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Speriamo vi sia piaciuta la lettura del nostro...

Date post: 29-May-2020
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Speriamo vi sia piaciuta la lettura del nostro giornalino: “ La Don Milani sul web “ con le attività della nostra classe nel 1° quadrimestre. Anche in questo 2°quadrimestre vorremmo ricordare, con voi, alcuni momenti storici importanti , che fanno spesso riflettere sui valori della vita ma anche attività o eventi legati all’attualità e alla cultura. Sperando di non annoiarvi,come sempre, con i nostri articoli, auguriamo a tutti i lettori una BUONA LETTURA!!
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Speriamo vi sia piaciuta la lettura del nostro giornalino: “ La Don Milani sul web “ con le attività della nostra classe

nel 1° quadrimestre. Anche in questo 2°quadrimestre vorremmo ricordare, con voi, alcuni momenti storici

importanti , che fanno spesso riflettere sui valori della vita ma anche attività o eventi legati all’attualità e alla

cultura.

Sperando di non annoiarvi,come sempre, con i nostri articoli,

auguriamo a tutti i lettori una BUONA LETTURA!!

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Scuola Primaria “ Don Milani “ di Ferrara

Giornalino scolastico quadrimestrale della 5^ B

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Attualità

La scuola elementare “ Don Lorenzo Milani “ rinnova l’appuntamento con la

scienza

PICCOLI SCIENZIATI SI DIVENTA !

Ferrara- Anche quest’anno la Scuola Primaria “Don Milani” di Ferrara ospita la “ Settimana della scienza “. Dall’8 al 13 Aprile 2013 i piccoli alunni dell’ istituto possono godere di una serie di lezioni che toccano vari argomenti come gli specchi di Archimede, le leve e i prismi di Newton.

Ogni classe ha potuto scoprire e imparare i

segreti che stanno dietro le leggi della fisica

grazie all’associazione “ VITE DI

ARCHIMEDE “ che si occupa di far capire

meglio e in modo semplice le grandi scoperte

scientifiche dell’ uomo. I bambini hanno

potuto anche provare ad utilizzare alcuni

strumenti che sono serviti alle spiegazioni per

capire meglio ed essere protagonisti delle

lezioni.

Vista la chiarezza espositiva delle

responsabili dell’associazione i bambini non

hanno posto domande ma hanno avuto la

possibilità alla fine del percorso di giocare

con alcuni strumenti e di risolvere alcuni

enigmi. Hanno potuto costruire anche alcune

figure geometriche con alcuni oggetti.

La mostra è rimasta aperta anche alle famiglie

degli alunni il sabato mattina riscuotendo un

grande successo.

Matteo M.

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Attualità

I bambini riusciranno a commuovere i presenti con un canto?

LA FESTA DI FINE ANNO ALLA SCUOLA

PRIMARIA “ Don Milani “

Anche questa volta la festa sarà in parte rovinata dal maltempo, viste le numerose piogge

e gli sbalzi climatici di questi ultimi giorni?

Ferrara – I bambini della Scuola

Primaria “ Don Lorenzo Milani “

hanno organizzato , in palestra,

per l’anno scolastico 2012 /2013,

insieme a tutti i docenti della

scuola, con l’aiuto dei genitori, la

“ Festa di fine anno “, il 28

maggio 2013, alle 14.00 circa( o

il 30 maggio ).

In tale occasione, in cortile, si

svolgeranno, i tradizionali giochi

sportivi. Ma anche questa volta la

festa sarà rovinata , dal

maltempo? Speriamo che questa

volta le piogge, che si sono

intensificate in questi ultimi

giorni, permettano comunque lo

svolgimento regolare dei giochi

all’aperto, visto che negli ultimi

mesi non è stato permesso tutto

ciò , a causa del terremoto prima

e del maltempo, in autunno, poi.

Tutti gli alunni della scuola,

posizionati sulla gradinata della

palestra , commuoveranno tutti i

genitori presenti, con un canto di

Domenico Modugno, dal titolo “

Volare“ .A questa festa sono stati

invitati : oltre che la D.S Prof.

ssa Daniela Veloccia, anche il

Presidente del Comitato Genitori

Luca Ricchi, l’insegnate del

C.O.N.I. Maria Giovanna e

l’insegnante Loredana che

gestisce volontariamente le

lezioni d’arte.

Si coglierà pure l’occasione per

salutare i ragazzi di 5 A e 5 B che

si esibiranno in un saluto canoro e

acrobatico che ha come filo

conduttore i canti più amati dai

loro nonni, dai loro genitori e da

loro stessi.

La festa non si concluderà alle

16.30 ma continuerà dopo il

suono della campanella, perché

tutti si ritroveranno, nel bel

cortile della scuola ,per passare

altre due ore tra giochi genitori -

insegnanti e spuntini dolci e salati

e trascorrere così, un pomeriggio

insieme, scuola e famiglia.

Un uragano ha travolto la chiesa : si chiama Papa Francesco.

La rivoluzione del Papa venuto dalla “fine del mondo”è solo

all’inizio ed è una rivoluzione dei gesti e delle parole.

FERRARA

- I ragazzi della classe 5B , hanno

seguito con interesse l’elezione

del nuovo pontefice Papa Jorge

Mario Bergoglio cardinale

Argentino , di origine torinese,

che ha preso il nome di Papa

Francesco , stupendo la chiesa e

la folla di pellegrini in piazza San

Pietro, mercoledì sera, 13 marzo

2013 tutti aspettavano questo

momento, incollati davanti al

televisore.

Papa Francesco è il primo nella

storia che, oltre al nome, ha

potuto salutare il suo

predecessore Ratzinger che lo

stava seguendo in tv da Castel

Gandolfo, dopo essersi ritirato dal

suo pontificato, in febbraio.

La scelta del suo nome , ha

spiegato che richiama al

“Poverello” di Assisi, patrono d’

Italia, guida di cui ha bisogno

oggi il mondo: un Papa che porti

la Chiesa con semplicità, vicina a

chi ha veramente bisogno di

aiuto.

Ratzinger,il papa emerito, ha

lasciato il suo incarico dicendo

che ci voleva un nuovo

successore di Pietro con l’energia

adatta ai tempi così difficili che

ora vive la Chiesa. E così, è stato

nominato Papa Francesco che

vuole una Chiesa che faccia

sentire a casa propria i suoi fedeli

e che parla un linguaggio comune

, per farsi capire da tutti.

Infatti Papa Bergoglio, stupisce

tutti ,giorno dopo giorno, con i

suoi atti di misericordia e con la

sua capacità di calarsi, il più

possibile nelle difficoltà del suo

prossimo.

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Pagina storica

Che cos’è il razzismo ?

Ma ognuno di noi, è il centro del Mondo ?

21 marzo , Giornata Mondiale contro il Razzismo. In tutto il modo , il 21 marzo si celebra questa giornata

contro il razzismo ,indetta dalle Nazioni Unite proprio

per non dimenticare i vari massacri avvenuti in

passato e con il compito di promuovere la parità di

trattamento e di rimuovere le discriminazioni fondate

sulla razza e l’origine etnica.

Signore

Dammi la pazienza di accettare

Le cose che non posso cambiare

Il coraggio

Di cambiare

Quelle che posso

E la saggezza

Di distinguere le une dalle altre.

( Preghiera Popolare )

Partendo da questa preghiera, io bambino, uomo del

domani, devo avere il coraggio di cambiare, ciò che

non va nel mondo , sapendo distinguere e cogliere

quali sono le atrocità e le “ barbarie “ che l’uomo ha

commesso in passato e che non si vorrebbe più veder

subite da nessuno.

Nel testo “ Il razzismo spiegato a mia figlia “ di T.B.

Jelloun, il giornalista scrittore spiega alla figlia

undicenne che cos’è il razzismo.

Il razzismo, spiega il giornalista, consiste nel

manifestare diffidenza e disprezzo per le persone che

hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse e

afferma anche che i bambini , in natura, non sono

razzisti, ma sono i genitori o i suoi famigliari che

possono mettergli in testa idee razziste e fargli

assumere atteggiamenti razzisti nei confronti degli altri.

In poche parole, lo scrittore spiega alla figlia , che è

razzista colui che considera, tutto ciò che è diverso da

lui , come una minaccia alla sua tranquillità. Questo

accade perché il razzista ha paura di chi non gli

rassomiglia ed è l’ignoranza ad alimentare la sua paura.

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Pagina storica

Uomo di colore

Tu , quando sei nato eri ROSA.

Io, ora che sono cresciuto, sono NERO. Tu, ora che sei cresciuto, sei .

Io. Quando prendo il sole, sono NERO.

Tu, quando prendi il sole, sei ROSSO.

Io, quando ho freddo sono NERO

Tu, quando hai freddo sei BLU.

Io, quando ho paura sono NERO

Tu, quando hai paura sei VERDE.

Io, quando sono morto sarò NERO

Tu, quando sarai morto sarai GRIGIO

E tu mi chiami uomo di COLORE!!!

Y. Ruiller

L’art.2 della Costituzione Italiana riconosce a tutti dei

diritti,alcuni inviolabili, come il diritto alla vita, alla

libertà personale….I diritti, nessuno può metterli in

dubbio o limitarli. Naturalmente, l’art. 2 richiede anche

l’adempimento di doveri obbligatori per tutti.

Dalla lettura di questa poesia, abbiamo capito che

l’universalità dei sentimenti e delle emozioni non

conosce differenze di pelle, di cultura, di religione, di

sesso ed etnici ( art. 3 della C.I. ).

Anche l’art. 2 della Convenzione Internazionale per i

diritti dell’ infanzia ci dice che tutte le bambine e i

bambini del mondo hanno gli stessi diritti .Non è la

pelle a renderci diversi perché proviamo tutti gli stessi

sentimenti.

La diversità di pelle è legata a una condizione etnico-

culturale che la società dovrebbe, proprio perché è

civilizzata, ritenere e considerare motivo di crescita,

per superare i pregiudizi e renderci tutti più sensibili

verso gli altri.

Una società multietnica è una società ricca

culturalmente perché, tra persone di varie etnie si

possono generare degli interessanti scambi personali e

culturali che arricchiscono ognuno di noi.

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Pagina storica

Sabato 15 luglio 1944

Cara Kitty,

è un miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché

esse sembrano assurde e ineluttabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché

continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo… partecipo al dolore di milioni di

uomini eppure, quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al

bene, che anche questa spietata durezza cesserà , che ritorneranno l’ordine, la pace

e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali , verrà un tempo in cui

forse saranno attuabili.

Da “ Il Diario di Anna Frank “

Il 27 gennaio ricorda il giorno in cui nel 1945 furono

aperti i cancelli del campo di concentramento di

sterminio di Auschwitz costruito dai nazisti in Polonia ,

da loro occupata.

Qui persero la vita oltre un milione di ebrei tra i quali

migliaia di origine italiana. Non possiamo noi ora

dimenticare tale sterminio. La Repubblica Italiana

riconosce in questa data la “ GIORNATA DELLA

MEMORIA “, le leggi razziali, la persecuzione degli

ebrei, la loro deportazione, prigionia e morte, che non

dovranno mai essere dimenticate da una civiltà

civilizzata come la nostra. Si vogliono ricordare tutti

coloro che si sono opposti al progetto di sterminio,

mettendo a rischio la propria vita per salvare e

proteggere i perseguitati.

Il 21 marzo 2013 si è invece celebrata la giornata

mondiale contro il razzismo per diffondere ed

accrescere una coscienza multietnica e multiculturale ,

in particolare tra i giovani.

Purtroppo nel mondo ci sono ancora troppi episodi che

offendono la dignità della persona, come :

- persone e gruppi vittime di attentati nei luoghi di

culto mentre professavano la loro religione.

- immigrati in cerca di asilo respinti di nuovo verso i

Paesi da cui sono fuggiti .

- reporter uccisi per aver raccontato storie di

oppressione.

- immigrati presi a calci da bande di teppisti.

- Bambini vittime di atti di bullismo.

- Disabili che non possono circolare liberamente.

Fortunatamente in Italia gli articoli 16, 17, 19 e 21

garantiscono a tutti libertà sociale. Esiste anche l’ Alto

commissariato delle Nazioni Unite ( UNHCR ).

Questa agenzia aiuta tutti quelli che, per cause

indipendenti dalle loro volontà , sono costretti ad

abbandonare tutto ciò che hanno e ricominciare la loro

vita in uno Stato lontano.

In questa giornata mondiale contro il razzismo si ha un

unico scopo: PROMUOVERE LA PARITA’ DI

TRATTAMENTO E RIMUOVERE LE

DISCRIMINAZIONI FONDATE SULL’ORIGINE

ETNICA E CON LO SCOPO DI SOTTOLINEARE

LA RICCHEZZA DERIVANTE DA UNA SOCIETA’

MULTIETNICA.

Sono libero quando ……

Sono libero quando sono capace

Di ricevere la felicità che

Mi regalano gli altri.

Sono libero quando ho vergogna

Della schiavitù del mio prossimo.

Sono libero quando amo

Il bene del mio prossimo

Più della mia stessa libertà.

Sono libero quando riesco a convincere

Gli altri della mia verità

Senza vincerli né umiliarli.

( J. Arias )

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Pagina storica

Ma chi è libero?

Libero è colui che può scegliere. ( R. Follereau )

Alla ricerca di personaggi storici che hanno combattuto per la libertà a costo anche della loro

vita.

Mahatma Gandhi

Mohandas karamchand

Gandhi chiamato anche “

Mahatma “ che vuol

significare “ il grande. E’

nato nel 1869 morìnel

1948. Figlio di un uomo

d’affari, studiò

all’università di Londra e

successivamente diventò

avvocato.

Visse nell’ Africa meridionale per più di vent’anni

dove conbattè per i diritti civili dell’India .Gandhi fu

un grande patriota che con il suo progetto di non

violenza aiutò l’India, dando sostegno al suo popolo

anche quando l’ India fu invasa dagli inglesi. Diventò

famoso per la sua linea di condotta basata sulla

disobbedienza civile.Fu ripetutamente imprigionato

dalle guardie britanniche che comandavano in India.

Non riuscì mai a ricevere il Premio Nobel per la pace,

anche se fu nominato cinque volte.Dopo lunghi anni di

lotta non violenta, Gandh riuscì a portare la sua patria

alla libertà ottenuta nel 1947. Purtroppo però fu

assassinato nel 1948 a New Delhi. E’ considerato uno

dei più grandi personaggi famosi mai esistiti.

( Giacomo , Stella, Matteo M., Federica M. Andrea,

Lorenzo C. Chiara D. )

Nelson Mandela Nelson Mandela è una grande

personalità che rappresenta la

pace per il suo popolo. E’ nato

libero ma nel corso degli anni

si è accorto che la sua libertà

era solo un’illusione e che ne

aveva sempre più bisogno.

Quando era studente

desiderava la libertà solo per

sé.

A Johannesburg, in Sud

africa, quando era giovane, incominciò a desiderare di

guadagnarsi da vivere, sposarsi e avere una famiglia.

Poi capì che non solo non era libero ma non lo erano

nemmeno i suoi fratelli e sorelle. Allora è entrato nell’

African National Congress e la sua sete di libertà è

diventata una sete di libertà per tutto il popolo.

Non poteva vivere con la poche libertà che gli erano

concesse sapendo che la sua gente non era libera. Le

catene imposte a uno di loro pesavano sulle spalle di

tutti! Sapeva che l’oppressore è schiavo quanto

l’oppresso perché chi priva della libertà gli altri è lo

schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del

pregiudizio e dell’ ignoranza. E’ questa la sua missione

, affiancare gli oppressi e gli oppressori. Dicono che il

suo obiettivo sia stato raggiunto ma non è vero: non è

stato compiuto l’ultimo passo.: la libertà non è solo

spezzare le proprie catene, ma anche vivere in modo da

rispettare e accrescere la libertà degli altri. (Federica B. , Giulia, Marco, Mirco, Taras, Alice)

Martin Luther King Martin Luther King era un

uomo che sognava la pace

nel mondo, egli sperava

che tutti gli uomini

vivessero insieme

come fratelli. Sognava

anche che ogni uomo di

colore , un giorni, sarebbe

stato giudicato per il suo

valore, piuttosto che per il suo colore. Forse un giorno

la fraternità non sarà solo finzione ma anche un valore

per ognuno di noi. Il grande Martin Luther king prese

spunto da Mahatma Gandhi , per la sua protesta non –

violenta. Sognava pure che un giorno la guerra sarebbe

finita e che le nazioni non avrebbero più combattuto tra

loro. Era un pastore protestante che nacque nel 1929

negli Stati Uniti e ricevette un premio Nobel per la

pace nel 1964. Morì nel 1968 a causa di un attentato.

Cercava di riunire i bianchi e i neri con una protesta

pacifica.

(Lorenzo G., Dario, Tommaso, Matteo S. , Lucrezia,

Jasmina, Alessandro )

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Pagina di Educazione alla Cittadinanza

A lezione di convivenza civile con la classe 5 B

I ragazzi di 5 B , insegnati per un giorno, spiegano le regole del “Patto educativo di

corresponsabilità “ ai bambini di 4 A e B.

Ferrara – Martedì 30 aprile 2013, presso l’aula

polivalente della Scuola Primaria “ Don Lorenzo

Milani “ i ragazzi di 5 B hanno tenuto una lezione

relativa al “ Patto educativo di corresponsabilità “ in

relazione ad alcuni articoli della Costituzione Italiana.

E’ stata una esperienza coinvolgente per tutti. I quasi

coetanei di 4 A e B, hanno seguito con attenzione ed

interesse questa lezione che si è conclusa con alcuni

quesiti posti dai ragazzi di 4 e poi con un gioco sulla

Costituzione costruito dai bambini di 4B.

La lezione è iniziata partendo dai tempi più antichi con l’intervento introduttivo di Lorenzo G.:

“ In un mondo dove tutti rispettano i propri diritti e i propri doveri la società non avrebbe difficoltà a mantenere la

propria libertà e la possibilità di votare ed esprimere il proprio parere. Fin dai tempi più antichi, torniamo all’uomo di

Neanderthal, il primo uomo, che iniziò a seppellire i propri parenti, questo forse, non significava molto, ma fu una

prima scintilla che si accese. Facendo un passo in avanti arriviamo all’uomo sapiens sapiens che già allora era in grado

di emanare leggi e di consentire la civile organizzazione del popolo.”

Federica M.” Infatti , da quando l’uomo ha cominciato a interagire in gruppo, si sono iniziati a rispettare dei “ doveri “

arrivando , per esempio, fino ai dieci Comandamenti che ancora oggi gli Ebrei e i cristiani rispettano.”

Lorenzo G. “ Proseguiamo sulla linea del tempo e troveremo la prima società che ha lasciato decidere non a un re ma ad

una Repubblica, quella romana. Purtroppo questa legge rimase tale per poco tempo perché il senato si dimostrò

incapace di emanare leggi a un così vasto impero quindi si decise di contare su uno solo: l’ imperatore”.

Tommaso: “ Per me se non ci fossero le regole, il mondo sarebbe immerso in un caos totale, è per questo che le ritengo

così importanti. Per esempio, prendiamo in considerazione una comunissima classe. Se non ci fossero le regole gli

alunni “ al giorno d’oggi “ salterebbero sui banchi e farebbero aerei di carta con i loro compiti. Scommetto che tutti gli

studenti e tutti gli alunni ,che leggeranno questo testo, capiranno che le regole non servono ad annoiarli ma servono per

un motivo ben preciso: immaginatevi un mondo o anche solo una scuola, senza regole! ‘!

So che cosa state pensando. “ che bello!!! “ ma non è così perché in un mondo senza regole ci potrebbero essere guerre

continue.”

Matteo S.: “ Ad esempio se qualcuno è maleducato e non rispetta le regole che gli hanno insegnato io non devo fare lo

stesso perché devo dare il buon esempio al prossimo”.

Alice : ” Le regole per me sono qualcosa che bisogna rispettare con voglia di imparare e crescere nella Repubblica

italiana “.

Jasmina: “ La Costituzione Italiana entrò in vigore il primo gennaio 1948 e all’art. 2 dice che la Repubblica riconosce e

garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e

richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale”.

Matteo M:. “ Quindi tutti abbiamo dei diritti e dei doveri da rispettare, nella mia scuola per esempio ci sono alcune

regole da rispettare , raggruppate nel patto.”

Dario: “ All’ art. 3 della Costituzione , tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge , senza

distinzioni di sesso, razza, lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della

Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei

cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’ effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’

organizzazione politica economica e sociale del paese.”

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Pagina di Educazione alla Cittadinanza

Taras: “Che cosa sono i diritti e i doveri dell’ uomo e i doveri dell’uomo?I diritti sono gli obblighi

degli altri verso di noi mentre i doveri sono i nostri obblighi. Bisogna sempre rispettarli per questo

si dicono inviolabili. E’ un dovere anche la fratellanza e l’aiuto reciproco. Tutti hanno diritti e

doveri perché sono cittadini Italiani e poiché in Italia la legge è uguale per tutti, tutti possono essere

cittadini. Noi stessi infatti abbiamo il diritto di essere trattati bene e se tutti rispettano questo diritto la scuola sarebbe

unita e tutti collaborerebbero e si rispetterebbero.

I doveri ripagano sempre: se lavori ti danno lo stipendio, se paghi le tasse ci sono più fondi per costruire, scuole,

ospedali e altri servizi utili. I doveri a volte sono difficili da rispettare ma con l’impegno costante puoi anche riuscire a

portarli a termine “

Giulia: “ La scuola impone delle regole proprio per questo , per creare una buona buona civiltà , però, per farlo serve la

collaborazione di tutti devono rispettare le regole. “

Chiara D. “ Io credo che tutte le regole si assomigliano tra loro Io per esempio a casa ho praticamente le stesse regole

che ho a scuola ( non tutte, ma alcune ) io alcune regole della mia scuola le condivido con quelle della mia famiglia.”

Federica M . “ Infatti per me sono un ottimo inizio per creare una civiltà che riesce a vedere garantiti i propri diritti.

Anche nella scuola queste sono molto utili noi, infatti, nella nostra classe abbiamo attaccato un cartellone prendendo

spunto dal patto di corresponsabilità che ci aiuta a ricordare le regole e a rispettarle, con la scritta “ RISPETTARE I

DOVERI GARANTISCE I DIRITTI DEGLI ALTRI E I TUOI “.

Infatti le regole hanno proprio questo scopo, cioè quello di vedere garantiti i propri diritti, anche se alcune persone,

contrarie alle regole, non della scuola, ma a quelle della società italiana, influiscono sul comportamento di tutti e quindi

non ci permettono di vedere garantiti tutti i nostri diritti come cittadini responsabili, dove le regole fondamentali ( come

avete visto ) sono quelle della Costituzione, che sono nate quando l’ Italia non era più una monarchia. “

Chiara C. : Lo Stato italiano è il primo a darci delle regole di convivenza civile da rispettare in questa società italiana

con la Costituzione. Anche la scuola ci dà le sue regole con il patto di Corresponsabilità. Sia la Costituzione che il

Patto, non fanno altro che gettare, per noi bambini, le basi per essere poi da adulti i nuovi cittadini.

Ma perché è importante avere delle regole a scuola ?

PER STARE BENE INSIEME

PER RISPETTARCI AL MEGLIO

PER SENTIRCI TUTTI UGUALI

PER AGIRE TUTTI ALLO STESSO MODO

PERCHE’ NON CI SIANO INGIUSTIZIE

PERCHE’ NON SIANO FATTE DELLE PREFERENZE

PER SENTIRCI COLTI E CIVILIZZATI

PER SENTIRCI VERI UOMINI

Alessandro: Perché la scuola si è sentita in dovere di creare il patto Educativo di Corresponsabilità?

La scuola , attraverso i suoi insegnanti che la rappresentano, con il patto di corresponsabilità, ci vuole bene e noi

bambini le stiamo a cuore. Se la scuola, come del resto la famiglia, non ci imponesse mai o quasi mai delle regole, con

anche i suoi divieti, se lasciasse sempre correre, se non ci spiegasse gli errori che a volte possono nascere da

comportamenti non corretti, non si curerebbe di noi e quindi non ci vorrebbe bene.

Mirco: la scuola non ha solo il compito di insegnarci tante nozioni ma insieme alla famiglia deve educarci.

Il patto di corresponsabilità è il mezzo per concorrere scuola- famiglia, ad uno scopo comune ci educa a stare bene

insieme.

Lorenzo C. : Ecco come abbiamo suddiviso e spiegato il patto noi ragazzi di V B.

OFFERTA FORMATIVA

Prima di parlare si alza sempre la mano

Si interviene se sollecitati

Non si disturba in alcun modo la lezione

Si mangia la merenda al proprio posto

Si va in bagno durante l’intervallo invece perderci a giocare

Non si prendono in giro i compagni o non si picchiano

Si rispetta l’ordine dato in fila

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Pagina di Educazione alla Cittadinanza

Comprendere con l’aiuto dell’adulto , l’importanza e il significato della scuola come luogo di crescita e

formazione personale

Stella: RELAZIONALITA’

Rispettare i docenti e tutto il personale scolastico

Rispettare le cose proprie e altrui ( gli arredi, i muri, i materiali didattici … )

Non compiere atti che offendano la civile convivenza e il regolare svolgimento delle lezioni

Tenere, anche fuori dalla scuola un comportamento educato e rispettoso

Giacomo: PARTECIPAZIONE:

Partecipare con attenzione durante lo svolgimento delle lezioni

Intervenire in modo pertinente durante la lezione

Agire con il gruppo classe in modo attivo e partecipativo

Lucrezia: INTERVENTI DIDATTICI:

Riflettere sul proprio impegno scolastico e sulle attività svolte e apporvi le correzioni necessarie

Impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici

Consultare il diario per eseguire regolarmente tutti i compiti assegnati , svolgendoli con ordine e precisione

PUNTUALITA’:

Rispettare l’ora d’inizio delle lezioni

Portare sempre la giustificazione delle assenze

Dario: NORMATIVA:

Riflettere sui comportamenti da adottare nei luoghi pubblici

Non dire o fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te

Accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori

Rispettare le decisioni prese dalla scuola

Andrea: Infatti la scuola attraverso le maestre ci aiuta a rispettare le regole, correggendo i nostri errori, perché la regole

valgono e servono per tutta la vita.

Matteo S. : Ma se le maestre non ti aiutassero, non rispetterebbero il patto di corresponsabilità e le regole a loro

assegnate. Sarebbe un disastro ! Se vuoi davvero essere cittadino, le regole si tengono anche fuori dalla scuola e vanno

condivise con la tua famiglia ma anche con chiunque e in qualsiasi posto. I genitori ti devono educare per farti sempre

rispettare le regole.

Francesco: E’ un peccato che c’è chi nella società non rispetta le regole. Per me le regole servono per essere educati e se

qualcuno le rispetta vive meglio lui e fa vivere bene anche gli altri. Pure la scuola mi impone delle regole. Queste regole

della scuola servono per farmi diventare educato e pronto per passare poi alla scuola secondaria e adeguarmi più

facilmente a questo passaggio non solo scolastico ma anche di crescita personale.

Alice: però per diventare una persona gentile ed educata devo rispettarle per forza altrimenti non lo diventerò mai..

Federica B. : Per me le regole che vengono date a scuola servono per: voler bene agli altri e non trattarli male ( prendere

in giro o picchiare ) e quando diventeremo adolescenti non vorrei diventare una ragazza maleducata ma semplicemente

una persona che rispetta le regole cioè educata.

La scuola mi impone molte regole perché altrimenti non si chiamerebbe scuola perché è il luogo in cui ci insegnano

proprio questo e se un bambino le regole non le rispetta mai, l’insegnante dovrà prendere provvedimenti.

Marco: le regole della scuola per me sono di grande aiuto perché alcune regole sono usate anche a casa mia. Le regole

della mia famiglia valgono per tutti i componenti, perché siamo tutti uguali lo stesso vale per la scuola perché siamo

tutti uguali!

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Lorenzo G.: A scuola come avete potuto constatare c’ è quindi questo patto con normative e regole. E’ difficile

rispettare queste regole ma con il giusto impegno si possono costruire le proprie fondamenta per apprendere e

contribuire alla formazione di una buona società.

Il Patto dice che le normative sono tante e perché si svolgano tutte in modo corretto è necessario che contribuisca anche

la famiglia.

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E ora parliamo un po’ di cultura francese… a cura del “ I laboratori del sabato “ di 5 B

Le Petit Prince

Analyse du texte d’Antoine de Saint Exupéry

Un jour un pilote d’un avion a eu une panne dans le désert du Sahara.

Ici, le pilote rencontre un Petit Prince . Le Petit Prince vient une planète à peine plus grande d’une maison!Quand un astronomme découvre l’une d’elle, il lui donne pour nom un numéro . Le planète d’où vient le Petit Prince est l’ Astéroide B 612.Il a été découvert en 1909 par un astronomme turc.Mais personne lui a cru à cause de son costume! Le Petit Prince demande au pilote de dessiner un mouton. “Il n’est pas content de mon dessin Alors, j’ai un’ idée, je dessine une casse qui contient le mouton.” Le Petit Prince dit que c’est ce qu’il veut !Le Petit Prince raconte au pilote qu’il a visité plusieurs planètes. Dans la 1er planète il y a le Roi absolu sans sujets. Il ne donne pas que des ordres raisonnables. La 2ème planète est habitée par un vaniteux plein d’admiration pour lui - même. Dans la 3 ème planète il y a un bouveur ou ivrogne qui boit pour oublier d’ être ivre. Dans la 4 ème planète il y a un homme d’ affaire qui travaille sans cesse. Il a du mal a calculer le nombre des ètoiles. Sur la 5ème planète habite l’allumeur du réverbère qui obéit à une consigne. Il est très fatiguè parce que sa planète tourne de plus en plus vite et ne lui laisse pas le temps de dormir. Mais le Petite Prince pense que son travail est utile et joli. Sur la 6 ème planète habite le géographe.Il a besoin d’explorateurs, parce qu’ il ne quitte jamais son bureau.Il exige que l’ explorateur lui donne des épreuves.Comme par exemple : il doit apporter des grosses pierres. Un vieux sage conseille au Petite Prince de visiter la Terre. Elle est la 7 ème planète. Elle est beaucoup plus grande que les autres planate. C’est pourquoi il y habitant beaucoup des gens. Il tombe dans le desert où il connait un serpent. Sur la Terre le Petit Prince voit tant des roses pareilles à la sienne. Le Petit Prince apprende très vite que la rose est vaniteuse et qu’elle s’excuse d’ être décoiffée. Elles est belle et capricieuse.Le Petit prince prend tout à sérieux et deviant très malheureux. Alors il decide de quitter sa rose. Mai s il se sent coupable de ne pas avoir compris sa rose à cause de sa jeunesse.Mais les fleurs ne sont pas à comprendre. Quand il trouve d’autres roses, il comprend que sa rose n’est pas unique et à ce propos il est triste. Le Petit Prince cherche un amis et il le trouve dans le renard. Le renard ne veut pas jouer avec lui parce qu’il ne l’a pas approvoisé. Pour le renard créer des liens signifie faire confiance à quelqu’un, se prendre responsabilité de l’autre. Le Petit Prince apprivoise le renard et ils deviennent amis. Le Petit Prince à travers le renard comprend que sa fleur est unique et qu’il l’aime parce qu’il l’a approivoisé.

Le renard dit au Petit Prince son secret:

Le Petit Prince a compris que sa rose est importante parce qu’elle est à lui et il éprouve de la nostalgie pour elle.

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Agli alunni di 5 B( A.s. 2012 – 2013 )

Ricordiamo ancora i primi giorni di scuola

quando per la prima volta, alla Don Milani ,

siete arrivati,

alle vostre mamme eravate avvinghiati

teneri, timidi e impauriti

e con i volti un po’ smarriti.

Cercavate di controllare

questa nuova emozione,

con la speranza di uscire da qui,

dopo cinque anni,

carichi di soddisfazione.

Ora siete contenti

di aver imparato,

anche se le vostre prove avete sudato!

Un viaggio meraviglioso ora vi spetta…..

la scuola secondaria

che a settembre vi aspetta

perché voi di crescere avete tanta fretta.

Dalle vostre maestre un saluto accorato

da coloro che in questi anni

vi hanno tanto spronato!

Le vostre maestre

Beatrice ed Elisabetta


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