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sportvicenza14

Date post: 10-Mar-2016
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sportvicenza14
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I risultati di una squadra arrivano quando c’è piena sintonia tra società, presidente, direttore generale, direttore sportivo, tecnico, squadra e tifosi. Purtroppo da diversi anni in via Schio s’è spezzata questa catena e i risultati sono quelli che tutti conosciamo, deludenti. Morale… Adesso s’è toccato il fondo! Il Vicenza rischia di fare la tragica fine della Triestina BALDINI E CAGNI NON HANNO COLPE SUI RI- SULTATI. ORA SI TENTA LA CARTA BEGHETTO COL SOLITO PROBLEMA DI SEMPRE CONCEN- TRATO SULLA SOCIETÀ E I DIRIGENTI CHE DI- MOSTRANO DI NON ESSERE ALL’ALTEZZA VI- STI I RISULTATI E CERTE UMILIAZIONI Il Vicenza non corre più e non sono servite le urla prece- denti di Baldini poi esonerato col Varese all’ottava giornata e di mister Cagni, pure lui esonerato venerdì scorso dopo la gara col Varese. Se non ricordo male anche Caramanno fu vittima di un esonero sempre col Varese. Questi eccellenti signori tecnici, con ogni probabilità avevano capito i limiti della squadra e, per sdrammatizzare, si prendevano le pro- Turno di chiusura mercoledi LONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933 sulla statale Vicenza - Marostica Sabato 10 marzo 2012 S E T T I M A N A L E S P O R T I V O CURIOSITÀ | MUSICA | SPETTACOLO | ATTUALITÀ DIRETTORE FABIO NOARO POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE Anno 55 - Numero 14 1977-78 La coppia Fabbri e Farina, il secondo posto dietro la Juventus, Pablito Paolo Rossi comperato dalla Juventus per 2.600.000 lire. La trattativa che fece scalpore in tutto il mondo e lo stesso Lanerossi erano sulla bocca di tutti. 1950-51 Helenio Herrera e Nereo Rocco. Nereo fin da pic- colo, osservava le partite della Triestina in un campo di cal- cio vicino a casa sua: Montebello e ci giocò fino al 1932, anno in cui si trasferì allo Stadio Giuseppe Grezar. C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373 C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373 BALDINI-CAGNI-BEGHETTO IL VICENZA AL TAPPETO! Cassingena- Schwoch-Cristallini I tre moschettieri bocciano anche Cagni dando piena fiducia a Beghetto Questa estate Baldini in panchina sembrava il colpo più importante del mercato, per il bagaglio d’espe- rienza e la notorietà del tecnico toscano conclusosi poi come una bufala e colpevole in assoluto dei ri- sultati amari in campionato con soli 3 punti dopo 8 gare. Critiche a non finire come quella cattiveria che a Gallio, durante la preparazione estiva, lui andava a funghi e la squadra si allenava col vice. Esonero ed ecco Cagni già un pallino del presidente ancora pri- ma di chiamare Baldini. Inizio promettente con un bel filotto di 8 gare, grazie a 16 punti racimolati, con 4 vittorie e 4 pareggi subito poi cancellati con appena 3 punti nelle prime 8 giornate del girone di ritorno ed esonero la scorsa settimana dopo il patatrac col Va- rese. Il presidente Cassingena che manda a casa an- che il bresciano e si affida a Massimo Beghetto, una leggenda biancorossa ai tempi di Guidolin, chiamato, nelle prossime 13 gare, nel conquistare più punti pos- sibili e portare in salvo una squadra già di per sè nelle sabbie mobili. Lasciano dubbi e incertezze le prediche rilasciate dal “trio CCS” a sollevare il tecnico della Primavera come ottimo conoscitore dell’ambiente e uno che saprà dare certezze ai giocatori. Perché non averlo fatto sedere in panchina ancora questa estate? Basta con queste prese in giro verso una tifoseria che merita il massimo rispetto. Anche se arrivassero Ca- pello, Mancini, Ranieri od altri ancora, a pilotare il complesso berico, farebbero solo un buco nell’acqua. Come mai la passata stagione con Maran si arrivò ai play-off? Perché gli altri erano allo stesso livello medio basso oppure leggermente inferiori. S’era rag- giunta quasi la vetta per poi scivolare. Cosa significa? Che per quanto si fosse corso, s’erano perse tutte le energie. Per raggiungere un obiettivo bisogna avere un gruppo solido, competitivo e una panchina lunga, cosa che il Vicenza da 10 anni a questa parte non ha più e vive alla giornata. Ma ora le giornate sembrano grigie e il futuro non promette nulla di buono. Il direttore responsabile Via Brenta, 52 • Altavilla Vic.na (VI) • te. 0444 348903 • cell. 366 4565799 AL VENERDÌ KARAOKE E MUSICA LIVE DOMENICA SERA PIZZA GRATIS PER TUTTE LE DONNE Editoriale prie responsabilità. Ora Beghetto, il Dal Canto del Padova a differenza, però, che il suo collega ha una società collaudata e una squadra con i fiocchi, col Grosseto, Verona e Padova, prossimi tre delicati impegni, dovrà macinare almeno 6 pun- ti, per non compromettere le sorti beriche. In questa squadra il problema non è chi dirige l’orchestra, ma chi scende in campo non essendo all’altezza di giocare nel torneo cadetto e la conferma arriva dal fatto che buona parte sono giunti in biancorosso perché scartati dagli altri club e le stecche si sentono, eccome. Il filotto di diverse gare consecutive con Cagni, sono scaturite perché all’inizio c’era aria nuova, stimoli e motivazioni, col riproporsi, poi, del so- lito motore ad incepparsi perché oramai fuso! (Continua all’interno) Fabio Noaro
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I risultati di una squadra arrivano quando c’è piena sintonia tra società, presidente, direttore generale, direttore sportivo, tecnico, squadra e tifosi. Purtroppo da diversi anni in via Schio s’è spezzata questa catena e i risultati sono quelli che tutti conosciamo, deludenti. Morale… Adesso s’è toccato il fondo!

Il Vicenza rischia di fare latragica fine della TriestinaBALDINI E CAGNI NON HANNO COLPE SUI RI-SULTATI. ORA SI TENTA LA CARTA BEGHETTO COL SOLITO PROBLEMA DI SEMPRE CONCEN-TRATO SULLA SOCIETÀ E I DIRIGENTI CHE DI-MOSTRANO DI NON ESSERE ALL’ALTEZZA VI-STI I RISULTATI E CERTE UMILIAZIONI

Il Vicenza non corre più e non sono servite le urla prece-denti di Baldini poi esonerato col Varese all’ottava giornata e di mister Cagni, pure lui esonerato venerdì scorso dopo la gara col Varese. Se non ricordo male anche Caramanno fu vittima di un esonero sempre col Varese. Questi eccellenti signori tecnici, con ogni probabilità avevano capito i limiti della squadra e, per sdrammatizzare, si prendevano le pro-

Turno di chiusura mercolediLONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933

sulla statale Vicenza - Marostica

Sabato 10 marzo 2012

S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À

D I R E T T O R E F A B I O N O A R O

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE

Anno 55 - Numero 14

1977-78 La coppia Fabbri e Farina, il secondo posto dietro la Juventus, Pablito Paolo Rossi comperato dalla Juventus per 2.600.000 lire. La trattativa che fece scalpore in tutto il mondo e lo stesso Lanerossi erano sulla bocca di tutti.

1950-51 Helenio Herrera e Nereo Rocco. Nereo fin da pic-colo, osservava le partite della Triestina in un campo di cal-cio vicino a casa sua: Montebello e ci giocò fino al 1932, anno in cui si trasferì allo Stadio Giuseppe Grezar.

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BALDINI-CAGNI-BEGHETTOIL VICENZA AL TAPPETO!

Cassingena- Schwoch-CristalliniI tre moschettieri bocciano anche Cagni dando piena fiducia a BeghettoQuesta estate Baldini in panchina sembrava il colpo più importante del mercato, per il bagaglio d’espe-rienza e la notorietà del tecnico toscano conclusosi poi come una bufala e colpevole in assoluto dei ri-sultati amari in campionato con soli 3 punti dopo 8 gare. Critiche a non finire come quella cattiveria che a Gallio, durante la preparazione estiva, lui andava a funghi e la squadra si allenava col vice. Esonero ed ecco Cagni già un pallino del presidente ancora pri-ma di chiamare Baldini. Inizio promettente con un bel filotto di 8 gare, grazie a 16 punti racimolati, con 4 vittorie e 4 pareggi subito poi cancellati con appena 3 punti nelle prime 8 giornate del girone di ritorno ed esonero la scorsa settimana dopo il patatrac col Va-rese. Il presidente Cassingena che manda a casa an-che il bresciano e si affida a Massimo Beghetto, una leggenda biancorossa ai tempi di Guidolin, chiamato, nelle prossime 13 gare, nel conquistare più punti pos-sibili e portare in salvo una squadra già di per sè nelle sabbie mobili. Lasciano dubbi e incertezze le prediche rilasciate dal “trio CCS” a sollevare il tecnico della Primavera come ottimo conoscitore dell’ambiente e uno che saprà dare certezze ai giocatori. Perché non averlo fatto sedere in panchina ancora questa estate? Basta con queste prese in giro verso una tifoseria che merita il massimo rispetto. Anche se arrivassero Ca-pello, Mancini, Ranieri od altri ancora, a pilotare il complesso berico, farebbero solo un buco nell’acqua. Come mai la passata stagione con Maran si arrivò ai play-off? Perché gli altri erano allo stesso livello medio basso oppure leggermente inferiori. S’era rag-giunta quasi la vetta per poi scivolare. Cosa significa? Che per quanto si fosse corso, s’erano perse tutte le energie. Per raggiungere un obiettivo bisogna avere un gruppo solido, competitivo e una panchina lunga, cosa che il Vicenza da 10 anni a questa parte non ha più e vive alla giornata. Ma ora le giornate sembrano grigie e il futuro non promette nulla di buono.

Il direttore responsabile

Via Brenta, 52 • Altavilla Vic.na (VI) • te. 0444 348903 • cell. 366 4565799

AL VENERDÌ KARAOKE E MUSICA LIVE

DOMENICA SERA PIZZA GRATISPER TUTTE LE DONNE

Editoriale

prie responsabilità. Ora Beghetto, il Dal Canto del Padova a differenza, però, che il suo collega ha una società collaudata e una squadra con i fiocchi, col Grosseto, Verona e Padova, prossimi tre delicati impegni, dovrà macinare almeno 6 pun-ti, per non compromettere le sorti beriche.In questa squadra il problema non è chi dirige l’orchestra, ma chi scende in campo non essendo all’altezza di giocare nel torneo cadetto e la conferma arriva dal fatto che buona parte sono giunti in biancorosso perché scartati dagli altri club e le stecche si sentono, eccome. Il filotto di diverse gare consecutive con Cagni, sono scaturite perché all’inizio c’era aria nuova, stimoli e motivazioni, col riproporsi, poi, del so-lito motore ad incepparsi perché oramai fuso!(Continua all’interno) Fabio Noaro

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Stadio Menti sempre più vuotoFiducia a Beghetto in panchina

Calcio Vicenza. Spettacolo sempre più disgustoso allo stadio Menti come se le colpe fossero del tecnico

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segue dalla prima

DALLE STELLE ALLE STALLEDAL MENTI AFFOLLATO ALL’INCIRCA 30.000 SPETTATORI PER TOCCARE IL FONDO CON UNA MEDIA DI 3500/4000.

Perché non c’è nessuno in grado di prendersi certe respon-sabilità come quella di tenere unito l’ambiente, trasmettere serenità non solo quando le cose vanno bene e fare da porta-voce ai tifosi. Qui invece si continua avere la puzzetta sotto il naso perché convinti di essere ancora quel Vicenza targato Ulivieri, Guidolin, Reja dimenticando, però, che al timone c’era una società solida composta da persone competenti, Dalle Carbonare, Gasparin e lo stesso Vignoni.

Invece questi signori di adesso, dal primo all’ultimo, do-vrebbero farsi un bel bagno d’umiltà e imparare dal Cittadel-la che i risultati non si fanno a parole ma in campo. Provate andare a Cittadella o a Padova e sentire cosa ne pensano del Vicenza. Ci deridono. Ovvio che chi ama la propria squadra cerca sempre di difen-derla con le proprie unghie, ma in questi ultimi 10 anni cosa puoi aspettarti che ti dicano! Ed è normale che gli spettatori son sempre meno presenti per uno spettacolo obbrobrioso.

CASSINGENA, CRISTALLINI E SCHWOCH BOC-CIANO BALDINI E CAGNI PERCHÈ BEGHETTO È L’UNICO IN GRADO DI RISOLVERE I PROBLEMI DELLA SQUADRA. PERCHÈ ALLORA NON AVER-LO CHIAMATO PRIMA?

Il presidente Cassingena dopo aver sbagliato per ben due volte ad esonare il tecnico, sbaglia anche la terza, convinto che gli errori della squadra siano frutto di chi siede in pan-china. Inutile ringraziare Cagni e precedentemente Baldini, ed affidarsi al buon Beghetto con la solita predica, come se fosse in grado di rimettere la barca a galla “E’ più facile che paghi uno che in undici”.

Poi dice che la scelta Beghetto è caduta perché ispira fiducia. Anche Baldini e Cagni ispiravano fiducia per il loro baga-

glio d’esperienza e per la loro serietà. Oppure tutto ad un tratto son diventati delle pirle!

Presidente, se Cagni fosse al Padova sarebbe primo in classi-fica! Lo stesso Baldini se fosse stato al Pescara o al Sassuolo sarebbe in piena lotta per salire. Fare il presidente significa essere sempre vicini alla propria industria, ai propri collabo-ratori e giocatori.

Cristallini invece che innalza Beghetto come la persona giu-sta e che conosce l’ambiente. Ma allora perché non averlo preso prima il buon Massimo. “È una squadra che va ac-compagnata” Ha ragione Cristallini, accompagnata però a Lourdes!

Schwoch che dice che la squadra aveva avuto un certo ap-piattimento e serviva un allenatore che conoscesse bene l’ambiente. Ma prima Cagni non era un mostro... Anche l’al-toatesino elogia Beghetto ma allora perché non averlo preso prima visto che conosce l’ambiente compreso dove sono i gabinetti di via Schio!Meditate gente, meditate.

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Sabato 10 marzo 2012

Otto ceffoni dal Cittadella dovrebbero far riflettere

Stadio Menti sempre più vuotoFiducia a Beghetto in panchina

Spettacolo sempre più disgustoso allo stadio Menti come se le colpe fossero del tecnico Calcio Vicenza. Umiliati dal Cittadella e la scorsa settimana, come se non bastasse, anche dall’ex Maran

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tori altrimenti di suo ci mette un 15%, cioè tecnica e rifinitura. Il resto lo fanno i giocatori che scendono in campo e se son motivati, conquistano la vittoria, altrimenti continuano fare le pessime figure di sempre e sapete perché? SIAMO SULLA STRADA DELLA POVERA TRIESTINA Il Vicenza rischia di fare la stessa fine della Triestina, quella blasonata formazione purtroppo mal gestita a livello socie-tario, campionati sempre conclusi con l’acqua alla gola per poi retrocedere e sparire in pochi secondi. Alcune stagioni fa vinse il virtuale spareggio col Vicenza per salvarsi dalla C1, (poi cancellato per illecito sportivo del Genoa) ma era nell’a-ria che qualcosa dovesse succedergli. Ed ecco il Vicenza che sta seguendo le sue stesse impronte con il solito programma, le solite scelte e la solita politica di chi non sa coccolare questo patrimonio berico lasciandolo andare a rotoli per colpa di per-sone incompetenti a coprire ruoli senza un bagaglio di espe-rienza convinti che l’aver giocato a pallone li abbia premiati nel diventare anche abili dirigenti. Infatti questi sono i risultati di sempre. Qui manca un presidente, un direttore generale, un diesse e una squadra collaudata. Il tecnico non ha colpe. Que-sta piazza ha sempre amato il calcio. Vuoi per varie vicissitu-dini, la sensazione che non sia più così e per la tanta rabbia in corpo, la gente ha perso stimoli ed entusiasmo cominciando a disinteressarsi.

CHE UMILIAZIONI!!! DAL CITTADELLA E DALL’EX MARAN COL VARESEGiudicate voi se questa è una squadra che può garantire una stagione tranquilla oppure se dovrà giocarsi i play-out per sal-varsi. Acqua da tutte le parti, persa la propria identità, gambe molli, testa sulle nuvole e in campo 11 zombi. Certe umilia-zioni se ne sono prese parecchie in questo campionato e, come se non bastasse, anche a Varese venerdì scorso sconfitti 3-0 mentre all’andata al Menti sempre con Maran in panchina 0-2 Dopo aver contestato e criticato l’altoatesino, ora lo si porta in trionfo per quello che sta facendo a Varese ma ci si dimentica che un allenatore è bravo se ha un gruppo di collaudati gioca-

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Cagni lascia il Vicenza dopo 21 gare, l’aveva preso in zona retrocessione e lo lascia leggermente fuori dalla zona pericolosa.

Massimo Beghetto è stato scelto sulla panchina biancorossa per portare alla salvezza una squadra allo sbando per colpa di una società che sembra molto staccata alla squadra e ai tifosi.

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Sabato 10 marzo 2012

P

La posizione del Vicenza Dopo 8 gare del girone di ritorno

00100110

1-02-41-10-14-11-11-10-3

Totale 3

BRESCIA - VICENZAVICENZA - SASSUOLO

ASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO

CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE

GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA

VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA

VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI

BARI - VICENZA VICENZA - REGGINA

2-00-11-10-14-21-12-20-21-12-12-12-11-03-10-12-21-10-31-02-20-0

And Incontro001001101303033113311

P Rit

Totale 26

4Calcio serie B. Tiene il passo il Torino, sconfitte per Sassuolo, Pescara e Verona, benino il Padova

Brescia e Samp in corsa per agganciare il treno play-off

vello nelle zone alte ad iniziare da Torino-Verona: granata galvanizzati dal successo largo di Grosseto e a prendere margine dalla seconda, mentre Verona sconfitto a Marassi che comunque non compromette la sua posizione.Il Sassuolo, dopo aver perso il big-match con gli abruzze-si, ospita un’altra nobile formazione, la Samp di Iachini. Modenesi un po’ frastornati e blucerchiati che potrebbero essere entrati in una bella fase della stagione.L’altro match della zona alta è quello tra Brescia-Padova dove Calori, in panca con le rondinelle, farà di tutto per superare la sua ex squadra. Ha il dente avvelenato e i suoi ragazzi che vanno a mille, mentre i biancoscudati potreb-bero aver ancora la gara di martedì a pesare sulle gambe.Il Pescara va nella tana difficile del Cittadella consapevo-le che non sarà una passeggiata.

* - 7 punti | ** - 4 punti | ***- 2 punti | **** -1 punto

CLASSIFICA

TORINOPESCARA

SASSUOLOVERONAPADOVAVARESE

BRESCIASAMPDORIA

REGGINABARI***

JUVE STABIA**

CITTADELLAGROSSETOMODENALIVORNOCROTONE ****VICENZAGUBBIOEMPOLIALBINOLEFFEASCOLI *NOCERINA

37 37 32 31 29 29 26 25 25 24 19

59 58 55 54 49 48 45 43 43 40 37

3-21-10-23-01-11-12-23-20-32-03-0

0-11-12-20-21-00-03-21-10-11-12-0

PADOVA - ALBINOLEFFEREGGINA - ASCOLIGUBBIO - BRESCIA

MODENA - CITTADELLABARI - CROTONE

EMPOLI - LIVORNOJUVE STABIA - NOCERINA

PESCARA - SASSUOLOGROSSETO - TORINO

SAMPDORIA - VERONAVARESE - VICENZA

RISULTATI 8^ GIORNATA RITORNOA

Iachini con un po’ di fatica sta rimettendo in sesto la Sampdoria.

Classifica marcatori serie B

21 Immobile; 18 Sansone; 15 Sau; 14 Tavano; 13 Abbru-scato, Jonathas; 12 Cocco, Sansovini, Sforzini; 11 Pozzi; 10 Castaldo, Insigne; 9 Paulinho, Caetano, Papa N’Diaye, Dionisi; 8 Ceravolo; 7 Missiroli, Ruopolo, Cacia, Ante-nucci, Caputo, Maah, Alfageme, Ragusa, Ciofani, Campa-gnacci, Fiorenzi; 6 Bianchi, Hallfredsson, Greco, Caridi, Cutolo, Boakye, Bertani; 5 Cascione, Danielvicius, graffie-di, Buscè, Di Carmine, Pichlmann, Di Gennaro, Di Rober-to, El Kaddouri, Feczesin, Viola, Sgrigna, Cellini, De Luca, Ignacio Gomez.

Torino espugna lo Zecchini di Grosseto con un secco 3-0 e tiene saldamente la leadership. La squadra di Ventura torna in auge per avere trovato dopo quattro mesi la vit-toria esterna. Il Grosseto di Guido Ugolotti si allontana ulteriormente dalla zona play-off e il presidente Camilli diventa nervoso, tanto che in tribuna sul finire della gara c’e’ stata alta tensione fra lui e il presidente del Torino Cairo. Vola qualche parola di troppo, ma fortunatamen-te dopo pochi minuti ritorna subito la calma. L’incon-tro più importante era sicuramente allo stadio Adriatico di Pescara, dove s’incontravano il Pescara di Zeman e il Sassuolo di Fulvio Pea. Ha vinto il Pescara al festival del gol, con spettacolo a iosa per i tifosi presenti sugli spalti che hanno stabilito il record d’incasso. Il Verona arriva in alto, ma non riesce a mantenere il passo delle grandi e, infatti, cade a Marassi contro una Sampdoria ritrovata sia nel gioco sia nella testa. Il Padova vince contro l’Albino-leffe ma si lamenta dell’operato del signor Cervellara di Taranto che sembra abbia scontentato con delle decisio-ni un po’ personali, abbastanza discutibili, entrambe le squadre. Padova che ha recuperato la gara di martedì al Braglia col Modena, rinviata a suo tempo per neve e che mantiene saldo il quinto posto con Brescia e Varese che fanno sentire il fiato al collo.La Reggina acciuffa il pareggio in casa contro l’Ascoli, ma resta distante dalla zona play-off. L’Ascoli di Silva schiuma rabbia per avere perso una buona chance per al-lungare il passo scavalcando ben tre squadre con la vitto-ria che in campo meritava. Fra Bari e Crotone finisce in parità. Il Bari resta a centro classifica, mentre il Crotone con il punto conquistato è appena fuori dai play-out. Al Modena, con il ritorno di Bergodi in panchina va tutto bene contro un Cittadella che si è fatto travolgere da un gioco lineare e incisivo dell’avversario. La squadra mo-denese vince la sua prima partita di quest’anno lascia alle spalle tensione e critiche che l’hanno accompagnato per molto tempo e come se non bastasse, nel recupero di mar-tedì con l’altra padovana, Nel derby toscano finisce 1-1 e tutti contenti per avere mosso la classifica che non è certo interessante per nessu-no delle due formazioni. Sicuramente il Livorno ne trae più beneficio per la media inglese e per la migliore posi-zione in classifica rispetto ai cugini empolesi. Un punto che fa classifica in un campionato che ha visto fallire i progetti iniziali della società. Il derby campano fra Juve Stabia e Nocerina finisce con un pari 2-2 e scontri fra tifosi nel dopo partita.La trentesima giornata mette a confronto match d’alto li-

LIVORNO - ALBINOLEFFEVARESE - EMPOLI

VICENZA - GROSSETONOCERINA - GUBBIO

ASCOLI - JUVE STABIACROTONE - MODENABRESCIA - PADOVA

CITTADELLA - PESCARABARI - REGGINA

SASSUOLO - SAMPDORIATORINO - VERONA

9^ GIORNATA DI RITORNO

TaccuinoLe partite della 9^ giornata di ritorno

La serie B gioca sabato 10 marzo, ore 15:00Posticipisabato 10 marzo, ore 18:00 Brescia-Padovadomenica 11 marzo, ore 12:30 Bari-Regginalunedi 12 marzo, ore 20:45 Torino-Verona

Le partite della 10^ giornata di ritorno

Sampdoria-Ascoli; Empoli-Bari; Pescara-Brescia; Grosseto-Cittadella; Gubbio-Crotone; Reggina-Livor-no; Modena-Nocerina; Albinoleffe-Sassuolo; Juve Sta-bia-Torino; Padova-Varese; Verona-Vicenza

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A

4-02-11-11-21-21-11-20-11-31-13-1

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Sabato 10 marzo 2012

IMPERMEABILIZZAZIONIISOLAMENTI TERMICI

VICENZATEL 0444 928766 - FAX 0444 928749

5Calcio Triestina, l’avversario di turno.Calcio serie A.

Riecco il Milan in testa mentre la Juventus fa i conti con Conte

Non si discute che il confronto per lo scudetto se lo giocheranno rossoneri e bianconeri

La 26esima giornata del massimo campio-nato segna il nuovo sorpasso del Milan sul-la Juventus e la vittoria della Lazio nel derby di Roma. Continua ad arrancare l’Inter, così come proseguono gli errori arbitrali a una set-timana di distanza dal discusso gol fantasma di San Siro.Tempo di sfide decisive per la Serie A che, giunta alla 26esima giornata, si prepara ad uno sprint finale che si pre-annuncia davvero infuocato, in vetta ma non solo. In vetta, infatti, va in scena un nuovo capitolo Milan-Juve che, a sette giorni dalle polemiche dello scontro diretto, sono po-tenzialmente appaiate a quota 54 punti.Tutto dipenderà dal recupero di mercoledì 7 marzo, quando i bianconeri faran-no visita al Bologna con il chiaro intento di conquistare i tre punti e riacciuffare così il Milan che, trainato da un im-menso Zlatan Ibrahimovic, hanno fatto un sol boccone del rimaneggiato Palermo di Zamparini (0-4 al Barbera). Ad ogni modo, la trasferta al Dall’Ara non sarà una passeggia-ta, in quanto il pareggio interno della Juve con il Chievo (1-1) la dice lunga sul momento di forma non eccelso di Pirlo e compagni. Diverso il discorso per il Bologna, bravo a rendere omaggio al super tifoso Lucio Dalla con la vitto-ria sul Novara (1-0). Non ci sarà solo il Milan a guardare con interesse il recupero di Bologna, ma anche la Lazio. I biancocelesti, infatti, approfittano della vittoria nel derby di Roma (2-1) e si piazzano ora a soli tre punti dalla Juve. Chiaro che un risultato negativo dei bianconeri finirebbe col catapultare la squadra di Reja nella lotta per un posto in Champions League. Una bagarre dalla quale rischia di essere tagliata fuori l’Udinese, incapace di approfittare del turno casalingo con l’Atalanta (0-0) ed ora staccata di due punti dalla Lazio e otto dalla capolista Milan. Sempre l’Udinese deve inoltre guardarsi le spalle dal Napoli che, nonostante una prova opaca, approfitta della vena realiz-zativa di Cavani e Lavezzi, oltre che di alcuni gravi errori arbitrali, per avere la meglio su un buon Parma (1-2 al Tar-dini). Errore grave anche a San Siro, dove il guardalinee non vede un netto fuorigioco sul secondo gol del Catania e costringe la rattoppata Inter di Ranieri agli straordinari per riagguantare un pareggio in rimonta (2-2 da 0-2) che fa più morale che classifica. Per quanto riguarda gli altri risultati della 26esima giornata, da segnalare le nette vittorie della Fiorentina sul Cesena (2-0) e del Siena sul Cagliari (3-0), mentre è pari spettacolare tra Lecce-Genoa (2-2).

Conte era su tutte le furie dopo il pari interno col Chie-vo ma la gara di mercoledì col Bologna gli ha ridato delle certezze.

Allegri è allegro per come il suo Milan sia riuscito a conquistare la vetta in un duello con la Juve.

TaccuinoLe partite dell’8^ giornata di ritorno

La serie A gioca domenica 11 marzo, ore 15:00

Anticipivenerdì 9 marzo, ore 20:45 Napoli-Cagliarivenerdì 9 marzo, ore 20:45 Chievo-Intersabato 10 marzo, ore 20:45 Palermo-Romadomenica 11 marzo, ore 12:30 Novara-UdinesePosticipidomenica 11 marzo, ore 20:45 Lazio-Bologna

Le partite della 9^ giornata di ritorno

Inter-Atalanta; Cagliari-Cesena; Bologna-Chievo; Ro-ma-Genoa; Fiorentina-Juventus; Catania-Lazio; Parma-Milan; Udinese-Napoli; Siena-Novara; Lecce-Palermo

2-00-02-20-12-24-32-10-10-20-3

LAZIO - BOLOGNANAPOLI - CAGLIARI

CATANIA - FIORENTINACHIEVO - INTER

GENOA - JUVENTUSMILAN - LECCE

ATALANTA - PARMAPALERMO - ROMACESENA - SIENA

NOVARA - UDINESE

8^ GIORNATA DI RITORNOA

Sabato 10 marzo 2012

6Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto L’avversario. Occhio al Grosseto reduce dalla sconfitta interna col Torino che al Menti venderà cara la sua pelle

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - GROSSETO | sabato 10 marzo - ore 15:00

Nuovo cambio di panchina a Grosseto: via Fabio Viviani, torna Guido Ugolotti che aveva iniziato la stagione con i to-scani venendo esonerato ad ottobre. Per i maremmani si tratta del terzo cambio di tecnico da settembre ad oggi, del resto come al Vicenza. Ad ottobre Ugolotti venne sostituito da Giuseppe Gian-nini che aveva un rendimento straordinario in trasferta e pessimo in casa e subito dopo aver violato lo Stadio Adriatico di Pescara (3 dicembre) decise di rassegnare le proprie dimissioni in quanto riteneva l’ambiente non idoneo per lavorare serenamente. Quando tutti pensava-no ad un possibile ritorno in panca di Ugolotti, Camilli stupì tutti incaricando Fabio Viviani.Ora, dopo sette gare in cui ha raccimolato sette punti, frutto di una vittoria (1-0 all’Albinoleffe) e 4 pareggi, il presidente biancorosso ha deciso di cambiare nuova-mente richiamando colui che, comunque, è stato autore di un buon inizio di campionato. Ad Ugolotti si chiede di dare maggiore continuità di prestazione e tentare l’as-salto ad una posizione playoff. Si avvicina la sfida con il Vicenza. Mister Ugolotti, sta preparando con cura le ultime mosse anti beriche. Il cambio di temperatura di questi ultimi giorni potrebbe-ro incidere. Affrontiamo una compagine in un momento delicato, cambio della panchina e risultati amari, rispet-tandola ma senza averne paura, dice Ugolotti. Il Vicenza dei grandi nomi, specialmente in attacco, ma ha qualche problema altrimenti non avrebbe cambiato l’ennesimo allenatore. Il Grosseto potrebbe contare anche su que-sto fattore per superarlo. Sforzini, l’ex, giocherà sicu-ramente, Caridi ha il tutore e dovrebbe farcela, anche se non si allenato al meglio. Mancheranno: Sciacca, Io-

Il Grosseto di Ugolotti non regalerà nulla al Vicenza

rio, Misuraca, Asante, Mancini. A proposito di Sforzini, mister Ugolotti ha detto che il giocatore si deve mette-re a servizio della squadra, al di là dei goal che potrà realizzare. Il Grosseto ha giocato anche senza di lui e ha fatto risultato lo stesso. Si stanno cercando soluzioni alternative. Parlando poi di Esposito, giocatore esterno rapido, potrebbe fare al caso del Grosseto, anche se i nuovi arrivati hanno avuto difficoltà a reggere i ritmi de-gli allenamenti. A Torino, il Grosseto giocò con il 4-3-3, ma era una assetto che non permetteva grandi riparten-ze. Al Menti invece Ugolotti si aspetta il Grosseto che giocò contro la Sampdoria. Il Vicenza giocherà con il 4-3-3 o 4-3-2-1. Il Grosseto risponderà con il il 4-4-2, e se ci sarà bisogno coprirà i giocatori a uomo, cercando gli accorgimenti giusti. Ovvio che per il mister la gara di Vicenza rappresenta un test insidioso per l’aria che tira al Menti dove i biancorossi di marca berica hanno l’obbligo di vincere. Per il Grosseto sarà importante non cadere nella loro trappola e giocare col piglio giusto. All’andata Frison parò il rigore al 92° negando la vitto-ria al Grosseto e al primo punto per Cagni sulla panca.

GROSSETO (4-4-2)

Frison

Botta

Zanchi

Bianco

Bastrini

Abbruscato

Pinardi

Martinelli

Paro

Gavazzi

Paolucci

Narciso

Sforzini Esposito

Mancino

JadidPadella

Crimi

Alfageme

Giallombardo

Petras

Olivi

VICENZA (3-5-2)Allenatore Massimo BeghettoA disposizione in panchina:Pinsoglio, Augustyn, Giani,Maiorino, Brighenti, Possebon, Pisano

Allenatore Guido UgolottiA disposizione in panchina:Viotti, Lupoli, Calderoni,Caridi, Antei, Consonni, Keko

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Sabato 10 marzo 2012

Un’immagine di Grosseto-Vicenza dell’ottobre scorso

Fabio Viviani in questa stagione ha allenato il Grosseto e in sette gare ha racimolato sette punti, frutto di una vittoria (1-0 all’Albinoleffe) e 4 pareggi

7Musica. Intervista con Fiordaliso che torna sulla scena musicale con il cofanetto di inediti e live “Sponsorizzata”

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Ecco la mia anima rock!di Andrea Turetta

Un cofanetto contenente il nuovo album di inediti che arriva a distanza di 9 anni dall’ultimo cd in studio, più il cd+dvd del “30liveonstage”, il concerto che Marina ha registrato a Roma il 24 settembre scorso, nella splendida cornice del teatro Am-bra Jovinelli, in cui ha ripercorso la sua storia musicale con i suoi più grandi successi. Di questo e altro, parliamo con Fior-daliso nell’intervista che segue…Hai festeggiato i 30 anni di carriera… Con un nuovo e ricco progetto musicale, “Sponsorizzata”. Un disco che ti rappresenta a 360 gradi, visto che c’è la possibilità di ap-prezzare le tue nuove canzoni ed uno splendido live?Sì, raccoglie la mia carriera in un cd live e un dvd live e in più è presente il nuovo Cd di inediti che rappresenta la mia vera anima... un po’ rock e un po’ romantica...

Immagino non sia stato facile proporre tutto questo ben di Dio, ad un prezzo accessibile…No, credimi, è stato un vero successo riuscirci e abbiamo fat-to un grandissimo lavoro di equipe, grazie agli sponsor che hanno creduto nel progetto siamo riusciti a finanziare il tutto e poter dare i proventi in beneficenza e non solo del disco, anche dello spot Kilokal che va in tv etc etc

Melodia ed energia sono parte di te. Un modo eccellente di affrontare ogni nuova sfida?Assolutamente sì, con grinta.

Come vedi cambiato il mondo della musica dai tuoi esordi ad oggi?Mah, sai io vengo da Castrocaro che alla fine era un talent, per cui... forse la differenza che noi pur vincendo abbiamo dovuto fare anni di gavetta ancora prima di essere lanciati sul mercato sia italiano che mondiale… e il successo durava se avevi le qualità, oggi sembra che sia tutto più veloce ed im-mediato; li spremono per due anni ‘sti ragazzi e poi avanti il prossimo... Sai ne son rimasti tre o quattro di cantanti in tutte le edizioni di questi talent...

La crisi di cui si parla da anni, è solo una questione di nu-meri o anche dovuta alla mancanza di idee nuove e di qua-lità?No, credo che le idee ci siano e che ci siano anche molti bravi autori... mancano le possibilità per tutti.

Cosa ricordi delle tue prime esibizioni di fronte al pubblico?Tanta emozione, che porto ancora oggi sul palco ad ogni concerto...

Da sottolineare che i proventi di questo nuovo progetto arti-stico saranno devoluti all’associazione “Armonia”… Puoi spiegarci un po’ di cosa si occupa l’associazione e com’è nata questa tua idea di collaborare con loro?Si occupa di prevenzione e informazione per il cancro al seno, per-ché di cancro al seno si guarisce ma se preso in tempo... perciò bi-sogna informare e fare in modo di costruire dei centri dove le visite possano essere accessibili anche alle ragazze dai 30 in su... perché lo Stato oggi passa screening solo alle donne dai 45 in su... La colla-borazione é nata da una proposta fattami ad una cena tra amici, a cui era presente il Prof. Giorgio Macellari, che opera moltissime donne ogni giorno salvando molte vite... Ho accettato subito.

Tra le nuove canzoni, segnalo, visto che ne hai anche scrit-to il testo, il brano “Luciano”. Una canzone dedicata a tuo fratello…Sì, un tasto dolente. Scritta da me e mio fratello, dopo la scomparsa prematura per un tumore al cervello del nostro fratellino più piccolo... È una sorta di ninna nanna.

Con questo disco dimostri che chi svolge attività artistiche può amplificare la voce di chi ha bisogno. Allora, non è vero che “sono solo canzonette”?No, oltre che ad essere davvero nove bellissime canzoni se-lezionate tra più di cinquantacinque provini realizzati da pro-poste di autori giovani, hanno uno scopo molto importante...

Oggi, per decidere di intraprendere la carriera musicale, bisogna essere spinti da una grande passione. Non si può più dire che chi decide di fare il cantante lo faccia per de-naro… teoricamente, ciò dovrebbe favorire gli artisti che hanno davvero qualcosa da dire…

Ma credo sia sempre stato così... Se non hai passione non arrivi in questo lavoro... Se non comunichi qualcosa la gente non ti ascolta.

Per te, è stato difficile trovare chi credesse nelle tue qualità canore?No, in verità ho iniziato a 12 anni a cantare nell’orchestra di mio padre proprio perché mi scelsero i suoi musicisti, e il dopo lo sai già. Credo che l’unica critica che non mi sia mai stata fatta sia proprio sulle mie qualità di interprete.

In molti artisti, il viaggio è fonte di ispirazione. Succede an-che a te?Mah, sai non scrivo molto in verità, essendo una interprete, non mi capita spesso, però forse l’idea del testo di “Luciano” mi è venuta proprio durante uno dei miei tanti viaggi mentre tornavo a casa...

Ti senti particolarmente legata a qualche genere musicale?Beh, sicuramente ho un po’ un’anima rock con sfumature blues. Sogno da sempre un duetto con Tina Turner, ma non solo, vorrei duettare anche con Mina e con La mia amica Laura Pausini :-)

La musica rende uguali? E pensi possa unire i popoli?Sì, perché la musica é una, come le persone sono tutte uguali.

Per chiudere, c’è qualcuno che intendi ringraziare per la riuscita di questo tuo nuovo progetto musicale?Sì… La mia famiglia che mi è sempre molto vicina, i miei Sponsor per averci creduto e tutto il mio staff per avermi ac-compagnata in questi 11 lunghi mesi di lavoro...

Sito dell’artista:www.fiordalisoweb.it • www.narinternational.comwww.youtube.com/Narinternational

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - GROSSETO | sabato 10 marzo - ore 15:00

Il tutto è stato anticipato dal nuovo singolo “Oltre la notte”. Un progetto “unico” per festeggiare i 30 anni di carriera

Sabato 10 marzo 2012

8Reina Moncada: I segreti del mio successoSpettacolo. Intervista con l’attrice italo-colombiana Reina Moncada, la Jasmine di “Incantesimo 8”

di Andrea Turetta

Reina Moncada nasce in Colombia da padre trentino e madre colombiana. Come attrice si fa conoscere nel ruolo di “Jasmine” all’interno della fiction “Incantesimo 8”. Si susseguono par-tecipazioni a video musicali, un ruolo nel remake del film cult “Vado a vivere da solo” che si intitola “Torno a vivere da solo” ed alcune altre interpretazio-ni per film cinematografici e televisivi, per arrivare alla sit-com “Big”. Reina Moncada ha inoltre avuto modo di in-cidere il suo primo singolo “Music & Love”, cantato e prodotto da Lei, con Gino Vanz. Insomma, un vero e proprio vulcano di idee. Proviamo a conoscerla meglio nell’intervista che segue…Nonostante tu sia giovanissima hai già accumulato no-tevoli esperienze come attrice nonché in ambito musi-cale. Com’è nata la tua passione per il mondo artistico?Da piccola e da adolescente avevo i miei sogni, come un po’ come tutte le teenager, anche se avevo privilegia-to lo studio. All’età di ventiquattro anni poi ho iniziato a muovere i prima passi nel mondo dello spettacolo sia come modella che come attrice per scelta di altri, dicia-mo così! Successivamente mi hanno scoperta dei grandi professionisti che già lavoravano da anni nel mondo dello spettacolo e da lì è incominciata la mia avventura.

Tra i ruoli interpretati finora, al cinema o in tv, ce n’è stato qualcuno che trovi vicino al tuo modo di essere?Penso che in qualsiasi ruolo io abbia interpretato ci sia qualcosa di trascendentale ed insito nel mio ego. E’ un cammino, un lavoro su se stessi entrando nel personag-gio, all’unisono, che porta ad avvicinarsi alla celebre fra-se di Luigi Pirandello: “io sono colei che mi si crede”, a conclusione dell’opera: ”Così è (se vi pare)”.

Quando si iniziano a ricevere riconoscimenti e buone critiche, cresce la sicurezza nelle proprie capacità?Fino ad ora, mi ritengo abbastanza fortunata o magari semplicemente molto protetta, non mi sono arrivate an-cora critiche negative personali. La sicurezza non credo sia mai un buon punto d’arrivo dal momento che muta le persone, le rende arroganti, perdono il rapporto con la vita reale e allontanano le uniche persone vere e sincere che hanno vicino. Sinceramente, ho sempre paura delle lodi, cerco sempre di ricordare chi sono e quella bambina da dov’è partita, la strada e le difficoltà che ha dovuto affron-tare per arrivare fino a qua.Essere riconfermate e chiamate per nuove produzioni, sono l’indice che si sta lavorando bene, e non hai perso il lume della ragione.

La tua famiglia come ha accolto le tue passioni artistiche?Inizialmente avevano ambizioni diverse, ma sono una persona molto determinata e così, quando ho iniziato la mia gavetta nel mondo dello spettacolo, e allora frequen-tavo ancora l’università, ho deciso di diventare completa-mente libera di gestire la mia vita e di dare forma ai miei sogni incominciando a mantenermi da sola.Sai, sono consapevole di aver rattristato la mia famiglia, sebbene mio padre non disse nulla. Tuttavia per come lo conosco so che ha sempre creduto molto in me e nelle mie capacità e la sua frase che mi accompagna e anche nei momenti più duri mi da coraggio e la forza di andare avanti è “Tu sai, quello fai”, nella sua semplicità, mi ri-corda tutta la fiducia che ripone in me, e credo fino ad ora di non averlo deluso. Mi madre, da buona sud americana, era solo molto arrabbiata e non si è fatta mancare urla, ed improperi, anche se le ho fatto provare una delle emozio-ni di gioia più forti della sua vita. È da sempre stata una fan di “Incantesimo”, tant’è vero che quando non pote-va guardarlo, obbligava me e gli dovevo pure raccontare ogni dettaglio della trama. Una sera mentre guardava la sua fiction preferita ecco apparire sua figlia, col ruolo di “Jasmine”, mi ha raccontato mio papà che le è quasi ve-nuto un infarto.A trentuno anni compiuti, posso dire che si sono tranquil-lizzati! (ride di gusto)

Nel corso della tua carriera c’è stata qualche piacevole sorpresa… Qualche evento che ricordi sempre con pia-cere?Penso che una delle sorprese più belle sia stata quella di essere stata scelta come deejay nel Capodanno di Canale 5, presentato da Barbara D’ Urso.Tuttavia sono molto grata a tutte le opportunità di lavoro che mi sono state offerte fino ad ora, ma posso dire che quando mi è stata comunicata la notizia, ero a letto con l’otite, molto debole e sotto antibiotici, e ricevere la te-lefonata che mi dava questa notizia, mi ha risollevato lo spirito, e dato un’energia positiva incredibile.Inoltre ho avuto l’opportunità di scegliere personalmente la scaletta musicale, per il mio dj-set, essendo da poco uscito il mio primo singolo “Music & Love”, iniziare con la mia prima canzone, cantata da me, e prodotta con due soci, la performance del capodanno di Canale 5, per me non ha prezzo.Penso che sono l’unica, non solo in Italia, ma ovunque che con la sua prima canzone apre il suo dj-set, la notte di San Silvestro in una delle più importanti reti televisive del suo paese.

Sei nata in Colombia… Sei legata a quel paese, magari in qualche sua tradizione?È un tema molto delicato. Comunque della Colombia porto le sembianze. Inoltre lo spagnolo è la mia lingua

madre, adoro il cibo e il gusto delle donne per l’estetica e la cura delle propria persona, ma abitando in Italia, sogno e penso in italiano ed ho acquisito tutti gli usi e costumi del bel paese.Quest’estate ho partecipato ad un evento di beneficenza dell’agenzia di Cristian Marchi, e condividendo su Fa-cebook l’album “Top Italian dj for Children”, sono sta-ta molto attaccata da alcuni connazionali che abitano in Italia, che mi accusavano di essere poco nazionalista ed alcuni di essere un’ingrata e addirittura di vergognarmi delle mie origini colombiane.Io per par condicio mi definisco “meticcia”, o meglio an-cora cosmopolita ovvero cittadina del mondo. Sono stata scelta per rappresentare l’Italia al primo “The World girls dj’s festival”, e nessuno si è sentito offeso, nonostante la madre colombiana. Cerco e spero di fare sempre del mio meglio, per rappresentare al meglio le varie culture, ap-prezzando ciò di bello che il mondo offre, e le opportunità che la vita mi sta donando.

Fin da giovanissima hai deciso d’intraprendere degli studi classici di dizione, di recitazione… Ti sono poi sta-ti utili?È stata una scelta che rifarei mille volte, anche se ancora non mi sento preparata come avrebbe desiderato la mia insegnante Laura De Biasi. Tuttavia le basi che ho acqui-sito grazie ai suoi insegnamenti mi sostengono e mi fanno affrontare più serenamente le sfide lavorative.

Come attrice sei stata scoperta da Jenny Tamburi. Cosa ricordi di questa brava attrice?Il primo aggettivo è radiosa! Sai, me la ricordo sorridente, e avendo avuto anche l’opportunità di assistere ad una sua lezione nella sua scuola a Roma, l’ho trovata non solo un ottima insegnante, ma non so perché, mi dava un’impres-sione quasi materna e rassicurante.

La televisione, come detto poc’anzi, ti ha visto recitare il ruolo di Jasmine in “Incantesimo 8”. Pensi sia l’ideale partire da una fiction tv per arrivare successivamente, al Cinema?Le brave ed umili attrici fanno la gavetta vera a teatro e poi si buttano nel cinema, inoltre per gli attori puristi, e ne ho conosciuti alcuni, le fiction, le sit-com, le gag televisi-ve non rientrano nella loro concezione attoriale.Io guardando molta televisione, ed essendo cresciuta con le serie tv americane adoro la tv e credo che il metodo di lavoro di una fiction, non sia proprio propedeutico per il cinema, ma comunque un ottimo trampolino di lancio!

Ed arriviamo quindi al cinema con la regia di Jerry

Ha deciso di intraprendere fin da giovanissima gli studi classici di dizione e di reci-tazione. Una scelta che rifarebbe mille volte, grazie all’insegnante Laura De Biasi Pasticceria

Susanna

PasticceriaLa Vicentina

Via Calvi, 18 • 36100 Vicenza tel 0444 302467

Produzione propria di SemifreddiDolci tradizionali e Torte nuziali

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Sabato 10 marzo 2012

9Intervista con l’attrice italo-colombiana Reina Moncada, la Jasmine di “Incantesimo 8”

Calà, nel suo “Torno a vivere da solo”. Il ruolo comico è quello che senti più sulle tue corde?Io di mio non mi prendo mai troppo sul serio: adoro ri-dere e magari riesco a far ridere e star bene chi mi sta vicino. Però, quando si gira la situazione è diversa: c’è molta tensione, bisogna ricordarsi le battute, riuscire a sostenere i tempi comici, non impallare gli altri attori, non uscire dall’inquadratura, ect... È un lavoro abbastan-za faticoso e richiede uno sforzo mentale notevole, non solo per quanto riguarda le battute, ma anche per quanto riguarda i movimenti.

Parlando di Calà… verrebbe da pensare che sia un at-tore/regista capace di mettere a suo agio chi ha dei ruoli nei suoi films. È davvero così?Lavorare con Jerry ha dei risvolti positivi notevoli e se sei veloce ad apprendere, riesci a “rubare”, anni di espe-rienza, ad uno degli attori protagonisti di film che hanno lasciato un segno.È ugualmente difficile entrare nella parte, perché in primis è un attore, quindi ha già in mente nella sua testa, quella frase che tono ha, e quale espressione tu debba esternare, cioè :” Lui, la farebbe così!!!” Tuttavia è fortunatamente è una persona molto generosa nell’insegnare, quindi di-venta per così dire anche “ tutor”, ed infine torna dietro la macchina da presa, a conclusione della sua opera.Il frutto di tutto questo lavoro, è un nuovo film “Pipiro-om” di cui sto bramando l’uscita.

Per molti la recitazione è una specie di sogno… C’è an-che qualche aspetto difficile da affrontare o è davvero una cosa che di solito scorre piacevolmente?Sangue e lacrime amare! Dai, scherzo! (ride di gusto) Co-munque sia il problema è matematico: quando c’è tanta offerta, cala la richiesta, ovvero tutti vogliono e sentono che sia facile fare gli attori, e i film e le fiction sono dav-vero poche. E poi, senza sembrare arrogante, ma credo che molti non siano portati dal momento che non hanno ne il talento nè la preparazione e ancora meno quella luce interiore che ti permette di brillare.Di solito, non parlo mai di colleghe ma a “Big”, l’ultima

sit-com a cui ho preso parte, la situazione era paradossa-le: mi si presenta una ragazza cubana, dicendomi che è la migliore attrice e cantante del suo paese, e fu così che ci ritrovammo sul set fino all’una di mattina dal momento questa per dire una battuta, di due righe ci metteva un’o-ra, se la scordava, la bisbigliava così a bassa voce che il microfono non percepiva! Poi i tempi comici non osavo manco nominarli, e poi per finire stonata e fuori tempo per cantare la sigla. Sai che ti dico? Meno male hanno inventato il playback, altrimenti finivamo alle Calende Greche!Ma ci sono anche lavori, piacevoli come quelli che ho fatto con Gabriele Cirilli e altri attori di “Zelig”.

Hai avuto modo, di alternare la professione di attrice con quella di deejay… L’amore per la musica è quasi nella norma per chi nasce in Sud America?I miei ricordi, quando penso alla Colombia, mi riportano a feste, organizzate sul momento nella propria abitazione. Sai, ogni scusa era buona come ogni giorno della settima-na! Quindi, analizzando da esterna, penso che la musica era un collante, in un’atmosfera conviviale.

È intanto uscito il tuo singolo, “Music & Love”. Ti sta dando qualche buona soddisfazione?La soddisfazione più grande regala quando la suono per la prima volta in club all’ estero. E poi sentire la propria voce, amplificata in tutta la discoteca, è una sensazione pazzesca. Ti rendi conto che la gente sta ballando una canzone che io e i miei soci, ovvero Gino Vanz e France-sco De Pieri di Vicenza, abbiamo realizzato stando chiusi in uno studio a smanettare, bisticciare, ridere, prendere pause di riflessione, riascoltare, dubitare, riascoltare, ri-aggiustare per ore intere? E ora poi la troviamo anche scaricabile su tutti i portali mondiali di musica. Un grazie immenso lo farei a tal proposito alla Multiforce di Tizia-no Giupponi che l’ ha registrata. Infine l’ altra immensa soddisfazione della quale ho già parlato poco fa è stato di poterla presentare a Capodanno 5 perché grazie a quel programma sono entrata in un battere di ciglia nelle case di milioni di italiani.

Si ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

L’artista si divide con egual successo tra Cinema, televisione e musica

Sabato 10 marzo 2012

10

Fondato nel 1957 da Claudio Noaro

EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro

Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro

REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza

tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin

Direttore Commerciale Susanna NoaroRedattori Andrea Turetta, Luca Turetta

GRAFICA E [email protected]

STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza

Registrazione al Tribunale di Vicenza n.98 del 28/10/1957Iscrizione al ROC n. 11438

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Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it

Libri. Questa settimana abbiamo intervistato Simone Di Matteo, lo scrittore è anche il più giovane editore italiano

Protagonista di un progetto “foto-poetico”di Andrea Turetta

Al contrario di tanti altri, hai deciso fin da subito di investire nella cultura e nei giovani, offrendo loro la pubblicazione senza fargli sborsare soldi per acquisto copie ecc. Una scelta di qualità quindi? Ci sono ben troppi “libri spazzatura” nei vari scaffali delle no-stre librerie. Non dico che le mie pubblicazioni siano tutte di qualità, ma provo a scegliere e far scegliere testi significativi.

Davanti a tutto quindi, quando si deve pubblicare un libro, è bene mettere la meritocrazia?Non lo so, non ci sono criteri assoluti, c’è la sensibilità, c’è la cultura, c’è la ricerca della letteratura: non so cosa sia la meritocrazia, ci affidiamo al gusto e al significato. Per que-sto è stato istituito il Comitato Scientifico Editoriale, organo che si occupa della lettura e della valutazione dei testi. Que-sto comitato con a capo il Prof. L. Rino Caputo, Preside della facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Studi di Roma Tor Vergata, è composto da diverse personalità di spicco della cultura contemporanea opera tramite un metodo studiato per la valutazione.

Hai avuto modo di dire che “Gli ostacoli a volte ce li impo-niamo da soli”… Hai avuto modo di superarne tanti con la Diamond , in questi anni di attività?Penso che in ogni occasione, mestiere, percorso che si intra-prende, purtroppo per nostra o altrui volontà troviamo ostaco-li. Ma è nella forza di volontà che una persona possiede che si deve scommettere, perché grazie a questa si può avere una previsione del risultato della gara. E posso dire che Diamond Editrice affronta ogni tipo di “ostacolo” con la professionali-tà che serva ad una casa editrice giovane ma che vuole farsi strada.

Alle chiacchiere preferisci decisamente il fare qualcosa di concreto. Ci vuole un po’ di coraggio quando ci si muove in ambito letterario?Chi non osa non speri nulla, è sempre stato il mio slogan. La volontà ed il coraggio sono funzionali per permettere a chi può, di emergere e in un certo senso valere nell’ambiente or-mai ostile ed elitario della letteratura contemporanea italiana

E, a proposito di settore letterario, come vedi messa l’edito-ria nel nostro paese?L’editoria, come tutto il settore culturale italiano, affronta da decenni una grande crisi che ancora non trova rimedio. E di certo, chi nella cultura è nato e vissuto da sempre, ancora non si decide a rompere quegli schemi brutali quanto inutili che fanno “sanguinare” la povera scabrosa situazione attuale.

Sono anni che si continua ad investire sul marketing piuttosto che sulla qualità di ciò che un Italia dei giorni nostri avrebbe bisogno. Italia terra di grandi poeti e maestri della scrittura.

Lo Stato cosa potrebbe fare concretamente a favore della cultura e dell’editoria?Noto con grande amarezza che nessun governo finora in carica ha mai stanziato fondi o comunque previsto nelle loro mano-vre finanziarie, agevolazioni e capitoli che interessino l’inve-stimento attivo sulla cultura. Devo dire che in ogni modo, noto anche un grande clientelismo nei fondi stanziati dalle Provin-ce, Regioni e Comuni a casa editrici o eventi che hanno un’im-pronta alquanto “mafiosa”. Se paghi esisti, altrimenti no.

Le critiche che pure possono arrivare, sono benvenute e di stimolo a fare meglio?Le critiche sono pareri di terzi che possono aiutare chi le riceve a migliorare o a notare altre visioni. Io dal canto mio, nella ras-segna stampa tendo a pubblicare anche recensioni che in ogni modo non danno spicco positivo ai libri. Non si possono cen-surare le persone e scegliere cosa si deve dire su di noi. Amo il diritto di parola e di opinione e non farò mai nulla per impedire che tutti possano esprimere le loro opinioni. Fare meglio si può e si deve. E le critiche a volte possono essere un input.

Arriviamo al tuo nuovo progetto: “Crimes”. Di che si tratta?“Crimes” è un progetto nato dall’esigenza di questa socie-tà di volersi esprimere. Attraverso schede si raccontano, per immagini e parole, i crimini che l’uomo perpetra verso i suoi simili, o verso i “piccoli fratelli”, siano essi animali o piante. Considero ciò una specie di “pubblicità progresso” che vuole focalizzare l’occhio su situazioni e cose criminali, sia quelle macroscopiche, sia quelle microscopiche. Niente di nuovo sotto il sole del quotidiano ma un po’ di attenzione e forse un briciolo di sensibilità in più. Non vogliamo insegnare niente, vogliamo solo invitare le persone a prendere coscienza dei loro diritti ma anche dei loro doveri. Diritto è la libertà, dovere è denunciare chi la toglie.

È stato complicato unire Arte e Sociale in questo tuo nuovo progetto?In realtà è il secondo esempio di come la cultura può unirsi alle problematiche di tipo sociale. Da circa un anno sono legato con la Croce Rossa Italiana, donando fondi con l’acquisto di alcuni dei nostri titoli in catalogo. Oggi con “Crimes” abbiamo scommesso grande, portando alla visione di tutti ciò che solo tramite l’arte, rimane nella sua castità artistica che non oltre-passa mai il limite della volgarità.

Importante l’apporto al progetto da parte dell’artista Giaco-mo Oneto…Fondamentale direi, ho trovato nel pennello di Giacomo un in-confondibile stile iperrealista che concilia con le esigenze che “Crimes” ha nella suo bagaglio progettuale.

Ai testi in lingua italiana, saranno affiancati quelli tradotti in inglese, segno che il progetto può interessare un pubblico ben ampio ed internazionale?Naturalmente. Ma come sempre ha come scopo primario quello di concepire il lavoro d’interesse internazionale. Non siamo solo noi Italiani a commettere i “Crimini”, ma l’intera popolazione mondiale. E spero che questo messaggio venga trasmesso e filtrato a tutti coloro che dovrebbero riflettere.

C’è qualche suggerimento da dare a chi desidererà avvici-narsi a questo nuovo progetto editoriale?Non vi sono suggerimenti, i temi trattati da “Crimes” sono ab-bastanza seri. E spero che tutti, realizzino che bisogna mobili-tarci per quella battaglia non violenta che potrebbe, in un certo senso, migliore la nostra società.

Sito Ufficiale:www.diamondeditrice.euSi ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

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Sabato 10 marzo 2012

11Animali.

Tutto questo è attuato in funzione della sopravvivenza della specie. I più grandi predatori, come murene, barracuda ed altri grandi animali, possono essere in-gannati dalle loro vittime. Nel corso di milioni d’anni i piccoli pesci della barriera corallina ad esempio, si sono evoluti a tal punto da svilup-pare ingegnosi sistemi di difesa, mentre altri pesci si sono dotati di corazze ed aculei che li riparano dagli attacchi sferrati dai loro predatori. Altri ancora adottano scafan-dri, come il pesce cofano che rimane racchiuso nel suo “guscio” per mettersi al riparo dai denti del nemico. La tartaruga stessa che tutti conoscono, grazie al carapace, si ripara dalle insidiose fauci dello squalo. Altri hanno una pelle ruvida come carta vetrata, che lascia il predatore dolorante appena sferra il morso, altri ancora utilizzano delle spine, o delle lame, collocate in diverse posizioni del corpo, sulla coda, sulle branchie o sul dorso. Alcuni pesci evitano di essere mangiati perché semplicemente hanno un sapore sgradevole, il pesce sapone utilizza una sostanza schiumosa che emette qualora si senta minaccia-to, altri passano la notte nascosti in anfratti e si rivesto-no con una sostanza vischiosa, molti pesci della barriera sono tossici sia per l’uomo e presumibilmente anche per altri predatori. Le tecniche sono svariate, dalla semplice fuga al nascondersi in anfratti. Altri si coprono di detriti, raccogliendo sul dorso anche pezzi di gusci di conchiglia o granelli di sabbia, assumendo le sembianze di una roc-cia qualunque, altri ancora rilasciano sostanze nell’acqua che servono a coprirne la fuga, vedi il polpo e altri cefa-lopodi. Il modo più sorprendente per sfuggire al nemico rimane comunque il mimetismo. Il colore associato al mimetismo è una tecnica utilizzata sia dal predatore che dalla preda. I pesci che per la loro caratteristica vivono in acque aperte (le specie pelagiche), hanno la caratteristica di avere il dorso scuro, che visto dall’alto lo confonde con il colore del mare profondo, mentre sul ventre assume una colorazione chiara che lo confonde con il chiarore del-la superficie illuminata dal sole, quando si osservano dal basso. Altri pesci utilizzano la geometria del loro manto, con linee, cerchi, fasce più o meno colorate che confon-dono il predatore permettendo alla sua potenziale preda di scappare. I colori in alcuni pesci possono cambiare rapidamente, con velocità sorprendente. Approfondiamo un attimo quest’aspetto. Delle cellule nella loro pelle, chiamate cro-matofori, contengono dei pigmenti colorati. Atre cellule

Nel mondo animale esistono prede e predatori, ed entrambe le categorie adottano sistemi particolari di difesa o di attacco, nascondendosi e mimetizzandosi, per attuare nel primo caso l’effetto sorpresa e per sfuggire ai predatori nel secondo caso.

Mimetismo e colorazione dei pesciEcco come il pesce cofano, la tartaruga e il pesce sapone attuano tecniche di sopravvivenza

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contengono sostanze gialle, rosse o arancione, chiamate carotenoidi. La pelle contiene anche cristalli di guanina, una sostanza che cattura la luce e la riflette.I cromatofori, controllati dal sistema nervoso, possono essere modulati rapidamente. Solitamente alcuni pesci delle barriere tendono ad affievolire il loro colore che solitamente di giorno è sgargiante, per non farsi notare troppo di notte, mentre rimangono al riparo. Naturalmen-te anche la morfologia del corpo ha la sua importanza. Molti organismi marini si possono notare solo quando ci finiamo sopra, dopo averli involontariamente calpestati. Si mimetizzano molto bene con l’ambiente circostante, sino ad assumere in casi particolari una forma simile allo stesso, un pesce “sasso” per esempio somiglia talmente ad un sasso che è impossibile notarlo nel suo habitat. La scorpena, assume la colorazione e le stesse incrostazioni della roccia in cui si appoggia. Il rombo si nasconde sot-to il sedimento, assumendone lo stesso colore. Le cernie cambiano con facilità il colore adattandolo allo sfondo in cui si trovano, una posizione che li avvantaggia nell’atte-sa di una preda. Da questi esempi possiamo dedurre che un colore forte per quanto riguarda gli animali che abi-tano le barriere coralline, significa “non commestibile”, un messaggio chiaro ai predatori. Altri per dare questo messaggio, utilizzano le armi in loro possesso, aculei o rasoi ecc... nel caso in cui un predatore tenti di avvicinar-si. Solitamente queste armi sono anche colorate per dare modo a chi si avvicina di notare il pericolo.

Nicola Castronuovo Mottawww.biologiamarina.eu

Sabato 10 marzo 2012

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