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Date post: 22-Mar-2016
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Ecco: “C” Siamo? Sabato 21 aprile 2012 S E T T I M A N A L E S P O R T I V O CURIOSITÀ | MUSICA | SPETTACOLO | ATTUALITÀ DIRETTORE FABIO NOARO POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE Anno 55 - Numero 17 PERCORSO DECISIVO Una cosa è certa: bisognerà assolutamente invertire la tendenza e ribaltare completamente copione! Anche se molti diranno di non guardare la classifica ricorderete ad esempio il refrend di mister Cagni: “Io guardo il gioco, non la classifica”, (più volte ribadi - to) facciamo noi un po’ di conti, giusto per ricordarci che alla fine la matematica ha ancora un senso… Il Vicenza è atteso da 7 gare, equamente distribuite tra interne ed esterne; i ragazzi di mister Beghetto saranno chiamati in rapida successione ad affronta- re: Samp (in lotta per i play-off con 54), Nocerina (terzultima con 31), Pescara (quarto con 62, pronto alla promozione diretta o agli spareggi, più probabili questi), Modena (con 42 già sopra la zona… rossa), Empoli (in lotta per i play-out con 34, in attesa di re- cuperare la gara con l’Albinoleffe a Bergamo), Bari (sereno a 44 ma con 6 di handicap) e Reggina (con 48 punti non più in grado di lottare per un posto tra le elette). Orbene, cosa significa per il Vicenza “inver - tire la tendenza”? Semplicemente tornare a far punti (e non pochi) soprattutto, attraverso qualche vittoria (fondamentale)! Dopo magari ci sbaglieremo alla grande però cercando di fare una piccola tabella di marcia è probabile (sulla carta almeno) che le gare contro Sampdoria e Pescara, per la compagine beri- ca (almeno nello status attuale) siano quasi proibiti- ve mentre tutte le altre dovranno, necessariamente, essere “alla portata”; il che significa, cogliere alme- no 3 successi (Nocerina, Bari, Modena) e 2 pareggi (Empoli e Reggina). Insomma, un percorso che por- terebbe a cogliere 11 punti, il che porterebbe i punti in classifica a 44. Basteranno? Come si dice in questi casi “la speranza è sempre l’ultima a morire”, lo spazio per confermarlo c’è ancora tutto, anche se adesso davvero, non c’è più tempo da perdere. Il direttore responsabile Editoriale 15.000 Euro in 120 rate da 179 Euro al mese al TAEG del 7,89%* COD. 29 AG. DI VICENZA - SOGLOFIN (UIC A498365) - VIALE TRIESTE, 125 - VICENZA - [email protected] TEL. 0444 291854 • CELL. 349 5287817 Il prestito dedicato a te. 800-780330 Prestiti fino a 50.000 Euro rimborsabili anche in 120 mesi Convenzioni con i principali ministeri ed enti pubblici e previdenziali (INPS, INPDAP, ed ENASARCO) Numero Verde Gratuito C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373 C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373 LOCALE CLIMATIZZATO SPECIALITA’ PESCE SALE RISERVATE PER FESTE GIARDINO ESTIVO SCONTO PER COMITIVE E SPORTIVI RISTORANTE E PIZZERIA Via San Martino, 45 - Vicenza tel 0444 924480 SERVIZIO A DOMICILIO Via Medici, 66 - Vicenza tel 0444 920601 di Milano Angelo LA MATEMATICA ANCORA NON CONDANNA IL VICENZA MA È IL VICENZA CHE NON GARANTI- SCE NULLA PER SALVARSI… Sette partite alla fine, con un ruolino di marcia decisamente da squadra allo sfascio, priva di identità, senza mordente e, nello stesso tempo, rassegnata. Sarà (!!!), ma questa stagione sembra voler mandare un messaggio (sms) alla società di Via Schio, che non sempre le cose possono andare per il verso giusto e, soprattutto, dopo otto anni vissuti tra l’ansia e l’agonia, con la salvezza raggiunta quasi sempre all’ultima giornata, alla lunga s’in- clinano, stancano, col risultato fina - le di un vero fallimento. La tifoseria s’è divisa in due parti: c’è chi sostie - ne che scendere di categoria possa far del bene per poter ripartire con sani principi, con una società capa- ce ed esperta, ridimensionando il pesante passivo, (6 milioni di euro) mettendo sul mercato alcuni pezzi da novanta come Frison, Abbrusca - to, Botta e Rigoni che potrebbero cancellare il debito; oppure l’altra tifoseria che si augura di rimanere in B con l’inserimento di nuovi ac - quirenti, competenti, considerando che, scendere, significherebbe ri - tornare nella cadetteria fra una de- cina d’anni. Chi scende in campo, comunque, sono i giocatori, che dovrebbero far tesoro di tutto questo sapendo che questa piazza ama il calcio e, con risultati più concreti, gli spalti si riempirebbero, non vogliamo dire come ai tempi di Guidolin, ma di sicuro con meno spazi vuoti. Mi - ster Beghetto sa bene quello che deve fare e non deve leggere o guardare quello che dice una testata locale o una tv privata sulle sue scelte o sul modulo di gioco. Qualcuno ha predicato, scu- sate, ha detto che mister Cagni ha rovinato i giocatori, massa - crandoli e la voce s’è diffusa, disturbando quanto basta, quando invece, era l’unica persona competente, lo ripetiamo, l’unica, che poteva salvare il Vicenza. E questi sono i giornalisti che vogliono bene al Vicenza? Qui ci rimette una piazza anche per colpa di una certa stampa. Questi colleghi, pardon, non li riten- go tali perché per me colleghi son dell’altro, dovevano stare zit - ti e lasciare lavorare il tecnico, semmai a campionato concluso, uscire con certi argomenti. Altre voci di corridoio: i giocatori avrebbero preso di mira Cagni, facendolo fuori proprio perché li faceva lavorare sodo. La società invece di remare col bresciano, ha preferito mandarlo via, per gli amari risultati ma non tenendo conto dei retroscena. Altre cattiverie sono state inflitte anche sul buon Bal - dini, il quale a Gallio invece di allena - re la squadra, mandava il vice e lui an - dava a funghi. Vedete, siamo proprio in provincia, pettegolezzi a non finire per la voglia di far del male. Mora - le. Cagni, dopo aver preso per mano la squadra in acque agitate ed averla portata fuori, è stato silurato per aver fatto solo 2 punti dopo 8 gare, ma la- sciando il complesso sempre fuori dai quartieri a rischio. Era giusto lasciarlo lavorare e le sue dichiarazioni dopo l’esonero, per noi sono comprensibili. Si lasciano da parte coloro che hanno un magnifico bagaglio d’esperienza e professionalità e si lascia il posto di guida ai neopatentati capaci di guidare la macchina ma privi di scuola teorica sui segnali stradali. Adesso la situazione s’è particolarmente fat- ta drammatica. Sarebbe da chiedere a quei fenomeni di giorna- listi! Ora come la mettiamo ? Non resta che chiedere ad Abbruscato e soci, cuore, sacrificio e continuità in questo rush finale per mettere in cascina più punti possibili e raggiungere una salvezza che sa tanto di miracolo. La Samp è un avversario delicato ma non impossibile in lotta per i play-off. Uno stimolo maggiore per cercare la vittoria e dedicarla al grande Morosini che da lassù tiferà per il Vicenza! (Fabio Noaro)
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Page 1: sportvicenza17

Ecco: “C” Siamo?

Sabato 21 aprile 2012

S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À

D I R E T T O R E F A B I O N O A R O

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE

Anno 55 - Numero 17

PERCORSO DECISIVO

Una cosa è certa: bisognerà assolutamente invertire la tendenza e ribaltare completamente copione!

Anche se molti diranno di non guardare la classifica ricorderete ad esempio il refrend di mister Cagni: “Io guardo il gioco, non la classifica”, (più volte ribadi-to) facciamo noi un po’ di conti, giusto per ricordarci che alla fine la matematica ha ancora un senso…Il Vicenza è atteso da 7 gare, equamente distribuite tra interne ed esterne; i ragazzi di mister Beghetto saranno chiamati in rapida successione ad affronta-re: Samp (in lotta per i play-off con 54), Nocerina (terzultima con 31), Pescara (quarto con 62, pronto alla promozione diretta o agli spareggi, più probabili questi), Modena (con 42 già sopra la zona… rossa), Empoli (in lotta per i play-out con 34, in attesa di re-cuperare la gara con l’Albinoleffe a Bergamo), Bari (sereno a 44 ma con 6 di handicap) e Reggina (con 48 punti non più in grado di lottare per un posto tra le elette). Orbene, cosa significa per il Vicenza “inver-tire la tendenza”? Semplicemente tornare a far punti (e non pochi) soprattutto, attraverso qualche vittoria (fondamentale)! Dopo magari ci sbaglieremo alla grande però cercando di fare una piccola tabella di marcia è probabile (sulla carta almeno) che le gare contro Sampdoria e Pescara, per la compagine beri-ca (almeno nello status attuale) siano quasi proibiti-ve mentre tutte le altre dovranno, necessariamente, essere “alla portata”; il che significa, cogliere alme-no 3 successi (Nocerina, Bari, Modena) e 2 pareggi (Empoli e Reggina). Insomma, un percorso che por-terebbe a cogliere 11 punti, il che porterebbe i punti in classifica a 44. Basteranno? Come si dice in questi casi “la speranza è sempre l’ultima a morire”, lo spazio per confermarlo c’è ancora tutto, anche se adesso davvero, non c’è più tempo da perdere. Il direttore responsabile

Editoriale

15.000 Euro in 120 rate da 179 Euro al mese al TAEG del 7,89%*

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LA MATEMATICA ANCORA NON CONDANNA IL VICENZA MA È IL VICENZA CHE NON GARANTI-SCE NULLA PER SALVARSI… Sette partite alla fine, con un ruolino di marcia decisamente da squadra allo sfascio, priva di identità, senza mordente e, nello stesso tempo, rassegnata. Sarà (!!!), ma questa stagione sembra voler mandare un messaggio (sms) alla società di Via Schio, che non sempre le cose possono andare per il verso giusto e, soprattutto, dopo otto anni vissuti tra l’ansia e l’agonia, con la salvezza raggiunta quasi sempre all’ultima giornata, alla lunga s’in-clinano, stancano, col risultato fina-le di un vero fallimento. La tifoseria s’è divisa in due parti: c’è chi sostie-ne che scendere di categoria possa far del bene per poter ripartire con sani principi, con una società capa-ce ed esperta, ridimensionando il pesante passivo, (6 milioni di euro) mettendo sul mercato alcuni pezzi da novanta come Frison, Abbrusca-to, Botta e Rigoni che potrebbero cancellare il debito; oppure l’altra tifoseria che si augura di rimanere in B con l’inserimento di nuovi ac-quirenti, competenti, considerando che, scendere, significherebbe ri-tornare nella cadetteria fra una de-cina d’anni. Chi scende in campo, comunque, sono i giocatori, che dovrebbero far tesoro di tutto questo sapendo che questa piazza ama il calcio e, con risultati più concreti, gli spalti si riempirebbero, non vogliamo dire come ai tempi di Guidolin, ma di sicuro con meno spazi vuoti. Mi-ster Beghetto sa bene quello che deve fare e non deve leggere o guardare quello che dice una testata locale o una tv privata sulle sue scelte o sul modulo di gioco. Qualcuno ha predicato, scu-sate, ha detto che mister Cagni ha rovinato i giocatori, massa-crandoli e la voce s’è diffusa, disturbando quanto basta, quando invece, era l’unica persona competente, lo ripetiamo, l’unica,

che poteva salvare il Vicenza. E questi sono i giornalisti che vogliono bene al Vicenza? Qui ci rimette una piazza anche per colpa di una certa stampa. Questi colleghi, pardon, non li riten-go tali perché per me colleghi son dell’altro, dovevano stare zit-ti e lasciare lavorare il tecnico, semmai a campionato concluso, uscire con certi argomenti. Altre voci di corridoio: i giocatori avrebbero preso di mira Cagni, facendolo fuori proprio perché li faceva lavorare sodo. La società invece di remare col bresciano, ha preferito mandarlo via, per gli amari risultati ma non tenendo

conto dei retroscena. Altre cattiverie sono state inflitte anche sul buon Bal-dini, il quale a Gallio invece di allena-re la squadra, mandava il vice e lui an-dava a funghi. Vedete, siamo proprio in provincia, pettegolezzi a non finire per la voglia di far del male. Mora-le. Cagni, dopo aver preso per mano la squadra in acque agitate ed averla portata fuori, è stato silurato per aver fatto solo 2 punti dopo 8 gare, ma la-sciando il complesso sempre fuori dai quartieri a rischio. Era giusto lasciarlo lavorare e le sue dichiarazioni dopo l’esonero, per noi sono comprensibili. Si lasciano da parte coloro che hanno un magnifico bagaglio d’esperienza e professionalità e si lascia il posto di guida ai neopatentati capaci di guidare la macchina ma privi di scuola teorica

sui segnali stradali. Adesso la situazione s’è particolarmente fat-ta drammatica. Sarebbe da chiedere a quei fenomeni di giorna-listi! Ora come la mettiamo ?Non resta che chiedere ad Abbruscato e soci, cuore, sacrificio e continuità in questo rush finale per mettere in cascina più punti possibili e raggiungere una salvezza che sa tanto di miracolo. La Samp è un avversario delicato ma non impossibile in lotta per i play-off. Uno stimolo maggiore per cercare la vittoria e dedicarla al grande Morosini che da lassù tiferà per il Vicenza! (Fabio Noaro)

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Vicenza, per salvarti spera in un miracolo!

Calcio Vicenza. Sabato con inizio per le ore 15:00, il Vicenza ospiterà la Samp dell’ex Iachini in piena lotta per i play-off

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I NUMERI Un po’ di numeri giusto per… darli? Eccoli: diciannovesima posizione con 33 punti in classifica, frutto di 7 successi, 12 pareggi e 16 sconfitte; 33 reti all’attivo (ultimo attacco col Gubbio, “maglia nera”) e 50 al passivo. Si pensi che dopo aver raccolto 26 punti in tutto il girone d’andata, i berici, nelle seguenti 14 partite, hanno saputo raccogliere la… brut-tezza di 7 miserissimi punti! LA CRITICA Cosa aggiungere al cospetto di un simile responso numerico? Onestamente ci riesce davvero difficile andare oltre, proba-bilmente il silenzio sarebbe l’unica risposta consequenziale ma, come dovere di critica c’impone, un minimo di riflessio-ne pensiamo onestamente, debba essere fatta. Certo, dando per assodato che gli errori non vengono mai da soli, cosicché nella fattispecie d’un percorso mal gestito da tempi andati, in primo piano non possiamo non porre sul banco degli im-putati, la gestione societaria che, evidentemente, ha mostrato tutte le proprie pecche in fatto di programmazione (mancata)

ed impostazione (per poca esperienza? Poca professionali-tà? Forse entrambi gli aspetti?) non solo dell’ultima ma delle diverse ultime stagioni.I TECNICI Ad esempio nella panchina biancorossa si sono succeduti finora tre allenatori, di cui i primi due (Baldini e Cagni) re-duci da lunga assenza e, probabilmente, se da un lato seri quanto vogliosi di riscatto, dall’altra non perfettamente forse in linea-simbiotica con gli ultimi “accorgimenti” tecnico-tattici, mentre il terzo, Massimo Beghetto, ereditato un com-plesso ampiamente in debito d’ossigeno e d’idee, ha dovuto (e dovrà) necessariamente porre sul piatto della bilancia tutta la propria esperienza (limitata come tecnico ma non come ex giocatore di livello e tenacia) soprattutto a livello atletico (preparazione quasi rifatta in tempi strettissimi) e mentale (la forza psicologica alla fine avrà il suo peso) con tanto diself-control e, comunque non è affatto detto ciò sia poi sufficien-te per raggiungere il traguardo.

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Biancorossi spesse volte in difficoltà non riescono a superare gli avversari. Oggi non ci dovranno essere scusanti contro i doriani.

In tre biancorossi per chiudere su un giocatore. Squadra in grosse difficoltà. Con la Samp massima concentrazione e tanta grinta.

Gli avversari impensieriscono la difesa biancorossa ed è not-te fonda. Speriamo in una giornata con meno stati d’ansia.

Sabato 21 aprile 2012

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Morosini un motivo in più per conquistare la salvezza

Sabato con inizio per le ore 15:00, il Vicenza ospiterà la Samp dell’ex Iachini in piena lotta per i play-off Calcio Vicenza. Stagione iniziata male e che sembra concludersi male. Serve una sterzata e un grande aiuto da lassù…

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condannare un giocatore perché va in disco e magari s’azzuf-fa, anche se, certo, evitare certe figure non sarebbe poi male) che, peraltro, ha passato un periodaccio nel dover recuperare una discreta forma, post infortunio. Prendiamo pure atto che in questa stagione si sono succeduti spesso e volentieri, fin troppi infortuni (ultimi della serie quelli di Mustacchio, Au-gustyn, Soligo, Bariti…) ma sono situazioni che, nell’arco di un torneo, devono essere messe in preventivo, dopotutto si fa sempre ricorso in tal caso, alla cosiddetta “panchina lunga” o “rosa ampia” che dir si voglia.Ed allora? Allora bisogna prendere atto che non tutte lo rose hanno i… petali, che un sol fiore non fa primavera e che se davvero sono rose, fioriranno… Fuor di metafora, se un com-plesso non viene allestito secondo aspetti strutturali-basilari ben precisi, ma in forza (o… debolezza) d’un limitato status di bilancio (certo non sempre i soldi garantiscono i risultati, però formano i “complessi…”), se il settore giovanile stenta a portare frutti, se oltre ad un bomber (Abbruscato non può es-sere Ibrahimovic!) non si trovano adeguati sostegni, una volta

aggiunte (ahinoi!) pecche in fase difensiva (ma non certo solo in quella…) è inevitabile che, prima o poi, ci si ritrovi nelle sabbie mobili con la testa ancora fuori ma di pochissimo (e per quanto ancora?)La scomparsa di Morosini dovrà essere uno stimolo maggio-re all’interno della squadra per dare un forte segnale ed una grande sterzata in campionato. (L.T.)

SCOSSE E GIOCATORI: Se i dettami tecnico-tattici non portano a risultati, se i cambi d’allenatore non hanno prodotto alcuna scossa (se non nel primo periodo Cagni) dato per scon-tato che il pubblico sta dando tutto (ed alla grandissima) non si può che evincere come molte delle colpe di quanto raccol-to, spettino ai giocatori che poi, in ultima analisi, sono coloro che effettivamente vanno sul campo e determinano con le loro giocate, l’unico risultato che poi interessa realmente.Lasciamo pur perdere la parentesi “discotecara” di Baclet (ormai i tempi sono cambiati da un pezzo e non si può certo

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Cosa si inventano gli avversari per superare il muro biancorosso.Stavolta tocca al Vicenza superare quello blucerchiato.

Si cerca in tutte le maniere di chiudere sugli avversari ma alla fine inter-viene Frison. Oggi per l’estremo difensore serviranno gli straordinari.

Sabato 21 aprile 2012

P

La posizione del Vicenza Dopo 14 gare del girone di ritorno

00100110000301

1-02-41-10-14-11-11-10-31-00-11-01-03-01-1

Totale 7

BRESCIA - VICENZAVICENZA - SASSUOLO

ASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO

CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE

GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA

VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA

VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI

BARI - VICENZA VICENZA - REGGINA

2-00-11-10-14-21-12-20-21-12-12-12-11-03-10-12-21-10-31-02-20-0

And Incontro001001101303033113311

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Totale 26

Vincenzo Di Sommafotografo

CerimonieEventiBookRitratti

ph. [email protected]

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4Calcio serie B. Il 25 Aprile verrà posticipata la gara tra Livorno-Cittadella in seguito alla morte improvvisa di Morosini

Inarrestabile VeronaSplendida Sampdoria

Livorno, lo stato d’animo degli abruzzesi è più che com-pensibile.Il Varese farà di tutto per liquidare il Grosseto dopo lo scivolone così come la Samp, uscire indenne anche dal Menti di Vicenza.Il Brescia nella tana difficile dell’Ascoli cerca di ricupe-rare i punti persi a Genova. Per il Sassuolo una giornta doc per allungare.Si gioca il 25 aprile la sfida tra Livorno-Cittadella perché i toscani avrebbero chiesto il posticipo in seguito alla di-sgrazia della morte del loro giocatore.

* - 7 punti | ** - 6 punti | ***- 4 punti | **** -2 puntiAlbinoleffe, Empoli, Pescara, Livorno, Torino e Sassuolo

una partita in meno

CLASSIFICA

TORINOVERONA

SASSUOLOPESCARA

VARESEPADOVA

SAMPDORIABRESCIA

JUVE STABIA***REGGINA

BARI**

GROSSETOMODENACITTADELLACROTONE ****LIVORNOASCOLI *EMPOLIVICENZANOCERINAGUBBIOALBINOLEFFE

4342414038353433312825

66 66 64 62 56 56 54 53 49 48 44

Bjelanovic, l’ex biancorosso è andato a segno due volte col Bari e sembra essere rinato nella città scaligera.

Classifica marcatori serie B

23 Immobile; 21 Sau; 18 Sansone; 16 Sforzini; 14 Tava-no, Jonaths; 13 Abbruscato, Sansovini, Cetano, Paulinho; 12 Cocco, N’Diaye, Gomez, Pozzi; 11 Dionisi, Insigne; 10 Castaldo, Fiorenzi; 9 Alfageme, Antenucci; 8 Ceravo-lo, Ciofani, Bianchi, Di Gennaro, Di Roberto; 7 Boakye, Ragusa, Cutolo, Sgrigna, Campagnacci, De Luca, Caridi, Maah, Greco, Missiroli, Cacia, Maccarone, Ruopolo, Ca-puto; 6 El Kaddouri, Hallfredsson, Negro, Bertani, Belin-gheri, Cellini; 5 Marchi, Viola, Stoian, Catania, Di Maio.

IN ATTESA DEI RECUPERI DEL TORO (DUE), LA SQUADRA VENETA SI GODE IL PRIMATO. LA SAMP SI AGGIUDICA IL BIG MATCH DEL-LA GIORNATA CONTRO IL BRESCIA E SI AVVI-CINA ALLA ZONA PLAY- OFF. LA JUVE STABIA BATTE IL PADOVA E SI ALLONTANA DALLA ZONA PERICOLO. ASCOLI ANCORA VINCEN-TE: 3 GOL AL CITTADELLA. NOCERINA COR-SARA A GROSSETO.

Non si ferma la corsa promozione del Verona verso la A. Gli scaligeri, approfittando del rinvio tra Torino e Sassuo-lo, raggiungono la vetta, vincendo a suon di gol la gara casalinga contro il Bari ( 4-1). La Samp si aggiudica il big match con il Brescia (2-0), e si avvicina alla zona play-off. I gol blucerchiati portano la firma del bomber Pozzi e Foggia. Una doppietta di Sau consente alla Juve Stabia di piegare il Padova.(2-0). Le vespe, con questa vittoria, si allontanano dalla zona retrocessione. L’Ascoli guadagna tre punti fondamentali per l’ obiettivo salvezza, battendo in trasferta il Cittadella (3-1). La Nocerina conquista tre punti utili per la salvez-za. Partita avvincente (2-2) al “Braglia” tra Modena e Varese. Il gol di De Luca di testa nei minuti finali con-sente ai varesini di portare a casa un insperato pari. Fini-sce 1-1 la sfida tra Gubbio e Vicenza. Ristabilita la parità nello spazio di un minuto, nel primo tempo, i vicentini se la sono cavate bene nella ripresa, quando gli umbri hanno centrato per due volte la traversa. Sospesa come è noto, la sfida tra Pescara e Livorno, con gli ospiti in vantaggio per 2-0 per la morte del calciatore Morosini. Da decidere ancora la data del recupero. Rinviate, invece, per lo stesso motivo, le sfide tra Albinoleffe ed Empoli e la gara tra la capolista Torino e il Sassuolo.

LA 15^ GIORNATA CON I FARI PUNTATI SULL’ANTICIPO ALL’EUGANEOProprio perché il Padova si confronterà contro una diretta concorrente per la salvezza con l’obiettivo di non fallire l’appuntamento visto che alle spalle ora le squadre si son troppo avvicinate col rischio di compromettere i play-off. Il Pescara arriva da tre ko di fila tenendo conto che con il Livorno, poi sospesa, sarebbe stato il quarto e con la disgrazia della scomparsa di un loro collaboratore e, suc-cessivamente, con quello capitato anche sabato scorso a

TaccuinoLe partite della 15^ giornata di ritorno

La serie B gioca sabato 21 aprile, ore 15:00Anticipovenerdì 20 aprile, ore 20:45 Padova-PescaraPosticipolunedì 23 aprile, ore 20:45 Bari-Torino

Le partite della 16^ giornata di ritorno

Reggina-Albinoleffe; Sampdoria-Bari; Torino-Crotone; Verona-Empoli; Modena-JuveStabia; Ascoli-Livorno; Vicenza-Nocerina; Grosseto-Padova; Gubbio-Pescara; Brescia-Sassuolo; Cittadella-Varese.

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ASCOLI - BRESCIALIVORNO - CITTADELLA

VARESE - GROSSETOSASSUOLO - GUBBIO

ALBINOLEFFE - JUVE STABIAEMPOLI - MODENAPADOVA - PESCARA

NOCERINA - REGGINAVICENZA - SAMPDORIA

BARI - TORINOCROTONE - VERONA

15^ GIORNATA DI RITORNOA

1-02-25-11-02-22-01-11-21-01-11-2

1-34-12-01-1rinvsosp1-22-0rinv2-21-1

1-01-00-01-10-01-32-12-20-00-01-3

CITTADELLA - ASCOLIVERONA - BARI

SAMPDORIA - BRESCIAREGGINA - CROTONE

ALBINOLEFFE - EMPOLIPESCARA - LIVORNO

GROSSETO- NOCERINAJUVE STABIA - PADOVA

TORINO - SASSUOLOMODENA - VARESEGUBBIO - VICENZA

RISULTATI 14^ GIORNATA RITORNOA R

Sabato 21 aprile 2012

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IMPERMEABILIZZAZIONIISOLAMENTI TERMICI

VICENZATEL 0444 928766 - FAX 0444 928749

5Calcio Triestina, l’avversario di turno.L’avversario. Blucerchiati in grande recupero, avvicinati alla zona play-off e in piena corsa per ritornare in serie A

Sabato 21 aprile 2012

calcare i prati degli stadi che contano davvero. “Sinceramen-te non saprei dire quanti punti servano ancora per centrare un piazzamento play-off; è per questo che dobbiamo provare a vincerle tutte, i conti li faremo alla fine. A Vicenza andremo per fare la partita. I biancorossi sono in difficoltà ma hanno in rosa giocatori di valore”.Se la Samp è tornata a credere nella promozione tanto del merito va attribuito al tecnico che in ogni squadra che va tra-smette un grande carisma. “Siamo tornati a divertirci e l’inte-sa fra compagni migliora di partita in partita. Giochiamo con grande tranquillità e i risultati ci stanno dando ragione”.

IACHINI NON DIMENTICA VICENZA“Ho stupendi e magnifici ricordi a Vicenza, una piazza che mi ha dato tanto anche a livello personale e ritornarci per me è una cosa che mi riempie tanto il cuore. Mi rattrista vede-re la posizione del Vicenza, spero tanto che si salvi. Io devo guardare alla mia Samp che deve continuare sulla sua strada anche se son convinto che al Menti troveremo grosse diffi-coltà. Ringrazio anche la tifoseria berica per quello che sa dare e trasmettere.”

Con i 3 punti strappati sabato al Ferraris i blucerchiati non solo hanno superato le rondinelle ma si sono anche portati a sole due lunghezze di distanza da Varese e Pa-dova (quinta e sesta forza del torneo).Mister Iachini sorride ma ha già avvertito tutti, per raggiunge-re la tanto ambita Serie A non bisogna più fermarsi. Legittimo e doveroso pensare partita per partita, sotto quindi con la tra-sferta al Menti di Vicenza. I biancorossi stanno lottando per non retrocedere ma occhio a sottovalutarli. “Quella ottenuta con il Brescia è una vittoria fondamentale- siamo riusciti a rimetterci in carreggiata dopo lo scivolone di Crotone. Con questi 3 punti siamo tornati in ballo, adesso sta a noi continuare a darci dentro. In questo campionato fac-ciamo fatica contro chiunque perché quando gli avversari af-frontano una squadra come la Samp cercano di dare qualcosa in più del normale”.All’interno dello spogliatoio blucerchiato si respira la voglia matta di tornare nella massima serie, la voglia di tornare a

La Samp per vincere le ultime sette gare

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - SAMPDORIA | sabato 21 aprile - ore 15:00

SAMPDORIA (4-4-2)

Frison

Bastrini (ex)

Tonucci

Gavazzi

Bianco

Abbruscato

Rigoni (Pinardi)

Martinelli

Botta

Mustacchio (ex)

Paolucci

Romero

Juan AntonioRenan

Obiang

Eder

Rispoli

Munari

Pozzi Laczkò

Rossini

Gastaldello

VICENZA (4-4-2)Allenatore Massimo BeghettoA disposizione in panchina:Pinsoglio, Pisano (ex), Augustyn,Pinardi (Rigoni), Soligo,Maiorino, Baclet

Allenatore Giuseppe Iachini A disposizione in panchina:J. Costa, Semioli (ex), Volta (ex), Soriano,Pellè, Bertani, Foggia

Mister Beppe Iachini, allenatore della Sampdoria, torna a Vicenza, questa volta da avversario.

Adesso la classifica comincia a farsi interessante. Con la convincente vittoria sul Brescia, la Sampdoria è tornata prepotentemente in corsa per un piazzamento play-off.

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6Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto Lutto Morosini. Dolore per la scomparsa d’un gran giocatore ed un grandissimo uomo che ha lasciato ottimi ricordi

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Sabato 21 aprile 2012

Piermario Morosini, vola in cielo per l’abbraccio... Famigliare!di Luca Turetta

Chi scrive stava per accingersi all’ormai consueto articolo settimanale, postumo alla partita del Vicenza in quel di Gubbio (un pareggio che muove la classifica ma che va preso a seconda dei punti di vista, in posi-tivo o negativo) quando, appena terminata la gara, apprende la raggelante notizia che Piermario Morosi-ni, non solo aveva lasciato il terreno di gioco anzitem-po ma, su quello, la sua stessa vita (ciò che avverrà nei concitati minuti se-guenti il drammati-co frangente, poco importa né tanto-meno parimenti, le puntuali polemiche sui presunti ritarda-ti dei soccorsi che ne susseguiranno; anche perché, nul-la servirà più a far rialzare fra di noi il “Moro”).Di fronte a drammi come questi, ogni parola appare decisamente impropria se non peggio, inutile, per cui mi li-mito ad “un paio” di riflessioni che mi sovvengono, a caldo, dopo aver passato tutto il pomeriggio e la serata, incollato alle cronache, commenti, immagini provenienti da Pescara. Flashes che indubbiamente, se da un lato, hanno tinto la giornata di lugubre e tetro colore, dall’altro, l’hanno conno-tata con un abbraccio globalizzato tra giocatori e tifoserie dei diversi sodalizi (non solo a livello nazionale), come se dal dolore ne fosse sortito l’effetto fratellanza, componente es-senziale nello spirito umano e sportivo, stile De Coubertain.Dico questo perché parlare di Piermario è rendere omaggio non certo (o non solo) al giocatore (correttissimo quanto sem-pre impegnato, diligente e serio) ma, in particolare, all’uo-mo, GRANDISSIMO! Un uomo che avevo pure avuto il piacere (ed a questo punto, l’onore) d’intervistare (lo scorso 14 febbraio 2008 *) per il periodico “Vicenza Biancorossa” e che solo nell’occasione, seppi essere stato segnato dalla vita, come pochi (genitori ed un fratello deceduti quand’egli era ancora adolescente, sorella disabile con varie problema-tiche gravi) ma che sapeva mostrarsi con una tal dolcezza e disponibilità che anche solo dallo sguardo s’evincevano essere caratteristiche proprie di un uomo eccezionale. Molto spesso infatti, chi gioca al calcio, chi fa sport, viene visto sot-to lenti d’ingrandimento deformi, non sempre attinenti alla realtà, tantoché, pregiudizi, malelingue e polemiche, sovente la fanno da padrone (soprattutto quando mancano i risultati). Beh, posso tranquillamente dire che con Piermario sarebbe stato impossibile giungere a simili congetture, perché lui sì, incarnava il giocatore vero, esemplare, “pulito”, profes-sionale al 100%, sempre dedito al lavoro, puntuale e tatti-

camente ineccepibile (non per nulla, aveva indossato varie maglie della Nazionale, dall’Under 15 all’Under 21); altresì però, di lui mi rimarrà sempre impresso quel suo sguardo “di ragazzo”, dolce, sereno ma allo stesso tempo, seriamente-posato un po’ timido, che ora ne ho (ne abbiamo) avuto con-ferma, essere lo specchio della sua essenza vitale ed umana insieme. Si recepiva subito d’aver ad interagire con un ami-co, un fratello, una bella persona! Ora il calcio e le discipline CONI ai vari livelli, si sono fermate il turno scorso, più o meno totalmente (e giustamente!) in segno di lutto e condi-visione del dolore; dalla prossima giornata poi, molto pro-

babilmente, tutto sarà passato, tutto tornerà come prima. Mi si permetta allora, complice il frangente, un piccolo invito a mo’ d’appello. Quando, nella prossima partita, cadrà a terra, causa più o meno serio infortu-nio, un giocatore della squadra avversaria, la si finisca, per fa-vore, per davvero, d’intonare beceri quanto ignobili cori, del tipo: “devi morire!”, perché ricordiamoci bene che stiamo parlando semplicemente d’un gioco che guai travalicarne i connotati, passando dal puro sberleffo, alle offese indegne, della peggior specie per una società “civile”. Perché la vita è ben altra cosa. Sì come la morte! Indi, a chiosa d’un non meglio velato quanto umano pianto, mi sento d’augurare a te, caro Piermario, un dolcissi-

mo viaggio verso il Cielo azzurro, acché tu possa finalmente gioire con la tua famiglia ritrovata (ed in questa vita, troppo prematuramente perduta) nonché assieme a Quell’Altra an-cor più grande (e Divina), che di tutti noi è genitrice. Quanto consolatrice.E che il Buon Dio Padre e Madre Maria, t’accolgano nell’Al-tro rettangolo verde. Quello degli eterni titolari ed “Eletti”!

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7Ed ora il Vicenza ha un uomo “Moro” in più per salvarsi e magari per tornare a volare Alti!

[email protected]

Con l’orgoglio biancorosso cerchiato d’azzurro. E vita!

Lutto Morosini.

Di seguito, alcuni passaggi significativi di quell’intervista a… cuore aperto, da cui ne scaturiscono, seppur a distanza di tempo, concetti, guarda caso, ancora decisamente attuali.

Quale il tuo impatto con la città e l’ambiente berico?“Molto, molto, molto positivo! Non lo dico per dire ma penso sia l’anno, da quando faccio professionismo, in cui mi trovo meglio, a livello di spogliatoio, di gruppo e di ambiente”.Da un paio d’anni sei nell’Under 21 di Casiraghi. Qua-le esperienza ne stai traendo?“… Indossare la maglia dell’Italia è sempre qualcosa di speciale, un piccolo traguardo raggiunto. E la maggior soddisfazione è forse proprio quella di farne parte, il più possibile, con orgoglio”. …Sei d’accordo che, come dice Costanzo: “Con Calcio-poli e Vallettopoli, tutto va a Puttanopoli”?“Eh beh… quando gli scandali sono così grandi e così veri, giustamente la gente si fa delle idee ben precise. Purtroppo l’immagine è dettata da ciò che facciamo e se sono successe queste cose, è giusto prenderle in conside-

mento nonché la tua squadra del cuore?“Come idolo, ho sempre avuto una grande considerazio-ne di Almeyda (ex giocatore della Lazio), un po’ per il suo modo di giocare ed un po’ per com’era; m’è sempre piaciuto ed infatti anche il numero, il 25, l’ho sempre pre-so quando ho potuto, in suo ricordo. Per quanto riguarda la squadra del cuore, non chiedermi perché, fin da bambi-no tifo per la Sampdoria, anche in modo “forte”.Hai un sogno nel cassetto?“Beh, a livello professionistico, sicuramente, giocare in serie A; extra-calcio invece, un po’ più avanti nel tempo, costruire una bella famiglia”.Per la salvezza del Vicenza, cosa saresti disposto a sacri-ficare? Forse la maglia azzurra?“Spero di non sacrificare niente, però di raggiungere la salvezza del Vicenza perché è una cosa cui tengo vera-mente tanto”.

Come si noterà, a parte lo straordinario attaccamento ai colori del Vicenza e della Nazionale (“Orgoglio”) non-ché ai veri valori della vita, la positività per l’impatto ambientale berico, appaiono solo apparentemente strane alcune coincidenze o parallelismi.

ll Vicenza infatti, in quella stagione (2007/08) dovette soffrire non poco per salvarsi (e la situazione oggi non è certo migliore; il numero 25 di maglia di Piermario (“in ricordo di Almeyda”), diventato poi, tragicamente quan-to emblematicamente, data del suo ultimo anno di vita; il tifo per la Sampdoria, guarda caso, prossimo ostacolo verso la tanto agognata strada che potrebbe portare alla salvezza del Vicenza.

Ma fosse stato in campo oggi, con la maglia biancorossa, di certo il “Moro” non avrebbe avuto dubbi per chi tifare nello” scontro diretto del cuore”: Vicenza sicuramente, lasciando alla Samp il gran finale(con promozione?) di torneo. Piace però soffermami(ci)i sul Piermario più pri-vato, meno conosciuto perché ci teneva alla privacy, alla riflessione, alla sana riservatezza. Come alla vita. Quella vita che gli ha chiesto il cambio per l’Altra, Quella certo più preziosa ma, pur anche, fin troppo anzitempo! In gamba Piermario, e per una volta, vola “Alto”, perché te lo sei meritato. Alla grandissima!

razione”.Riguardo “la famiglia, i tuoi affetti più cari…”, pun-tualizzo che, purtroppo al tempo, chi scrive, non sapeva ancora della drammatica storia che aveva accompagna-to fin lì Piermario, per cui, prima di rispondere egli (tro-vandomi pienamente d’accordo) mi chiese di scrivere l’essenziale. Eccolo:“Ho una situazione un po’ particolare in famiglia. Ho per-so dei genitori ed un fratello però ecco, diciamo che, per quello che mi hanno dato e lasciato, c’ho solo un gran ricordo e sono orgoglioso d’aver avuto figure così al fian-co. Ho poi una ragazza di Bergamo, Anna (il cui nome Piermario, proferisce sottovoce, quasi volendo difendere la sua privacy, ndr) che, quando ne ho, giustamente, la possibilità, è sempre bello ritagliarsi un po’ di spazio per noi”.Devi un “grazie” a…“Ai miei genitori”.Un tuo pregio e difetto?“Penso d’essere una persona cui piace stare in compagnia e quando trovo delle persone piacevoli, mi piace stare a contatto con loro. Difetto… Sono molto introverso e que-sto, a volte, può essere un difetto”. In un’epoca piuttosto confusa, spesso disorientata, qua-li sono i tuoi valori assoluti?“Penso che i valori della famiglia e della sincerità, so-prattutto nel mondo d’oggi, siano quelli migliori, su cui poggiare la propria vita”.Non avessi fatto il calciatore, saresti…“…Mi stuzzicava l’idea di fare il pasticcere, però era una volontà avuta nell’infanzia”.Cantante e canzone preferita ed hobbies?“In assoluto Ligabue; la canzone ‘Leggero”, sempre di lui… Avevo iniziato a suonare la chitarra, mi piace legge-re dopodichè sono abbastanza patito di cinema”.In una fase in cui lo sport, il calcio in primis, vive un pe-riodo di grande instabilità a più livelli, hai un tuo mes-saggio da rendere ai tanti affezionati cuori biancorossi?“Sicuramente, almeno quest’anno, per quello che sto vi-vendo io, chi è componente di questa squadra, sta dando il massimo per la causa. Purtroppo le cose non sono an-date sempre benissimo, però è bello essere trasparenti e dire che chiunque sia passato di qua abbia tentato di dare il massimo, e lo farà fino alla fine”.Chi sono invece a livello di idoli, il tuo collega di riferi-

Sabato 21 aprile 2012

Luca Turetta, segue da pag. 6

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8Un “Battaglione Alleato” doppioMusica. Intervista con i Modena City Ramblers che ci presentano il nuovissimo e originale progetto discografico

di Andrea Turetta

È stato pubblicato da Mescal e distribui-to da Universal un nuovo progetto, come rarissimamente se ne realizzano in Italia; un progetto che va molto oltre la semplice definizione discografica; un progetto at-tuato all’interno di un enorme laboratorio musicale. “Battaglione Alleato”, un doppio CD realizzato attorno a un preciso momento storico, è presentato dai Mode-na City Ramblers, i quali saranno accompagnati all’in-terno dell’album (e non solo), da una serie di band con cui hanno avuto il piacere di condividere quest’idea che nasce dall’intento di unire le forze in nome d’ideali ben precisi… Ecco cosa ci hanno raccontato i Modena City Ramblers in merito a questo doppio album corale…

È uscito da poco un progetto che vi vede in prima linea: “Battaglione Alleato”. Un po’ un riprendere il discorso con il vostro album di qualche anno fa…Sì, era “Appunti Partigiani” con il quale si festeggiava il sessantesimo anniversario della liberazione. L’Italia è un paese con poca memoria storica e quindi non bisogna aver paura di scrivere ancora canzoni su questo tema. Più le ge-nerazioni si allontanano dai fatti storici e più c’è il pericolo che questi fatti vengano “revisionati” e l’autoritarismo è un pericolo soprattutto in tempi di crisi come questi. Inoltre la storia di questo Battaglione Alleato non era molto cono-sciuta ma è stata di vitale importanza per la sconfitta dei nazi-fascisti sulla Linea Gotica. Abbiamo voluto farla co-noscere anche attraverso canzoni che sono state ispirate dal libro “il Bracciale di Sterline” di Matteo Incerti e Valentina Ruozi. Anche da un punto di vista morale ed educativo la storia è molto importante ed affascinante. I soldati che pre-sero parte a quell’episodio erano di tante nazioni e c’erano anche disertori tedeschi. Lingue diverse, teste diverse che hanno collaborato per un obiettivo comune. Insieme, non su fronti opposti. Pensiamo sia stata una grande lezione.

È stato difficile realizzare questo progetto artistico di forte valenza storica che va anche oltre ad un discorso puramente musicale?È stato faticoso ma non difficile perchè il tema é molto bello e tutti gli artisti che hanno scritto e interpretato i pezzi l’hanno fatto con grande entusiasmo.

Secondo un recente sondaggio, siete il sesto gruppo più amato dal pubblico italiano. Una forte responsabilità ma anche una spinta a proseguire per la strada che ave-te tracciato nel tempo?È stata una sorpresa scoprire che in questo sondaggio sia-mo finiti davanti anche a grandi artisti che noi amiamo. Anche se la spinta non può certo darcela un sondaggio, piuttosto la nostra consapevolezza dovuta a più di venti anni di concerti. Una responsabilità condivisa con tutti quelli che ci vengono a vedere e che comprano I nostri dischi, perché anche loro sono protagonisti della nostra avventura musicale.

C’è da dire che questo è un doppio album che vede par-tecipi molti altri artisti. Ognuno di loro a dato qualcosa della propria arte a favore di questo progetto…Si, come già ti anticipavo, il progetto – pur complesso – si è risolto in modo splendido proprio perché tanti ottimi artisti e gruppi lo hanno appoggiato. L’idea era ed è forte e probabilmente anche questo ha aiutato tutti a esprimere un alto livello creativo.

Ora portate in tour il tutto… Cosa potrà trovare il pub-blico che desidererà venire a vedere il live?E’ un tour impregnato di combat folk, dedicato alla re-sistenza, sia intesa come lotta di liberazione sia di resi-stenza ai mali della nostra società contemporanea. Si balla pensando, o si pensa ballando… scegli tu…

Cuore e professionalità, possono dar luogo a queste bel-le collaborazioni tra artisti o ci vuole anche dell’altro?Ci vuole passione, cuore, voglia di mettersi in gioco e nessuna paura di confrontarsi. La differenza poi sta nelle persone, che in questo caso non si può non definire che “belle”. Così diventa tutto più facile.

Non credo siano in molti a conoscere il fatto da cui prende il titolo questo doppio album. Voi come ne siete venuti a conoscenza?L’operazione Tombola è stata descritta solo in un libro in lingua inglese, scritto dal comandate che ha partecipa-to alla battaglia. Matteo Incerti, un giornalista di Reggio Emilia ne ha tratto un romanzo storico… e da lì è partito tutto.

Non a caso (penso) se si è scelto di raccontare una vi-cenda che parla di unione tra persone di molte nazio-nalità. Un po’ l’ideale anche per ricordare i 150 anni dell’Italia unita…Può essere anche e semplicemente un caso: al di là di festeggiamenti e commemorazioni, “l’unione che fa la forza”, funziona sempre… Se i governanti (tutti) se ne rendessero conto, vivremmo molto più serenamente…

All’interno del booklet del doppio album, vi sono alcune opere del pittore Simone Ferrarini. Come l’avete cono-sciuto?È un artista giovane e bravissimo. Aveva firmato un vi-deoclip di Luca Serio Bertolini, che ora suona con noi la chitarra, che ha spopolato su internet. Era l’uomo giusto per questo progetto e come gli altri ci ha messo davvero l’anima realizzando bellissimi quadri che hanno ridato vita al Battaglione Alleato.

Voi dimostrate che la musica può essere qualcosa in più di semplice intrattenimento. Un modo per ridare anche valore all’arte?Ci riteniamo artigiani della musica e tutto quello che c’in-teressa è trasmettere sensazioni che poi ognuno è libero di interpretare come vuole e farne l’uso migliore. L’arte è tutto questo.

Siti del gruppo:www.ramblers.itwww.myspace/modenacityramblerswww.youtube.com/user/ModenaCityRamblersTV

www.mescal.it

(foto di Juani Cànovas Gomez)

Sabato 21 aprile 2012

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9Attratto e affascinato dagli spettacoliSpettacolo. Giuseppe Turrà, protagonista in “Uomini e Donne” ci ha concesso un’intervista sulle sue ambizioni

di Andrea Turetta

Giuseppe Turrà è una persona sincera e schietta e forse è anche per questo che ha saputo ottenere un buon successo in “Uomini e donne”. Di certo, questo gio-vane ha tutte le carte in regola per far decollare una carriera artistica degna di nota. Ecco cosa ci racconta nell’intervi-sta gentilmente concessa…

La tua passione per il mondo dello spettacolo come ha avuto avvio?Guarda, sono sempre stato attratto dagli spettacoli di Fabio De Luigi, Teo Teocoli e Antonio Albanese, e pen-sare che un giorno potrei diventare come loro è stata sempre una mia ambizione. Poi, attraverso “Uomini e Donne” mi sono avvicinato molto alla strada da intra-prendere per cominciare a crescere e a studiare quindi non si sa mai! Diciamo che è comunque un mondo che ti affascina.

Venendo per un attimo alla tua apparizione in “Uomi-ni e donne”. Che tipo di esperienza è stata?È un’esperienza che auguro a tutti di fare: ti fa crescere, sa farti leggere dentro, mette a nudo i tuoi pregi e i tuoi difetti e grazie ad essa conosci tanta gente e impari cose che stando a casa a vederlo non avresti mai pensato di apprendere. Stimolante e stressante allo stesso tempo ti porta ad essere te stesso. Quelli che fingono significa che non hanno un cavolo da fare a casa, mentre quelli come me che hanno un lavoro e tante faccende alle spal-le vedono il partecipare a questa cosa come un impegno più che un gioco e un divertimento.

Come ti spieghi il successo dei talent show?I talent sono diversi dai talk perché se uno ha talento nei programmi come “Amici” o “X Factor” ad esempio, lo vedi, mentre nei talk se non tiri fuori la personalità non sei nessuno. Ovviamente hanno successo perché i talent hanno aggiunto al loro interno il reality, cioè la gente a casa vede la quotidianità di queste persone e le vede cre-scere in toto e indubbiamente attira molto questa cosa.

La televisione di oggi è davvero tutta da buttare o si potrebbe salvare qualcosa?Onestamente se mi avessero insegnato la matematica

attraverso la televisione a quest’ora non avrei neanche bisogno della calcolatrice; se pensate che un ragazzo medio conosce tutta la vita e le vicissitudini dei perso-naggi dei “Simpson” o di “Dragon ball” piuttosto che le puntate del “Dott. House”, a discapito delle cose impor-tanti come la storia o la cultura in generale, mi viene da sorridere. La tv ha un potenziale comunicativo incredi-bile e se i programmi di Maria De Filippi vanno a 3000 mentre “Super Quark” non se lo fila nessuno è perché la gente vuole vedere queste cose. Quindi la tv sarebbe da rinnovare più che da buttare; cerchiamo di camuffare le solite cose ma alla fine non cambia mai niente. Diciamo che sotto questo punto di vista Mediaset sta sovrastando la Rai in tutto e per tutto.

Se dovessi scegliere, ti piacerebbe di più lavorare in ambito televisivo o cinematografico?Visto che ho “annusato” la tv ma non il cinema direi che prima provo anche il cinema poi ti posso rispondere! (ride di gusto)

C’è qualche regista che stimi in maniera particolare?Senza ombra di dubbio Martin Scorsese, Quentin Ta-rantino e Francis Ford Coppola. Sai, sono praticamente cresciuto con i loro films.

I tuoi genitori ti hanno appoggiata nelle scelte profes-sionali?Diciamo che i miei genitori mi hanno appoggiato mol-to nella vita, quindi mi hanno sempre lasciato libertà di agire… sanno che ho la testa sul collo e mi hanno con-dotto verso quel responsabilizzarmi che oggi caratteriz-za la mia vita.

C’è qualche personaggio che fin da piccola ti ha fatto desiderare di entrare nel mondo dello spettacolo?Fabio De Luigi che considero attualmente il numero uno nella sua categoria.

In generale, chi lavora in ambito artistico viaggia mol-to. Ti piace viaggiare, anche se magari soprattutto per lavoro?Credo che poi imparare sempre molto da chiunque se vivi intensamente la tua vita. Poi io sono un tipo molto curioso...

Per te, cos’è la felicità?La felicità non esiste ma esiste la serenità. Ogni giorno la creano soldi e affetti. Sai, molti credono nell’ amore ma poi appena hanno delle delusioni in tale direzioni vivono come se non esistesse questo sentimento. Io dico che non ha senso costruirsi castelli in aria e dire che sono felice non mi sembra il caso. Ci facciamo pare mentali in continuazione e siamo sempre alla ricerca di qualco-sa che nella maggior parte dei casi è materiale, come il denaro. E il denaro può dare la felicità, come dice un detto. Ma se sono i soldi che sono qualcosa di effimero a donarla, allora anche la felicità stessa è effimera.

Quanto è utile essere determinati per raggiungere gli obiettivi prefissati?È tutto, del resto uno moscio o svogliato non va da nes-suna parte. La crisi in Italia è fatta dalle persone che non hanno voglia di fare niente, e poi ci lamentiamo della disoccupazione ecc... Conosco tanti laureati che non hanno voglia di apprendere e di lavorare, come se il lavoro gli fosse dovuto. Direi che ce ne sono davvero pochi determinati che riescono anche ad avere succes-so nella vita. Francamente non ho problemi a dichiarare che io non solo laureato ma che comunque conduco un’

esistenza piena, costellata di impegni e che sono quindi sempre molto indaffarato. Lo so, molti non vorrebbero la mia vita perchè in tal caso si sentirebbero eccessi-vamente stressati o pressati. E allora si accontentano di poco e sbagliano. Sbagliano di grosso.

Cosa consiglieresti a chi desidera intraprendere un’at-tività di tipo artistico?Di investire su loro stessi, non solo per quanto concerne il mero aspetto fisico.

C’è un argomento che ti sta a cuore di cui vorresti par-lare in questa occasione?No, ce ne sarebbero troppi! (ride di gusto)

Per chiudere, i tuoi prossimi progetti?Progetti ce ne sono molti, ma in questo periodo cerco di non trascurare le cose importanti come il lavoro e la famiglia. A livello lavorativo spero di poter lavorare in televisione un domani e di riuscire a fidanzarmi. Dai, prima o poi ce la farò!

Si ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

PasticceriaSusanna

PasticceriaLa Vicentina

Via Calvi, 18 • 36100 Vicenza tel 0444 302467

Produzione propria di SemifreddiDolci tradizionali e Torte nuziali

Specialità salateBuffet su prenotazione

C.so SS. Felice e Fortunato, 61 • 36100 Vicenza tel 0444 543178

Sabato 21 aprile 2012

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10

Le magnifiche ricette del Re della Pizza Fondato nel 1957 da Claudio Noaro

EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro

Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro

REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza

tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin

Direttore Commerciale Susanna NoaroRedattori Andrea Turetta, Luca Turetta

GRAFICA E [email protected]

STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza

Registrazione al Tribunale di Vicenza n.98 del 28/10/1957Iscrizione al ROC n. 11438

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Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it

Libri. Questa settimana il gustosissimo manuale del pizzaiolo più famoso della tv e il manuale dell’uomo di mondo

Il gioco della pizza

Manuale dell’uomo di mondo

A Roma Pizzarium, la piccola pizzeria al taglio aperta da Gabriele Bonci nel 2003, è un’istituzione, ma da qualche anno la fama del pizzaiolo si è estesa a tutta l’Italia grazie a La prova del cuoco: Bonci è ap-prodato in tv durante l’edizione condotta da Elisa Isoardi e grazie al successo della sua rubrica è invitato con regolarità anche da Antonella Clerici. Finalmente la sua arte diventa un libro, interamente illustrato: le materie prime per l’impasto, le tecniche, gli strumenti, la scelta degli ingredienti per la farcitura e, naturalmente, mol-tissime ricette, da quelle tradizionali (la classica Margherita, la pizza con le melanzane e quella con i funghi o quella con le patate…) alle innovazioni che l’hanno reso celebre (dalla pizza fave e pecorino a quella polpo e patate fino alla strava-gante “pizza LSD”: liquerizia, salsiccia e datteri). Arricchisce le pagine del volume il racconto della vita e delle esperienze di un uomo che ha nel sangue la passione per la pizza e vuole trasmetterla ai suoi lettori. Il “New York Times” ha definito Bonci “il Michelangelo della

Le folgoranti e ironiche osservazioni di Beppe Severgnini sull’Inghilterra, gli Stati Uniti e l’Italia, che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico. Un illuminante confronto tra mondi distanti, condotto da chi, nel corso di innumerevoli viaggi e prolungati soggiorni, li ha saputi osservare con gli occhi dell’e-straneo e allo stesso tempo con la familiarità di chi è di casa. Perché “l’uomo di mondo” sa cogliere le differen-ze e le similitudini tra le nazioni non soltanto nella cul-tura, nella lingua e nelle abitudini culinarie, ma anche, e soprattutto, nelle piccole cose: nei tic, nelle ossessioni e nelle bizzarrie che segnano il carattere di un intero popolo.

BEPPE SEVERGNINI (Crema 1956) è editorialista del “Corriere della Sera”, conduce dal 1998 il forum “Italians” e ha lavorato per “The Economist” (1993-2003). Nella fortunata serie dei suoi “manuali” in BUR ricordiamo Manuale dell’uomo normale (2008), Manuale del perfetto turista (2009), Imperfetto manuale di lingue (2010) e Manuale del per-fetto interista. Edizione definitiva (2011).

www.rcs.it

pizza.”Per il “Gambero rosso” la pizza di Bonci è “la pizza migliore mai assaggiata”.

GABRIELE BONCIGià chef in un celebre ristorante del centro di Roma, dal 2003 ha una piccola pizzeria al taglio, non lontano dal Vaticano, nel-la quale propone accostamenti originali e innovativi, usa solo farine biologiche di alta qualità e un lievito naturale rintrac-ciato tra alcune massaie tarantine. La sua fama è rapidamente cresciuta e dal 2009 è ospite regolare a La prova del cuoco.

Gabriele Bonci

Beppe Severgnini

Inglesi, Un italiano in America, La testa degli italiani: i tre grandi successi con cui Severgnini ha raccontato il mondo agli italiani (e viceversa) per la prima volta in un unico volume, con una nuova prefa-zione dell’autore.

Sabato 21 aprile 2012

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11Animali.

Tale credenza è priva di logica perchè per succhiare il sangue piu’ “dolce” le zanzare devono comunque pungere la persona; e’ invece l’odore della pelle e la sua temperatura che le attirano ed è per questo motivo che esistono in com-mercio prodotti repellenti da spalmare sul corpo. Un tempo le zanzare pungevano prevalentemente di sera, oggi con la presenza della fastidiosissima zanzara tigre, gli attacchi si svolgono anche di giorno, tanto che alcuni Comuni hanno avviato operazioni di bonifica del terri-torio. Il metodo più antico per difendersi dalle zanzare è quello della... zanzariera.

Alle finestre o sopra il letto, la zanzariera offre da mil-lenni la sua naturale ed efficace protezione contro gli insetti fastidiosi e nocivi. Sono, comunque, disponibili insetticidi in diverse mo-dalità d’uso: spray, spirali e diffusori. Sono efficaci con

WWF: il lupo sta ricolonizzando tutte le alpi.Le istituzioni si muovano subito per favo-rire la convivenza uomo-lupo e prevenire i possibili conflitti

La notizia dell’arrivo in Alto Adige di un lupo, monito-rato con radiocollare da ricercatori sloveni, è l’ennesima conferma di come i processi di ricolonizzazione in cor-so negli ultimi decenni sulle Alpi siano naturali e legati alla grande capacità dispersiva di questi animali, come avvenuto anchesull’Appennino.L’ennesima conferma di come questi fenomeni siano naturali, ovvero dovuti alla grande capacità dei lupi di spostarsi e colonizzare nuove aree, deve però farci cogliere in tempo l’opportunità di prevenire contrasti e conflitti, lavorando, così come si sta facendo con il progetto europeo LIFE Arctos, con quelle attività di corretta informazione che il WWF e i diver-si partner stanno promuovendo nei territori dell’orso. E’ fondamentale che si promuovano quelle utili campagne di informazione e sensibilizzazione e si mettano in moto tutti quei meccanismi di prevenzione di eventuali conflitti e gestione del patrimonio zootecnico. Questo vale sulle Alpi orientali, dove il lupo sta ricolonizzando i suoi an-tichi territori, ma anche sull’Appennino e sul resto delle Alpi. “E’ inutile attendere le situazioni di conflitto - di-chiara Massimiliano Rocco responsabile specie WWF

Occorre oggi sfatare una leggenda metropolitana: le zanzare preferiscono il sangue dolceZanzare. Come difendersi

Come difendersi dalle zanzare e il lupo che sta ricolonizzando tutte le alpi, sono gli argomenti della settimana

Attenti al lupo!

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l’avvertenza di tenersi lon tani dai luoghi dove vengono irrorati e di collocare i propagatori vicino a porte e fine-stre e non accanto al letto o al divano.

L’uso di tenere piante aromatiche (basilico, citronella, geranio, lavanda, ecc) su balconi e terrazze, oltre ad ab-bellirle, svolge un’azione di contenimento delle zanza-re, al dire il vero un po’ blanda, che può essere aumen-tata scuotendo le piante stesse in modo da diffondere nell’ambiente le essenze in esse contenute.

Altri rimedi sono quelli che chiamiamo le “sedie elet-triche per gli insetti”: sono le lampade a raggi ultravio-letti con “griglia” elettrica; ci sono anche le “racchette elettriche” che possono essere agitate nell’aria proprio come una racchetta da tennis; spesso sulla “griglia” fini-scono una moltitudine di insetti che sono scambiati per zanzare. Insomma tra zanzariere, creme e insetticidi il sistema di difesa c’è, basta attivarlo con un po’ di anticipo rispetto all’attacco pungitore.

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Italia “oggi c’è ancora il tempo affinchè le istituzioni predispongano una strategia che consenta di monitorare la situazione, gestire il territorio e le attività zootecniche, facilitare e favorire la corretta informazione e la messa in opera di quei sistemi di prevenzione utili a mitigare gli eventuali conflitti e favorire la convivenza tra i grandi predatori e le attività silvopastorali”. Una corretta pianifi-cazione è stata quella promossa dalla Regione Piemonte

negli anni passati, unastrategia operativa che coinvolgeva con monitoraggi e assistenza alle attività zootecniche.Il WWF crede che le regioni alpine debbano prendere spunto da quanto fatto in Piemonte negli anni passati con l’arrivo del lupo e debbano promuovere una politica di sistema che coinvolga tutto l’arco alpino e quei territori di futura prossima espansione di questa specie.www.wwf.it

Sabato 21 aprile 2012

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