALL’ASSEMBLEA GENERALE DI A.N.N.A. SONO EMERSE NUMEROSE ATTIVITÀ DEL PROSSIMO TRIENNIO. AL VIA ANCHE DUE TAVOLI TECNICI

per la logistica, posizione che era ricoper-ta da Sergio Pontalto, past president di A.N.N.A. Ovviamente in A.N.N.A. auspi-cano che sia Daniela Dal Col a ricoprire anche questa carica al fine di rafforzare ulteriormente i rapporti istituzionali con Finco. Altra notizia importante è sta-ta quella del reingresso di A.N.N.A. in

PPartenza scoppiettante per A.N.N.A. in questo 2016. All’Assemblea Generale sono stati trattati temi importanti, che in-fluiranno sul futuro dell’Associazione. Ma per prima cosa sono stati nominati il nuo-vo Consiglio Direttivo nonché i delegati delle varie Regioni. Alla guida dell’As-sociazione è stata riconfermata Daniela Dal Col che conserverà la carica fino al 2018. Al suo fianco, nel ruolo di vicepre-sidente, è stato nominato Angelo Gino. I delegati regionali (per i dettagli riman-diamo al box dedicato) sono Andrea Az-zola, Nicola Basilone, Alberto Capoferri, Daniela Dal Col, Angelo Gino, Simone Gramigni, Sandro Midolini e Michele Paradiso. L’Assemblea Generale è stata anche l’occasione per ribadire la stretta collaborazione con Finco. Daniela Dal Col, all’interno di Finco, ricopre il ruolo di Presidente della Filiera Macchine e At-trezzature da lavoro, mentre si è in attesa della nomina del Consigliere incaricato

+ Il direttivo e le delegazioni A.N.N.A.PRESIDENTE: Daniela Dal ColVICE PRESIDENTE: Angelo GinoDelegazione Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria: Presidente Angelo Gino (Autovictor S.r.l.) Delegazione Lombardia: Presidente Andrea Azzola (F.lli Azzola S.r.l.) Delegazione Triveneto: Presidente Daniela Dal Col (Dal Col S.r.l.). Vice Presidente Sandro Midolini (F.lli Midolini S.p.A.);Delegazione Emilia Romagna, Toscana, Sardegna: Presidente Simone Gramigni (C.A.F. Cooper. Autotrasp. Fiorentini)Delegazione Marche Umbria ed Abruzzo: Presidente Alberto Capoferri (OmniaRent S.r.l.) Delegazione Lazio Molise e Campania: Presidente Nicola Basilone (Binter Service S.r.l.) Delegazione Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia: Presidente Michele Paradiso (F.lli Paradiso S.r.l.)

Associazioni

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 15

Will to do: During the General Assembly of A.N.N.A. Daniela Dal Col has been reconfirmed President for the next three years. The

vice president is Angelo Gino. During the Assembly the collaboration with Finco was confirmed and it was announced the entry of A.N.N.A. in ESTA. Finally, two technical committees were presented, one to get the National Labour Contract and the second to establish the good rules for using mobile cranes.

ESTA, un risultato che Daniela Dal Col in prima persona si era prefissa di raggiun-

gere al più presto. “Ho lavorato a stretto contatto con il Diretto-re Generale di ESTA affinché A.N.N.A. potesse tornare a far

parte dell’Associazione, perché ritengo che sia una partecipazione doverosa e necessaria. A.N.N.A. non può non fare la sua parte per rappresentare l’Italia in Europa” ha dichiarato la Dal Col. Che, in qualità di Presidente, sta portando avanti anche la richiesta di un Contratto Nazionale di Lavoro per il settore. Allo scopo è stato istituito un Tavolo “ CCNL” composto da tutto il Direttivo A.N.N.A. e dai rappresentanti di Fagioli Spa, Car Trasporti Srl e Carpin Autogru. Consu-lenti del tavolo CCNL sono gli avvocati Guido Marangoni e Pierguido Soprani, nonché il professor Enrico Barraco. Sem-pre in tema di tavoli tecnici è stata confer-mata anche l’istituzione del Tavolo delle “Buone prassi – Lavorare in sicurezza con le gru mobili” composto anche in questo caso da tutti i membri del direttivo A.N.N.A. e dai rappresentanti di Fagioli SpA. I consulenti al tavolo sono l’avvoca-to Pierguido Soprani e Mario Lombisani di Liebherr Italia S.p.A. “Naturalmente i tavoli sono aperti a chiunque voglia far-ne parte” ha affermato Daniela Dal Col. Per farlo è sufficiente inviare una e-mail all’Associazione per la propria candidatu-ra che verrà presa in esame dal Consiglio Direttivo.

Da sinistra Simone Gramigni, Sandro Midolini, Pierguido Soprani, Francesca Paradiso, Angelo Gino, Daniela Dal Col, Nicola Basilone, Andrea Azzola, Alberto Capoferri, Mario Lombisani

ASSOANNA

Volontà di fare

Associazioni

LA BANCA DATI MONDIALE SUGLI INCIDENTI È FONDAMENTALE PER PREVENIRE E CONTRASTARE I PIÙ COMUNI INFORTUNI SUL LAVORO

QQuesta è la missione di Ipaf, associa-zione leader nella formazione sull’uso in sicurezza delle piattaforme di lavoro elevabili. Un compito importante, che si risolve in azioni concrete. Tra queste spicca, per qualità e importanza, la cre-azione della banca dati mondiale degli incidenti. Un database fondamentale come fonte di analisi delle scelte e dei contenuti della formazione. L’analisi de-gli infortuni e degli incidenti offre infatti la possibilità di creare statistiche utilis-

Associazioni

16 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

IPAF

Presidiare la sicurezza

sime in fase preventiva. Andiamo con ordine. L’impiego di macchinari e attrez-zature comporta sempre un rischio, per questo tutti i Paesi europei prevedono specifiche norme per prevenire gli infor-tuni e ogni Paese ha sviluppato sistemi di rilevazione statistica che possano dare un quadro d’insieme della situazione. Perché l’analisi degli infortuni è uno strumento prezioso per acquisire consa-pevolezza sui principali rischi presenti in un luogo di lavoro e permette lo sviluppo

degli strumenti atti a contrastarli. Questo è molto evidente in relazione all’utilizzo dei macchinari. Un esempio può aiuta-re più di mille parole. Se l’utilizzo delle piattaforme aeree semoventi registra un numero elevato di ribaltamenti, l’at-tenzione dovrà essere concentrata sulle modalità di utilizzo e stabilizzazione dei macchinari. Potrebbe essere invece ir-rilevante la percentuale di investimenti di lavoratori in cantiere, tale rischio ri-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 17

+ Rinnovare la PALLa serietà si rivela nelle scelte. Ipaf ha deciso di andare oltre le norme di legge mantenendo, per i rinnovi delle carte PAL, non solo la verifi ca teorica, ma anche la prova pratica sulle macchine. In questo modo, chi rinnoverà la propria abilitazione IPAF in un Centro di formazione autorizzato continuerà ad avere la garanzia di una formazione che tiene conto degli aggiornamenti teorici, ma che prevede una valutazione anche attraverso prove pratiche eff ettive di manovra sulle macchine. Una scelta intelligente e da condividere. Perché il rinnovo non è un semplice atto amministrativo.

Watching on safety: This is the mission of IPAF. An important task, reached with concrete actions. Among these, very important for quality and importance, there is the creation of a worldwide accidents database,

thought as a source of analysis that lead to the choices of the training contents. The Accident Database collects spontaneous reports of employers and operators of accidents occurring with aerial work platforms around the world. Besides the analysis of accidents, the database off ers the possibility of creating useful statistics.

alla pagina web http://www.ipaf.org/it/risorse/banca-dati-sugli-incidenti/. Non si tratta di una denuncia: infatti è pre-vista la possibilità di rimanere anonimi come segnalatori e anche di descrivere l’accaduto senza che le parti coinvolte risultino riconoscibili. Lo scopo del pro-getto è solo quello di fornire indicazioni statistiche sugli infortuni. Niente di più e niente di meno. Un progetto intelligente, che sta dalla parte degli operatori e delle imprese. Nel mondo oggi operano oltre 850.000 (250.000 in Europa) piattafor-me di lavoro elevabili che, considerando l’attività di noleggio, coinvolgono diver-si milioni di operatori. E questo sistema internazionale di statistica potrebbe ri-sultare decisivo per elevare la sicurez-za in cantiere. Conoscere le cause degli incidenti e comprenderne le dinamiche è infatti il primo passo verso la loro pre-venzione. Non solo. La creazione di una casistica degli errori commessi più comunemente dagli ope-ratori permetterà a Ipaf di calibrare in modo più effi cace la formazione. Tutte le imprese, i noleggiatori e gli operatori del settore sono chiamati a dare il loro, fondamentale, contributo.

sulterebbe già adeguatamente contra-stato. È quindi fondamentale conoscere la dinamica degli incidenti e per questo serve la collaborazione degli operatori e delle imprese.In questo contesto un ruolo chiave può essere svolto dall’Accident Database promosso da Ipaf: un vero e proprio ar-chivio elettronico degli incidenti. In so-stanza, l’Accident Database raccoglie le segnalazioni spontanee dei datori di lavoro e degli operatori di incidenti occorsi a piattaforme di lavoro elevabili in tutto il mondo. Il sistema prevede un meccanismo di segnalazione on-line, in italiano, attraverso un semplice form

AAbbiamo fatto una lunga chiacchiera-ta con Fabio Fenzi, Direttore Generale di Liebherr Italia, per capire, in questo 2016 che si annuncia foriero di numero-se novità, come Liebherr vede e pensa di agire sul mercato nazionale. Mercato che sembra effettivamente essere arriva-to al giro di boa per ripartire (fi nalmente) dalla crisi.

Sollevare: Con il suo ingresso in azien-da quali sono i nuovi assetti e come è cambiato (se lo è) l’approccio di

Intervista

18 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

to con i clienti è una caratteristica pri-maria e fondamentale di Liebherr Italia.

Sollevare: Come verrà raggiunto que-sto obiettivo?Fabio Fenzi: La partnership con i clienti è basata su contatti costanti e solidi. Per questo la nostra presenza sul mercato deve essere capillare e ben strutturata. A tale scopo la nostra squadra commer-ciale sta crescendo e oggi contiamo su tre persone che visitano frequentemente i nostri clienti per offrire loro tutto il sup-porto di cui hanno bisogno, da semplici consigli tecnici per massimizzare la pro-fi ttabilità delle macchine acquistate al supporto tecnico completo per la scelta della giusta macchina da acquistare. Al team commerciale poi si affi anca ovvia-mente il servizio post vendita: queste due “anime” di Liebherr Italia lavorano a stretto contatto l’una con l’altra e con il cliente perché Liebherr Italia sia sempre un partner solido, affi dabile e presente.

Sollevare: Quali sono le aspettative per il futuro e obiettivi a medio termine?Fabio Fenzi: Il mercato italiano ha sof-ferto molto la crisi. In questo panorama

Liebherr Italia al mercato?Fabio Fenzi: Gli avvicendamenti sono fi siologici in ogni azienda. Effettivamen-te possono comportare dei cambiamenti, ma questo dipende quasi esclusivamen-te dalla situazione delle singole aziende. Liebherr Italia è da sempre caratterizza-ta da un approccio ai propri clienti ba-sato su rapporti duraturi, di fi ducia e di supporto e tale fi losofi a aziendale sarà perseguita costantemente anche sotto la mia guida. Anzi, sarà ove possibile raf-forzata, perché l’importanza del rappor-

PER OPERARE SUL MERCATO DI OGGI OCCORRONO UNA SUA PROFONDA CONOSCENZA E LE GIUSTE PROSPETTIVE. DUE COMPETENZE CHE NON MANCANO A LIEBHERR ITALIA, OGGI GUIDATA DA FABIO FENZI, NUOVO DIRETTORE GENERALE

FABIO FENZI / LIEBHERR ITALIA

Prospettive di qualità

le nostre aspettative come Liebherr Ita-lia sono comunque moderatamente, ma realisticamente, ottimistiche e puntiamo ovviamente a mantenere e consolidare la nostra posizione di leadership nel set-tore delle autogrù, crescendo insieme ai nostri clienti.

Sollevare: Secondo il vostro particolare osservatorio, come sta andando il mer-cato italiano e quali sono le prospettive per il futuro? L’edilizia sta dando segni di ripresa oppure è solo l’industriale a muoversi?Fabio Fenzi: Il mercato italiano ha subito un duro contraccolpo dalla crisi, che ha decimato in particolar modo l’edilizia. I nostri clienti sono in maggioranza atti-vi nel settore industriale, e in particolar modo nella realizzazione di infrastrut-ture e nel settore energetico, che pur sentendo la crisi, non è stata così pe-sante quanto nell’edilizia. In ogni caso le difficoltà ci sono state, e oggi il mercato non è quello che conoscevamo prima del 2008. Ma sembra che questo 2016 si stia prospettando meno avaro dei suoi predecessori. Tra i fattori positivi da annoverare vi è sicuramente il fatto che il mercato si è infine stabilizzato, interrompendo l’e-morragia di macchine rivendute all’e-stero perché inutilizzate in Italia. Anzi, oggi trovare dei buoni usati sul mercato è più difficile, e questo è generalmente il primo vero segnale positivo che si regi-stra al termine di una crisi, segnale che

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 19

+ La squadra di Liebherr Italia

Il team commerciale di Liebherr Italia è un ben affiatato gruppo di persone guidato da Fabio Fenzi e composto da Roberto Fazzini, storica presenza in Liebherr, che segue il Sud Italia. Per il Nord Est c’è Davide Calore e Salvatore Somma per il Nord Ovest: Somma è la new entry di questo 2016 in Liebherr Italia, ma vanta già una lunga esperienza nel settore, avendo lavorato per diversi anni nel settore noleggio delle autogrù.

Dato anche il quadro delineato poc’anzi, non è un momento brillante per i modelli alto di gamma, come è facilmente intui-bile. Ma ci sono comunque aziende che nonostante tutte le difficoltà, continuano a lavorare e a portare avanti importanti progetti per il futuro. Un portabandie-ra di questa categoria posso dire che è la Autovictor che pochi mesi fa ha ac-quistato la prima LTM 1750 venduta in Italia. Una macchina prestigiosa, un ac-quisto importante sia per l’azienda che per Liebherr.

Sollevare: Ci sono sicuramente novità in cantiere, visto l’avvicinarsi del Bau-ma. Non le chiediamo però di svelarci delle anteprime segrete ma, delle mac-chine ad oggi annunciate dal Gruppo per il Bauma (la LTM 1250-5.1, la LR 1500 già viste alle Giornate del cliente 2015, la LR 1100 e l’autogrù a 8 assi con braccio telescopico extralungo), quali ritiene essere le più “promettenti” in Italia?Fabio Fenzi: Data la predilezione ita-liana per il segmento compreso tra le 100 e le 250 t non posso non indicare come “favorita” la LTM 1250-5.1 che è di sicuro la macchina più adatta al nostro mercato, perché vanta dei plus tecnici che fanno davvero la differenza: e non mi riferisco solo alla tabella di carico mi-gliore della sua categoria, che sarebbe già una carta vincente, ma anche ai due sistemi Variobase e Varioballast, che fanno di questa macchina la vera regina del segmento (per saperne di più sulla LTM 1250-5.1 vi consigliamo di leggere l’articolo a pagina 34, ndr).

lascia supporre, e già intravedere, una tendenza al miglioramento.

Sollevare: Sempre in relazione al mer-cato quali sono le strategie che Liebherr intende sviluppare in un’ottica a medio e lungo termine per essere sempre più incisiva a livello commerciale?Fabio Fenzi: La nostra strategia è di co-struire una partnership solida e duratura con i nostri clienti. A tale scopo, oltre al rafforzamento della nostra squadra com-merciale che ha reso la nostra copertura del territorio ancora più importante, of-friamo servizi unici e dedicati, come ad esempio la possibilità di avvalersi della nostra officina, dove operano tecnici preparati e costantemente aggiornati. In realtà l’officina è solo la punta dell’ice-berg: tutto il nostro servizio di assistenza è uno dei fiori all’occhiello di Liebherr Italia. Prontezza e puntualità sono le no-stre parole chiave, ma anche garanzia di qualità e di sicurezza: posso affermare che quando i clienti chiamano il nostro service hanno la garanzia di ricevere un supporto a 360 gradi su ogni aspetto le-gato all’assistenza e all’intervento.

Sollevare: Veniamo alle macchine. Quali sono i modelli attualmente in gamma più interessanti per il nostro mercato? Fabio Fenzi: In Italia i nostri best seller sono sicuramente i modelli compresi tra le 100 e le 250 t, come la LTM 1100-5.2 o la LTM 1200-5.1.

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1) Davide Calore2) Roberto Fazzini3) Salvatore Somma

Excellent prospects. In order to operate on today’s market, a company needs a deep knowledge and the right prospects. Two skills that don’t lack at Liebherr Italy. And today Liebherr Italy is led by Fabio Fenzi,

new general manager, to whom we have asked his vision for the next future.

Autocarrate d’autore

Una carrellata sulle autocarrate per veicoli da 3,5 t del Costruttore di Manta. Con un’anteprima di quello

che vedremo al Bauma

Cover Story

DDa 14 a 75. Tanto è il range di altezze che la gamma di piattaforme Multitel Pagliero oggi in produzione copre con innumerevoli modelli. Un’offerta con-cepita per soddisfare le esigenze della clientela fin nei minimi dettagli. Una filosofia che si traduce anche nella fles-sibilità offerta da Pagliero nel persona-lizzare e brandizzare i mezzi secondo le indicazioni del cliente che, soprattutto sui mezzi di grosse dimensioni, necessita spesso di una piattaforma con requisiti personalizzati.

LA GAMMALa produzione del Costruttore cuneese è suddivisa in tre principali categorie, in base al peso operativo del mezzo su cui è allestita la piattaforma e in base al tipo di piattaforma. Quindi la prima distinzione sta tra piattaforme cingolate (i cosiddetti

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 21

+ Dettagli Tecnici Modello Multitel MJ 201Altezza max di lavoro (m) 20,10Altezza piano calpestio cestello (m) 18,10Sbraccio laterale max (m) 9,80 (225 kg) – 12,60 (80 kg)Rotazione torretta (°) 400Rotazione idraulica del cestello (°) 90+90Escursione telescopica dei bracci (m) 8,14Dimensioni massime del cestello (m) 1,4 x 0,7 x 1,1Portata cestello (kg) 225Pendenza ammissibile (°) 1NoteComando elettroidraulico proporzionale con regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Parallelismo idrostatico del cestello. Uscita oleodinamica degli sfili telescopici del braccio. Tubi e cavi installati all’interno del braccio. Valvole di blocco su ogni movimento. Pompa a mano di emergenza. Pulsante di arresto in caso di avaria. Avviamento e arresto del motore dal cestello. Dispositivo di interdizione uscita telescopico e rotazione torretta con braccio a riposo. Dispositivo di centraggio automatico del braccio per la messa a riposo.

ragni o spider) e le autocarrate. Queste ultime si declinano innanzitutto in base al veicolo su cui sono allestite, ossia fino a 3,5 t di MTT o maggiore. Questa pri-ma classificazione è un po’ forzata dalle attuali normative vigenti in materia di circolazione stradale e patenti in quanto le 3,5 t sono la soglia oltre la quale ser-ve una patente superiore alla B per la guida del mezzo. Ma la vera distinzione tra modelli arriva con la determinazio-ne delle diverse famiglie di piattaforme. Allestibili su autocarri fino a 3,5 t Multi-tel Pagliero offre qualcosa come cinque gamme di piattaforme (ALU, MT, MJ, MX e HX). Sopra le 3,5 t invece Multitel Pagliero offre 18 modelli specifici, con braccio telescopico e jib, che poi per-sonalizza anche in base alle richieste del cliente. Un discorso a parte invece va fatto per le piattaforme cingolate, un segmento di prodotto che sta riscuoten-do enorme successo, dovuto fondamen-talmente alle dimensioni contenute di questi mezzi unite alla flessibilità d’uso, cosa che li rende mezzi richiesti in primis per operare in contesti storici, urbani, monumentali o comunque dove vi sia un accesso difficoltoso all’area di cantie-re. Attualmente la gamma di spider di Multitel Pagliero è composta da cinque modelli, che coprono un range di altezze operative comprese tra 16,85 fino a 30 m. Si, avete letto bene, 30 m. Un’altezza

piuttosto inconsueta per una piattaforma cingolata, e in effetti si tratta di una new entry in gamma, la SMX 300 HD, che of-fre, oltre ai 30 m di altezza, uno sbraccio laterale massimo di 12,80 m con portata in cesta di 270 kg che può diventare di 14,70 m se si scende a 180 kg in cesta. Altra peculiarità di questa piattaforma è l’essere equipaggiata con un cestello di pari dimensioni di una autocarrata (1,60x0,70x1,10 m) e di essere mossa da due motori, elettrico e termico, rispetti-vamente da 5,5 kW (400 V a 50 Hz) e da 33 kW a 3.000 rpm. Ovviamente i 30 m di operatività non influiscono sulla ca-ratteristica principe di queste macchine, ossia le dimensioni: basti pensare che la SMX 300 HD pesa solo 5.600 kg.

L’AZIENDACome abbiamo accennato, la produzione di Multitel Pagliero in questo segmento di prodotto è piuttosto vasta, e compren-de modelli sia a braccio articolato che telescopico. Prima di addentrarci nell’a-nalisi di alcuni di questi modelli, che sa-ranno protagonisti anche al Bauma di Monaco, vale la pena ricordare come la produzione di ogni mezzo Multitel Pa-gliero avvenga presso gli stabilimenti di Manta (CN), sede storica dell’azienda che iniziò la produzione di mezzi per i lavori in quota alla fine degli Anni ‘70, spinta dalle pressanti richieste della

Truck-mounted platforms by Multitel Pagliero: At Bauma Multitel Pagliero presents its complete range of truck-mounted platforms. Between the several models in production the MJ 201 will

stand out because of its telescopic boom with jib, that combines versatility with ease use. Another very interesting model will be the HX 200 EX platform which reaches 19.9 m working height and an outreach of 9.6 m while maintaining the load capacity unchanged (225 kg) in each position.

22 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Cover Story

clientela che cercava mezzi prestazio-nali e con grandi margini di affidabilità e sicurezza, tutte caratteristiche già pre-senti nel DNA della realtà cuneese. La storia aziendale, che ricordiamo essere legata a quella della famiglia Pagliero che è tuttora alla guida dell’azienda, è di più lunga data: risale infatti al 1911 l’inizio dell’attività, nel settore dell’ole-odinamica applicata ai mezzi di solleva-mento, dove si era distinta appunto per la continua ricerca tecnologica abbinata alla garanzia di qualità del prodotto. Le stesse caratteristiche, trasferite alle piat-

+ Dettagli Tecnici Modello Multitel MX 210Altezza max di lavoro (m) 21,20Altezza piano calpestio cestello (m) 19,20Sbraccio laterale max (m) 9,80 Rotazione torretta (°) 400Rotazione idraulica del cestello (°) 90+90Escursione telescopica dei bracci (m) 8,96Dimensioni massime del cestello (m) 1,4 x 0,7 x 1,1Portata cestello (kg) 200Pendenza ammissibile (°) 1NoteComando elettroidraulico proporzionale con regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Parallelismo idrostatico del cestello. Uscita oleodinamica degli sfili telescopici del braccio. Tubi e cavi installati all’interno del braccio. Valvole di blocco su ogni movimento. Pompa a mano di emergenza. Pulsante di arresto in caso di avaria. Avviamento e arresto del motore dal cestello. Dispositivo di interdizione uscita telescopico e rotazione torretta con braccio a riposo. Dispositivo di centraggio automatico del braccio per la messa a riposo.

taforme aeree, ne hanno decretato il successo sul mercato. Successo alimen-tato poi dalla costante ri-cerca e dagli investimenti nelle linee produttive che consentono oggi a Multi-tel Pagliero di offrire macchine all’avan-guardia con costi competitivi. Un parti-colare momento nella storia di Multitel Pagliero è rappresentato dall’adozione dell’estruso di alluminio quale materiale per la realizzazione di alcuni elemen-ti strutturali delle macchine al posto

dell’acciaio. L’estruso di alluminio in-fatti offre caratteristiche altoresistenziali dovute alla particolare lega utilizzata; questa caratteristica, legata anche allo specifico disegno del profilodel braccio stesso, consente di ridurre il peso della piattaforma pur mantenendone le carat-

di coniugare la semplicità di un brac-cio telescopico all’agilità di un jib. Ma quello che più colpisce della MJ 201 è il diagramma di carico che non cambia la portata (225 kg a 9,8 m di sbraccio oppure 80 kg a 12,60 m) nonostante sia possibile variare l’ampiezza di stabi-lizzazione dalla massima estensione di 3,4 m alla stabilizzazione praticamente in sagoma (2,05 m). Al Bauma, sempre della famiglia MJ, farà il suo esordio la nuova MJ 226, una piattaforma a brac-cio telescopico con jib finale in grado di raggiungere i 22,60 m di altezza opera-tiva per 12,30 m di sbraccio. La portata si attesta a 250 kg. Nella famiglia delle MX risulta interessante la MX 210, una piattaforma a braccio articolato in grado di garantire i 200 kg di portata al massi-mo sbraccio di 9,8 m con stabilizzazione di 3,4 m. La portata massima scende a 8,2 m di sbraccio laterale qualora invece ci sia una stabilizzazione parziale di 2,75 m o una stabilizzazione in sagoma (2,05

+ Dettagli Tecnici Modello Multitel HX 200 EXAltezza max di lavoro (m) 19,90Altezza piano calpestio cestello (m) 17,90Sbraccio laterale max (m) 9,60Rotazione torretta (°) 380Rotazione idraulica del cestello (°) 65+65Escursione telescopica dei bracci (m) 6,16Dimensioni massime del cestello (m) 1,4 x 0,7 x 1,1Portata cestello (kg) 225Pendenza ammissibile (°) 1NoteComando idraulico proporzionale con regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Parallelismo idrostatico del cestello. Uscita oleodinamica degli sfili telescopici del braccio. Tubi e cavi installati all’interno del braccio. Valvole di blocco su ogni movimento. Pompa a mano di emergenza. Pulsante di arresto in caso di avaria. Avviamento e arresto del motore dal cestello.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 23

teristiche di robustezza e le prestazioni, ne consente l’installazione su veicoli più leggeri non solo perché più leggera ma anche perché riduce le sollecitazioni sul telaio del mezzo. Infine non va dimen-ticata la totale immunità dell’alluminio all’attacco della ruggine, con conse-guenti minori costi di manutenzione e, non ultimo, un più elegante aspetto este-tico. Non a caso oggi nella produzione di Multitel Pagliero è annoverata la gamma ALU composta da due modelli, 145 ALU e 160 ALU, con altezze operative rispet-tivamente di 14,70 e 16,30 m per una portata massima di 200 kg.

LE AUTOCARRATEOltre alla gamma ALU di cui abbiamo detto, le piattaforme autocarrate allesti-te su veicoli fino a 3,5 t si declinano in altre quattro famiglie, MT, MJ, MX e HX. La MJ finora era composta da un solo modello, l’MJ 201, che spicca, oltre che per le prestazioni, anche per il fatto

Dettagli Tecnici

Cover Story

24 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Dettagli Tecnici Modello Multitel MT 222 EXAltezza max di lavoro (m) 22,20Altezza piano calpestio cestello (m) 20,20Sbraccio laterale max (m) 9,80 (200 kg) 12,40 (80 kg)Rotazione torretta (°) 400Rotazione idraulica del cestello (°) 90+90Escursione telescopica dei bracci (m) 11,92Dimensioni massime del cestello (m) 1,6 x 0,7 x 1,1Portata cestello (kg) 200Pendenza ammissibile (°) 1NoteComando elettroidraulico proporzionale con regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Lettura del carico sul cestello. Sbraccio proporzionale al carico sul cestello. Uscita oleodinamica degli sfili telescopici del braccio. Tubi e cavi installati all’interno del braccio. Valvole di blocco su ogni movimento. Pompa a mano di emergenza. Pulsante di arresto in caso di avaria. Avviamento e arresto del motore dell’autocarro dal cestello. Dispositivo di interdizione uscita telescopico e rotazione torretta con braccio a riposo. Dispositivo di protezione cabina.

m). Chiudiamo la carrellata sulle piat-taforme con braccio articolato parlando della novità nella gamma HX, ossia la HX 200 EX. Macchina che raggiunge i 19,90 m di altezza operativa con porta-ta di 225 kg, presenta un diagramma di carico estremamente pulito permetten-do la massima portata anche al massimo sbraccio, pari a 9,6 m. Facendo un salto invece nelle piattaforme a braccio tele-scopico citiamo la MT 222 EX, che rag-giunge oltre 22 m di altezza operativa e uno sbraccio di 12,40 m massimo purché si lavori bene con il diagramma di carico che in questo caso risulta più complesso, essendo la macchina influenzata anche dal tipo di stabilizzazione che può essere da 3,4 m, da 2,75 o da 2,07 m, in base alla quale la capacità di carico varia da 200 a 80 kg in funzione anche dello sbraccio (9,8 oppure 12,40 m) con eccezione dello sbraccio frontale dove la portata di 80 kg

è garantita fino a 7,5 m e quella da 200 kg fino a 5,9 m. Proprio la famiglia MT sarà la protagonista, poi, della seconda novità Multitel Pagliero al Bauma, la MT 204 EX, piattaforma a braccio telesco-pico in grado di operare a 20,50 m di altezza, sfoggiando una portata di 300 kg e uno sbraccio di ben 14,30 m.

+ Multitel Pagliero al BaumaFS.1203/1. Segnatevi bene questo “indirizzo” perché è quello dello stand di Multitel Pagliero al Bauma, che si trova nell’area esterna sud. L’ingresso più vicino è quello sud, a due passi dalla fermata della metropolitana U2 Messestadt Ost.

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850 METRI QUADRATI DI STAND, 26 MACCHINE IN ESPOSIZIONE DI CUI 6 NOVITÀ ASSOLUTE. È L’IMPEGNO BÖCKER AL PROSSIMO BAUMA

26 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

BÖCKER

Il principio di causa ed effetto

Gru e Autogrù

IIl principio di causa ed effetto, oltre a essere evidente nelle leggi della fisica, si applica al pensiero filosofico e, più prosaicamente, alle azioni e situazioni che caratterizzano la nostra vita. Questa legge universale di evidente applicazio-ne quotidiana risulta cristallina anche nel mondo industriale. In pratica: tutti i costruttori che fondano la loro attività sui concetti di innovazione e di attenzione alle richieste del mercato, inevitabil-mente sono in grado di pensare e realiz-zare sempre nuove macchine capaci di cogliere nel segno, cioè di andare a oc-cupare quella precisa nicchia di mercato per la quale sono state costruite. Questa “regola” generale calza a pennello su Böcker, che al prossimo Bauma saprà

interessare (ma anche stupire) i profes-sionisti del sollevamento con molteplici novità, diluite lungo la sua diversificata gamma. Tra le autogrù in alluminio spic-ca la nuova AK 37/4000 che, allestita su un autocarro da 7,49 t, raggiunge un’al-tezza di lavoro di 37 m. Con una portata massima di 4 t e uno sbraccio di 27 m (con 250 kg di portata), l’autogrù Böcker, equipaggiata con il dispositivo di autoli-vellamento, può essere utilizzata anche come piattaforma aerea e beneficia di un nuovo radiocomando che si avvale di una rinnovata centralina pls. Il radio-comando, dotato di display a colori per la perfetta visualizzazione di tutti i para-metri, può prevedere il collegamento di quattro telecamere. Rimaniamo nel con-testo autogrù con la nuova AK 46/6000 in alluminio, allestibile su camion da 18 o 26 t. Di tutto rispetto le prestazioni: altezza massima di 46 m, portata mas-sima di 6 t, sbraccio fino a 39,3 m con portata di 250 kg, oppure sbraccio fino a 26 m con 1.000 kg di portata. Utilizzabile anche come piattaforma aerea, presenta l’autolivellamento, mentre il jib con sfilo idraulico è offerto in via opzionale.Cambiamo famiglia con la gru trainata in alluminio AHK 36/2400 in grado di raggiungere i 36 m di altezza massima e una portata massima di 2.400 kg. Anche

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 27

+ Tutta nostraDalle nostre pagine lo abbiamo detto più volte, ma vale la pena ribadirlo. Böcker ha grande fiducia nel mercato italiano e ogni occasione è buona per ribadirlo. Il Bauma non fa certo eccezione. La manifestazione bavarese terrà a battesimo una RK 36/2400, macchina che, in pratica, non esiste. Böcker, infatti, l’ha creata appositamente su richiesta di un noleggiatore italiano, un’ulteriore testimonianza su come il mercato nazionale rappresenti uno sbocco importante per la produzione del costruttore tedesco, pronto a investire sulle nuove potenzialità espresse dal Bel Paese.

Cause and effect’s principle: 850 square meters of booth, 26 machines displayed including 6 previews. This is Böcker’s commitment Bauma. Among the aluminum-made mobile cranes stands out the new AK

37/4000 with a work height of 37 m set up on a truck of 7,49 t. Fitted with the self-leveling device, the AK 37/4000 can also be an aerial platform. Interesting also the new AK 46/6000 aluminum-made crane settable up on a truck of 18 or 26 t, able of a max work height of 46 m, max lifting capacity of 6 t, outreach of 39.3 m with a lifting capacity of 250 kg, or outreach of 26 m with 1,000 kg of lifting capacity.

Gru e Autogrù

28 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Lo stand e le macchineLa più importante manifestazione europea legata al mondo construction, edilizia e sollevamento vedrà Böcker in primissima fila nel mostrare la sua intera produzione, farcita di non poche novità. Con una superficie di 850 metri quadrati, lo stand Böcker (Spazio Esterno zona Sud, stand 1203/2), vedrà esposte ben 26 macchine tra Montacarichi a cremagliera, Piattaforme di trasporto a cremagliera, Ascensori da cantiere a cremagliera, Elevatori inclinati per edilizia e traslochi, Sollevatori verticali, Autogrù in alluminio e Gru trainate in alluminio.

in questo caso sono di serie l’autolivel-lamento e la possibilità di utilizzo come piattaforma aerea, mentre la stabiliz-zazione è a ragno. Tra le piattaforme a cremagliera va invece segnalata la nuo-va MX 324, che si caratterizza per una struttura leggera in alluminio in grado di raggiungere i 100 m di altezza, mentre la piattaforma modulare è capace di opera-

re anche negli spazi più ristretti. Indicata per il sollevamento di persone e mate-riali, ha una portata massima di 300 kg. Restiamo nel sistema a cremagliera, in questo caso bicolonna, con il modello LX 4024. Una piattaforma con una portata massima di 4.000 kg (12 persone) che, di serie, può raggiungere i 300 m di altezza o, su richiesta, oltrepassare anche questa quota. Le dimensioni della piattaforma, utilizzabile anche per il trasporto di ma-teriali, è di 2,9x5,1 m.

HALL A3 STAND 146

Our experiencein a new dimension

M880 NEW SERIES

TANTE LE NOVITÀ FASSI: 3 GRU LEGGERE, 2 MEDIE E 3 AD ALTO TONNELLAGGIO, TRA CUI L’AMMIRAGLIA F2150RAL. NUOVI RADIOCOMANDI E L’INTERNET OF CRANES

C’C’è da rimanere frastornati davanti a tut-te le prossime novità Fassi. Bando quindi ai preamboli e largo alla concretezza dei nuovi modelli. Cominciamo con la nuo-va ammiraglia della casa di Albino: la F2150RA/RAL, diretta evoluzione dal-la F1950RA/RAL. La nuova gru racco-glie tutta l’esperienza e le soluzioni del

30 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Internet Of CranesTra i più importanti trend di sviluppo e innovazione a livello mondiale, l’Internet Of Things è una tecnologia che in Fassi è sfociata in un progetto dedicato. Nasce così “IOC - Internet Of Cranes” che consente un

approccio e un’esperienza rivoluzionaria nel dialogo tra utente e gru grazie al web. Il sistema “IOC” di Fassi - con una serie di applicativi web che rendono ancora più profondo, immediato e intuitivo il rapporto tra gli utilizzatori e le gru - permette una serie di funzionalità quali: localizzazione istantanea della gru e suo status; diagnostica in tempo reale, analisi d’affidabilità; manutenzione predittiva; analisi d’uso della macchina; monitoraggio vita residua; aggiornamenti software.

FASSI

Leggere, pesanti, high-tech

modello da cui deriva per posizionarsi a un livello superiore come classe di sollevamento grazie all’abbinamento con il sistema XP. Le presta-zioni di sollevamento sono incrementate di circa il 10% nella versione RA e del 16% in quella RAL. In sostanza:

capacità di solleva-mento fino a 136,4 tm, massimo sbrac-

cio idrau-lico di 41 m con jib e il pieno

per quanto concerne i dispositivi elettronici e di controllo appl icat i . Se tra le gru con configurazione XHE fa il suo esordio la F710RA, completamente nuova è la F545RA xe-dynamic che si in-serisce tra i modelli F560RA he-dynamic e F485RA xe-dynamic, di cui incrementa le prestazioni. Con questa macchina si può dire completamente raggiunto l’o-biettivo di avere una gru oltre le 50 tm con ingombri adatti per l’installazione su un cabinato a tre assi. Il tutto con l’au-mento del 10% della capacità di solleva-mento a fronte di un incremento solo del 3% del peso, nonostante stabilizzatori

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capaci di raggiungere i 7,8 m di estensione, perfetti per garantire la stabilità anche in caso di sollevamenti im-pegnativi. Con un ingombro macchina aumentato solo di 85 mm, offre un momento massimo di sollevamento di 53 tm (518 kNm), uno sbrac-cio massimo idraulico di 20,80 m, che diventa 24,90 m nella versione con otto bracci sfilabili più le pro-lunghe manuali. Al Bauma saranno anche presentate le nuove configurazioni XE per i modelli F305a ed F255A di gamma media, mentre tra le piccole largo ai modelli F65B e la F70B, con biella e forcella sul braccio secon-dario. Con pesi decisamente contenuti, hanno una capa-cità di sollevamento tra 6-7 tm. Entrambe le macchine vedono un copioso utilizzo di acciai UHSS (alto ultra re-sistenziali) per ottenere un risparmio notevole di peso (-9% rispetto al modello F65A.0), a beneficio della portata residua dei veicoli su cui saranno installate. Allo stesso tempo la nuova pro-gettazione delle articolazio-

ni principale e secondaria, ha portato a un incremento dello sbraccio idraulico del 9%. La F65B.1 viene propo-sta in abbinamento al siste-ma di controllo FX500 e nel-la versione e-dynamic con il radiocomando Fassi RCH/RCS: per tutte sono previste quattro versioni base fino a un massimo di quattro sfili idraulici. La F70B.1 si posi-ziona a un livello superiore di classe di sollevamento grazie all’abbinamento con il sistema XP. Il rinnovamen-to della gamma delle “pic-cole” è completato con la nuova gru F40B (prevista in quattro versioni: .21, .22, .23, .24) di dimensioni estrema-mente compatte e ideale per l’allestimento su veicoli fino a 3,5 t di PTT. Merita infine un accenno il nuovo radio-comando V7 che prevede un nuovo display a colori da 3.5”, uno schermo a 16 bit con risoluzione 320x240 px, la gestione automatica del contrasto in funzione della luce ambientale, 6 pulsanti per l’attivazione e naviga-zione menù e 3 pulsanti per le funzioni rapide.

Light, heavy, high tech: Fassi will show lot of novelties at Bauma.

The new F2150RA/RAL is the natural evolution of the previous F1950RA/RAL in comparison to which it offers 10% better load capacity i the RA version and 16% better in the RAL version. So now F2150RA/RAL offers a maximum load capacity of 136,4 tm and a maximum outreach (with jib) of 41 m. Other new cranes are the F710RA e la F545RA xe-dynamic and Fassi will show also the new configurations for the F305a and F255A cranes while between the small models Fassi will present the F65B and F70B cranes. Also a novelties is the V7 radio control with color display 3.5 “ and the” IOC “Fassi system with a series of web applications dedicated to cranes.

DA HIAB DUE NOVITÀ XHIPRO: LA TOP DI

GAMMA XHIPRO 1058 E LA XHIPRO 858. PER CONTINUARE CON LE T

SERIES E LA MIDRANGE XS 177K

SSolido affascinante, la piramide ha sa-puto solleticare la fantasia non solo dei matematici, ma anche degli architetti di tutte le latitudini e persino della masso-neria e della religione. In questo caso abbiamo associato la piramide alla pro-gettualità Hiab, dove il vertice è rappre-sentato dalla nuova X-HiPro 1058 men-

32 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Hiab VSL PlusLa stabilità ha un nome ed è Hiab VSL Plus. Acronimo di Variable Stability Limit PLUS, il nuovo sistema di sicurezza pensato da Hiab regola l’attività della gru in relazione alla stabilità reale del veicolo mentre la macchina sta lavorando. In sostanza, se maggiore carico sul camion si traduce in una più elevata pressione sugli stabilizzatori e quindi in una più grande stabilità, questo comporta una maggiore possibilità di sollevamento e, in pratica, permette alla gru di operare sempre al massimo delle sue potenzialità. Infatti se non è possibile estendere completamente gli stabilizzatori, con una soluzione standard la capacità di sollevamento si riduce di conseguenza. Invece con il VSL PLUS e se si dispone di carico aggiuntivo sul camion, si può avere una capacità di sollevamento fino al 100%.

HIAB

La piramide dell’innovazione

tre l’intera gamma si dipana sui fianchi sino a formare una solida base tecnolo-gica fondante dell’intera struttura.Come accennato partiamo dall’alto ed ecco profilarsi la sagoma della nuova Hiab X-HiPro 1058, una macchina re-alizzata su due precisi cardini: ridurre i costi di installazione e di proprietà a tut-

to vantaggio della produttività e dell’af-fidabilità complessiva. Con una capacità di 90 t/m, uno sbraccio orizzontale fino a 34,5 m con il jib e un’altezza di 38 m, è la gru ideale per il sollevamento di mate-riali pesanti e ingombranti. Hiab ha pen-sato questa macchina concentrandosi sul lavoro dell’installatore che viene facili-tato grazie alla particolare struttura del falsotelaio, del serbatoio dell’olio e degli stabilizzatori. Una progettazione che, se-condo i tecnici Hiab, ha diminuito i costi di installazione del 40%, traducendosi in una forte riduzione non solo dei costi di installazione, ma anche dei tempi di attesa del cliente finale. La nuova gru è equipaggiata con la stabilizzazione VSL Plus che permette di sfruttare appieno le potenzialità della macchina e con il

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sistema LLS (Load System Stability) che rende veloce e agevole il funzionamento della gru, con una precisione millimetri-ca anche al massimo sbraccio. Notevole il lavoro effettuato anche sulla velocità di sfilo. Stessa qualità, ma prestazioni un po’ più contenute, con la nuova Hiab X-HiPro 858, che in ogni caso rimane una gru per carichi pesanti in virtù di una capacità di 80 t/m, uno sbraccio orizzon-

segnalato come queste gru siano per-sonalizzabili in base alle specifiche ne-cessità di ogni cliente. Come accennato beneficiano, in via opzionale, del siste-ma ibrido alimentato da batterie che si caricano quando il motore termico è in funzione. Infine ecco la nuova XS 177K, una gamma media da 17 t/m apposita-mente sviluppata per il mercato tedesco.

tale di 34,5 m e un’altezza di 38 m. Equi-paggiata con radiocomando, prevede anche un display addizionale. Le prime testimonianze di utilizzo della macchina parlano non solo di tanta potenza, ma anche di elevata duttilità operativa e precisione in tutti i movimenti, anche a pieno carico. Le novità Hiab continua-no con le gru light della serie T. Stiamo parlando di 12 nuove gru leg-gere con tecnologia ibrida nel range 1,2-3,5 t/m. Si tratta di macchine pensate per l’allesti-mento su pick-up e autocarri leggeri perfette per molteplici applicazioni: dall’edilizia all’in-gegneria civile, fino agli usi nel comparto energia. Le gru be-neficiano dello Smart Control che permette la simultaneità di più movimenti a tutta velocità e in totale sicurezza. Va inoltre

The innovation pyramid: In Hiab’s innovation pyramid the summit is the new X-HiPro 1058 while the full range X-HiPro rapresents the sides, forming a solid technological base. The new X-Hiab HiPro 1058 is built on two

pillars: reducing the costs of installation and of ownership to benefit the productivity and the overall reliability. With a load capacity of 90 tm, a horizontal outreach up to 34.5 m with the jib and a height of 38 m, HiPro 1058 is the ideal crane for lifting heavy and bulky materials. It is equipped with VSL Plus stabilizing system and the LLS one that makes crane operations quick and easy with a pinpoint accuracy even at maximum reach.

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IL COSTRUTTORE MODENESE PARTECIPA AL BAUMA FORTE DI UNA GAMMA DI GRU MOLTO AMPIA. CHE ORA SI ARRICCHISCE DI UN ULTERIORE MODELLO

IDROGRU

Nuova gamma compatta

delle Taxi Crane a libera circolazione. La nuova KT110.35 si presenta quindi come una gru versatile, compatta, prestazio-nale grazie a un rapporto peso/potenza davvero interessante, e con costi di ge-stione contenuti. Ma vediamo i dettagli. La nostra presenta telaio, stabilizzatori, torretta e braccio realizzati con acciai ad elevata resistenza allo snervamento; il telaio ha una struttura scatolata di tipo radiale autoportante, mentre gli stabiliz-zatori sono composti da quattro traverse idrauliche e indipendenti, ad apertura ro-tante con travi telescopiche a sfilamento orizzontale e posizionamento verticale, azionabili ai lati del telaio e dalla cabina. La torretta presenta una struttura a dop-pia spalla scatolata, rotazione illimitata su 360° mediante motore idraulico con fre-no automatico e riduttore epicicloidale, mentre il braccio è a sezione poligonale composita, costituito da un elemento di

base e diversi elementi telescopici, il pri-mo e il secondo a sfilamento indipenden-te, gli altri a sfilamento proporzionale. Lo scorrimento avviene su pattini di ampia superficie in bronzo speciale, mentre il sollevamento è effettuato da un cilindro a doppio effetto che consente un bran-deggio da - 2° a + 80°.Va inoltre sottoli-neato che la KT110.35 potrà contare sulla vasta gamma di accessori Idrogru senza comunque rischiare di eccedere i limiti di peso per la circolazione stradale.

NNegli ultimi mesi Idrogru ha dato un forte impulso evolutivo alla propria gamma di gru. Nel 2015 ha presentato la KT300.25, gru con la quale ha raggiunto la massi-ma portata possibile con una gru monta-ta su camion. Quest’anno invece è stata la volta della parte bassa della gamma: i clienti chiedevano una gru compatta ma al contempo robusta e prestazionale. È nata così la KT90.23, montata su uno Scania a tre assi. La squadra di proget-tisti dell’azienda capitanata da Luciano Vezzelli si è talmente entusiasmata nella realizzazione della KT90 che ha deciso di dare alla luce un altro gioiello tecnico e tecnologico, la KT110.35, una gru desti-nata ad allestire veicoli a 4 assi, scelta fat-ta per montare bracci più lunghi, a 4 o 5 sfili. Nonostante il braccio della KT110.35 sia lungo, complessivamente la macchi-na mantiene ingombri ridotti, cosa che la farà entrare di diritto nella categoria

+ OptionalLa nuova KT110.35, come tutte le gru del Costruttore modenese che sono ben 11 modelli (KT90.23, KT110.29, KT110.35, KT160.25, KT160.29, KT160.33, KT160.40, KT200.25, KT200.29, KT260.25, KT300.25 dove il primo numero indica la portata e il secondo numero l’altezza operativa), si avvalgono di una vasta gamma di accessori che ne rendono estremamente versatile l’uso in molteplici applicazioni, tra cui la traslazione dalla cabina di comando; i comandi dei movimenti con due velocità.; la zavorra scomponibile e autoscaricabile; la testata inclinabile in tre posizioni; il supporto con gancio per testata inclinabile; la prolunga tralicciata inclinabile; l’argano secondario; i bozzelli di varie portate; il bloccaggio dell’assale posteriore; il verricello di traino; il radiocomando con display; l’elettropompa ausiliaria per utilizzo ecologico e il bilancino da 50 t per il sollevamento dei carichi.

34 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

New compact range: At Bauma Idrogru will announce the new KT110.35, a crane to be set on 4-axles

vehicles, with a 4 or 5 sections boom, compact enough to be classified as Taxi Crane. Idrogru also provides a wide range of accessories that can be used with the KT110.35 without any risk to exceed the weight limits for road traffic.

Gru e Autogrù

creo

P

36 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

KLASS

50 metri su un due assi

Presentata alla fi era di Stoccarda, la nuo-va gru multifunzione di Klaas abbina no-tevoli prestazioni alla consueta leggerez-za. Allestita su un autocarro a due assi da 18 t, la nuova autogrù K40-48 TFR presenta un’altezza al gancio di 48,5 m, una lunghezza massima di 50,10 m e un carico massimo al gancio di 3.000 kg, che possono diventare 6.000 kg in via opzio-nale. Di tutto rispetto lo sbraccio laterale che raggiunge i 30 m con una portata fi no a 1.000 kg. Dotata di rotazione continua, la macchina presenta il sistema braccio TFR con doppi cilindri di sollevamento, jib a due cilindri e, primo modello in as-soluto a presentare tale carartteristica, primo sfi lo del jib con apertura idraulica. La nuova gru, che prevede il rivestimen-to totale e si affi da alla forza dell’allumi-nio, risulta estremamente versatile gra-zie a una nutrita serie di accessori che la trasformano in un’autentica tuttofare da utilizzare in molteplici cantieri. L’e-lenco, davvero molto lungo, comprende le pinze universali per mattoni o tegole e la pinza per tegole in cotto, anche per formati speciali. La gru si trasforma in

Gru e Autogrù

È LA NUOVA GRU MULTIFUNZIONE KLAAS K4048 TFR ALLESTITA SU UN DUE ASSI DA 180 QUINTALI

piattaforma aerea grazie alla navicella in alluminio per due persone con livel-lamento automatico e rotazione di 45° a destra e 45° a sinistra. Altre opzioni sono dettate dal cestello appeso sempre in alluminio che, nelle diverse varianti, può ospitare da una a tre persone. Da segnalare anche i supporti tetto che si traducono in due tipologie di piattaforma mobile con portata di 360 o 420 kg e nel contenitore in alluminio da 300 kg; senza dimenticare l’accessorio per il recupero

tico e i contenitori in alluminio. Conclu-diamo con quello che in Klaas chiamano “cavi”. Stiamo parlando delle catene a due e quattro ganci e delle cinghie per portate comprese tra 1.250 e 2.800 kg. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

dei coppi a sei caselle che ha una capa-cità di 300 kg. In questo elenco di ac-cessori non potevano mancare le forche: quelle speciali per pannelli solari, quella regolabile per pellets e le due differenti tipologie di forche per le travi in legno. Un nuovo tuffo nell’edilizia con la vasta gamma di benne che comprende ben-ne semplici, maggiorate, semplici e maggiorate con ri-baltamento automa-

50 m on a 2-axis truck: Set up on a truck with two axles and 18 t GVW, the new multifunction crane K40-48 TFR reachs a work height of 48.5 m at the hook, a max length of 50.10 m and a maximum lifting capacity of

3,000 kg , that become 6,000 kg as an option. The outreach is 30 m with a liftling capacity of 1,000 kg. Fitted with continuous rotation, the machine have the TFR system on the boom, with dual lift cylinders, two cylinders jib and the fi rst extension of the jib with hydraulic system. Versatile and multi-function, thanks also to a wide range of accessories, the new crane by Klaas is a genuine all-rounder.

+ Il raggio di manovra Carico Distanza Altezza3.000 kg 12 m 30 m2.000 kg 13 m 36 m1.000 kg 30 m 22,5 m500 kg 34,5 m 11,5 m350 kg 41 m 20 m

OLTRE 60 MACCHINE ESPOSTE SU UNA SUPERFICIE DI 14.000 M2. TANTE LE NOVITÀ LIEBHERR NEL COMPARTO SOLLEVAMENTO

LLo slogan Liebherr, “Be Part of So-mething Bigger”, la dice lunga sulle intenzioni della società per il prossimo Bauma, che si traducono in molteplici novità in tutti i settori di competenza del colosso tedesco: macchine edili, autogrù e cingolate, tecnica di movimentazione, estrazione mineraria e componenti. Per noi è d’obbligo concentrarci sui mezzi

38 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

LIEBHERR

Gru per tutti i gustiper il sollevamento che saranno esposti nello stand 809-813 nell’area esterna. Novità assoluta sarà rappresentata da una 8 assi con braccio telescopico ex-tralungo per la quale, in fase di conce-zione, è stata data priorità alle elevate prestazioni e alla semplicità di allesti-mento in cantiere. Una macchina ancora Top Se-cret, sulla quale Liebherr non ha fatto trapelare al-tre notizie, e che verrà svelata durante la ma-nifestazione bavarese.Più concretamente possiamo invece

parlare della 5 assi da 250 tonnellate LTM 1250-5.1 e della cingolata LR 1500 da 500 t, entrambe presentate in ante-prima durante le Giornate del Cliente 2015 di Ehingen. La LTM 1250-5.1 è il terzo modello in cui Liebherr applica il suo concetto di motore singolo e che, oltre al falcone ribaltabile multifunzio-

nale, vede la disponibilità an-che di un falcone

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Crane for all t: Over 60 machines on display over an area of 14,000 m2.

absolute novelty will be represented by a mobile crane 8 axes with extra-long telescopic boom for which priority has been given to the high performance and ease of set-up on site. More concretely, we can talk about the 5-axles mobile crane LTM 1250-5.1 with a load capacity of 250 t, the third model in which Liebherr applies the concept of single engine. In addition to multi-function folding jib, LTM 1250-5.1 has also the availability of a fixed jib lengths up to 50 m. The crane benefits of the VarioBase ECOmode. The new LR 1500 and LR 1100 will be the new crawler cranes.

LIEBHERR

Gru per tutti i gusti

fisso con lunghezza fino a 50 m. La gru beneficia inoltre delle innovazioni VarioBa-se ed ECOmode Liebherr. Rispetto ai modelli prece-denti, la portata è stata au-mentata di circa il 15-20%, mantenendo invariata la lunghezza del braccio te-lescopico (60 m), mentre le prolunghe tralicciate hanno consentito di incrementare l’altezza gancio fino ai 110 m. La zavorra massima della nuova LTM 1250-5.1 è di 88

t per una larghezza di 6,3 m, inoltre con la VarioBallast, la gru può essere utilizzata con due diversi raggi della zavorra: 5,58 o 4,78 m. Il motore è un Liebherr a sei cilindri da 400 kW e coppia massima di 2.516 Nm Stage IV/Tier 4f. Il cambio è Tronic ZF-AS a 12 marce. Sul ver-sante delle cingolate spazio alla LR 1500 i cui punti di forza si possono sintetizza-re in facilità di trasporto (la massa è di 45 t) e massima

Gru e Autogrù

40 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

semplicità in termini di allestimento e uti-lizzo: il potente arga-no principale da 180 kN rende superflua la necessità del secondo argano a doppio gan-cio in caso di carichi pesanti. Un ulteriore argano (da 125 kN) è infatti richiesto solo lavorando con una pu-leggia testa braccio. Di estrema semplicità il sistema del braccio tralicciato con numero e varietà dei pezzi ridotti. Rimaniamo in ambito cingolato con la nuova LR 1100, il cui prototipo esordirà al Bauma. Si tratta di una 100 t, dispo-nibile a partire da questa estate, che presenta carichi massimi ottimizzati, un montaggio semplice e una rapida messa in funzione. La progettazione della struttura in acciaio è riconducibile a una costruzione tubolare, che garan-tisce una distribuzione ottimale delle forze. Inoltre, grazie all’utilizzo di un sistema mobile dei contrappesi dispo-nibile a richiesta, è possibile aumentare le portate di circa il 20%. Nello specifico: i contrappesi vengono spinti all’indie-tro idraulicamente, permettendo un au-

mento del momento stabilizzante e un conseguente incremento delle portate. La LR 1100 è equipaggiata con un mo-tore diesel Liebherr da 230 kW (Stage IV/Tier 4f). la cabina, posta a 2,3 m di altezza, consente un’ottima visuale e si fonda sulla ricerca del massimo comfort, anche attraverso un nuovo sistema di co-mandi per un lavoro intuitivo ed ergo-nomico. La macchina beneficia inoltre del dispositivo di controllo Litronic di ultima generazione in cui il limitatore del momento di carico integrato calco-la automaticamente le portate durante l’utilizzo e garantisce quindi un impiego ottimale della gru.

+ LH 110 C High Rise PortPer i cicli di carico gravosi con colli separati e materiale sfuso in ambiente portuale,

ecco il caricatore industriale LH 110 C High Rise Port di Liebherr. In vendita a partire dai primi mesi del 2017, il nuovo modello è disponibile per i livelli di emissione IIIA e

IV/Tier 4f. Il caricatore LH 110 C High Rise Port presentato al Bauma vede una configurazione con un braccio piegato da 13 m e un bilanciere da 12 m. Quest’ultimo, con dispositivo di

cambio rapido idraulico e sistema multi-innesto Liebherr per tubazioni idrauliche, fornisce la flessibilità ideale per il più versatile utilizzo portuale. La dotazione comprende anche una benna mordente Liebherr per materiali sfusi GMZ120 con una capacità di carico di 8 m³. Mentre la

cabina è a doppio snodo regolabile idraulicamente avanti, indietro e in altezza in modo continuo.

UNA NUOVA GRU FUORISTRADA GROVE,

LA PRIMA DI UNA NUOVA GAMMA, LE

TUTTOTERRENO E QUALCHE SORPRESA. È IL PRIMO BAUMA DI MANITOWOC CRANES

IIl prossimo Bauma segnerà la prima partecipazione di Manitowoc Cranes come società indipendente, dopo la recente separazione della società e di Manitowoc Foodservice da The Mani-towoc Company. Se la fiera di Monaco è per tutti un evento importante, per Manitowoc Cranes sarà un’occasione speciale da celebrare con tante novità (alcune delle quali sono presentate in queste pagine) e qualche sorpresa. Ac-canto ai prodotti ci sarà spazio anche per una panoramica sui servizi. Tra questi

42 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

MANITOWOC

Esordio da brividi

Gru e Autogrù

Creepy debut: The next Bauma will mark the first participation of Manitowoc Cranes as an independent company after the separation from The Manitowoc Company. There will be news for products and services. These

include the Manitowoc Crane Care customer assistance; the EnCORE, service for the reconditioning of the cranes; the Lift Solutions, the design team for special requests; and Manitowoc Finance. Among the products there will be the GMK5250L with a load capacity of 250 t, the GMK4100L-1 with a load capacity of 100 t and the GMK6400 with a load capacity of 400 t. Between the rought terrain models there will be the new GRT8100 with a load capacity of 90 t.

il Manitowoc Crane Care, l’assistenza alla clientela; l’EnCORE, il servizio per la messa a nuovo e ricostruzione delle macchine; il Lift Solutions, il team di pro-gettazione interno che gestisce le richie-

ste speciali; senza tra-lasciare il Manitowoc Finance, che ovvia-mente segue l’attività di finanziamento.Nel complesso sa-ranno ben quattro le gru tuttoterreno Grove esposte, delle quali ben tre model-li faranno al Bauma la loro prima appari-zione ufficiale. Detto che su una macchina non è ancora trapelato alcun dettaglio e rap-presenterà quindi una

delle “sorprese” di Monaco, in esposi-zione ci saranno la GMK5250L da 250 t, la GMK4100L-1 da 100 t di portata e la nota 400 t GMK6400. Nello spe-cifico la GMK4100L-1 è una macchina

che adotta un solo motore, in grado di trasportare più contrappeso, con con-seguente incremento della capacità di sollevamento. Compatta, la nuova gru ha una larghezza di 2,55 m rispetto ai 2,75 m della precedente GMK4100L e il suo carro è più corto di 0,5 m. Da segnalare l’integrazione della funzione Fuel Saver nel motore singolo Tier IV Final/EUROMOT 4 e il nuovo sistema di controllo Manitowoc (Crane Control System - CCS), che include l’innovativa modalità intelligente di configurazione del braccio (Boom Configurator Mode) che permette all’operatore di impostare il peso del carico, il raggio o l’altezza di sollevamento e a questo punto il si-stema configura automaticamente la corretta lunghezza del braccio al tocco di un pulsante. La Grove GMK5250L è la più grande delle tre nuove autogrù tuttoterreno a cinque assi introdotte da

Gru e Autogrù

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Manitowoc nel 2015. La macchina offre numerose innovazioni, tra le quali spic-ca la turbo frizione VIAB con retarder incorporato che consente di eliminare il pericolo di surriscaldamento dei fluidi e la bruciatura della frizione, garantendo funzioni di partenza e frenatura senza usura, ottima manovrabilità e risparmio energetico. Il braccio principale rag-giunge i 70 m, ma è disponibile un jib idraulico da 21 m, che può essere este-so con una prolunga da 8 m, due inserti del jib da 8 m o una combinazione di entrambi, per una potenziale lunghez-za totale del falcone di 37 m. Dato che la GMK6400 è un modello che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, faccia-mo un’escursione fuoristrada per parla-re della nuova GRT8100 che inaugura il rinnovato sistema di denominazione Grove (dove GRT è l’acronimo di Gro-ve Rough Terrain). La Grove GRT8100 è una 90 t con un braccio da 47 m per un’altezza massima in punta pari a 49 m. Grazie ai jib e agli inserti opzionali può raggiungere un’altezza massima in punta di 77 m. Da segnalare il jib inclina-bile a comando idraulico configurabile a diverse lunghezze, 10 m oppure 17 m.

+ Esperienza esaltanteCosì Larry Weyers, presidente di Manitowoc Cranes, definisce la prossima partecipazione al Bauma, dove la società avrà a disposizione un’area che include gli stand 1201, 1202 e 1302/1, comprensivi di uno spazio espositivo esterno di 3.253 m2. Un Bauma in grande stile fondato sul motto societario “Costruire qualcosa di concreto”, cioè garantire vantaggi tangibili in cinque aree chiave: ritorno dell’investimento, prestazioni, qualità e affidabilità, assistenza e agilità. In pratica costruire gru che rispondano realmente alle esigenze della clientela.

C.P.S. Srl - Gru/Truck CranesVia Emilia 281 - 48014 Castel Bolognese (Ra) - ITALYCf e P.I. 02408810394Tel (+39) 0546.653.791 Fax (+39) 0546.653.795Web site: www.copma-cranes.com • e-mail: [email protected]

COPMA da oltre cinquant’anni un sapere tecnologico guida l’attività, un marchio all’avanguardia nella progettazione e nella produzione di gru idrauliche telescopiche ad alta capacità, allestite su veicoli industriali, stazionarie o marine.L’azienda è mossa da grandi passioni: per il dettaglio, per la potenza e per la qualità. Oggi è punto di riferimento sui mercati mondiali e le sue gru sono presenti nei cinque continenti.

Al BAUMA 2016 la COPMA presenta in anteprima mondiale 3 nuovi modelli di gru industriali. Il modello 1150 (110 tm), ap-partenente alla gamma Top Range, ricca di contenuti tecnologici come il basamento integrale di serie, particolarità che con-sente a questo modello di avere un’altezza di gru ripiegata di 2,54 m e quindi facilmente montabile su qualsiasi tipo di veicolo 8x2,8x4,8x6 o 8x8. Questa caratteristica consente di avere un baricentro particolarmente basso, e quindi migliore guidabilità e stabilità dei mezzi sui quali sarà montata. Questo modello è disponibile fi no a 8 sfi li idraulici, di peso contenuto grazie all’utilizzo di acciai di ultima generazione. La rotazione è su ralla con doppio motoriduttore di rotazione, bracci negativi, doppio biellismo, distributore proporzionale e radiocomando di serie, impianto rigenerativo negli sfi li.

Il modello 200 (20 tm) , appartiene alla gamma Essential, progettato per il mercato globale ,con elevate prestazioni e una tara particolarmente interessante, grazie all’impiego di acciai UHSS. La 200 è disponibile fi no a 5 sfi li idraulici , ha il basamento con il bilanciere ,bracci a grande sezione esagonale per una maggiore stabilità alla fl essione, e caratteristica unica di questo mo-dello è larghezza contenuta ,nella versione a 4 sfi li , che consente il montaggio di questa gru su veicoli particolarmente stretti e compatti , come i veicoli asiatici o i veicoli atti a circolare su strade di montagna o centri cittadini.

Anche Il modello 108 ( 10 tm) appartiene alla gamma Essential, particolarmente compatto con spazio dietro cabina necessario di soli 74 cm nella versione a 4 sfi li , altezza di soli 2,10 m e larghezza di soli 2,32 m . ha elevate prestazioni 6,7 % in più del mo-dello precedente, e una tara inferiore del 15,4%. La 108 sostituisce defi nitivamente 2 modelli di grande successo della gamma COPMA la 100 e la 110 è disponibile fi no a 4 sfi li idraulici.

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FN 928/1

ORMIG APPROFITTA DEL BAUMA PER RINNOVARE LA GAMMA DELLE SUE AUTOGRÙ PICK&CARRY ELETTRICHE, INNALZANDONE LA PORTATA FINO A 60 T B

46 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Cenni di storiaNel 1949 davanti agli occhi di Guido Testore si presentava un’Italia da ricostruire. Una ricostruzione che aveva bisogno dei giusti mezzi. Non a caso il dopoguerra è stato un periodo in cui l’ingegno meccanico italiano ha dato prova di mirabili risultati. Uno di questi è stata la fondazione di Ormig, proprio a opera di Guido Testore che tra il 1949 e gli anni successivi riuscì, insieme a un manipolo di tecnici specializzati, a trasformare una forza lavoro prettamente agricola, in operai metalmeccanici ad alta professionalità, in grado di costruire un prodotto che, esportato in tutto il mondo, costituì un vanto per l’industria italiana: l’autogrù. La produzione iniziò nel primo stabilimento di Ovada, dove ancora oggi l’azienda ha sede. La Ormig è tutt’ora condotta dalla famiglia del fondatore e continua a progettare e produrre quella che è l’ultima evoluzione delle autogrù da cui partì Guido Testore, ossia le gru pick&carry. La Ormig realizza anche gru su camion a libera circolazione, con portate di 80 e 100 t e peso complessivo di 32 t.

ORMIG

Una gamma elettrica

Bauma. Ormig scalda i motori per que-sto importante appuntamento durante il quale farà debuttare la propria nuova gamma di gru elettriche pick&carry con portate fino a 60 t. Inutile forse ricordare i vantaggi di una autogrù pick&carry: versatilità e potenza racchiuse in dimen-sioni agili e ridotte. Se a questi plus si aggiunge la propulsione elettrica l’in-sieme non può che trarne enormi be-nefici, considerando quante ulteriori applicazioni la propulsione elettrica o ibrida consente di approcciare. Luoghi chiusi, aree pericolose, o semplicemen-te applicazioni per le quali il rispetto dell’ambiente e delle emissioni sonore va mantenuto rigorosamente, diventano gli ambienti ideali dove le nuove auto-grù Ormig faranno la loro parte. Quelle che vedremo al Bauma saranno quindi mezzi che si contraddistinguono per le contenute dimensioni abbinate alle notevoli capacità di sollevamento, doti particolarmente adatte per poter opera-re agevolmente in spazi ridotti e negli interni, in massima sicurezza. Ma i det-tagli non è ancora dato saperli. In com-penso scommettiamo che anche l’offerta di accessori e optional sarà decisamente vasta. Però, benché non si sappiano i dettagli delle nuove macchine, data la gamma già in produzione si può fare qualche previsione non troppo azzarda-ta: visto che l’attuale gamma va fino a 50 t di portata e Ormig ha dichiarato i 60 t di sicuro il Costruttore svelerà quella che diventerà la gru top di gamma del range delle pick&carry elettriche, che

Gru e Autogrù

portata su un braccio di 15 m in grado di uno sbraccio di 8,5. Tutte le gru Or-mig rispondono alla Direttiva Macchine e sono conformi alle normative per la circolazione su strada.

categoria pick&carry elettriche del Co-struttore di Ovada è invece la 45 tmE: 45 t di portata, braccio da 15 m con sbraccio di 9 m. Il modello ibrido diesel/elettrico è invece la 33 tmBP che offre 33 t di

Electric range: At Bauma Ormig will show the new range of electric pick&carry cranes with lifting capacities up to 60 t. The current range of electric machines includes models with lifting capacities between 5,5 and 45 tonnes.

With the new 60 tonnes model Ormig will further raise the performances of the electric machines that can carry out tasks that normal diesel cranes can’t do.

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andrà ad affi ancarsi ai sei modelli attua-li. Di cui vi proponiamo qui una breve carrellata. Ad aprire le danze c’è la gru 5.5 tmE che coniuga un braccio da 9,5 m a una portata a un metro dallo scudo di 5,5 t, per uno sbraccio massimo di 6 m. A salire la seconda autogrù in gamma è la 10 tmE che vede le prestazioni di prima salire rispettivamente a 10 m di braccio e 10 t di portata, mentre lo sbrac-cio aggiunge 33 centimetri al valore del precedente modello. La 16 tmE offre uno sbraccio di 7 m, una lunghezza comples-siva del braccio di 11,5 m ma una portata di 16 t. Valori che si incrementano ulte-riormente con la 25 tmE per la quale la portata sale a 25 t, il braccio è di 12,7 m e lo sbraccio di 7,7 m. Penultimo modello delle nuove autogru elettriche Ormig è la 33 tmE che alle 33 t di portata abbina un braccio da 14,5 m e uno sbraccio di 8,65 m. Top della

LA VISIONE COMPLETA DEL MERCATO SECONDO PALFINGER. TRA LE NOVITÀ SPICCA LA GRU PESANTE PK 165.002 TEC 7 E LA SERIE SOLID

CCon un’area espositiva di 1.800 m2 (lo stand principale è l’FN 826/5) e un ap-proccio tecnologico che guarda al futuro con ottimismo - anche grazie al report economico molto positivo registrato nel 2015, che ha dimostrato la validità della sua strategia fondata su pilastri quali in-novazione, flessibilità e internazionaliz-zazione – Palfinger si appresta a vivere

48 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

PALFINGER

Prodotti, servizi, soluzioni

rando una notevole potenza e una grande portata, è infatti di ben 800 kg più leg-gera rispetto al modello predecessore, il PK 150.002. Palfinger sta puntando molto anche sulla nuova serie L per il trasporto dei materiali da costruzione. Oltre alle caratteristiche abituali, come l’eccellente altezza di carico e i 440 gradi di angolo di rotazione, le nuove macchine si fan-no apprezzare per il gruppo di rotazio-ne montato in bagno d’olio, un nuovo joystick per il controllo della macchine e una postazione di lavoro ottimizzata. Caratteristiche, queste ultime, che mi-gliorano l’attività lavorativa quotidia-na e rendono le macchine della serie L perfette sotto il profilo del comfort e, in ultima analisi, anche della produttività. Altra novità è rappresentata dal lancio dei nuovi modelli Solid che andranno a sostituire le esistenti PK 16.001, 16.001 PK-K e PK 18.001 EH. Solid è il termine scelto da Palfinger per identificare queste gru robuste, facili e convenienti. Tra le caratteristiche salienti della gamma il si-stema braccio che può essere allungato al massimo delle sue possibilità attraverso il cosiddetto Single Link Plus. I modelli della linea Solid sono offerti in tre dif-ferenti configurazioni. Nello specifico la PK 17.001 SLD 1 è il modello entry-level e non è pensato per il mercato europeo. Al contrario di quanto accade per la PK 17.001 SLD 3 che è equipaggiata con il

Gru e Autogrù

un Bauma in grande spolvero. A livello produttivo i riflettori saranno puntati sulla nuova serie di gru della gamma pesante rappresentate dalla nuova PK 165.002 TEC 7. Progettata per l’allestimento su veicoli da 32 tonnellate, la PK 165.002 TEC 7 si segnala per gli ottimi risultati raggiunti in termini di peso risparmiato. La nuova macchina Palfinger, pur assicu-

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sistema Paltronic 50 nella sua versione di base che è quindi idonea sia al mercato comu-nitario sia per quello extra-CE. Top di gamma è rappre-sentato dalla PK 19.001 SLD 5 equipaggiata con il sistema Paltronic 50, l’E-HPLS, radio-comando e valvola di control-lo load-sensing. Al Bauma verrà presentata anche la serie compatta della gamma Solid con le nuove PK 5.001 SLD 3, PK 7.001 K SLD 3 e PK 7.501 SLD 5. Quest’ultima si segnala per una lunghezza

che, grazie alla terza esten-sione del braccio, raggiunge gli 8,8 m in luogo dei prece-denti 6,9 m. Oltre ai prodotti abbiamo accennato anche ai servizi. Tra questi segnaliamo la presentazione del Palfi n-ger Mounting Competence Centre, dedicato alle opera-zioni di allestimento che, in-sieme al Palfi nger Equipment Centre, offre molteplici solu-zioni personalizzate che van-no dalla costruzione di stabi-lizzazioni particolari fi no ai serbatoi in alluminio.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Formato EpsilonAl Bauma farà il suo esordio anche la nuova M12Z Epsilon. Con la nascita della nuova gamma M, Epsilon vuole aprire una nuova era nelle applicazioni dedicate al mondo delle costruzioni e del riciclaggio. Progettata per un facile utilizzo e un comfort di livello superiore, anche grazie a molteplici soluzioni tecnologiche, la M12Z Epsilon rende semplice e preciso qualsiasi lavoro. La macchina benefi cia del testato sistema Palfi nger HPSC e del nuovo sedile Master Drive, una postazione di comando ergonomica, sicura e a tutto comfort.

,Products, services, solutions: The spotlight will be

on the new heavy crane range represented by the new PK 165002 TEC 7. Designed for vehicles of 32 tonnes, the PK 165002 TEC 7 is 800 kg lighter than the previous model, the PK 150.002, but it off ers more power and load capacity. Palfi nger is aiming also on the new L series for the transport of building materials, and on the launch of new Solid models. The new M12Z Epsilon is also interesting, designed for construction and recycling. Among the services there will be the presentation of the Palfi nger Mounting Competence Centre, dedicated to set-up operations, which, together with Palfi nger Equipment Centre, off ers multiple customized solutions.

A MONACO IL COSTRUTTORE DELLA BASSA BAVIERA METTERÀ IN SCENA MOLTE NOVITÀ, TRA CUI LA NUOVA 3300 CHE SARÀ LA DEGNA RAPPRESENTANTE DELLE GRU CINGOLATE

AAl Bauma Sennebogen proporrà un nu-mero impressionante di novità tra cui l’autogrù 653, il pick&carry 730 e il mo-vimentatore 870, la gru cingolata 3300, l’escavatore a fune 6300 e molto altro an-cora, anche in termini di servizi. E par-

tiamo giusto da uno di questi prima di fare un focus sulla nuo-va 3300. Tra i servizi di Sennebogen indichiamo quella che ci sembra una buona iniziativa che allarga il campo d’azione dell’Accademia Sennebogen.

50 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Inaugurata all’inizio del 2015 da quest’an-

no l’Accademia, oltre alla formazione dei col-laboratori e partner di

assistenza del Costrutto-re dalla verde livrea, offre anche corsi di formazione per i clienti finali e per i conducenti. Un’iniziati-va che come idea non può certo dirsi nuova al 100% ma che di sicuro sottolinea l’impegno di Sennebogen verso una

maggiore sicurezza e una massimizzazione

della resa e delle pre-stazioni delle proprie

macchine. Macchine tra cui spiccherà, ne siamo certi,

la 3300. Si tratta di una gru cingolata dell’attuale serie E che, con il passag-gio al nuovo motore Tier 4f, Sennebogen

SENNEBOGEN

Prestazioni da 3300

Gru e Autogrù

ha rielaborato in una nuova generazio-ne con 125 t di carico utile, numerose varianti di attrezzatura e con sottocarro Star-Lifter. Partiamo proprio dal propul-sore, il cui cambio ha innescato tutta la rielaborazione della 3300: si tratta di un’unità diesel Cat da 186 kW che in-sieme al sistema idraulico a più circuiti alimenta il verricello da 160 kN con ve-locità di fune fino a 105 m/min. Presta-zioni quindi potenti e agili, che possono aspirare tranquillamente ad eseguire lavori in settori quali sollevamenti nel montaggio di grandi strutture o nella costruzione di impianti eolici dove sono

necessari appunto flessibilità, carichi utili elevati, verricelli potenti e trasmis-sioni performanti, ma anche stabilità. A questa pensa non a caso il nuovo, robu-sto sottocarro cingolato Star-Lifter largo 5,8 m, che non solo rende la macchina stabile ma anche facilmente trasporta-bile, in quanto è possibile rimuovere i cingoli, in modo tale che la macchina di base mantenga i 3,2 m di larghezza. Grazie all’innovativo sistema di auto-montaggio, la gru cingolata può essere predisposta presso il luogo di utilizzo in poche mosse. Tra le numerose varianti di attrezzature annunciate poc’anzi vi è il

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 51

+ Gru ed escavatori sott’occhioSennebogen approfitterà del Bauma anche per presentare il proprio sistema di telemetria SENtrack, con il quale offre una piattaforma confortevole per monitorare i dati macchina in modo centralizzato e globale, per localizzare le posizioni o per pianificare in modo più efficiente la manutenzione. Il sistema invia in anticipo lo stato della macchina in tempo reale al personale di manutenzione e offre ai responsabili un pannello di controllo utente per la gestione della flotta.

braccio a pilone disponibile in diverse varianti compre-se tra 13,1 m e 94 m, mentre le varianti di braccio tele-scopico e le attrezzature aggiuntive con braccio a becco e punta basculante consentono una maggio-re flessibilità sul cantiere. Anche la cabina è in linea con le aspettative che si hanno da una macchina di questa categoria: si tratta infatti della cabina comfort Maxcab. Un accenno alla manutenzione, che risulta molto semplice se si con-sidera anche la complessi-tà della macchina nel suo insieme. Grazie ai punti di

manutenzione centrali facilmente acces-sibili e al design trasparente, eseguire le operazioni di manutenzione di routine sulla 3300 è una passeggiata.

Performances like the ones of the 3300 crane: At Munich Sennebogen enacts many new features, including the new 3300 that will be a worthy representative of crawler cranes . The 3300 is a crawler

crane of the E series that, with the transition to new engine Tier 4f, Sennebogen has reworked into a new generation with 125 tonnes of payload, numerous variations of equipment and the Star-Lifter undercarriage.

UNA NUOVA AUTOGRÙ OTTO ASSI E UN NUOVO DISTRIBUTORE PER L’ITALIA. TADANO FAUN FA LE COSE IN GRANDE

OOtto assi, una portata di 600 t, un braccio da 15,2 a 56 m, estensioni braccio da 24 a 90 m, un’altezza massima di 146 m, un raggio massimo di 104 m e due motori. Sono questi i numeri che caratterizzano la nuova ATF 600G-8 all-terrain di Tada-no Faun, una macchina che è il risultato di uno specifico lavoro di squadra che ha visto le necessità del cliente come fulcro progettuale. Senza alcun sistema separato di sospen-sione del braccio, la nuova macchina beneficia del Triple Boom System. A differenza di un braccio telescopico convenzionale, il Triple-Boom è costitu-ito non da uno, ma da tre tubi telescopici che conferiscono costantemente un ele-

vato livello di rigidità flessionale e torsio-nale. La massa di acciaio che costituisce il braccio è distribuita in tre “partizioni” che si trovano proporzionalmente più di-stanti dal centro della sezione trasversale del sistema rendendolo più stabile. In so-stanza, si tratta di una rinnovata distri-buzione dei pesi e non di una tecnologia ipersofisticata, che però conferisce più rigidità, nel pieno rispetto delle 12 t per asse (limite obbligatorio sulle strade di molti paesi), e risparmio del carburante inerente il motore della sovrastruttura le cui prestazioni sono ottimizzate. Sotto il profilo motoristico va segnalato come Tadano sia rimasta saldamente fedele al suo concetto di due motori. La nuova ATF 600G-8 è infatti equipag-

52 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

giata con una potente unità da 625 CV per il carro e un più piccolo motore da 354 CV per la sovrastruttura. Una scelta mirata alla riduzione dei consumi: dove la potenza richiesta sulla strada è de-cisamente superiore a quella necessa-ria in cantiere. Entrambi i motori sono Mercedes-Benz. Il controllo della macchina è stato affi-dato a un evoluto AML, migliorato non solo a livello dei sistemi di sicurezza, ma anche sotto il profilo prestaziona-le. L’evoluzione ha visto l’adozione di componenti di sicurezza “Performance Level d” (PLd). I dati vengono scambia-ti utilizzando un sistema CANopen per un controllo della massima efficacia che rileva e previene le situazioni potenzial-

TADANO FAUN

RivoluzioneTriple Boom System

+ I VantaggiIn estrema sintesi ecco i principali vantaggi offerti da Triple Boom System Tadano Faun:• In grado di trasportare carichi pesanti grazie alla flessione e alla rigidità torsionale• Molto affidabile, grazie al meccanismo di bullonatura sequenziale• Sensibile riduzione delle spese per il trasporto e l’installazione• Piccolo raggio di rotazione che si traduce in una più ampia gamma di applicazioni

Gru e Autogrù

mente pericolose prima che si verifichi-no. Il nuovo AML ha anche tante utili funzionalità, tra queste la possibilità di personalizzare la rotazione in base alle esigenze e alle abitudini dell’operatore.

Ma le novità, dicevamo, non finiscono a livello progettuale e si ampliano sulpiano distributivo e assistenziale. Ikran, con sede a San Paolo in provincia di Bre-scia e nata dalla trentennale esperienza

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 53

+ Hello-NetSi chiama Hello-Net ed è il sistema fleet management di Tadano Faun che permette di gestire appieno la nuova ATF 600G-8. Utilizzando i più recenti sistemi di comunicazione cellulare e satellitare, giornalmente la ATF 600G-8 trasmetterà a un server designato la propria posizione GPS, unitamente a importanti stati di funzionamento. In questo modo è possibile accedere a tutti i dati con facilità, visualizzando e analizzando tutte le informazioni in merito all’utilizzo e ai periodi di fermo, ai tragitti e anche circa i livelli dei fluidi. Il sistema permette di controllare la manutenzione e di pianificarla nel migliore dei modi.

di Rosario Colombini, è infatti il nuovo distributore ufficiale di Tadano per il territorio italiano. Il rapporto con Tadano, iniziato lo scorso anno, ha visto la società tedesca impe-gnata nell’azione formativa dei tecnici Ikran che sono in grado di intervenire con le loro officine mobili su tutto il terri-torio nazionale. Allo stesso tempo Ikran sta lavorando alla creazione della rete commerciale e di un network idoneo a coprire il territorio italiano. Nel mese di marzo Ikran ha partecipato al Dea-ler Meeting in Germania e i responsa-bili della società bresciana saranno al Bauma per accogliere tutti i visitatori italiani.

Triple Boom System revolution: A new 8 axles mobile crane and a new dealer for Italy. Eight axles, a lifting capacity of 600 tonnes, a boom lenght between 15.2 and 56 m, and boom’s extensions from 24 to

90 m, a max work height of 146 m, a maximum radius of 104 m and two engines. These are the numbers of the new ATF 600G-8 all-terrain crane from Tadano Faun, that is the result of specific efforts that put client’s needs as a priority. But news don’t end. Regarding distribution and assistance, Ikran, based in San Paolo (province of Brescia), is the new official dealer of Tadano Faun for Italy.

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AIRO AMPLIA LE ALTEZZE OPERATIVE DELLE PROPRIE SCISSORS E PIATTAFORME ARTICOLATE GIREVOLI. E SI APPRESTA A PRESENTARE AL BAUMA DUE GIGANTI NEL SEGMENTO DELLE PIATTAFORME TELESCOPICHE

PParlando di Airo Tigieffe spesso la mente richiama immagini di piattaforme com-patte, con altezze operative intorno ai 14-16 m. In pochi sanno, ma è giusto saperlo, che il Costruttore reggiano, benchè fa-moso nel mondo proprio per le sue mac-chine più compatte, offre anche modelli che invece entrano a pieno diritto in una fascia defi nita generalmente alta, ossia di quelle macchine che arrivano (e supera-no) i 20 m di altezza operativa. Un primo

54 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Il T34: l’allestimento per il Bauma Possiamo darvi un’anteprima di come verrà allestito il nuovo T 34 al Bauma. • Colore: giallo-nero• Ruote: nere, artigliate, schiumate• Motore: Deutz TD2.9l04 12v-Tier IV – 55 kW (75 CV).• Assali estensibili• Kit allestiti: assale oscillante, scambiatore di calore, generatore 230 V/50 Hz, jib rotante, cesto maggiorato 900x2.400 mm, protezione cruscotto in plastica, linea elettrica CEE, salvavita da 230 V, lampeggianti ovali e attacco aria compressa in piattaforma

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esempio di tale affermazione è proprio la XL 19 E che vedremo in occasione del Bauma. Come si intuisce dal nome, la nostra fa parte della famiglia delle piat-taforme verticali a forbice elettriche di Airo composta dai modelli XL 16 E, XL 14 E e XL 11 E, ma nel suo caso l’altezza operativa arriva a 19 m mentre la portata si attesta sempre sui 500 kg, anche con piattaforma traslata. Benchè ad alimen-tazione elettrica (batterie da 48 V/750

Ah) il tempo di salita a pieno carico è di soli 115 secondi, mentre la velocità di traslazione si attesta sui 4,3 kmh e la pen-denza superabile è del 20%. Numeri che defi niscono prestazioni di tutto rispetto, che rendono la XL 19 E una piattaforma in grado di coniugare bassi costi operativi a massima sicurezza e a una versatilità d’impiego tipica del mezzo elettrico. Sempre restando tra le “alte” e le “elet-triche”, segnaliamo un altro gigante di Airo, la A 23 J RTE. Anche in questo caso la nostra sposta l’asticella delle prestazio-ni verso l’alto in una gamma già famosa agli addetti al settore, ossia quella del-le piattaforme articolate girevoli di cui fanno parte altri modelli quali la A 21 JRTE, la A 18 J E e la A 16 J E. La A 23 J RTE raggiunge (lo dice la sigla stessa) i 23 m di altezza operativa, portando in cesta 230 kg. Pendenza superabile del 30%, e velocità massima di traslazione

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di 3 kmh completano il quadro minimo di informazioni per farsi un’idea di cosa è in grado di fare questo gigante delle altezze che mantiene comunque relati-vamente compatte le proprie dimensioni, vantando un raggio di sterzata esterno di soli 6 m e un’altezza da terra di 480 mm e nessun ingombro di coda. Anche in questo caso l’alimentazione è assi-curata da batterie da 48 V/750 Ah. Sia della gamma delle scissors elettriche che delle piattaforme articolate girevoli elet-triche Airo propone equivalenti versioni con tradizionale alimentazione diesel. Ma come se queste macchine già non bastassero a riempire lo stand del Co-struttore al Bauma, il pezzo forte della fi era monacense per Airo saranno due macchine completamente nuove, delle “taglie forti”: si tratta della T 34 e della T 32, due piattaforme telescopiche con altezze di lavoro rispettivamente di 34

di prodotti telescopici parte dalla volontà dell’azienda di inserirsi in nuovi segmen-ti di mercato che fi nora le erano preclusi, ambiti dove due piattaforme telescopiche da 32 e 34 m possono decisamente dire la loro, giocandosela alla pari con altri modelli già sul mercato.

m (con jib) e di 32 m, ma in questo caso senza jib! Per Airo si tratta del lancio delle due capostipiti di un’intera nuova linea di piattaforme artcolate, macchine che non erano presenti fi nora nel portafo-glio prodotti del Costruttore emiliano. La decisione di realizzare la nuova famiglia

+ Il T 34 in cifre• Portata: 230 kg comprese 2 persone – per tutto il

diagramma di lavoro• Sbraccio massimo di lavoro da centro ralla: 24,1 m• Altezza massima di lavoro: 34,4 m• Ingombro di coda: 1,19 m• Velocità massima di trazione: 5 km/h• Pendenza superabile 40%• Capacità serbatoio olio: 200 l• Capacità serbatoio gasolio: 150 l• Batteria avviamento: 12V/180Ah• Pneumatici standard 385/65-22,5 • Peso totale: 19.000 kg circa

It is aiming high: Airo expands the operating heights of its scissors and articulated platforms. And At Bauma it will show two new giants in the segment of the telescopic boom platforms, its T 34 and T32, two new

platforms with working heights respectively of 34 m (with jib) and of 32 m (without jib!). For Airo this is the launch of the fi rst two models of a whole new range of articolate platforms, machines that were not present so far in the Airo’s product portfolio.

NELLE PIATTAFORME ARTICOLATE NEW EUROSKY LA SEMPLICITÀ DI UTILIZZO INCONTRA LA TECNOLOGIA E LA SICUREZZA T

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COMET OFFICINE

Pennellate in cieloTerra di grandi costruttori di piattaforme aeree, l’Italia è anche patria di grandi pittori. Un accostamento che si esalta nei nuovi colori, bianco e verde, adottati dal-le piattaforme CO.ME.T. Officine e che racchiudono non solo un cambiamento estetico, ma anche la scelta concreta di offrire una verniciatura ancor più resi-stente. Una nuova livrea impreziosita anche da una pennellata tricolore sul braccio, che oltre a identificare il model-lo rappresenta un significativo omaggio al Made in Italy.Il range di utilizzo delle piattaforme ar-ticolate della società di San Giovanni in Persiceto va dai 14 ai 31 m. Tutte si caratterizzano per peculiari scelte pro-gettuali a totale beneficio di un utilizzo facile e prolungato nel tempo. Prima di tutto le piattaforme CO.ME.T. non ne-cessitano di alcun limitatore di sbraccio laterale e i comandi, idraulici al 100%, prevedono un sistema proporzionale a bassa pressione (25 Bar) nella navicel-la, che oltre a garantire movimenti con precisione millimetrica, assicura una notevole durata dell’impianto a fronte di infinitesimali costi di manutenzione. Se la torretta beneficia della rotazione continua a 360°, la navicella, che ospita

+ NEW EUROSKY 14HQ Veicolo Piaggio Porter MaxxiPTT 2.200 kgPasso 2.180 mmAltezza di lavoro 13,5 mSbraccio laterale 6 mAltezza di scavalcamento 6 mPortata in navicella 200 kg (2 persone)Stabilizzatori 4Rotazione 360° continuaComandi 100% idraulici in bassa pressione Dimensioni in ordine di marcia 4.910x1.740x2.059 mm

anche la presa elettrica da 230 V, pre-vede la rotazione idraulica 90°+90°. La struttura a doppio pantografo consente di raggiungere un’altezza di scaval-camento da 10 a 12 m a seconda dei modelli. Alcune macchine sono inoltre equipaggiate con un jib articolato per raggiungere anche i posti di lavoro più complessi. La gamma trova abitua-le allestimento su veicoli

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+ Spagna-GermaniaNon stiamo parlando di una partita di calcio dai toni mitici, bensì della qualificata presenza CO.ME.T. Officine a due eventi di assoluto livello. Il primo, in terra iberica e focalizzato sulla sicurezza, vedrà CO.ME.T. Officine come Gold Sponsor all’Ipaf Summit di Madrid il 17 marzo. Il secondo, a Monaco di Baviera, vedrà invece la partecipazione della società al Bauma 2016, con lo stand FN.921/3 nell’Area Esterna Nord. Un evento che non ha certo bisogno di molte presentazioni.

Splashes of heaven: On the new aerial platforms range NEW EUROSKY by CO.ME.T. user friendly commands meet with technology and safety. Today the range is presented in a new white&green livery, with a red/

white/green brushstroke on the arm that, besides identifying the model, represents also a tribute to the Made in Italy. The range of work height of the NEW EUROSKY platforms is between 14 and 31 m and no models of this range require any lateral outreach limiter while commands, fully hydraulic, work with a low pressure proportional system.

NEW EUROSKY 14HQ in virtù delle sue peculiari caratteristi-che di compattezza, la NEW EUROSKY 4/2/6 HQ JIB che, allestita su Piaggio Porter Maxxi, è in grado di raggiungere i 14 m di altezza di lavoro. Questa mac-china è al contempo perfetta per distri-carsi agevolmente in qualsiasi contesto urbano, anche tra i vicoli più angusti che caratterizzano molte delle nostre città. Le stesse città che hanno visto nascere i nostri più grandi pittori.

quali Iveco Daily, Nis-san Cabstar e Re-

nault Maxity.All’interno del-l a f a m i g l i a delle doppie articolate di C O . M E . T . Officine meri-ta un posto di primo piano,

IL SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA E RICAMBI SVOLGE UN RUOLO CRUCIALE NEL CONSOLIDARE I RAPPORTI CON LA CLIENTELA. PAROLA DI GSR

LLa presenza del proprio prodotto in re-altà diverse, spesso internazionali, ri-chiede un’accentuata flessibilità ed ef-ficienza nella gestione del service. GSR ha investito molto su questo aspetto, al quale ha dedicato un team gestito da Thomas Zanon, al cui fianco operano quattro collaboratori: un responsabile dell’assistenza prettamente tecnica, due addetti alla gestione delle offerte e degli ordini e un magazziniere. L’assistenza sulle macchine GSR in Italia è in buona

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GSR

Il Serviceè strategico

parte gestita con il supporto delle offi-cine autorizzate e dei partner che sono presenti in tutte le regioni della penisola. Una gestione che ricalca quanto avviene in Europa e nel resto del mondo, dove i partner locali rappresentano uno dei punti di forza della società di Rimini, anche per quanto concerne il servizio post-vendita. L’iter di risposta alle necessità del clien-te è rapido quanto efficace. Il primo discriminante è rappresentato dal tipo di richiesta: se inerente i ricambi o l’as-sistenza. Nel primo caso gli specialisti GSR richiedono una mail con indicato il numero di matricola della macchina e l’articolo richiesto. Abitualmente la fornitura è gestita attraverso i partner della società e le officine autorizzate, fatta eccezione per alcuni particola-ri e salvo che la richiesta non riguar-di componenti relativi ai dispositivi di sicurezza. Per quanto riguarda invece l’assistenza tecnica propriamente detta è indispensabile che l’intervento sia svolto

da personale preparato e qualificato, per questo il cliente viene indirizzato ver-so la rete service che, oltre alle proprie competenze, si avvale del supporto in remoto da parte del team riminese. In quest’ottica la presenza capillare, unita alla semplicità delle macchine, consente di offrire un’assistenza molto rapida.Lo stesso standard di efficienza è mante-nuto anche per i ricambi. Del resto la fi-losofia costruttiva di GSR è rivolta a una forte razionalizzazione delle macchine senza continue modifiche e aggiorna-menti e i ricambi più frequenti sono sem-pre disponibili anche presso i partner principali. In pratica, un ordine ricevuto entro la giornata viene evaso l’indomani mattina in modo da essere dal cliente il giorno seguente. Senza dimenticare gli interventi “di urgenza” che vedono l’evasione diretta in giornata.La volontà di essere sempre a fianco dei

clienti si concretizza nella competenza, nell’esperienza e nella preparazione dei tecnici che mettono le mani sulle piatta-forme. Fattore fondamentale è quindi la formazione che avviene presso la sede di Rimini dove gli specialisti hanno a loro disposizione gli strumenti e le com-petenze utili a prepararli nel migliore dei modi.

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+ 800 FurgonateÈ questo il numero delle piattaforme furgonate sino a ora consegnate da GSR. In particolare la macchina numero 800 è una nuova E170TJV montata su un Mercedes MB516, Euro6, che è stata affidata a Rothlehner di Massing, nel sud della Germania. Si tratta di un modello vincente nel range dei 17 m di lavoro, fatto su misura per adattarsi al passo corto e al breve sbalzo posteriore dei veicoli 5 t. Inoltre è semplice da usare, facile da guidare e con bassi costi di esercizio. La piattaforma GSR si adatta benissimo al montaggio su Mercedes Sprinter e Iveco Daily, perfetti per destreggiarsi tanto nel traffico cittadino, quanto nei lavori in autostrada.

Service is strategic: The presence on international markets requires an accentuated flexibility and efficiency in service management. GSR has invested a lot on this aspect, to whom it dedicated a team managed by

Thomas Zanon, with four employees: a support representative, two persons dedicated to the offers and orders management and one to the warehouse. Assistance on GSR machines in Italy is largely managed with the support of workshops and partners. A management that reflects what is happening outside Italy, where local partners are one of the strengths of GSR, including after-sales service.

IL COSTRUTTORE FRANCESE AMPLIA LA FORTUNATA GAMMA LANCIATA GIÀ A INTERMAT, PROPONENDO LA STAR 6. OLTRE A SVARIATE ALTRE NOVITÀ NELLE PIATTAFORME ARTICOLATE E TELESCOPICHE

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+ Novità anche fra le articolate e le telescopicheAccanto alla premiere della Star 6 fanno il loro debutto anche la nuova piattaforma articolata HA20RTJ, caratterizzata da un design elegante che riflette l’impegno di Haulotte nel massimizzare la produttività, ridurre i costi di servizio e garantire la sicurezza degli operatori. Tra i punti di forza della HA20RTJ ricordiamo la combinazione ideale tra peso, dimensioni, potenza e prestazioni, il comfort, la facilità d’uso e il cestello modulare ancora più robusto, durevole ed ergonomico. Tra le telescopiche Haulotte arriva invece la nuova piattaforma fuoristrada HT23RTJ che batte molti record, offrendo agli utenti la più elevata velocità di sollevamento e movimenti completamente proporzionali e simultanei. Caratteristiche che si traducono in una produttività ottimale.

HAULOTTE

Una star in più

Al Bauma tutte le Aziende tendono a presentare le novità assolute. Ma vale sempre la pena portare i modelli più re-centi, quelli sul mercato da pochi mesi, magari, perché il Bauma è pur sempre il Bauma, e una vetrina così capita una volta ogni tre anni quindi va sfrutta-ta al massimo. Questa è una strategia adottata da tante aziende che mixano le anteprime agli altri modelli già in produzione. Allo stand del Costruttore francese sarà quindi possibile rivede-re lo scissor compatto Optimum 8, re-centemente lanciato sul mercato con il motto “Nulla può fermarlo” grazie alle sue caratteristiche, in primis, di agilità e flessibilità, ma anche alla velocità di traslazione (5 km/h), le dimensioni con-tenute e al peso ottimizzato che unisce la giusta leggerezza a una buona stabilità (può operare con venti fino a 45 km/h) e una buona portata (230 kg). Da Intermat al Bauma, Haulotte rinfre-sca la memoria dei clienti anche sulla gamma Star, lanciata poco più di un anno fa, che sta riscuotendo un buon successo sul mercato. Anche in questo

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L’altezza di lavoro della Star 6 è di 5,8 m mentre la piattaforma risulta più larga di 10 cm ed equipaggiata con due cancel-li di ingresso che ne rendono l’accesso più facile ed ergonomico. Come optio-nal è possibile chiedere la piattaforma estensibile, per godere di altri 40 cm di spazio di lavoro. La trasportabilità della Star 6 colpisce in fatto di versatilità in quanto presenta di default gli appositi spazi per le forche del carrello elevato-re sia sul lato lungo che su quello corto della macchina, cosa che ne facilita sia lo stoccaggio che il caricamento su ca-mion per il trasporto. Chiudiamo con un accenno alla manutenzione che è pra-ticamente ridotta a zero in quanto sulla Star 6 sono assenti o ridotti al minimo indispensabile le principali componenti che necessitano di interventi manutenti-vi, quali parti meccaniche, e componenti idrauliche.

One more Star: The French manufacturer Haulotte expands the already successful range launched at Intermat, proposing the new Star 6. In addition to several other innovations in the articulated and telescopic

platforms. The working height of the Star 6 is of 5.8 m while the platform is 10 cm wider and equipped with a two-gates platform for an easier and more ergonomic access. As an option it is possible to ask for the extendable basket, to enjoy another 40 cm of working space.

caso fondamentali le caratteristiche tec-niche che compendiano le prestazioni a costi contenuti. Le Star, 8 e 10, sono in-fatti piattaforme ad albero verticale con jib versatili e agili nei movimenti, che necessitano di pochissime operazioni di manutenzione e per le quali Haulotte garantisce una durata più lunga della media dei modelli in circolazione di pari segmento. Ma se queste sono macchi-ne già conosciute, non crediate che le novità del Bauma di Haulotte si esau-riscano qui. Anteprima assoluta della fiera monacense sarà la nuova Star 6, accompagnata dal motto “Vai ovunque con il miglior ROI”. Flessibilità ottimale in aree di lavoro ristrette, trasportabilità ottimizzata, durata prolungata e minima manutenzione per ottimizzare i costi e ridurre i fermi macchina sono le caratte-ristiche che la Star 6 ha in comune con le sorelle Star 8 e Star 10.

UNA NOVITÀ ASSOLUTA E DUE RESTYLING IMPORTANTI. QUESTE LE PERFORMANCE IIIS

PRESENTATE AL BAUMA DA HINOWA

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HINOWA

Per chi cerca Perfomance

Si allarga la famiglia Lightlift Perfor-mance IIIS con l’ingresso – l’anteprima

ci aspetta al Bauma, presso uno de-gli stand Hinowa: Area ester-

na FS.1103/8 e padiglio-ne C4.325 – della nuova

piattaforma aerea cingolata Lightlift 15.70 Performance IIIS. Si tratta del quarto modello della serie che com-prende la Lightlift 17.75 Performance IIIS, la Lightlift 20.10 Performance IIIS e la Lightlift 26.14 Performance IIIS. Dove le prime due macchine saranno tra l’al-

tro oggetto di un interessante restyling. Ma andiamo con ordine.La nuova Lightlift 15.70 Performance IIIS, compatta ma dalle notevoli presta-zioni, è una macchina che raggiunge un’altezza di lavoro massima di 15,40 m e uno sbraccio orizzontale di 6,60 m con filo muro costante di 10 m. Il tutto con una portata utile nel cesto di 230 kg sull’intero arco di lavoro e con la ro-tazione standard del cestello. L’altezza a macchina chiusa è sotto i 2 m (1.990 mm) e permette di attraversare le porte standard. Mentre se la lunghezza mas-sima in ordine di marcia è di 4.020 mm, quest’ultima può essere ridotta a 3.400 mm per il trasporto con il cesto in allu-minio smontato. Compatta anche la sta-bilizzazione che è pari a un quadrato di 2.800 mm di lato. La nuova piattaforma Hinowa, che va a sostituire la Goldlift 14.70 IIIS e le cui consegne partiranno da luglio, è disponibile in più motorizza-zioni Hatz 1B40 (7,5 kW), Honda iGX390 (8,7 kW) con variazione elettronica dei giri e motore con pacco batterie agli ioni di litio. Nella versione benzina il peso complessivo si attesta sui 1.950 kg.Come accennato, la famiglia Perfor-mance IIIS vede anche il restyling dei modelli Lightlift 17.75 e Lightlift 20.10 Performance IIIS. Tante le novità pre-viste rispetto alle versioni attualmente presenti sul mercato. Tra queste: cesto

La piattaforma Lightlift 15.70 sarà una delle

anteprime di Honowa al

Bauma

porta persone di nuova concezione con nuovo alloggiamento per il telecomando in materiale composito, con set di ruote per il trasporto quando smontato; siste-ma di avviamento tramite una singola chiave; e nuove luci di stabilizzazione al led. Le macchine vedranno anche la predisposizione per il sistema anti-entrapment, un dispositivo di sicurezza

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 63

e protezione aggiuntiva per l’operatore nel cesto installabile separatamente a partire da questa primavera. Una piccola novità anche a livello di denominazio-ne. Le piattaforme riviste manterranno il nome attuale con l’aggiunta del suffisso MK2. Quindi: Lightlift 17.75 Performan-ce IIIS MK2 e Lightlift 20.10 Performan-ce IIIS MK2.

+ Top di gammaIn vetta alla gamma spicca sempre la recente Lightlift 26.14 Performance IIIS. Una piattaforma cingolata con altezza di lavoro di 25,7 m, 13,75 m di sbraccio e 230 kg di portata unica per l’intero diagramma di lavoro. Il tutto racchiuso in una macchina compatta dalla larghezza di soli 990 mm (estendibile del 50% fino a 1.490 mm per una miglior stabilità laterale) e di lunghezza inferiore ai 6 metri grazie al cesto removibile. Da segnalare la versione Lithium-Ion con pacco batterie al litio 8,3 kW/h con sistema di ricarica veloce, che è in grado di operare con elevata autonomia anche senza il cavo di alimentazione.

For those looking for Performance: The Lightlift Performance IIIS family widens with the entry (premiere at Bauma) of the new tracked aerial platform Lightlift 15.70 IIIS Performance. Compact, it is a platform

that reaches the maximum working height of 15.40 m and an horizontal outreach of 6.60 m. All with a load capacity of 230 kg in the basket over the entire working diagram and with the basket rotation. The closed machine height is under 2 m (1.990 mm) so it passes trougt standard doors. The maximum length is 4,020 mm, reduced to 3,400 mm with aluminum basket disassembled.

JLG PROPONE UNA VISIONE DEL BAUMA IN CUI, OLTRE I PRODOTTI, EMERGONO I TANTI SERVIZI DEDICATI AI CLIENTI

PPensare in sintonia con il mercato è fon-damentale. Lo sa bene JLG, che al Bau-ma (Stand F904/5) non esporrà solo (si fa per dire) i suoi prodotti, ma affronterà la manifestazione bavarese mettendosi a disposizione dei clienti. Largo quindi ai servizi, che mettono in risalto l’impe-gno del costruttore americano, che spa-ziano dalle dimostrazioni alla qualità dell’assistenza post-vendita. L’intendo

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JLG

Per i clienti, con i clienti

è quello di dimostrare le molteplici modalità con cui JLG assiste i suoi clienti durante tutto il ciclo di vita delle sue macchine: dalle offerte di pro-dotti di qualità, tecnologie avan-zate e opzioni di finanziamento fino all’assistenza post-vendita che include assistenza tecnica, componenti post-vendita, for-mazione e continue nuove in-

formazioni. I professionisti del settore potranno inoltre interagire con il JLG Mobile Analyzer: lo strumento di dia-

gnosi manutentiva che riduce i tempi di inattivi-

tà fornendo ai tecnici un accesso remoto al pro-

gramma, una r i so luz ione degli errori, una calibratu-ra e una per-sonalizzazione

delle prestazioni delle apparecchiature JLG.

Sotto il profilo dei prodotti, oltre a un nutrita schiera

di sollevatori telesco-pici (2505H, il nuovo 3510 PS e la coppia

3614RS e 4017RS), am-pio risalto sarà riservato alla piattaforma cingola-

ta compatta X26J Plus, un tipico esempio di macchina ultralegge-

ra (4.365 kg) in cui la compattezza non scen-

de a compromessi con le prestazioni. Il ragno JLG

vede infatti un’altezza di lavoro di 25,t m e uno sbraccio di 13,2 m per una portata di

230 kg illimitati. Rima-niamo nell’ambito delle macchine leggere con tre

ulteriori piattaforme che non richiedono batte-rie (o carica) né colle-gamento a una fonte

di elettricità. Pecolift è un sollevatore ultraleg-gero per l’accesso aereo

ridotto, facile da mano-vrare con un’altezza

di lavoro di 3,5 m; Eco-lift utilizza lo stesso si-

stema ad accumulo di energia brevet-tato del Pecolift, ma raggiunge i 4,2 m; mentre Nano SP Plus è una piattaforma semovente compatta con un’altezza di lavoro di 4,5 m e uno sbalzo di 1,0 m, ma comunque abbastanza leggera (540 kg) da poter essere usata su pavimentazioni rialzate o delicate.Ovviamente al Bauma grande risalto an-che per le piattaforme di livello superio-

un pantografo versatile con stabilizzatori idraulici opzionali per i terreni irregola-ri; la Toucan 12E Plus con il suo brac-cio articolato in grado di arrivare quasi ovunque e il carrello commissionatore 10MSP che permette la guida con una sola mano.

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re a partire dalla 10RS che, sebbene in grado di passare attraverso le comuni porte, raggiunge i 9,75 m di altezza di lavoro. Oppure la 2632ES, o la nuova piattaforma a pantografo 530LRT pen-sata per i terreni accidentati, che offre la migliore mobilità anche nei siti di la-voro più difficili e raggiunge i 18,15 m con una capacità di 680 kg. Meritano infine un accenno i modelli M4069LE,

+ Che coppia!Le grandi superfici per l’efficiente gestione del magazzino, la logistica e la manutenzione richiedono mezzi in grado di garantire le più elevate prestazioni. Per questo Leroy Merlin Spagna da quattro anni ha affidato a JLG Iberica la fornitura esclusiva delle piattaforme aeree, relativamente ai suoi centri spagnoli. Tra le macchine acquistate gli stockpiker 10MSP, i Toucan Duo e una nutrita schiera di scissor - modelli 6RS (altezza piattaforma 5,79 m), 1930ES (da 5,72 m), 2032ES (da 6,10 m) e 2632ES (da 7,77 m) - ovviamente elettrici.

For customers, with customers: JLG at Bauma don’t exhibit only its products, but it will provide customers with its services. The industry professionals will be able to interact with the JLG Mobile Analyzer. In

addition to telescopic handlers (2505H, 3510 PS, 3614RS and 4017RS), there will be great attention for the compact tracked platform X26J Plus, very light (4,365 kg) with a working height of 25 m, an outreach of 13.2 m and a load capacity of 230 kg unlimited.

ESORDIO FULMINANTE PER LA NUOVA SERIE DI PIATTAFORME AEREE CINGOLATE TRACKED DI PPI AL BAUMA

SSembra impossibile ma è così. Nono-stante nei pochi anni di attività Palfinger Platforms Italy abbia realizzato qualcosa come un’intera gamma di modelli di piat-taforme autocarrate e sia entrata (quasi di prepotenza, osiamo dire) sul mercato, imponendosi all’attenzione degli utiliz-zatori per alcune peculiari caratteristiche adottate sulle proprie macchine, ossia la semplicità d’uso unita a uno studio er-gonomico approcciato in maniera inno-vativa nel settore delle PLE, al Bauma l’azienda non passerà il tempo a consoli-dare i propri modelli, peraltro recentissi-mi. Tutt’altro. Sarà impegnata nella pre-sentazione di due corpose novità, ossia il completamento della gamma Low Smart (vedi box dedicato) e il lancio di una gam-ma completamente nuova di piattaforme aeree cingolate, la serie Tracked. Praticamente stiamo parlando del lan-cio di una nuova famiglia di macchine, i ragni, che mancavano effettivamente nell’offerta di Palfinger Platforms Italy e

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+ Dove cercarePer chi non visitasse il Bauma, tutte le novità Palfinger Platforms Italy sono visibili sul sito www.palfingerplatformsitaly.it e le nuove piattaforme sono disponibili per delle prove presso la sede PPI di Modena.

PALFINGER PLATFORMS ITALY

E adesso anche i ragni

che adesso vanno a completare il qua-dro. Di questa nuova serie al Bauma verrà esposta la prima macchina, la P150AJTK, una piattaforma cingolata articolata te-lescopica in grado di raggiungere i 15 m di altezza di lavoro con 220 kg in cesta. Fin qui sembra un normalissimo ragno, ma in realtà la serie Tracked nasce prin-

cipalmente dall’ascolto delle esigenze del cliente, raccogliendole in alcune importanti caratteristiche poi introdotte dai progettisti PPI quali la compattezza ottenuta grazie alla configurazione della sovrastruttura, che permette realmente di entrare attraverso una porta civile da 90 cm di larghezza, essendo la P150AJTK veramente larga solo 80 cm e alta meno di 2 m! Altra caratteristica è il cestello di-mensionato per poter anch’esso accedere attraverso stretti passaggi e, in ogni caso, asportabile. Data questa possibilità i pro-gettisti hanno posto massima attenzione alla realizzazione del perno di attacco del cesto per garantire la massima sicu-

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+ Crescono le Low Smart

Dove cercare

Serie conosciuta grazie alla P130A già commercializzata, la Low Smart è una gamma che si differenzia per le ancor più ridotte piante di stabilizzazione e la super compattezza delle macchine che riescono a operare in spazi veramente esigui tipici dei centri urbani più caotici. Al Bauma farà il suo esordio la P90T installata su Piaggio Porter che, a differenza di modelli già sul mercato che hanno scelto lo stesso veicolo, rispetta le caratteristiche del mezzo evitando così di avere continue problematiche e fermi macchina. La P90T è una piattaforma totalmente idraulica che stabilizza in sagoma con una larghezza di 1.560 mm. Altro modello Low Smart all’esordio sarà la telescopica P110T, ideale per eseguire rapidi lavori bordo strada grazie ai ridotti ingombri e stabilizzazione in sagoma. La P110T raggiunge un’altezza massima di 11 e uno sbraccio di 6,8 m, mentre la portata in cesta è di 200 kg. A completamento della serie arriverà anche la P160A che, pur non essendo esposta al Bauma, sarà disponibile sul mercato fin dai giorni della fiera. Questa nuova piattaforma, installabile su veicoli 3,5 t con stabilizzazione in sagoma, è caratterizzata da un ingombro veramente esiguo, pari a 4.440x1.820 mm, con un’altezza di 2.650 mm, e una buona versatilità di lavoro in altezza grazie ai bracci articolati/telescopici che raggiungono i 16 m.

And now... the spiders! At Bauma Palfinger Platforms Italy will announce its new range of tracked platforms, called, precisely, Tracked. The first model, the P150AJTK, will be shown during Bauma days. It is a tracked

platform with a telescopic and articulated boom, a working height of 15 m and a load capacity of 220 kg. New models will be presented also in the Low Smart range, and precisely the new platforms P90T set on Piaggio Porter, P110T and P160 A.

rezza dell’operatore. Passando al braccio di lavoro, questo presenta la protezione totale dei portatubi e portacavi idrauli-ci per evitare danneggiamenti e rotture dovute alle loro esposizione durante la fase di lavoro. Ovviamente il carro delle nuove cingolate è di tipo allargabile e sollevabile per garantire una maggiore stabilità oltre a una maggiore facilità di superamento degli ostacoli durante la traslazione in terreni difficili e fangosi, facilità aumentata dalla possibilità di ave-re una doppia velocità di traslazione per agevolare gli spostamenti sulle lunghe distanze. Infine è stato posto uno sguardo ad hoc sull’accessoristica offerta con que-ste macchine: al Bauma PPI annuncerà importanti novità anche di accessori che arriveranno a completamento dell’alle-stimento.

LA PARTECIPAZIONE AL BAUMA DI PLATFORM BASKET È UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE

SSebbene inserita in un contesto econo-mico condizionato negativamente da vari fattori, come l’elevato tasso di di-soccupazione, l’instabilità politica e la mancanza di riforme strutturali, in questi dieci anni Platform Basket è stata in gra-do di crescere costantemente, grazie alla ricerca di un’elevata qualità produttiva e alla capacità di soddisfare le esigenze del mercato. La scommessa di cercare uno spazio all’interno di una nicchia di mercato si è rivelata una scelta vincen-

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PLATFORM BASKET

Sempre più Spider

te, e oggi l’italiana Platform Basket è conosciuta in tutto il mondo. Dati i presupposti la società reggiana non poteva mancare al Bauma, occasio-ne in cui sarà presentato il nuovo Spider 27.14 e altre importanti novità di gamma. Lo Spider 27.14 è un articolato telescopico con doppio pan-tografo, caratterizzato da uno scavalco a 10 m, in grado di raggiungere i 27 m di altezza lavorativa, a fronte di un peso

totale di 4.500 kg. Il nuovo Spider 27.14 permette di sbracciare con un operatore al lavoro nella navicella (136 kg) fino a 14,4 m, mentre con 230 kg nel cestello lo sbraccio arriva a 12,7 m. Piattafor-ma estremamente compatta, una volta richiusa con i suoi 88 cm di larghezza può passare anche attraverso la porta di una normale abitazione. Completamen-te automatica in fase di stabilizzazione, gestisce in modo automatico anche lo sbraccio laterale sui 360° a seconda del carico in navicella e della modalità di stabilizzazione.A far da corona alla nuova macchina ecco lo Spider 33.15 in versione ED (Ibrida), dotato di motore endotermico e alimentazione elettrica con pacco batte-rie al litio: la risposta di Platform Basket alla richiesta crescente di una soluzione

più ecologica di alimentazione avanzata, tipica di aeroporti, centri commerciali e musei. Spider 33.15 è un articolato con scavalco a 17 m di altezza, sbraccio fino a 15 m, operatività a parete fino a 17 m e che offre la possibilità di lavorare fino

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+ Verso il futuro

Alcuni giorni prima del Bauma, lo staff Platform Basket accoglierà i clienti di tutto il mondo all’inaugurazione della nuova sede dell’azienda reggiana, che si svolgerà in occasione dei festeggiamenti per il decimo anniversario di fondazione e interessa un’area di 15.000 metri quadri, di cui 3.000 dedicati al settore produttivo. I nuovi fabbricati sorgono all’interno di un nuovo e moderno plesso industriale e rivelano la volontà di investire nel futuro. La società ha infatti scelto di affidarsi a materiali innovativi e alle migliori tecnologie disponibili, per ottenere un miglioramento del comfort e, al tempo stesso, un maggior risparmio energetico.

Even more Spider: At bauma Platform Basket presents the new Spider 27.14, an articulated telescopic double pantograph platform, with a working height of 27 m, a weight of 4,500 kg. It’s a compact platform large only

88 cm that means it can pass through a normal door. Fully automatic in stabilization, it manages automatically also the lateral outreach depending on the load and on the stabilization mode. Besides Spider 27.14 Platform Basket will show also the Spider 33.15 version ED (Hybrid), Spider 18.90 Pro, Spider 22:10 Evo and the new GPS tracking system.

a 6 m in negativo grazie all’articolazione a doppio braccio telescopico. Dotata di stabilizzazione variabile, di navicella in alluminio facilmente rimovibile e inter-cambiabile e di carro allargabile idrau-licamente, è una piattaforma versatile e intuitiva.Spider 18.90 Pro, il best seller del range Platform Basket, nella sua nuova versio-ne offre invece un migliorato diagramma di lavoro, un’operatività più silenziosa e un display a colori per verificare in ogni momento lo stato della macchina e at-traverso il quale è possibile visualizzare anche messaggi di errore e consigli utili per effettuare diagnosi e risolvere even-tuali problemi. Interessante anche lo Spider 22.10 Evo, la versione aggiornata di Spider 22.10, che presenta una dimi-nuzione del peso totale e la possibilità di sostituire la navicella con il verricello. Mentre la Spider 13.80, la più piccola del range spider, è stata dotata di rotazione della navicella.Al Bauma (area esterna F5, stand 1204/1205) anche il nuovo sistema di teleassistenza e localizzazione GPS svi-luppato da Platform Basket che permette di intervenire a distanza per problema-tiche di tipo elettrico e/o aggiornamen-ti del sistema e di analizzare i dati e la posizione della macchina.

SOCAGE FONDA LA PROPRIA PARTECIPAZIONE AL BAUMA SUI DUE PILASTRI TIPICI DELLA MIGLIORE PROGETTUALITÀ ITALIANA

IInnovazione tecnologica ed estetica ap-plicata al lavoro. Da sempre sono queste le qualità che il mondo intero ricono-sce alla capacità progettuale italiana. Elementi fondanti dei nostri più evo-luti uffici tecnici, che in Socage stanno

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SOCAGE

Tecnologiae design

vivendo un momento particolarmente ispirato. Lo stand FS. 1304/2 al prossimo Bauma sarà l’ennesima occasione per toccare con mano le qualità delle mac-chine del costruttore emiliano. A fare la voce grossa, in primo luogo ci sarà

la forSte 75TJJ, piattaforma telescopica a libera circolazione, alta 75 metri, con uno sbraccio incredibilmente lungo, che arriva fino a 40 m, anche in virtù del jib più lungo sul mercato. Notevole anche la portata massima che raggiunge i 600 kg, grazie a un cestello in alluminio al-largabile inoltre dotato di rotazione a 360°. A far da cornice alla 75 metri ci sarà la forSte 15VTJ, una piattaforma aerea telescopica da 15 metri con jib montata su van, che vanta un’elevata portata di carico residuo su 3,5 t.La manifestazione bavarese consen-tirà a Socage di presentare al mondo una delle sue più recenti innovazioni. Stiamo parlando della Serie E compo-sta da piattaforme aeree equipaggiate con comandi elettro-idraulici installa-te sul telaio ad X, con portata di 300 kg e montate su autocarri da 3,5 t. La Serie E è un’innovazione Socage, nata

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 71

+ L’X-FactorNon stiamo parlando di una trasmissione televisiva, ma del telaio a X inventato da Socage. Originale dal punto di vista estetico, il telaio proposto da Socage si caratterizza per l’innovazione tecnica che comprende quattro stabilizzatori telescopici tangenziali alla ralla di rotazione della parte aerea della piattaforma. Questi, in estensione, acquistano un’extra-corsa rispetto agli stabilizzatori dei telai convenzionali. L’extra-corsa determina una maggiore area di appoggio della piattaforma aerea e quindi una sua maggiore stabilità. Ne consegue un incremento delle prestazioni della piattaforma in termini di sbraccio, con un aumento sensibile della distanza dalla linea di stabilità a cui può essere portato il cestello.

Technology and design: Technological and aesthetic innovations regarding work: basic elements of the most advanced engineering departments, which in Socage are experiencing a particularly inspired moment.

An outstanding testimonial of this moment is the forSte 75TJJ platform, a free road circulation, telescopic machine 75 m high, with an outreach of 40 m with jib. Also notable is the maximum payload up to 600 kg, thanks to an expandable aluminum basket with 360° rotation. Beside this platform there will be the forSte 15VTJ, a telescopic aerial platform with 15 m boom with jib mounted on van, which boasts high residual capacity.

dallo studio approfondito del materiale utilizzato per la profi latura in collabo-razione con l’azienda austriaca Welser. Una progettazione di elevata qualità fi -nalizzata alla realizzazione di un telaio ultraleggero. La gamma sarà presentata in grande stile con l’esposizione di pa-recchie macchine. Tra queste la forSte 21DJ, piattaforma doppio articolata da 21 m di altezza con jib; la forSte 20TJ, la più “tedesca” tra le piattaforme aeree di Socage in quanto ha una confi gura-zione specifi ca per quel tipo di mercato. In particolare questa piattaforma aerea telescopica, alta 20 m e dotata di jib, può

essere stabilizzata e chiusa automati-camente e consente di eseguire tutte le funzioni direttamente dal cesto. Infi ne ecco la versione nuova e alleggerita del-la forSte 28D, la doppio articolata da 28 metri di altezza installabile su autocar-ri da 3,5 t. La piattaforma all’altezza di lavoro di 28 metri abbina uno sbraccio massimo di 14,5 m e ha una capacità di carico di 300 kg (pari a due operatori più i relativi attrezzi). La rotazione della parte aerea è di 700° e quella del cestel-lo in alluminio è di 90°+90°.

BAOLI, MARCHIO DEL GRUPPO KION, SARÀ DISTRIBUITO IN ITALIA DA OM CARRELLI ELEVATORI ATTRAVERSO UNA RETE DI DEALER SELEZIONATI

CConiugare prezzo concorrenziale, affi-dabilità, qualità progettuale tedesca e un servizio di assistenza di prim’ordine. Questa la sfida lanciata al mercato da Baoli, marchio del gruppo Kion, che in Italia si appoggerà alla rete distri-butiva di OM carrelli elevatori. Baoli è un marchio di carrelli elevatori nato

72 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

BAOLI

Un nuovo player nella logistica

in Cina nel 2003. Nel 2009 è sta-to acquisito dal Gruppo Kion, che non ha certo bisogno di molte presentazioni nel contesto della produzione di carrelli elevatori e macchine da magazzino. Kion ha completamente riorganizzato la produzione di Baoli, adeguandola ai

Carrelli elevatori

più moderni standard: oggi componen-ti, tecnologie, ingegneria di processo e linee produttive sono tutte made in Germany. Il risultato si può riassumere come la sintesi perfetta tra l’ingegne-ria e la tecnologia di un grande gruppo mondiale e il pragmatismo e l’attenzio-ne ai costi tipici dei prodotti realizzati in Asia. Il tutto riassunto nel claim so-cietario “Due mondi, un’idea”. Baoli, che propone una gamma com-pleta di controbilanciati e macchine da magazzino tra cui carrelli elettrici a tre e a quattro ruote da 15 a 50 q, termici da 15 a 50 q, transpallet e stoccatori, è già presente in 5 continenti e 44 Paesi, con 236 tra distributori e dealer. In que-sto contesto l’Italia rappresenta però il primo mercato dove la distribuzione è garantita direttamente da una società del gruppo, la OM Carrelli Elevatori, i cui dirigenti hanno ideato e curato

il progetto di lancio del nuovo marchio. Come afferma Massimo Mar-chetti, Head of Sales di Baoli: “l’obiettivo stra-tegico è la conquista di quel vasto mercato di clientela interessata ad acquisire macchine

affidabili ad un costo

abbordabile. Un segmento che cerca qualità, ma senza avere la necessi-tà di carrelli super accessoriati e iper tecnologici. Sintetizzando al massimo, possiamo dire che puntiamo ad offrire l’essenziale, ma ben pensato”. Per rag-giungere questi obiettivi è stata creata una nuova rete distributiva composta da dealer accuratamente selezionati da OM Carrelli Elevatori. La rete com-merciale dovrà essere uno dei punti di forza del marchio, garantendo cono-scenza del territorio, ricambi in pronta consegna, finanziamenti, assistenza pre e post vendita. Al momento i dealer at-tivi sono già 10, ma l’obiettivo è di ar-rivare a 50 entro il 2020. Tempi e livelli di servizio sono i medesimi assicurati sugli altri brand del Gruppo, anche per-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 73

La necessità diventa idea. OM Still ha recentemente consegnato uno speciale commissionatore EK-X a cabina doppia, in grado di ospitare a bordo due operatori contemporaneamente. Il mezzo è stato sviluppato per il Gruppo IMASAF, specializzato nella produzione di marmitte e catalizzatori, che necessitava di una macchina con la quale effettuare il picking di colli da parte di due operatori. L’EK-X speciale ha una cabina larga 2,3 m (rispetto ai tradizionali 1,2 m) e una portata di 1t fino a 8,5 m di altezza. Il commissionatore è dotato anche di speciali sistemi di sicurezza per tutelare gli operatori che svolgono operazioni complesse a molti metri d’altezza.

A new player in logistics: Combining competitive price, reliability, design quality and a first class service: this is the challenge launched to the market by Baoli, trademark of the Kion Group. Baoli was born is in China

in 2003. In 2009 was acquired by the Kion Group, which has completely reorganized the production. Today, components, technologies, process engineering and production lines are all made in Germany. Baoli, offering a full range of three or four wheels electric trucks with a load capacity between 1,5 and 5 tonnes, diesel trucks with a load capacity between 1,5 to 5 tonnes, transpallet and stackers, is present in 44 countries. Italy is the first market where distribution is performed directly by another company of Kion Group, OM Carrelli.

ché i ricambi sono gestiti direttamente dal magazzino centrale di Rolo. I clienti potranno inoltre fare affidamento su un call center dedicato e la manualistica sarà tradotta in italiano. “Abbiamo scel-to di lanciare questo nuovo marchio”, conclude Angelo Zanotti, Amministra-tore Delegato di OM Carrelli Elevato-ri, “perché il mercato italiano presenta eccezionali prospettive di sviluppo per un brand come Baoli, capace di coniu-gare economicità e qualità. Ci tengo a ribadire che l’intero progetto è stato curato, ideato e portato avanti da OM Carrelli Elevatori, ci facciamo quindi garanti presso i clienti sia della qualità dei prodotti che del livello di servizio. Una garanzia importantissima, perché la nostra parola conta, e la storia è lì a dimostrarlo”.

Un EK-X Speciale+

JUNGHEINRICH PRESENTA LA NUOVA SERIE 5 ICPOWERED DI CARRELLI CONTROBILANCIATI CON TRAZIONE IDRODINAMICA

JUNGHEINRICH

Quando il gioco si fa duro...

rek Scheithauer, a capo del Product Management di VFG Jungheinrich Moosburg, “c’è la ri-

chiesta di carrelli par-ticolarmente robusti e af-

fidabili, con grandi capacità di

sollevamento residue e speci-fici accessori. Inoltre spesso i carrelli vengono chiamati a lavorare per due o anche tre turni al giorno”. Conside-razioni che entrano nel merito della logistica di magazzini ed empori edili e che hanno indotto il costruttore a re-alizzare macchine con numerose fun-

zioni ausiliarie, compresi filtri speciali o particolari soluzioni per le più diver-se esigenze della distribuzione edile. In questo contesto si inserisce anche la nuova Serie 5 IC-powered, carrelli con-trobilanciati, diesel/LPG, contraddistinti dalla trazione idrodinamica. I modelli DFG/TFG 540-S50 ampliano il portafo-glio Jungheinrich con mezzi da 4, 4,5 e 5 tonnellate di capacità di carico. In classico stile Jungheinrich, si tratta di carrelli elevatori di estrema qualità, rea-lizzati con componenti che garantiscono la più lunga durata anche nell’utilizzo in condizioni estreme e in qualsiasi zona climatica. Il tutto tenendo ben presen-te come gli elementi strutturali di ogni singolo prodotto siano realizzati diretta-mente nello stabilimento di Moosburg. Questa qualità progettuale, unita all’a-dozione di freni a disco in bagno d’olio e a un buon accesso al motore, vanno inoltre a facilitare la manutenzione dei veicoli, che è semplice e veloce. Nessun problema neppure sotto il profilo della sicurezza con un’ampia visibilità.

II duri cominciano a giocare. È questo lo spirito che sta alimentando la produ-zione Jungheinrich dedicata al settore edile-construction. “Dal momento che le condizioni operative nel settore delle costruzioni si svolgono spesso in un am-biente duro e polveroso”, conferma Ma-

+ L’elettrico EJC 214zOltre ai carrelli controbilanciati, Jungheinrich presenterà una vasta gamma di carrelli elettrici di differenti altezze pensati per il mondo edile e in particolare per i rivenditori di materiali. Tra questi spicca il modello EJC 214z con il braccio di supporto di sollevamento e una capacità di 1,4 t. Ad alte prestazioni, e in grado di raggiungere un’altezza massima di 5,35 m, l’EJC 214z può essere equipaggiato con vari optional per incrementarne le performance o per creare una soluzione quasi su misura.

74 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Carrelli elevatori When the going gets tough ... The tough get going. In this context (the construction one) the

new 5 Series IC-powered will play an important role. The models DFG / TFG 540-S50 broaden the Jungheinrich portfolio with 4, 4.5 and 5 tonnes of cargo capacity models. Jungheinrich will also show a wide range of electric trucks: among these, the EJC 214z with a capacity of 1.4 tonnes and a maximum height of 5.35 m.

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TRUCONNECT FORNISCE DA REMOTO IL MONITORAGGIO, LA DIAGNOSTICA, L’ANALISI E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI IN BASE AL LORO USO

AAffrontare i problemi di funzionalità e manutenzione prima che diventino critici e compromettano sicurezza e produtti-vità. Questa l’idea che sta alla base del servizio Truconnect di Konecranes che interpreta il concetto di Industrial Inter-net come il collegamento intelligente di persone e macchine. Partendo da que-sti presupposti il colosso finlandese ha

Movimentazione industriale

76 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

KONECRANES

La manutenzione è Real-Time

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 77

+ Ancora più SmartonLe gru a ponte Smarton sono macchine di processo per impieghi gravosi e attività di montaggio e manutenzione pesanti. Possono movimentare carichi da 6,3 a 250 t per carrello argano, e fino a 500 t per gru singola con due carrelli argano. Non solo. Le Smarton, dotate di un innovativo tablet, offrono la giusta combinazione di eccellenza meccanica, movimentazione intelligente e assistenza tecnica evoluta. Konecranes ha infatti ulteriormente perfezionato l’ammiraglia delle sue gru industriali, concentrandosi soprattutto sull’interfaccia utente, sulla facilità d’uso per gli operatori e per il personale di manutenzione.

progettato il monitoraggio remoto Tru-connect che assicura la visibilità dei dati operativi e di utilizzo delle gru, a sup-porto delle decisioni sulla produttività degli impianti e sugli investimenti per la manutenzione. Questi dati permettono di stimare il periodo di lavoro sicuro di progetto (DWP) e la vita utile residua per componenti selezionati e critici. Inoltre Truconnect offre servizi opzionali di avvi-so diretto via SMS e/o e-mail, notificando eventi quali surriscaldamenti, situazioni di sovraccarico e arresti di emergenza ec-cessivi, consentendo di adottare subito le giuste contromisure. In questo modo il sistema Truconnect ottimizza l’uso degli impianti identificando le possibilità di miglioramento anche attraverso un’a-deguata formazione degli operatori. Il centro dati remoto Konecranes elabora periodicamente una serie di dati operativi sugli impianti offrendo ai clienti rappor-ti tecnici completi che includono anche grafici di facile interpretazione. Con i

servizi opzionali i clienti hanno accesso 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a una rete globale di centri di assistenza. Il colle-gamento remoto consente agli esperti Konecranes di accedere direttamente alle attrezzature e risolverne i problemi,

utilizzando i dati remoti per comprendere meglio le anomalie e identificare le giuste azioni correttive. Il Monitoraggio Remoto Truconnect è attualmente disponibile per le gru industriali CXT, le gru Smarton e altri impianti per applicazioni gravose. I nuovi impianti Konecranes sono già do-tati di una connessione remota integrata, disponibile comunque anche in retrofit per le gru esistenti di ogni marca e tipo.Come accennato, tra le gru già predispo-ste spiccano le CXT Neo che, tra l’altro, beneficiano di un esclusivo pacchetto standard che oltre ai servizi remoti Tru-connect, offre il sollevamento con inver-ter ASR, la catena portacavi e il nuovo radiocomando MiniJoystick. Nello spe-cifico, l’ASR regola automaticamente la velocità massima di sollevamento in base al carico sollevato, incrementandola pro-gressivamente quando il carico si riduce. Fino a un +50% quando il gancio è sca-rico. Il radiocomando Konecranes Mini-Joystick offre invece notevoli vantaggi in termini di ergonomia, perché consente un azionamento agevole e intuitivo con una sola mano, reagisce senza ritardi e semplifica il controllo di velocità. Mentre la catena portacavi occupa meno spazio sotto la gru rispetto ai tradizionali cavi a festone, garantendo comunque acco-stamenti a parete ridotti e offrendo un ambiente più sicuro e produttivo.

Real-Time maintenace: Facing up the functionality and maintenance problems, before they become critical and compromise safety and productivity, is the idea behind the Truconnect Konecranes service,

remote monitoring that ensures the visibility of operational data and the use of cranes. The remote connection allows to Konecranes technicians a direct access to the equipment in order to solve problems. The Remote Monitoring Truconnect is currently available for CXT industrial cranes, SmartON cranes and other heavy-duty equipment.

ESPERIENZA, INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA NELLE NUOVE SOLUZIONI PER SOTTOGANCI

TECNOMOVINT

Sinergia di idee

certificate e sicure, progettate da tecnici professionali che eseguono l’analisi dei rischi e verificano l’uso cui sono destina-te con l’ausilio di programmi di disegno tridimensionale e seguendo la norma eu-ropea UNI EN 13155 “Attrezzature amo-vibili di presa del carico”, fornendo alla

produzione il necessario per la realizzazione dell’attrezza-tura, completando il tutto con la certificazione CE e redigen-

do i relativi manuali. Nel novero delle attrezzature prodotte da Tecnomovint vi è il

gancio a C: si trat-ta di un’attrezzatura

adibita al sollevamento e alla manovra di carichi sospesi, interposta tra il gancio del mezzo di solle-vamento al quale va accop-piato e il carico da sollevare. Tecnomovint propone diversi modelli di questa attrezzatura, sia fissi che motorizzati e con portate che variano dai 200 ai 50.000 kg.

Concepiti in maniera tale da permettere il sollevamento e la movimentazione di rotoli di materiale (ferroso e non, come coils di lamiera, inox, rame, alluminio, o bobine di polipropilene) e altro, il brac-cio inferiore del gancio a C deve essere di dimensioni tali da poter essere inserito nel diametro dell’anima interna del rotolo da movimentare, mentre lo spessore del rotolo deve essere inferiore allo spazio tra i bracci superiore e inferiore del gan-cio stesso. Il braccio inferiore può anche avere l’estremità a dentino, antiscivolo o antisfilamento, mentre per quando è a riposo il gancio è dotato di uno stallo porta gancio da fissare al pavimento.

Tecnomovint segue il cliente, anche dopo la consegna, proponendo un programma di manutenzione programmata.

EEsperienza, innovazione, tecnologia, qualità e sicurezza: sono queste le linee guida che hanno tracciato la storia di Tecnomovint, che da oltre 26 anni offre un servizio efficiente e globale che va dalla progettazione alla realizzazione e commercializzazione di attrezzature e accessori per il sollevamento e la mo-vimentazione dei carichi. Quotidiana-mente l’azienda è chiamata a risolvere problemi di ogni genere con metodologie dedicate; tra gli innumerevoli problemi da risolvere legati al sollevamento quel-lo sicuramente più diffuso è inerente il “sottogancio” che trova soluzione o attra-verso accessori (catene, tfm, fasce, bra-che) o con attrezzature (bilancini, staffe, ganci a “C”, magneti, ventose, morse, dinamometri, pinze pneumatiche e/o elettromeccaniche, ribaltatori per coils). La lunga esperienza e la conoscenza delle norme che Tecnomovint ha accumulato nel tempo le consen-tono di realizzare attrezzature

78 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Synergy of ideas: Tecnomovint manufactures several equipments and accessories for lifting and handling

of loads including C-shaped hooks, as specified by European standard UNI EN 13155. The Tecnomovint’s C-shaped hooks are fixed or motorized, and ensure load capacities ranging from 200 to 50,000 kg. Designed to perform lifting of coils (as sheet coils, steel coils, copper coils, aluminum coils or polypropylene coils), the lower arm of the C-shaped hook must be of the right dimensions to be correctly inserted into the inner diameter of the core of the coil, while the thickness of the coil must be less than the space between the upper and lower arms of the hook. The lower arm can also have a non-slip tooth-end. When the hook is not used it can be placed on its stall to be fixed to the floor. Tecnomovint also suggests planned maintenance programs.

Attrezzature & componenti Scopri la realtà Tecnomovint.Discover Tecnomovint

AD HANNOVER SI TERRÀ IL CEMAT, APPUNTAMENTO PER GLI OPERATORI DELLA LOGISTICA. E NON SOLO

CEMAT

Appuntamento con l’intralogistica

sollevamento, piattaforme aeree, tra-sportatori continui e tecnologia per la movimentazione portuale. Store&Load rivolgerà invece la sua attenzione ai sistemi automatizzati per il magazzino, presentando sia impianti completi sia impianti di scaffalatura, attrezzature aziendali, pallet, container e sistemi di carico. La crescente connessione in rete e il concetto di industria 4.0 influenzano anche il settore delle gru, mettendolo di fronte a sfide particolari. Ecco perché nel 2016 gru e apparecchi di sollevamento hanno un’area espositiva ad essi riservata nel padiglione 27 con il nome di Cranes and Lifting Equipment Pavilion. Anche le tecnologie innovative di sollevamento e per i lavori in quota sono elementi impor-tanti dell’intralogistica e saranno quindi uno degli highlight del prossimo CeMAT. Le si potrà passare in rassegna nell’area scoperta del quartiere fieristico, dove i produttori di piattaforme di lavoro e piat-

SSarà all’insegna della“Smart Supply Chain Solutions” il prossimo CeMAT che punterà i riflettori sulla catena logistica digitalizzata e in rete. Oltre al focus di-gitale, la manifestazione tedesca si con-ferma in ogni caso momento trainante per l’industria logistica di tutto il mondo: oltre 1.000 gli espositori per l’edizione 2016 che presenteranno l’intera gamma dei prodotti e delle soluzioni per una lo-gistica in rete e a prova di futuro. Solu-zioni per la gestione interamente o par-zialmente automatizzata delle operazioni di magazzino, e inoltre apparecchiature autonome, innovativi carrelli elevatori, nuovi sistemi di scaffalature, robot col-laborativi o sistemi IT. Il trend tematico è l’applicazione di Industria 4.0 nel con-testo logistico. In linea con questo trend, in futuro tutti i container e i mezzi di tra-sporto, e le stesse merci da trasportare, saranno dotati di intelligenza. Il nuovo ambito espositivo dedicato all’IT per la logistica riflette la crescente importanza del software per il settore. Oltre all’IT, i settori espositivi più ampi del CeMAT saranno Move&Lift e Store&Load. Il pri-mo proporrà innovazioni della tecnologia della movimentazione e del sollevamen-to: carrelli elevatori, gru e apparecchi di

+ Il CeMAT in numeri

• Dove: Hannover (Germania)• Quando: 31 maggio – 3 giugno 2016, dalle 9 alle 18• Tema principale: “Smart Supply Chain Solutions”• Espositori: Più di 1.000 aziende internazionali• Settori espositivi: Move&Lift nei padiglioni 25, 26, 27, nell’area scoperta e nei padiglioni da 32 a 35; Manage&Service nel padiglione 27;Store&Load nei padiglioni 13 e 27; Logistics IT nel padiglione 27;Empack / Label&Print nel padiglione 13.

Fiere

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 79

Appointment with intralogistics: Smart Supply Chain Solutions will be the main theme of the next CeMAT that will focus on digitized

chain and logistics network. In addition to the digital focus, the German event is the driving one in the logistics industry: over 1,000 exhibitors for the 2016 edition will present the full range of products and solutions for the future logistics network.

taforme telescopiche, di carrelli elevatori telescopici e scale elevatrici, di minigru cingolate e gru industriali presenteranno i loro ultimissimi modelli a un pubblico internazionale.

IL COSTRUTTORE SVEDESE SBARCA AL BAUMA CON DUE NUOVE PIATTAFORME AUTOSOLLEVANTI DELLA SERIE HEK MC. E CON UN UPGRADE DELLO SCANDO CHE LO PREPARA ALLA CONNETTIVITÀ DEL FUTURO

ALIMAK HEK

Tra novità e upgrade

della piattaforma regolabili per ottenere la massima flessibilità in ogni cantiere. La Hek MC 450 è in grado di sollevare carichi fino a 4.500 kg, e offre piattafor-me lunghe dai 10 ai 30 m. Hek MC 650, invece, offre una capacità di solleva-mento maggiore ma fino al Bauma non è dato sapere i dettagli di questa piat-taforma autosollevante che resta quindi il pezzo forte che Alimak Hek estrarrà dal cilindro proprio nei giorni della fiera.Passando alla seconda novità in pro-gramma per il Bauma, Alimak Hek pre-senta il nuovo Alimak TCL, l’ascensore per le gru a torre. Progettato per l’instal-lazione su tutte le marche di gru a torre

esistenti, l’Alimak TCL garantisce un accesso affidabile e veloce alla cabina di manovra della gru, il tutto attraverso un montaggio facile e veloce in quanto esterno all’albero della gru a torre che in questo modo non subisce modifiche. In effetti l’Alimak TCL utilizza un proprio albero di salita, compatto, su cui corrono i sistemi di sollevamento a cremagliera in acciaio zincato della cabina: questo sistema, molto flessibile, consente un montaggio facile e modulare. In grado di trasportare un massimo di due pas-seggeri (200 kg) alla volta, l’ascensore sale con una velocità di 24 m / minuto, riducendo così al minimo il tempo di salita degli operatori e del personale di servizio, in modo da massimizzare l’ora-rio di lavoro della gru.

DDiverse novità bollono in casa Alimak Hek che si prepara al Bauma annuncian-do qualche upgrade (vedi box) a modelli esistenti, ma anche modelli e attrezza-ture completamente nuove.Partiamo, tra le novità, dalle nuove piat-taforme autosollevanti Hek MC 650 e Hek MC 450. Queste piattaforme for-niscono una soluzione alle necessità di lavori in facciata che coniuga robustezza a flessibilità, nonché prestazioni, qualità ed efficienza. Il tutto senza rinunciare a facilità di installazione e a un prezzo competitivo. Entrambe le piattaforme sono disponibili in configurazione singo-la o doppia, con lunghezze e larghezze

+ Lo Scando si aggiornaAlimak Hek lancia un aggiornamento sulla sua piattaforma autosollevante Scando 650, una delle più popolari attualmente in commercio. Il nuovo Scando 650 migliora la precedente versione di se stesso aggiungendo degli upgrade che innalzano il livello di sicurezza, produttività e comfort, combinati a flessibilità ed efficienza. In particolare va segnalato l’upgrade a carico dell’interfaccia utente che sul nuovo Scando 650 si avvale di un nuovo pannello di controllo con display più grande (LCD da 10 pollici) e interfaccia user-friendly che fornisce i dati della macchina (carico effettivo, eventuali stati di errore e allerta vento) in tempo reale. Il nuovo sistema di controllo si integra perfettamente con l’applicazione per smartphone A3 Remote Monitoring System tramite la quale è possibile controllare lo stato della macchina anche da remoto. Tutte caratteristiche che rendono il nuovo Scando 650 ideale per il noleggio.

80 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Between novelties and

upgrades: At Bauma the Swedish manufacturer Alimak Hek will show two new mast climbing platforms Hek MC series. And an upgrade of Scando that prepares for the future connectivity. The new mast climbing platforms Hek MC 650 and MC 450 provide a solution to the needs for work on the façade that combines robustness with flexibility as well as performance, quality and efficiency.

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COMPONENTI ELETTRICI E CABLAGGI

B4 Srl - Via Tutto Ghedi 22A - 25016 Ghedi - Brescia - ITALIA - Tel: 030 90 32 151 - Fax: 030 90 57 890 - www.b4srl.it - [email protected]

PROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREE

Cablaggio strutturato ramo stabilizzatori

Connettori elettrovalvole cablatiVANTAGGI- LOTTI DI PRODUZIONE RIDOTTI- LOTTI DI PRODUZIONE JUST IN TIME- SERVIZIO PROTOTIPI

Le verifiche di qualità e i collaudi sono realizzati con banchi di collaudo computerizzati progettati e realizzati su specifica del cliente

LA COMPETENZA NEI SETTORI PIÙ ESIGENTI È CONFERMATA DA BKT CON LA PRESENTAZIONE DEI SUOI PNEUMATICI AD ALTE PRESTAZIONI

DDi tutto rispetto la presenza BKT al Bau-ma 2016, manifestazione in cui il costrut-tore di pneumatici farà le cose davvero in grande. Agli ingressi della fi era, ma anche nei punti di passaggio fra i padi-glioni, BKT darà il benvenuto ai visitatori con una forte e massiccia presenza pub-blicitaria. Come avvenuto per l’edizione 2013, BKT sponsorizza e sarà presente su tutti i risciò messi a disposizione dei visitatori per circolare nella vasta area espositiva all’aperto. Inoltre, proprio nell’area esterna, BKT esporrà l’enorme Earthmax SR 45 Plus, il nuovo pneumati-co Giant con un’altezza di 2,70 metri. Se in questo caso, come accade per l’intera

82 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

BKT

Da autentica protagonista

Il 29 e 30 gennaio BKT ha celebrato il suo secondo Marketing Meeting. Con gli oltre 40 partecipanti BKT ha condiviso i risultati raggiunti lo scorso anno e le attività di marketing e di comunicazione previste per il 2016. Alternando sessioni di aggiornamento a focus su argomenti specifi ci, l’incontro ha toccato vari aspetti: dalle relazioni con i media alle campagne pubblicitarie, dalle attività sui social network alle partecipazioni alle fi ere di settore. Molto apprezzati anche i momenti ludici. Un evento importante che ha permesso al team europeo di BKT, insieme ad alcuni rappresentanti dell’headquarter indiano e delle fi liali USA e Canada di BKT, il dialogo e il confronto con i partner provenienti da tutti i continenti.

Marketing Meeting+

gamma Earthmax, ci troviamo nel settore movimento terra e miniera, le novità BKT – il cui stand è posto nella zona inter-na: Hall A6, Stand 225 – non si fermano certamente a quest’unico settore ma si diramano a tutto il sollevamento. Per l’impiego sulle gru ad alta velocità e fuori strada, BKT espone infatti lo pneu-matico Airomax AM 27 (misura 445/95 R 25) che assicura ottime prestazioni di velocità e comfort su strada. Grazie alla sua struttura è inoltre in grado di resistere anche a temperature molto elevate. Bau-ma è poi l’occasione perfetta anche per presentare le ultime novità di prodotto nel settore della logistica. Sotto la luce

Attrezzature & componenti

COMPONENTI ELETTRICI E CABLAGGI

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PROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREE

Cablaggio strutturato ramo stabilizzatoriCablaggio strutturato Cablaggio strutturato ramo stabilizzatori

Connettori elettrovalvole cablati

PROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE CABLAGGI STRUTTURATI PER PIATTAFORME AEREEPROGETTAZIONE E PRODUZIONE 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VANTAGGI- LOTTI DI PRODUZIONE RIDOTTI- LOTTI DI PRODUZIONE JUST IN TIME- SERVIZIO PROTOTIPI

Le verifiche di qualità e i collaudi sono realizzati con banchi di collaudo computerizzati progettati e realizzati su specifica del cliente

dei rifl ettori ecco quindi alcuni pneuma-tici delle linee Portmax e Liftmax. Nello specifi co, Portmax PM 90 (misura 18.00 R 25) è uno pneumatico radiale con cinture d’acciaio multistrato studiato e realizzato appositamente per i reach stacker. Grazie alla struttura All Ste-el, il peso dei carichi è ben distribuito sull’intera superfi cie di appoggio e la carcassa risulta particolarmente ro-busta. Da segnalare anche la bassa resistenza al rotolamento che si tra-duce in consumi di carburante ridotti. Per le gru a cavaliere nelle applicazio-ni portuali, BKT ha invece sviluppato il radiale Portmax PM 93 (misura 16.00 R 25). Anche in questo caso ci troviamo di fronte a uno pneumatico con struttura All Steel e cinture in acciaio multistrato che garantiscono le più elevate capacità di carico. Altro pneumatico con struttura All Steel è poi il nuovo Liftmax LM 81

BKT

Da autentica protagonista

The real protagonist: BKT presence at Bauma 2016 will be very massive. As was the case for the last edition, BKT will sponsor and will be present on all rickshaws available to visitors to circulate in the open area. There

will be also a lot of new products, on display at the Hall A6, Booth 225 including Airomax AM 27 (size 445/95 R 25) for use on high-speed and off -road cranes besides some tires of Portmax and Liftmax ranges. Specifi cally, Portmax PM 90 (size 18.00 R 25) is a radial tire with multilayer steel belts designed and built specifi cally for reach stackers, while for straddle carriers in port applications, BKT has developed the radial Portmax PM 93 (size 16.00 R 25). For lift trucks the new Liftmax LM 81 (size 7.50 R 25) is ready.

(misura 7.50 R 25), progettato in modo specifi co per l’utilizzo sui carrelli elevato-ri. Questo pneumatico fornisce un’ampia serie di vantaggi: dalla carcassa estrema-

mente resistente alla bassa resistenza al rotolamento, fi no a un’eccellente stabilità anche a velocità elevate. Il tutto fi nalizza-to alla riduzione dei costi operativi.

Attrezzature & componenti

ELEVIA DAL GENNAIO 2016 È IL DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER IL MERCATO ITALIANO DEI PRODOTTI PER SOLLEVAMENTO CODIPRO, AZIENDA LUSSEMBURGHESE

SPECIALIZZATA NEI GOLFARI DI

SICUREZZA ARTICOLATI

SSpesso nei sollevamenti si pone atten-zione alle grandi macchine che li ese-guono: autogrù a cinque, sei, fi nanche otto assi o gru cingolate tralicciate che possono da sole sollevare anche intere sezioni di ponti. Indubbiamente vede-re le foto di questi mezzi in azione la-scia senza fi ato per la maestosità e per le competenze tecniche dietro un tale sollevamento. Meno spesso l’attenzio-ne si ferma su quali potrebbero essere le caratteristiche di quelle parti (ganci, funi, golfari e quant’altro) che operano nel sollevamento parimenti alle macchi-ne, compiendo il loro sforzo straordina-rio silenziosamente e passando spesso nell’ombra. Chi opera in questo settore invece sa bene quanto queste attrezza-ture svolgano un ruolo cruciale nei sol-levamenti. Non a caso vi sono aziende ultraspecilizzate che si occupano solo ed esclusivamente della progettazione

84 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Elevia: Nomen OmenElevia, con sede a Limito di Pioltello (MI) nasce dall’esperienza che i soci fondatori hanno maturato nel campo del sollevamento in oltre un decennio al servizio di centinaia di aziende italiane nei più svariati settori. Nel logo di Elevia (dal latino ĕlevo) è stilizzato un carico sollevato da tre anelli ovali, orientati su un perimetro

circolare a 120°, ma è facile ravvedere anche le possibili posizioni di un golfare di sicurezza articolato o le maglie di una catena per sollevamento. Le lettere L ed E rappresentano in modo stilizzato un gancio e una fune e sono le iniziali di Lifting Equipment.

ELEVIA

Specialisti dell’articolazione

e realizzazione di tali attrezzature. Una di queste è la Codipro, azienda con sede in Lussemburgo famosa nel settore per la produzione di golfari di sicurezza ar-ticolati. L’azienda lussemburghese ha da poco dato mandato per la distribuzione dei propri prodotti in Italia a Elevia, gio-vane realtà con sede a Limito di Pioltel-lo, in provincia di Milano specializzata proprio nella commercializzazione e nell’assistenza tecnica di attrezzature di sollevamento tra cui, appunto, i golfari di

Codipro, ma anche di soluzioni di anco-raggio o anticaduta omologate secondo le normative di riferimento, servizi di manutenzione, riparazione, controllo periodico e asset management dei pro-dotti. L’azienda milanese è in grado di fornire consulenza pre- e post-vendita, soluzioni personalizzate e prodotti stan-dard, disponibili generalmente in stock e fornibili nell’arco di 24 ore dal momen-to della ricezione dell’ordine. Parlando dei golfari, Codipro ha recen-

Da 50 Kg a 125 T con un solo punto di sollevamento.

Certificato con numero di serie su ogni pezzo.Distributore esclusivo per l’ItaliaELEVIA SRL via Dante Alighieri, 97 B - 20096 Limito di Pioltello (MI)Tel. +39 02 36797310 - [email protected] - http://www.elevia.it/

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temente introdotto il Giga DSS, il gol-fare articolato con il più elevato carico massimo utile presente sul mercato: 125 tonnellate con un singolo punto di solle-vamento, in qualsiasi direzione di trazio-ne. Questo golfare è disponibile in due

ancoraggio e realizziamo prodotti spe-ciali a volte con caratteristiche per noi davvero inaspettate: ricordo per esem-pio la fornitura di golfari con asse lungo quasi un metro o la richiesta di colora-zione personalizzata delle maniglie”.Tra i molti servizi offerti vale infine la pena ricordare che Elevia propone an-che soluzioni di tracciabilità elettroni-ca tramite tecnologia a radiofrequenza

(RFID) per la gestione completa del ciclo di

vita di ogni singo-lo prodotto.

versioni: Standard, con filettatu-ra M150, e Quick (+Q) con un sistema rapido per facilitarne il serraggio. “I golfari di sicu-rezza articolati, inizialmente concepiti per applicazioni molto specifiche, sono im-piegati ormai in tutti i settori dell’industria” spiega Mar-co Pozzi, sales manager di Elevia. “Essi garantiscono estrema flessibilità nelle

movimentazioni e il mas-simo livello di sicurezza, sempli-ficando notevolmente le attività di produzione, manutenzione e

trasporto. Grazie all’eterogeneità dei nostri clienti e all’ampiezza della gam-ma dei prodotti, che va da 50 kg fino a 125 tonnellate di carico massimo per singolo golfare, scopriamo ogni giorno nuove applicazioni di sollevamento o

Lifting specialists: Since january 2016 Elevia is the exclusive distributor for the italian market for Codipro lifting products, a Luxembourg company specializing in articulated safety eyebolts. New entry of the Codipro’s

articulated eyebolts range is Giga DSS, the articulated eyebolt with the highest maximum useful load capacity on the market: 125 tonnes with a single lifting point, in any pull direction.

Da 50 Kg a 125 T con un solo punto di sollevamento.

Certificato con numero di serie su ogni pezzo.Distributore esclusivo per l’ItaliaELEVIA SRL via Dante Alighieri, 97 B - 20096 Limito di Pioltello (MI)Tel. +39 02 36797310 - [email protected] - http://www.elevia.it/

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GEFRAN HA LANCIATO UNA NUOVA GAMMA DI SENSORI PER MOLTEPLICI APPLICAZIONI MOBILE HYDRAULIC

KKnow-how specialistico, flessibilità pro-gettuale e produttiva, capacità di inno-vazione e qualità dei processi e dei pro-dotti sono i fattori chiave del successo di Gefran, azienda italiana leader nella progettazione e produzione di sistemi e di componenti per l’automazione e il

86 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

GEFRAN

Un partner per il sollevamento

Nata 50 anni fa, Gefran è un fiore all’occhiello del Made in Italy e opera direttamente sui principali mercati internazionali attraverso filiali commerciali in 14 Paesi (Italia, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Belgio, Spagna, Turchia, Stati Uniti, Brasile, Cina, Singapore, Corea e India) e un network di 80 distributori nel mondo. Gli uffici di R&D, la tecnologia e la produzione sono tutti italiani, mentre 5 unità produttive all’estero servono i mercati locali. Quotata sul mercato di Borsa Italiana dal 9 giugno 1998, dal 2001 è parte del segmento FTSE Italia STAR, caratterizzato da titoli con alti requisiti. Oggi il Gruppo Gefran conta oltre 850 dipendenti.

L’identikit+

controllo dei processi industriali (sensori, automazione e motion control). E se a questo si unisce come gli uffici R&D di Gefran collaborino costantemente con importanti Università italiane ed euro-pee e riconosciuti centri di ricerca, per offrire prodotti tecnologicamente avan-

zati e in linea con i bisogni del mercato, il gioco è fatto. Da questo contesto, a dir poco spumeggiante, sono scaturite tre nuove serie di sensori angolari, di incli-nazione e di posizione, specificatamen-te progettati per le applicazioni mobile hydraulic, che sono andate a completare un’offerta che annovera anche celle di carico, sensori e trasduttori di pressione. I sensori Gefran, tutti con protocollo di comunicazione CANOpen, disponibili nelle versioni singole o ridondanti, si caratterizzano per affidabilità e robu-

Attrezzature & componenti

stezza: la struttura è prodotta in solido PBT che assicura la massima resistenza agli impatti e ai solventi e un ottimo iso-lamento termico. Tutti i sensori Gefran hanno inoltre dimensioni compatte, a tutto vantaggio della progettazione della macchina. Infine, grazie alle tecnologie senza contatto (effetto Hall e magneto-strittiva), la loro durata è praticamente infinita. Nello specifico i nuovi sensori angolari GRA e GRN sono realizzati con tecnologia Hall con e senza albero, offrono un range di misura fino a 360° e la possibilità di programmazione in step di ±15°. Disponibili in diverse con-figurazioni e di facile installazione, si caratterizzano per un elevato grado di protezione IP, resistenza a shock e vibra-zioni e per elevate prestazioni in termini di compatibilità elettromagnetica. Sono indicati per la misurazione dell’angolo di rotazione della torretta e del pedale di accelerazione nei mezzi di sollevamen-to. I nuovi sensori rotativi sono in fase

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 87

A partner for lifting: Specialized know-how, design and production flexibility, innovation and quality of processes and products are key factors in Gefran’s success that launched three new series of angle sensors, tilt

sensors and position sensors. Designed for the mobile hydraulic applications the new sensors have gone to complete an offer that also includes load cells, sensors and pressure transducers. The Gefran sensors with CANopen communication protocol are available in single or redundant versions, are characterized by reliability and robustness. All sensors also have compact dimensions and, thanks to contactless technologies, their duration is virtually endless.

di omologazione E1. Gefran ha lancia-to anche tre nuovi sensori (GIG, GIB e GIT) per la misurazione dell’inclinazione con tecnologia Mems. Anche in questo caso si tratta di prodotti con ingombri ridotti, elevate prestazioni e facile mo-dalità di installazione. Il notevole grado di protezione IP, l’elevata compatibilità elettromagnetica e l’apprezzabile resi-stenza a shock e a vibrazioni completa-no il quadro tecnico. Sono perfetti per le applicazioni nel campo del sollevamento: misurano infatti l’inclinazione del braccio e dell’asse del veicolo e controllano l’alli-neamento della navicella. I nuovi sensori, vanno quindi a garantire la sicurezza del mezzo durante i movimenti quali stabiliz-zazione, rotazione e l’inclinazione della macchina. Anche i sensori lineari a filo GSF, sviluppati con tecnologia potenzio-metrica, si caratterizzano per la notevole robustezza, l’elevato grado IP e per l’alta compatibilità elettromagnetica. Si tratta di sensori ideali per i mezzi di solleva-mento per il controllo della posizione del braccio e di quella degli stabilizzatori.

TEUFELBERGER HA SVILUPPATO, CON LIEBHERR, UN NUOVO CAVO IN FIBRA AD ALTA RESISTENZA PER GRU A TORRE, MOBILI, CINGOLATE E MARITTIME

TEUFELBERGER

Cavi in fibra

stesso. Un ulteriore plus consiste in un montaggio e smontaggio più semplice della gru grazie al peso minore del cavo: i cavi in fibra spesso possono essere montati manualmente e la reinfilatura dei moschettoni è più rapida e facile. Al Bauma Liebherr esporrà diverse gru già equipaggiate con soLITE.Ma soLITE non sarà l’unica novità di Teufelberger che sempre in occasione della manifestazione monacense pre-senterà i nuovi cavi in acciaio della se-rie Evolution. Evolution P9 è un cavo in acciaio ad elevate prestazioni, ideale per le gru cingolate. Si tratta di un cavo a 9 fili realizzato con la tecnologia Diofill che consente una compattazione ottima-

le dei trefoli per ottenere forze di rottura superiori. Altra novità sarà l’Evolution TK 27, un cavo in acciaio resistente alla torsione ideato per applicazioni su auto-grù, gru cingolate e gru a torre. Evolu-tion TK 27 presenta un elevato grado di rottura (1960) ottenuto con la tecnologia Superfill di compattazione dell’anima interna del cavo e l’applicazione di 18 trefoli esterni.

SSarà una delle maggiori novità del Bau-ma nel settore delle attrezzature e delle componenti. Si tratta di soLITE, il nuovo cavo in fibra che l’austriaca Teufelber-ger sta sviluppando in collaborazione con Liebherr e che è in lista per gli In-novation Award del Bauma. Lo sviluppo di questo nuovo cavo nasce dai sempre maggiori requisiti di altezze di solleva-mento e carichi massimi in punta richie-sti alle gru, esigenze che impongono un riallineamento tecnico non solo alla pro-gettazione delle gru, ma anche dei cavi. L’impiego di cavi in fibra ad alta resi-stenza come soLITE offre innumerevoli vantaggi: innanzitutto, rispetto ai cavi d’acciaio, soLITE risulta chiaramente più leggero (80% in meno di un cavo in acciaio) caratteristica che permette di incrementare le portate, usare gan-ci di carico più leggeri e mantenere comunque invariato il peso com-plessivo. Il nuovo cavo soLite è inoltre estremamente resisten-te all’usura e consente un gran numero di flessioni. Rispetto al cavo d’acciaio può essere im-piegato per più tempo con minori costi legati alla sostituzione del cavo

+ Per le macchine constructionSulle macchine construction fibra di carbonio e materie plastiche rinforzate con

fibra di vetro sono spesso utilizzate per la produzione di montanti sottoposti a pesi elevati (fino a 60 t), di sezioni del telaio, alberi cardanici, componenti dei cilindri idraulici e anche di elementi dei bracci tralicciati. Al Bauma Teufelberger presenterà per quest’ultima applicazione in particolare una sezione di braccio tralicciato della lunghezza di 3 m realizzata in CFRP

(Carbon Fiber Composite Pyramidal). Questa nuova tecnologia garantisce una significativa riduzione sia del peso dell’elemento (dell’ordine del 50%) che

dei costi di realizzazione.

88 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Fiber ropes: Teufelberger has developed,

with Liebherr, a new high-strength fiber rope for tower, mobile, crawler and maritime cranes. The new rope, called soLITE, is nominated for the Bauma Innovation Award and its use offers many advantages: first of all, compared to steel cables, it is clearly lighter (80% less than a steel cable). On the other site compared to the steel ropes, soLITE can be employed for more time with lower costs relating to the replacement of the cable itself.

Attrezzature & componenti

Scopri le ultime sfide nel settore dei sollevamenti pesanti.

Sperimenta con mano le nuove tecnologie distribuite su 223.000 m² di spazi espositivi. Impara tecniche, strumenti e idee di nuova generazione in oltre 100 sessioni formative. Dalle idee che consentono di eseguire più rapidamente le installazioni alla velocizzazione delle operazioni, CONEXPO-CON/AGG 2017 è il luogo in cui 130.000 professionisti del settore edile di tutto il mondo si radunano per stare al passo con la concorrenza.

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7-11 marzo 2017 | Las Vegas Convention Center | Las Vegas, USA In contemporanea con

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TVH PARTS GARANTISCE IN OLTRE 172 PAESI LA CONSEGNA IN 24 ORE DI RICAMBI PER QUASI TUTTE LE MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO. E NON SOLO

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90 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

TVH

Per tutti i gusti

I numeri di TVH sono da paura. Due bu-siness unit, TVH Parts e TVH Equipment, che si occupano praticamente di tutto, dalla ricambistica per i settori del solleva-mento, della movimentazione industriale e dell’agricoltura, per arrivare alla vendi-ta di macchine, al noleggio e al servizio a esse collegato. Un gruppo che impiega oltre 4.400 persone nel mondo, opera in 33 nazioni e con un fatturato consolida-

to di 1.045.000.000 euro. Si, gli zeri sono giusti. Non si può dire quale delle due business unit faccia la parte del leone, ma TVH Parts di certo non scherza. Al suo interno operano tre divisioni, TVH Parts Americas, TVH Parts International e Bepco che insieme annoverano 52 filia-li nei cinque continenti con l’eccezione della Russia. Una potenza che raggiunge praticamente ogni parte del globo e che evade più di 15.000 ordini al giorno, forte di un magazzino di oltre 500.000 metri quadri che gestisce 21.000.000 di referen-ze e ne tiene in stock fisso 600.000. Oltre 25.000 clienti in 172 nazioni si avvalgo-no dei servizi di TVH Parts che coprono macchinari di oltre 250 differenti costrut-tori. Anche a livello di tempi di consegna non si scherza: il 95% degli ordini vengo-no consegnati entro le 24 ore e di questi il 99,8% rispetta tale tempistica, percentua-le che sfiora praticamente la perfezione. Efficienza e servizi (come per esempio la possibilità di acquistare ricambi attra-

verso il canale e-commerce, che rappresenta oggi il 77% degli ordini di TVH Parts) non sono però che un lato

Attrezzature & componenti

della medaglia. L’altro, come accenna-vamo, sta nella ricchezza delle referenze proposte, che coprono una gamma di ri-cambi e accessori dove è quasi impossi-bile non trovare il pezzo che si cerca. Per esserne convinti basta dare un’occhiata al catagolo “panoramica” dei ricambi e accessori offerti che copre, tra gli altri, carrelli elevatori, sollevatori telescopici e carrelli elevatori fuoristrada, piattafor-me aeree, attrezzature portuali, caricato-ri laterali, attrezzature handling, carrelli elevatori trasportabili e attrezzature per carrelli elevatori. Per queste macchine TVH Parts mette a disposizione ricambi motore, trasmissione, elettrici, i cosiddetti consumabili e gli accessori, nonché una vasta gamma di attrezzature idrauliche o meccaniche per carrelli elevatori nonché per handling e magazzino.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 91

Something for everybody: Two business units, TVH Parts and TVH Equipment, which sell everything from spare parts for lifting machines, industrial handling and agriculture, to the sale and/or hiring of new machines.

TVH is a group that employs over 4,400 people worldwide and operates in 33 countries, with a turnover of 1.045 billion Euros. Inside TVH Parts there are three divisions, TVH Parts Americas, TVH Parts International and BEPCO which together include 52 subsidiaries on five continents with the exception of Russia. A structure that reaches virtually every part of the globe.

TVH Group ha acquisito le attività del produttore di carrelli elevatori danese DanTruck APS, diventando, di conseguenza, distributore esclusivo dei ricambi per le macchine DanTruck e Heden a partire da marzo 2016. DanTruck è stata fondata nel 2000 come risultato della fusione dei costruttori danesi DanTruck ed Heden, società attive nel settore dei carrelli elevatori fin dagli anni ‘60. DanTruck è specializzata nella progettazione e commercializzazione in tutta Europa di carrelli elevatori compatti, equipaggiati con le moderne tecnologie, comprese quelle che fanno dei carrelli danesi macchine rispettose dell’ambiente. Ad oggi la società ha prodotto circa 10.000 carrelli elevatori, mentre le referenze dei ricambi sono circa 18.000.

TVH ha acquisito DanTruck+

IN CONTINUA CRESCITA VERTIMAC CHE ORA RAFFORZA LA PROPRIA OFFERTA DI LIMIT SWITCH E INTERRUTTORI

VERTIMAC

Strategia di espansione

ma anche ricambi di terze parti, as-sumendosi la responsabilità di ga-

rantirne la qualità, mantenendo al contempo costi più contenuti.

Vertimac, azienda belga nata nel commercio del-le piattaforme usate che comunque continua a es-sere un core business, ha intuito che una divisione dedicata alla ricambistica poteva essere un’ottimo

investimento. E così è stato. Come abbiamo scritto nel precedente nume-ro di Sollevare, la divisione ricambi di Vertimac sta crescendo a vista d’oc-chio, e gli obiettivi sono chiari: conti-nuare ad espandere il numero di re-ferenze gestite a magazzino, implementando in contem-poranea il mercato. Così, come abbiamo anticipato, all’espansione commerciale

nei diversi Paesi dell’Unione Europea (tra cui l’Italia) si affiancherà uno web shop tramite il quale da qualunque parte del Mondo, virtualmente, sarà possibile con-tattare e acquistare ricambi da Vertimac. Il sito è ormai pronto (per ora in cinque lingue: olandese, francese, inglese, te-desco, spagnolo, ma speriamo che arrivi presto la versione in italiano) quindi resta solo da ampliare le referenze a magaz-zino tra cui i clienti possano scegliere. In questa ottica si inseriscono due deci-sioni recenti di Vertimac. La prima è di continuare a offrire, per quanto riguarda i limit switch, ricambi originali acquista-ti direttamente dai diversi OEMs. Data l’importante funzione che svolgono sul-le macchine, Vertimac per ora preferisce offrire solo ricambi originali in grado di assicurare le garanzie necessarie: per ottenere comunque un po’ di risparmio Vertimac acquista i limit switch in grosse

quantità, così da poter offrire ai propri clienti prezzi comunque com-petitivi. La seconda decisione riguarda invece gli interrutto-ri switch standard per i quali Vertimac ha stretto un accordo con un costruttore che li produ-

ce per quasi tutte le macchine in commercio. Si tratta di interrut-tori robusti e anticorrosione, con

connettori ricoperti in argento e viti in rame, caratteristiche che assicurano la qualità che Vertimac vuole sempre of-frire ai propri clienti, riuscendo contem-poraneamente a mantenere prezzi molto competitivi.

SSe nei tempi di crisi il settore della ricam-bistica non conosce difficoltà in quanto più che acquistare macchine nuove chi ne ha preferisce far fronte ai lavori che ha tenendo in attività le macchine già acquistate, questo non significa che quando il mercato ricomincia a girare facendo riprendere la vendita di macchine nuove, allora chi lavora fra i ricambi conosce un rallentamen-to della propria attività. Va da sé che anche le macchine nuove possono aver bisogno di ricambi, vuoi solo per la normale manutenzione, ma in ogni caso molte delle macchine meno nuove continuano ad operare e ad essere ma-nutenute. Questa dinamica per cui chi commercia in ricambi è una risorsa sem-pre necessaria ha fatto nascere diverse grosse realtà che sono diventate dei punti di riferimento per chi cerca ricambi. A differenza degli OEMs queste aziende non commerciano solo ricambi originali,

+ Gli usatiOltre alla divisione ricambi Vertimac commercia in macchine usate, strettamente piattaforme aeree o comunque attrezzature per lavori in quota. Sul sito www.vertimac.com è possibile vedere in tempo reale le macchine disponibili, consultarne le principali caratteristiche e visualizzare alcune immagini per farsi un’idea dello stato della macchina. Se si è registrati come utenti è anche possibile vederne il prezzo. Lo stock si aggira tra le 350 e le 400 macchine sempre disponibili, che Vertimac rivende solo dopo aver eseguito tutte le operazioni di manutenzione necessarie.

92 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Expansion strategy: The growth of

Vertimac in suppling spare parts is continuing and today the limit switch and standard switches are avaliable. About the limit switch Vertimac decided to continue to offer original parts in order to ensure the maximum safety required. As for the standard switches Vertimac signed a deal with a manufacturer that ensures the quality that Vertimac always offers to its customers, while managing to maintain competitive prices.

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AL BAUMA DIECI PRESENTA LA SUA INTERA GAMMA, IL NUOVO PEGASUS 45.30 E LE MACCHINE PENSATE PER IL MERCATO AMERICANO

BBenché la produzione Dieci sia articola-ta in varie macro-categorie, tra le quali autobetoniere, dumper, pale gommate a braccio telescopico e macchine spe-ciali, di certo il prodotto più conosciuto e apprezzato a livello nazionale e in-ternazionale è il sollevatore telescopico proposto in molte-plici gamme e modelli. In parti-colare le mac-chine della famiglia Pega-sus costituiscono il vanto di Dieci: si tratta di sollevatori flessibili, con un’ampia varie-tà di accessori, con rotazioni continue e a 360° e non conti-nue, che possono sostituire la gru in cantiere. Il prossimo Bauma saluterà l’ul-timo nato della famiglia, il Pega-sus 45.30, una sorta di evoluzione naturale della serie. Macchina com-patta, come da tradizione, abbina alla consueta robustezza e affidabilità in-teressanti nuove caratteristiche che ne aumentano le prestazioni. A cominciare dal motore, un 4 cilindri FPT Stage 4/Final 4 Turbo aftercooler da 127 kW che si associa a una trasmissione idrostati-ca a controllo elettronico per assicurare potenza e risposta immediata alle solle-citazioni. L’impianto idrau-lico è stato ottimizzato per ottenere movimenti più rapidi e precisi del braccio e delle attrezzature, con la pompa Load Sensing-Flow

Sharing a portata variabile che per-mette la simultaneità di tutti i movi-menti. Interventi anche sui serbatoi idraulici e del carburante che sono stati maggiorati per consentire più ampi intervalli tra un rifor-nimento e l’altro. Anche il te-

laio ha visto una significativa evoluzione: le modifiche al si-stema idraulico hanno infatti

permesso l’adozione di un nuovo gruppo di rotazio-

ne, con ralla e motore migliorati per movi-

menti più precisi e rapidi anche sotto

carico. Se il braccio di sollevamento con 4 sfili proporzionali raggiunge un’altez-za massima di 30 m, l’utilizzo dell’ampia gamma attrezzature è facilitato da un si-stema di riconoscimento automatico. La macchina, in via opzionale, può anche essere equipaggiata con il radiocoman-do con display per il perfetto controllo di tutte le funzionalità per argani, prolun-ghe a traliccio e cestelli portapersone. Il sistema di livellamento automatico degli stabilizzatori permette di avere la macchina perfettamente in bolla anche operando su terreni in pendenza o scon-nessi. Inoltre, l’allineamento automatico delle ruote migliora il comfort di guida durante le manovre in ambienti angusti, in cui si può essere costretti al cambio ri-

DIECI

Il mito si rinnova

94 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevatori telescopici

petuto della modalità di sterzata (da 2 a 4 ruote sterzanti e viceversa). La cabina, omologata ROPS-FOPS e dotata di tutti i dispositivi di sicurezza e condiziona-mento, beneficia di un nuovo sistema di navigazione Smart che presiede al controllo delle principali funzioni elet-troniche della macchina: Modalità di guida, Controllo RPM minimi, Velocità di avanzamento e Diagnostica. Il pieno controllo del mezzo è assicurato da un doppio joystick capacitivo con sistema CanBus, che misura i parametri ottima-li di lavoro e sicurezza visualizzati in tempo reale dal nuovo doppio display touchscreen a colori con schermi da 3,5” e 7”. Mentre il sistema “Ecowork” ab-binato al joys tick agevola il risparmio di carburante.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 95

+ Per l’AmericaSi chiamano I 12.56 e I 9.44 e sono le ultima novità Dieci pensate per le esigenze specifiche del mercato americano dell’edilizia e dell’industria, grazie alle particolari caratteristiche di robustezza, potenza e sollevamento. Entrambe sono dotate di un motore Kubota Tier 4i da 85 kW, trasmissione idraulica con cambio a due marce (scelta oculata per trasmettere una maggiore potenza), che permette di raggiungere una velocità massima di 30 km/h. Il braccio telescopico raggiunge un’altezza di 13,34 m nel modello 9.44, e di 17.03 m nel 12,56, con una capacità di sollevamento rispettivamente di 4.497 kg e di 5.450 kg.

The myth is renewed: Next Bauma will greet the new Pegasus 45.30. Compact telescopic machine, Pegasus 45.30 combines robustness and reliability with some interesting new features that increase performances.

Starting with the engine, a four-cylinder FPT Stage 4Final, 127 kW, that is associated with a hydrostatic transmission with electronic control to ensure power and immediate response. The hydraulic system has been optimized to obtain faster and more precise movements of the boom and equipment, with a Load Sensing Flow Sharing variable displacement pump that allows the simultaneity of all movements. The boom reaches 30 m. The machine can be equipped with radio control. The cab is ROPS-FOPS approved.

Sollevatori telescopici

IL MOTTO GENIE CHE CELEBRA I 50 ANNI NEL SETTORE SI ADATTA PERFETTAMENTE AL NUOVO SOLLEVATORE TELESCOPICO COMPATTO GTH3007

PPrestazioni di tutto rispetto, massima compattezza e un prezzo adeguato. Sono queste le carte vincenti messe sul tavolo dal nuovo sollevatore telescopi-co Genie GTH-3007. Fratello maggiore del modello GTH-2506, ma con capacità di sollevamento superiore, sbraccio più elevato e un peso di 5.970 kg, il nuo-

96 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

GENIE

Costruzione del Futuro

Le prestazioni si possono riassumere in una capacità di sollevamento massima di 3.000 kg, di 2.500 kg in corrispon-denza della massima altezza di 7 m e di 1.000 kg in relazione a uno sbraccio orizzontale di 4 m. Il motore è un Deutz che non necessita di post-trattamento DEF (urea) ed è ottimizzato per facili e

vo telehandler GTH-3007 condivide la stessa resistenza che caratterizza tutti gli altri sei modelli della gamma. Tutta-via, il sollevatore telescopico GTH-3007 combina i vantaggi di una macchina da 7 m con i bassi costi operativi che solo un motore 74 HP conforme alla normati-va Stage IIIB (Tier IV Final) può fornire.

veloci interventi di assistenza, con conseguente allungamen-to degli intervalli di noleggio e incremento significativo della redditività. Il motore è posizionato lateralmente con un comodo angolo di apertura del carter, per permettere un agevole accesso ai componenti e una facile sostituzione del filtro. Concepi-ta per il mercato del noleggio, oltre a una portata verticale di 7 m, equivalen-te all’altezza di un edificio di tre piani, questa macchina efficiente e versatile si adatta bene a un’ampia varietà di applicazioni di sollevamento, traspor-to, carico e posizionamento nei settori dell’edilizia, del trattamento dei rifiuti, del riciclaggio, del trattamento dei mate-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 97

+ Una Festa Genie festeggerà il suo anniversario d’oro con il settore al Bauma (Terex AWP, Stand FM711) attraverso quattro nuovi prodotti tra i 20 in esposizione. La fiera, oltre al telescopico, segnerà infatti il debutto di due piattaforme Genie Z e del montante verticale riprogettato. Gli specialisti Genie saranno a disposizione dei clienti anche per illustrare il nuovo protocollo di manutenzione e i collaudati servizi Genie Service Solutions (GSS) ideali per massimizzare i profitti dei noleggiatori. Partendo da ricambi e manutenzione per arrivare a formazione e gestione della flotta, il programma GSS combina un menù flessibile adattato alle specifiche necessità delle società di noleggio.

Building the future: The Genie payoff, which celebrates its 50th year in the industry, is perfect for the new compact telescopic handler GTH-3007. With a weight of 5,970 kg, the GTH-3007 combines the advantages of a 7

m machine with the low operating costs of a Deutz engine 74 HP, Stage IIIB (Tier IV Final) without post-treatment. The performances are a maximum load capacity of 3,000 kg, 2,500 kg at the maximum height of 7 m and 1,000 kg with an horizontal outreach of 4 m. Bauma also sees the debut of two platforms Genie Z.

riali, delle demolizioni e dell’agricoltura. Le sue dimensioni compatte, associate a un ridotto raggio di sterzata esterno di 4,4 m e a un’altezza da terra di 45 cm, si concretizzano in una macchina con una lunghezza agli pneumatici an-teriori di 4,06 m, una larghezza di 2 m e un’altezza di 2,07 m. Caratteristiche che lo impongono nei cantieri affollati e congestionati, in spazi confinati o difficili da raggiungere. Inoltre, grazie a peso e lunghezza ridotti, vengono ottimizzate anche le spese di trasporto. Il sollevatore telescopico GTH-3007 include un robu-sto chassis, un braccio a due sezioni sen-za catene né cavi, resistenti parafanghi in acciaio heavy-duty e collaudati assali Dana con trazione a quattro ruote motri-ci e sterzanti. La trasmissione è idrostati-ca a velocità variabile per una guida più confortevole e potente. Per garantire la flessibilità degli accessori, il GTH-3007 offre in opzione il Quick Attach, il me-desimo sistema di attacco rapido idrau-lico disponibile sul GTH-2506. Il nuovo sollevatore telescopico compatto Genie GTH-3007 sarà disponibile dal secondo trimestre di quest’anno.

IN 3 ANNI DI ATTIVITÀ MAGNI TH È CRESCIUTA IN TERMINI DI DIPENDENTI E RETE VENDITA. E, COSA PIÙ IMPORTANTE, IN MODELLI, FRUTTO DI TANTA PASSIONE

6670 metri quadrati di esposizione (stand FS 1107/9 ) testimoniano la voglia di ag-gredire il mercato da parte di Magni TH che al prossimo Bauma esporrà nume-rosi modelli – un HTH per l’industria pesante, un RTH 5.23 Smart, con telaio compatto e stabilizzatori pivotanti, un RTH 5.25 Smart S, con telaio compatto e stabilizzatori a forbice, un RTH 5.26S, un RTH 5.30S, un RTH 5.35S e un RTH 5.39S, con telaio medio e stabilizzatori a forbice - e vedrà proprio in quest’ultima macchina da ben 39 m la star assoluta.

98 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

MAGNI

Tanta voglia di fare

Questo sollevatore da record presenta infatti caratteristi-che decisamente peculiari. A partire dal telaio, che è stato rin-forzato per resistere alle forti sol-lecitazioni cui la macchina è esposta lavorando a un’altezza così elevata. Ri-cordiamo infatti come questo model-lo, a 38,7 m, abbia una capacità di sollevamento massima di 2 t e consenta di effettuare la-vori su edifi ci fi no al 13° piano. La tra-

smissione è affi data a un motore Mer-cedes Euro 4 fi nal da 170 kW/231 cv, a una pompa idrostatica a pistone Bosch Rexroth e a un motore idrostatico Bosch Rexroth. Il circuito idraulico è di tipo load sensing, con una pressione di eser-cizio di 350 bar, raccordi con guarnizio-ni a tenuta ed è costituito da una pompa a pistone idrostatica Bosch Rexroth e un distributore a sette elementi Danfoss. La macchina è inoltre equipaggiata con un altro piccolo distributore Bosch per la gestione degli stabilizzatori. Il braccio, che è brevettato, è costitu-ito da sei elementi con due cilindri di estensione all’esterno del braccio stesso al fi ne di avere più spazio a disposizione durante lo sfi lo e il ritiro ed evitare la rottura accidentale dei tubi. Un’ulterio-re peculiarità è dettata dal software di

Sollevatori telescopici

gestione del braccio. Le prime 4 sezio-ni sono attivate dal cilindro posiziona-to nella parte superiore del braccio e si muovono in maniera proporzionale al sistema di estensione a catena. Il 5° elemento, che è il più grande e pesante, è movimentato dal cilindro posiziona-to inferiormente che agisce in maniera proporzionale all’angolo del braccio: più l’angolo aumenta, più l’elemento si sfi la.

che consente di gestire l’intera macchi-na attraverso cinque videate principali. Questo modello se equipaggiato con la speciale piattaforma porta persone che può estendere l’altezza di 12 m, può raggiungere un’altezza di lavoro di 51 m. Analogamente a tutti gli altri modelli Magni TH, è una macchina 3 in 1 e, se equipaggiata con il giusto acces-sorio, può assolvere la funzione di gru, piattaforma porta persone e sollevatore telescopico.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 99

Infi ne un occhio al comfort e alla gestio-ne del sollevatore. La cabina rifl ette tutti gli standard della gamma RTH: pressu-rizzazione con fi ltrazione dell’aria in en-trata al 100%, aria condizionata, ampio parabrezza panoramico, due joystick elettro-proporzionali Can Bus, certifi ca-zione ROPS e FOPS. Senza dimenticare il Magni Combi Touch System (MCTS): un’interfaccia operatore touch screen

+ La gamma Smart SLa nuova gamma Smart S - che già in commercio dal 2015, ma verrà presentata uffi cialmente al Bauma - comprende modelli da 21, 23 e 25 m, ed è stata sviluppata a partire dai primi modelli della gamma “Smart”, con stabilizzatori pivotanti. Assemblata sullo stesso telaio compatto, la nuova famiglia Magni TH è dotata di stabilizzatori a forbice che assicurano una maggiore fl essibilità e una migliore capacità di sollevamento. Con questi modelli, la macchina può infatti essere stabilizzata in carreggiata senza estendere gli stabilizzatori.

They really want to do: At Bauma Magni TH exhibits numerous models: a HTH for heavy industry, a RTH 5.23 Smart, with a compact chassis and pivoting outriggers, a RTH 5.25 S Smart, with scissor stabilizers, an

RTH 5.26 S, an RTH 5.30 S, a RTH 5.35 S and an RTH 5.39 S. The RTH 5.39 S will be the absolute star: it has a maximum load capacity of 2 tonnes and make very easy working on buildings up to the 13th fl oor. With a special platform basket mounted, it can reach a work height of 51 m.

IIl soggetto è Manitou. I coprotagoni-sti tre sollevatori telescopici. In realtà si tratta solo di una piccola parte delle novità che il Costruttore francese pre-senterà al Bauma, ma ci sembra giusto focalizzare l’attenzione su due di essi in quanto, parlando chiaro, sono mac-chine che sembrano fatte apposta per il nostro mercato e quindi sono quelle da cui ci si aspetta i maggiori riscontri in termini di interesse e unità vendute. Ma passiamo la parola ai coprotagonisti di questa storia, l’MT 625 HA e i due MRT, rispettivamente il 2150 e il 2550. Iniziamo con l’MT 625 HA la cui prin-cipale novità consiste in un sostanzioso upgrade che lo rende adatto ad essere equipaggiato anche con navicella por-tapersone, facendone una macchina che ora trova spazio in molte più applicazio-ni prima precluse per ovvi motivi. Tra l’altro sono ben due le navicelle che l’MT 625 HA può montare: la prima da 200 kg di portata per 1,2 m di larghez-za oppure da 365 kg di portata su una

larghezza complessiva di 2 m, in grado di portare in quota fino a tre

persone. Il sostanzioso upgrade di cui parlavamo consiste nell’a-

ver equipaggiato il nostro con un nuovo motore Kubota Sta-

ge 3B/Tier 4F, un nuovo distributore idraulico per ottenere movimenti dolci e simultanei e una pom-

pa elettrica di emer-genza che assicura il

controllo totale della na-

MANITOU

Sans frontières

100 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevatori telescopici

DALLA FRANCIA A MONACO PER PRESENTARE DIVERSE NOVITÀ TRA CUI TRE TELESCOPICI CHE SEMBRANO FATTI APPOSTA PER IL MERCATO ITALIANO

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 101

+ Le altre novità: Manitou, Gehl e MustangSempre al Bauma sarà possibile vedere i nuovi telescopici MT 1840 Easy e MT 1030 Easy, ma anche il nuovo carrello elevatore M70-2H capace di sollevare 7 t a 6 m, il cugino MH25 che si vede motorizzato con una nuova unità da 36 kW e solleva 2,5 t a 5 m. Anche Gehl e Mustang ampliano le proprie gamme con l’introduzione di nuove pale gommate compatte. Gehl propone il modello 650, mentre Mustang presenta la pala gommata 708. La prima è mossa da un motore Yanmar da 46 kW Stage 3B mentre per la 708 entra in gioco un propulsore Deutz, sempre Stage 3B, da 55 kW. Tra le caratteristiche di serie sono introdotti il nuovo display digitale, il Power-A-Tach e un acceleratore manuale per una maggior controllabilità del mezzo.

Without limits: At Bauma Manitou features several innovations ranging from forklifts to telehandlers. Without forgetting the construction segment represented by Gehl and Mustang. But of all the news three telehandlers

seem designed especially for the Italian market: the MT 625 and the two MRT 2150 and MRT 2550. Main news about the first machine is a substantial upgrade that makes it suitable to be equipped with platform baskets. The MRT 2150 and MRT 255 raises the performances of the MRT range that now are respectively of 20.6 m working height for 5 t lifting capacity for the MRT 2150 and 24.6 m height for 5 t load capacity for the MRT 2550.

vicella anche in caso di malfunziona-mento attraverso il sistema JSM. Pas-siamo, ora, ai due MRT. Questi nuovi telescopici vanno ad am-pliare la gamma MRT di sollevatori rota-tivi, alzando l’asticella delle prestazioni che ora si attestano rispettivamente a 20,6 m di altezza operativa per 5 t di capacità di sollevamento sull’MRT 2150 e 24,6 m di altezza sempre per 5 t di capacità dell’MRT 2550. Le nuove pre-stazioni in termini di altezze operative abbinate a una capacità di sollevamento decisamente da primi della classe visto il segmento di riferimento è dovuta in primis all’adozione di nuovi stabilizza-tori in grado di coprire un’area di sta-

bilizzazione più ampia e, caratteristica non secondaria, alla ridefinizione di un diagramma di carico del tutto nuovo, in accordo con le maggiori lunghezze dei bracci. Bracci che si innestano in posizione più bassa nel telaio, cosa che conferisce all’operatore in cabina una maggiore visibilità sul lato destro, un aspetto che migliora la manovrabilità dei due nuovi sollevatori in abbina-ta anche al nuovo tipo di cambio che rende le passate da una marcia all’altra decisamente più soft. Come motore sia l’MRT 2150 che l’MRT 2550 sono equipaggiati con propulsori Mercedes-Benz Stage Tier 4 Final da 150 hp.

MERLO SI PRESENTA AL BAUMA CON UNO STAND DAL FORTE IMPATTO, CHE COMUNICA ALTA TECNOLOGIA E UN’IMMAGINE DINAMICA DEI SUOI PRODOTTI

QQuando si parla di Merlo le aspettative sono sempre di elevato livello. Il costrut-tore piemontese ha infatti abituato deci-samente bene gli addetti ai lavori, che da Merlo si aspettano sempre qualcosa di più. A conferma di quanto asserito, la partecipazione di Merlo al Bauma 2016 sarà ricca di significati. Presente nell’area esterna 1008/3 con uno stand dal forte impatto, Merlo si prefigge di comunicare tutti i suoi contenuti alta-mente tecnologici. Un’immagine forte e dinamica corroborata da prodotti che in molti casi fungono da autentico faro per l’intero mercato. Un ruolo importante sarà ovviamente re-citato dalla gamma Roto, il sollevatore telescopico con torretta girevole che fu

MERLO

Quello che ci si aspetta

102 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevatori telescopici

introdotto da Merlo all’inizio degli anni Novanta e che è presto divenuto uno dei prodotti di punta dell’azienda. Oggi la famiglia Roto comprende 14 modelli, con portate da 3.800 a 6.000 kg e altezze di sollevamento fino a 30 metri. Indiscre-zioni raccolte in fabbrica confermano come durante la manifestazione verrà presentato un nuovo modello, coperto però da assoluto segreto fino all’apertura dei battenti della kermesse bavarese. In ogni caso merita ricordare come questa gamma abbia fondato il proprio suc-cesso su una solida base di innovazioni tecnologiche, a partire dal sistema di sicurezza MCSS per il controllo conti-nuo della stabilità. Quando la macchina opera su stabilizzatori, il sistema MCSS (Merlin Continuous Slew Safety) misura e controlla in tempo reale le forze che agiscono su ognuno dei quattro piedi

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 103

+ 100.000Un numero che fa impressione e corrisponde ai sollevatori telescopici venduti da Merlo in tutto il mondo. Questo traguardo – raggiunto nel novembre dello scorso anno, dopo che nel 2014 la società di Cuneo aveva festeggiato il cinquantesimo compleanno - assume un rilievo fondamentale per il nuovo modo di pensare “il lavoro nei cantieri” che queste macchine hanno saputo dare agli operatori del settore. Un successo frutto della continua ricerca tecnologica che ha permesso a Merlo di proporre modelli sempre più performanti e che hanno introdotto nuovi standard in termini di sicurezza e prestazioni.

What you expect: The participation of Merlo at Bauma will be full of meanings. With a stand with a strong impact, Merlo aims to communicate all its high-tech contents. A strong and dynamic image supported by products

that in many cases act as a beacon for the whole market. An important role will be played by the Roto range. Today Roto family includes 14 models, with load capacities ranging from 3,800 to 6,000 kg and lift heights up to 30 m. Voicecs confirmes that during Bauma a new Roto model will be shown.

stabilizzatori. Con questi valori il siste-ma calcola automaticamente la posizio-ne del centro di gravità complessivo e decide, in funzione della posizione del baricentro, se la condizione di stabilità sia garantita o meno.Tralasciando colpevolmente tante altre innovazioni e modelli, all’interno della produzione Merlo merita uno spazio la tecnologia ibrida, perfetta per chi opera in galleria, in spazi chiusi o confinati, sotto i capannoni, negli impianti indu-striali o all’interno dei centri urbani. In questo contesto spicca il TF 38.10 TT Hybrid, che deriva direttamente dal mo-dello TF 42.7 Hybrid grazie alla conce-zione modulare e va a elevare l’altezza massima di sollevamento fino alla classe dei 10 metri. Le caratteristiche sono del tutto simili a quelle del primo sollevatore telescopico ibrido di casa Merlo e rap-presentano un unicum a livello mondia-le. Anche in questo caso la concezione modulare (un’altra idea tecnologica by Merlo) comporta che tutti i vantaggi in-siti nella nuova gamma siano presenti anche su questa macchina.

FForse Isaac Newton, quando intuì la gravità, non avrebbe mai concepito la possibilità che un giorno l’uomo potes-se sfi darla. Ovviamente non mi riferi-sco alla meccanica quantistica (anche se questa branca della scienza sta si-curamente sfi dando molte delle solide leggi che pensavamo governassero l’Universo, compresa la gravità) ma a casi ben più pratici di trasporti eccezionali. Stiamo vivendo un passag-gio importante del-

104 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

COMETTO

Forza 70COMETTO CONTINUA LA TRADIZIONE DI ALZARE L’ASTICELLA DELLE CAPACITÀ DI CARICO DI UN VEICOLO MSPE A OGNI BAUMA. MA QUEST’ANNO NON È L’UNICA NOVITÀ

Trasporti eccezionali

+ Dettagli Tecnici Modello MSPE EVO3 70 T 6/4/2,43Dimensioni del piano di carico 8.400x2.430 mmAltezza del piano di carico 1.500 +/- 350 mmPneumatici 33,5x11,25 – 15 26 Pr,, tubelessSospensioni 12Capacità di carico per asse 70 tCapacità di carico totale 392,5 tTara 27,5 tMassa totale a terra 420 tPower pack 129 kW

la storia dei trasporti, nel quale sembra che stia diventando più vantaggioso costruire grosse unità anche dall’altro capo del Mondo, e poi trasportarle per chilometri e chilometri piuttosto che costruire le stesse in loco. Non voglia-mo addentrarci assolutamente su quali potrebbero essere tali vantaggi, perché essi dipendono grandemente dall’og-

getto costruito e trasportato. Ci piace più, in questa sede, andare ad analiz-zare i risultati dell’ingegno umano nel realizzare il giusto mezzo per questi trasporti fuori misura. Un’azienda che da anni ormai si è distinta nel mercato

dei trasporti ecce-zionali è Cometto, che anche al Bau-ma ha deciso di

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 105

70 tonnes: Cometto at Bauma decided to surprise, presenting not one but two novelities. The fi rst is absolute new: it is the new series of heavy modular semitrailers HDT-G. Main features of this new series is the guaranteed load

capacity of 45 tonnes per axle. Besides the HDT-G, again as a novelty, Cometto will also present the new series of modular self-propelled electronic steering MSPE Evo 3 with the highest load capacity per axle in its segment, 70 tonnes.

+ Non solo veicoliSempre al Bauma Cometto darà la possibilità ai propri clienti che visitano lo stand di testare (ovviamente con una simulazione) Cosmo, il software fornito in dotazione con ogni fornitura di veicoli modulari che ha appena giovato di un upgrade di versione. Cosmo è il Software per la Gestione delle Confi gurazioni di Carico fornito con i moduli Cometto e consente di eff ettuare un’analisi di stabilità di veicoli o interi convogli per trasporti eccezionali, mostrando grafi camente i vari dati relativi alla potenziale deformazione dei vari moduli che formano il convoglio anche in tempo reale, durante il trasporto.

stupire, presentando non una ma ben due novità. La prima è quella assoluta: si tratta della nuova serie di semirimor-chi modulari pesanti defi nita dalla sigla HDT-G. Di queste nuove unità, antepri-ma assoluta al Bauma, durante la fi era allo stand Cometto (open air area FN stand no. 925/1) sarà mostrato un mo-dulo a 4 assi allestito con i principali accessori, quali motopompa, quadro comando idraulico e testata di traino. Peculiarità principale di questa nuova serie è la garanzia di una portata tecnica per asse pari a 45 t. Senza dimenticare la piena compatibilità con altri veico-li modulari di pari categoria. A fi anco degli HDT-G, sempre in veste di novità, Cometto presenterà anche il nuovo vei-

e monta pneumatici tubeless ad aria: il tutto per assicurare la massima robu-stezza necessaria alla capacità di carico promessa, pari a 70 t. In particolare il veicolo MSPE Evo 3 da 70 t esposto al Bauma sarà un modulo a 6 assi comple-to di PPU da 129 kW ma non sarà solo un’esposizione statica. In realtà i clien-ti di Cometto potranno vedere il nuovo modulo in azione in una speciale area di dimostrazione appositamente allestita. Il nuovo MSPE Evo 3 da 70 t, nonché la gamma di semirimorchi modulari pesanti HDT-G, sono il coronamento del terzo Bauma consecutivo durante i quali Cometto presenta una nuova se-rie di semoventi modulari a sterzatura elettronica (MSPE Evo 3) sempre più prestazionali in termini di portata.

Dettagli Tecnici

+ Dettagli Tecnici Modello HDT-G 4 45 TDimensioni del piano di carico 6.000x3.000 mmAltezza del piano di carico 1.175 +/- 300 mmPneumatici 215/75 R17,5”, tubelessSospensioni 8Capacità di carico per asse 45 tCapacità di carico totale 165,5 tTara 14,4 tMassa totale a terra 180 t

colo della serie di semoventi modulari a sterzatura elettronica MSPE Evo 3. con la più alta portata per asse nella sua categoria, ossia 70 t. Per raggiungere questa prestazione Cometto ha adottato su questo veicolo un telaio rinforzato, sospensioni Dual Link ad alta capacità

CCome si costruisce un ponte? In loco, risponderete in tanti, pensando ovvia-mente a un tradizionale ponte in cemen-to armato. Ma se cambiamo lo scenario e vi facciamo la stessa domanda relativa a un ponte in acciaio, di quelli tipici da ferrovia, per intenderci? La risposta si fa più ardua, anche perché potrebbe nascondere un trabocchetto. Perché fare domande con risposte così

106 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

FAGIOLI

A spasso con un ponteFAGIOLI HA ESEGUITO L’ENNESIMO TRASPORTO PIÙ CHE ECCEZIONALE: UNA SEZIONE DI PONTE FERROVIARIO DAL PESO DI 882 T

Trasporti eccezionali

ovvie? In effetti abbiamo esordito con tale domanda allo scopo di attirare l’at-tenzione (semmai ce ne fosse bisogno) su quanto descriviamo nelle prossime pagine. Si tratta di un trasporto che de-finirlo eccezionale è riduttivo, effettua-to da Fagioli, che vede come “oggetto trasportato” un ponte, appunto. Anzi, per la precisione, una sezione di ponte ferroviario dal peso complessivo di 882

t che è stato spostato mediante l’uso combinato di moduli semoventi SPMT e rollers.Il trasporto ha avuto luogo in Emilia Ro-magna, e oltre al peso, che vi abbiamo già detto, il ponte era lungo 82 m, largo 11,6 e alto altrettanto ed era una sezione del tratto ferroviario all’altezza dell’in-crocio tra la A14 e la tangenziale di Bo-logna. Ovviamente, date le dimensioni

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 107

Walking with a bridge: Fagioli performed a truly exceptional transportation, moving a railway bridge section weighing 882 t. The journey took place in Emilia Romagna, lasted two days and the bridge, in addition

to weighing 882 t, was 82 m long, 11.6 m wide and over 11 m high. During transport, SPMT vehicles (40 tonnes per axle) were used, equipped with 6 m high tower structures with support beams. To get to the position the bridge was not only transported, but also rotated: two rollers 300 t each, equipped with lifting towers, have done the rotation.

+ Le fasi• Fase 1: due veicoli semoventi

modulari SPMT da 18 assi l’uno sono stati usati per sollevare e spostare di 500 m il ponte dal supporto dove era stato montato;

• Fase 2: il ponte è stato progressivamente spostato fino a giungere a ridosso dell’autostrada;

• Fase 3: il ponte è stato appoggiato su appositi supporti;

• Fase 4: Fagioli ha predisposto altri due veicoli semoventi modulari da 8 assi l’uno SPMT, posizionati ai due estremi del ponte;

• Fase 5: è stata chiusa l’autostrada per permettere il posizionamento di due veicoli semoventi da 12 assi l’uno equipaggiati con torri di sollevamento;

• Fase 6: il ponte è stato trasportato mediante i veicoli SPMT al luogo dell’installazione;

• Fase 7: il ponte è stato spostato dal veicolo SPMT ai rollers (due da 300 t ognuno);

• Fase 8: installazione finale del ponte posizionato dai rollers.

della sezione da trasportare, tutto il tra-sporto è stato eseguito per fasi successi-ve, non solo per le evidenti complessità tecniche ma anche per il fatto che il po-sizionamento finale ha reso necessaria la chiusura delle strade sopramenziona-te per due notti consecutive. Una volta chiuse le strade è stato necessario anche smontare guardrail e tutti gli ostacoli lungo il percorso del convoglio, e una

infrastrutture su cui sarebbe transitato il ponte. Durante il trasporto sono sta-ti utilizzati veicoli SPMT da 40 ton per asse nonché strutture a torre alte 6 m equipaggiate con travi di appoggio. Per arrivare in posizione il ponte non è stato solo trasportato, ma è stato anche ruota-to: a questa operazione hanno pensato due rollers da 300 t ognuno, anche in questo caso equipaggiati da torri di sol-levamento. Per il dettaglio delle diverse fasi vi rimandiamo all’apposito box.Grazie all’utilizzo del sistema SPMT, la fase principale del trasporto viene ridotta a un’unica operazione che con-siste nello spostare la sezione del ponte prefabbricato nella sua posizione finale. Così facendo si ottengono notevoli ri-sparmi in termini di tempi di costruzio-ne (e altri costi connessi come possono essere quelli di un cantiere di svariati mesi).

volta in posizione corretta, il ponte è stato appoggiato ai supporti finali dopo-diché il cliente ha eseguito l’ultimo alli-neamento e le necessarie connessioni. Ovviamente smontare eventuali osta-coli lungo il percorso non sono stati gli unici interventi necessari per preparare la strada al passaggio del convoglio: si sono resi necessari anche altri lavori, tra cui quelli di consolidamento delle

DDopo il successo della tecnologia MPA lanciata tre anni fa, Goldhofer svele-rà un’altra tecnologia che, a detta dei suoi tecnici, sarà destinata a rivoluzio-nare nuovamente il settore. Il segreto sarà rivelato allo stand FN 823/1, dove Goldhofer offrirà una panoramica delle sue tecnologie di trasporto riassunte in una varietà di configurazioni di veico-li esposti su oltre 1.500 metri quadri di stand. Una delle novità sarà la nuova serie MPA-K con la sua gamma unica di possibili combinazioni, sulla quale poco o niente svela lo stesso Amministratore Delegato di Goldhofer, Stefan Fuchs, spiegando che la sua riservatezza è mo-tivata dal fatto di voler creare uno stato di attesa e di aspettativa elevato, come era successo tre anni fa per la serie MPA. Ma se sulla MPA-K non possiamo

108 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

GOLDHOFER

MPA e oltre

A MONACO GOLDHOFER PRESENTERÀ L’EVOLUZIONE NATURALE DELLA TECNOLOGIA MPA

Trasporti eccezionali

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 109

Beyond the MPA: At Monaco Goldhofer will present the evolution of the MPA technology. It’s called MPA-K but for now no details are available. But we do know that at the stand of Bauma there will be a Faktor 5 built

for a Mexican client that counts a self-propelled hydrostatic module PST / SL-E among the features. Regarding trailers and semi-trailers, Goldhofer will show a new 3-axle low-bed trailer of the Expert series, and a 4-axle semi-trailer, always low-bed.

+ Il primo Goldhofer per ChappellChappel vanta oltre 40 anni di storia ed esperienza nel settore dei trasporti eccezionali. Recentemente l’azienda ha acquistato il primo veicolo Goldhofer, un semirimorchio MPA a cinque assi con una capacità di carico per asse di 12 t a 80 km/h oppure di 15,6 t a 20 km/h. A detta di Mark Harris, Chappell’s Managing Director, la scelta è caduta sul veicolo di Goldhofer perché esso è equipaggiato con l’innovativo assale MacPherson modificato espressamente da Goldhofer per i trasporti eccezionali. Alta capacità di trasporto, tara ridotta, meccanica semplificata e manutenzione ai minimi termini sono le caratteristiche vincenti di questo veicolo.

dire nulla di più se non che sarà presen-tata, possiamo dire che un’altra attrazio-ne dello stand Goldhofer sarà un Faktor 5 costruito per un cliente messicano che annovera fra le caratteristiche salienti un modulo semovente PST/SL-E idro-statico. Il colosso esposto al Bauma sarà l’ottavo Faktor 5 prodotto (100 t di tara per un carico utile di 500 t) dall’azien-da di Memmingen dall’introduzione sul mercato avvenuta nel 2013. “Nel seg-mento di fascia alta del settore del tra-sporto eccezionale Faktor 5 è ormai una parola di uso comune, quasi un termine generico che indica un’intera categoria di veicoli, ed è qualcosa di cui siamo molto orgogliosi” ha affermato Stefan Fuchs, Ceo Goldhofer. Nel campo dei rimorchi e semirimorchi, Goldhofer por-terà a Monaco un nuovo semirimorchio ribassato a 3 assi della serie Expert, e un semirimorchio a 4 assi, sempre a pianale ribassato, con una innovazione a livello dell’incavo delle ruote che lo rende un semirimorchio ideale per lo spostamen-to di macchine edili. Altra novità sarà una combinazione a 10 assi della serie STZ-P, un semirimorchio ribassato con assali a pendolo.

AAlgeria ed Egitto sono, tra i Paesi del-la sponda sud del Mediterraneo, quelli maggiormente attivi nell’espansione e modernizzazione delle infrastrutture necessarie a sostenere la crescita eco-nomica e demografica delle rispettive comunità nazionali. Sono così in fase di realizzazione nuove tratte ferrovia-rie, nuove centrali elettriche, impianti di liquefazione del gas naturale, nuove raffinerie, nuovi complessi industriali di base. In tutti questi progetti, dove è necessario trasportare e/o sollevare ca-richi e componenti di grandi dimensioni e peso, Mammoet, il gigante mondiale

110 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

MAMMOET

Commesse internazionaliDALL’ALGERIA ALL’EGITTO MAMMOET È PROTAGONISTA DEL RINNOVAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE E INDUSTRIALI

del settore, sta giocando un ruolo impor-tante, grazie anche alla presenza delle sue filiali dirette in Nordafrica che si è rivelata decisiva per l’assegnazione di molte commesse di altissimo profilo.In Algeria, per esempio, la filiale, che è subentrata a Mammoet Italy, preceden-temente responsabile delle commesse dell’azienda nel Paese maghrebino, si è aggiudicata e si sta aggiudicando pro-getti in numero e qualità crescenti. Al-berto Galbiati, CEO di Mammoet Italy, insieme a validi collaboratori locali quali Choukri Bouraiou e Zaki Hafiane, ha cu-rato la costituzione della filiale algerina

Trasporti eccezionali

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 111

+ Dal Maghreb all’EgittoÈ tutt’ora in corso la commessa di trasporto pesante off-site e on-site e sollevamento legata alla realizzazione della nuova raffineria Citadel, che costituisce il raddoppio dell’esistente impianto di Mostorod a Qalubiya, dieci chilometri a nord del Cairo. La commessa comporta trasporto, sollevamento e installazione di 16 ITEMS destinati all’impianto arrivati via nave a Suez tra l’agosto del 2014 e il luglio del 2015. Il trasporto è iniziato il primo ottobre 2015 e verrà completato nell’arco del 2016. I primi ITEMS a essere spostati sono stati due piccoli reattori da 79 e 140 t, movimentati e installati entro metà ottobre. Sul sito della futura raffineria, Mammoet utilizza gru cingolate di varia portata (da 750 a 1.600 t), mentre per i trasporti vengono usati semirimorchi, rimorchi autopropulsi e carrelli autopropulsi. Nel corso di questa commessa è stato effettuato il trasporto ultrapesante, record egiziano in termini di peso e percorrenza, della storia Mammoet, quello di un reattore per hydrocracking da 1.220 t, il cui trasporto per 247 chilometri di strada pubblica ha richiesto 45 giorni con tre treni di 34 assi di SPMT, per un totale di 102 assi.

e ne conserva la guida. Tra i lavori più significativi realizzati nel corso del 2014-2015 si possono menzionare l’impianto di compressione del gas naturale di Ti-gentourine ad Aminas, 1600 km a sudest di Algeri, la centrale elettrica turbogas a ciclo semplice di Boufarik a 30 km a sud di Algeri, la centrale elettrica turbo-gas a ciclo semplice di Biskra a 450 km a sudest di Algeri, la centrale elettrica turbogas a ciclo combinato di Cap Djinet a 80 km a est di Algeri nonché la linea ferroviaria Tiaret – Ghilizane, a partire da 300 km a ovest di Algeri.In tutte queste commesse Mammoet ha utilizzato l’intera dotazione tecnica a sua

International orders: Thanks to its direct subsidiaries in North Africa, Mammoet is playing an leading role in the Mediterranean, particularly in Algeria and Egypt, where it is the major player of the heavy lifting and

transport operations necessary to the creation or renewal of energy and industrial infrastructures.

della costruzione dell’impianto per la produzione di ammoniaca e urea AOFP (Algeria Oman Fertilizer Plant) ad Ar-zew sulla costa nei pressi di Orano, la seconda città dell’Algeria. L’impianto, il cui prime contractor è Mitsubishi He-avy Industries in consorzio con Daewoo Engineering & Construction, ha una ca-pacità produttiva giornaliera di 4.000 t di ammoniaca e 7.000 t di urea granulare, che ne fa uno dei maggiori al mondo. In particolare, l’AOFP è il più grande im-pianto di questo tipo mai realizzato in una singola fase costruttiva. La materia prima da cui si ricava l’ammoniaca e poi l’urea con processi catalitici è il gas na-turale, di cui l’Algeria è uno dei maggio-ri produttori al mondo. Il prodotto finale, destinato all’utilizzo come fertilizzante, verrà caricato per l’esportazione diret-tamente sulle navi all’ancora tramite appositi bracci di trasferimento.Il coinvolgimento di Mammoet è iniziato lo scorso febbraio e durerà fino al pros-simo mese di giugno.

disposizione: gru cingolate e cavallette idrauliche, rimorchi (PST) e carrelli au-topropulsi SPMT. In questo momento il maggiore progetto in corso in Algeria è relativo a una serie di sollevamenti medio-pesanti (350-500 tonnellate) e trasporti eccezionali, utilizzando gru e rimorchi autopropulsi (PST) nell’ambito

2

112 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

TII GROUP

Tre marchi, novità triplicate TII GROUP PARTECIPA AL BAUMA SENZA RISPARMIARE NOVITÀ IN TUTTI I TRE MARCHI CHE LO RAPPRESENTANO, OSSIA KAMAG, NICOLAS E SCHEUERLE

Trasporti eccezionali

2.000 metri quadrati di esposizione at-tendono quanti visiteranno lo stand di TII Group al Bauma. Spazio che sarà ab-bastanza denso di novità, tutte focalizza-te a trovare soluzioni che massimizzino la soddisfazione dei clienti. Sono stati proprio i feedback raccolti sul campo dai tecnici TII Group ad aver infatti dato l’impulso per la realizzazione di quanto si vedrà alla fiera di Monaco in aprile. Come da tradizione TII Group ha dato

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 113

Three brands, tripled novelties: TII Group participates at Bauma without sparing innovations in all three brands: Kamag, Nicolas and Scheuerle. Starting from Scheuerle, there will be several innovations in the SPMT

range, as well as the new InterCombi SPE. The new K 25 PB is also coming, a Scheuerle-Kamag modular vehicle. Nicolas instead confirms the exceptional nature of Tractomas, the supertruck with an impressive size of over 10 m lenght, 3.5 m wide and 4.6 m high. Kamag, least but not last, will put the spotlight on its Wiesel, a vehicle designed for the transport of containers or for towing trailers.

+ TII Group punta agli UsaLe soluzioni TII Group che saranno presentate al Bauma per il mercato statunitense sono un’evoluzione diretta dei modelli già disponibili in altri mercati americani. Questa soluzione permette di semplificare le procedure di omologazione, combinando requisiti del trasporto di carichi di grandi dimensioni con quelli per i carichi su singolo veicolo, permettendo così al cliente di effettuare una vasta gamma di trasporti anche molto diversi tra loro utilizzando un solo veicolo modulare. Tale gamma di possibilità è offerta solo da veicoli del Gruppo TII.

solo alcune anticipazioni di quanto verrà esposto in fiera, giusto per ingolosire e stuzzicare la curiosità dei visitatori. Ov-viamente ci saranno novità in ognuno dei tre marchi del gruppo. Partendo da Scheuerle, ci sono in programma diverse innovazioni a carico della gamma SPMT, nonché il nuovo InterCombi SPE, un transporter con PowerPack Unit Z390/EU 4 in grado di effettuare diverse ma-novre grazie alle molteplici possibilità di sterzata, longitudinale e trasversale, in diagonale (sia longitudinale che trasver-sale), con trazione anteriore e sterzo po-steriore, sterzata per singoli veicoli o in accoppiata. In arrivo anche il K 25 PB, un veicolo modulare Scheuerle-Kamag con un’unità idrostatica aggiuntiva, e i nuovi Euroflex e EuroLight, due veicoli per i trasporti sotto le 100 t caratterizzati da una tara ridotta e da ridotti costi di eser-cizio. Sempre con il marchio Scheuer-le arriva anche il nuovo EuroCompact

cabina di guida, che deriva dai camion di linea, tutto il resto è il frutto di una produzione ad hoc, e al Bauma 2016 sarà possibile vedere un veicolo Tractomas 8x8. Kamag invece punterà i riflettori sul proprio Wiesel, veicolo progettato per il trasporto di container o per il traino di rimorchi e semirimorchi. Al Bauma 2016 sarà presentata una versione a trazione elettrica ad emissioni zero.

2+2+5, un robusto veicolo tuttofare pro-gettato con una struttura leggera per il trasporto di macchine construction che si distingue per un buon rapporto ca-pacità di carico/tara. Da Nicolas arriva invece la conferma dell’eccezionalità del Tractomas, il supercamion dalle di-mensioni impressionanti di oltre 10 m di lunghezza per 3,5 m di larghezza e 4,6 m di altezza. Fatta eccezione per la

In questo numero

114 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

AA.N.N.A. 15Airo Tigieffe 54Alimak Hek 80Almac 14Ascomac 10

BBaoli 72BKT 82Böcker 26

CCemat 79CO.ME.T. Officine 56Cofiloc 10Crown 10

DDieci 11 - 94

EEffer 9 - 12Elevia 84

FFagioli 106Fantuzzi Team Material Handling FTMH 12Faresin Industries 8

81 Apex83 B410 Celco Profil45 Copma89 Conexpo85 Elevia7 Fassi Group

43 Ferrari International 247 Goldhofer39 Hi-Force Limited25 Idrogru37 Ikran – Tadano Faun29 Imet

55 Industrie Cometto31 JLG61 Klaas All Italy3 LiebherrIV Mammoet ItaliaII MerloI Multitel Pagliero11 Ormig Autogrù

9 Palfinger Italia13 Socage49 Spring5 Tecnomovint33 TII Group35 Veronafiere73 Vertimac

Aziende partner

Aziende citateFassi Group 12 - 30Faymonville 8

GGefran 86Genie 10 - 96Goldhofer 108Grove 9 -12GSR 58

HHaulotte 60Hiab 32Hinowa 62

IIdrogru 34Ikran 52Industrie Cometto 104IPAF 11 - 16

JJCB 12JLG 10 - 64Jungheinrich 74

KKalmar 11Klaas All Italy 36Konecranes 8 - 76

LLiebherr 38Liebherr Italia 18Linden Comansa 8

MMagni Telescopic Handlers 98Magni Tyres 9Mammoet Italy 110Manitou 100Manitowoc 42Marrel 12Merlo 102Mollo Noleggio 8Multitel Pagliero 20

OOM Still 72Ormig 46

PPalazzani Industries 12Palfinger Italia 48Palfinger Platforms Italy 66Palfinger Sany 8Platform Basket 68

SSennebogen 50Socage 70

TTadano Faun 52Tecnomovint 78Terex Portuale 10Teufelberger 88TII GROUP 112TVH 90

UUnacea 8 - 11

VVertimac 92

04.mammoet_210x297_ROSSA_OK.indd 1 21/03/16 19:08

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MULTITEL PAGLIERO Saranno presentate al Bauma le nuove MJ 226 e MT 204 EX

+SPECIALE

In questo numero, azienda per azienda,

tutte le novità che saranno esposte

alla fiera di Monaco

#1Anno 2

SPECIALE

ANTEPRIMA 2016All’interno le principali novità che animeranno la fiera di Hannover

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