Date post: | 14-Mar-2016 |
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Venerdì alle ore 17:00 Juve Stabia ospite al Menti. Non serve il bel gioco, lo spettacolo o la voglia di stra-fare. Tanta grinta e cattiveria giusta quella si, al punto di sputare anche sangue per il bene di questo so-dalizio. Vincere per mettere al sicuro punti preziosi in classifica, uscire in fretta dalle tormentose acque e soprattutto ridurre il margine da quelle squadre sopra di noi. Sarà un’impresa evitare lo spareggio!
Chi è causa del suo mal pianga se stessoVADA COME VADA PURCHÈ SI VINCA ANCHE SENZA CON-VINCERE PER METTERE PUN-TI IN CASCINA
Siete pronti a scommettere su 5 vittorie e tre pareggi del Vicenza (solo una sconfitta) per evitare di finire ai play-out con ogni probabilità contro l’Ascoli?
Quest’anno la media per non scendere di categoria sembra essersi abbassata almeno di quattro o cinque punti. La pas-sata stagione l’Albinoleffe raggiunse quota 49, quintultimo gradino e si giocò lo spareggio col Piacenza 46 che si piazzò subito sotto.Ipotizzare che le protagoniste in negativo costrette a giocarsi la salvezza, possano raggiungere gli stessi punti, ci sembra una pura follia. Vorrebbe dire che il Vicenza, fatalità, sabato scorso ha battuto l’Albinoleffe sul proprio campo, per rag-giungere i 49 punti conquistati dai bergamaschi lo scorso torneo per giocarsi lo spareggio con i piacentini, nelle rima-nenti 9 gare dovrebbe macinare la bellezza di 18 punti (5 vittorie e 3 pareggi???) che con i 32 arriverebbe a 50 per chiamarsi salvo! Sareste pronti a scommettere? Impossibile ad un ruolino di marcia del genere sapendo che poi i problemi vanno ben ol-tre. In situazioni del genere serve solo un bel bagno d’umiltà, fregarsene di quello che fanno gli avversari e guardare in
Sabato 7 aprile 2012
S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À
D I R E T T O R E F A B I O N O A R O
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE
Anno 55 - Numero 16
Paolucci (la sua esultanza a Bergamo dopo il gol merita un plauso) firma il suo quarto sigillo personale ma soprattutto tiene in corsa il Vicenza per la salvezza.
DOPO 4 MESI IL VICENZA RITORNA ALLA VITTORIA(PRODEZZA DI PAOLUCCI) E RINGRAZIA LA DEA BENDATANove giornate dalla conclusione con 27 punti a di-sposizione e un calendario che mette a confronto 5 scontri diretti per i biancorossi di Beghetto. Juve Sta-bia già da questo venerdì al Menti con inizio per le h.17:00, (sconfitti all’andata 1-0), poi la successiva il 14 aprile alle h.15:00 in quel di Gubbio, (all’andata battuti 3-1), il 28 aprile al Menti contro la Noceri-na (all’andata finì con la divisione della posta 2-2), il 5 maggio sempre in casa con i canarini gialli del Modena (battuti all’andata 3-0) e il 12 maggio ad Empoli (battuti all’andata 1-0). Le altre 4 gare rap-presentano un test più insidioso a seconda di come stanno nella zona alta e se sono ancora in corsa per i play-off. Ad esempio la Sampdoria, ospite al Men-ti il 21 aprile (superata all’andata 1-0) che con ogni probabilità si giocherà il terzo posto valido per salire in A. Lo stesso Pescara l’1 maggio all’Adriatico, in lotta per salire diretto sul pianeta superiore, ospiterà il Vicenza e soprattutto i tifosi biancorossi da anni gemellatti con quelli del Pescara (all’andata finì 1-1). La penultima giornata la compagine berica se la ve-drà in casa contro un Bari con ogni probabilità senza pretese (all’andata finì 2-2) per chiudere a Reggio Calabria contro una Reggina che potrebbe essere in lotta per i play-off come pure aver abbandonato i so-gni (all’andata finì 0-0). Parliamoci chiaro! Visto il calendario per nulla invitante ma soprattutto il cam-mino e lo stato di forma del Vicenza, nelle rimanenti 9 gare dovrebbe conquistare almeno 18 punti (5 vit-torie e 3 pareggi) che totalizzati a quei miseri 32 che detiene in classifica, con 50 dovrebbe salvarsi come pure finire allo spareggio. Quest’anno però, la media sembra essersi abbassata (45-46) a differenza delle precedenti stagioni nella quale con 51 o 52 punti po-tevi metterti al sicuro. Se son rose, fioriranno. Il direttore responsabile
Editoriale
casa propria, essere fiduciosi, scendere in campo convinti dei propri mezzi, non aver paura di nessuno, difendere ed onorare con orgoglio una bandiera ed una maglia gloriosa come quella del nostro amato Vicenza che da oltre 12 anni milita nel torneo cadetto e da 8 stagioni zoppica e si salva alla penultima o all’ultima giornata.(Segue all’interno) F.N.
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Vicenza, dalle rimanenti 9 gare macina almeno 18 p.
Calcio Vicenza. Spettacolo e bel gioco non servono. L’importante vincere anche senza convincere per muovere la classifica
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segue dalla prima
VENTISETTE PUNTI A DISPOSIZIONE!SE NON SI FANNO ALMENO 18 PUNTI, SCONTATO LO SPAREGGIO A FINE STAGIONE PER VIA DEI POCHI PUNTI FATTI NEL GIRONE DI RITORNO.
I giocatori dicono che la società sia vicina e sta facendo di tutto per spronarli. Questa è la dimostrazione che i risultati arrivano quando c’è filtro tra società, squadra e tecnico, cosa che purtroppo a Vicenza da qualche anno a questa parte non c’è più e proprio per questo i risultati in campionato non ar-rivano più e ne pagano sempre le conseguenze, con stagioni contornate da agonie.
Ed è quello che potrebbe verificarsi anche in questo attua-le torneo se non si aggiusteranno in fretta certi meccanismi. Ora si tratta di capire se la vittoria conseguita a Bergamo contro l’Albinoleffe sia scaturita da una fatalità, (chiamia-mola fortuna) ad aver ricaricato le pile ai ragazzi in vista
delle prossime 9 gare, oppure perché cercata a tutti i costi ed entrati in campo convinti di farcela anche se nel finale pote-va costarci caro il solito errore difensivo. I responsi son stati diversi: il solito Vicenza, la solita noia, la paura e le gambe che tremavano, poco convincenti, rassegnati. Alla fine del primo tempo molti han chiuso il televisore e han preferito andarsene in giro. Poco importa a questo punto come sia ve-nuta la vittoria, i 3 punti erano importanti in ottica futura. Di sicuro ha suscitato interesse il gol di Paolucci ma soprat-tutto la sua reazione al momento di esultare nella quale ha fatto capire di esserci e di lottare per questi colori. Anche i ragazzi si sono abbracciati con lui ed è stato bello vederli tutti insieme quasi fosse un segnale di liberazione da questa negatività che da 4 mesi aveva messo in ginocchio i berici.
Ora arriva la Juve Stabia, avversario da non sottovalutare che dalle recenti cinque gare ha accumulato 6 punti frutto di un successo, tre pareggi ed una sconfitta. La vittoria è arri-vata proprio sabato scorso contro il Varese, un rotondo 2-0 anche se il risultato poteva essere ben più largo. Il pericolo è Sau, attaccante sardo dal fiuto del goal.
Braglia ha un gruppo ben solido e compatto e per la trasfer-ta di Vicenza potrà recuperare Zito e Di Tacchio. Probabili rientri anche per Colombi e Scognamiglio anche se rimane un punto interrogativo. Juve stabia che senza i 4 punti di handicap avrebbe ben 47 punti. Si sta avvicinando alla sal-vezza senza patemi d’animo. Il Vicenza invece perde Augu-styn per squalifica ma colui che lo sostituirà dovrà aver tanta fame di calcio. Undici leoni pronti ad aggredire l’avversario, mettere in clas-sifica altri tre punti della speranza e che coincidano anche certi risultati dagli altri campi come quello della Nocerina che fermi l’Empoli tra le mura, il Gubbio perda a Cittadella, il Modena lo stesso nel derby col Sassuolo, il Crotone trovi vita dura con la Samp, l’Ascoli divida la posta con l’Albino-leffe e il Padova batta il Livorno in trasferta.
Potrebbero essere questi gli esiti della 34ma giornata ma sappiamo che il più delle volte, convinti dei pronostici, poi succeda tutto il contrario. A questo punto ardua sentenza al campo. (continua a pagina 3)
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Il Vicenza dopo 4 mesi di astinenza ritrova la vittoria grazie al successo in trasferta contro l’Albinoleffe. Ora deve con-frontarsi venerdi’ al Menti con inizio per le ore 17:00 contro la Juve Stabia e sperare di mettere al sicuro la vittoria.
Sabato 7 aprile 2012
Evitare lo spareggio? 5 vittorie 3 pareggi…
Vicenza, dalle rimanenti 9 gare macina almeno 18 p.
Spettacolo e bel gioco non servono. L’importante vincere anche senza convincere per muovere la classifica Calcio Vicenza. Toscani e calabresi sulla strada del Vicenza ma il bottino che devono fare i berici si profila un’ impresa
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Sa tanto di miracolo, conquistare nelle rimanenti 9 gare, 5 suc-cessi, (contro Juve Stabia, Nocerina, Modena, Bari e Reggi-na) e tre pareggi (contro Gubbio, Pescara ed Empoli) e l’unica sconfitta, quasi certa, con la Samp.Ovvio che il più delle volte le previsioni si sbagliano ma sono i pochi punti che ha in classifica il Vicenza che lo costringe, nel rush finale, a farne molti di più rispetto alla concorrenza. Quattro mesi di astinenza e solo sei punti nel girone di ritor-no, sono la dimostrazione di una squadra che ora non può più sbagliare e che deve racimolare più punti possibili altrimenti si deve rassegnare, quasi certamente, andare allo spareggio con l’Ascoli che di sicuro sta meglio di noi e ha un handicap di 7 punti che lo posizionerebbe sopra l’Empoli fuori dalle sabbie mobili. Ma essendo questa la realtà, allo stato attuale, chi sta peggio è il Vicenza sempre che, la vittoria a sorpresa
conseguita la scorsa settimana sul campo dell’Albinoleffe, non l’abbia spronato a riprendersi in fretta i punti persi per strada e giocarsi tutto nei prossimi due mesi. Lo speriamo tutti anche se, con calendario alla mano e previsioni, il futuro non promette nulla di buonoChi è causa del suo mal, pianga se stesso!
IPOTIZZANDO L’UNICA SCONFITTA QUELLA CON LA SAMPDORIAIl Vicenza deve guardarsi bene dall’ Empoli e dal Crotone che stanno sopra di due e cinque lunghezze, fuori dai pericoli e che, con ogni probabilità, e visto gli avversari che affronte-ranno, potrebbero tagliare il traguardo salvezza a quota 49 sempre che, il Vicenza, non faccia meglio girando a quota 50 evitando lo spareggio e mettendo nei guai le sue dirette rivali.
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Beghetto è stato messo in panchina con il compito di portare in sal-vo la squadra e prendersi qualche soddisfazione in ottica futura.
Anche Pinardi come Abbruscato non sta attraversando un bel pe-riodo ed il Vicenza si aspetta molto da lui.
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Sabato 7 aprile 2012
P
La posizione del Vicenza Dopo 10 gare del girone di ritorno
001001100003
1-02-41-10-14-11-11-10-31-00-11-01-0
Totale 6
BRESCIA - VICENZAVICENZA - SASSUOLO
ASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO
CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE
GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA
VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA
VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI
BARI - VICENZA VICENZA - REGGINA
2-00-11-10-14-21-12-20-21-12-12-12-11-03-10-12-21-10-31-02-20-0
And Incontro001001101303033113311
P Rit
Totale 26
4Calcio serie B. Lotta agguerrita per i primi due posti che valgono il passaggio diretto in serie A e poi bagarre per i play-off
La serie B è ancora alla ricerca di un vero leader
no, che ha espugnato il Barbetti di Gubbio (Belingheri per il vantaggio dei labronici, Nwankwo pareggia per il Gubbio verso la fine, poi Bernacci in extremis firma la vittoria dei toscani) e dal Modena che prosegue un’incre-dibile serie targata Bergodi bis. I canarini hanno battuto l’Ascoli 2-0 e da quando è tornato il tecnico che era stato sostituito da Cuttone, hanno ottenuto 4 vittorie e due pari, rilanciandosi alla grande in graduatoria e mettendosi in evidenza come una delle squadre più in forma del torneo. Anche Brescia e Reggina possono ancora dire la loro per inserirsi nei play-off visto i passi falsi di Varese e Padova.
* - 7 punti | ** - 4 punti | ***- 2 punti | **** -1 punto
CLASSIFICA
TORINOSASSUOLO
VERONAPESCARA
PADOVAVARESE
SAMPDORIABRESCIA
REGGINABARI***
JUVE STABIA**
GROSSETOMODENALIVORNOCITTADELLACROTONE ****EMPOLIVICENZAASCOLI *GUBBIONOCERINAALBINOLEFFE
42 40 38 38 37 34 32 29 27 25 25
66 63 63 62 53 52 51 50 47 45 43
Il bomber Ciro Immobile del Pescara, capocannoniere della serie cadetta con 23 centri.
Classifica marcatori serie B
23 Immobile; 18 Sansone; 17 Sau; 15 Sforzini; 14 Tavano, Jonaths; 13 Abbruscato, Sansovini, Cetano, Paulinho; 12 Cocco; 11 Pozzi, Insigne, N’Diaye, Gomez; 10 Castaldo, Dionisi, Fiorenzi; 9 Anternucci; 8 Alfageme, Ceravolo, Ciofani, Bianchi, Di Gennaro; 7 Boakye, Ragusa, Cutolo, Sgrigna, Caridi, Maah, Campagnacci, Missiroli, Greco, Ciacia, Ruopolo, Caputo, Di Roberto; 6 El Kaddouri, Mac-carone, Hallfredsson, De Luca, Nefro, Bertani; 5 Marchi, Sansone, Gabionetta, Cellini, Stanco, Stoian, Catania.
Giornata di ko pesanti in serie B con le sconfitte di Torino (battuto a Empoli), Pescara (ko casalingo con il Bari), Pa-dova (sconfitta casalinga con il Crotone) e Varese (battuto a Castellammare di Stabia). Non ne approfitta il Sassuolo che non va oltre il pari a Grosseto (2-2), vince la Sampdo-ria (2-0 in casa sulla Nocerina), ma soprattutto vincono Vicenza, Livorno e Modena.Una rete di Maccarone nel primo tempo piega la squadra di Ventura e dà ulteriore ossigeno all’Empoli di Aglietti, alla terza vittoria nelle ultime quattro gare. Nel ricordo di Franco Mancini, il Pe-scara non riesce a battere in casa il Bari, che prosegue nella sua importante striscia esterna. Prima della gara, la squadra di Zeman in campo si è stretta attorno al figlio del preparatore dei portieri, scomparso ieri all’improvvi-so all’età di 43 anni. Un momento toccante, sottolinea-to dall’applauso e dalla commozione dell’intero stadio. Emozionante anche la festa dopo la rete con la quale Insi-gne aveva portato in vantaggio i pescaresi: tutti in panchi-na per un abbraccio collettivo. Scavone e poi Bellomo, però, hanno ribaltato le sorti dell’incontro regalando la nona vittoria esterna ai galletti. Sconfitta interna con lo stesso punteggio anche per il Padova, colpito nel primo tempo due volte dal crotonese Florenzi. Nella ripresa c’è stata la reazione patavina, culminata con la rete di Cutolo, ma il forcing finale non ha cambiato il punteggio mentre il Crotone coglie un’importante affermazione (la seconda di fila dopo 4 pari) e tre punti preziosissimi. Il Sassuolo non va oltre il pari a Grosseto. Due volte in vantaggio (la prima con Marchi e la seconda con Boakye), si sono fatti raggiungere grazie ad una doppietta di Sforzini: la prima su rigore ad inizio di ripresa, la seconda su azione quasi a tempo scaduto. Anche il Varese, da parte sua, si accoda a questa giornata di sconfitte illustri e cede l’intera posta nel match contro la Juve Stabia. Espulso il tecnico Maran per proteste al 43’ del primo tempo, i varesini prima hanno subito la rete di Scozzarella poco prima dell’intervallo e nella ripresa quella di Sau, mentre le “vespe” confermano la bontà della loro qualità di gioco soprattutto in casa. La Sampdoria, invece, a piccoli passi si avvicina sempre più alla zona play-off grazie alle doppiette di Graziano Pellè, l’uomo in più in questa fase per la squadra di Iachini. Dopo quella di sabato scorso a Cittadella, quella di oggi dell’ex giocatore del Parma ha piegato la resistenza della Nocerina, che rimane ultima in classifica in compagnia dell’Albinoleffe, beffato in chiusura di partita dal vicen-tino Paolucci, alla quarta rete stagionale. I veneti vincono dunque il primo dei tre match salvezza, imitati dal Livor-
TaccuinoLe partite della 13^ giornata di ritorno
La serie B gioca venerdì 6 aprile, ore 19:00Anticipigiovedì 5 aprile, ore 20:45 Varese-Pescaravenerdì 6 aprile, ore 17:00 Vicenza-Juve Stabia
Le partite della 14^ giornata di ritorno
Cittadella-Ascoli; Verona-Bari; Sampdoria-Brescia; Reggina-Crotone; Albinoleffe-Empoli; Pescara-Livor-no; Grosseto-Nocerina; Juve Stabia-Padova; Torino- Sassuolo; Modena-Varese; Gubbio-Vicenza
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ASCOLI - ALBINOLEFFENOCERINA - EMPOLI
BARI - GROSSETOCITTADELLA - GUBBIO
VICENZA - JUVE STABIASASSUOLO - MODENA
LIVORNO - PADOVAVARESE - PESCARATORINO - REGGINA
CROTONE - SAMPDORIABRESCIA - VERONA
13^ GIORNATA DI RITORNOA
0-10-21-00-10-15-20-11-31-00-20-1
2-01-21-13-21-21-22-02-21-02-00-1
1-02-03-02-11-21-12-40-11-21-21-2
MODENA - ASCOLIPESCARA - BARI
REGGINA - BRESCIAVERONA - CITTADELLA
PADOVA - CROTONEGUBBIO - LIVORNO
SAMPDORIA - NOCERINAGROSSETO - SASSUOLO
EMPOLI - TORINOJUVE STABIA - VARESE
ALBINOLEFFE - VICENZA
RISULTATI 12^ GIORNATA RITORNOA R
Sabato 7 aprile 2012
IMPERMEABILIZZAZIONIISOLAMENTI TERMICI
VICENZATEL 0444 928766 - FAX 0444 928749
5Calcio Triestina, l’avversario di turno.Calcio serie A.
Per lo scudetto si saprà solo all’ultima giornata
Lotta sino all’ultima giornata tra rossoneri più quotati e bianconeri ancora imbattutti. Chi la spunterà?
Inciampa in un pareggio il Milan di Allegri che non va oltre l’1-1 contro il buon Catania di Montella. La zona Europa League si avvicina per i siciliani che tengono stretti il loro 43esimo punto in stagione. Si riduce a sole due lunghezze il vantaggio dall’inseguitrice Juventus, che sembra proprio non voler mollare il titolo di campione d’Italia. La fame di punti e vittoria del Parma di Donadoni ha fatto si che gli emiliani s’imponessero per 2-1 contro la Lazio di Reja, veramente in un periodo no in questo ultimo mese. Fari spenti ora la Lazio reclama come il Torino in B per la vitto-ria a tavolino 0-3. Gli aquilotti di patron Lotito nonostante la pesante sconfitta possono ancora vantare il terzo posto a + tre lunghezze dal Napoli e Udinese. Si ripete la manita per la Roma di Enrique che impone la propria supremazia al Novara di Tesser, rilanciandosi alla corsa verso l’Europa League. Primo sorriso esterno per il Palermo di Mutti che non con poche difficoltà espugna il Dall’Ara di Bologna per 3-1, nonostante l’assenza pesante di Miccoli in avanti. Il Cagliari di Ficcadenti fa valere il fattore campo contro la rivelazione di questo campionato Atalanta. Sembra vo-ler restare attaccato con le unghie e con i denti alla serie A il Siena di Sannino che supera di misura l’Udinese di Guidolin in brutta serie da un mese. La cura Stramaccioni sembra aver dato la scossa giusta all’Inter che torna a vin-cere in casa contro il Genoa mai domo di Marino. Risultato tennistico per i nerazzurri che superano 5-4 i grifoni che possono essere felici di aver trovato la vena realizzativa di Gilardino. Si fa davvero dura per la Fiorentina che non ha nemmeno dalla sua un calendario favorevole. Brutta scon-fitta interna contro il Chievo di Di Carlo, maturata da due pesanti disattenzioni da parte degli uomini di Rossi. Sono
solo 5 le lunghezze di vantaggio dai salentini di Cosmi che non riesce ad approfittare della situazione in casa contro il Cesena. Finisce 0-0 con grande rammarico da parte dei giallorossi incapaci di mettere a segno la rete che poteva avvicinare la zona franca. Chiude questa 30esima giornata di campionato il colpaccio della Juventus ai danni del Na-poli di Mazzarri. Tre reti che lasciano davvero basiti i par-tenopei, rilanciando i bianconeri verso la corsa scudetto.
Addio a Chinagliabandiera della LazioAddio a Giorgio Chinaglia. Il mondo del calcio e in par-ticolare quello laziale piange lo storico ex centravanti biancocelsete, morto in Florida dove viveva. Gli sono stati fatali problemi di cuore. Dopo l’impianto di quattro stent in ospedale, era tornato a casa ma è stato stroncato da un infarto.
Classifica marcatori serie A
22 Ibrahimovic; 19 Di Natale, Cavani; 17 Milito; 16 Pa-lacio; 15 Denis; 12 Jovetic, Klose, Miccoli; 11 Calaiò; 10 Di Vaio, Giovinco, Matri, Osvaldo; 9 Nocerino, Borini; 8 Lavezzi, Hernanes, Di Michele, Lodi, Pinilla; 7 Rigo-ni, Mutu, Budan, Larrivey, Maschisio, Hamsik, Destro; 6 Bergessio, Floccari, Thereau.
TaccuinoLe partite della 12^ giornata di ritorno
La serie A gioca sabato 7 aprile, ore 15:00
Posticipisabato 7 aprile, ore 18:30 Palermo-Juventussabato 7 aprile, ore 21:00 Lazio-Napoli
Le partite della 13^ giornata di ritorno
Napoli-Atalanta; Bologna-Cagliari; Genoa-Cesena; Juventus-Lazio; Catania-Lecce; Chievo-Milan; Parma-Novara; Fiorentina-Palermo; Inter-Siena; Roma-Udinese
* - 6 punti
ATALANTA*CAGLIARISIENABOLOGNAPARMAGENOAFIORENTINALECCENOVARACESENA
37373636353433282419
MILANJUVENTUS
LAZIONAPOLI
UDINESEROMAINTER
CATANIA PALERMO
CHIEVO
64 62 51 48 48 47 44 43 39 39
CLASSIFICA
CAGLIARI - ATALANTALECCE - CESENA
FIORENTINA - CHIEVOINTER - GENOAPARMA - LAZIO
CATANIA - MILANJUVENTUS - NAPOLI
ROMA - NOVARABOLOGNA - PALERMO
SIENA - UDINESE
2-00-01-25-43-11-13-05-21-31-0
0-11-00-11-00-10-43-32-01-31-2
RISULTATI 11^ GIORNATA RITORNOA R
Sabato 7 aprile 2012
CESENA - BOLOGNACHIEVO - CATANIA
MILAN - FIORENTINANOVARA - GENOACAGLIARI - INTER
PALERMO - JUVENTUSLAZIO - NAPOLI
UDINESE - PARMALECCE - ROMA
ATALANTA - SIENA
1-02-10-00-11-20-30-00-21-22-2
12^ GIORNATA DI RITORNOA
6Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto L’avversario. Bravi giocatori, società seria e preparata in attesa di tagliare un traguardo storico per Castellammare di Stabia
GRANDE RISPETTO PER IL BLASONATO VI-CENZA CHE STA LOTTANDO NELLE ZONE PERICOLOSE MA GIOCHEREMO SEMPRE A RITMI ALTI
La tappa di Vicenza? “Durissima come del resto tutti gli avver-sari che si affrontano. Il Vicenza è ritornato alla vittoria dopo una lunga astinenza e se devo essere sincero non mi aspettavo questa inclinazione dai berici. Hanno un ottimo organico, un pubblico meraviglioso e una grande storia che li contraddistin-gue da sempre e sinceramente vederli lottare per salvarsi, lascia molta tristezza. Ovvio che noi venderemo cara la nostra pelle anche se il clima che troveremo sarà decisamente teso.”Chi teme in particolare? Ambiente e la reazione della squadra che farà di tutto per cercare il successo. Dipenderà tutto da noi anche se ripeto, io ho fiducia dei miei ragazzi perché lavorano bene e si impegnano.”
PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - JUVE STABIA | venerdì 6 aprile - ore 17:00
STANNO ATTRAVERSANDO UN BUON PERIODO LE VESPE DI BRAGLIA SIA SOTTO L’ASPETTO FISICO CHE MENTALE
Mister Piero Braglia non poteva fe-steggiare le prime 80 panchine alla guida della Juve Stabia in modo migliore: non solo le Vespe hanno battuto la scorsa settimana 2-0 il Va-rese, ma sugli spalti del “Menti” di Castellammare di Stabia, sono com-parsi vari striscioni dedicati proprio all’allenatore toscano. Ed il mister ha ricambiato a modo suo, schierando in campo una Juve Stabia caparbia ed entusiasmante; a fine partita, dopo i meritati complimenti per il successo, il tecnico ha sottolineato la bontà del gioco della sua squa-dra: “La Juve Stabia ne ha fatte tante di partite belle, però il match col Varese non è stato solo bello, ma anche divertente, perché abbiamo vinto”.
GIOCATORI RITROVATI COME I VARI MBAKOGU –MEZAVILLA-SCOZZARELLA-ERPEN
Novità di giornata il ritorno in campo di Jerry Mbako-gu; come valuta mister Braglia la partita del giovane nigeriano? “Mbakogu è stato veramente bravo, ha sa-puto allungare, ha tenuto la palla, ha lottato da gioca-tore importante. A me non fa piacere tenerlo fuori, ma ogni tanto con lui è necessario. Per me è un calciatore importante, come tutti i suoi compagni di squadra del resto”. Dopo aver parlato di Mbakogu, il tecnico esalta la prova offerta da Mezavilla: “Adriano ha fatto di tutto per giocare questa partita; nonostante la febbre, è sceso in campo ed ha dato una mano ai suoi compagni”. Il tec-nico ovviamente parla anche di Scozzarella, autentico protagonista del match: “Viene da un anno di infortuni; ogni tanto ha dei problemini, ma ha qualità enormi per questa categoria. Un assist come il suo può farlo solo un calciatore importante e questo vale anche per Erpen”.
OTTIMA CONDIZIONE ATLETICA PER LE VESPE E APPLICAZIONE STRAORDINARIA DEL FUORIGIOCO
La Juve Stabia ha mostrato un’ottima condizione atle-tica; Braglia ne è consapevole: “Secondo me, stiamo molto bene fisicamente; anche a Bari, sabato scorso, abbiamo finito la partita in crescendo”. Oltre che sulla freschezza fisica, le Vespe hanno potuto contare su una tecnica del fuorigioco di una precisione assoluta: “Sape-vamo di dover affrontare una squadra con 6-7 saltatori – dichiara Braglia – e per questo dovevamo provare a fare qualcosa di diverso dal solito”. La salvezza è sempre più vicina a questo punto mister Braglia si mostra molto concreto: “Credo che adesso dipenda tutto da noi; dob-biamo salvarci il prima possibile e poi fare bene fino alla fine. Questa non è una categoria abituale per Castellam-mare; l’importante è essere determinati e sapere cosa si vuole fare. Ho la fortuna di avere calciatori molto bravi”.
Freschezza fisica e fuorigioco preciso
JUVE STABIA (4-3-3)
Frison
Botta
Tonucci
Bianco
Giani
Abbruscato
Pinardi
Martinelli
Rigoni
Gavazzi
Paolucci
SeculinMbakogu
Mezzavilla
FalcinelliErpen
Molinari
Scazzarella
Sau
Baldanzeddu
Di Cuonzo
Maury
VICENZA (3-5-2)Allenatore Massimo BeghettoA disposizione in panchina:Pinsoglio, Maiorino, Mustacchio, Paro,Baclet, Pisano, Brighenti
Allenatore Pietro BragliaA disposizione in panchina:Cascella, Tarantino, Danucci,Beretta, Cappelletti, Di Tacchio, Raimondi
Il tecnico della Juve Stabia, Piero Braglia
Un’immagine di Juve Stabia-Vicenza dello scorso novembre, allora finì 1-0 per i padroni di casa
Sabato 7 aprile 2012
7Mostre. I Lotze: le loro immagini all’albumina hanno contribuito a diffondere nel Continente il mito del Grande Lago Blu
Viaggio al lago di GardaAd ospitare la grande esposizione è la For-tezza Asburgica che affonda le proprie fon-damenta entro le acque del Lago, a Riva del Garda. La mostra è promossa dal MAG e curata da Alberto Prandi.I Lotze scesero a Verona da Monaco alla metà dell’Ottocento. Il capostipite Moritz Lotze, pittore di corte del Duca di Sasso-nia, con all’attivo un solido sodalizio con Franz Hanfstaengl, sperimentatore e celebre fotografo tedesco, introduce nella città scaligera la nuova suggestiva tecnica fotografica al col-lodio.
In pochi anni, lo Studio Lotze diviene non solo il più ricer-cato della città ma uno dei principali in Italia settentrionale. I privati si contendevano i suoi ritratti, l’esercito gli commis-sionava le campagne di documentazione delle imponenti fortificazioni militari e il Governo la documentazione delle grandi opere che modernizzavano il nord-est: ferrovie, ac-quedotti, canali irrigui.A Moritz, che nonostante l’attività fotografica non abbando-nerà mai la pittura, si affiancheranno i figli: Emil e Richard. Il primo attivo prevalentemente in Sudtirolo, il secondo im-pegnato nello studio veronese. A quest’ultimo arride minor
fortuna, tanto che egli finì, il 17 aprile del 1909, suicida. Il suo fu un suicidio denso di significati simbolici: avvenne nel cen-tenario della nascita del celebre padre e come mezzo Richard scelse l’acido prussico.Della ricchissima attività oggi rimangono oltre un consistente nucleo di lastre negative relative alle opere d’arte e ai monu-menti veronesi, anche diverse preziosissime e spesso uniche raccolte di stampe d’epoca, disperse tra collezioni pubbliche e collezionisti privati.La mostra riunisce per la prima volta , il meglio delle suggestive immagini che i Lotze dedicarono al loro lago di adozione, il Garda appunto, e alle montagne del Sudtirolo. Sono immagini datate tra il 1860, quando sul lago svettava ancora la bandiera austriaca e il 1880, quando solo la parte trentina del grande lago era ancor irredenta, e le Dolomiti che ancora non avevano incontrato fotografi. Han-no un enorme valore documentario, per la qualità e l’inegua-gliabile abilità compositiva, che contraddistingueva il lavoro dei Lotze, e per la loro rarità. Raccontano la trasformazio-ne dei paesaggi del lago, dal dominio spaziale e fisico delle imponenti fortezze asburgiche preunitarie, all’appropriazio-ne identitaria dovuta all’insediamento delle nuove ville con grandi giardini panoramici voluti dalle aristocrazie italiane postunitarie. Paesaggi, atmosfere e la vita d’un lago che, via via, il turismo internazionale.
Info:MAG – Museo Alto Garda Piazza Cesare Battisti, 3 38066 Riva del Garda Trento0464 573869 www.comune.rivadelgarda.tn.it/museo www.studioesseci.net
PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - JUVE STABIA | venerdì 6 aprile - ore 17:00
Dal 30 marzo al 10 giugno 2012, il MAG Museo Alto Garda propone una ampia retrospettiva delle loro miti-che fotografie. 120 stampe vintage, di cui un buon numero inedite, tutte della dinastia italo-tedesca dei Lotze.
Moritz Lotze, Festung Peschiera: Brücke über den Mincio, (Piazzaforte di Peschiera: Ponte sul Mincio), 1866 Albumi-na da collodio Verona, Collezione Giuseppe Milani
Moritz Lotze ma Riccardo Lotze, Isola Lecchi (Isola di Gar-da), 1880 Albumina da collodio Verona, Biblioteca Civica, Archivio Fotografico
Riccardo Lotze, Lazise, Villa Buri (ora Villa Bernini), 1880 Albumina da collodio Verona, Biblioteca Civica, Archivio Fotografico
Sabato 7 aprile 2012
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8“Su questo piano che si chiama terra”Musica. Intervista con la cantautrice Roberta Di Lorenzo che esce con un nuovo album prodotto dai fratelli Nicolosi
di Andrea Turetta
Prodotto artisticamente dai fratelli Pino e Lino Nicolosi (che hanno collabo-rato tra gli altri con Sting, Al Jarreau, Gino Vannelli e Chaka Khan), il disco contiene il brano “E tu lo chiami Dio” (portato a Sanremo da Eugenio Finar-di) cantato da Roberta Di Lorenzo nella sua versione. Il primo singolo estratto dall’album è “A CAUSA DI PSICHE”, in programmazione radiofonica dal 2 marzo. Ecco l’intervista rilasciata dall’artista molisana.Alla produzione del tuo album, Lino e Pino Nicolosi. Una collaborazione di tutto rispetto; in che misura ha influito nella resa finale dell’album?Molto, Pino e Lino hanno sostenuto e aiutato la nuova fase di ricerca sonora che stavo attraversando… sposan-do a pieno le mie idee.Hanno messo al servizio della mia musica la loro decen-nale esperienza in studio.Ciò che da sempre li contraddistingue è la scelta dei suo-ni, mai casuali, niente è lasciato al caso… l’ eleganza e il gusto sono loro prerogative.“Su questo piano che si chiama Terra” è un lavoro coe-rente, dove tutto ha un sensato legame… parole, musica, arrangiamenti.
Ovviamente, all’interno dell’album è presente il pezzo che hai scritto per Eugenio Finardi a Sanremo, “E tu lo chiami Dio”. Un brano che ha riscontrato il plauso di critica e pubblico. Te lo aspettavi? Credi siano utili questi riconoscimenti per un artista? Quantomeno per sapere se la strada da loro scelta è apprezzata o meno, dalla critica e dal pubblico?Fondamentalmente si scrive per se stessi, ma allo stesso tempo per essere accettati dagli altri, altrimenti non esi-sterebbero le esibizioni, i palchi, i dischi... scrivere can-zoni crea il filo invisibile tra autore e pubblico.La critica (intesa come discussione) è una conseguenza inevitabile con cui bisogna fare i conti se si rende pub-blica un’ opera. Chiunque è libero di esprimere un pare-
re rispetto al gradimento nei confronti di una qualunque opera.I critici di mestiere (per fortuna sono in pochi!) spesso lo fanno in modo malsano senza giustificare realisticamen-te i parametri di giudizio, bocciando per esempio spesso artisti, esagerando con esposizioni colorite e fuori luogo.“E tu lo chiami Dio” è stato al centro di critiche e polemi-che... che si sono spente nel momento in cui si è capito il senso del brano, che non era intenzionato ad allontanare uomini di credo diversi, ma al contrario ad unirli, a trova-re un punto d’ incontro.Qui si canta la ricerca della spiritualità, il viaggio esisten-ziale che passa attraverso le tappe universali dell’ amore, del dolore, del dubbio... non è una canzone che si schie-ra bocciando la scelta dell’ altro, ma è una canzone che ascolta il punto di vista dell’ altro.È stato bello per me aver raggiunto nel mio piccolo, i cuo-ri della gente.
Come ti vedi cresciuta rispetto ai tuoi esordi artistici?Ho una visione e un atteggiamento più disincantato… conservo la mia ingenuità solo quando scrivo.. perchè quello è il luogo dei sogni.La realtà che vedo è molto più cruda... spesso “poetizzo” per non arrendermi alle brutture.Voglio conservare occhi da bambina anche se dentro di me sono ben consapevole di come vanno le cose.Artisticamente, i confronti e le collaborazioni aiutano a prendere dimestichezza con i mezzi, ma ho sempre la sen-sazione di mancare in qualcosa, il desiderio di migliorare, spesso capita di sentirmi fuori luogo rispetto a meriti che arrivano o che ti attribuiscono.
L’originalità sonora è un bene da coltivare?Sì, con molta cura, da custodire direi.Ci identifica come il colore degli occhi o l’ odore. Io credo fermamente che valga la pena cercare il proprio stile, an-che se non capito, anche se criticato... lo stile rende liberi.
Ormai, da tanti anni ti occupi di musica. Come vedi cam-biato questo mondo, dai tuoi primi anni di attività ad oggi?L’ ultimo decennio mi lascia interdetta... forse sono io che ho smesso di cercare nel mio presente stimoli… infatti ammetto di essere molto legata a modelli musicali del passato.L’ unico genio degli anni 2000 credo sia Caparezza.Questo mondo forse è solo più stanco, è stato detto molto, forse tutto, è il momento di sperimentare nuove modalità di comunicazione, nuovi linguaggi, più che nuove tema-tiche.
I momenti non proprio belli che stanno attraversando la musica e la discografia sono dovuti, a tuo parere, solo ad un discorso economico o anche ad una carenza di nuove idee?Al contrario siamo in sovraccarico di idee, in sovraccari-co di proposte, di prodotti, di domande, siamo saturi.Il mercato è saturo, ma è povero allo stesso tempo.Quando ci sarà meno, quando torneremo a dover scegliere solo tra il bianco e il nero.. coglieremo anche tutte le altre sfumatureAllora verrà fuori qualcosa di buono e ritornerà anche la ricchezza.
Oggi, per decidere di intraprendere la carriera musicale, bisogna essere spinti da una grande passione. Non si può più dire che chi decide di fare il cantante lo faccia per denaro… teoricamente, ciò dovrebbe favorire gli ar-tisti che hanno davvero qualcosa da dire. Che ne pensi?Penso che l’ arte sia la forma di espressione più democra-tica, ma questo non basta a farne un mestiere... e devo dire per fortuna.Credo nella meritocrazia e nel lavoro, quindi in una natu-
rale selezione che porti a stringere il cerchio di chi vive ed è giusto che viva di musica perchè bravo e con qualcosa da dire, rispetto invece a chi continua a farlo per hobby e per diletto. Son due cose ben diverse.L’arte va sempre sostenuta, perchè parte del patrimonio culturale del uomo.E chi fa arte ha come dovere morale quello di anteporre ai propri interessi o fini economici, la passione lo slancio verso il bello e l’ impegno sociale.Se ci si pone in modo onesto, riceveremo altrettanta one-stà.
È difficile comunicare in maniera chiara ed al tempo stesso con testi profondi?Si. è possibile... la musica può aiutare il fluire di certe parole “ impegnative “.Anche testi complessi e profondi possono trovare una dimensione più “facile” grazie alla scelta di sonorità fre-sche che conducono l’ ascoltatore a capire senza fatica.Credo si possano unire profondità e leggerezza. Bello quando questo accade.Ma a volte è un risultato che si ottiene attraverso un la-voro accurato, scegliere parole, legarle alla melodia, de-cidere che tipo di arrangiamento affidare ad una canzone.
Per chiudere, c’è qualche suggerimento che ti sentire-sti di dare a chi desidera seguire una carriera di tipo artistico-musicale?Si, coltivare il talento naturale con lo studio e la curiosità, elementi che corrono in aiuto quando le idee tendono ad esaurirsi…Di ricercare una propria personalità, non per il gusto di essere anti conformisti, ma perchè la cifra stilistica è come l’ unicità delle impronte digitali.Fidarsi di buoni compagni di viaggio, ma non abbassare mai la guardia…in questo oceano musicale ci sono molti collaboratori ma pochi, davvero pochi amici.
Le foto sono di Eugenia Della Ragione
Sito Ufficiale:www.robertadilorenzo.itwww.paroleedintorni.it
Sabato 7 aprile 2012
9Marika e le sue storie di salottoSpettacolo. Intervista con la conduttrice di “Pomeriggio italiano”, Marika Fruscio, nuovo volto della televisione
di Andrea Turetta
La bellissima e spumeggiante Mari-ka Fruscio, è uno dei nuovi volti del-la televisione. “Pomeriggio italiano”, è il nuovo programma tv che conduce su Canale Italia (Canale 83 del Digi-tale Terrestre). Il programma, ideato e condotto dalla Fruscio, si propone di essere eletto come una sorta di salotto televisivo dove l’ ospite avrà a dispo-sizione un’ oretta per parlare di sè, dei propri sogni e delle proprie aspirazioni. Ma ecco cosa ci raccontato in proposito Marika…Come ti vedi nei panni di conduttrice di “Pomeriggio italiano”?Son molto portata per condurre e la prima puntata, che doveva nascere come puntata zero, è diventata puntata uno. Sai, la telecamera mi carica e ritengo di avere par-lantina e sprint giusto per realizzare un format vincente!
A grandi linee, com’è strutturato il programma?Diciamo che è il tipico salotto italiano, dove viene invi-tato, volta per volta, un personaggio del mondo della tv, della musica e dello spettacolo in generale. L’ ospite in questione ha circa un ora di tempo per raccontarsi. Inol-tre verranno a lui poste diverse domande riguardanti la sua carriera , la vita privata e i progetti futuri, ma la cosa più importante è che il personaggio può anche raccon-tare “quel qualcosa” che in altri programmi non potreb-be dire. Quindi “chicche” importanti e retroscena che scottano! Il tutto viene svolto in un clima allegro, legge-ro e giocoso. In studio è presente anche un competente e colto pubblico che non ha solo il compito di battere le mani a comando ma interagisce con me e con gli ospiti.
Tra costoro ci sarà anche Lea Veggetti. Inoltre vi sarà anche una simpatica inviata proveniente da M20 quale Sabrina Ganzer. Insomma, tra poltrone, cuscini, tè e caf-fè si svolge un vero e proprio pettegolezzo a 360gradi !
Come si distingue questo programma da tanti altri che popolano le nostre tv?La caratteristica saliente del programma è la spontanei-tà. Non ci sono scalette o copioni. Inoltre l’ ospite è li-bero di parlare, portare materiale che lo riguarda (video, articoli, canzoni...) in un ambiente confortevole ed alla mano!
Dopo anni di programmi urlati e telerisse, pensi ci si stia spostando verso dei “salotti” più posati e tranquilli?Il mio è un salotto elegante e tranquillo. Non ho infatti alcuna intenzione di basarmi su risse e animate discus-sioni per fare audience. Si vuole dare spazio al perso-naggio, cercando di capire realmente chi esso sia a 360 gradi! Insomma, basta con questa tv trash che rovina belle situazioni che dovrebbero essere di confronto e di dialogo sereno!
Come ti sei preparata ad affrontare quest’importante conduzione?Ho preparato il progetto, secondo mio gusto e l’ ho pro-posto! Il fatto di stare davanti alla telecamera e saper tenere testa ad un ora di trasmissione penso che sia una dote innata ma lo dico senza presunzione. Diciamo che lo schermo ha su di me lo stesso effetto di dieci caffè! (ride di gusto)
Oggi, nel mondo dello spettacolo pensi la donna abbia le stesse opportunità offerte ai colleghi maschi?Secondo me sì… E ti dirò di più: penso che molte pre-sentatrici siano addirittura più carismatiche e vincenti di alcuni uomini!
Come ti vedi allo specchio?Io mi vedo bene. Che cosa mi manca? Sono sana, cari-na, scaltra e incrollabile! Comunque sia mi auguro che gli altri possano vedermi allo stesso modo ma se non ci riescono è bene che si mettano gli occhiali! (ride di gusto)
Quanto è utile essere determinati per raggiungere gli obiettivi prefissati?La determinazione e la continuità sono l’ arma fonda-mentale per cominciare e proseguire questo percorso. Quindi bisogna essere forti, superare le critiche, gli osta-coli e guardare solo l’ obbiettivo! Saranno poi gli altri a scontrarsi contro uno scoglio E, come sapete bene, la nave che lo urta affonda!
Per chi ti conosce da poco, come hai mosso i primi pas-si nel mondo dello spettacolo?Ho cominciato ad avere grande popolarità durante la trasmissione “Uomini e donne”. Indubbiamente mi di-stinguevo dalle tante per il fisico prorompente. Pertanto son cominciati cosi i primi articoli sulla mia fisicità e sono stata ben presto chiamata dall’ emittente televisiva 7 gold per partecipare a “Diretta stadio”, in qualità di opinionista. Successivamente ho partecipato a “Quelli che il calcio” all’ interno di una rubrica molto simpatica. Non sono poi mancate ospitate in svariati salotti tv come “Mattino in famiglia , “L’ Italia sul 2” e “ Pomeriggio Cinque” per far luce sulla mia relazione con Filippo In-zaghi. Inoltre posso contare su una presenza fissa in tra-smissioni calcistiche napoletane dal momento che sono una gran tifosa del Napoli in qualità di opinionista oltre
su numerose riviste di gossip!
La solidarietà femminile è un sentimento diffuso nel mondo dello spettacolo?Macchè! Le donne hanno la competizione dna. Ci fos-se stata una sola donna che mi abbia voluto realmente aiutare!
Hai qualcuno in particolare che ti ha trasmesso l’amo-re verso questo mondo?No...
Progetti futuri?Spero di andare avanti alla grande, lavorativamente par-lando e -un giorno- di diventare una mamma realizzata . E vi prometto che chiamerò i miei figli con nomi asso-lutamente made in Italy!
Si ringrazia per la cortese collaborazione Laura Gorini
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Sabato 7 aprile 2012
10
Roma, 1938. Alessandro Borghesi, giovane e spensierato ingegnere minerario, viene as-sunto in una missione archeologica destina-ta a scavare nell’oasi egiziana di Siwah, un luogo del Sahara dove restano tracce di una civiltà misteriosa, ancora più antica delle Pi-ramidi.
Fondato nel 1957 da Claudio Noaro
EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro
Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro
REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza
tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin
Direttore Commerciale Susanna NoaroRedattori Andrea Turetta, Luca Turetta
GRAFICA E [email protected]
STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza
Registrazione al Tribunale di Vicenza n.98 del 28/10/1957Iscrizione al ROC n. 11438
Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it
Libri. Nelle librerie due novità di scrittori di grande spessore letterario, la storica Barbara Frale ed Angelo Scola con Aldo Cazzullo
La lingua segreta degli Dei
La vita buona
Arrivato al Cairo, Borghesi stringe amicizia con Sergio Dona-doni, un brillante egittologo italiano: grazie all’esperienza di Donadoni si rende conto che in quella missione archeologica troppe cose non quadrano e realizza che il professore tedesco Hans Brunner, a capo di una precedente spedizione, aveva in-cidentalmente scoperto l’esistenza di un giacimento di greg-gio metà in territorio italiano - essendo la Libia colonia d’Italia - e metà nel sottosuolo dell’Egitto, controllato dagli inglesi.Intorno alla vicenda ruotano enormi interessi di tipo econo-mico e politico ed è coinvolta anche la bella Elisabeth Rosen-heim, egittologa allieva del professor Brunner. Innamoratosi della ragazza, Alessandro ne scopre i segreti. Elisabeth, detta Sissel, ha origini ebraiche ed è stata protetta da Brunner negli anni bui della persecuzione razziale. Avvicinandosi a lei, il giovane ingegnere scopre che nemmeno il recupero del gia-cimento di greggio e la sua assegnazione al governo italia-no è l’unico scopo della spedizione: nel viaggio si nasconde un’altra verità, un altro scopo, un’altra autorità che ne pilota
La crisi economica, l’amore, la morte, la politica, l’immigrazio-ne, il ’68, la scuola, la famiglia, il governo della Chiesa. Il rap-porto tra Stato e Chiesa, tra scienza e dottrina, tra fede e ragione. La vita e il suo senso. Da quasi dieci anni, un uomo di punta del-la Chiesa italiana, il cardinale Angelo Scola – prima patriarca di Venezia, poi arcivescovo di Milano – e una firma del «Corriere della Sera», Aldo Cazzullo, dialogano sull’attualità politica e i temi ultimi dell’esistenza. Da queste conversazioni, che sono state discusse, commentate, criticate, difese da parte di politici, religiosi e laici, sono emerse parole- chiave divenute lessico co-mune del dibattito pubblico, come «meticciato di civiltà e cul-ture» – agli antipodi sia dei retori del relativismo culturale sia dei nemici della società multietnica – e «nuova laicità»: quasi un manifesto del modo della Chiesa moderna di stare nella so-cietà e partecipare alla discussione e alle decisioni politiche. Per quanto ogni dialogo faccia storia a sé, e sia stato pensato come fine a se stesso, a rileggerli ora, ricomposti in un’unica sequen-za, risulta evidente come ognuno rappresenti il tassello di un sistema di pensiero autonomo, che il cardinale Scola tratteggia, saldamente ancorato nel deposito della fede e della dottrina cat-tolica e nella lettura che ne è stata data dai papati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma con tratti di libertà in sintonia con la tradizione della diocesi di Milano, che ora è stato chiamato a reggere. È proprio la sintonia umana e intellettuale con gli ul-timi due pontefici che consente al cardinale – stimolato e pro-vocato dal giornalista– di elaborare idee originali e una visione innovativa del cristianesimo, che non penalizza le passioni, i desideri e neppure gli istinti; anzi, esalta l’umanità, la differenza tra uomo e donna, l’attrazione per il bello. E il cui nucleo cen-trale è sintetizzato nell’insolita espressione di «vita buona», la forma più alta di libertà, in cui il voler essere e il dover essere coincidono – si vuol fare ciò che si deve fare –, una vita animata dall’amore per il bello, il bene, il vero, l’eterno.n cui il “dover
i destini. Quale filo sottile lega Chicago e la Segreteria di Sta-to di Pio XI, i servizi segreti di Hitler e l’Ambasciata italiana presso il Cairo?
L’AUTORE Barbara Frale, storica, riveste l’incarico di Officiale dell’Ar-chivio Segreto Vaticano. Ha pubblicato diversi saggi e articoli sui temi di storia del cristianesimo tra cui Templari (Il Muli-no, 2007), La Sindone di Gesù Nazareno (Il Mulino, 2009), La Sindone e il ritratto di Cristo (Libreria Editrice Vaticana, 2010), Il principe e il pescatore. Pio XII, il nazismo e la tomba di San Pietro (Mondadori, 2011). Questo è il suo primo ro-manzo.
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essere” e il “voler essere” riescono a coincidere.Gli autori:Angelo Scola, dottore in filosofia e in teologia, è stato nominato vescovo di Grosseto nel 1991. Dal 1995 al 2002 è stato rettore della Pontificia Università Lateranense e preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo. Nominato patriarca di Venezia nel 2002, cardinale nel 2003, dal 28 giugno 2011 è arcivescovo di Milano. Tra i suoi più recenti libri si segnalano: Uomo-donna. Il «caso se-rio» dell’amore (Marietti 1820, 2002, Premio Capri 2003), Euca-ristia. Incontro di libertà (Cantagalli 2005), Chi è la Chiesa? Una chiave antropologica e sacramentale per l’ecclesiologia (Queri-niana 2005), Una nuova laicità (Marsilio 2007), Come nasce e come vive una comunità cristiana (Marcianum Press 2007), Dio? Ateismo della ragione e ragioni della fede (con Paolo Flores d’Ar-cais, Marsilio 2008), Maria, la donna (Cantagalli 2009), Buone ragioni per la vita in comune (Mondadori 2010), Vivere da grandi (Marcianum Press 2011).Aldo Cazzullo (Alba 1966), dopo quindici anni alla «Stampa», dal 2003 è inviato e editorialista del «Corriere della Sera». Oltre alle vicende italiane, ha seguito le elezioni di Bush, Obama, Erdo-gan, Zapatero, Sarkozy, Cameron, Rajoy. Da Mondadori ha pub-blicato: I ragazzi di via Po (1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione (1998), Il caso Sofri (2004), Testamento di un antico-munista (2000, con Edgardo Sogno), Il mistero di Torino (2004, con Vittorio Messori), I grandi vecchi (2006, premio Estense 2006), Outlet Italia (2007), L’Italia de noantri (2009), Viva l’Italia (2010), La mia anima è ovunque tu sia (2012).
COLLANA :Saggistica Italiana
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Barbara Frale
Angelo Scola, Aldo Cazzullo
Un dialogo sulla Chiesa, la fede, l’amore,la vita e il suo senso
Sabato 7 aprile 2012
11Animali.
Uno studio di BirdLife International ha stimato che la po-polazione europea di rondini si sia ridotta del 40% tra il 1970 ed il 1990. Le cause del declino sono molteplici ma anche le soluzio-ni sono molte e a volte sono piccole azioni che anche le persone comuni possono fare.
• Il primo problema riguarda l’intensificazione dell’agri-coltura che ha eliminato buona parte delle siepi, dei fossi e dei prati che fornivano alle rondini i terreni di caccia preferiti, il massiccio uso di pesticidi colpisce le rondini sia direttamente che attraverso l’eliminazione degli insetti di cui si nutrono. La LIPU da anni promuove un’agricol-tura rispettosa dell’ambiente, degli uccelli e della nostra stessa salute e porta avanti una campagna di sensibilizza-zione nei confronti degli agricoltori.• La ristrutturazione degli edifici rurali (in particolare le stalle) toglie alle rondini luoghi adatti alla nidificazione. Per questo un’azione concreta ideata dalla LIPU sono le Delibere salva rondine già adottate da tantissimi comuni, per proteggere i luoghi di nidificazioni. Tutti possono sca-ricare la delibera dal sito e presentarla al proprio comune chiedendo che venga personalizzata ed approvata.
“ Vorrei girare il cielo come le rondini. E ogni tanto fermarmi qua e làAver il nido sotto i tetti al fresco dei porticiE come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità”.
Sono le parole della canzone “Le rondini”, scritta da Lu-cio Dalla nel lontano 1990 e che il cantautore decise di dedicare al Progetto Rondini della LIPU nel 1997. Il bra-no musicale fu incluso in uno speciale inserto realizzato dall’Associazione per sensibilizzare le persone al dram-matico calo che colpiva questa specie.
Parole romantiche, poetiche come solo un cantautore come Lucio Dalla poteva trovare per descrivere la rondi-ne, simbolo della primavera e specie conosciuta e amata da tutti.
Aiutale a tornare. La rondine ha infatti risentito fortemente delle modifiche ambientali avvenute in questi decenni
Le rondini sono in pericolo“Una rondine non fa primavera”. Sempre più vero questo detto legato all’uccello simbolo della primavera, oggi in pericolo
La scomparsa di Lucio Dalla, l’amico speciale del progetto rondini della Lipu
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• Posizionare i nidi artificiali (disponibili sul sito LIPU) nei luoghi adatti o dove sono caduti dei nidi di rondine è un’altra azione che tutti possiamo fare per incentivare il ritorno della rondine in primavera. • Altre minacce quali la desertificazione e i cambiamenti climatici colpiscono la rondine anche nei suoi quartieri di svernamento in Africa. E’ possibile scaricare il librici-no LIPU sui cambiamenti climatici, così come lo studio degli effetti dei cambiamenti climatici sulla migrazione della rondine. • Anche la protezione dei dormitori utilizzati dalle rondini durante la migrazione è un’azione concreta dei volontari LIPU. Si tratta spesso di estesi canneti in cui migliaia di rondini si riuniscono per passare la notte e che servono da tappe di sosta nel loro lungo viaggio. La LIPU sta ten-tando di garantire la tutela dei maggiori dormitori italiani quali ad esempio Colfiorito, il Lago di Lesina e quello di Varese. Un’azione facile e simpatica per aiutare la nostra amica rondine e’ anche partecipare alla Campagna “Avvista la primavera” ovvero, collegandosi al sito www.springalive.net si potrà avvistare la rondine e vedere l’avanzare della primavera in Europa.
Anche grazie al sostegno di Lucio Dalla, la LIPU ha por-tato avanti negli anni, con costanza, questo progetto con l’auspicio che la rondine, ancora oggi in seria difficoltà, possa tornare a fare il nido al fresco dei portici, proprio come avrebbe voluto Lucio Dalla.
“Siamo colpiti e profondamente dispiaciuti per la scom-
Sabato 7 aprile 2012
parsa di questo grande artista - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU – La sua voce a sostegno della nostra Campagna Rondine ci aveva aiutato a diffonde-re un messaggio ancora oggi molto attuale: quello che chiede un’agricoltura più rispettosa della natura e degli uccelli, così come della salute dei consumatori”.www.lipu.it
Sabato 7 aprile 2012
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di Crestani Emanuele
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