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Spagine poesia 02 buttazzo di vito antonio conte

Date post: 07-Mar-2016
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La poesia di Marcello Buttazzo
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spa gine E l’alba? poesia di Vito Antonio Conte Lecce, ottobre 2013 - anno I Spagine n°0 - Poesia 02 In uscita da Manni la nuova raccolta di versi di Marcello Buttazzo Ad illustrare “Acqua”, scansione realizzata da Santa Scioscio
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spagine

E l’alba?

poesia

di Vito Antonio Conte

Lecce, ottobre 2013 - anno I Spagine n°0 - Poesia 02

In uscita da Manni la nuova raccoltadi versi di Marcello Buttazzo

Ad illustrare “Acqua”, scansione realizzata da Santa Scioscio

Buttazzo

spagine

Se la poesia è l’arte di dire il più colmeno, se la poesia è la capacità diaccordare parole sì da comporreversi dotati di ritmo e di musica, sela poesia è il dono che nasce dallafragilità e dalla forza dei giorni di-

ventando potenza imperitura, se la poesia è tro-vare l’unica parola possibile per evocare anchel’impossibile e coniugare realtà e fantasia nel-l’unico accapo possibile, se la poesia è quellache si può esclusivamente sentire (ché capirlaè altro…), se la poesia è quella che la leggi eavvampi dentro e fuori, se la poesia è misterodisvelato che diventa essa stessa mistero, se lapoesia è quel che sale violentemente dalle vi-scere & C. e si fa inchino alla bestia che morde,se la poesia è quella pura magia bambina chespazza via tant’altra asserita poesia, se la poesiaè inventare una gemmazione naturale (fuord’ossimoro), se la poesia è una necessità pre-sente e l’unico mezzo per trasmetterla (quellanecessità), se la poesia è non dimenticare chi dipoesia s’è nutrito nutrendosene, se la poesia èvedere il domani e dipingerlo, se la poesia è vi-verla scriverla e dirla come nessuno mai; e sela poesia non è congerie di lemmi che come va-goni stazione dopo stazione si fermano e ripar-tono, e se la poesia non è adesso scrivo unapoesia e qualunque cosa sia la stampo, e se lapoesia non è partecipare a un cazzo di concorsoe farne vessillo, e se la poesia non è tutto quelche si dice poesia, e se la poesia non è sentirsiunto da una qualche dea…

Be’, se tutto questo è e non è, e se altro ancoraè e non è, se la poesia è (e basta), allora quellache leggerete in questa raccolta di versi è lapoesia. Non poesia. Non una poesia. Ma la poe-sia.

Cinquantacinque componimenti sgorgatidall’anima di Marcello Buttazzo. Partoriti datutto quel che il suo corpo contiene. Marcello

vese (verrà la vita e avrà il tuo fiato), FedericoGarcía Lorca (la parola non è spenta), DinoCampana (non è vano il sogno se torni destodal sonno), poeti che certamente conosce e chehanno ispirato la sua scrittura, ma – come lavita, anche le letture sono state metabolizzate –i suoi versi contengono (ormai) la sua cifra,posseggono il suo stile, appartengono al suo es-sere, sono dotati di precipua personalità. Mar-cello Buttazzo (uomo e poeta) ha fermato ilTempo in una riflessione benevola della suavita nel corso naturale dell’universale divenirerendendoci questa paràbola d’incanto armoniae grazia. Il titolo di questa raccolta è emblema-tico: c’è la certezza che sul buio che a lungo haavvolto le strade del suo vagare s’è schiusa laluce. È un lucore. Quel barbaglio tenue che anticipal’aurora. Ma, finalmente, sta lucisce. E c’è l’in-certezza. Quell’interrogativo che un po’ fa an-cora paura, ma è necessario. Ché seconoscessimo già quel che di noi (…) sarà nonsarebbe scoperta, non sarebbe conoscenza, nonsarebbe vita… C’è la sicurezza di vedere l’albae l’indeterminatezza di quel balenio… Cosasarà!?!

Risparmio facili e scontate battute e azzardouna risposta che, più che altro, è un invito:prima dei versi di Marcello Buttazzo, leggetequelli di Saturnino Primavera: quelli con cuiMarcello Buttazzo ha omaggiato un grandepoeta misconosciuto di questa Terra. Poi, ap-profondite la conoscenza di Saturnino Prima-vera, la cui vita e le cui opere meritano d’esserericordate. Auspico che questo libro possa averetanta fortuna, tutta quella che merita. Auspicoche questo libro sia letto da tutti quelli cheamano la poesia e la scrittura fatta di sangue digioia e d’amore. Auspico che il mondo conoscaMarcello Buttazzo e Saturnino Primavera. Chésarebbe un mondo migliore.

Buttazzo è poeta purissimo, uno dei rari facitoridi versi (che io conosca) destinato (io credo) aesser letto (…) da chi verrà dopo di noi (nonscongiurate! Ci aggiungo un molto: molto dopodi noi, va bene?).

Marcello Buttazzo scrive da sempre. Da sem-pre compone versi. Numerose e sempre ricchedi spunti le sue pubblicazioni. Ma questa sil-loge poetica s’eleva oltre ogni sua precedenteopera. Per l’estrema pulizia e densità della scrit-tura: ogni singola lirica, ogni verso, ogni canto,ogni parola è depurata dall’eccedente, dall’inu-tile, dal superfluo. Qui la parola poetica è di-ventata essenza, succo di un andare, sostanzadi uno stare, sintesi di una storia, cuore d’un do-lore, principio d’ogni principio. Nessuna ridon-danza. Qui l’interpunzione è presente maridotta al minimo. È altro a dar respiro al verso:una maiuscola, una rima alternata, un’allittera-zione… Qui non servono titoli, ché le parolesono un flumen senza ostacoli e senza interru-zioni… Qui la bellezza colma ogni contenuto:ché non esiste un tema bello e uno brutto: c’è,invece, una bellezza in ogni cosa e MarcelloButtazzo, in quest’ultima sua esperienza lette-raria, è lì ch’è giunto: ha toccato e fermato conle sue parole (a volte sue e di nessun altro… -e, comunque, armonizzate come nessun altro-)quella bellezza. Qui c’è tutt’un’esistenza meta-bolizzata e sublimata nella bellezza.

Dietro il nuovo poeta c’è un uomo nuovo. Unuomo che non ha rinnegato niente del suo pas-sato. Un poeta che non ha dimenticato nulladella poesia. Un uomo che guarda all’oggi in-tuendone il futuro. Un poeta che guarda allapoesia vedendone la potenza. Un uomo che staqui adesso e sa cos’è. Un poeta che della poe-sia-malattia ne ha fatto poesia-cura. Un uomo-poeta che sa che “Solo la poesia ispira poesia”(Ralph Waldo Emerson).

Marcello Buttazzo non dimentica Cesare Pa-

di Vito Antonio Conte

Se la poesia è (e basta)...Se sapete di poesia, leggete questo libro!Se non sapete di poesia,leggete questo libro!

poesia

Lecce, ottobre 2013 - anno I Spagine n°0 - Poesia 02

Ad illustrare “Acqua”, scansione realizzata da Santa Scioscio

Marcello Buttazzo è nato a Lecce,vive ed opera a Lequile, nel cuore dellaValle della Cupa salentina. Ha al suo at-tivo numerose raccolte poetiche. ConManni, nel 2010 “Serenangelo” e nel2012 “E ancora vieni dal mare”.


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