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Stadio5n17

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CITROËN ITALIA S.P.A. SUCCURSALE DI MILANO VIA GATTAMELATA, 41 Tel: +39 (02) 39761 VIALE MONZA 67 Tel: +39 (02) 26112347 www.succursale-milano.citroen.it INTER - CAGLIARI domenica 20 novembre 2011 Anno 1 N. 17 www.stadio5.it - [email protected] COPIA OMAGGIO DIFESA AD INTER IM DIFESA AD INTER IM
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sabato 19 novembre 2011CITROËN ITALIA S.P.A.

SUCCURSALE DI MILANOVIA GATTAMELATA, 41

Tel: +39 (02) 39761 VIALE MONZA 67

Tel: +39 (02) 26112347www.succursale-milano.citroen.it

INTER - CAGLIARIdomenica 20 novembre 2011 Anno 1 N. 17 www.stadio5.it - [email protected] COPIA OMAGGIO

DIFESA AD INTERIMDIFESA AD INTERIM

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L’Editoriale

Italia che scende, Italia che sale. Italia in bancarotta, Italia che urla. Italia nel panico, Italia che si sfalda. Italia che muore, Italia che rinasce. Italia che si di-vide. Socrate diceva: “È giunta l’ora di andare: io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada verso ciò che è meglio, è oscuro a tut-ti tranne che a Dio”. Una frase su cui sarebbe meglio medita-re. Una scelta, un ossimoro. Si parte dalla sentenza Tnas: lo scudetto 2006 rimane all’Inter. La Juventus non molla, si pro-nuncerà l’Alta Corte. Andiamo avanti. No, torniamo indietro. Massimo Moratti: “Balotelli lo riprenderei anche domani mat-tina”. Un plotone di esecuzione per il leader maximo dell’Inter, che ogni tanto perde l’occasio-ne per stare zitto. All’epoca del-la dipartita di SuperMario non era a cercare telline sulla costa adriatica. Non è fi nita. Ciabatte ai piedi e cosa leggi? Il grande

Lele nazionale ha puntato il dito contro Branca e alcuni dirigenti della Beneamata per averlo fat-to fuori. Stiamo con lui perché ha fatto la storia dell’Inter. Non vorremmo fare gli acritici, ma è diffi cile avere pensieri positivi in tal senso. Dall’altra parte del Naviglio si sta meglio solo in classifi ca. I problemi di Genna-rino Gattuso e Antonio Cassa-no sono un’ombra sul mondo di MilanLab. Nessuna invettiva o allusione, solo una perples-sità: doverosa per chi vede e non guarda, per chi sente e non ascolta. Chissà qual è la verità: vi rimandiamo alla frase di So-crate dell’inizio. È un momento un po’così. È saltato il governo, Mario Monti sembra aver preso le redini in mano, la Lega Nord invoca la secessione, la sinistra vive in mezzo a indecisioni va-rie, insomma un rendez vous che aumenta l’incertezza degli italiani. L’unica certezza rimane il calcio, che sabato torna in un roboante turno di campionato con l’Inter che ospita il Cagliari e con il Milan che va a far visita alla Fiorentina, che ha appena battezzato Delio Rossi sulla sua panchina. A proposito d’incer-tezze... Aquila non capit muscas (l’aquila non prende le mosche), perché di solito cattura ben al-tro, diciamo noi. Un modo di dire verso coloro che credono sem-pre a tutto. Il dubbio fortifi ca le certezze, le certezze rende tutti un po’ più deboli.

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INTER (4-3-1-2)All. C. Ranieri

1 Julio Cesar; 42 Jonathan, 6 Lucio, 23 Ranocchia, 4 Zanetti;19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 5 Stankovic; 10 Sneijder; 28 Zarate, 7 Pazzini.

CAGLIARI (4-3-1-2)All. D. Ballardini

1 Agazzi; 14 Pisano, 21 Canini, 3 Ariaudo, 31 Agostini; 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan; 20 Ekdal; 18 Nenè, 19 Thiago Ribeiro

Stadio G. Meazza di Milano, sabato ore 18:00

Arbitro: Antonio Damato di Barletta

di Beppe Vigani

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La Classifica della Serie ASerie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti 1 Udinese 10 6 3 1 13 4 +9 21 2 Lazio 10 6 3 1 16 8 +8 21 3 Milan 10 6 2 2 23 14 +9 20 4 Juventus 9 5 4 0 15 7 +8 19 5 Palermo 10 5 1 4 14 12 +2 16 6 Napoli 9 4 2 3 13 7 +6 14 7 Catania 10 3 5 2 12 16 -4 14 8 Roma 10 4 2 4 13 11 +2 14 9 Cagliari 10 3 4 3 9 10 -1 13 10 Siena 10 3 4 3 12 8 +4 13 11 Fiorentina 10 3 3 4 10 9 +1 12 12 Chievo 10 3 3 4 8 11 -3 12 13 Parma 10 4 0 6 12 18 -6 12 14 Genoa 9 3 3 3 13 12 +1 12 15 * Atalanta 10 5 3 2 13 12 +1 12 16 Bologna 10 3 1 6 9 16 -7 10 17 Inter 9 2 2 5 11 16 -5 8 18 Lecce 10 2 2 6 8 16 -8 8 19 Novara 10 1 4 5 12 19 -7 7 20 Cesena 10 0 3 7 3 13 -10 3

* 6 punti di penalizzazione

Turno Odierno12ª giornata Sabato 19 Novembre 2011

Inter - Cagliari Stadio "Meazza" Ore 18:00Fiorentina - Milan Stadio "Franchi" Ore 20:45Napoli - Lazio Stadio "San Paolo" Ore 20:45

12ª giornata Sabato 19 Novembre 2011

Bologna - Cesena Stadio "Dall'Ara" Ore 12:30Catania - Chievo Stadio "Massimino" Ore 15:00Genoa - Novara Stadio "Ferraris" Ore 15:00Juventus - Palermo Stadio "Nuovo Stadio" Ore 15:00Parma - Udinese Stadio "Tardini" Ore 15:00Siena - Atalanta Stadio "Franchi" Ore 15:00Roma - Lecce Stadio "Olimpico" Ore 20:45

Prossimo Turno13ª giornata Venerdì 25 Novembre 2011

Udinese - Roma Stadio "Friuli" Ore 20:45

13ª giornata Sabato 26 Novembre 2011

Lecce - Catania Stadio "Via del Mare" Ore 18:00Novara - Parma Stadio "Piola" Ore 18:00Atalanta - Napoli Stadio "Azzurri d'Italia" Ore 20:45Lazio - Juventus Stadio "Olimpico" Ore 20:45

13ª giornata Domenica 27 Novembre 2011

Cagliari - Bologna Stadio "Sant'Elia" Ore 15:00Cesena - Genoa Stadio "Manuzzi" Ore 15:00Palermo - Fiorentina Stadio "Barbera" Ore 15:00Siena - Inter Stadio "Franchi" Ore 15:00Milan - Chievo Stadio "Meazza" Ore 20:45

La Classifica Marcatori8 reti: Di Natale (Udinese; 2 rigori)7 reti: Denis (Atalanta; 1 rigore)6 reti: Klose (Lazio) e Giovinco (Parma; 2 rigori)5 reti: Jovetic (Fiorentina), Palacio (Genoa; 1 rigore), Ibrahimovic (Milan; 1 rigore)Osvaldo (Roma), Calaiò (Siena)4 reti: Moralez (Atalanta), Marchisio (Juventus), Matri (Juventus), Nocerino (Milan), Cavani (Napoli), Rigoni M. (Novara; 3 rigori)3 reti: Ramirez (Bologna), Bergessio (Catania), Moscardelli (Chievo), Cerci (Fioren-tina), Milito (Inter; 2 rigori), Hernanes (Lazio; 2 rigori), Giacomazzi (Lecce), Boateng (Milan), Hernandez (Palermo; 1 rigore), Miccoli (Palermo), Bojan (Roma), Destro (Si-ena)2 reti: Acquafresca (Bologna), Conti (Cagliari), Ribeiro (Cagliari), Lodi (Catania; 1 rigore), Maxi Lopez (Catania; 1 rigore), Pellissier (Chievo), Kucka (Genoa), Cambias-so (Inter), Vucinic (Juventus), Lulic (Lazio), Sculli (Lazio), Cassano (Milan), Robinho (Milan), Campagnaro (Napoli), Hamsik (Napoli), Lavezzi (Napoli), Maggio (Napoli), Morimoto (Novara), Pinilla (Palermo; 1 rigore), Zahavi (Palermo), Basta (Udinese)

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Inter, cemento armato cercasi

Piove sul bagnato

La partita

Il Campionato

Il viaggio in Polonia degli azzur-ri ha ricaricato le batterie agli juventini bloccati al San Paolo due settimane fa dall’allarme alluvione. Non si è giocato ne-anche a Marassi dove l’Inter, in affanno, doveva affrontare il Genoa. Si riprende, dunque, dopo la sosta per la Nazionale e ci accorge che a tenere cartello nella dodicesima di campionato c’è la sfida fra la capolista Lazio contro un Napoli con la febbre dopo un paio di ruzzoloni che hanno capovolto i programmi di Mazzarri. Si giocherà al San Paolo, sperando che non piova. Ma anche il Milan non avrà vita facile: l’undici di Allegri farà visi-ta ad una Fiorentina rimessa in sesto (se lo augurano almeno i tifosi viola) da Delio Rossi, il tec-nico che ha sostituito Mihajlovic dopo la sconfitta di Verona col Chievo. I toscani non possono sbagliare ma nemmeno il Milan può correre il rischio di una fre-nata nella corsa ai piani alti del-la classifica. Ad aprire la serie di anticipi sarà comunque l’Inter che alle 18, orario inedito per i milanesi, incrocerà le armi col

Cagliari pure lui, come la Fio-rentina, alle prese con un nuovo allenatore, quel Ballardini che in Sardegna sembrava avesse chiuso ogni sua avventura dopo il licenziamento di un paio d’anni fa.Domani pomeriggio entrerà in pista invece la Juve di Conte im-pegnata al Nuovo Stadio contro un Palermo che lontano dalla Favorita sembra un pollo pronto da spennare. Gli juventini ter-ranno le radioline sintonizzate sul Tardini dove l’altra capolista Udinese sarà alla ricerca di un altro risultato positivo. Torna a Marassi il Genoa dopo l’alluvio-ne; i rossoblu affronteranno un Novara in piena crisi, soprattutto dopo il nuovo passo falso casa-lingo con la Roma. Una Roma che nel posticipo affronterà il Lecce ormai alla canna del gas insieme al Cesena impegnato in trasferta col Bologna. Chiudono il programma della dodicesima le gare del Franchi e del Massi-mino dove rispettivamente Ata-lanta e Chievo dovranno confer-mare il loro stato di forma.

Inter-Cagliari, la prova del fuoco. Claudio Ranieri con lo scudo, Davide Ballardini con la scimi-tarra. I nerazzurri non possono fallire, ma dovranno fare tesoro delle ultime “strane” elucubra-zioni difensive. Fantasmi che a capo chino deambulano in cam-po pronti a prendere una sas-sata da un momento all’altro. È l’ultima storia scritta da Ranieri. Poi vai dall’altra parte e non trovi più Massimo Ficcadenti, reo di non essere in zona-Champions o, magari, tra le prime quattro del campionato. Indovinala gril-lo ai tempi si diceva. Tornando al calcio giocato, l’Inter deve fare a meno di Maicon e Chivu (squalificato), ma recupera Julio Cesar e Sneijder. Un po’ di ossi-geno, ma Jonathan sulla destra è un punto di domanda. Marco Branca, ds nerazzurro, incrocia le dita.Al centro della difesa Ranoc-chia è in vantaggio su Samuel, ma l’ultima prestazione del di-fensore di Assisi in Nazionale non è stato impeccabile. Ranieri

auspica più dinamismo a cen-trocampo, Cambiasso-Thiago Motta-Stankovic dovranno ga-rantire più filtro e velocità per le ripartenze di Pazzini e Zarate (preferito a Milito). Tra gli isolani potrebbe mancare Andrea Cos-su. Per lui risentimento musco-lare: è pronto Ekdal, ma non sa-rebbe la stessa cosa. Ballardini proverà un recupero in extremis, ma sarà difficile. Biondini-Conti-Nainggolan è il trio che ha fatto grande questa squadra. È qui che girerà il match. La velocità di Nené e Thiago Ribeiro pro-verà a scardinare un reparto ancora in quarantena, vista l’i-diosincrasia alla disciplina di Lu-cio, praticamente uno dei grandi accusati della difesa campione del mondo. Diciassette mesi fa il brasiliano era considerato un perno insostituibile, oggi le cre-pe si fanno vedere. La difesa dei sardi non esprime sicurez-za, ma ha ben sei reti in meno subite degli avversari, non pro-prio briciole se si considera che sono state giocate soltanto dieci partite (nove per l’Inter). Una cosa è sicura: i nerazzurri devo-no conquistare tre punti. In caso contrario dobbiamo cominciare a fare processi sommari. Quelli che servono meno, ma che pa-gano di più.

di Laura Tangari

di A.S. Bisceglia

Il Genoa torna a Marassi dopo l’alluvione affrontandoun Novara in piena crisi. La sfida fra la capolista

Lazio e il Napoli si disputerà al San Paolo. Sperando sempre che non venga giù un acquazzone

La difesa dei nerazzurri è la nota dolente di questo scorcio di campionato

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La miglior difesa è l’attaccoIl Personaggio dell’Inter: Lucio

di Beppe Vigani

Andrea Cossu è indiscutibilmen-te il faro del Cagliari. La squa-dra, che dopo la sosta della Na-zionale sarà affidata a Davide Ballardini, non può fare a meno di questo funambolico artista dell’arte pedatoria. Nato come ala, fu trasformato in trequartista proprio dall’allenatore romagno-lo nella stagione 2007-2008. È specializzato negli assist, tanto da essere uno dei migliori del nostro campionato. Inarrestabile nell’uno contro uno, bravo nelle punizioni e nei calci piazzati, ha raggiunto anche quella maturità tattica che l’ha completato. Il fisi-

(r.s.) La Fondazione Antonio Carlo Monzino, partner del Programma Inter Campus Ro-mania, ha organizzato lunedì scorso un concerto al Teatro Versace di Milano. L’evento si è svolto in favore del proget-to musicale e formativo che la Fondazione realizza per i bam-

Il Personaggio del Cagliari: Andrea Cossu

Inter Campus

Cossu, tutto il veleno in una “Briciola”

In concerto con la Fondazione Monzino

co minuto lo facilita nello scatto e negli inserimenti improvvi-si, ma lo rende vulnerabile nei tackle e nei corpo a corpo che in questi ultimi tempi sta con-trassegnando il calcio. Cossu è nato nel capoluogo sardo nel quartiere Fonsarda il 3 maggio 1980 e, cresciuto nelle giovanili della Johannes, squadra del ca-gliaritano, debutta a neanche a diciassette anni in Serie C2 con la maglia dell’Olbia, dove mette in luce buone qualità che con-vincono il Verona ad acquistarlo per rafforzare la sua primavera. Nel gennaio 1999 è girato in prestito al Lumezzane, in Serie C1. Questa situazione va avanti fino al 2002 quando dal Verona è girato alla Torres, anch’essa in C1. Nella stagione 2002-2003 finalmente si ritaglia un posto da titolare nella squadra scalige-ra in serie B. Il giocatore, però, non riesce a sbloccarsi, ma l’anno successivo segna l’arri-vo in panchina del suo mentore Sergio Maddè. Nel 2004-2005,

bini orfani e abbandonati di Inter Campus Romania. Sul palco, l’Orchestra Giovanile FuturOr-chestra e il pianista Raimondo Campisi. Inter Campus opera in Romania dal 2000, con un pro-gramma sportivo e educativo a sostegno di quattrocento bambi-ni orfani, abbandonati e a rischio

Il giocatore del Cagliari è il vero leader della squadra di Ballardini, appena subentrato a Ficcadenti

di Alessandra Caronni

A Milano spesso è difficile sta-re tranquilli. Ne sa qualcosa il difensore centrale dell’Inter, Lucio. Il brasiliano, a cena in un ristorante giapponese lunedì scorso, aveva affidato le chia-vi della sua Bmw X6 M bianca allo stesso personale del risto-rante. A un certo punto un finto parcheggiatore ha avvicinato il responsabile del ristorante in possesso delle chiavi della mac-china per spostare la stessa: una volta salito in auto, il mal-vivente è fuggito via. A rendere

noto l’episodio è stata Susana Werner. Non sono bastate le suppliche via Twitter e la descri-zione dell’auto con numero di targa annesso. La Bmw è spa-rita. Magari gliene regalerà una nuova il presidente Moratti, visto che Lucio col passare del tempo si sta comportando sempre me-glio agli ordini della società ne-razzurra. Sono cose che capita-no ai campioni, purtroppo. Lúcio lo sa e sta già dimenticando la brutta avventura, a lui, che è sempre andata meglio, dentro al campo ma anche fuori. Lucimar Ferreira da Silva, nato a Brasilia l’8 maggio del ‘78, capitano del-la Nazionale brasiliana, con cui ha vinto un Coppa del Mondo nel 2002, lascia alle spalle la tri-stezza e pure la saudade. Cre-sciuto nel Planaltina, Lucio ha cominciato la carriera professio-nistica nel ‘97 con la squadretta del Guará e nello stesso anno viene acquistato dall’Internacio-

nal: lì milita per tre stagioni to-talizzando 49 presenze in cam-pionato. Si trasferisce in Europa nel 2000 per giocare nel Bayer Leverkusen e nel 2002 perde contro il Real Madrid per 2-1 in Champions League. Nel Bayer mette a segno 15 gol. Nel mese di maggio del 2004 lo acquista il Bayern Monaco per 12 milioni di euro. Lucio firma un triennale. In nove stagioni nella Bundes Liga segna 20 reti. Il 16 luglio 2009 il Bayern annuncia che Lúcio ha annullato l’ultimo anno di con-tratto per trasferirsi all’Inter.Il 20 luglio del 2009 Moratti ha comunicato l’ingaggio: contratto triennale da 4,5 milioni di euro fino al 2012. Prezzo: 5,3 milio-ni di euro. Lucio mette a segno la sua prima rete italiana contro il Napoli di testa su un calcio d’angolo. È la gara finita 3-1 che incorona ancora una volta l’Inter regina azzecca acquisti nel mer-cato.

Cossu diventa un giocatore fon-damentale per l’Hellas: realizza sei reti, il suo record tra i pro-fessionisti. L’anno successivo arriva la chiamata del Cagliari. L’ultimo giorno del mercato esti-vo del 2006 segna il suo ritorno all’Hellas, dove ormai trova un posto da titolare inamovibile. Non è una bella stagione, ma le sue caratteristiche convincono i sardi ad acquistarlo definitiva-mente nella sessione di mercato invernale del 2008. Le sue doti tecniche fanno subito conquista-re al piccolo fantasista una ma-glia da titolare che gli permette di esprimere appieno le sue po-tenzialità. Ballardini lo inventa trequartista dietro le due punte. Il suo approdo fa fare il salto di qualità al Cagliari che, anche con l’arrivo di Jeda e il portie-re Marco Storari, conquista 25 punti in 15 partite, salvandosi comodamente. Nella 37sima giornata di campionato a Udine, l’11 maggio 2008, il fantasista cagliaritano mette a segno il suo

di abbandono. La particolare si-tuazione di disagio in cui si tro-vano i bambini, ha spinto Inter Campus ad ampliare il program-ma con attività artistiche, con la convinzione che la musica sia un linguaggio universale, oltre che un potente strumento edu-cativo, proprio come il calcio.

Informazioni sulla Fondazione Antonio Carlo Monzino: www.fondazioneacmonzino.it

primo gol in Serie A. L’anno suc-cessivo, con l’arrivo in panchina di Massimiliano Allegri, diventa elemento insostituibile. La sua continuità e affidabilità, condite da estro tecnico, convincono Marcello Lippi a farlo esordire in Nazionale nell’amichevole del 3 marzo 2010 allo Stadio Louis II nel Principato di Monaco contro il Camerun, l’ultima prima dei Mondiali. È convocato per il ri-tiro della Nazionale azzurra in vista del Sudafrica. Ma viene escluso della lista dei 23 atleti effettivamente convocati per la competizione.da estro tecnico, convincono Marcello Lippi a far-lo esordire in Nazionale nell’a-michevole del 3 marzo 2010 allo Stadio Louis II nel Principato di Monaco contro il Camerun, l’ulti-ma prima dei Mondiali. È convo-cato per il ritiro della Nazionale azzurra in vista del Sudafrica. Ma viene escluso della lista dei 23 atleti effettivamente convo-cati per la competizione.

Con la Nazionale maggiore ha disputato molte edizioni della Confederations Cup, vincendo la coppa nel 2005 e nel 2009. Il 4 giugno scorso contro l’Olanda ha giocato la sua centesima partita con la maglia verdeoro

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L’isola col Rombo di Tuono

di A.S. Bisceglia

Magari non tutti sanno che il presidente Cellino, dopo aver preso residenza a Miami sei anni fa, due anni dopo gli è venuto in mente di creare una squadra satellite giovanile del Cagliari in grado di scovare giovani talenti negli Stati Uniti d’America, nella Florida per la precisione. Un team battezzato Miami Strike Force e successi-vamente Cagliari Strike Force. Sembra una storia così norma-le, quella del calcio della città di Cagliari, invece, tra annali ed ar-chivi impolverati, emerge un ro-manzo popolare davvero degno di menzione. Il Cagliari Calcio fu fondato nel 1920 ma ha vinto il suo primo campionato italiano di Serie A solo nella stagione ‘69-‘70, dopo aver raggiunto la seconda posizione nel torneo precedente.Il Cagliari ha vinto la Coppa Ita-lia Serie C nella stagione ’88-‘89 e in campo europeo è entrato negli ottavi di finale della Coppa

La Storia del Cagliari

dei Campioni ‘70-‘71 con grinta vera, quella che gli è valsa la partecipazione alla semifinale di Coppa UEFA nel ‘93-‘94.Giocatore simbolo del club è stato lui, Rombo di Tuono, all’a-nagrafe Gigi Riva, ancora oggi capocannoniere assoluto in Na-zionale con ben 35 reti in 42 par-tite. Riva è stato per tre volte ca-pocannoniere della serie A. Un grande. Il Cagliari nella stagione ‘68-‘69 lotta sino alla fine per lo scudetto insieme a Fiorentina e Milan. La stagione successiva fa proprio il suo primo e unico scudetto sotto la guida dell’alle-natore e “filosofo” Manlio Scopi-gno: solo due le partite perse e 11 gol subiti. Un record a oggi imbattuto per i tornei a 16 squa-dre. Nel ‘71-‘72 chiude al quarto posto: a quattro lunghezze dalla Juventus campione d’Italia. To-talizza 39 punti. Il piazzamento consente l’accesso alla Coppa UEFA 1972-1973, dalla quale i rossoblu vengono eliminati al primo turno dai greci dell’Olym-piakos. È l’inizio della fine: la squadra retrocede in Serie B nel 1976. Un salto sino al ‘92-‘93 e, allenata da Carlo Mazzone, si qualifica per la Coppa UEFA. Dopo un tira e molla infinito, il 9 novembre scorso è tornato nuo-vamente sulla panchina Davide Ballardini. È subentrato a Massi-mo Ficcadenti, esonerato dopo cinque partite senza vittorie.

Giocatore simbolo del club è stato Gigi Riva, ancora oggi capocannoniere assoluto in

Nazionale con ben 35 reti in 42 partite

di Luigi Sada

Non si ferma il City in Premier League. La squadra di Mancini, con un po’ di fortuna a Londra con il QPR, recupera e strappa i tre punti grazie a un gol di Tourè sul filo di lana tenendo lontano lo United di Ferguson. Spettaco-lari le reti di Dzeko e Silva. I cu-gini dell’altro Manchester vanno comunque forte anche loro pur vincendo solo per 1-0 col tena-ce Sunderland, con la compli-cità di una sciagurata autorete di Brown. Non molla neanche il Newcastle, vera rivelazione del-la stagione e lesto nel piegare il coriaceo Everton. Vincono pure Chelsea e Arsenal, quest’ultimo in trasferta con un secco 3-0 al West Bromwich. Frena invece il Liverpool bloccato in casa dallo Swansea.In Bundes Liga riprende il cam-mino il Bayern Monaco che espugna Aue, fanalino di coda, con gol del solito Gomez e Ri-bery. I bavaresi restano al co-

mando tallonati dal Borussia Dortmund che ormai non perde più un colpo dopo avvio di cam-pionato a dir poco disastroso. I campioni di Germania rifila-no un probante 5-0 al povero Wolfsburg mentre lo Schalke 04 pareggia ad Hannover. Corsaro il Moenchegladbach a Berlino dove affonda l’Herta.Nella Liga dilaga il Real di Mou-rinho che sotterra di gol l’Osa-suna (7-1) con una tripletta di Cristiano Ronaldo e due reti di Benzema. Rischia il tracollo, e questo è clamoroso, il Barcello-na al San Mamet con il Bilbao. Ci mette una pezza Messi in pieno recupero grazie a un pa-sticcio difensivo dei baschi. Ora il Real ha tre punti di vantaggio sulla squadra di Guardiola. Bar-ca in crisi? Può essere, visto che l’altro giorno in Coppa del Re contro L’Hospitalet, squa-dra di terza divisione è stato salvato da una rete capolavoro di Iniesta. In Francia, infine, il Bordeaux stoppa il PSG: al gol di Sissoko risponde Gauffran. Sirigu allo scadere para un ri-gore. In ombra Pastore. Cade il Lione sul campo dello Sochaux e paga dazio anche il Tolosa con l’Auxerre. Pareggia in casa pure il Lilla col modesto Evian (1-1) mentre torna alla vittoria il Marsiglia nel derby della Costa Azurra col Nizza.

Calcio Estero

Chi dilaga nella LigaIl Real Madrid ha sotterrato di gol l’Osasuna.

La squadra di Mourinho ha rifilato un 7-1 agli avversari grazie a una tripletta di

Cristiano Ronaldo e una doppietta di Benzema

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In Bella… Mostra

Rocco Traficante:I Colori dell’Anima

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“Il Seme nascosto, forte e rigoglioso”allo Spazio Guicciardini dal 16 novembre al 2 dicembre prossimo

Lo Spazio Guicciardini, in via Guic-ciardini al 6, a Milano, dal 16 no-vembre al 2 dicembre 2011, ospita la personale di Rocco Traficante, “Il Seme nascosto, forte e rigoglioso”. La mostra è organizzata e patrocina-ta dalla Provincia di Milano, dall’As-sessorato alla Cultura, dai comuni di Campomaggiore e Cesano Mader-no, in collaborazione con il Circolo Culturale “Ciao Lucania” di Milano, diretto da chi scrive, l’Associazione Culturale “Amici della Lucania”, l’As-sociazione Culturale “Campus Ma-jor” e da Casa Maschito.È la quarta personale di Rocco Tra-ficante, questa, e la prima a Milano, grazie alla Provincia, che ha voluto rendere un tributo di stima a un pit-tore che ha dimostrato di possede-re tutte le qualità artistiche per ben figurare anche nell’ambiente della metropoli lombarda. Rocco Trafican-te, figlio di emigranti lucani, Dome-nico Antonio Traficante e Carmela D’Alessandro, arrivati da Campo-maggiore, in provincia di Potenza, è nato a Desio il 7 agosto 1960. Sin dalla giovane età, Traficante avverte il richiamo dei colori e della pittura e, autodidatta, muove i primi passi in un mondo tutto nuovo per lui, ma dal quale si lascia “rapire” intravedendo in esso l’espressione più immediata e genuina dei suoi sentimenti.Nel 1976 scopre la versatilità dei co-lori ad olio, sperimenta la sua perso-nale tecnica trovando la misura del suo stile e la scelta policroma per-sonale. Traficante, pittore per dilet-to, viene scoperto dal collezionista d’arte Piero Barbiero che, assai ben impressionato dal nascente talento lucano, lo incoraggia a continuare fornendogli preziosi consigli e “truc-chi” del mestiere.Le sue prime tele rappresentano, quasi naturalmente, luoghi e per-sonaggi della sua Campomaggiore, paese in cui torna sempre, sin da bambino, e dove, lasciato alla pre-murose cure dei nonni, da questi riceve e conserva gli insegnamenti di vita più schietti e forti che lo ac-compagneranno per sempre. Dopo una pausa di “riflessione” e anche di approfondimento professionale, Tra-ficante ritrova la vena originaria: ar-ricchisce la sua tecnica pittorica che diventerà, sempre più, esternazione della sua ricerca interiore, in forte e indissolubile legame con la sua

Terra. Nel 1984 organizza la prima personale “Ritorno alle Origini”, proprio a Cam-pomaggiore e al CRAL delle Poste di Potenza, ottenendo un grande successo e la ri-conoscenza dei suoi compa-esani per il tema delle opere. Nel 1993 si cimenta in una seconda mostra “Sulle spira-li del Tempo (alla ricerca del paese che non è più tale), per far conoscere la storia dei suoi abitanti che abban-donarono Campomaggiore dopo un disastroso dissesto idrogeologico. La mostra vie-ne ospitata anche dal Circolo Culturale di Potenza “Angilla Vecchia”.La terza personale, “ Il seme nascosto”, nel 2010, a Cesa-no Maderno, presso l’Audi-torium Paolo e Davide Disa-rò, è un momento culturale culminante nella Festa del gemellaggio tra i Comuni di Cesano Maderno e Campo-maggiore, sancito per raffor-zare i legami culturali e sto-rici tra la terra abbandonata e quella ospitante. In questa occasione tantissimi campomaggio-resi hanno trovato modo di realizza-re una dignitosa esistenza, fatta di lavoro e anche di benessere.Questa mostra rappresenta, in un certo senso, un non troppo velato premio alla sua carriera ed è signi-ficativo che sia proprio Milano, Città d’arte per eccellenza, a conferirglie-lo attraverso la Provincia. “Il seme nascosto” ripercorre cinquant’anni dell’artista e lo fa attraverso imma-gini che si sovrappongono per as-sumere forme e dimensioni per rappresentare so-gni confusi ed of-fuscati dal tempo. Questi ricordi lon-tani rappresenta-no il significato del titolo della perso-nale: come seme che, gettato nel solco dell’aratro, deve germogliare a cercare nutri-mento, così come l’artista è spinto a farlo per trovare la

sua creativa identità.L’intento dell’artista è preciso: vuol fortemente comunicare sensazio-ni, ma far sì che gli stessi visitatori, osservando e ammirando i quadri, ne abbiano delle proprie. Vuole, so-prattutto, fermare momenti e luoghi fondamentali, altrimenti destinati a scomparire, per ricordare alle nuove generazioni l’identità di un paese e le proprie inscindibili origini. E tutta la magica opera del Traficante vi rie-sce molto bene, con la sapiente cura dei colori dell’anima.

di Giovanni Labanca

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sabato 19 novembre 201112

La Vita dei Club: Inter Club Enrico Cucchi

di Giovanni Labanca

“Catarì, chissà se il Signore ci ricompenserà dei sacrifici che andremo ad affrontare”. “Sal-vatò, se lo facciamo per il bene della famiglia, sicuramente ne saremo ripagati”. Questo po-trebbe essere stato il virtuale e confidenziale colloquio tra Sal-vatore Milito e Caterina Borrel-li, quando, più di cinquant’anni fa, lasciarono, tra sconforto e lacrime, il loro paese natio, Ter-ranova da Sibari, per affrontare il lunghissimo viaggio verso l’Ar-gentina, la loro nuova terra. Qui i nonni di Milito hanno lavo-rato sodo, come hanno sapu-to fare tanti altri italiani, con le medesime speranze di riscatto nel cuore. Salvatore e Caterina ce l’hanno fatta ad assicurare al loro figlio, Jorge Salvador, un avvenire tranquillo, proprio quello che sognavano quando abbandonarono la loro ama-ta Calabria. Per Jorge la vita è stata più generosa, tanto da non avere avuto problemi per as-sicurare una vita serena ai figli Natalia, Diego e Gabriel, diven-tati giocatori di calcio, dell’Inter e del Barcellona. Il 6 novembre scorso, Diego Milito, mantenendo un’antica e ideale promessa fatto ai suoi nonni, che lo hanno praticamen-te cresciuto, e ai compaesani, è andato a Terranova da Sibari per conoscere i suoi parenti, per accarezzare quelle stesse zolle su cui i suoi nonni avevamo ver-sato sudori per tanti anni. Con lui, il padre Jorge, la mamma, la moglie Sofia e i figli Leandro e Agustina.Preso in consegna da Fabio Sposato, è stato accolto da tut-to il paese e in modo particolare dagli elettrizzati soci del locale Inter Club “Enrico Cucchi”. Al presidente Carmelo Caracciolo è toccato il privilegio dell’acco-glienza ufficiale, tra l’entusiasmo indescrivibile di tutti i tifosi, non solo interisti. Perché, in questa occasione, tutta Terranova ha voluto abbracciare un figlio tan-to importante, fargli sentire l’af-

fetto più caloroso, l’amore per chi, pur dalle parole di nonno Salvatore, ha sempre avuto nel cuore il paese di origine. A quella sportiva è seguita la cerimonia… politica. L’Ammi-nistrazione Comunale di Ter-ranova infatti con una seduta straordinaria del Consiglio, gli ha concesso la cittadinanza onoraria, come si fa con le per-sone più care e importanti. Così finalmente Terranova ha potuto incoronare il suo Principe. Il sin-daco Eugenio Veltri (juventino), a nome dei terranovesi tutti, gli ha rivolto parole toccanti e di rin-graziamento per il lustro che Mi-lito riflette anche su Terranova. Diego, letteralmente immerso nella folla, non ha potuto tratte-nere la sua commozione e si è abbandonato alla sua gente per cercare di vivere, anche lui, seb-bene per due soli giorni, quella vita di paese tante volte imma-ginata e forse desiderata. Ha ringraziato i locali con la voce strozzata dall’emozione e li ha stretti in un unico immenso ab-braccio, per ribadire che anche lui, dopo la grande festa, si sen-te un altro terranovese a tutti gli effetti. Proprio come i nonni Sal-vatore e Caterina, che, da lassù, ora hanno avuto la certezza che il loro grande sacrificio, alla fine, ha avuto la meritata e giusta ri-compensa.

Milito, Terranova da Sibari incorona il suo principe

Diego Milito e la sua famiglia Diego Milito con i cugini Anna Rosa e Mario

Diego Milito e il presidente CaraccioloDiego Milito con Sindaco, Presidente e Assessori

Nella foto in basso: Diego Milito e tutta l’Amministrazione Comunale.

Il presidente dell’Inter Club, Caracciolo, dà il benvenuto

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sabato 19 novembre 2011

Iosonopompilio

La stupidità non ha colore. E distrugge anche il calcio

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di Cesare Pompilio

del suo fattore Pierino Boniperti. Quella del Dott. Umberto Agnelli con Moggi e Giraudo, quella di Cobolli, quella penosa di Blanc e, ora, quella di Andrea Agnel-li. Quanti editori mi chiedono di scrivere un libro. No. I libri la Juve li scrive vincendo tutte le domeniche. I libri smentiscono i libri; chi l’avrebbe detto che i due scudetti (uno dato all’In-ter) hanno buone possibilità di ritornare ai legittimi proprietari, cioè ai ragazzi bianconeri? Chi l’avrebbe mai detto che Lucia-no Moggi è innocente? Dov’era stato mai scritto che gli onestoni hanno cambiato nome e sono diventati i prescrittoni.Dunque il tempo è medico e galantuomo, solo per l’Heysel, quell’infame serata prima della partita Juventus-Liverpool fina-le di Coppa Campioni (non si chiamava ancora Champions), una masnada di ubriaconi ingle-si hanno divelto una inferriata e hanno creato 39 morti. Una serata nella quale ero presente come inviato di Telemontecar-lo, ero seduto vicino a Bruno Pizzul, che per onor di firma ha fatto la telecronaca della partita

Il mondo del calcio è uno spa-zio della nostra società con gli annessi vizi e virtù. Così, cial-troni di ogni settore trovano cittadinanza, si rifanno a vergi-nità cadute in disuso, cambiano bandiere politiche e partitiche: però fanno salvo il tifo per una squadra. E allora non più soli, non più sconfitti, certamente sempre in piazza a poter dire la propria: scrivono libri e omet-tono periodi luminosi per non parlare di un personaggio, tradi-scono perfino il proprio passato per qualche euro, mentono per il loro retrobocca. Inoltre, hanno l’ardire di attaccare chi ha sa-puto stare sempre da una sola parte da mezzo secolo circa. Da quale parte? Ma da quella bian-conera, della Juventus: di quella dell’Avvocato (Gianni Agnelli),

per la Rai. Dunque sono uno scampato, ma cronista atten-to. La signora Thatcher, primo ministro inglese, sospese le squadre inglesi per 5 anni dalle competizioni europee. Di quella sera, tutte le volte che ne parlo, mi vengono i brividi. Vedere uno striscione di scherno nella curva dell’Inter messo lì sicuramente da persone… perbene, mi ha fatto scattare il disprezzo più bieco. E nonostante sia passato tanto tempo. Il silenzio da parte delle massime autorità interiste la dice lunga. Ho condannato i cori contro Balottelli a Torino, per i quali la Juve ha pagato con una giornata di squalifica del campo. La nostra Federcalcio chiede soli 20mila euro di multa ai comparuzzi e... avanti popolo fino alla prossima. È giusto che questa Federazione risarcisca la Juventus per lo scempio del 2006, che risarcisca Luciano Moggi per l’infame graffio subito dal medesimo in occasione del-la orgia mai accaduta a memo-ria d’uomo nel mondo del calcio mondiale. Buona fortuna Juve. Attenzione, perché i cannoli si-ciliani certe volte sono indigesti.

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sabato 19 novembre 2011

di Beppe Vigani

Settimana scorsa il Dolce & Gab-bana Milano Thunder è riuscito a vincere all’esordio delle World Series of Boxing contro i Mumbai Fighters, alla prima esperienza in questa competizione, per 3-2.I match. Nei 54 kg Vitaliy Volkov supera Balbir Singh, 25enne

Dopo un weekend di riposo, l’Hockey Milano Rossoblu espu-gna la FotoWoltaik Arena di Ap-piano grazie alla vittoria per 2-1 arrivata al termine di tiri di rigore. La rete decisiva porta la fi rma di Tommaso Migliore autore anche del momentaneo vantaggio ros-soblu vanifi cato qualche secon-

Milano Thunder prova a folgorareanche i Matadors di Los Angeles

Occhio alla matricola

Boxe

Hockey ghiaccio

mancino, sul podio ai recen-ti Mondiali Giovanili. Punteg-gio fi nale: Balbir Singh – Vitaly Volkov 0-3 45-50; 45-50; 45-50 Il giovanissimo peso medio argentino Juan Herrera Carra-sco, classe 1992, invece, per-de di misura contro Diwakar Prasad, di otto anni più gran-de. Punteggio fi nale: Diwakar Prasad – Juan Herrera Carra-sco 2-1 49-46; 48-47; 46-49.Nel match più atteso (73 kg), Sergiy Derevyanchenko batte l’irlandese Patrick Gallagher, medaglia d’oro ai Commonwe-alth Games nel 2010. L’ucraino strapazza l’avversario che è costretto a gettare la spugna e perdere per ko tecnico al quin-

do dopo da Peter Campbell. Ve-nerdì 18 novembre, intanto, al PalaAgorà è il turno del Pergine, una matricola che ha raggiunto il quinto posto in classifi ca. A tal proposito il coach dei milanesi Massimo Da Rin invita tutti a te-nere la guardia alta. Facciamo un primo bilancio, mister.“Forse abbiamo qualche punto in meno, ma va bene. Abbiamo fatto prestazioni eccellenti in alcune gare, poi bisogna con-siderare che per lungo tempo abbiamo fatto a meno di Caletti e Peruzzo”.

to round. Negli 85 kg Nikolajs Grisunins, purtroppo, deve chi-narsi all’indiano Jasveer Singh. Punteggio fi nale: Jasveer Singh – Nikolajs Grisunins 3-0 48-46; 49-45; 48-46. Sul 2-2 è ancora Clemente Russo a togliere le castagne dal fuoco al Thunder Milano: match senza storia con-tro Krishan Kumar, che si deve arrendere per la superiorità del pugile di Marcianise. Punteggio fi nale: Krishan Kumar – Cle-mente Russo 0-3 45-50; 45-50; 45-50. Ora l’appuntamento è per venerdì 18 Novembre al Mediolanum Forum di Assago, nella Sala Gallery, alle 20,45 per il primo match in casa con-tro i Los Angeles Matadors.

Ottima vittoria con l’Appia-no…“Sì, ma abbiamo sbagliato trop-po sottoporta. Non prendiamo gol, è vero, ma ci manca un vero sniper sottoporta per ammazza-re le partite”.C’è il Pergine.“È una squadra che è cresciu-ta molto. Rispetto all’inizio del campionato ha rinforzato anche la squadra e poi in classifi ca non è messa così male”.Una… ammazzagrandi?“Intanto, ha vinto in trasferta contro l’Egna, poi ha piegato Caldaro e Appiano. È una squa-

dra velenosa, guidata molto bene in panchina. Non faccio mai i conti prima di una partita. Noi là abbiamo sofferto, non lo dimentichiamo”.A che cosa è servita la mini-pausa per la Nazionale?“A rifi atare, ad accelerare i recu-peri di Caletti e Peruzzo e ana-lizzare meglio la situazione. Che in questo momento mi soddisfa. Abbiamo fatto prestazione bril-lanti e meno brillanti. Bisogna lavorare sempre sui giovani, continuamente”.E lei è il migliore.“Se lo dice lei”.

Il programma dei cinque incontri: Dolce & Gabbana Milano Thunder vs Los Angeles MatadorsPesi Gallo (fi no a 54 kg): Veaceslav Gojan (Mol) vs Edwin Sandoval (Usa)Pesi Leggeri (fi no a 61 kg): Domenico Valentino vs Leonid Malkov (Ukr)Pesi Medi (fi no a 73 kg): William McLaughlin (Irl) vs Zaal Kvachatadze (Geo)Pesi Massimi Leggeri (fi no a 85 kg): Rafael Duarte Lima (Bra) vs Siarhei Karneyev (Blr)Pesi Massimi (fi no a 91 kg): Michal Olas (Pol) vs Sean Turner (Irl)

Programma 15ma giornatavenerdì 18 novembre ore 20.30: Milano-Pergine; Gardena-Egna; Bozen-Appiano; Caldaro-Merano

Classifi ca:Egna punti 35; Milano 30; Appiano 24; Merano 20; Gardena 18, Caldaro e Pergine 16; Bozen 9

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Loeb, cannibale delle stradeMotori: Rally

Il pilota francese della Citroën, Se-bastien Loeb, grazie al ritiro del suo diretto rivale, il fi nlandese Mikko Hirvonen su Ford, unico pilota in grado di dargli fi lo da torcere, fe-steggia il suo ottavo titolo mondiale consecutivo, a rally ancora in cor-so e con due giorni di anticipo in Galles. I meccanici Ford non sono riusciti a riparare, entro le tre ore consentite da regolamento, i pro-blemi che l’hanno costretto al ritiro. Un ramo d’albero che danneggia il radiatore e problemi di sospensione di una ruota posteriore costringono

di Bianca Elton Ara

di Debora Cheli

Hirvonen a fermarsi dopo 10 km. Nell’ultima giornata anche Loeb è costretto al ritiro dopo la collisio-ne, con un auto che procede nella direzione sbagliata, che gli nega la sesta vittoria della stagione. Per fortuna nessun problema per il campione e per il suo co-pilota Daniel Elena. Una squadra vin-cente, quella di Loeb: Team Ci-troën Total World Rally, Costruttori Citroën, Auto Citroën DS3 WRC. Con Citroën il francese conquista il suo primo campionato del mon-do rally nel 2004 vincendo ben sei gare che lo portano ad eguaglia-re il record di Didier Auriol. Nella stagione 2005, su Citroën Xsara WRC, vince il secondo titolo con addirittura 4 gare di anticipo, in Giappone, stabilendo il record di sei vittorie consecutive e nel rally di Sardegna stabilisce il primato di 12 vittorie su 12 prove speciali. Il mon-diale 2006 lo incorona, oltre che campione del mondo, pilota di rally che ha vinto più gare in assoluto, 27, superando Carlos Sainz a 26.Nel mondiale 2007, su Citroën C4

WRC, vince il suo quarto titolo consecutivo solo all’ultima gara. Il Mon-diale 2008 è quello che lo incorona campione di tutti i tempi. Primo pilota ad aver vinto cin-que mondiali con-secutivi, superando Juha Kankkunen e Makinen entrambi con 4 titoli mondiali. Nel-la stessa stagione supera il suo stesso record con undici gare vinte in una stagione. Nel mon-diale 2009, su Citroën C4 WRC, vince ancora, con 1 solo punto di vantaggio su Mikko Hirvonen, e si ripete, settimo titolo consecutivo, nel mondiale 2010. Incredibile car-riera, paragonata fi no ad oggi a quella di Michael Schumacher in F1, riuscendo a fare anche meglio il campione dei campioni di Rally, Sebastian Loeb, che da ragazzi-no sognava di fare il ginnasta e di mondiali ne ha vinti uno in più del mitico Schumi battendo ogni record.

Il team di Francesco Damiani prova a bissare il successo in India. Debutta Valentino

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sabato 19 novembre 2011 15

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sabato 19 novembre 2011

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906

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Direttore responsabileLaura Tangari

VicedirettoreBeppe [email protected]

Caporedattore Riccardo Sada

Concessionaria di pubblicitàEdizioni [email protected]

CollaboratoriA.S. Bisceglia, Giuseppe Cassese, Giovanni Labanca, Roberto Merlini, Cristina Murelli, Enzo Occhiuto, Cesare Pompilio, Luigi Sada

CorrispondentiBianca Elton Ara (Londra), Raviv Bezalel (Tel Aviv), Debora Cheli (Parigi), Daniela Veronese (Biella), Alessandra Caronni (Como)

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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