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Date post: 22-Mar-2016
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sportvicenza13
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Baldini è stato criticato a più non posso quando aveva già visto che di strada se ne sarebbe fatta ben poca con una rosa del genere. Infatti aveva collezionato dopo 6 giornate 2 p. con 10 gol subiti e 4 fatti. Uguale anche Cagni 2 p. con 12 reti subite e 5 reti fatte. Stessa frequenza e solita agonia in ottica futura. Cosa centrano Baldini o Cagni? Il Vicenza è la solita squadretta LA SOCIETÀ NON HA SOLDI MA ALMENO MAN- TIENE A GALLA IL PATRIMONIO BERICO. RESTA IL FATTO CHE GLI ACQUISTI DEL VICEN- ZA SONO I SOLITI SCARTI DELLE ALTRE SQUA- DRE ALTRIMENTI COME SI GIUSTIFICA IL DIF- FICILE CAMMINO IN CAMPIONATO? Abbruscato con i suoi goal e le sue prodezze balistiche, man- tiene a galla il Vicenza, 13 bersagli con una media sempre alta (l’anno scorso, invece, 19 reti piazzandosi secondo nella classifica cannonieri) mentre il suo compagno Frison, tra i pali, e protagonista in assoluto anche quest’anno, continua fare gli straordinari riempiendo le pagine dei più importanti giornali. Da due settimane voci confortanti anche sul nuovo acquisto arrivato in prestito dal Novara, Pinardi, il quale ha già fatto vedere buone cose nella prima gara a Torino sfio- rando il vantaggio, poi bene anche col Citta e a Livorno sette giorni fa ha realizzato il suo primo gol con la maglia bianco- rossa dimostrando grande cattiveria agonistica. Non siamo in grado di soffermarci su altri giocatori anche perché il ruo- lo di attaccante è sempre quello più in discussione rispetto agli altri. Sappiamo che tutti s’impegnano, ci mancherebbe altro. Purtroppo c’è chi risponde bene ed altri che magari per problemi fisici, compatibilità di carattere, ambiente od altro, perdono smalto mettendo in difficoltà anche coloro ricchi di energia col risultato finale che gli 11 che scendono in campo a malapena sono solo in 4 che tirano il carro. (Continua alla pagine 2/3) F.N. Turno di chiusura mercoledi LONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933 sulla statale Vicenza - Marostica OTTO STAGIONI DI FILA TRA ANSIA E AGONIA HANNO PORTATO LA PIAZZA E LA TIFOSERIA AD UNA ESASPERAZIONE! Giocatori e tecnico sembrano tirati come corde di vio- lino, i risultati sono poco confortanti e la classifica ini - zia a farsi preoccupante tendendo conto che dietro ai biancorossi il Modena deve recuperare tre gare mentre, Ascoli, Gubbio, Albinoleffe ed Empoli, una. Insomma sarà importante superare il Crotone, diretta concorrente per la salvezza, che sabato, col Grosseto, ha raggiunto il pareggio dopo il 90°, sufficiente per tenerlo legger - mente fuori dalle sabbie mobili, ad un solo punto dai biancorossi. Vicenza, invece, che arriva da una divisio- ne della posta contro il Livorno, un brodino per affron- tare il prossimo avversario senza magoni nello stoma- co, anche se il morale non promette nulla di buono per via di un girone di ritorno che ha lasciato il segno. Solo 2 punti dopo 6 giornate non sono confortanti, semmai, terrificanti!!! Ed è normale che la piazza e i tifosi, pre - occupati, contestino civilmente anche se, i giocatori, ultimamente non sembrano più gli stessi, mentre il tecnico esterna dicendo che in questo paese la tifoseria vorrebbe sempre vedere vincere la propria squadra e si arrabbia su certi atteggiamenti. Mister Cagni di questi tempi e, vista l’aria che tira, sarebbe meglio tenere la bocca chiusa. Mi creda è la via migliore per lei e per tutti. Risponda con i risultati e bacchetti di più certi suoi giocatori che non sanno ancora se il pallone è rotondo o quadrato. Vedrà che tutto si risolverà purchè, ci sia continuità in campionato e più umiltà da trasmettere ad una piazza e ad una tifoseria che ha sempre amato il calcio, soffrendo, quando c’era da soffrire, da 8 sta- gioni solo ansia ed agonia, esultando quando c’era da esultare, con la Coppa Italia, il bellissimo cammino in Coppa delle Coppe, i momenti con Guidolin primi in classifica, mentre negli anni ottanta con Rossi e Fabbri. Il calcio è uno sport stupendo ma non è per tutti. Il direttore responsabile Sabato 18 febbraio 2012 S E T T I M A N A L E S P O R T I V O CURIOSITÀ | MUSICA | SPETTACOLO | ATTUALITÀ DIRETTORE FABIO NOARO POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE Anno 55 - Numero 13 visita il portale di Sport Vicenza sport attualità cultura www.sportvicenza.com Editoriale Frison continua fare gli straordinari. È tra i giocatori più in forma del Vicenza e a giugno con ogni probabilità sarà ceduto. La società incasserà all’incirca 4 milioni di euro. Pinardi giunto in prestito dal Novara si sta rilevando un vero trascinatore e a Livorno ha segnato il suo primo gol in biancorosso. S’è già inserito bene all’interno del gruppo.
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Page 1: sportvicenza13

Baldini è stato criticato a più non posso quando aveva già visto che di strada se ne sarebbe fatta ben poca con una rosa del genere. Infatti aveva collezionato dopo 6 giornate 2 p. con 10 gol subiti e 4 fatti. Uguale anche Cagni 2 p. con 12 reti subite e 5 reti fatte. Stessa frequenza e solita agonia in ottica futura.

Cosa centrano Baldini o Cagni?Il Vicenza è la solita squadrettaLA SOCIETÀ NON HA SOLDI MA ALMENO MAN-TIENE A GALLA IL PATRIMONIO BERICO. RESTA IL FATTO CHE GLI ACQUISTI DEL VICEN-ZA SONO I SOLITI SCARTI DELLE ALTRE SQUA-DRE ALTRIMENTI COME SI GIUSTIFICA IL DIF-FICILE CAMMINO IN CAMPIONATO?

Abbruscato con i suoi goal e le sue prodezze balistiche, man-tiene a galla il Vicenza, 13 bersagli con una media sempre alta (l’anno scorso, invece, 19 reti piazzandosi secondo nella classifica cannonieri) mentre il suo compagno Frison, tra i pali, e protagonista in assoluto anche quest’anno, continua fare gli straordinari riempiendo le pagine dei più importanti giornali. Da due settimane voci confortanti anche sul nuovo

acquisto arrivato in prestito dal Novara, Pinardi, il quale ha già fatto vedere buone cose nella prima gara a Torino sfio-rando il vantaggio, poi bene anche col Citta e a Livorno sette giorni fa ha realizzato il suo primo gol con la maglia bianco-rossa dimostrando grande cattiveria agonistica. Non siamo in grado di soffermarci su altri giocatori anche perché il ruo-lo di attaccante è sempre quello più in discussione rispetto agli altri. Sappiamo che tutti s’impegnano, ci mancherebbe altro. Purtroppo c’è chi risponde bene ed altri che magari per problemi fisici, compatibilità di carattere, ambiente od altro, perdono smalto mettendo in difficoltà anche coloro ricchi di energia col risultato finale che gli 11 che scendono in campo a malapena sono solo in 4 che tirano il carro.(Continua alla pagine 2/3) F.N.

Turno di chiusura mercolediLONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933

sulla statale Vicenza - Marostica

OTTO STAGIONI DI FILA TRA ANSIA E AGONIA HANNO PORTATO LA PIAZZA E LA TIFOSERIA AD UNA ESASPERAZIONE!Giocatori e tecnico sembrano tirati come corde di vio-lino, i risultati sono poco confortanti e la classifica ini-zia a farsi preoccupante tendendo conto che dietro ai biancorossi il Modena deve recuperare tre gare mentre, Ascoli, Gubbio, Albinoleffe ed Empoli, una. Insomma sarà importante superare il Crotone, diretta concorrente per la salvezza, che sabato, col Grosseto, ha raggiunto il pareggio dopo il 90°, sufficiente per tenerlo legger-mente fuori dalle sabbie mobili, ad un solo punto dai biancorossi. Vicenza, invece, che arriva da una divisio-ne della posta contro il Livorno, un brodino per affron-tare il prossimo avversario senza magoni nello stoma-co, anche se il morale non promette nulla di buono per via di un girone di ritorno che ha lasciato il segno. Solo 2 punti dopo 6 giornate non sono confortanti, semmai, terrificanti!!! Ed è normale che la piazza e i tifosi, pre-occupati, contestino civilmente anche se, i giocatori, ultimamente non sembrano più gli stessi, mentre il tecnico esterna dicendo che in questo paese la tifoseria vorrebbe sempre vedere vincere la propria squadra e si arrabbia su certi atteggiamenti. Mister Cagni di questi tempi e, vista l’aria che tira, sarebbe meglio tenere la bocca chiusa. Mi creda è la via migliore per lei e per tutti. Risponda con i risultati e bacchetti di più certi suoi giocatori che non sanno ancora se il pallone è rotondo o quadrato. Vedrà che tutto si risolverà purchè, ci sia continuità in campionato e più umiltà da trasmettere ad una piazza e ad una tifoseria che ha sempre amato il calcio, soffrendo, quando c’era da soffrire, da 8 sta-gioni solo ansia ed agonia, esultando quando c’era da esultare, con la Coppa Italia, il bellissimo cammino in Coppa delle Coppe, i momenti con Guidolin primi in classifica, mentre negli anni ottanta con Rossi e Fabbri. Il calcio è uno sport stupendo ma non è per tutti. Il direttore responsabile

Sabato 18 febbraio 2012

S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À

D I R E T T O R E F A B I O N O A R O

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE

Anno 55 - Numero 13

visita il portale di Sport Vicenza

sportattualitàcultura

www.sportvicenza.com

Editoriale

Frison continua fare gli straordinari. È tra i giocatori più in forma del Vicenza e a giugno con ogni probabilità sarà ceduto. La società incasserà all’incirca 4 milioni di euro.

Pinardi giunto in prestito dal Novara si sta rilevando un vero trascinatore e a Livorno ha segnato il suo primo gol in biancorosso. S’è già inserito bene all’interno del gruppo.

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Sarà sempre la solita agonia!Arrabbiarsi non ha più senso

Calcio Vicenza. Pareggio a Livorno è un segnale positivo, ma soli 2 punti dopo 6 giornate, rispecchia l’andamento

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segue dalla prima

Ed è normale che escono gare brutte, sconfitte pesanti ed umilianti.Non vanno dimenticati le bandiere come Martinelli, che da molte stagioni difende i colori di questa maglia con pre-stazioni sempre sufficienti, lo stesso Zanchi anche se viene utilizzato di meno. Il promettente Rigoni e lo stesso Soligo vanno troppo a fasi alterne. Ultimamente si spendono parole confortanti su Maiorino, sara… ma tutti gli altri qualcuno può dirci dove sono e cosa stanno facendo? Bastrini, Bari-ti, Gavazzi, Paolucci, Botta, Giani e sorvoliamo gli acquisti Brighenti, Bianco e Possebon perché poco o per nulla an-cora schierati. Ci scusiamo se ne abbiamo dimenticati altri, significa che non hanno per nulla entusiasmato. Insomma è mai possibile che in questa rosa ci soffermiamo a parlare di soli quattro o cinque giocatori veri trascinatori?

S’È FATTO UN FILOTTO DI 8 PARTITE SENZA PERDERE ACCUMULANDO 16 PUNTI. È MAI POS-SIBILE INVECE SOLO 2 PUNTI DOPO SEI GARE?

Tutti a proclamare Cagni come il salvatore della patria, (con tutto rispetto per il bresciano) capace nel dare una sterzata e a riprendere il gruppo che s’era smarrito tra i boschi di Gallio. Vicenza guarito e riportato a caratteri cubitali dalla carta stampata e commentato come vero profeta dalle tv lo-cali. 16 punti in 8 gare sono decisamente un buon bottino ma conquistati con ogni probabilità per il rotto della cuffia altrimenti, come si spiega questo cataclisma? Gli avversari erano in rodaggio, oppure mancanti dei suoi uomini chiave, oppure perchè squalificati, altrimenti come si spiegano i soli 2 punti in 6 gare! (Continua a pag. 3)

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Martinelli e Zanchi sono le bandiere del Vicenza perché da molti anni difendono i colori biancorossi. Il secondo viene utilizzato di meno. Il continuo calcio mercato mette in confusione la tifoseria perchè se una volta ricordava a memoria il giocatore ora non più nemmeno se lo incrocia fisicamente per strada.

Abbruscato non riesce più ad esprimersi al meglio. Speriamo ritrovi la continuità e i suoi importanti gol.

Sabato 18 febbraio 2012

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Il Vicenza costa 10 milioni?Ecco perché non si vende!

Vicenza occhio alle spalle!

Sarà sempre la solita agonia!Arrabbiarsi non ha più senso

Pareggio a Livorno è un segnale positivo, ma soli 2 punti dopo 6 giornate, rispecchia l’andamento Calcio Vicenza. La cifra per acquistare il calcio Vicenza sarebbe alla portata di molti industriali

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LA SOCIETÀ NON HA MAI FATTO GRANDI STRA-TEGIE SUL MERCATO PER VIA DELLE POCHE RI-SORSE ECONOMICHE

Ha sempre operato sul mercato facendo piccoli passi, con scambi o formule di prestito pianificando anche delle buone trattative con giocatori intenzionati a riscattarsi dopo esser sempre stati in panchina oppure perché non rientravano più nei piani della società.

Ma anche operazioni illusorie e noi ne sappiamo qualcosa, di giocatori arrivati da altri club in prestito, altrimenti sarebbero rimasti ai box, decisamente una vera bufala! Ovvio che poi ti ritrovi con un 11 da mettere in campo dove ti rispondono i soli 3 o 4 e non puoi pretendere che la squadra vinca splendida-mente ed esca tra gli applausi. Devi solo sperare di portare a casa il risultato, sudando le pro-verbiali sette camicie e le urla di Baldini o Cagni, avranno solo un senso se, coloro che scenderanno sul rettangolo di gioco, si sacrificheranno, perchè chi va in campo, sono solo i giocatori, cioè quelli che decidono tutto. Avete visto a Modena? I calciatori hanno cacciato il tecnico voluto dalla società e hanno rivoluto quello precedente….

CROTONE ALLE PORTE POI A VARESE DA MA-RAN, GROSSETO IN CASA QUINDI DERBY A VE-RONA DA MANDORLINI E AL MENTI COL PADO-VA DI DAL CANTO

Florenzi ha salvato il Crotone oltre il novantesimo nella gara di sette giorni fa in casa contro il Grosseto (2-2) portando la sua squadra ad un solo punto dal Vicenza che proprio sabato a Vicenza si gioca uno spareggio sopravvivenza. Crotone che ultimamente a Vicenza ha sempre venduto cara la propria pel-le. Gabionetta non ci sarà per squalifica. Il Vicenza a questo punto deve solo vincere per non peggiorare il suo già disastro-so cammino anche perchè alle spalle il Modena deve ancora recuperare tre gare mentre una per Ascoli, Albinoleffe, Gub-bio ed Empoli. A questo punto la classifica potrebbe inguaiarsi maggiormente come sollevarsi battendo i rossoneri calabresi

visto che poi la comitiva berica sarà di scena sul campo nevato di Varese del diabolico Maran, poi in casa col Grosseto e final-mente Verona e Padova che con ogni probabilità decideranno del sorti. Per Cagni non resta che sperare sul buon senso dei giocatori, sulla giornata meno fredda e sull’apporto dei tifosi altrimenti aumenterà il gelo.

FORSE CI SARÀANCHE UN DEBITO DI SEI O SETTE MILIONI DI EURO CHE RALLENTA LA TRATTATIVA.

Ne abbiamo sentiti tanti di acquirenti pron-ti a rilevare il nuovo pacchetto di maggio-ranza per poi allontanarsi. I Cassingena sono disposti a cedere il Vi-cenza, anche se per il momento va il meri-to di tenere a galla il patrimonio berico a differenza di altri blasonati club che a fine stagione chiude-ranno i battenti (vedi già la Triestina, prossimamente anche Piacenza, Modena, Ascoli, Mantova, Spal, Como, Bari, Cro-tone, Albinoleffe, che con ogni probabilità ripartiranno più in basso) nella speranza di giungere ad una trattativa concreta. Ci lasciano perplessi queste frenate, questi silenzi, questa preoc-cupazione dei tifosi, e ci fanno pensare che quei 3 milioni, at-tuale costo del Vicenza, non appare una cifra così gigantesca, ma appetibile a molti industriali vicentini che però fanno mar-cia indietro, in quanto si vocifera, ma noi non siamo in grado di darvi la conferma, quando sentono la somma complessiva avvicinarsi ai 10 milioni di euro. Follia o verità?

segue dalla seconda

SEMPLICE!

Non è guarito il Vicenza, la squadra è più o meno la stessa ha solo ingranato una serie di risultati utili vincendo per fortuna per-ché non ricordiamo di aver visto quest’an-no un Vicenza spumeggiante e gagliardo.Solo col Torino seppur sconfitti in casa con Baldini in panca. Sia chiaro che i meriti a Cagni vanno dati ma non si può dare tutte le colpe a Baldini per i soli tre punti dopo 8 giornate visto che l’attuale andamento col bresciano, rispecchia quello che ha seminato lo sfortunato toscano che con ogni probabilità aveva già visto dove poteva arrivare il complesso berico.

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Sabato 18 febbraio 2012

Un punticino prezioso da Livorno ed ora sotto col Crotone diretta concorrente per la salvezza

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4Calcio serie B. I granata sperano di riavere i 3 punti dal Padova nella gara a luci spente all’Euganeo

Torino e Sassuolo in paradisoIl Pescara bloccato dalla neve

contro il frastornato Empoli mentre il Pescara di Zeman, che per il momento ha lasciato il primo posto, andrà far visita all’Albinoleffe. Il Brescia gioca contro i canarini gialli del Modena che da tre settimane riposano causa neve. Rischia la Reggina di Gregucci contro la Juve Sta-bia. Il Vicenza deve assolutamente battere il Crotone per non inguaiarsi.

* - 7 punti | ** - 4 punti | ***- 2 punti | **** -1 puntoJuve Stabia, Pescara, Padova, Sampdoria, Albinoleffe ed Em-

poli una gara in meno, Modena tre gare in meno

CLASSIFICA

SASSUOLOTORINO

PESCARAVERONAPADOVAVARESE

REGGINABRESCIA

SAMPDORIABARI***

CITTADELLA

GROSSETOJUVE STABIA**LIVORNOVICENZACROTONE ****MODENAEMPOLIALBINOLEFFEGUBBIOASCOLI *NOCERINA

3433302827242323232218

5353515145443938373634

1-11-02-00-22-21-0n.d.3-1n.d.1-23-2

1-13-12-10-20-20-02-32-10-22-12-3

LIVORNO - VICENZASAMPDORIA - ALBINOLEFFE

VERONA - ASCOLICITTADELLA - BRESCIACROTONE - GROSSETO

VARESE - GUBBIOPESCARA - JUVE STABIA

TORINO - NOCERINAMODENA - PADOVABARI - SASSUOLO

REGGINA - EMPOLI

RISULTATI 6^ GIORNATA RITORNOA

Gregucci con la sua Reggina non vuol fallire l’obiettivo play-off e spera di tornare con un buon bottino dalla trasferta di Castellammare di Stabia.

Classifica marcatori serie B

17 Immobile; 16 Sansone; 14 Tavano; 13 Abbruscato, Sau; 12 Sansovini, Sforzini, Jonathas; 10 Castaldo; 9 Cocco, Insigne, Papa N’Diaye, Pozzi, Dionisi; 8 Ceravolo, Caeta-no, Paulinho; 7 Caputo, Missiroli, Camppagnacci, Maah; 6 Caridi, Cutolo, Ciofani, Boakye, Bertani, Ragusa, Fio-renzi, Hallfredsson, Greco, Cacia; 5 Di Carmine, Cascione, Pichlmann, Buscè, Ruopolo, Danielvicius, Graffiedi, Bian-chi, Antenucci, Sgrigna, Feczesin, De Luca, Alfageme, Cellini, Catania.

Nessuna sorpresa in vetta alla classifica. In attesa del recupero del Pescara, fermato dal maltempo, vincono piemontesi, veneti ed emiliani. Mentre il Pescara riposa, tutte le big del campionato di serie B non sba-gliano un colpo. Torino e Verona vincono senza problemi, in casa, con le ultime due squadre in classifica, il Sassuolo espugna il difficile campo di un Bari in crescita. Rimane inavariato il distacco tra Nocerina, Ascoli, Gubbio, Albinoleffe ed Empoli. Continua,invece, il momento positivo di Sam-pdoria e Brescia che, rispondono alla fuga del Varese, in grande forma, e restano vicine al sesto posto valido per la zona play-off. Torna a vincere, dopo il pareggio con il Cittadella, il Sas-suolo di Pea che piega in trasferta il Bari per 2-1 con il solito Sansone. I granata impiegano un tempo per avere la meglio sulla Nocerina,fanalino di coda. Tiene il passo delle prime il Verona di Mandorlini che, chiude la pratica Ascoli solo nel finale. Terza vittoria di fila e sesto posto consolidato per il Vare-se di Maran. I leopardi battono di misura l’ostico Gubbio di Simoni grazie, a una rete di Rivas. Segue a cinque pun-ti e con una partita da recuperare la Reggina. La squadra di Gregucci batte in casa con sofferenza un Empoli in crisi di risultati. Tornano a sperare per un posto nei play offs la Sampdoria e il Brescia. La squadra di Iachini batte 1-0 l’Abinolef-fe con un gol di Pozzi al 25’ del primo tempo, rifila la seconda vittoria consecutiva, confermando il momento positivo che, non la vede perdere dal lontano 6 genna-io (sconfitta casalinga con il Varese 1-0) e, mantiene il distacco di sette punti dai veneti. C’è ancora da recupe-rare una partita per i liguri. A contendere un posto nelle eliminatorie c’è il Brescia di Calori che, batte in trasferta il Cittadella e, prova a credere nella rimonta, impensabile fino a qualche mese fa quando, le rondinelle viaggiavano nei bassi fondi della classifica. Nella media-bassa classifica finisce pari il match tra Cro-tone-Grosseto e Livorno-Vicenza. Questa settimana spicca il match tra il Sassuolo di Pea che ospiterà tra le mura l’ostico Varese di Maran in lotta play-off. All’Olimpico invece un confronto dal sapore di serie A tra i granata del Toro e i blucerchiati della Samp. Ventura contro Iachini: una sfida che promette scintille ma pure spettacolo. Test meno insidioso per il Verona che affronterà al Bentegodi il Gubbio, il Padova all’Euganeo

VICENZA - CROTONETORINO - SAMPDORIASASSUOLO - VARESE

LIVORNO - BARINOCERINA - CITTADELLA

PADOVA - EMPOLIASCOLI - GROSSETOVERONA - GUBBIO

BRESCIA - MODENAALBINOLEFFE - PESCARAJUVE STABIA - REGGINA

7^ GIORNATA DI RITORNO

TaccuinoLe partite della 7^ giornata di ritorno

La serie B gioca sabato 18 febbraio, ore 15:00Posticiposabato 18 febbraio, ore 18:00 Juve Stabia-Regginalunedì 20 febbraio, ore 20:45 Torino-Sampdoria

Le partite dell’ 8^ giornata di ritorno

Padova-Albinoleffe; Reggina-Ascoli; Gubbio-Brescia; Modena-Cittadella; Bari-Crotone; Empoli-Livorno; Juve Stabia-Nocerina; Pescara-Sassuolo; Grosseto-To-rino; Sampdoria-Verona; Varese-Vicenza

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Sabato 18 febbraio 2012

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5Calcio Triestina, l’avversario di turno.Calcio serie A.

La Juventus ha meno impegniIl Milan ha un buona squadra

Lotta tra bianconeri e rossoneri per lo scudetto. Riecco la Lazio, peccato per l’Udinese!

Ormai è ufficiale. La corsa per lo scudetto è a due. Saranno Milan e Juventus a con-tendersi il titolo 2012.L’Udinese, sconfitta proprio dai rossoneri, è a 6 punti dalla vetta. Ma è difficile fare i calcoli relativi alla classifica. Primo è il Milan con due punti di vantaggio sulla Juven-tus. Ma la squadra di Antonio Conte deve recuperare due partite (contro Parma e Bologna) e dunque ha la possibilità di riprendersi il primato. Sabato il Milan è stato a un passo dal baratro. Fino a un quarto d’ora dalla fine i rossoneri erano sotto di un gol, poi la rimonta, firmata da Maxi ed El Shaarawy.

SCONFITTE PER INTER-ROMA-PALERMONon stanno attraversando un buon periodo queste squadre e i loro presidenti, piuttosto imbufaliti, vedi Moratti e Zam-parini, vorrebbero cambiare il tecnico, con ogni probabilità aspettano la prossima gara prima di dare l’ennesima svolta. Giallorossi che vanno a fasi alterne e non convincono per niente.

RIECCO IL NAPOLIVince con un rotondo 2-0 sul Chievo e si rimette in marcia archiviando alcune prestazioni negative con la speranza di essere più continuo sul piano dei risultati e più aggressivo sul piano mentale. Lo chiede il tecnico Mazzarri vero tra-scinatore di questo Napoli.

IN CODAPunti importanti per il Siena che battendo la Roma fa un grande passo in avanti inguaiando il Bologna, in attesa di recuperare la gara con la Signora, ma pure l’Atalanta che continua perdere terreno. Vittoria importante anche per il Catania di Montella che raggiunge il Chievo e il Parma. Il Novara battendo l’In-ter agguanta il Cesena e insegue il Lecce sopra di soli 2 punti mentre i rossoblù, al quartultimo posto, sono a sei lunghezze. Un traguardo non impossibile! Guarda caso Mondonico e il suo Novara domenica ospiteranno l’ ex Atalanta mentre il Lecce ospita il Siena.

Mondonico è tornato ad allenare e promette sorprese al suo Novara, domenica scorsa vincente sull’Inter.

Nonostante gli scarsi risultati, Massimo Moratti ha fi-ducia nel suo gruppo e non vuol mollare, per lui la sta-gione è ancora lunga.

TaccuinoLe partite della 5^ giornata di ritorno

La serie A gioca domenica 19 febbraio, ore 15:00

Anticipivenerdì 17 febbraio, ore 20:45 Fiorentina-Napolivenerdì 17 febbraio, ore 20:45 Inter-Bolognasabato 18 febbraio, ore 20:45 Juventus-Cataniadomenica 19 febbraio, ore 12:30 Lecce-SienaPosticipidomenica 19 febbraio, ore 20:45 Palermo-Laziodomenica 19 febbraio, ore 20:45 Udinese-Cagliari

Le partite della 6^ giornata di ritorno

Chievo-Cesena; Lazio-Fiorentina; Napoli-Inter; Milan-Juventus; Cagliari-Lecce; Catania-Novara; Siena-Paler-mo; Genoa-Parma; Atalanta-Roma; Bologna-Udinese

1-23-10-01-11-20-00-10-01-00-3

Sabato 18 febbraio 2012

NOVARA - ATALANTAINTER - BOLOGNA

UDINESE - CAGLIARIJUVENTUS - CATANIA

GENOA - CHIEVOPALERMO - LAZIOCESENA - MILAN

FIORENTINA - NAPOLIROMA - PARMALECCE - SIENA

5^ GIORNATA DI RITORNOA

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6Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto L’avversario. Crotone che insegue il Vicenza ad una sola lunghezza, arriva dal pareggio tra le mura contro il Grosseto (2-2)

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - CROTONE | sabato 18 febbraio - ore 15:00

IL CROTONE DI DRAGO PRONTO PER LA DIFFICILE SFIDA CONTRO IL VICENZA“ Quando ho accettato l’incarico sape-vo quello che mi aspettava – ha aggiun-to Drago - ma questo è il mestiere che voglio fare e le responsabilità bisogna prendersele. Adesso per risalire abbiamo bisogno che tutti diano una mano: l’alle-natore, la squadra l’ambiente. La prima cosa che ho chiesto ai ragazzi è stata quella di emozionare i tifosi, ma abbiamo bisogno anche che i tifosi ci siano vicini e carichino di energia positiva la squadra”. Umile, ma allo stesso tempo deciso e prepa-rato, questo è il nuovo allenatore che dimostra di ave-re le idee chiare anche quando si parla di formazione uomini che devono scendere in campo. “Questa è una squadra costruita per giocare con un centrocampo a tre, e bisogna recuperare alcuni uomini importanti. Per quanto riguarda la partita di sabato scorso, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi perche hanno fatto tutto quel-lo che ho chiesto di fare. Dobbiamo migliorare ancora in cattiveria agonistica e malizia, e credere nelle nostre possibilità”.

In chiave formazione, la squadra che affronterà i ragazzi di Cagni dovrebbero essere quasi uguale a quella di sa-bato scorso. Certa l’assenza di Gabionetta al suo posto Tedeschi o Pettinari, il resto tale e quale.

Sono ventuno i rossoblu convocati da Massimo Dra-go, per la trasferta al Menti, in programma sabato 18 febbraio alle ore 15:00: Bindi, Belec, Abruzzese, Maz-

Il Crotone di Drago pronto per sputare fuoco ai berici

zotta, Calil, Eramo, Ciano, Vinetot, Florenzi, Natalino, Pettinari, Djuric, Tedeschi, Maiello, Migliore, Loviso, Galardo, Ligi, De Giorgio, Sansone e Pedro Correia.

Non fanno parte della lista lo squalificato Gabionetta, Giuseppe Caccavallo, Davide Colomba, Oussama Es-sabr, Francesco Checcucci. I rossoblu diffidati sono: Caetano Calil, Giuseppe Abruzzese, Pietro De Giorgio ed Alessandro Florenzi.

CROTONE (4-4-2)

Frison

Bastrini

Giani

ParoTonucci

Abbruscato

Rigoni

MartinelliBotta

Pinardi

Maiorino(Paolucci)

Belec

Djuric Maiello

Florenzi

EramoNatalino

Caetano

Pettinari

Mazzotta

Vinetot

Abruzzese

VICENZA (4-3-2-1)Allenatore Luigi CagniA disposizione in panchina:Acerbis, Pisano, R. Possebon, Soligo,Zanchi, Bianco, Paolucci (Maiorino)

Allenatore Massimo DragoA disposizione in panchina:Bindi, Sansone, Ciano,Loviso, Galardo, P. Correia, Tedeschi

PER LA TUA PUBBLICITA’ CHIAMA I NUMERI346 359 2062 - 347 2529083

Sabato 18 febbraio 2012

La posizione del Vicenza Dopo 6 gare del girone di ritorno

001001

1-02-41-10-14-11-1

Totale 2

BRESCIA - VICENZAVICENZA - SASSUOLO

ASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO

CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE

GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA

VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA

VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI

BARI - VICENZA VICENZA - REGGINA

2-00-11-10-14-21-12-20-21-12-12-12-11-03-10-12-21-10-31-02-20-0

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Totale 26

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7Mostre. La mostra, è realizzata grazie al generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna

[email protected]

A Ravenna omaggio a TestoriMAR Museo d’Arte della città di RavennaDal 19 febbraio al 17 giugno 2012

Dopo le mostre dedicate a Roberto Longhi (2003), a Fran-cesco Arcangeli (2005) e a Corrado Ricci (2008), il MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna prosegue la sua inda-gine su figure di primo piano della critica d’arte, rendendo omaggio a: Giovanni Testori (1923-1993). La mostra, realizzata grazie al generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, si inserisce nella programmazione del museo dopo le vaste rassegne dedicate ai Preraffaelliti (2010), in collaborazione con l’Ashmolean Museum di Oxford, e Arte in Italia nel se-condo dopoguerra (2011), sarà curata da Claudio Spadoni e sarà inaugurata il prossimo 19 febbraio per proseguire fino al 17 giugno 2012.Per l’occasione, oltre alla fondamentale collaborazione della Compagnia del Disegno di Milano, è stato costituito un prestigioso Comitato Scientifico composto da Andrea Emiliani, già direttore della Pinacoteca di Bologna, Mina Gregori, Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Ezio Raimondi, già Presidente dell’Istituto per i Beni Culturali, Alain Toubas e Claudio Spadoni.Figura complessa - pittore, drammaturgo, giornalista, sto-rico e critico d’arte Giovanni Testori si è distinto per il co-raggio di scegliere strade anche impervie perché distanti da quelle “maestre” dell’ufficialità.Il suo sguardo sulla pittura di realtà, intesa nella sua epider-mica evidenza, mostra tutta la miseria e lo splendore della vita. La preferenza verso temi protesi all’esaltazione delle domande ultime - le Erodiadi o le teste del Battista del Cai-ro, le Crocifissioni di Gaudenzio Ferrari e del Sacro Monte di Varallo, le figure di Tanzio al pari di quelle di Bacon o Giacometti - ne segnalano la personalità eccentrica, il co-raggio dei risvolti più scabrosi, l’affermazione prepotente e tutta organica, e dunque corruttibile, della carne.Il percorso della mostra si articolerà in diverse sezioni de-dicate ai vari periodi della storia dell’arte studiati dal critico milanese e agli artisti da lui amati, a partire dai suoi primi scritti su Manzù, Matisse, Morlotti, poi i francesi Courbet e Géricault; dagli approfondimenti e le riscoperte sulla linea della pittura di realtà in Lombardia del ‘500 (Gau-denzio Ferrari, Foppa, Savoldo, Romanino, Moretto) e del ‘600 (Moroni, Ceresa, Fra Galgario, Ceruti), i “manieri-sti” lombardo piemontesi (Cerano, Morazzone, Tanzio da Varallo, Daniele Crespi, Cairo) accompagnati da Caravag-gio, sua grande passione dichiarata, passando attraverso

l’attenzione a figure della Nuova Oggettività (Dix, Grosz, Radzwill), Nuovi Selvaggi (Fetting, Hodicke, Zimmer, Salomè) e Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler, Merkens), e artisti come Bacon, Giacometti, Sutherland, Sironi, Guttuso, Gruber, Marini, Vacchi, Varlin, Jardiel, Vallorz, Rainer – per citare alcuni nomi - per giungere fino a Cucchi e Paladino.Di ognuno di questi artisti saranno esposte diverse opere, in alcuni casi quelle stesse scelte e possedute da Testori.La rassegna presenterà anche un omaggio Testori con se-lezione di ritratti fra i tanti eseguiti da diversi pittori per lo studioso.

Catalogo Silvana editoriale con i contributi di: Marco An-tonio Bazzocchi, Stefano Crespi,Davide Dall’Ombra, Marco Rosci, Claudio Spadoni, Alain Toubas, Marco Vallora e Elena Volpato.

Mostra: Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon, Miseria e splendore della CarneTestori e la grande pittura europeaSede: Museo d’Arte della città di RavennaEnti organizzatori: Mar - Museo d’Arte della città di RavennaSponsor ufficiale: Fondazione Cassa di Risparmio di RavennaPeriodo: 19 febbraio – 17 giugno 2012Orari: fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedìdall’1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19 , chiuso lunedìIngresso: Intero: 9 euro, ridotto: 7 euro

www.museocitta.ra.itwww.studioesseci.net

Sergio Vacchi, Ritratto di Testori, 1991, smalto su tavola di legno, cm 119x92, collezione privata

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Ragazzo morso dal ra-marro, 1593-94, olio su tela,cm 65.8x52.3, Firenze, Fonda-zione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - CROTONE | sabato 18 febbraio - ore 15:00

Sabato 18 febbraio 2012

Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon, miseria e splendore della carne. Testori e la Grande Pittura Europea

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8Ferguson: passione e capacità di controlloMusica. È passato poco più di un anno da quando abbiamo visto in tv questa madre single di due bambini

Timidissima e terribilmente insicura di sé, sostenere un provino per l’edizione inglese di X Factor. È stato sicuramente uno dei provini migliori mai trasmes-si dal programma, e la storia di dignitosa rassegnazione raccontata davanti alle telecamere dalla ragazza – incinta a diciassette anni e poi nuovamente a diciannove, senza soldi e con poche speranze – ha toccato il cuore di una nazione intera. Sembrava tuttavia che la sua voce fosse destinata a non essere mai ascoltata. Poi Rebecca ha aper-to bocca e la sua interpretazione incredibilmente accorata del classico di Sam Cooke “A Change Is Gonna Come” ha alzato l’asticella dello show molto, molto più in alto… È irrilevante che nel talent show si sia classificata al se-condo posto – in un certo senso anzi è stato meglio così, perché in quest’ultimo anno la talentuosa cantautrice di Liverpool ha avuto la possibilità di affinare le sue doti di scrittura e di indirizzare la sua stupenda vocalità soul verso un repertorio di canzoni che farà di questa venti-cinquenne la voce di una generazione e una superstar a livello mondiale.

Dissimulando la giovane età dell’autrice, l’album di de-butto di Rebecca Ferguson non asseconda in alcun modo le mode correnti. Non si tratta, infatti, di un ibrido di tutti i generi musicali attualmente più in voga, shakerati e mi-scelati in una massa informe, bensì di musica soul. Di pura e sincera emozione che cola da ogni fibra e ogni sin-gola nota facendo sembrare ordinario tutto il resto…Rebecca è fieramente orgogliosa delle sue origini liver-pooliane e proletarie: il suo percorso, fin qui, non è stato facile, ma le ha lasciato in eredità uno spirito combattivo e una dignità che prorompe nei testi delle sue canzoni e che sembra destinata a modellare il corso della sua futura carriera. Perché, in sintesi, stiamo parlando di una vera artista che è arrivata sin qui per restarci.

and The Machine, Beyoncé, Nicki Minaj e, naturalmente, Adele. “Mi ha dato un grandissimo sostegno e ha detto cose molto carine su di me”, dice Rebecca della collega. “Ha anche confessato di avermi votata 80 volte durante lo show. Quel che adoro di lei è che dimostra di credere in tutto ciò che canta”. Non ha perso del tutto la sua timidezza, Rebecca, che pure ogni tanto si produce a sorpresa in grandi risate; ma realizzare questo album le è anche servito a conquistare più determinazione e fiducia in se stessa: “Mi sono ri-fiutata di ricantare alcune delle canzoni dell’album. Ho cantato ogni parola con la massima convinzione e non volevo rifarlo con il rischio di risultare meno sincera. Non mi importa se a qualcuno questo possa sembrare un atteg-giamento divistico”.

Siccome in casa non c’erano soldi per permetterle di col-tivare la sua passione, a quattordici anni Rebecca trovò lavoro in un negozio di abbigliamento procurandosi il de-naro per pagarsi le lezioni di canto. Si iscrisse poi al Per-forming Arts College ma tutto cambiò quando, a dicias-sette anni, rimase incinta della prima figlia Lillie May, seguita due anni dopo da Karl. “Tutti stavano a dirmi che mi ero rovinata la vita. Per un po’ ci ho creduto anch’io, ma non devi rinunciare ai tuoi sogni solo perché hai avuto dei bambini. Anzi, mi sono sentita spinta a realizzarli, ad avere il meglio. Per loro e per me”. Estremamente umile ma con l’occhio ben puntato al futu-ro, Rebecca ha un grande potenziale davanti a sé. “Sono molto orgogliosa di quest’album”, spiega. “Non è stato facile scriverlo, e ci ho messo così tanto di me stessa che se al pubblico non piacerà sarà dura da digerire. Comun-que, sono pronta ad affrontare i giudizi con coraggio. La cosa più importante è che dicano che sono credibile e sin-cera”.

Siti dell’artista:www.rebeccaofficial.com www.facebook.com/rebeccafergusonmusic www.sonymusic.it

Se il mondo della pop music è pieno di sorprese, nulla più della storia della meravigliosa Rebecca Ferguson dimo-stra attraverso quali percorsi tortuosi una grande star possa arrivare alla nostra attenzione.

I suoi ammiratori, finora, non hanno avuto altro che le sue apparizioni televisive. Quel famoso provino di ‘A Change Is Gonna Come’ ha raccolto 2,9 milioni di visualizzazioni soltanto su YouTube, mentre le sue ispirate interpretazioni di ‘Sweet Dreams’ degli Eurythmics, di ‘Wicked Game’ di Chris Isaak e di ‘You Got The Love’ di Candi Staton hanno mostrato la sua amplissima varietà di influenze. Ma X Factor ha anche regalato a Rebecca un’esperienza senza prezzo: “Mi ha completamente cambiata come per-sona. Sono diventata forte. Per me cantare era soltanto un sogno, ora è diventato l’oggetto di tutte le mie attenzioni. Avevo cominciato a perdere ogni speranza, quando sono stata presa allo show. E adesso, con questo mio primo album, ho voluto semplicemente assicurarmi di portare le mie canzoni e la mia voce al massimo delle loro possibi-lità”.

Così è arrivata fin qui, al primo singolo ‘Nothing’s Real But Love’. Interpretato con passione ma con quella capa-cità di controllo a cui solo una grande cantante sa fare ri-corso, e con un tema che a Rebecca sta molto a cuore: ciò che è veramente importante nella vita – “Non il denaro, non una bella casa né una bella macchina, niente è meglio dell’amore”. “La gente mi diceva sempre che i soldi non danno la feli-cità”, racconta. “E io, che in casa non avevo nulla, nean-che l’energia elettrica, pensavo: sì, andate a dirlo al mio frigo vuoto. Ma ora che mi guadagno da vivere mi rendo conto che avevano ragione. Non importa quel che hai, se hai l’amore. So che suona dozzinale, ma l’amore è tutto”.

Quel tema ricorre sovente, in un album di debutto di bruciante onestà. “Ho tirato fuori l’anima. Molto deriva dall’aver scritto di rapporti che ho vissuto, e credo che chiunque possa rapportarsi ai miei testi: ci siamo passati tutti”. Perfezionista dichiarata, Rebecca, che ha sempre scritto da sé le sue canzoni, per diversi mesi ha continuato a sfornarne una nuova al giorno. “La gente credeva che, arrivando da X Factor, non fossi capace di scrivere can-zoni. Gliele scriveremo noi, avrà pensato qualcuno. Poi, col passare del tempo, si sono accorti che ero in grado di farlo!”. Con l’aiuto di una lunga lista di autori/produttori tra cui Eg White (Adele, James Morrison, Duffy) Fraser T Smith (N-Dubz, Tinchy Stryder, Cee Lo Green) e Claude Kelly a New York (Britney Spears, Whitney Houston, Jessie J), Rebecca ha messo a nudo la sua anima. Il lavoro creativo, ammette, non è sempre stato facile: “A volte in studio mi mettevo a piangere. ‘Ok’, mi dicevo, ‘ho avuto davvero una brutta settimana: non farò finta di niente ma ne pren-deremo ispirazione per scrivere. Magari ne uscirà fuori qualcosa di buono. Forse, ascoltando, qualcuno penserà che ho provato le sue stesse esperienze e che so come ci si sente”. Creata nell’arco degli ultimi undici mesi, “Heaven” è un’opera senza tempo e perfettamente compiuta; dal dol-ce ed essenziale fraseggio pianistico di ‘Teach Me How to be Loved’ al suono da big band di ‘Fairytale’, la voce di Rebecca si libra nell’aria senza sforzo. E se ‘Shoulder to Shoulder’ non vi farà piangere vuol dire che tra noi si celano degli androidi…

Se le influenze musicali più dirette della Ferguson trova-no tutte fondamento nella soul music, una scorsa rapida e arbitraria alla playlist del suo iPod permette di svariare tra Ben Howard, Ray Charles, Bombay Bicycle Club, Tu-pac, Sam Cooke, Nina Simone, Stevie Wonder, Florence

Sabato 18 febbraio 2012

Page 9: sportvicenza13

9Pasticceria

Susanna

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Via Calvi, 18 • 36100 Vicenza tel 0444 302467

Produzione propria di SemifreddiDolci tradizionali e Torte nuziali

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Cinema.

Tre storie come tante altre. Ritagli di vita. Tra sincroni-cità e asincronicità, la quotidianità di tre ragazzi, colti in attimi apparentemente casuali viene mescolata a quella degli altri personaggi; tre ‘antagonisti’ (monsignor Ange-lo, una donna misteriosa e un cieco che “vede” oltre le apparenze e che segue come un mentore le vicende dei tre ragazzi...) e tre personaggi secondari (il novizio Edo, pupillo di monsignor Angelo, Omar, amico di Mehdi e un angelo che suona la tromba ai lati della strada...) ma importanti equilibratori delle vicende del film. Mehdi, Pavel e Irene sono incapaci di darsi veramente all’altro. Sigillano il proprio dolore nel cuore, dibattendosi tra il desiderio di uscire dall’ombra e la volontà di rimanere nel proprio io. Laddove la convivenza con lo straniero produ-ce mutamenti al costume, alla cultura, alla quotidianità, all’amore… I tre ragazzi, vittime della diffidenza e del pregiudizio… La storia si apre a dimensioni altre, reali, irreali, surreali...

NOTE DI REGIATrê - שלש – سه [ tre – sé – shalosh ] è quella che si dice una produzione low budget, meglio, no budget, dato che non ha ottenuto contributi economici pubblici né finanzia-menti privati. Artemedia ha contato sulle proprie (esigue) forze, sul sostegno qualificato della Videe di Pordenone, che ha prestato le attrezzature necessarie per le riprese e la “moviola”, e sul supporto attivo di numerose aziende friulane che hanno messo a disposizione location, costu-mi, servizio di catering... infine, ma non ultima in ordine di importanza, la disponibilità di professionisti, artisti e tecnici, che hanno percepito compensi adattati.Una storia ambientata a Udine, la mia città, amata e odia-ta, pressoché sconosciuta al Cinema, e sulla quale scom-metto la fascinazione che può esercitare... Una storia che racconta se stessa, ma al tempo stesso tante storie di que-sto o di altri luoghi… Il tema dell’emigrazione, perché no?, clandestina! I dialoghi e i silenzi tra culture, razze e religioni differenti in una città da sempre teatro di inva-sioni e crocevia di etnie e geografie diverse (Udine, “città della guerra”).Udine protagonista, un omaggio alla mia terra. Le sue contraddizioni: chiusa nel guscio, difende se stessa, ma si chiude in trappola, allontana diffidente, ma al tempo stesso avvicina e fa incontrare, si apre allo straniero, ma si serra nella solitudine… una solitudine vissuta come ànco-ra di salvezza, ma che in realtà affonda e affoga. Una città inedita, osservata dall’immigrato, da un quartiere, quello di via Roma, che si chiude quasi in un ghetto.Tre è tutto in questo film. Tre è un assunto e un prete-sto. E’ la griglia sulla quale si costruisce la storia, tripli-ce e multiforme. In una regione delimitata da tre confini, Italia, Austria e Slovenia, tre storie: Trê - – سه שלש [ tre – sé – shalosh ], quella parola ridondante declinata nelle lingue friulana, ebraica e farsi, le lingue dei protagonisti.La geometria degli incontri: punti, diagonali e lati misura-no le individualità, i rapporti, lerelazioni. Tre, il triangolo, l’espressione trinitaria dello spirito assoluto, 6, l’esagramma della Stella di David, due triangoli intrecciati, unione tra acqua e fuoco, 9, l’enneagramma, “il volto di Dio” secondo i Sufi, che si rifà all’Albero della Vita, e ancora 3 volte 3, la perfezio-ne trinitaria. Tre popoli, tre religioni e tre vite, uniti tra loro dalle simbologie della Trinità, della Stella di David e dell’Enneagramma… ora che il momento storico dice rende sempre più difficile l’incontro tra Oriente e Occi-

Siamo a Udine, una regione delimitata da tre confini; Italia, Austria e Slovenia, tre sto-rie, tre protagonisti: Mehdi, 23 anni, iraniano e mussulmano; Pavel, 32 anni, ucraino ed ebreo e Irene, 25 anni, carnica e cristiana.

Trê - Sé - Shalosh È un film che racconta l’immigrazione, l’integrazione, la religione e i conflitti d’amore

dente...La storia è un singulto di emozioni e passioni, un vortice di avvenimenti intervallati da flashback, che tanta energia ha infuso anche a me che l’ho scritta, vissuta e ultimata

Elisabetta Minen

LA COLONNA SONORALa colonna sonora è stata suggerita dai caratteri dei perso-naggi principali, dal rapporto tra gli stessi, evidenziando le personalità e il ruolo con stili e tecniche compositive diverse. A ogni personaggio ho cercato di imprimere un carattere musicale (genere) che ben lo rappresentasse, e in particolare, costruire una trama musicale parallela aquella visiva, nella quale lo spazio temporale dell’azione fosse elemento di ritorno allefasi precedenti e successive per tutta la durata del film. Una sorta di polistilismo, nonracchiuso in un unico brano ma strettamente legato all’a-zione: un tutt’uno dall’inizio alla fine, articolato secondo una logica dettata dalle vicende e dalle emozioni espresse dai singoli attori sulla scena. Non esiste un tema condut-tore dominante, ma un’orchestrazione variegata la quale fa sì che si riconoscano ambientazioni, seppur differenti, già viste nel film. Qui il leitmotiv non è dettato dalla me-lodia ma dallo strumento assegnato a ogni personaggio, che muta di ruolo nella partitura, a seconda del mutare dello stesso nell’azione (ad esempio il fagotto per Mehdi, il corno inglese per il Cieco o il violino per Pavel).La scelta di ricorrere a un tema nello stile di Bach, ad esempio, si accentua maggiormente per l’abbinamento degli strumenti usati, tipici di quell’epoca o semplice-mente considerati classici, non per creare copie di altri stili, bensì per tessere, dopo un’attenta analisi dei perso-naggi, una trama ulteriore che mettesse in luce le relazioni tra loro, dettate dalla storia. Brani a volte semplici, sia

nella forma che nell’organico strumentale. Brani a volte ricchi di timbri e di combinazioni ritmiche, ove sia stato necessario per evidenziare la pluralità dei caratteri e delle azioni nel medesimo istante.

Roberto Salvalaio

TRE - SÉ - SHALOSHregia Elisabetta Minenco-regia Yassine Marco Marroccusoggetto Elisabetta Minensceneggiatura Elisabetta Minenfotografia Luca Coassinmontaggio Elisabetta Minenmusiche Roberto Salvalaioanno 2011genere dramma 99’produzione Artemedia srlItaly – Udine

www.artemedia.ud.itwww.film3.it

Si ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

Sabato 18 febbraio 2012

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Fondato nel 1957 da Claudio Noaro

EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro

Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro

REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza

tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin

Direttore Commerciale Susanna NoaroRedattori Andrea Turetta, Luca Turetta

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STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza

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Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it

Libri. Carlo Maria Lomartire racconta il Festival di Sanremo e Simone Cristicchi ci propone ancora un altro successo

Festival

Mio nonno è morto in guerra

È il 29 gennaio 1951 quando alla radio vie-ne trasmessa la prima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo. Mentre i cantanti si esibiscono, rumorosi camerieri che ser-vono ai tavoli si aggirano nel salone delle feste del Casinò municipale: oltre al suono della musica, insomma, sembra che si diffonda nell’aria anche il tintinnare di posate e bic-chieri. Siamo nell’Italia del centrismo di De Gasperi, del Piano Marshall e della riforma agraria eppure, a dispetto delle poche righe che il «Corriere della Sera», unico tra i quotidiani dell’epoca, dedicò alla nuova manifestazione, quella che doveva essere una semplice competizione ca-nora si trasformò anno dopo anno in un grande spettacolo popolare destinato all’immensa platea televisiva. Ma non solo. Nel corso dei decenni su Sanremo si sono interrogate le penne di scrittori e polemisti, sociologi e opinion maker: autentica e fedele colonna sonora del paese o cartolina illu-strata, sempre più sbiadita, di un provincialismo culturale duro a morire? Snobbato dai pochi (pochissimi) cantautori che non vi hanno mai partecipato, stigmatizzato dagli in-tellettuali superciliosi – ma per l’Arbasino degli impegnati anni Sessanta poteva essere un argomento assai più vivo che non le «noiose discussioni» sui destini del realismo in letteratura – il Festival si è rivelato nel tempo un termome-tro piuttosto affidabile delle evoluzioni del costume e della società. Districandosi con abilità in mezzo a una mole im-ponente di dati, aneddoti e retroscena, ma senza perdere di vista il contesto politico ed economico dell’ultimo mezzo secolo, Carlo Maria Lomartire tratteggia con scrupolo e attenzione l’affresco musicale di un’intera nazione e, in-sieme, un suggestivo album di ricordi nel quale ognuno di noi si può ritrovare.

L’AUTORE Carlo Maria Lomartire, giornalista, si è sempre occupato di temi economici e politici. È stato, fra l’altro, inviato specia-le del «Giorno». Ha curato i servizi di economia e finanza per i telegiornali Rai della sede di Milano. È stato capo-redattore per l’economia del Tg5, vicedirettore di Studio Aperto, responsabile editoriale di Mediavideo. Da Monda-dori ha pubblicato Mattei (2004), Insurrezione (2006), Il bandito Giuliano (2007), Memorie di un partigiano aristo-cratico (2007, con Paolo Brichetto Arnaboldi), Il qualun-quista (2008), o’ Comandante (2009).

COLLANA Varia saggistica italianaPAGINE 264PREZZO 18,50 euro

Dopo il successo di Centro di igiene men-tale il nuovo libro di Simone Cristicchi.Mio nonno si chiamava Rinaldo e, per fortuna sua e mia, non è morto in guerra. Partì come tanti altri per la cam-pagna di Russia, ma a differenza di molti riuscì a tornare indietro. Però per tutto il resto della sua vita ha sempre avu-to freddo. Anche d’estate, seduto in terrazza in pieno sole, teneva una coperta sulle gambe e un giacchetto sulle spalle. Perché il freddo della guerra gli era entrato dentro. L’idea di ricercare e raccontare le storie minime dei protagonisti della Seconda guerra mondiale nasce da nonno Rinaldo e dal bisogno di colmare un grande silenzio: il silenzio di uomini e donne ammutoliti dal frastuono della Storia. Ma anche il silenzio di chi ha preferito tacere, per convenien-za o per dimenticare un dolore inenarrabile. Ecco perché ho scelto di usare direttamente la voce dei protagonisti. La maggior parte dei racconti di Mio nonno è morto in guerra è nata grazie al prezioso contributo di tante persone che hanno donato incondizionatamente e con passione civile la propria testimonianza di vita. A questo mosaico di memo-rie riesumate, a questo album di aneddoti in bianco e nero, manca sicuramente più di qualche tassello: è un’opera in-compiuta per definizione. Sono gli appunti di viaggio di un “ricercautore” che ha attraversato l’Italia senza stancarsi mai le gambe e le orecchie, pronto ogni giorno ad ascoltare

una nuova voce, a decifrare altre rughe, ad imparare una sfumatura inedita, felice di riempire quelle pagine bianche con l’inchiostro di un patrimonio inestimabile: gli anziani e la loro memoria. Credo fermamente che se ogni ragazzo italiano, oltre a studiare a scuola le scienze o la geografia, sapesse raccontare la storia dei propri nonni, nel nostro pa-ese assisteremmo ad una piccola grande rivoluzione cul-turale.L’autore Simone Cristicchi è un popolare cantautore italiano. La sua fama è cominciata con Vorrei cantare come Biagio Anto-nacci e proseguita con Ti regalerò una rosa con cui ha vinto il Festival di Sanremo. Ha vinto anche il premio Tenco con Genova brucia.www.mondadori.it

Carlo Maria Lomartire

Simone Cristicchi

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sportattualitàcultura

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Sabato 18 febbraio 2012

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11Animali.

Per gli animali domestici:

- Tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato.- Prestare particolare attenzione alla salute dei quattro-zampe. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura cor-porea è più alta del normale o se starnutiscono frequen-temente, si consiglia di contattare al più presto il proprio veterinario di fiducia.- Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe.

Per gli animali selvatici:

- Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche “leccor-nia”, due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccel-lini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordi-ne e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo.- Se possibile, installare sul terrazzo o nel giardino pic-cole mangiatoie per uccelli per garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori.- Se si decide di installare la mangiatoia, questa dovrà es-sere rifornita costantemente fino alla primavera.

Sono moltissimi gli animali - domestici e selvatici - che stanno soffrendo i rigori del clima invernale. Dall’ENPA un bre-ve vademecum, stilato insieme alla Sezione Enpa di Monza, per aiutare i nostri “amici” a superare la stagione fredda.

Proteggiamoli nella stagione freddaVademecum dell’Ente Nazionale Protezione Animali per proteggere dal freddo “Quattrozampe & Co”

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IL MATTONEinvestimento reale

Se si interrompe bruscamente la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l’inverno.- Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va si-stemata in un luogo tranquillo, riparato dai predatori, da-gli agenti atmosferici e dal traffico.- Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non sa-late, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, le briciole (panettone, dolci e pane), nonché i fioc-chi di cereali (cornflakes), le croste di formaggio tagliate a cubetti. È possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, le briciole troppo secche, i legumi cru-di, il latte.- Nei mesi invernali può capitare di trovare un animale selvatico a terra, debilitato dalla mancanza di cibo o dal freddo. In questi casi è necessario metterlo in una scato-la – all’interno della quale sia stato adagiato un panno di lana – e rivolgersi a una associazione protezionistica o portarlo al più presto in una struttura di recupero cercando di tenerlo il più caldo possibile.

Anche per gli animali come per le persone vale la regola dell’attenzione, della cura e dell’affetto che rendono pos-sibile superare positivamente i rigori dell’inverno.

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Sabato 18 febbraio 2012

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Sabato 18 febbraio 2012

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