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stefano
piccolialbum
l’indipendenza è stata il giusto com-promesso tra ideali e necessità. og-gi, sostengo questo concetto con se-renità e onestà, perché se da unaparte, a una certa età, l’appartenen-za politica, la militanza e l’idealismotipico dei vent’anni ti fanno crederefermamente nel senso di indipen-denza come autore, senza media-zioni o censure da parte di chi tipubblica, dall’altra l’autoproduzio-ne diventa necessaria quando effet-tivamente nessuno ti pubblica!
stefano «s3keno» piccoli (roma, 1970), giornalista mu-
sicale, illustratore, autore di fumetti e grafico. fonda
e dirige biz hip hop magazine e blackmagazine.it. è stato
art director di pickwick e onyx. tra i protagonisti della
scena indipendente italiana: co-fonda la factory, col-
labora con katzyvari e tribù, crea il massacratore.
euro 9,90
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stefano
piccolialbum
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stefano «s3keno» piccolicollana «album» n. 12
1a edizione - ottobre 2009
profilo biografico e intervistaa cura di
giovanni marchese
copyright © immaginistefano «s3keno» piccoli
progetto graficomandarinoadv.com
impaginazionetunué.com
stampaandersen
pubblicità e marketingvia brughera iv
28010 frazione piano rosa - boca (no)
isbn-13 gs1978-88-89613-76-4
tunué s.r.l.via bramante 32
04100 latina - italiatel 0773661760 | fax 07731875156
[email protected] | www.tunue.com
altri volumi della collanaalfred (#1), mauro cao (#2), gud (#3), francesco mattioli (#4)
davide pascutti (#5), luca g. patané (#6), michele petrucci (#7)paco roca (#8), luca russo (#9), paola cannatella (#10),
david rubin (#11)
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profilo
Stefano Piccoli, detto S3Keno
(Roma, 1970), giornalista musi-
cale, illustratore, autore di fu-
metti e grafico. Come giornali-
sta fonda e dirige Biz Hip Hop
Magazine per le Edizioni Magic
Press e la testata Blackmagazi-
ne.it per Nexta Media; attual-
mente collabora per diverse te-
state periodiche, tra cui il setti-
manale Vanity Fair e il mensile
Rockstar per i quali realizza in-
terviste esclusive a grandi star
della musica internazionale tra
cui ricordiamo il rapper Eminem.
È stato art director per marchi di
abbigliamento giovanile come
Pickwick e Onyx. Attualmente
collabora come consulente crea-
tivo con il gruppo Cartorama
per cui cura le linee scolastiche e
cartotecniche di marchi come
Disney e DC Comics.
Cresciuto nella Capitale, dopo il
liceo artistico frequenta l’Acca-
demia di Belle Arti. Appassiona-
to lettore di fumetti da bambi-
no, è alla fine degli anni Ottan-
ta, dopo una lunga pausa, che si
avvicina al fumetto attratto dal-
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le riviste d’autore, a cui propo-
ne i primi lavori, e frequentan-
do le principali fiere del settore,
durante le quali instaura le pri-
me collaborazioni.
Nel corso degli anni ha pubbli-
cato per Comic Art, Play Press,
Eura Editoriale (nel 1998 sul set-
timanale Skorpio illustra Stella,
serie di cinque episodi legata al-
la saga Napoli Ground zero su
sceneggiature di Roberto Rec-
chioni, in seguito raccolta nei
numeri 37-39 della collana «i Gi-
ganti dell’Avventura») e Magic
Press. Tuttavia, come autore di
fumetti si forma nel mondo del-
l’autoproduzione: è tra i prota-
gonisti della scena indipenden-
te, fra gli autori fondatori della
Factory, una delle più interes-
santi esperienze di editoria au-
toprodotta all’interno della
quale si sono formati alcuni ta-
lenti della nuova generazione
(Roberto «Rrobe» Recchioni,
Diego Cajelli, Walter venturi e
Leomacs). inoltre, fa parte dei
fumettisti presenti su Katzyvari
(Edizioni inca, 1993) e Tribù (Edi-
zioni inca, 1994), importanti rivi-
ste del circuito indipendente.
il Massacratore è la sua creatura
più conosciuta, che lo ha reso
noto anche al di fuori del setto-
re dell’autoproduzione. Le sto-
rie del personaggio ruotano at-
torno a una punizione da ese-
guire, un massacro: castigare un
personaggio tra i tanti che ali-
mentano lo squallore del Bel-
paese. Le truci e ironiche vicen-
de del Massacratore sono state
edite da Lucky Time Edizioni
(1994-’95), per passare a essere
pubblicate sotto etichetta Liska
Prod, in seguito per Play Press e
quindi alla Factory fino al 1999,
quando la serie raggiunge la
conclusione. La riproposta de il
Massacratore, considerato una
delle icone più sincere del fu-
metto indipendente italiano,
dal 2006 a oggi è edita dalla
Bottero Edizioni.
Al 1997 risale la pubblicazione
per l’indipendente Five Stars
Press di B-boyz, fumetto in due
parti imperniato attorno alla
cultura e al mondo hip hop. Ri-
veduto e ricomposto in un uni-
co volume con tavole inedite
viene intitolato Roots 66 e nel
2009 pubblicato da Tunué.
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intervista
Parliamo degli inizi. Come si
presentava l’ambiente del fu-
metto nella città in cui sei cre-
sciuto? I primi contatti con gli
autori e l’editoria?
Sono nato e cresciuto a Roma,
che offre tante occasioni di in-
contri, di energie, di possibilità,
di scena. il mio primo contatto
con l’editoria è avvenuto attra-
verso Comic Art: erano gli anni
del liceo e ci fu un momento in
cui questo storico mensile di Ri-
naldo Traini cominciò ad allega-
re uno spillato (che aveva anche
un titolo di cui però non ricordo
il nome) con storie in bianco e
nero di autori esordienti: chiun-
que era chiamato a partecipare.
io realizzai una storia di dodici
tavole, Pedine, e invece che spe-
dirla preferii consegnarla a ma-
no in redazione, che si trovava
vicino alla Fiera di Roma, quindi
anche vicino al mio liceo artisti-
co di Tor Marancia. inutile dire
che la mia storia non venne mai
scelta per la pubblicazione, ma
per me quello rimane il primo
contatto assoluto con un editore
di fumetti! il secondo andò me-
glio: spedii un disegno in bianco
e nero di Devil e Elektra a Star
Magazine della Star Comics, in-
dirizzandolo a una rubrica che
era curata da un fantomatico
Mutant X (che le leggende nar-
rano essere stato Daniele Brolli)
e me lo pubblicarono a colori!
A livello di autori, invece, i primi
che ho ‘toccato con mano’ da
lettore (o da fan?) furono quelli
che incontrai alla mia prima
Lucca da visitatore, cioè quella
del 1990. Ero talmente emozio-
nato, frastornato e intimorito
da questa enorme kermesse co-
lorata che mi vergognavo addi-
rittura di chiedere sketch o au-
tografi!
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A livello di collaborazioni, a Luc-
ca conobbi Carlo Chericoni (oggi
direttore editoriale Play Press) e
Fabrizio Spinelli, con i quali rea-
lizzai la mia prima fanzine, Buo-
na la prima e, dopo poco tem-
po, Alessandro Bottero (guarda
caso il mio attuale editore del
Massacratore) che lavorava in
Play Press come editor di diverse
testate. Evidentemente queste
edizioni Play Press dovevano es-
sere scritte nel mio destino, per-
ché – senza poterlo immagina-
re, in quel momento – qualche
anno dopo avrei pubblicato
proprio per loro.
Dopo il liceo, all’Accademia di
Belle Arti avrei comunque in-
contrato David «Diavù» vec-
chiato (oggi responsabile del
gruppo iUK su XL - la Repubbli-
ca) e Paolo «Ottokin» Campana
(tuttora mio partner in crime)
con i quali avremmo realizzato
Katzyvari, il primo progetto che
potrei definire di livello profes-
sionale visto che raggiungeva le
edicole di tutta italia.
Come e in che modo queste
esperienze credi ti abbiano in-
fluenzato? La tua formazione
come autore di fumetti quali
tappe ha conosciuto?
in un certo senso mi hanno in-
fluenzato male. Mi spiego me-
glio: ogni esperienza abbia fat-
to nella mia vita fumettistica è
stata straordinaria e, in qualche
modo, ha sempre concorso alla
mia crescita come autore e come
persona. Rimane però il fatto
che provengo dall’autoprodu-
zione, che se da un lato ti inse-
gna ogni fase produttiva (grafi-
ca, impaginazione, fotolito, ti-
pografia, distribuzione, promo-
zione) dall’altro non ti impone
regole, nel senso che cresci in
maniera grezza, senza nessun
metodo di lavoro, nessuna cor-
rezione e supervisione. Tutte co-
se che nel tempo scopri essere
molto importanti in termini di
preparazione e professionalità.
Da questo punto di vista, rispet-
to a tanti altri miei amici/colle-
ghi, sono rimasto grezzo nel me-
todo, nel disegno, nella discipli-
na, nella proposizione di me
stesso, nei necessari rapporti con
gli interlocutori, cioè i possibili
editori. Tutt’oggi mi capita che
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Il Massacratore
Copertina di Katzyvari (aprile 1993).
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Il Massacratore
La storia del Massacratore attraverso le copertine dei primi numeri dellesue cinque vite editoriali. Dopo quella di Katzyvari nella pagina preceden-te, qui in alto, da sinistra: prima serie regolare Liska Prod (novembre 1994),miniserie Edizioni Play Press (novembre 1996); sopra, da sinistra: Factory(marzo 1998), seconda serie regolare Bottero Edizioni (marzo 2006).
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Il Massacratore
Fasi di lavorazione e montaggio per la copertina di Due righe in cronaca, (ilMassacratore n. 5, aprile 2008): china bianco/nero + photoshop per la pri-ma stesura di colore + elementi vettoriali, testate di quotidiani e loghi ditelegiornali ricostruiti a mano uno ad uno con illustrator + montaggio de-gli elementi tra loro + ...
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... definitivo, con fusione finale delle immagini, leggere sfocature, desatu-razione del colore, effetto trasparenza su graffi ed elementi fotografici dinatura metallica.
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Il Massacratore
immagine promozionale, pubblicata (in una differente versione) su Fumettidi
carta.it.
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Il Massacratore
Fasi dell’ultima tavola di Due righe in cronaca: la sceneggiatura di LorenzoBartoli + il layout a matita + la tavola definitiva (nella pagina a fianco).
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l’indipendenza è stata il giusto com-promesso tra ideali e necessità. og-gi, sostengo questo concetto con se-renità e onestà, perché se da unaparte, a una certa età, l’appartenen-za politica, la militanza e l’idealismotipico dei vent’anni ti fanno crederefermamente nel senso di indipen-denza come autore, senza media-zioni o censure da parte di chi tipubblica, dall’altra l’autoproduzio-ne diventa necessaria quando effet-tivamente nessuno ti pubblica!
stefano «s3keno» piccoli (roma, 1970), giornalista mu-
sicale, illustratore, autore di fumetti e grafico. fonda
e dirige biz hip hop magazine e blackmagazine.it. è stato
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labora con katzyvari e tribù, crea il massacratore.
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