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CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014 21
nux. Senza riavviare il compu-ter, si può, così, decidere dipassare con un clic del mouseda un sistema all’altro, che puòapparire su più finestre o aschermo intero.
Buoni i risultati del desktop:la nuova versione ha cancellatoqualche anomalia (bug), è sta-bile e soprattutto più veloce. La
f u n z i o n eCo h e re n cepermette dilavorare supiù sistemio p e r a t i v icon il desk-top di Yose-
neria. Da spento sembra un gra-devole specchio, ma acceso ecollegato all’unità esterna in al-luminio funziona da apriporta.
L’occhio elettronico esternocomprende un sensore a raggiinfrarossi per identificare chisuona di sera, anche se non c’èluce (non servono sistemi esternid’illuminazione). Con due fili si
MEDIA & TECHI prodotti, le campagne pubblicitarie
Persone, retie consumi
Provati per voi
P arallels Desktop, arrivatoalla versione numero 10, è
uno dei software di virtualizza-zione più conosciuti al mondo.
Nella versione per Mac, tra-sforma il sistema della Mela inun computer aperto dove pos-sono «girare» allo stesso tem-po più sistemi operativi, com-presi gli ultimi Windows e Li-
mite, il nuovo standard del Mac.L’ultima generazione usa il 30per cento in meno di memoriadel predecessore ed è più velo-ce. Con l’applicazione dedicata,si può usare il software anchein remoto.
Pro: richiede meno memoriaContro: si fa fatica sui video-
giochiM. GA.
MARCA: Parallels
PRODOTTO: Parallels Desktop 10
PREZZO: 79,99 euro (49,99 l’aggiornamento)
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ComputerBasta un clicper cambiareil sistema
collega Luta al posto del tradi-zionale campanello. Dal monitorsi comanda, inoltre, anchel’apertura di un secondo cancelloelettrico.
Il difetto? Benché le fasi di in-stallazione siano spiegate nelmanuale, per il montaggio è me-glio ricorrere a un tecnico.
Pro: sensore a infrarossiContro: installazione non alla
portata di tuttiU. TOR.
MARCA: Avidsen
PRODOTTO: Videocitofono Luta
PREZZO: 199 euro
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Riproduzioni Quattro modelli sotto i mille euro. Si prevede che le vendite salgano di 20 volte entro il 2018
Stampanti 3D Maniglia rotta?Ricostruiscila (uguale) in casaDalle collane alle penne: oggetti di plastica in produzioni fai da teDI UMBERTO TORELLI
G iro di boa per le stampanti3D: da costosi apparecchibusiness per la stampa diprototipi tridimensionali in
plastica, si stanno trasformando in di-spositivi domestici. Merito delle nuo-ve low cost e della possibilità di co-struirle con i kit di montaggio, secon-do lo stile Ikea. Ci si attende che cre-scano di 20 volte in quattro anni.
Secondo le stime Idc di fine ottobre,il 2014 si chiuderà con 108 mila pezzivenduti nel mondo, che si stima rad-doppino il prossimo anno a 217 mila,per superare i 2,5 milioni nel 2018.Qualcuno definisce la stampa 3D «lanuova rivoluzione industriale». Dal punto di vista tecnologico è la naturaleevoluzione delle 2D, che usiamo perstampare documenti e fotografie.
Come funzionanoSemplificando: al posto delle car-
tucce con inchiostro, ci sono rocchetticon un sottile filo di plastica. Questo viene depositato a strati (layer) in tredimensioni, seguendo il modello dise-gnato a computer. Ci pensano app esoftware a comandare i motori che de-positeranno layer successivi di mate-riale plastico, come fossero sottili mat-toncini Lego. Diversi gli utilizzi delle3D. A livello domestico servono perrealizzare piccoli oggetti in plastica diuso quotidiano, magari per sostituireciò che si è rotto: maniglie, parti di ru-binetti, penne, bigiotteria. I makers,artigiani digitali, vi fabbricano invece
prodotti creativi, mentre le aziende leusano per prototipi e piccole serie. Inattesa di avere in Italia, l’anno prossi-mo, l’americana M3D a soli 281 euro(ora prenotabile online), ecco alcuni modelli in vendita sotto i mille euro.
Materia 101, presentata alla MakerFaire di Roma di ottobre, utilizza unascheda elettronica Arduino per gestirele procedure di stampa, dalla cattura
del modello 3D (scelto tra le migliaianegli archivi digitali del web) al con-trollo dei motori che pilotano i tre assidi stampa. Gli utenti possono sceglieretra il prodotto finito (696 euro) e quel-lo da assemblare (570 euro). L’hard-ware, realizzato secondo i dettamiopen source, arriva dalla Sharebot diNibionno (Lecco).
Rappy è invece una 3D «fai da te».
La propone Hachette allegata a 76 fa-scicoli, in edicola dallo scorso 8 no-vembre. Si prosegue 18 mesi e ogniuscita contiene i componenti, in totale150. Il fascicolo comprende il corso percreare prototipi e oggetti personali.Progettata da Sharebot, la stampantecosterà alla fine 855 euro. Sul sitocostruiscilatuastampante3D.it ci sonole informazioni e il video di approfon-dimento: «Essenziali per conoscere ilfunzionamento hardware e i sistemi dimodellazione — spiega SimoneMajocchi del progetto Hachette — maanche per scoprire che cosa realizzarein concreto e come una 3D diventi unostrumento utile per il proprio lavoro».
Anche su AmazonAnche in questo settore fanno ca-
polino le prime «all in one». Come«da Vinci 1.0 AIO» prodotta dallataiwanese XYZprinting. È una 3D conscanner interno: può eseguire in unadecina di minuti la ripresa automaticadi oggetti con dimensione 20x20x20centimetri. Acquisita l’immagine, pro-duce la «fotocopia» tridimensionalein numero illimitato di copie. Si com-pera su Amazon (645 euro).
Interessante la proposta della fio-rentina Kentstrapper. Spiega LorenzoCantini: «Ho iniziato per gioco nel 2010 con mio fratello Luciano, ci sia-mo subito appassionati capendo chepoteva nascere un business, così ab-biamo lanciato un blog dedicato». Nelgiro di pochi mesi ha raccolto 80 milaadesioni. Da lì a creare una startup perprodurre stampanti 3D il passo è statobreve. Adesso la Cantini’s family contauna decina di persone, compresi papàUgo, il cugino Leonardo e nonno Lu-ciano. Il risultato è Galileo: una 3D cheinclude il lettore di schede MicroSd, utile perché, acquisito il modello, ri-produce copie a computer spento. Ga-lileo (974 euro) è completa di piatto ri-scaldante per la stampa di materiali inplastica Abs.
@utorelli© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pit Spot
Poste Italiane,se il conto corrente sposa l’ironia
P aradossali stress test. «Come fa un apicoltorestagionale ricevere il suo compenso e aprire ilsuo conto corrente senza creare il panico in
banca?». È giocata sul filo dell’ironia e del paradossola nuova campagna creata da Young Rubicam per Po-ste Italiane.
Si tratta di una campagna destinata a raccontare ilnuovo servizio denominato Postepay Evolution, ovve-ro l’evoluzione della carta prepagata: un vero e pro-prio conto corrente portatile, destinato a essere usatoin modo innovativo e flessibile. E dunque, come rac-contare questo prodotto? Quale tono di voce adottarein un momento in cui tutte le campagne del settore(quello che ha che fare con i risparmi degli italiani)tendono a spostarsi su modalità comunicative reali-stiche, moderate, a misura di crisi?
La scelta è decisamente contro-corrente. Perchécon la campagna Postepay Evolution si sposa un pun-to di vista paradossale, divertito, quasi eccessivo. Nelprimo dei soggetti in onda (ne seguiranno, immagi-niamo, degli altri) lo stress test è particolarmente im-pegnativo. Il protagonista è un simpatico apicoltore
baffuto, che con tutto il suo scafandro e il seguito diapi si presenta in una filiale, e attende buono buono ilsuo turno in fila.
Ovviamente, non appena gli altri avventori si ac-corgono di lui, scoppia il panico. Una ragazza attacca agridare, e a lei si accodano tutti gli altri: le api fannopaura, qualcuno si lancia verso le vetrate della filiale,le sfonda e scappa via. Il nostro apicoltore è perples-so.
Ci accorgiamo ora che si tratta di una simulazione.Una dottoressa in camice bianco ha creato questa si-tuazione «da laboratorio» per vedere le reazioni: dif-ficile pensare che l’apicoltore possa davvero presen-tarsi in banca. Ma una soluzione c’è: il nostro eroe, e lesue amichette ronzanti, possono fare tutto con la nuo-va carta Postepay. Senza muoversi da casa, e dall’alve-are.
Chiude il film un claim veramente riuscito, nel suogiocare sul filo del paradosso: «Testata per tutto. Per-fino per la vita di tutti i giorni». Non c’è traccia, qui, diretorica sulla crisi economica: per farsi notare, biso-gna parlare fuori dal coro.
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a cura di ALDO [email protected]
in collaborazione conMASSIMO SCAGLIONI
a cura di MARCO GASPERETTI, UMBERTO TORELLI e MASSIMO TRIULZI
Metropolis
Il pc ha lo schermo doppio:uno si stacca e diventa phablet
È un computer portatile, un tablet euno smartphone: tutto in uno. Dra-
gonfly Futurefön è un dispositivo pie-ghevole con tastiera tradizionale e dueschermi affiancati, ciascuno di settepollici, che possono comportarsi come display unico o due differenti. Mentre ildisplay di sinistra è fisso alla tastiera,quello di destra può essere ruotatocompletamente (per mostrare, peresempio, ciò su cui si sta lavorando aun’altra persona, o giocare con un’altrapersona) e soprattutto può essere stac-cato e portato con sé come un phablet,un dispositivo a metà tra uno smar-tphone e un tablet.
Basata sul sistema operativo An-droid (nella parte pc gira invece Win-
dows 8.1), la parte phablet consente siadi usare le funzionalità del telefono, siadi accedere da remoto ai file del pc, e digestirli. Anche con un solo monitor, Dra-gonfly Futurefön può continuare a esse-re usato come computer. Progettato dalla californiana Idealfuture (www.ide-alfuture.com) è per ora un prototipo,
oggetto di una campagna di finanzia-mento sul sito Indiegogo.com: scade il 19 novembre, ha raccolto 30 volte la ci-fra necessaria alla messa in produzione.
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a cura di Cristina Pellecchia [email protected]
Se c’è il terremotogli scarafaggi-robottrovano i superstiti
L i chiamano biobot: organismi bio-logici, viventi, manipolabili e pro-
grammabili come robot. Scarafaggi nel caso dell’università Statale dellaCarolina del Nord, dov’è nata una tec-nologia che ne controlla i movimentibasandosi sul suono. «In un edificiocrollato — dicono i ricercatori — ilsuono è il modo migliore per trovare isopravvissuti»: la propensione degliscarafaggi a incunearsi nelle fessure lirende i candidati ideali. Sul loro dorso
sono stati impiantati antenne, elet-tronica e microfoni. Due gli equipag-giamenti: un solo microfono per cat-turare il suono da ogni direzione, tremicrofoni direzionali per rilevarne laprovenienza esatta. Con appositi al-goritmi gli scienziati riescono a loca-lizzare la sorgente e a guidarvi il bio-bot. Prossimo obiettivo è che i biobotdistinguano tra i suoni rilevanti, comeuna richiesta d’aiuto, e quelli irrile-vanti, come un tubo che perde.
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Cuffie «sociali»per ascoltare in tantila stessa musica
L e cuffie spesso s’indossano per iso-larsi. Nella propria musica, nelle pro-
prie conversazioni telefoniche o sempli-cemente nei propri pensieri. Le We-
arhaus Arc (www.wearhaus.com) sonoinvece cuffie per condividere. Più mo-delli possono accedere infatti contem-poraneamente a uno stesso contenutoproveniente da un unico dispositivo.
Senza fili, e con una durata fino a 16ore, si connettono via Bluetooth asmartphone e pc e intercettano cuffiesimili consentendo di partecipare al-l’ascolto. Un anello led intorno all’auri-colare delimita la zona di comando: unsolo tocco con un dito per avviare o mettere in pausa, un tocco prolungatoper sincronizzarsi con la persona piùvicina, un doppio tocco per condividerela propria musica, destra e sinistra perscorrere i brani di una playlist, su e giùper regolare il volume. Gli sviluppatoriritengono possibili almeno 30 ascoltisimultanei. Per ogni paio di cuffie èprevisto inoltre un jack per poterle col-legare ai dispositivi anche con la batte-ria scarica. Al momento sono in fase diraccolta fondi sul sito Kickstarter.com.
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SUPPLEMENTO DELLA TESTATA
DEL 17 NOVEMBRE 2014ANNO XVIII - N. 38
Direttore responsabileFERRUCCIO DE BORTOLI
CondirettoreLUCIANO FONTANA
VicedirettoriANTONIO MACALUSO,
DANIELE MANCA,GIANGIACOMO SCHIAVI,BARBARA STEFANELLI
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Responsabile pubblicità:Andrea Galli ([email protected])
A cura diMASSIMO FRACARO
Giuditta MarvelliAlessandra Puato
Stefano Righi (caposervizio)Maria Silvia Sacchi
Isidoro TrovatoArt director e progetto grafico:
GIANLUIGI COLIN
Quattro «printer» 3D a confronto
Nata a Firenze, include il lettore con schedina Sd e un piatto riscaldante per stampare plastica Abs
Kentstrapper Galileo 974 euro
855 euro
570*euro
645 euro
XYZprinting da Vinci 1.0 Aio
Da costruire «a fascicoli» in 18 mesi. Sono 150 pezzi da acquistare in edicola, con spiegazioni e video
Hachette Rappy
Funziona con scheda Arduino, la si può assemblare da solio comprarla già montata
Una «All in one» che grazie allo scanner esegue copie di modelli 3D. Prodotta a Taiwan si compra su Amazon
Arduino e Sharebot Materia 101
Stampanti 3D nel mondoPrevisioni in migliaiadi unità vendute
*Da assemblare, 696 euro assemblata
Font
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