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SPIONAGGIO QUANDO I SEGRETI CORRONO NELL’ETERE Una lunga …++22-27-numbers-stations.pdf ·...

Date post: 30-Jan-2020
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© Detlev Vreisleben © The Conet Project SPIONAGGIO QUANDO I SEGRETI CORRONO NELL’ETERE L’incredibile vicenda delle numbers stations e delle radiotrasmissioni di messaggi segreti dalla Guerra Fredda ai giorni nostri. Ieri come oggi, a ogni latitudine, centinaia di radio trasmettono codici, musiche, sequenze di numeri o lettere, ben sapendo che verranno ascoltati da molte persone ma comprese e decifrate da pochi. Ora un libro racconta al pubblico italiano questa realtà che ci corre a fianco ogni giorno da decenni. Senza farsi afferrare e capire di Simon Mason L e cosiddet- te numbers stations sono delle trasmis- sioni radio in onde corte, in onda nel- le più diverse ore del giorno e con durate variabili, reperibili su molte frequenze e osserva- te e studiate ormai da decenni dai radioamatori di tutto il mondo. Queste trasmissioni misteriose, consistenti in voci che leggono gruppi di numeri o di lettere in alfabeto fonetico radiofonico, o da segnali in codice morse o impulsi sonori, sono precedute spesso da segnali di inizio trasmissione consistenti in brevi brani musicali, sequenze di lettere o scale di note, cicli- camente ripetuti a orari prefissati. Diversi studi, con- dotti indipendentemente da esperti di telecomunicazio- ni, hanno concluso che queste trasmissioni erano – e sono tuttora – impiegate da numerosi servizi segreti per trasmettere dei brevi messaggi di testo ai loro agen- ti sotto copertura o «dormienti» – i nostri vicini di casa o colleghi di lavoro, persone a noi care o sconosciuti che incrociamo nella vita di tutti i giorni... – operanti in altre nazioni. Le origini di questo metodo di trasmis- sione risalgono alla Grande Guerra, quando fu impie- Una lunga storia a ONDE CORTE STORIA IN RETE | 22 Aprile 2013 23 | STORIA IN RETE Aprile 2013 gato dall’Austria, mentre durante la Seconda guerra mondiale fu la BBC inglese a essere coinvolta nell’invio di radiomes- saggi in codice – tramite la lettura alla radio di serie di frasi convenzionali – ai propri agenti del SOE (Special Operations Executive) e alle forze della Resistenza in azione nei paesi occupati dalla Wehrmacht. Successivamente, negli anni della Guerra Fredda, que- sta tecnica di trasmissione fu usata abitualmente, con decine di numbers stations in onde corte usate dalla CIA statunitense, il KGB russo, il BND tedesco occidentale, l’StB cecoslovacco, l’MfS tedesco orientale, il Mossad israeliano… quello delle numbers stations fu uno dei segreti più gelosamente custoditi della Guerra Fredda se tutti questi governi, con un solo paio di ec- cezioni, hanno sempre negato per anni ogni legame con esse. Dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, que- ste trasmissioni subirono una sensibile diminuzione. Ma ultimamente, nuove numbers stations sono nate, al servizio di emergenti protagonisti geopolitici, cosicché radioamatori e ricercatori possono tornare a riempire i loro taccuini di sequenze di numeri e lettere, adesso an- che in cinese, indiano, coreano… e, con ogni probabi- lità, operazioni segrete e manovre di destabilizzazione saranno dettate ancora per molto tempo da aspre voci femminili, recitanti litanie di numeri nell’etere, tra lo Il «generatore voce e Morse» impiegato dai servizi segreti della DDR per produrre la voce femminile per le numbers stations Antenna a onde corte dietro l’hotel Dorchester a Londra
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© D

etlev Vreisleben

© The Conet Project

SPIONAGGIO QUANDO I SEGRETI CORRONO NELL’ETERE

L’incredibile vicenda delle numbers stations e delle

radiotrasmissioni di messaggi segreti dalla Guerra Fredda

ai giorni nostri. Ieri come oggi, a ogni latitudine, centinaia

di radio trasmettono codici, musiche, sequenze di numeri

o lettere, ben sapendo che verranno ascoltati da molte

persone ma comprese e decifrate da pochi. Ora un libro

racconta al pubblico italiano questa realtà che ci corre a

fianco ogni giorno da decenni. Senza farsi afferrare e capire

di Simon Mason

L e cosiddet-te numbers stations sono delle trasmis-sioni radio in onde corte, in onda nel-le più diverse

ore del giorno e con durate variabili, reperibili su molte frequenze e osserva-te e studiate ormai da decenni dai radioamatori di tutto il mondo. Queste trasmissioni misteriose, consistenti in voci che leggono gruppi di numeri o di lettere in alfabeto fonetico radiofonico, o da segnali in codice morse o impulsi sonori, sono precedute spesso da segnali di inizio trasmissione consistenti in brevi brani musicali, sequenze di lettere o scale di note, cicli-camente ripetuti a orari prefissati. Diversi studi, con-dotti indipendentemente da esperti di telecomunicazio-ni, hanno concluso che queste trasmissioni erano – e sono tuttora – impiegate da numerosi servizi segreti

per trasmettere dei brevi messaggi di testo ai loro agen-ti sotto copertura o «dormienti» – i nostri vicini di casa o colleghi di lavoro, persone a noi care o sconosciuti che incrociamo nella vita di tutti i giorni... – operanti in altre nazioni. Le origini di questo metodo di trasmis-sione risalgono alla Grande Guerra, quando fu impie-

Una lunga storia a ONDE CORTE

STORIA IN RETE | 22 Aprile 2013 23 | STORIA IN RETEAprile 2013

gato dall’Austria, mentre durante la Seconda guerra mondiale fu la BBC inglese a essere coinvolta nell’invio di radiomes-saggi in codice – tramite la lettura alla radio di serie di frasi convenzionali – ai propri agenti del SOE (Special Operations Executive) e alle forze della Resistenza in azione nei paesi occupati dalla Wehrmacht.

Successivamente, negli anni della Guerra Fredda, que-sta tecnica di trasmissione fu usata abitualmente, con decine di numbers stations in onde corte usate dalla CIA statunitense, il KGB russo, il BND tedesco occidentale, l’StB cecoslovacco, l’MfS tedesco orientale, il Mossad israeliano… quello delle numbers stations fu uno dei segreti più gelosamente custoditi della Guerra Fredda

se tutti questi governi, con un solo paio di ec-cezioni, hanno sempre negato per anni ogni legame con esse. Dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, que-ste trasmissioni subirono una sensibile diminuzione. Ma ultimamente, nuove numbers stations sono nate, al servizio di emergenti protagonisti geopolitici, cosicché radioamatori e ricercatori possono tornare a riempire i loro taccuini di sequenze di numeri e lettere, adesso an-che in cinese, indiano, coreano… e, con ogni probabi-lità, operazioni segrete e manovre di destabilizzazione saranno dettate ancora per molto tempo da aspre voci femminili, recitanti litanie di numeri nell’etere, tra lo

Il «generatore voce e Morse» impiegato dai servizi segreti della DDR per produrre la voce femminile per le numbers stations

Antenna a onde corte dietro l’hotel Dorchester a Londra

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