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SpiInsieme04-05.2016 Brianza 09-30-16:Layout 1 · alla raccolta fondi. Qui accanto sono indicati...

Date post: 16-Feb-2019
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Da alcune settimane è ripreso un dialogo, un confronto im- portante tra governo e sinda- cati sulle pensioni. Sono emer- se varie proposte che affron- tano parzialmente la necessi- tà di un intervento comples- sivo per ridefinire un sistema pensionistico equo e sosteni- bile. Siamo consapevoli che senza una visione d’insieme ogni intervento rappresenta solo una risposta parziale e in- sufficiente, fortemente con- dizionata dalla scarsità delle ri- sorse pubbliche. Nei mesi scorsi abbiamo pre- sentato una piattaforma sin- dacale unitaria e abbiamo fat- to tante iniziative nel territo- rio per informare e discutere con le pensionate e i pensio- nati. La strada del dialogo è quella giusta e sta dando i suoi frutti: al momento c’è una sostanziale convergenza sulla ricongiunzione onero- sa, che non dovrebbe più ave- re costi per i lavoratori, sul- l’allargamento della platea dei lavoratori usuranti. Abbiamo evidenziato la necessità di agire sulla quattordicesima mensilità, estendendola a una platea più ampia; a fare una Brianza Numero 4/5 Agosto-Ottobre 2016 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Spi Cgil Monza via Premuda, 17 Tel. 039.2731132 [email protected] www.cgilbrianza.it/spi Pensioni: informare e discutere di Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza Dopo l’approvazione del Parlamento delle modifiche costituzionali, in base all’articolo 138 si è avviata la fase referendaria per far decidere ai cittadini se accogliere o respingere i cambiamenti proposti. La Cgil ha espresso un giudizio molto critico e dato una indicazione per il NO. A oggi non è definita la data, ma è necessaria una discussione approfondita per favorire un voto con- sapevole. Per tale scopo ospitiamo due autorevoli opinioni che lasciamo alla valutazione di iscritte e iscritti. Il referendum costituzionale Sono 34 anni che discutiamo di riforme senza mai fornire ade- guate risposte per semplificare il funzionamento dello Stato. È molto forte dunque il rischio della conservazione, della pau- ra del cambiamento, come se questo Paese non vivesse il pro- blema quotidiano dello sperpero di energie e risorse. Gli argomenti principali contenuti nella Riforma sono costituiti Le ragioni del SI di Mimmo Guerriero La decisione dell’Anpi di votare NO nel referendum confer- mativo sulla riforma costituzionale ha provocato discussioni e polemiche. Alcuni hanno utilizzato argomenti strumentali e, a volte, persino offensivi. Altri, invece, hanno avanzato pre- occupazioni serie sulle prospettive della nostra associazione. Ignoro i primi. Vorrei provare piuttosto a rassicurare i secondi. Le ragioni del NO di Loris Maconi (Continua a pagina 8) (Continua a pagina 8) (Continua a pagina 8) Al via il confronto con i Comuni A pagina 2 La nuova sede Spi di Limbiate A pagina 2 110 anni . . . portati splendidamente! di Stefano Landini A pagina 3 Il SIA per combattere la povertà A pagina 4 Spreco alimentare: la legge c’è A pagina 5 La Brianza dopo il voto: parlano i Sindaci di Monza e Lissone A pagina 7 La violenza sulle donne la parola ai maschi A pagina 8 Ancora una volta l’Italia centrale è stata colpita da un terribile terremoto nella notte tra il 23 e il 24 agosto. L’emergenza non è finita e, anzi, oggi c’è ancora più bisogno di aiuto. Per questo lo Spi con Fnp e Uilp, i sindacati dei pensionati di Cisl e Uil, ha dato vita a un fondo solidale a favore delle popolazioni colpite. Siate solidali anche voi e partecipate alla raccolta fondi. Qui accanto sono indicati gli estremi utili per fare un versamento. Antonio Nardelli / Shutterstock.com
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Da alcune settimane è ripresoun dialogo, un confronto im-portante tra governo e sinda-cati sulle pensioni. Sono emer-se varie proposte che affron-tano parzialmente la necessi-tà di un intervento comples-sivo per ridefinire un sistemapensionistico equo e sosteni-

bile. Siamo consapevoli chesenza una visione d’insiemeogni intervento rappresentasolo una risposta parziale e in-sufficiente, fortemente con-dizionata dalla scarsità delle ri-sorse pubbliche.Nei mesi scorsi abbiamo pre-sentato una piattaforma sin-

dacale unitaria e abbiamo fat-to tante iniziative nel territo-rio per informare e discuterecon le pensionate e i pensio-nati. La strada del dialogo èquella giusta e sta dando isuoi frutti: al momento c’èuna sostanziale convergenzasulla ricongiunzione onero-

sa, che non dovrebbe più ave-re costi per i lavoratori, sul-l’allargamento della platea deilavoratori usuranti. Abbiamoevidenziato la necessità diagire sulla quattordicesimamensilità, estendendola a unaplatea più ampia; a fare una

Brianza

Numero 4/5Agosto-Ottobre 2016

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Spi Cgil Monzavia Premuda, 17Tel. [email protected]/spi

Pensioni: informare e discuteredi Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza

Dopo l’approvazione del Parlamento delle modifiche costituzionali, in base all’articolo 138 si è avviata la fase referendaria perfar decidere ai cittadini se accogliere o respingere i cambiamenti proposti. La Cgil ha espresso un giudizio molto critico e datouna indicazione per il NO. A oggi non è definita la data, ma è necessaria una discussione approfondita per favorire un voto con-sapevole. Per tale scopo ospitiamo due autorevoli opinioni che lasciamo alla valutazione di iscritte e iscritti. ■

Il referendum costituzionale

Sono 34 anni che discutiamo di riforme senza mai fornire ade-guate risposte per semplificare il funzionamento dello Stato.È molto forte dunque il rischio della conservazione, della pau-ra del cambiamento, come se questo Paese non vivesse il pro-blema quotidiano dello sperpero di energie e risorse.Gli argomenti principali contenuti nella Riforma sono costituiti

Le ragioni del SIdi Mimmo Guerriero

La decisione dell’Anpi di votare NO nel referendum confer-mativo sulla riforma costituzionale ha provocato discussionie polemiche. Alcuni hanno utilizzato argomenti strumentali e,a volte, persino offensivi. Altri, invece, hanno avanzato pre-occupazioni serie sulle prospettive della nostra associazione.Ignoro i primi. Vorrei provare piuttosto a rassicurare i secondi.

Le ragioni del NOdi Loris Maconi

(Continua a pagina 8)

(Continua a pagina 8) (Continua a pagina 8)

Al via il confronto con i Comuni

A pagina 2

La nuova sede Spidi Limbiate

A pagina 2

110 anni . . . portatisplendidamente!di Stefano Landini

A pagina 3

Il SIAper combatterela povertà

A pagina 4

Spreco alimentare:la legge c’è

A pagina 5

La Brianza dopo il voto: parlano i Sindaci di Monza e Lissone

A pagina 7

La violenza sulle donnela parola ai maschi

A pagina 8

Ancora una volta

l’Italia centrale

è stata colpita

da un terribile

terremoto nella

notte tra il 23

e il 24 agosto.

L’emergenza non è

finita e, anzi, oggi

c’è ancora più

bisogno di aiuto.

Per questo lo Spi

con Fnp e Uilp,

i sindacati dei

pensionati di Cisl

e Uil, ha dato vita

a un fondo solidale

a favore delle

popolazioni colpite.

Siate solidali anche

voi e partecipate

alla raccolta fondi.

Qui accanto sono

indicati gli estremi

utili per fare un

versamento.

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SpiInsieme04-05.2016 Brianza 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 15:54 Pagina 3

2Brianza

Il diario della Brianza

I Giochi di Liberetà regionali si sono chiusi a Cattolica il16 settembre. La Brianza era come al solito ben rappre-sentata con i finalisti delle gare svoltesi sul territorio.Nel prossimo numero del giornale daremo notizia dei ri-sultati conseguiti dalla delegazione brianzola.Viaggi: con il soggiorno a Montesilvano del settembrescorso si sono chiusi i viaggi estivi. Nel 2016 c’è stato unincremento di adesioni alle proposte di viaggi-vacanza,testimonianza concreta dell’ottimo rapporto qualità-prez-zo che supporta le iniziative Spi. Per ottobre è pro-grammato un viaggio a Ischia con cure termali e a fineanno l’ormai classico viaggio di Capodanno.Quest’anno si andrà nell’alto Lazio con base a Viterbo, sonopreviste una serie di escursioni guidate nelle importanticittà etrusche di Tarquinia, Tuscania, Vulci e si avràmodo di gustare i prodotti e sapori della Tuscia. Il temadel soggiorno è Gli Etruschi e la loro storia. Insomma unviaggio enogastronomico-culturale qualitativamente equantitativamente molto stimolante. Nel viaggio di anda-ta è prevista una interessante escursione a Civita di Ba-

gnoregio e al rientro la visita guidata di Pitigliano, anti-co borgo della bassa Toscana al confine col Lazio.La festa di Capodanno si terrà a Viterbo.Le iscrizioni sono aperte e si chiuderanno al raggiungi-mento del numero previsto.Per informazioni rivolgersi a Vittorio Recalcati, respon-sabile dell’area benessere Spi Cgil, tel. 3391789655. ■

Lo scorso 24 settembre è stata inaugurata la nuova sededi Limbiate in piazza Aldo Moro 1. ■

I lavori al parco della Boscherona per la realizzazione del-l’orto didattico Lea Garofalo sono terminati. I giardinieri,dopo la zona orto con la messa a dimora delle piantine de-gli ortaggi, hanno costruito i vialetti della zona del giardi-no botanico e la piantumazione delle piante da frutta e or-namentali. A gestire l’orto e il giardino didattico, affinchépossa essere fruibile dai bambine delle scuole, sonochiamati i pensionati. Per realizzare appieno questo am-bizioso progetto serve il vostro contributo, per cui lanciamoun appello a tutti coloro che abbiano competenze di ortie voglia di darci una mano. Telefonate al 3384253274. ■

Volontari per l’orto cercasi

Lo sportello della non autosufficienza

Il sindacato dei pensionati e Cgil, Csil e Uil hanno negoziato, nell’anno in corso, con i Co-muni azioni politiche più eque per pensionati e lavoratori. La modifica del patto di stabilità ha liberato risorse permettendo a molti Comuni di dispor-re di liquidità da investire in manutenzioni straordinarie a plessi scolastici, rifacimento delmanto stradale, beni immobili, ecc..Abbiamo registrato un maggiore impegno alla evasione fiscale. Sono in aumento i Comuniche si sono attrezzati per contrastare, in accordo con l’Agenzia delle entrate, gli evasori e re-cuperare tasse non versate.Quest’anno, per la prima volta da molto tempo, con l’abolizione della tassa sulla prima casa(Tasi), è diminuita la pressione fiscale locale.Su nostra iniziativa sono aumenti i Comuni che hanno introdotto una soglia di esenzione sul-l’addizionale Irpef comunale. Molti sono arrivati a 15mila euro di esenzione, il Comune di Mon-za è arrivato a 18mila. Per le aliquote delle addizionali, la nostra proposta di aliquota progressivaha incontrato molte resistenze, motivate dalle difficoltà economiche. Nonostante la crisi le Amministrazioni che abbiamo incontrato, mantengono i sevizi alla per-sona e gli oneri di compartecipazione dei cittadini ai costi alle stesse condizioni precedenti.Abbiamo deciso di anticipare i tempi per il confronto sui bilanci del 2017. A breve presen-teremo le nostre proposte che mettono al centro la difesa dei cittadini più fragili e disagia-ti, la qualificazione dei servizi e il miglioramento della vita e della sicurezza delle comunità.Nonostante le difficoltà crescenti, determinate da scelte istituzionali contradditorie e da com-portamenti incoerenti di alcune parti sociali, stiamo operando per consolidare il ruolo del-le rete di collaborazione tra Comuni, associazioni del volontariato e del Terzo settore che,insieme al sindacato, garantiscono la qualità delle relazioni sociali nei paesi e città e possonocontribuire alla soluzione delle criticità sociali e politiche. ■

Più forza nel confrontocon i Comuni della Brianza

di Ambrogio Beretta

Il gazebo di Monza

Per incontrare i cittadini e far co-noscere il nostro servizio di in-formazione e orientamento per lafragilità e la non autosufficienzaabbiamo allestito lo scorso 22 set-tembre, presso il mercato riona-le di Monza, un gazebo con le vo-lontarie e i volontari dello Spi.È stato un servizio utile e hannoapprezzato dai cittadini. Molte lepersone che persone si sono fer-mate per avere informazioni e as-sistenza riguardante i diritti del-le persone non autosufficienti. ■

Area benessere: tempo di bilanci

di Vittorio Recalcati

Compatibili patenti speciali e indennità

di accompagnamentodi Mario Castiglioni

Per il ministero della Sa-lute non esiste incompa-tibilità tra indennità diaccompagnamento e pa-tente speciale.Il ministero, in merito allaquestione riguardante il ri-lascio della patente specialeper i disabili che percepi-scono l’assegno d’accompa-gnamento, ha specificato chela concessione è determina-

ta dal tipo di disabilità e cheil discrimine riguardano l’esi-stenza delle condizione di si-curezza per se e per gli altri.Pertanto non è l’erogazionedell'indennità d’accompa-gnamento che preclude ilconseguimento o il rinnovodella patente di guida, quan-to la patologia stessa e quan-to la stessa permetta o menouna guida in condizioni di si-

curezza per sé e per gli altri.Le commissioni mediche,autorizzate al rilascio delladocumentazione sanitariaper avere la patente specia-le, non possono escludereaprioristicamente il disabileperché percepisce l’inden-nità d’accompagnamento, seciò avvenisse si potrà ricor-rere con una comunicazioneal ministero. ■

La nuova sededi Limbiate

Carmelo Carpita è stato eletto nuovo segretario della legadi Monza Centro. Sostituisce Maurizio Montanari che ha la-sciato per ragioni familiari. Tanti auguri di buon lavoro. ■

Nuovo segretariolega Monza centro

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3Lombardia

110 anni . . . portati splendidamente!di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Lo scorso 29 settembre laCgil ha festeggiato il suocompleanno con una festa inpiazza San Giovanni a Roma.Nello stesso giorno sono sta-te consegnate al Parlamentopiù di un milione di firme perchiedere i referendum perabrogare parte delle leggisul lavoro e per ridare al la-voro stesso una centralità euna dignità perduta.La Carta dei diritti universa-li del lavoro, ovvero un nuo-vo statuto dei diritti dei lavo-ratori e delle lavoratrici. “Interveniamo per ristabilireuna relazione tra il lavoro ei diritti a esso connessi, san-cendo l’universalità dei dirittistessi”, con queste parole lasegretaria generale Susan-na Camusso ha sintetizzato ilcuore delle iniziativa che im-pegnerà la Cgil per i prossi-mi mesi.Una proposta di rango costi-tuzionale per collegare la Car-ta costituzionale al lavoro,ricomponendo principi co-stituzionali minati dai prov-vedimenti che hanno de-strutturato i diritti del lavoro.Contemporaneamente a ciò,il 28 settembre è stato sigla-to da governo e Cgil, Cisl, Uilun verbale condiviso, su novepunti, producendo un risul-tato concreto, dopo quattromesi di confronto.Il sindacato è tornato a fareil proprio mestiere dopo qua-si dieci anni (l’ultima intesaè datata 2007), un primo pas-so importante di un buon la-voro, che sancisce prima ditutto che c’è bisogno di sin-dacato e che illudersi di sal-

tare la mediazione socialenon è utile per nessuno,meno che meno per il Paese.Nessun uomo solo al coman-do. Messi come siamo messi,ci vogliono obiettivi condivi-si, altrimenti c’è il baratrodella disgregazione sociale. Il protocollo contiene risposteimportanti, anche se parziali,per pensionati e pensionandi.Ci sono punti che non ciconvincono del tutto – a par-tire da quel marchingegnodefinito Ape, un prodotto fi-nanziario costoso, la cui inappetibilità sarà nei fatti,smontata, da una adesionevolontaria che non vedrà lacalca per utilizzarlo. È pre-visto un prosieguo del con-fronto, una fase due che pun-ti a una certezza pensionisti-ca per i giovani costretti acarriere discontinue.Per i pensionati ci sono con-tenuti non trascurabili, a par-tire dalla re immissione dopotanto tempo di risorse nel si-stema pensionistico.L’estensione della 14esima,nella sua entità, di cui bene-ficeranno 1 milione e due-centomila pensionati che nonl’avevano. La no tax area. Lapossibilità di pensionare an-ticipatamente i cosiddetti‘precoci’, un abbuono pen-sionistico per chi ha svolto la-vori usuranti.Inoltre nel verbale è esplici-tata la scelta di superare l’at-tuale parziale rivalutazionedelle pensioni introdotto dal-la Monti-Fornero e tornare almeccanismo del governoProdi. Insomma, una rivalu-tazione totale delle pensioni,

difendendo anche le pensio-ni da lavoro, quelle a cui nes-suno ha regalato niente, pa-gate bollino dopo bollino,magari lavorando per 40 annisu tre turni. Certo una vitanon da privilegiati.Inoltre rimane aperta la par-tita fiscale, l’esigenza di sgra-vare le pensioni da un caricofiscale assurdo. La pensionenon è una rendita, è un pez-zo di salario differito pagatodal lavoratore per tutta lavita lavorativa.Ecco dunque una bella coin-cidenza: i 110 anni della Cgile un’intesa che certo non ri-solve tutto, ma che ci rimet-te in carreggiata, restituendoal sindacato un ruolo, collo-cando i primi risultati conun progetto generale, nel qua-le inserire la seconda parte diun negoziato, dove ritornaretenacemente a rimettere illavoro, la condizione dei la-voratori e dei pensionati e del-le pensionate al centro dellanostra iniziativa.L’unità sulla piattaforma diCgil Cisl e Uil è stata un’altracondizione positiva, cosìcome la tenacia di negoziaree nel mentre mettere in cam-po una iniziativa, culminatanella bella piazza di Roma conla manifestazione dei pen-sionati di maggio.In tutto questo c’è un granpezzo di lavoro svolto dalloSpi, dal suo gruppo dirigente,dai suoi attivisti e ben rap-presentato dal segretario ge-nerale nazionale. Ma non è finta qui . . . ci saràbisogno di tutti, lo Spi c’è e loha dimostrato! ■

L’accordo in pilloleAbbiamo aspettato l’ultimo momento per andare

in stampa per poter pubblichiamo una breve sin-

tesi dell’accordo appena raggiunto tra governo e

sindacati.

Per i pensionatiNiente tasse. Chi ha un reddito fino a 8.100 eurol’anno non le pagherà più, né quelle nazionali né quellelocali.Più soldi alle quattordicesime. Saranno aumentateper chi ha un reddito mensile fino a 750 euro. E le ri-ceveranno per la prima volta anche tutti quelli chehanno un reddito mensile fino a 1.000 euro.

Per i pensionandiIn pensione prima. Anticipo pensionistico (Ape)sperimentale per 2 anni. Chi è distante dall’età divecchiaia fino a 3 anni e 7 mesi potrà andare in pen-sione prima grazie a un prestito pensionistico. Per lefasce più disagiate è previsto un anticipo pensioni-stico gratuito (Ape social). Per definire tali fasceperò governo e sindacati continueranno a lavorarenei prossimi giorni. Ricongiunzioni gratuite. Non si pagherà più perriunificare i contributi versati in diverse casse pre-videnziali.Precoci via dal lavoro. I lavoratori che hanno 12 mesidi contributi anche non continuativi prima del compi-mento dei 19 anni che sono disoccupati senza am-mortizzatori sociali, in condizione di salute che deter-minano una disabilità e occupati in alcune attivitàparticolarmente gravose potranno andare in pensionecon 41 anni di contributi. La definizione della platea deilavoratori interessati sarà oggetto di ulteriori appro-fondimenti tra governo e sindacati nei prossimi giorni.Nuovi lavori usuranti. Potrà andare in pensione an-ticipata di 12 o 18 mesi anche chi ha svolto mansioniusuranti per almeno 7 anni degli ultimi 10 di lavoro. An-che in questo caso la platea degli interessati sarà defi-nita nei prossimi giorni da governo e sindacati.

Che cosa succede ora? Il governo dovrà inserire tutte queste misure nellaprossima legge di stabilità che verrà approvata dalParlamento entro il 31 dicembre 2016. Inoltre, nell’intesa firmata oggi si stabilisce che il con-fronto con le parti sociali continuerà e affronterà di-verse materie tra cui, in particolare, quella del sistemadi rivalutazione delle pensioni per cui si sancisce il ri-torno a quello precedente al blocco Monti-Fornero. ■

Presentazione RedCome già anticipato il Caaf Cgil Lombardia, sia diret-tamente sia attraverso le società convenzionate staerogando il servizio di assistenza alla presentazionedel modello RED.Ogni filiale o società convenzionata ha stabilito lapropria organizzazione in base agli accordi territo-riali, stabilendo orari e giornate in cui sarà erogato ilservizio.Per prendere appuntamento quindi è opportuno pren-dere contatto con la sede consueta.Si ricorda che è necessario presentarsi con la docu-mentazione utile per la corretta predisposizione delmodello dichiarativo.Gli indirizzi delle sedi sono reperibili nel sito www.as-sistenzafiscale.info. ■

In bocca al lupo Marinella!Nuova segreteria per la Cgil Lombardia

di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Oggi su proposta della segretaria generale della Cgil Lombardia, Ele-na Lattuada, è stata eletta, o meglio integrata, la segreteria regionale.A tutti compagni e le compagne va l’augurio di buon lavoro dello Spi.Tra le nuove entrate c’è Marinella Magnoni, segretaria generale del-lo Spi di Varese.A Marinella, in particolare, va l’affetto e il ringraziamento per il la-voro svolto nello Spi. Siamo sicuri che il suo contributo sarà pre-zioso, con una attenzione particolare a quella negoziazione territorialee sociale sulla quale lo Spi spende la propria attività principale.Marinella nel suo nuovo incarico sa di poter avere il sostegno dello Spi e questo le con-sentirà di portare con sé un bagaglio di esperienze e conoscenze che le sarà utile nel-l’impegnativo nuovo incarico.L’assemblea generale della Cgil Lombardia ha approvato un ordine del giono che impegnal’organizzazione a provare a costruire una nuova fase unitaria nella direzione della Cgil.Un percorso che, nelle intenzioni, potrebbe consentire lo svolgimento di un Congresso chefaccia premio sull’unità di tutta l’organizzazione. Ciò sarebbe un passo importante per affrontaregli ambiziosi impegni che la Cgil si è data. Per quanto riguarda lo Spi è nostra intenzionefavorire questo processo che necessita di tempi, verifiche e che sarà facilitato dalla co-struzione di tappe di avvicinamento che rendano esplicita e coerente una nuova fase benpiù complessa della rivendicazione di qualche posto in segreteria.Un grosso in bocca al lupo a tutta la segreteria regionale della Cgil! ■

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4Lombardia

Il Sostegno per l’InclusioneAttiva (SIA) è una misura dicontrasto alla povertà asso-luta che prevede l’erogazionedi un sussidio economicoalle famiglie in condizionieconomiche disagiate nellequali almeno un componen-te sia minorenne oppure siapresente un figlio disabile ouna donna in stato di gravi-danza accertata.Per godere del beneficio, ilnucleo familiare del richie-dente dovrà aderire ad unprogetto personalizzato diattivazione sociale e lavora-tiva sostenuto da una rete in-tegrata di interventi, indivi-duati dai servizi sociali deiComuni (coordinati a livellodi Ambiti territoriali), in retecon gli altri servizi del terri-torio (i centri per l’impiego,i servizi sanitari, le scuole) econ i soggetti del terzo set-tore, le parti sociali e tutta lacomunità.Il progetto viene costruitoinsieme al nucleo familiaresulla base di una valutazioneglobale delle problematichee dei bisogni e coinvolge tut-

ti i componenti, instaurandoun patto tra servizi e famiglieche implica una reciprocaassunzione di responsabilitàe di impegni. Le attività pos-sono riguardare i contatticon i servizi, la ricerca attivadi lavoro, l’adesione a pro-getti di formazione, la fre-quenza e l’impegno scolasti-co, la prevenzione e la tute-la della salute. L’obiettivo è aiutare le fami-glie a superare la condizionedi povertà assoluta e ricon-quistare gradualmente l’au-tonomia.

I tempi di attuazione• Dal 2 settembre 2016 il cit-tadino può presentare la ri-chiesta per il SIA.• Entro due mesi verrà ero-gato il beneficio economico.• Entro 60 giorni dall’accre-ditamento del primo bime-stre (90 giorni per le richiestepresentate fino al 31 ottobre2016) devono essere attivatii progetti personalizzati (infase di prima applicazioneobbligo di attivazione per il50% dei beneficiari).

Come si richiedeLa richiesta del beneficioviene presentata da un com-ponente del nucleo familiareal Comune mediante la com-pilazione di un modulo (pre-disposto dall’Inps) con il qua-le, oltre a richiedere il bene-ficio, si dichiara il possesso dialcuni requisiti necessari perl’accesso al programma. Nel-la valutazione della domanda,inoltre, si tiene conto delle in-formazioni già espresse nel-la Dichiarazione SostitutivaUnica utilizzata ai fini ISEE.È importante quindi che il ri-chiedente sia già in possessodi un’attestazione dell’ISEEin corso di validità al mo-mento in cui fa la domandaper il SIA.

Chi può richiederloRequisiti del richiedente:• cittadino italiano o comu-nitario o suo familiare titola-re del diritto di soggiorno odel diritto di soggiorno per-manente, ovvero cittadinostraniero in possesso del per-messo di soggiorno CE persoggiornanti di lungo periodo;• residente in Italia da alme-no 2 anni;Requisiti familiari

Presenza di almeno un com-ponente minorenne o di un fi-glio disabile, ovvero di unadonna in stato di gravidanzaaccertata (nel caso in cui sial’unico requisito familiareposseduto, la domanda puòessere presentata non primadi quattro mesi dalla datapresunta del parto e deve es-sere corredata da documen-tazione medica rilasciata dauna struttura pubblica).Requisiti economici:

• ISEE inferiore o uguale a3mila euro;• non beneficiare di altritrattamenti economici rile-vanti: il valore complessivo dialtri trattamenti economicieventualmente percepiti, di

natura previdenziale, inden-nitaria e assistenziale, deveessere inferiore a euro 600mensili;• non beneficiare di stru-menti di sostegno al redditodei disoccupati: non può ac-cedere al SIA chi è già bene-ficiario della NASPI, del-l’ASDI o altri strumenti disostegno al reddito dei di-soccupati;• assenza di beni durevoli divalore: nessun componentedeve possedere autoveicoliimmatricolati la prima voltanei 12 mesi antecedenti la do-manda oppure autoveicoli dicilindrata superiore a 1.300 cco motoveicoli di cilindratasuperiore a 250 cc immatri-colati nei tre anni antece-denti la domanda;

Valutazione multidimen-sionale del bisognoPer accedere al beneficio ilnucleo familiare del richie-dente dovrà ottenere un pun-teggio relativo alla valutazio-ne multidimensionale del bi-sogno uguale o superiore a 45punti. La valutazione tieneconto dei carichi familiari,della situazione economica edella situazione lavorativa.Sono favoriti i nuclei con ilmaggior numero di figli mi-norenni, specie se piccoli(età 0-3); in cui vi è un geni-tore solo; in cui sono presentipersone con disabilità graveo non autosufficienti. I re-quisiti familiari sono tutti ve-rificati nella dichiarazionepresentata a fini ISEE. La

scala attribuisce un punteggiomassimo di 100 punti cheviene attribuito sulla base diprecisi criteri.

Il sostegno economicoEntro quindici giorni lavora-tivi dalla ricezione delle do-mande, i Comuni inviano al-l’Inps le richieste di beneficioin ordine cronologico di pre-sentazione, indicando il co-dice fiscale del richiedente ele informazioni necessariealla verifica dei requisiti. En-tro tali termini svolgono icontrolli ex ante sui requisi-ti di cittadinanza e residenzae verificano che il nucleo fa-miliare non riceva già tratta-menti economici locali su-periori alla soglia (600 euromensili).Entro i successivi dieci gior-ni l’Inps:• controlla il requisito relati-vo ai trattamenti economici(con riferimento ai tratta-menti erogati dall’Istituto),tenendo conto dei trattamentilocali auto dichiarati; • controlla la corrispondenzaai requisiti stabiliti;• attribuisce i punteggi rela-tivi alla condizione econo-mica, di disabilità, la condi-zione lavorativa;• in esito ai controlli tra-smette ai Comuni l’elencodei beneficiari e invia a Posteitaliane (gestore del servizioCarta Sia) le disposizioni diaccredito, riferite al bime-stre successivo a quello dipresentazione della domanda.Il beneficio è concesso bi-mestralmente e viene ero-gato attraverso una Carta dipagamento elettronica (car-ta Sia).Con la carta Sia si possono ef-fettuare acquisti in tutti i su-permercati, negozi alimenta-ri, farmacie e parafarmacieabilitate al circuito Master-card. La carta può essere an-che utilizzata presso gli uffi-ci postali per pagare le bol-lette elettriche e del gas e dàdiritto a uno sconto del 5% su-gli acquisti effettuati nei ne-gozi e nelle farmacie con-venzionate, con l’eccezionedegli acquisti di farmaci edel pagamento di ticket.Non è possibile prelevarecontanti né ricaricare la car-ta, che deve essere usata solodal titolare. ■

Alla Lombardia90 milioni di euro

“Nasce con questa legge nazionale una misura concretanella lotta alla povertà assoluta. Finalmente le politi-che attive cominciano a prevalere anche negli atti delgoverno dopo che, per anni, si è privilegiata la mo-netizzazione come strumento di aiuto alle persone piùbisognose”. Claudio Dossi, segreteria Spi Lombardia,saluta con soddisfazione l’arrivo del Sia.“Questo comporta la nascita e il rafforzamento di ser-vizi e figure di sostegno come assistenti sociali, ope-ratori della tutela della salute, dell’istruzione e for-mazione. La legge – continua Dossi – si pone l’obiet-tivo di sostenere la famiglia e i suoi componenti at-traverso la loro presa in carico solo temporaneamenteovvero per quel periodo sufficiente a costruire le con-dizioni economiche e sociali che permettono di usci-re dalla fase di difficoltà. Si tratta, dunque, di un cam-bio di paradigma che punta sui Comuni che avrannoun ruolo centrale nella costruzione di progetti per-sonalizzati finalizzati al superamento delle condizio-ni di povertà attraverso il reinserimento lavorativo el’inclusione sociale.La richiesta per il Sia si può presentare dal 2 settem-bre scorso ed è stata finanziata con un primo bloccodi risorse di 600 milioni di euro, di cui alla Lombardiane spettano 90.“Questa legge fa in modo che anche le Regioni debba-no rimodulare gli interventi finalizzati all’inclusione emessi a punto precedentemente in modo che le stessepersone non possano beneficiare di entrambi gli aiuti.L’Isee sarà lo strumento per accedere a queste misure.Possiamo dire – conclude Dossi – che con questo stru-mento si scrive una nuova pagina, che come sindaca-to auspicavamo da tempo, per affrontare in modo pun-tuale i problemi legati alla povertà assoluta. A nostroavviso i 600 milioni stanziati sono risorse limitate e cibatteremo, dunque, perché siano incrementati in mododa poter realmente far fronte ai bisogni sempre mag-giori che le crisi economiche comportano”. ■

Nucleo Ammontare familiare del beneficio mensile1 membro 80 euro2 membri 160 euro3 membri 240 euro4 membri 320 euro5 o più membri 400 euro

Il Sia per combattere la povertà

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5Lombardia

come sarebbe stata piùopportuna una maggioresottolineatura del lavorodi cura maschile, ma an-che un maggior sforzo dinominazione rispetto allapresenza delle donne nelmondo del lavoro. Carneri ha subito postol’accento sul carattere diriforma e quindi di grandeimportanza strategica del-la Carta, per la segretariaCgil questa iniziativa rap-presenta una battaglia im-

portante per la progressionedei diritti, soprattutto quellidelle donne. Lavoro, Costi-tuzione, Carta dei diritti sonoper Stefano Landini uniti inun legame indissolubile. Il se-gretario generale dello Spilombardo ha voluto riper-correre il cammino compiu-to dalle donne negli ultimisettant’anni dalla conquistadel voto all’importante ap-porto dato in sede di Costi-tuente. Landini ha poi ricor-dato che lo Statuto dei lavo-ratori fu conquistato anchegrazie a una forte unità sin-dacale, “per questo sarebbeimportante trovare un’alle-anza con Cisl e Uil anche sul-la Carta dei diritti, specieora che dobbiamo farla vi-

È stata acquisita la paritàdalle donne per quel cheriguarda il mondo del la-voro, i diritti, la concilia-zione dei tempi? E quan-to la Carta dei diritti uni-versali tiene conto del la-voro delle donne con legiuste e opportune tutele?Da queste domande, po-ste dalla responsabile delCoordinamento donne SpiLombardia, Carolina Per-fetti, è partita la riflessio-ne delle donne dello Spiregionale. L’occasione è sta-ta offerta dall’Assemblea te-nuta a Bergamo il 20 set-tembre scorso in prepara-zione di quella nazionale,che si terrà a Verona il pros-simo novembre.A discutere sono state invi-tate Tiziana Vettor, presi-dente del Comitato unico digaranzia dell’Università Mi-lano Bicocca, Graziella Car-neri, segreteria Cgil Lom-bardia, Stefano Landini, se-gretario generale Spi Lom-bardia, e Lucia Rossi, segre-teria nazionale Spi, che ha an-che offerto alcune anticipa-zioni sui temi di cui si discu-terà all’assise nazionale. Ca-rolina Perfetti ha subito datola parola a Tiziana Vettor.

“Un documento monumen-tale, che conta quasi centoarticoli”, così la studiosa hadefinito la Carta dei diritti,sottolineando come conquesta Carta la Cgil non sisia limitata a parlare di di-ritti solo in campo sindaca-le ma abbia anche guardatoai diritti previdenziali, assi-stenziali.Per Vettor manca nella Car-ta un preciso riferimento allasempre maggiore presenzadella donne all’interno delmercato del lavoro, una pre-senza che si può far risalireagli anni ’70 e che poi ha ca-ratterizzato tutti i cambia-menti. Nonostante ciò nelmondo del lavoro perman-gono differenziazioni retri-

butive, ostacoli all’avanza-mento professionale, diversicarichi di lavoro familiareoltre al fatto che le donnesono più esposte al mob-bing, alle molestie e non solosessuali.Gli articoli che più espres-samente riguardano tutele ediritti da coniugare anche alfemminile sono il 9, 10, 11 eil 7 relativo alle condizioniambientali. Rispetto ai primitre Vettor ha sottolineatocome recepiscano le norma-tive europee dove si tende aneutralizzare le differenzerispetto l’accesso, lo svolgi-mento e la cessazione del la-voro e anche rispetto la gra-vidanza e il lavoro di cura. Inquesti Vettor ha sottolineato

vere fra i cittadini e nella po-litica. Un rapporto con lapolitica è importante, la pro-posta di legge deve essere so-stenuta e approvata”.Nell’intervento conclusivoLucia Rossi, ha voluto por-re l’accento sul merito del-le innovazioni portate dallaCarta: “il linguaggio è im-portante ma non priorita-rio rispetto alle questionidi merito”. Poi ovviamente uno spaziospecifico per la prossima as-semblea della donne, tra itemi che verranno affronta-ti ci sarà la medicina di ge-nere, la costruzione di unaproposta che guardi alla pen-sione delle donne, la forma-zione professionale delle as-sistenti familiari, i consulto-ri e la non autosufficienzacosì come ci sarà il temadella violenza sulle donne edel bisogno di un’educazionealla differenza di genere chedeve trovare collocazioneanche nelle scuole e, quindi,la memoria e il rapporto conle giovani generazioni. In-somma la tre giorni di Vero-na si preannuncia molto im-portante per tracciare la viadel futuro impegno delledonne pensionate. ■

Spreco alimentare:la legge c’è ora sta a noi praticarla

di Merida Madeo – Segreteria Spi Lombardia

Il 14 settembre è entrata in vi-gore la legge 19 agosto n. 166concernente La donazione e

distribuzione di prodotti

alimentari e farmaceutici ai

fini di solidarietà sociale e

per la limitazione degli

sprechi.

Lo Spi della Lombardia haseguito con attenzione la pre-sentazione del provvedimen-to in tutte le sue fasi perché in-teressato al tema della lottaallo spreco e per la sostenibi-lità. Al nostro convegno del 22aprile a Milano ne abbiamoparlato con l’onorevole Maria

Chiara Gadda, deputata delPD e relatrice alla Cameradel disegno di legge. A lei, allafine del percorso legislativo,poniamo alcune domande.On. Gadda, dall’approvazionealla Camera di questa leggealla sua pubblicazione sullagazzetta ufficiale fortunata-mente non è trascorso moltotempo, cosa abbastanza raraper gli iter legislativi. Cosa havoluto dire e quali sono le suevalutazioni anche per quan-to riguarda la forte condivi-sione del Parlamento?

Siamo i primi in Europa ad es-serci dotati di una legge or-ganica sul recupero delle ec-cedenze e sulla loro donazio-ne per solidarietà sociale. Lospreco avviene purtroppo nel-le nostre case, e lungo tutta lafiliera agroalimentare, dal-l’agricoltura fino alla produ-zione, trasformazione, distri-buzione e somministrazionedegli alimenti. Si tratta di unalegge votata a larghissimamaggioranza alla Camera cosìcome al Senato. È stato pos-sibile raggiungere questo ri-sultato grazie alla collabora-zione delle associazioni di vo-lontariato, e delle impreseche hanno messo a disposi-zione la loro esperienza ma-turata in tanti anni di impegno.Non è una legge calata dal-l’alto, perché riconosce le nu-merose buone pratiche esem-plari che da tempo si impe-gnano in modo silenzioso nelnostro Paese, e prova a “cu-cirle insieme”, incentivandolee facendole diventare un mo-dello per tutti. Il Parlamentoha dato voce e concretezza aquesta esigenza.

Ora l’Italia ha la nuova legge,una buona legge. Cosa cam-bierà rispetto al passato?La legge prova a risolvere iproblemi che hanno di fatto li-mitato la donazione in questianni: burocrazia onerosa e ri-dondante, complessità nor-mativa. La legge incentiva an-che fiscalmente la donazionee contiene vari strumenti po-sitivi, come ad esempio lapossibilità di donare i beniconfiscati, l’opportunità per ivolontari di raccogliere incampo i prodotti agricoli cheper diverse ragioni rimangonoa terra, abbiamo chiarito cheil pane si può donare, e riba-dito la differenza tra la data discadenza e il termine minimodi conservazione da consu-

marsi preferibilmente entro.La data di scadenza, che ca-ratterizza per esempio i pro-dotti freschi, è un terminetassativo ma tanti prodottinon hanno la data di scaden-za, ma una indicazione entrola quale il produttore dice chequel prodotto conserva tutte lecaratteristiche per cui è statovenduto, ma possono essere

consumati e quindi anche do-nati oltre quel termine. L’eredità politica e culturaledell’Expo, con la Carta di Mi-lano pone ai governi, alle or-ganizzazioni sociali, alla po-litica dei doveri e degli obiet-tivi precisi. Come questa leg-ge si inserisce in questo pro-getto per l’Italia?Per anni il tema è rimasto aimargini del dibattito politico,sono contenta che tutti ab-biano compreso quanto siastrategico. Evitare che l’ec-cedenza venga buttata via, èun bene per tutti, perché si li-mita la produzione di rifiuti,l’emissione di anidride car-bonica, e l’impiego di risorsenaturali. Ma l’aspetto più im-portante è che prodotti buo-ni, non scarti ma perfetta-

mente consumabili, possonoessere destinati ai cittadini piùpoveri. Il dono è un modo mo-derno di concepire il welfare,in cui volontariato e impresesi assumono una responsabi-lità sociale nei confronti del-la collettività, e lo fanno al me-glio quando lavorano in si-nergia con gli enti pubblici,con le organizzazioni sociali,e con i cittadini. Quali potrebbero essere ipassi successivi?La legge da sola non basta, ciattende il lavoro più impor-tante: farne conoscere le po-tenzialità a tutti i soggetti coin-volti, perché per funzionaredovrà essere applicata nellamaniera corretta. Dobbiamofare un passo in avanti rispet-to ai prodotti che in questi anniè stato più complesso donaree gestire, come il pane, i pro-dotti freschissimi, il cibo cot-to. E poi tanta prevenzione ededucazione al consumo e al-l’acquisto consapevole, perchéanche noi cittadini siamo re-sponsabili di una buona fettadi spreco che avviene pro-prio nelle nostre case. ■

Carta dei diritti e tutela delle lavoratrici

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Anna Fratta, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Barbara Sciacovelli,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

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Giochi di Liberetà 2016:un’edizione particolare

Grande partecipazione alle finali di CattolicaSono stati quasi 900 i pen-sionati arrivati a Cattolicaper le finali regionali dei Gio-chi di Liberetà.Un successo reso ancora piùimportante dalla folta parte-cipazione dei ragazzi diver-samente abili e delle loro as-sociazioni, che sono stati iveri protagonisti di questegiornate settembrine sullacosta romagnola.Come sempre animatissimesono state le finali delle garedi ballo, bocce, briscola maancora più partecipati mo-menti di socialità come la pe-sca, la merenda in spiaggia, icorsi di scrittura e di acqua-rello, la tombolata.Sul prossimo numero di Nuo-

vi Argomenti troverete nonsolo l’elenco di tutti i premia-ti ma anche un dettagliato re-soconto di quelle che sono sta-te le iniziative prima nei com-prensori e poi a Cattolica.

Come accaduto negli ultimianni l’appuntamento con-clusivo dei Giochi è anche unmomento per approfondire lariflessione politica su temi diattualità. Quest’anno lo Spiha voluto parlare di legalità,tema su cui la Cgil e la nostrastessa categoria sono impe-gnate ormai da diversi anniinsieme a Libera, Arci e altreassociazioni.Importanti e soprattutto mol-to interessanti sono stati siail pomeriggio dedicato alla te-stimonianza attiva sia la mat-tinata dedicata alla riflessio-ne politica, ambedue tenutipresso il Teatro Regina e or-ganizzate da Spi Lombardia eSpi Emilia Romagna.Il pomeriggio oltre alle testi-monianze di chi ha partecipatoai campi della legalità – An-tonella Bezzi per lo Spi di Ra-venna e Sergio Pomari per loSpi di Lodi – si è potuto assi-

stere alla bellissima perfor-mance degli studenti bolo-gnesi preparati dagli attori diTomax Teatro nel breve spet-tacolo In uno stato di ab-

bandono oltre agli interes-santi Radio Aemilia e al mo-nologo di Roberto Mercadini,Piada e lupara.La mattina dopo la parola èstata data, dopo l’introduzio-ne del segretario generale

Spi Lombardia Stefano Lan-dini, a Rosy Bindi, presiden-te della Commissione anti-mafia, Gianni Girelli, presi-dente della Commissione spe-ciale antimafia della RegioneLombardia, Gennaro Miglio-re, sottosegretario alla Giu-stizia, Ivan Pedretti e Susan-na Camusso, rispettivamentesegretari generali di Spi eCgil nazionali. A moderare i

lavori della tavola rotonda èstato Bruno Pizzica, segreta-rio generale Spi Emilia Ro-magna. Importante ospitedella mattinata è stato ancheDario Vassallo, fratello di An-gelo noto come il sindacopescatore e ucciso dalla ma-fia il 5 settembre del 2010. I la-vori di questa giornata oltrealle esperienze fatte dai nostriterritori saranno il tema del-l’ultimo numero di Nuovi Ar-

gomenti di quest’anno.Due momenti di grande di-vertimento hanno chiuso legiornate di Cattolica: la gran-de sfida calcistica tra SpiLombardia e Spi Emilia Ro-magna, felicemente vinta dailombardi per 8 a 4, e la sera-ta di gala con una gustosissi-ma cena a base di pesce pre-parata dalla Cooperativa deipescatori di Cattolica infram-mezzata dall’immancabile bal-lo con musica dal vivo. ■

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7Brianza

Sanità: al centrova messa

la prevenzionedi Maria Nella Cazzaniga

Cgil, Csil e Uil di MB e i sindacati dei pensionati, hanno ini-ziato i confronti con la Asst di Monza e di Vimercate e AtsBrianza. La delegazione sindacale ha fatto presente come l’ac-corpamento tra ospedali e rete territoriale dei servizi sia sta-to fatto senza tener conto delle realtà intercomunali, delle ne-cessità e delle ricadute sulla popolazione. Infatti la riformasanitaria lombarda potrebbe avere situazioni destabilizzan-ti per quanto riguarda i servizi per gli utenti, soprattutto i piùfragili, e sul piano occupazionale per gli operatori. La rior-ganizzazione di nuovi ospedali può determinare squilibri dipersonale, di funzioni e di risorse economiche. Preoccupano, in particolare, le situazioni di quei territori dovele strutture sanitarie, in rapporto al numero degli abitanti, po-trebbero non riuscire a garantire la presa in carico di tuttoil bisogno socio-sanitario.Un altro problema è rappresentato dagli operatori che, puressendo in pianta organico in una struttura sanitaria, devo-no passare con armi e bagagli a un’altra.Insomma il cambiamento auspicato: prevenzione, continui-tà assistenziale, inte-grazione fra servizi,si trova ancora unavolta a competere conl’aspetto organizzati-vo, amministrativo edel governo della spe-sa, in un contestodove le risorse finan-ziarie si riducono,mentre i bisogni au-mentano soprattuttonell’area anziani. In particolare va ri-cordato che per quan-to riguarda l’area an-ziani, in Lombardia illavoro delle badantisembra insostituibilee una legge impor-tante come quella sul-le assistenti famiglia-ri, non risulta ancora finanziata. La operatività è ancora ‘ospe-dalocentrica’ e è indistinta l’offerta di servizi di comunità edi prossimità, soprattutto sociale e sociosanitaria in grado diaiutare e sostenere i soggetti con gravi disabilità e anziani nonautosufficienti. Le nuove linee d’intervento sulle malattie croniche possonooffrire dei cambiamenti positivi, ma sono sempre connessealla disponibilità delle risorse. Le Asst sono state pensate come le passate Aziende ospe-daliere e condizionano negativamente gli interventi su pre-venzione, continuità assistenziale e qualità degli esiti delle cure.Ben vengano le cittadelle della salute e cura più vicine ai cit-tadini. Però per molte ragioni, comprese quelle contrattua-li, non c’è un confronto positivo tra le istituzioni e le asso-ciazioni dei medici di base. Non del tutto positiva è la tendenza degli ospedali volta al-l’altissima specializzazione, remunerativa per le casse ospe-daliere, ma gli interventi ‘minori’ chi li esegue? Il ruolo so-ciosanitario dei Comuni, dei servizi territoriali, delle Rsa, delterzo settore e del volontariato resta sfuocato. Il recente convengo Spi di Concorezzo si è soffermato sullafragilità dei servizi sociali, una rete che deve essere miglio-rata e riqualificata attraverso un lavoro comune con ammi-nistratori e operatori. Le difficoltà non mancano: si pensi almero ruolo propositivo dei Comuni ai quali si chiede un ruo-lo rilevante nell’integrazione sociosanitaria. Una riforma così importante e complessa sul piano organiz-zativo e economico come quella sanitaria, dovrà vedere il sin-dacato, in stretto rapporto con i suoi rappresentati, presen-te e vigile in tutte le sue fasi attuative, considerato che già stan-no emergendo criticità rilevanti. ■

La Brianza dopo le elezioni amministrative

di Pietro Albergoni

In seguito al voto ammini-strativo di giugno abbiamo de-ciso di approfondire le ragio-ni e di offrire spazio ai sinda-ci per favorire un confrontosulla situazione dei comuni.Il voto non ha dato indicazionipolitiche univoche. Si sonomanifestati ulteriori segnali dicambiamento o di continuitàdei sindaci, difficilmente clas-sificabili. Non sempre è leg-gibile una relazione tra quali-tà dell’attività amministrativaed esito elettorale. Neppure èevidente un rapporto tra ca-ratteristiche dei candidati evoto, particolarmente ai bal-lottaggi. Manca un contestoche garantisca una capacitàcomplessiva di governo dellaBrianza. Le difficoltà econo-

miche, l’affievolirsi dei valoridella solidarietà, l’indeboli-mento della coesione socialeevidenziano un malessere,spesso confuso e indistinto,che si manifesta nell’asten-sionismo. Si avverte la vogliadi mutamenti ma spesso nonsi crea una coesione sulla di-rezione da percorrere.La Provincia si è indebolita,le associazioni imprendito-riali si muovono verso l’areametropolitana, trascinando-vi la Camera di Commercio.Altri soggetti sociali seguonopercorsi analoghi a quelli de-finiti dalla riforma sanitaria.In attesa del referendum co-stituzionale, percepiamo unaidentità territoriale indebolitae incoerenze oltre alle con-

traddizioni tra livelli istitu-zionali e parti sociali.Noi pensiamo che sia indi-spensabile ricreare le condi-zioni per un rafforzamento deltessuto economico e occu-pazionale. Occorre una verariflessione sul destino del ter-ritorio brianzolo che sappia ri-conoscere le specificità, pre-miare l’efficienza, garantire ilsostegno per la crescita eco-nomica e sociale delle comu-nità. Rifiutiamo sia l’omolo-gazione burocratica che ladisgregazione e lo spezzetta-mento eterodiretto.Continueremo a informarepensionate e pensionati perfar contare i bisogni socialinelle future scelte istituzio-nali e amministrative. ■

Sono settimane ricche disoddisfazione per Monza. Inquesti giorni grazie al Pattoper Milano, sottoscritto dalsindaco Sala e dal premierRenzi, abbiamo finalmenteavuto certezza che la me-tropolitana arriverà nella no-stra città. Ciò farà di Monzauna porta verso la Brianza,permettendo di ridurre dra-sticamente l’inquinamentoe aiutando migliaia di pen-dolari a lasciare a casa l’au-to per gli spostamenti. Allostesso tempo ciò favoriràl’ulteriore valorizzazione deigrandi valori ambientali, sto-rico artistici ed economici di

tutto il territorio.La svolta rappresenta poi ilcoronamento di un anno emezzo di intenso lavoro po-litico, svolto insieme alla miagiunta e ai comuni di Milano,Cinisello Balsamo e SestoSan Giovanni, tre realtà ur-bane che con il resto dei re-sidenti in Brianza, si attesta-no sulle 700 mila persone. Unruolo importante lo hannogiocato ovviamente il gover-no e Regione Lombardia.Sono settimane importantiper Monza perché ai primi disettembre abbiamo festeg-giato i due anni dal restaurodel corpo centrale della Villa

Reale, un asset culturale che,con i sue circa 400 mila visi-tatori, ha contribuito a rilan-ciare l’attrattività di tutto ilterritorio brianzolo, costella-to di eredità storico-artistichedi grande valore. A questosuccesso ha contribuito ilConsorzio di gestione, checome sindaco ho il compitodi presiedere. In quella sedeabbiamo messo e stiamo met-tendo a punto le migliori ini-ziative per una gestione chesia ancora di più motore diprogetti ed eventi capaci dioffrire nuove opportunità disviluppo e lavoro per Monzae la Brianza. ■

Roberto ScanagattiSindaco di Monza

La persona al centro. Purnelle ristrettezze di risorse fi-nanziarie, la Provincia MBsta proseguendo il suo im-pegno nel settore strategicodel welfare, con l’obiettivo dinon lasciare indietro nessu-no a partire dalle personepiù fragili.Così, proseguendo un lavoroche ha ormai compiuto i 15anni di attività, la Provinciaè responsabile della tuteladel diritto al lavoro dellepersone con disabilità, in at-tuazione della L.68/99: dauna parte, pertanto, continuail controllo del rispetto degliobblighi normativi sul nu-

mero di lavoratori con disa-bilità assunti e la program-mazione con i datori di la-voro di piani degli inseri-menti lavorativi; dall’altra,prosegue il finanziamentodi politiche attive per il la-voro attraverso il Piano pro-vinciale Lift.I dati. solo per citare qualchedato, basti pensare che inambito amministrativo sonostate stipulati più di 150 con-venzioni, nel corso del 2015,con programmi pluriennali diassunzione per quasi 500persone. Sono state certifi-cati più di 1.000 controlli diottemperanza alla norma e

fornite un altro migliaio diautorizzazioni tra assunzioni,computi, esoneri e sospen-sioni degli obblighi. I risultati. L’entità dei pianiprovinciali Lift è variata inquesti anni tra 1,5 e 2 milionidi euro: nonostante la crisieconomica e occupazionale irisultati nel numero di as-sunzioni di lavoratori con di-sabilità registrate sono signi-ficativi: 221 doti lavoro atti-vate nell’ultima annualità perl’accompagnamento al lavoro,più di 1.200.00 euro nei con-tributi messi a disposizionedelle imprese che assumononel biennio 2014-15. ■

Concetta Monguzzi Sindaco di Lissone

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8Brianza

netta distinzione tra previdenza e assistenza; ad equiparare la no tax area dei pensionati a quel-la dei lavoratori dipendenti; a prevedere la possibilità di ricostituire un montante virtuale perrecuperare le perdite subite dai pensionati a causa del blocco delle rivalutazioni; infine, abbia-mo ribandito l’opportunità di modificare il paniere Istat, che ad oggi non considera le necessi-tà connesse alla terza età. Adesso siamo impegnati, in ogni città della nostra provincia, a discuterecon i nostri iscritti, con le pensionate e i pensionati, le scelte sulle pensioni che il governo in-trodurrà nella Legge Finanziaria per il 2017 e quelle su cui continuerà il confronto con il sindacato.Dobbiamo allargare la partecipazione ed il coinvolgimento per rafforzare le nostre proposte etrovare soluzioni più favorevole per pensionati e lavoratori, per le donne e i giovani. In tutte lenostre sedi sono disponibili i materiali informativi. Per iscritte e iscritti sono garantiti, su ap-puntamento, sportelli specialistici che affiancano le attività del patronato Inca. ■

Dalla Prima...Pensioni: informare e discutere

essenzialmente da tre novità importanti: Bicameralismo (Camera, Senato) differenziato, la mo-difica del Titolo V della Costituzione (Federalismo) e l’accrescimento degli strumenti di parte-cipazione (referendum).Il ritratto della Riforma è disegnato dalla modifica del rapporto di indirizzo politico e di con-trollo nei confronti del Governo che verrebbe riservato alla Camera, ed al Senato sarebbetolta la possibilità di attribuire o negare la fiducia all’esecutivo.Un punto di equilibrio tra rappresentanza parlamentare e stabilità dell’azione del governo.Alcuni provvedimenti, importanti per l’attuazione del programma di governo, potranno esserediscussi in 70 giorni, senza contare che finalmente saranno esaminate obbligatoriamente le leg-gi di iniziativa popolare e posti dei limiti per la decretazione di urgenza. Se a questo aggiungia-mo la riforma del referendum abrogativo e l’introduzione del referendum propositivo, pare dif-ficile condividere le paure di chi agita, in caso di vittoria del SI, lo spauracchio dell’uomo soloal comando, dell’attentato alla democrazia ovvero di alto tradimento della Costituzione.Il Senato diventerà il luogo delle autonomie, passando quindi dal Bicameralismo perfetto aquello differenziato. Si occuperà di enti locali e anche di Europa. Avrà poi il ruolo di controlloredelle politiche pubbliche e di controllo sulla Pubblica amministrazione. Potrà infine eleggeredue giudici della Corte Costituzionale.Con la modifica del Titolo V della Costituzione sarà lo Stato a delimitare la sua competen-za esclusiva (politica estera, immigrazione, rapporti con la chiesa, difesa, moneta, burocra-zia, ordine pubblico). Sarà inevitabile la riduzione dei costi riguardo l’abolizione delle indennitàper i Senatori, i finanziamenti ai gruppi regionali e l’assegnazione di un tetto per lo stipen-dio ai Consiglieri regionali, insomma non ci saranno più gli scandali delle mutande verdi odei matrimoni pagati con i soldi pubblici.La Costituzione nella sua prima parte non viene toccata. Giustamente è considerata, tra leco stituzioni più belle e meglio scritte al mondo. Espressione di una cultura giuridica sen-za pari e frutto della sofferenza della guerra e della dittatura fascista.Ma il resto riguarda l’organizzazione dello Stato che si deve migliorare. Proprio per rende-re esigibili i diritti e i valori espressi nella prima parte si ha bisogno di uno Stato moderno,al passo coi tempi. ■

Dalla Prima...Le ragioni del SI

L’Anpi continuerà a svolgere in piena autonomia il suo compito di contrasto ad ogni formadi razzismo e di intolleranza, in quanto il nostro no alla riforma non è contro alcun partitoné, tantomeno, contro il governo, ma nasce esclusivamente da una pura e semplice valuta-zione di metodo e di merito. Quando si vota la Costituzione i banchi del Governo devono rimanere vuoti (Calamandrei)Il potere costituito non può in alcun modo divenire potere costituente (Martinazzoli)Ci impegniamo a non modificare la costituzione a colpi di maggioranza (carta dei valori del Pd)Queste tre citazioni colgono un punto fondamentale: la costituzione non è una legge come lealtre. Viene prima di ogni legge e deve stare sopra qualsiasi Governo, mentre in questo caso ilGoverno è intervenuto in maniera diretta. L’Anpi non ha mai avuto una posizione immobilistae contraria al cambiamento, ma riteniamo che questa sia una brutta riforma perché il Senatoviene ridotto ad una sorta di dopolavoro, con una base rappresentativa molto debole, pur con-servando rilevanti compiti e prerogative (modifica della Costituzione, trattati internazionali,elezione del Presidente). Inoltre il meccanismo di formazione delle leggi è talmente compli-cato che potrebbe paralizzare l’attività legislativa. Il rapporto tra Stato e Regioni, poi, viene com-pletamente ribaltato, restaurando un vero e proprio statalismo centralista. Infine, altera in modo radicale un delicato equilibrio tra i diversi poteri dello stato, con un pre-dominio del potere esecutivo del governo sul potere legislativo del parlamento, e indeboliscel’autonomia di importanti organi quali il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale.Il giudizio diviene ancora più negativo considerando che la riforma si intreccia con la nuo-va legge elettorale (Italicum). Avremo una sola Camera con compiti politici, eletta con unalegge fortemente maggioritaria, che rischierà di premiare una forza politica minoritaria al pri-mo turno. Non paventiamo nessun rischio di dittatura autoritaria, ma segnaliamo che la go-vernabilità è enfatizzata a scapito della rappresentanza, anche perché i cittadini non potrannoscegliere i propri candidati: i capilista sono bloccati e sarà possibile avere la stessa candi-datura in dieci collegi diversi, e in questo modo la composizione della Camera sarà decisain gran parte dalle segreterie di partito. ■

Dalla Prima...Le ragioni del NO

Sportello Incaa cura di Davide Carlo Capelletti*

Gentile Inca/Cgil

sono Ambrogina e vorrei capire perché nel mese di agosto

ho ricevuto dall’Inps una comunicazione per richiedermi

indietro 3760 euro. Dicono che revocano l’invalidità perché

non ho presentato il Red del 2013. Potete aiutarmi? Grazie.

Cara Ambrogina, confermo, ahimè, che l’Inps sta inviando comunicazioni di in-debito e di revoca delle prestazioni collegate al reddito (in-validità civili, reversibilità, integrazioni al trattamento mini-mo, maggiorazioni sociali, ecc. ecc.) degli anni 2012 (campagnaRed 2013) e anno 2013 (campagna Red 2014). Ti suggeriamo di presentarti ai nostri sportelli Inca per pre-sentarci la copia dei Red relativi agli anni 2012/2013. Se nonhai inviato i Red procederemo immediatamente ad inviare laricostituzione, come indicato nella lettera che hai ricevuto,entro il 14/10/2016.Non escludiamo che l’operato dell’Inps possa essere illegit-timo e che quindi vada contestato con presentazione di ricorsiamministravi e/o giudiziari da valutare tuttavia non in questasede ma ai nostri sportelli. ■

* Davide Cappelletti è il nuovo direttore del patro-

nato Inca Monza e Brianza. Ha 34 anni, è laureato

in scienze dell’amministrazione a Milano e lavora

all’Inca dal 2011 occupandosi di previdenza nel

settore pubblico e privato nonché di previdenza

complementare. Da questo numero assume la ge-

stione della rubrica Sportello Inca.

La violenza tra le mura do-mestiche è commessa perpiù del 90% dei casi da uomi-ni contro donne. Ogni anno inItalia vengono uccise 130/150donne, quasi tutte da par-tner, ex, fratelli o padri. È sta-to coniato, per questi delitti,il termine femminicidio.Da molti anni si riflette sullanecessità di avviare un pro-cesso culturale che metta ingrado i partner di supportarele fasi difficili nelle relazioni di coppia e famigliari, evitandol’innesco di violenza fisica e psicologica. È stata creata una rete di servizi in grado di accogliere le don-ne vittime di abusi e violenze; si è operato per superare gliostacoli alla piena parità di genere e per eliminare ogni for-ma di discriminazione. Ciò nonostante questo triste fenomenonon accenna a diminuire. Perché molte donne lo subiscono passivamente? Quali sonoi condizionamenti sociali e culturali che lo alimentano? Per-ché molti maschi vivono i rapporti di coppia e famigliari comese ne fossero i padroni? Per esaminare a fondo queste pro-blematiche Spi, Fnp e Uilp e Cgil Cisl Uil Brianza hanno or-ganizzato, in occasione della giornata internazionale controla violenza delle donne, una iniziativa di confronto con psi-cologi, polizia di Stato e alcuni centri per uomini maltrattanti. Per migliorare le capacità di relazione con le donne e figli è,infatti, utile partire anche dal vissuto di questi soggetti, dan-do loro voce e ascoltando le loro riflessioni sulle difficoltà,paure, insicurezze e sugli stereotipi culturali. “La violenza non risolve mai i conflitti, e nemmeno diminui-sce le loro drammatiche conseguenze.” ■

La parola ai maschi

25 novembre contro la violenza sulle donne

di Gloria Giannessi

SpiInsieme04-05.2016 Brianza 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 15:54 Pagina 2


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