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Step Le CPC e il nuovo quadro normativo RIFLESSIONI ... · della vita delle popolazioni. •...

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RIFLESSIONI EMERGENTI DAL LAVORO DELL’OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO Trento 23 febbraio 2016 Step Le CPC e il nuovo quadro normativo arch. Giorgio Tecilla direttore I.s.s.a. studio e ricerca in materia di paesaggio Segretario Osservatorio del paesaggio della Provincia autonoma di Trento [email protected] Luis Camnitzer: landscape as an attitude
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RIFLESSIONI EMERGENTI DALLAVORO

DELL’OSSERVATORIO DELPAESAGGIO

Trento 23 febbraio 2016

StepLe CPC e il nuovo quadro normativo

arch. Giorgio Tecilladirettore I.s.s.a.

studio e ricerca in materia di paesaggioSegretario Osservatorio del paesaggio della Provincia autonoma di Trento

[email protected]

Luis Camnitzer: landscape as an attitude

L’oggetto del nostro interesse

Lo spazio: selezioniamo solo alcuni luoghi che riteniamodegni di essere “paesaggio”

Il tempo: selezioniamo solo alcune epoche storiche cheriteniamo degne di rappresentare “paesaggio”

L’oggetto del nostro interesse

1860 1954 1973 1994 2008

L’oggetto del nostro interesse: paesaggi in trasformazione

• azioni di salvaguardia degli elementi ai quali è attribuitovalore estetico, storico, culturale e identitario

(istanza di conservazione)e

• azioni di gestione, riqualificazione, ricomposizione,trasformazione e creazione consapevole di nuovi

paesaggi chegarantiscano un’elevata qualità della vita per cittadini e

turisti (istanza di trasformazione)

Azioni

• Paesaggio come spazio di vita. Elemento centrale per determinare la qualitàdella vita delle popolazioni.

• Valenza culturale, ecologica, sociale e di risorsa economica del paesaggio.

•Il tema dell’identità (“lo spaesamento”), la tradizione (“l’invenzione dellatradizione”), “paesaggio lingua madre”;

• I ragionamenti sul paesaggio vanno estesi all’intero territorio e quindi aicontesti di grande valore paesaggistico, come a quelli della vita quotidiana

compresi (o soprattutto ?) i paesaggi degradati;

•Il paesaggio non è un oggetto statico ma al contrario si caratterizza per lecontinue trasformazioni che lo investono;

• Partecipazione: ruolo attivo delle popolazioni nel governo delle trasformazionidel paesaggio

Riferimenti

Osservatorio del paesaggio

Osservatorio del paesaggio

Osservatorio del paesaggio

Osservatorio del paesaggio

La “Ricerca sulle dinamiche diurbanizzazione e sul consumo di suoloin Trentino”

analizzando il fenomeno del “consumodi suolo” la ricerca descrive ledinamiche di urbanizzazione chehanno investito il paesaggio trentinonella sua storia recente.

La Ricerca su percezioni,rappresentazioni e significati delpaesaggio in Trentino è l’esito diun’azione di ascolto rivolta all’interacomunità trentina. La ricerca èfinalizzata a comprendere quali sono ivalori, quali le criticità più sofferte equali le aspirazioni dei trentinirelativamente al loro paesaggio.La ricerca ha coinvolto:

•25 testimoni privilegiati;•1400 cittadini intervistati.

La ricerca è stata curata perl’Osservatorio da Step con il concorsodell’Istituto provinciale di statistica.

Osservatorio del paesaggio

•Quali dinamiche hanno investito il paesaggiotrentino?

Dinamiche di trasformazione

Riva -Arco

Consumo disuolo

Margini

Leggibilità

Consumo di suolo

Margini

Leggibilità

Varietà delpaesaggio rurale

“Umanizzazione”del paesaggio

alpino

Consumo di suolo

Margini

Leggibilità

Varietà delpaesaggio rurale

“Umanizzazione”del paesaggio

alpino

Consumo di suolo

Margini

Leggibilità

Varietà delpaesaggio rurale

“Umanizzazione”del paesaggio

alpino

Valle di Terragnolo

Abbandono deipaesaggi rurali

“difficili”

Dinamiche di trasformazione: studio

Dinamiche di trasformazioneIl caso di Mezzano

Dinamiche di trasformazione

Dinamiche di trasformazione

Il caso di Folgaria

Dinamiche di trasformazione

Il caso di Cavalese

Dinamiche di trasformazione

1951 2011

POPOLAZIONEPROVINCIA

395.000 525.000

ADDETTIESCLUSIVIAGIRICOLTURA

63.000 9.000

SUPERFICIEAGRICOLAUTILIZZATA

241.000 ha 137.000 ha (dato 2010)

PRODUZIONEUVA

682.000 q.li 1.175.000 q.li

PRODUZIONEMELE

408.000 q.li 5.043.000 q.li

PRODUZIONEPERE

405.000 q.li 1.500 q.li

BOVINI 95.000 capi 46.500 capi

Tratti descrittivi del territorio trentino

Lo spazio che la natura “ci ha dato in gestione” per insediarci ecoltivare è quindi molto ridotto: il Piano urbanistico provinciale nel

2008 fotografava una situazione in cui la ripartizione delledestinazioni d’uso dei suoli trentini vedeva a fronte di un 22% di

rocce ed un 53% di boschi, la presenza del 12% di pascoli, del 3%dei suoli destinati ad insediamento e solo del 10% di aree

interessate dall’attività agricola.

A cura diarch. Giorgio Tecilla, direttore I.S.

arch. Giuseppe Altieridott.ssa Martina Anesedott.ssa Martina Calovi

Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazionee sul consumo di suolo in Trentino

Le premesse.

La popolazione europea che vive in area urbana è pari a circa il 75% deltotale, ed entro il 2020 è previsto un aumento di tale percentuale finoall’80%. La superficie totale delle aree urbane, a partire dalla metà deglianni ’50, è aumentata del 78%, mentre la crescita della popolazione è statapari solo al 33%.

Nel 2006 la Comunità europea si è dotata di strategie e indirizzi volti asottolineare la necessità di una maggiore attenzione alla protezione delsuolo. Tali strumenti suggerivano la messa a punto di buone pratiche miratea mitigare l’impermeabilizzazione del suolo.

Il rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente del 2006 (EEA, 2006)sottolineava come la continua diffusione del fenomeno della dispersioneurbana, a livello europeo, fosse ancora un fenomeno poco studiato esottostimato fino ad allora, tanto da non essere preso in considerazione conla giusta e adeguata attenzione.

L’Unione europea nel 2011 ha adottato la Tabella di marcia versoun’Europa efficiente nell’impiego delle risorse dove è stabilito che entroil 2020 le politiche dell’UE dovranno tenere conto degli impatti derivantidall’occupazione del suolo con l’obiettivo di raggiungere un consumo nettodi suolo pari a zero nel 2050.

LEGGE PROVINCIALE 4 agosto 2015, n. 15

Art. 18Limitazione del consumo del suolo

1 .Gli strumenti di pianificazione territoriale valorizzano la limitazione del consumo del suolo quale bene comune e risorsanon rinnovabile, secondo quanto previsto da questa legge. A tal fine:

a) favoriscono, anche prevedendo particolari misure di vantaggio, il riuso e la rigenerazione urbana delle areeinsediate, attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica e di densificazione;b) mantengono e incrementano l'attrattività dei contesti urbani in ragione della pluralità delle funzioni presenti;c) promuovono il miglioramento del livello di qualità del contesto urbano, anche favorendo la manutenzione ordinariae straordinaria e l'innovazione delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni collettive;d) privilegiano la riclassificazione delle aree produttive di livello provinciale esistenti in aree produttive di livellolocale, al fine di rispondere alle nuove esigenze insediative;e) consentono l'individuazione, da parte degli strumenti di pianificazione:

1) di nuove aree destinate agli insediamenti residenziali e ai relativi servizi solo se sono dimostrati, con lavalutazione dello strumento di pianificazione territoriale prevista dall'articolo 20, il necessario soddisfacimentodel fabbisogno abitativo, l'assenza di soluzioni alternative e la coerenza con il carico insediativo massimodefinito per quel territorio;2) di nuove aree destinate a insediamenti produttivi - comprese quelle destinate alla lavorazione etrasformazione e conservazione su scala industriale di prodotti agroalimentari e forestali, ai sensi delle normedi attuazione del PUP - commerciali o misti, solo se è dimostrata, con la valutazione dello strumento dipianificazione territoriale prevista dall'articolo 20, sulla base dei contenuti del quadro conoscitivo di cuiall'articolo 23, comma 1, lettera a), l'assenza di soluzioni alternative con riferimento al possibile e razionaleutilizzo delle aree esistenti o già insediate, nell'ambito del territorio della comunità;

f) verificano l'utilità dell'individuazione delle nuove aree ai sensi della lettera e), anche con ricorso alle procedure dipartecipazione alle scelte pianificatorie previste dall'articolo 19.

2. Al fine di contenere nuovi consumi del suolo, nella realizzazione di edifici da destinare a finalità di pubblica utilità gli entilocali promuovono l'utilizzo del patrimonio edilizio esistente e, in particolare, di aree ed edifici degradati o dismessi.

Il Rapporto sullo stato delpaesaggio in Trentino.

La ricerca:ha coinvolto numerosi soggetti ed ha implicato il trattamento e

l’omogeneizzazione di dati raccolti ed elaborati con metodologieed approcci differenti.

•riporta, gli esiti di uno studio inedito realizzato sul Basso Sarca allo scopodi testare nuovi metodi di analisi in vista dell’ attivazione di formestrutturate di monitoraggio delle dinamiche che investono gli usidel suolo provinciale.

•si conclude con una sezione di documentazione sui caratteri generali deifenomeni di urbanizzazione e sulle azioni di contrasto alconsumo di suolo a scala europea, in particolare alpina.

Gli autori ringraziano:

• l’Ufficio sistemi informativi della Provincia autonoma di Trento;• l’Istituto di statistica della Provincia autonoma di Trento• l’Università degli studi di Trento – Scuola di Ingegneria;• la Comunità territoriale della Valle di Fiemme;• la Comunità di Primiero;• la Comunità della Paganella.

DEFINIZIONI

Il Rapporto tratta delle dinamiche di urbanizzazione e del consumo disuolo. Non esistono definizioni univoche di tali fenomeni né formestandardizzate per descriverne la natura e misurarne l’entità.

Pertanto nel Rapporto i fenomeni di interesse sono stati approfonditiricorrendo a due definizioni:

• “Territori urbanizzati e fortemente antropizzati e dinamiche diurbanizzazione”Definizione di interesse insediativo, utilizzata per descrivere i caratteri deifenomeni che investono lo spazio evidenziando le dinamiche connesse allacrescita del territorio urbanizzato

• “Consumo di suolo secondo ISPRA”Definizione di natura ambientale, legata allo stato artificiale o naturale, dellacopertura dei suoli.

DEFINIZIONI

“Territori urbanizzati e fortemente antropizzati”Comprende tutte le aree riconducibili ai seguenti “ambiti elementari di paesaggio”individuati dalla Carta del paesaggio del Piano urbanistico provinciale:

• Insediamenti storici

• Aree urbanizzate recenti

• Aree produttive

• Cave

• Rete di mobilità

Sono ricomprese le aree - anche non edificate o artificializzate - strettamenteconnesse ai fenomeni insediativi: verde pubblico o privato di pertinenza di edifici earee urbane, verde sportivo e ricreativo, aree incolte e in trasformazione.

Sono escluse dalla definizione le aree a vocazione naturalistica o agricola e i parchidi carattere territoriale caratterizzati da elevata naturalità e posti in ambiti esterni aicentri abitati.

Territori urbanizzati e fortemente antropizzati

Riva del Garda

Suolo consumato secondo ISPRA

Riva del Garda

DEFINIZIONI

“Ambiti urbanizzabili”

Sono “ambiti urbanizzabili” quelli non ancora trasformati alla data del 2011, mache in base alle previsioni urbanistiche vigenti alla data della ricerca, sono destinatiad essere urbanizzati e quindi a rientrare, in prospettiva, tra i “territori urbanizzati eFA”.

L’individuazione degli ambiti urbanizzabili è stata effettuata con riferimento allostrato informativo dell’Uso del suolo pianificato del Servizio urbanistica e tuteladel paesaggio, prendendo in considerazione quelle classi di uso del suolo checonsentono ulteriori urbanizzazioni.

Partendo da tale strato informativo, sono state effettuate elaborazioni finalizzate adindividuare gli scenari futuri relativi ai fenomeni di urbanizzazione connessiall’attuazione delle previsioni urbanistiche dei PRG.

Ambiti urbanizzabili

Arco

Gli esiti della ricerca:Il dato generale;

I dati delle aree campione;

“Trentino verso nuovi paesaggi” 1960 - 2004:

La “superficie edificata”, è aumentata di circa il 190% (da 5.842 a 15.953ha) a fronte di un incremento della popolazione limitato al 20% (da 414.307a 497.546).

La “superficie edificata” per ogni abitante residente è variata da 130 mq/ab.del 1960 ai 270 mq/ab. del 1987 per attestarsi sul valore di 320 mq/ab. del2004.

Variazione della superficie edificata in Trentino1960 – Digitalizzazione degli ambiti urbanizzati

della cartografia IGM del 1960

Variazione della superficie edificata in Trentino1987 – Digitalizzazione degli ambiti urbanizzati della tavole dell’uso

del suolo reale elaborate per il PUP ‘87 su base IGM

Variazione della superficie edificata in Trentino2004 – Classe territori modellati artificialmente dell’uso

del suolo generale del 2006

NB: la superficie edificatanon comprende le cave,le discariche, la retestradale e ferroviaria

“Il consumo di suolo in Italia” Rapporto ISPRA del 2015:

Nel 2012 in Trentino si sono registrati 340,3 mq di suolo consumato per ogniabitante.

18.046,7 ettari di suolo consumato in Trentino, pari al3,0% del territorio provinciale. Dato superiore al 2,3%registrato in Alto Adige ma nettamente inferiore a quellonazionale attestato al 7,0% dell’intera superficie delPaese o al valore di 7,2% registrato relativamente al nord-est d’Italia.

Rispetto al dato nazionale questi valori paiono relativamente rassicuranti.Gli stessi dati vanno però interpretati alla luce del fatto che in Trentinogran parte del territorio è posto in ambiti acclivi e a quote elevate e che icontesti che presentano caratteri potenzialmente favorevoliall’insediamento costituiscono una percentuale molto ridotta del territorioprovinciale.

Il Rapporto Ispra colloca infatti - con un valore del 19,4% - la RegioneTrentino Alto Adige al terzo posto in Italia per percentuale di “suoloconsumato effettivo” (% di suolo consumato rispetto a quantopotenzialmente “ consumabile”).Precedono la nostra Regione in questa graduatoria non molto lusinghierasolo la Val d’Aosta (30,6%) e la Liguria (22,8%), mentre il dato medionazionale si attesta al 10,8%.

Gli esiti della ricerca:Il dato generale;

I dati delle aree campione;

10 aree studio:Rotaliana -Trento - Pergine VS -Aldeno, Cimone, Garniga Terme –Rovereto – Media e Alta Vallagarina- Arco e Riva dG – Valle di Fiemme –Primiero - Paganella

rappresentative di 50 comuni:Aldeno, Andalo, Arco, Besenello, Calliano, Canal San Bovo,Capriana, Carano, Castello-Molina di Fiemme, Cavalese,Cavedago, Cimone, Daiano, Faedo, Fai della Paganella, Fiera diPrimiero, Garniga Terme, Imer, Isera,Lavis, Mezzano, Mezzocorona, Mezzolombardo, Molveno, Mori,Nave San Rocco, Nogaredo, Nomi, Panchià, Pergine Valsugana,Pomarolo, Predazzo, Riva del Garda, Ronzo-Chienis, Roverè dellaLuna, Rovereto, Sagron Mis, San Michele all’Adige, Siror,Spormaggiore, Tesero, ransacqua, Trento, Tonadico, Valfloriana,Varena, Villa Lagarina, Volano, Zambana, Ziano di Fiemme,

superficie totale 157.165 ha pari al25,3% del territorio provinciale.

popolazione insediata 302.878abitanti pari al 57,7% dellapopolazione provinciale.

Analisi diacronica di un’area campione della PAT attraverso un confrontocartografico delle coperture del suolo negli anni 1973, 1994, 2011

Servizio Autorizzazioni e Valutazioni AmbientaliUfficio sistemi informativi PAT

Ai fini del seguente Rapporto dallo Studio si sono estrapolati solo i dati corrispondenti alladefinizione “Territori urbanizzati e fortemente antropizzati”

Analisi diacronica delle trasformazioni urbanedel comune di Lavis

Studio sulle dinamiche storiche di trasformazionedel territorio di Arco e Riva del Garda - Osservatorio del paesaggio

Catasto storico 1856-61 Volo GAI 1954

Ortofoto PAT 1973 Ortofoto PAT 1994 Ortofoto AGEA 2011

Le fonti utilizzateLo studio analizza ledinamiche di trasformazionedegli usi del suolo dalla metàdell’800.

Sono state elaborate cinquemappe di copertura delsuolo in formato shapefile(GIS) attraverso la fotointerpretazione delle fonti.

Analisi territoriali svolte nell’ambito degli studi propedeutici alla stesura deiPiani Territoriali di ComunitàComunità di valle: Valle di Fiemme, Primiero e Paganella

La struttura dell’analisi:

1. Le dinamiche di urbanizzazione e il consumo di suolo.

2. Gli scenari delineati dalle previsioni urbanistiche locali

1. Le dinamiche diurbanizzazione e il consumo disuolo.

1. Le dinamiche diurbanizzazione e il consumo disuolo.

2. Gli scenari delineati dalleprevisioni urbanistiche locali

Principali tendenze (periodo analizzato 1973-2011)*:

1. Il suolo urbanizzato è aumentato in modo molto più rilevante dell’incrementodel numero di abitanti.

2. I modelli insediativi prevalenti nelle aree periferiche si caratterizzano per valoridi consumo di suolo particolarmente elevati in relazione al numero diabitanti insediati.

3. Dall’analisi degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti si rileva unatendenza di tipo espansivo ancora molto spinta soprattutto in alcunerealtà del territorio provinciale.

* Dal 1977 per Primiero

1. Il suolo urbanizzato è aumentato in modo molto più rilevante dell’incrementodel numero di abitanti.

L’aumento del territorio urbanizzato e fortemente antropizzato è stato ovunquemolto rilevante con incrementi particolarmente marcati nel primo periodoanalizzato (1973- 1994) e con differenze anche significative tra le diverse areestudio ….

Aree studio Incremento % territoriurbanizzati e FA periodo

1973*2011

Paganella** + 121,65

Valle di Fiemme + 97,2

Pergine Valsugana + 84,9

Aldeno, Cimone, Garniga + 72,3

Trento + 70,7

Primiero * + 69,9

Rotaliana + 69,6

Media e alta Vallagarina + 67,7

Arco, Riva d.G. + 66,2

Rovereto + 56,6

* Primiero: 1977 - 2011** Paganella: valori solo indicativi in quanto non omogenei

1. Il suolo urbanizzato è aumentato in modo molto più rilevante dell’incremento delnumero di abitanti.

… e aree studio in cui l’urbanizzazione ha quasi saturato gli spazi potenzialmenteurbanizzabili.

Trento Rovereto

1. Il suolo urbanizzato è aumentato in modo molto più rilevante dell’incrementodel numero di abitanti.

L’aumento del territorio urbanizzato e FA è sempre molto maggiore di quello dellapopolazione con valori almeno doppi e - nelle aree periferiche (Fiemme,Primiero, Paganella) - totalmente slegati dal dato demografico….

1. Il suolo urbanizzato è aumentato in modo molto più rilevante dell’incrementodel numero di abitanti.

L’aumento del territorio urbanizzato e FA è sempre molto maggiore di quello dellapopolazione con valori almeno doppi e nelle aree periferiche (Fiemme,Primiero, Paganella) totalmente slegati dal dato demografico….

2. I modelli insediativi prevalenti nelle aree periferiche si caratterizzano per valoridi consumo di suolo particolarmente elevati in relazione al numero di abitantiinsediati.

Soprattutto nelle valli laterali e nelle aree periferiche il modello insediativoprevalente (seconde case, edilizia a bassa densità, aree artigianali diffuse, grossaincidenza delle infrastrutture e dispersione insediativa…) hanno prodotto tessutiurbanizzati particolarmente dilatati e ad alto consumo di suolo…

Primiero Valle di Fiemme

2. I modelli insediativi prevalenti nelle aree periferiche si caratterizzano per valoridi consumo di suolo particolarmente elevati in relazione al numero di abitantiinsediati.

….. attestati da valori elevati dell’indice di territorio urbanizzato per abitante: dai242 mq/ab di Trento ai 506 mq/ab del Primiero (valore massimo comunaleregistrato dalla ricerca: 1.041 mq/ ab.)

3. Si rileva una tendenza di tipo espansivo ancora molto spinta soprattutto inalcune realtà del territorio provinciale.…..attestata dall’analisi dei PRG comunali che segnano incrementi relativamentecontenuti ma pur sempre molto significativi, nelle aree studio di Aldeno-Cimone-Garniga Terme (+8,1%), di Trento (+8,6%), di Riva del Garda-Arco (+9,3%) e diRovereto (+10,0%)……

3. Si rileva una tendenza di tipo espansivo ancora molto spinta soprattutto inalcune realtà del territorio provinciale…molto significativa per le aree studio della Rotaliana (+15,2%), di PergineValsugana (+17,4%), dell’Alta e Media Vallagarina (+18,4%), del Primiero(+18,8%), e della Valle di Fiemme (+25,0%)…

3. Si rileva una tendenza di tipo espansivo ancora molto spinta soprattutto inalcune realtà del territorio provinciale.


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