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Spin! 11

Date post: 29-Feb-2016
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Eleventh issue of the International European State School Altiero Spinelli – Torino newspaper. Undicesima uscita del giornale della Scuola Internazionale Europea Statale Altiero Spinelli – Torino
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MEET A TEACHER FULVIO GAMBOTTO: un filosofo d’altri tempi Q uando mi è stato chiesto di intervistare un professore per il giornalino della scuola, ho subito pensato al pro- fessor Gambotto. Sarà perché insegna la mia materia pre- ferita? Non saprei dire… Comunque, dopo un’ora di chiac- chiere decisamente proficue, ecco cosa è emerso. Buongiorno, professore. La prima domanda che vor- rei farle è: come, e quando, ha deciso cosa voleva fare all’università? Non è stata una decisione semplice, fino all’ultimo rimasi indeciso tra filosofia e matematica, altra materia che mi af- fascinava molto, e la scelta definitiva la feci nell’estate tra la quinta liceo e l’iscrizione all’università. La scelta fu de- cisamente osteggiata in famiglia, i miei non furono troppo contenti. E poi, finiti gli studi, come ha deciso di fare l’insegnan- te? In realtà fu un caso: la mia vicina di casa insegnava in una scuola privata e mi disse che cercavano un insegnate di storia e di lettere. Cominciai così, facendo poche ore, e poi ho continuato. Io ho l’impressione che noi studenti ci rendiamo poco conto di tutto il lavoro che c’è dietro alle ore di spiega- zione in classe. Lei come prepara le sue lezioni? Allora, quando ero giovane e avevo appena cominciato a in- segnare, ogni ora di lezione richiedeva parecchie ore di pre- parazione, che non voleva dire solo ripassare l’argomento, ma anche andare a leggere qualche libro di didattica, per- ché l’università ti prepara alla conoscenza dell’argomento, ma non al saperlo trasmettere, quest’argomento. Dovevo studiare bene il linguaggio da usare, semplificarlo affin- ché fosse comprensibile anche a dei ragazzi giovani, che dell’argomento sapevano poco o niente. Ora sono più velo- ce, però è molto difficile che io arrivi in classe senza avere preparato, almeno mentalmente, quello che voglio dire. E rispetto alla correzione dei compiti cosa mi dice? Ecco, correggere un compito in classe è difficile: in una classe da venticin- que persone, alla fine di una verifica io raccolgo venticin- que ore di lavoro. Mi ci vuole circa un’o- ra per correggere quattro compiti, procedendo veloce- mente, quindi vuol dire almeno cinque ore abbondanti di lavoro per classe. Riguardo a come si corregge un compi- to, beh, se la risposta è corretta è facile, ma se c’è qualco- sa che non torna devo capire che cosa lo studente effetti- vamente sa: è stato un problema linguistico, il linguaggio non ha retto le conoscenze o c’è effettivamente una lacuna sull’argomento? Non è sempre facile capirlo. Passando a domande più “leggere”, qual’è il suo filoso- fo preferito? Ah, questa non è assolutamente una domanda facile: di- pende dagli argomenti. Se parliamo di logica probabilmen- te Aristotele, ma su altri temi Kant è stato un gigante. O an- che Nietzsche, anche se non è universalmente amato. Se dovesse scegliere un libro da consigliare, un libro che, secondo lei, deve essere letto, quale sarebbe? Altra domanda difficile: io ho decisamente apprezzato il “Piccolo Principe”, ma anche “Il nome della rosa”, o gli scrit- tori sud americani, tipo Borgez, che io trovo tutti eccezio- nalmente bravi. E vogliamo saltare Kafka? E come si può non leggere “Delitto e Castigo”? Il mio consiglio è di legge- re, e di cominciare da Pennac. Un’ultima domanda: lei ama il suo lavoro? Sì, mi piace molto. Perfetto, grazie per il suo tempo, e arrivederci! Arrivederci. - COSTANZA DANISI 4E News dall’Altiero Spinelli di Torino istitutoaltierospinelli.eu SPIN! 11 March - April 2014 “La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà!” Altiero Spinelli COMPRENDE ANCHE LO SPINELLI I l 12 aprile 2014, insieme ad alcuni compagni di quarta e quinta, ho avuto il piacere di partecipare al programma televisivo di Rai tre: “Ambiente Italia”. Durante questa puntata sono stati trattati diversi argomenti interessan- ti come la questione sismica italiana, la situazione delle periferie e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. La problematica principale affrontata era appunto quel- la riguardante i rifiuti radioattivi. L’Italia, come molti altri paesi europei, ha un passato nucleare; infatti vi erano diverse centrali nucleari nel nostro paese che furono poi dismesse nel 1987 in seguito ad un Referendum. Pur non producendo più energia nucleare, rimane il proble- ma dello smaltimento dei rifiuti radioattivi. Nel 2003 la Basilicata era stata scelta come il luogo idoneo per la costruzione di un deposito radioattivo. Naturalmente gli abitanti della regione si sono opposti a tale decisione e, per diverse settimane, hanno deciso di esprimere il loro scontento manifestando e occupando luoghi pubblici. Continua a pagina 5... issu.com/siesspin scuolainternazionaleeuropea.ning.com
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MEET A TEACHERFULVIO GAMBOTTO: un filosofo d’altri tempi

Quando mi è stato chiesto di intervistare un professore per il giornalino della scuola, ho subito pensato al pro-

fessor Gambotto. Sarà perché insegna la mia materia pre-ferita? Non saprei dire… Comunque, dopo un’ora di chiac-chiere decisamente proficue, ecco cosa è emerso.

Buongiorno, professore. La prima domanda che vor-rei farle è: come, e quando, ha deciso cosa voleva fare all’università?Non è stata una decisione semplice, fino all’ultimo rimasi indeciso tra filosofia e matematica, altra materia che mi af-fascinava molto, e la scelta definitiva la feci nell’estate tra la quinta liceo e l’iscrizione all’università. La scelta fu de-cisamente osteggiata in famiglia, i miei non furono troppo contenti.

E poi, finiti gli studi, come ha deciso di fare l’insegnan-te?In realtà fu un caso: la mia vicina di casa insegnava in una scuola privata e mi disse che cercavano un insegnate di storia e di lettere. Cominciai così, facendo poche ore, e poi ho continuato.

Io ho l’impressione che noi studenti ci rendiamo poco conto di tutto il lavoro che c’è dietro alle ore di spiega-zione in classe. Lei come prepara le sue lezioni?Allora, quando ero giovane e avevo appena cominciato a in-segnare, ogni ora di lezione richiedeva parecchie ore di pre-parazione, che non voleva dire solo ripassare l’argomento, ma anche andare a leggere qualche libro di didattica, per-ché l’università ti prepara alla conoscenza dell’argomento, ma non al saperlo trasmettere, quest’argomento. Dovevo studiare bene il linguaggio da usare, semplificarlo affin-ché fosse comprensibile anche a dei ragazzi giovani, che dell’argomento sapevano poco o niente. Ora sono più velo-ce, però è molto difficile che io arrivi in classe senza avere preparato, almeno mentalmente, quello che voglio dire.

E rispetto alla correzione dei compiti cosa mi dice?Ecco, correggere un compito in classe è difficile: in una

classe da venticin-que persone, alla fine di una verifica io raccolgo venticin-que ore di lavoro. Mi ci vuole circa un’o-ra per correggere quattro compiti, procedendo veloce-mente, quindi vuol dire almeno cinque ore abbondanti di lavoro per classe. Riguardo a come si corregge un compi-to, beh, se la risposta è corretta è facile, ma se c’è qualco-sa che non torna devo capire che cosa lo studente effetti-vamente sa: è stato un problema linguistico, il linguaggio non ha retto le conoscenze o c’è effettivamente una lacuna sull’argomento? Non è sempre facile capirlo.

Passando a domande più “leggere”, qual’è il suo filoso-fo preferito?Ah, questa non è assolutamente una domanda facile: di-pende dagli argomenti. Se parliamo di logica probabilmen-te Aristotele, ma su altri temi Kant è stato un gigante. O an-che Nietzsche, anche se non è universalmente amato.

Se dovesse scegliere un libro da consigliare, un libro che, secondo lei, deve essere letto, quale sarebbe?Altra domanda difficile: io ho decisamente apprezzato il “Piccolo Principe”, ma anche “Il nome della rosa”, o gli scrit-tori sud americani, tipo Borgez, che io trovo tutti eccezio-nalmente bravi. E vogliamo saltare Kafka? E come si può non leggere “Delitto e Castigo”? Il mio consiglio è di legge-re, e di cominciare da Pennac.

Un’ultima domanda: lei ama il suo lavoro?Sì, mi piace molto.

Perfetto, grazie per il suo tempo, e arrivederci!Arrivederci. - COSTANZA DANISI 4E

News dall’Altiero Spinelli di Torino

istitutoaltierospinelli.eu SPIN! 11 March - April 2014

“La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa,

e lo sarà!” Altiero Spinelli

COMPRENDE ANCHE LO SPINELLI

Il 12 aprile 2014, insieme ad alcuni compagni di quarta e quinta, ho avuto il piacere di partecipare al programma

televisivo di Rai tre: “Ambiente Italia”. Durante questa puntata sono stati trattati diversi argomenti interessan-ti come la questione sismica italiana, la situazione delle periferie e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. La problematica principale affrontata era appunto quel-la riguardante i rifiuti radioattivi. L’Italia, come molti altri

paesi europei, ha un passato nucleare; infatti vi erano diverse centrali nucleari nel nostro paese che furono poi dismesse nel 1987 in seguito ad un Referendum. Pur non producendo più energia nucleare, rimane il proble-ma dello smaltimento dei rifiuti radioattivi. Nel 2003 la Basilicata era stata scelta come il luogo idoneo per la costruzione di un deposito radioattivo. Naturalmente gli abitanti della regione si sono opposti a tale decisione e, per diverse settimane, hanno deciso di esprimere il loro scontento manifestando e occupando luoghi pubblici.

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issu.com/siesspin scuolainternazionaleeuropea.ning.com

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SPIN-PROUD

SPINNERS

SPIN! 11

TEENAGER’S DREAMSeventeen years old and only one dream, one

passion, a passion for photos

This dream came true on November 27th when Elisa Carucci organized her first gallery at the Blanc in Pi-

azza Vittorio. I asked her some questions about her ex-hibition.

Why do you take pictures of your friends?I take pictures of my friends and also the girls that I meet

on the street because they fascinate me. I love people’s expressions and their nuances. By studying here at the International European School ‘Altiero Spinelli’, I get to know many foreign people. So, sometimes, my pictures represent girls who aren’t Italian. What also excites me are the different cultures I can photograph.

How did you discover your passion for photos?Four years ago I went out with my best friend and I be-gan to take pictures. All this started as a game and I re-

ally didn’t think that photography would become the fuel of my life.

Who is your idol in photography?I’ m inspired by whoever does art like me, which means by whoever has positive artistic energy. Théo Gosselin, Ryan McGinley, Ren Hang and many others are my inspirers. Life in itself is my first inspiration.

What is your objective?My objective is to follow my dream and carry it forward for a lifetime. I want to arouse emotions in people and I would like to receive them from people. I know that art is my way of life.

“Everyone has eyes like a shutter and a mind like a lens. We just have to play with them and create art.” - ESTER ZIARATI 1E

MATHS DAY

You can think of it as a competition or as a way to be together with your schoolmates and your peers,

learning and enjoying yourself, but whichever way you think ,it is a great occasion to do something different and exciting.On march 7th our school joined “La Festa Della Matematica” at the Lingotto, an event that consists in various interesting and fun conferences on peculiar aspects of the subject. In the morning there were also many stands, where each school had the chance to exhibit projects on a particular theme, giving everyone the op-portunity to create something as well. Our school’s stand was on origami: the table was full of different shapes and things made out of paper. Our stand won 3rd prize (Torredimare Elisa, Fiore Silvia, Caliandro Ileana, Cantames-sa Carlotta, Danisi Costanza, Macario Alberto, Rubbera Annalisa e Torredimare Marco)! In the afternoon each school could take part in the official competition with 7 students of all ages. Each team needed to solve 24 problems to enter the Cesenatico semifinals. Our team (Alessandro Comai, Francesca Pontanari, Marco Torredimare, Stefano Negri Merlo, Giovanni Grosso, Davide Garrone e Irene Pog-giolini) was 7th and we are going to the national competition at Cesenatico, near the seaside! In addition the conferences were very well pre-

sented and quite amazing as well: the one I attended was on “Magic VS Mathematics” and the presenter was a lot of fun. For example I particularly appreciated when he showed us a video where there was a man with a triangle that could be divided into small squares. He showed us how you can make a triangle that had the same perim-eter and area taking out up to 3 squares! Having attended the event, I think that it is a useful and efficient way to get teens to know and love math. In fact I was amazed by the quantity of students that at-tended. Probably most of us won’t study math at Uni-versity, but it was great to see so many people involved. And mostly, we were able to see that maths isn’t only a subject, but a language and, as all languages, it has its mysteries and its appeal. – IRENE POGGIOLINI 1E

“Probably most of us won’t study math at University, but

it was great to see so many people involved”

Photo by ELISA CARUCCI 4D

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Una “piccola crepa” tra l’occidente e ciò che rimane degli ex paesi sovietici.

Transnistria: è questa la piccola fascia di territorio su cui ci dobbiamo concentrare: dov’è, che cos’era e

cosa è ora.La Transnistria è un piccolissimo territorio accanto alla Moldavia; è uno stato indipendente, ma non è ricono-sciuto dal diritto internazionale; è sotto tutela russa e rivendicato dalla Moldavia.Un tuffo nella storia ci consente di scoprire che è sem-pre stato sottomesso: dai Romani, dalle tribù slave e dai nomadi turchi, fino all’URSS. Negli anni Ottanta ot-tenne l’indipendenza, ma la speranza dei suoi cittadini di essere finalmente un paese indipendente non durò

a lungo, poiché la Moldavia continuò a rivendicarla e dal 2003 Stati Uniti e Unione Europea im-posero restrizioni alla leadership della Moldavia sulla que-stione della Transni-stria. Ma cosa c’en-tra la Transnistria con quello che sta succedendo tra la Russia e l’Ucraina?Un piccolo territo-rio, sì, ma con una potenza inimmagi-

nabile: la Transnistria per i Russi è una delle risorse più importanti. Qui avvengono scambi commerciali di tutti i generi, secondo alcuni anche di armi nucleari. Se l’Ucrai-na venisse annessa all’Unione Europea la penisola di Cri-mea e la Transnistria verrebbero “sottratte” alla Russia e insieme a loro ingenti ricchezze non tutte lecite … Basta una piccola fiamma perché scoppi un incendio: i cittadini frastornati, preoccupati e senza più riferimenti lo sanno. È questo che vogliamo da una nuova Europa moderna? Dalla nostra Europa? - CARLOTTA PAIROTTI 1D

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SPIN-WORLD

SPIN! 11

Mauro Covacich, special guest allo “Spinelli”

Mauro Covacich è uno scrittore triestino ed è nostro gradito ospite nell’ambito dell’iniziativa “Adotta uno scrittore” (Salone del Libro 2014). Ci spiega, prima di tutto, perché ha deciso di scrivere. Lui, una persona pragmatica e con un atteggiamento “doveroso” nei con-fronti della lettura durante gli anni del liceo, ci racconta che leggendo “Il castello” di Kafka, il libro che ha scelto di presentarci, ha pensato che “la voce dentro il libro” fosse

rivolta a lui, si è sentito direttamente coinvolto. Aggiunge che “ora la letteratura mi serve; è grazie a questo libro se ora sono così, se ora sono scrittore”. Di che cosa parla questa voce dentro il libro? Un agrimensore, il misterio-so K., viene chiamato al castello da un conte; K. accetta l’incarico e inizia la propria ricerca; si ferma in diverse località, ma non sempre viene accettato. Lui è lo stra-niero: si trova in un mondo che è apparentemente il suo, ma non riesce a comprenderlo. Gli altri personaggi sono diffidenti: secondo Covacich, si è diffidenti verso gli altri, gli “stranieri”, perché non sappiamo chi siamo noi. Sono gli altri a dirci chi siamo, proprio come quando si nasce, e sappiamo chi siamo in base a quello che facciamo. I ragazzi della IIB, la classe che ha aderito all’iniziativa, hanno ascoltato con attenzione e hanno rivolto a Cova-cich alcune domande: gli hanno chiesto se la passione per la scrittura fosse nata prima o dopo aver letto questo libro. “E’ nata contemporaneamente con la lettura del libro”, ha riposto l’ospite. Ha poi aggiunto che per lui la scrittura è “tentativo per risolvere problemi”. Incluso quello, molto attuale, dell’identità - e dei diritti – di cia-scuno di noi. Questo è soltanto il primo di tre appuntamenti con Co-vacich: la prossima volta discuteremo con lui del suo ro-manzo “A perdifiato”… E infine gli presenteremo alcuni racconti di Alice Munro, la scrittrice alla quale è stato attribuito l’ultimo Nobel per la letteratura. - CARLOTTA PAIROTTI 1D

“Ha pensato che “la voce dentro il libro” fosse rivolta a lui, si è sentito direttamente

coinvolto”

“Un piccolo territorio, sì, ma con una potenza inimmaginabile”

Russia e Ucraina, una contesa dalle mille sfaccettature.

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SPIN-SCHOOL

SPIN! 11

New School? Different

Last year, in 2013, the Altiero Spinelli middle school was forced to move out of its original buildings

and is presently located in Corso Tortona, sharing the building with another elementary school. Stu-dents have very different and contrasting opinions, but the majority prefers the “old school”. That’s what the 3rd and the 2nd years’ students call the previous location of our middle school, remember-ing it as our home, and feeling now like strangers in this new building, like we don’t belong.

Simply from the outside, the Mu-ratori, our “new school”, looks a bit old. The walls are all brown and the Spinel-

li’s entrance is the size of the small room in Alice in Wonderland –quite small for around 330 students and 20/30 teachers!- and dyed an old, faded blue, mixed with pine green. The building is literally divided: the school’s flags mark the end of “our piece of playground” and the start of the elementary kids’ one, the entrances are separated and the elementary school kids eat at dif-ferent hours: what nice cohabitation! This was also the case in the other school, but the areas weren’t divided as in our present school: we shared the courtyard, not split it in two. Our timetables were different and so we didn’t really meet, but that was accidental, it was not done on purpose to keep us separate. This school has wider classrooms and a larger num-

ber of them than the old one, but the gym is smaller and the changing rooms are tiny. The girls’ chang-ing room is actually a space supposed to go to the administrative office. Once on the top floor, you see an endless corridor that cracks to leave space for doors here and there. The boys’ bathroom is placed at the start of the cor-ridor, while the girls’ one is at the end, and, if you’re far from the bathroom, you might not even get a chance of seeing it during the day because of the teacher’s fear of you wasting too much time on the way there and back. This was not the case in our old school: the rooms were all very close to each other and there were bathrooms for boys and girls on ei-ther side. I have to admit, though, that in the old building we were all squashed in together and in addition, the offices fit in perfectly into our old classrooms. We know the school had to move, so now we are trying to take advan-tage of what we have! - EMMA

POGGIOLINI 3B

Trash AlertOur garden is asking for help.

One of the world’s biggest problems these days is consumption: we buy products that we either use

or eat. They all come in some sort of packaging, often not bio-degradable. Once we use these products, we don’t need their packaging anymore, soit immediately becomes

t r a s h . Some of it ends up in the litter or r e c y c l i n g bins, but not all of it. There is always s o m e o n e that throws it on the g r o u n d , thinking it won’t do

much damage to nature. Unfortunately it does. Trash like plastic or non biodegradable packaging is a huge waste of materials that could be reused and/or recy-cled, and ,at the same time, it is poisonous for nature due to all the chemicals it contains. Furthermore it makes the environment ugly and dirty, as you can see very often in our school garden. Here is one of the plac-es where we can find more trash on the ground than in the bins. It seems some people are too lazy to stand up and put the trash in the bin, or perhaps they just don’t care, so they throw it on the ground, thinking that no-body will notice it. Take a look around the tables and benches, or any-where around our garden: you will always find trash on the ground. Wouldn’t you like to sit on the grass one day, without worrying about it being covered in trash? The solution to this problem is very simple. All we have to do is to always respect nature and throw our trash where it is supposed to go. Our simple act today will be helpful to our planet tomorrow. - ANDA MIHAILIUC 2B

Picture by ZEPHIA BARLOW-EVANS 5B elementary school

“Remembering it as our home, and feeling now like strangers in

this new building, like we don’t belong”

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...continua da pagina 1

Rimane purtroppo il problema che tra meno di un mese l’ISPRA (L’Istituto Superiore per la Protezione e

la Ricerca Ambientale) deve decidere i criteri per la scel-ta di un deposito di rifiuti radioattivi. Sfortunatamente l’Italia, essendo uno territorio sismico, ha pochi spazi adeguati alla costruzione di un deposito. Come ha spiegato il professore Corrado Cigolini, esper-to di terremoti, il futuro giacimento di rifiuti radioattivi non può assolutamente situarsi in una regione sismica, in quanto le scosse dei terremoti possono danneggiare facilmente le strutture che isolano le radiazioni nucleari.

Col prosegui-mento della puntata, ab-biamo parlato della manca-ta attenzione delle strutture private e pub-bliche situate nelle periferie italiane. Da-vide Ferrario, regista del film “La Luna su To-rino”, ha detto che secondo

lui le periferie italiane dovrebbero essere migliorate. Ci sono molti spazi urbani con un grande potenziale che però non viene sfruttato. Rivitalizzare e abbellire un quartiere non è un’impresa impossibile ed un esempio concreto di tale processo è il Campus Luigi Einaudi. Partecipare a questo programma televisivo è stata una grande opportunità. Non solo abbiamo avuto modo di sentire il parere di esperti riguardo problematiche che riguardano tutti noi, ma personalmente ho avuto molti spunti di riflessione. (Per chi si è perso la puntata e ha piacere di vederla, la può trovare sul sito www.rai.tv) - REBECCA JONES 4E

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SPIN-CULTURE

SPIN! 11

The strange legend related to the Chinese horo-scope

Every culture has its own planning of time: the Chinese calendar has 12 different

years symbolized by 12 different animals. There are many legends related to the birth of such a strange calendar. One says that the emperor told all the animals that the

next day the first 12 animals that got to his palace were to be rewarded. The animal that got to the emperor’s

palace first was the mouse 老鼠 followed by the ox

牛, the tiger 老虎, the rabbit 兔子, the dragon 龙, the

snake 蛇, the horse 马, the sheep 羊, the monkey 猴子,

the rooster鸡, the dog

狗 and the pig 猪. They each were assigned a year every 12 years. Another story related to this one is about the cat and the mouse. Want-ing to be the winner, the previous night the cat had asked the rodent to wake him up, but the mouse didn’t because he obviously wanted to be the first to get to the palace. The cat got so angry that since then the two are mortal ene-

mies. This is thought to be the reason why cats and rats can’t stand each other. When someone asks you what sign you are in China you should answer with the animal that represents the

year you were born in. 你属什么?(ni shu shenme) is the question used to ask someone his/her sign. This

year is the 马 year. There isn’t an exact date that marks the change between an animal and another, but it goes according to the Chinese New Year. So, for example, in 2015 the Chinese New Year will be on the 19 of February:

until the 18 it will be 马, from the 19 it will be 羊. Check the map below and learn what your sign is! – IRENE POGGIOLINI 1E

CHINESE HOROSCOPE AND CALENDAR

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SPIN-EVENTS

SPIN! 11

SOLUZIONE: Museo Egizio

TORINO SECRET

Non è il più grande fra tutti quanti,

ma contiene fra i reperti più importanti

per le vie del centro lo puoi trovare

per i turisti è una meta popolare

da molte scuole è visitato

indovinate a che cosa ho pensato!- ESTER ZIARATI 1E

Foto di ELISA CARUCCI 4D

Romanique et sympatique

Dans un Pays, entre l’Inde et l’Iran, vivait un roi qui avait perdu sa femme. Le roi était triste, aucune

femme ne pouvait la remplacer. Il faisait tuer toutes les jeunes filles après avoir passé une nuit avec cha-cune d’entre elles. Un jour, une femme jeune et astu-cieuse trouva une façon de rester en vie : elle avait commencé de raconter une histoire sans en dire la fin. Chaque nuit, elle avait continué de raconter l’histoire, jusqu’à ce que le roi ne tombe éperdument amoureux d’elle.

Les étoiles brillent comme tes yeuxLe soleil brille comme tes cheveuxTu es douce comme un dessertEssentielle comme l’eau dans le désert

Rébus (2 3 6 4 3 6, 3 6 5 4!) :

Écris ici ton idée, au fond il y a la solution :

- élèves de 3D et 4AD

SPIN WINNERS

La XXX Edizione del Concorso «Diven-tiamo cittadini europei» i vincitori

sono:LOVISOLO Marta 5D Viaggio studio a Bruxelles, dall’1 al 3 aprile, già effettuato.TROVO’ Leilani 4C Viaggio studio a Bruxelles, dal 4 al 6 ottobre 2014.BOTTARO Chiara 4C Viaggio studio a Berlino, novembre 2014.

EYPSelezioni Nazionali del Parlamento Europeo dei Giovani:Christian PRANDI 4B and Rebecca JONES 4E partecipe-ranno alla sessione Internazionale del Parlamento Euro-peo dei Giovani in autunno a Kiev.

SportSci femmine campionesse regionali,Rugby maschi campioni regionali,Orienteering maschi secondi provinciali.

Festa della MatematicaSelezioni Provinciali per le Olimpiadi della Matematica: COMAI Alessandro 5D, PONTANARI Francesca 5D, NEGRI MERLO Stefano 4D, TORREDIMARE Marco 4E, GROSSO Giovanni 2E, GARRONE Davide 1D e POGGIOLINI Irene 1E participeranno alla Finale Nazionale dall’ 8 all’11 maggio a Cesenatico.

Nella competizione “Il Mercatino delle Idee”, TORREDIMA-RE Elisa 5E, FIORE Silvia 4B, CALIANDRO Ileana 4E, CAN-TAMESSA Carlotta 4E, DANISI Costanza 4E, MACARIO Al-berto 4E, RUBBERA Annalisa 4E e TORREDIMARE Marco 4E, con il loro stand si sono aggiudicati il 3° posto.Per più informazioni, vedi l’articolo “Maths Day” a pagina 2 - ESTER ZIARATI 1E

,!

Solution : Si ton tonton tond ton tonton, ton tonton tondu sera !


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