Stile romanico in Sardegna
Il romanico sardo è lo stile architettonico romanico che si sviluppò in Sardegna.
L'architettura romanica in Sardegna ha avuto un notevole sviluppo sin dalle prime
origini e per un lungo periodo.
Nell’isola, il romanico si è manifestato con risultati inediti ma in numerose forme;
questo a causa dell’insediamento nella Sardegna giudicale di numerosi ordini religiosi,
provenienti da varie regioni italiane e dalla Francia.
Di conseguenza nelle architetture di quell'epoca sono riconoscibili influssi pisani,
lombardi e provenzali oltreché tracce del passaggio di maestranze, provenienti dalla
penisola iberica, di cultura araba.
Il primo edificio romanico dell'isola è la basilica di San Gavino a Porto Torres nel
Giudicato di Torres, che fu fatta costruire dal Judike Gonnario Comita, poco dopo lo
scisma del 1054.
Nel 1089 Costantino Salusio II Judike di Cagliari, dona all'abate di S. Vittore di
Marsiglia Riccardo, la Basilica di San Saturnino e altre proprietà perché i monaci
fondino un monastero.
Da allora in poi per diversi decenni arrivarono nell'isola rappresentanti di numerosi
ordini religiosi fra i quali: i camaldolesi, i vallombrosani, i cistercensi, vittorini, ecc.
Fra le architetture romaniche della Sardegna si possono evidenziare numerosi esempi
di chiese di stretta derivazione toscana come la basilica di Saccargia a
Codrongianos
e la Cattedrale di San Pietro di Sorres, Borutta (SS),
la Chiesa di Nostra Signora di Tergu
oppure la Cattedrale di Santa Giusta dell'omonimo centro (OR)