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STORIA 3 L’inquieto inizio del XX secolo4

Date post: 31-Oct-2021
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4 PERCORSI STORIA 3 L’inquieto inizio del XX secolo
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4

PERCORSI

STORIA 3

L’inquieto iniziodel XX secolo

4L’inquieto iniziodel XX secolo

Dove

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ORIENTARSI SUGLI ASPETTI FONDAMENTALIPercorso

Quando

La prima carta mette in evidenza il notevole sviluppo della rete ferroviaria italiana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

La seconda indica le aree industriali e minerarie a inizio Novecento. Come si vede, quasi tutte le industrie sono concentrate al Nord e, in misura minore, al Centro.

MilanoTorino

Genova

Venezia

FirenzeAncona

Roma

Napoli Bari

Cagliari

Palermo Messina

Reggio Calabria

Bologna

Rete ferroviaria nel 1905

Milano

Torino

Genova

Venezia

FirenzeAncona

Roma

NapoliBari

Cagliari

Palermo Messina

Reggio Calabria

Bologna

SS

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FeFe

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PZ

PZ

PZ

FerroZolfo

Piombo-Zinco

S

Fe

PZ

TessileSiderurgia

Industrie e miniere

1871 1900 1903 1911 1912 1912-1913

Giovanni Giolitti

nominato capo del governo

Guerra italo-turca

per la conquista della Libia

Suffragio universale maschile in Italia

Guerra nei Balcani

Il re d’Italia Umberto I è ucciso

in un attentato

Roma capitale d’Italia

anno

79

Percorso

Chi scende

Chi saleI protagonistiOperai e industriali, che trasformano l’Italia da paese agricolo a paese in via di industrializzazione.Giovanni Giolitti, che guida il governo in Italia e promuove alcune riforme sociali e politiche.Gran Bretagna e Germania, che si disputano il primato economico in Europa.

• LA COMPETIZIONE INTERNAZIONALEper la conquista di territori e delprimato economico.

• IL NAZIONALISMO

• LE RELAZIONI DI AMICIZIATRA GLI STATI

• LA SPERANZA DI UNO SVILUPPOPACIFICO DELL’EUROPA

Parole chiaveDIZIONARIO MULTILINGUE

• NAZIONALISMO: idea politica basatasulla convinzione che la propria nazionesia superiore alle altre.

• CORSA AGLI ARMAMENTI: si verificaquando gli stati più grandi e ricchicostruiscono e comperano grandi quantitàdi armi, navi e aerei da guerra. È unasituazione che precede la guerra o checrea comunque un forte rischio di guerra.

Francia, Germania e Inghilterra rappresentati come gatti che si gettano sulla preda (cioè su un territorio da colonizzare). Vignetta del 1905.

Una scena di spensierata vita borghese in un dipinto di Pierre-Auguste Renoir (fine XIX secolo).

Giovanni Giolitti.

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A fine Ottocento in Italia nascono industrie siderurgiche, chimiche

e meccaniche. Tuttavia lo sviluppo industriale riguarda quasi solo il Nord del paese ( CARTINA a pag. 78).

Nel 1898 l’aumento dei prezzi del pane e di altri generi alimentari scatena

proteste in molte città. A Milano l’esercito spara sulla gente scesa in strada

a protestare. Nel 1900 il re Umberto I viene ucciso dall’anarchico Bresci. Una parte dei cittadini vuole un governo autoritario, che riporti l’ordine

e impedisca le lotte dei lavoratori. Invece il nuovo re, Vittorio Emanuele III, nomina un governo per fare riforme democratiche.

Nel 1903 diventa primo ministro Giolitti. Egli decide che il governo resti neutrale nei conflitti tra lavoratori e datori di lavoro. Questo significa

che il governo non deve mandare la polizia o l’esercito a impedire scioperi

o manifestazioni dei lavoratori. Giolitti fa riforme importanti: introduce

le pensioni di vecchiaia e di invalidità; statalizza le ferrovie (= le ferrovie

diventano proprietà dello stato); introduce il suffragio universale maschile,cioè attribuisce il diritto di voto a tutti i maschi con almeno 30 anni.

Tuttavia Giolitti è criticato per i suoi metodi di governo, non sempre onesti:

per esempio, paga alcuni parlamentari perché votino a favore del suo governo.

GIOLITTI AL GOVERNO

All’inizio del Novecento, in Italia, ci sono molti nazionalisti ( PAROLA CHIAVE a pag. 79), i quali vogliono che l’Italia abbia colonie come le altre grandi potenze. Inoltre i nazionalisti

vorrebbero una guerra contro l’Austria, per conquistare il Trentino

e la Venezia Giulia. Queste due regioni, infatti, sono abitate da persone di lingua italiana, ma fanno parte dell’Impero austriaco.

Anche per soddisfare i nazionalisti, nel 1911 Giolitti riprende la

politica coloniale. L’Italia conquista la Libia, una regione situata nell’Africa del nord. La guerra dura fino al 1912 ed è molto

sanguinosa. La Libia, inoltre, si rivela una terra priva di risorse.

LA GUERRA DI LIBIA

Percorso FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

LA CRISI DI FINE SECOLO IN ITALIA

Cartolina di propaganda alla guerra di Libia.

LA CORSA AGLI ARMAMENTI

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Percorso

All’inizio del Novecento crescono i

contrasti tra potenze europee. Esse

sono divise in due blocchi: la Triplice Alleanza (Germania, Austria e Italia)

e la Triplice Intesa (Russia, Francia

e Inghilterra). Francia e Inghilterra

sono in competizione con la Germania

sia per il dominio coloniale in Africa e

Asia sia per la supremazia industriale in

Europa. Austria e Russia, invece, sono in

competizione per il controllo dei Balcani,

un’area situata nell’Europa dell’est. Questi

contrasti determinano la corsa agli armamenti ( PAROLA CHIAVE a pag. 79).

Per capire e ricordare1. Nel seguente elenco, sottolinea le riforme e le iniziative di Giolitti:

statalizzazione delle ferrovie • Triplice Alleanza • guerra di Libia • guerra all’Austria •

suffragio universale maschile • diritto di voto alle donne • pensioni di invalidità

e vecchiaia • repressione violenta delle manifestazioni di Milano nel 1898 •

neutralità del governo tra lavoratori e datori di lavoro

2. Indica le risposte esatte alle seguenti domande.1. Di quale alleanza faceva parte l’Italia?

A. Triplice Alleanza B. Triplice Intesa

2. Quali regioni mancavano all’Italia per completare l’unificazione nazionale?

A. Veneto e Trentino-Alto Adige B. Trentino e Venezia Giulia

3. Quale parte dell’Italia era più industrializzata a inizio Novecento?

A. Il Nord B. Il Sud

Vignetta di inizio Novecento, che rappresenta le potenze europee che si prendono «pezzi» dei Balcani.

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Percorso FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

Osservare e interpretare le immaginiIL DOPPIO VOLTO DI GIOLITTI

Osserva questa caricatura di Giovanni Giolitti, pubblicata sul giornale satirico «L’Asino» nel maggio del 1911.Nella vignetta ci sono due Giolitti. Ciascuno dei due parla con un gruppo di cittadini e promette di difendere i loro interessi.

1. A sinistra, Giolitti indossaabiti: eleganti, tipici della grande borghesia. semplici come quelli indossati dal popolo.

2. A destra, Giolitti indossaabiti: eleganti, tipici della grande borghesia. semplici come quelli indossati dal popolo.

3. A sinistra, la follache ascolta Giolitti èformata da: operai e contadini. borghesi.

4. A destra, la folla che ascolta Giolitti è formata da: operai e contadini. borghesi.

5. Qual è, secondo te, il significato della vignetta?

Mappa di riepilogo: L’INQUIETO INIZIO DEL XX SECOLO

Percorso

NEUTRALITÀ NEI CONFLITTI TRA IMPRENDITORI

E LAVORATORI

ATROCITÀ CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE

NESSUN VANTAGGIO ECONOMICO

CONSENSO DI NAZIONALISTI E INDUSTRIALI

PENSIONI DI ANZIANITÀ E INVALIDITÀ

SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE

POLITICA SOCIALE

GIOLITTI AL GOVERNO(1903-1914)

SCARSO SVILUPPO AL SUD

EMIGRAZIONE

INDUSTRIALIZZAZIONE SOLO AL NORD GUERRA DI LIBIA

(1911-1912)

CORSA AGLI ARMAMENTI

TRIPLICE INTESA• Francia• Inghilterra• Russia

TRIPLICE ALLEANZA• Germania• Austria• Italia

POLITICA ESTERA

RIAVVICINAMENTO ALLA FRANCIA

POLITICA ECONOMICA

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pericolo di guerra tra

COMPETIZIONE PER LE COLONIE

CONCORRENZA COMMERCIALE

CONTROLLO DEI BALCANI

Leggi il seguente testo e indica la parola esatta tra le due indicate in MAIUSCOLO.

A fine Ottocento, l’Italia cominciò a industrializzarsi con la nascita di industrie

siderurgiche, chimiche e meccaniche. Tuttavia lo sviluppo industriale riguardò quasi

esclusivamente il NORD SUD del paese.

Nel 1898 l’aumento dei prezzi del pane e di altri generi alimentari scatenò proteste

e manifestazioni. A TORINO MILANO l’esercito intervenne per reprimere con

violenza le proteste. Una parte dell’opinione pubblica voleva un governo autoritario,

che mettesse fine una volta per tutte alle lotte dei lavoratori. Invece prevalse

l’orientamento di favorire riforme democratiche. Fu questa anche l’opinione del

nuovo re Vittorio Emanuele III, succeduto nel 1900 al padre Umberto I, assassinato

DAL COMUNISTA DALL’ANARCHICO Bresci.

Nel 1903 divenne primo ministro Giolitti, che sarebbe stato al potere quasi

ininterrottamente fino al 1914. Giolitti proclamò L’INTERVENTO LA NEUTRALITÀ

dello stato nei conflitti tra lavoratori e datori di lavoro. Promosse alcune

riforme, come il SUFFRAGIO UNIVERSALE SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE,

l’introduzione delle pensioni di vecchiaia e la nazionalizzazione delle FERROVIE STRADE . Con Giolitti l’Italia riprese la politica coloniale, conquistando

IL MAROCCO LA LIBIA. La guerra fu lunga e sanguinosa: i soldati italiani

commisero atrocità anche contro la popolazione civile. La nuova colonia si rivelò

priva di risorse e inadatta a dare lavoro ai disoccupati. La conquista, però, appagò

i NAZIONALISTI SOCIALISTI, che volevano che l’Italia facesse una politica di potenza. Essi inoltre erano ostili all’Austria, perché volevano la liberazione

della Venezia-Giulia e del VENETO TRENTINO (terre abitate da italiani ma

appartenenti all’Impero austriaco).

L’Italia, tuttavia, era alleata dell’Austria e della Germania (Triplice ALLEANZAINTESA). Questa alleanza si contrapponeva a quella tra Francia, Inghilterra e

Russia (Triplice ALLEANZA INTESA). All’inizio del secolo i rapporti tra le

grandi potenze diventarono sempre più tesi, a causa della concorrenza commerciale

e delle ambizioni territoriali. Cominciò una corsa agli armamenti che rendeva

molto concreto il pericolo di una guerra.

Sintesi attiva: L’INQUIETO INIZIO DEL XX SECOLO

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Percorso FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE


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