+ All Categories
Home > Documents > Storia della Guerra di Liverazione Algeriana

Storia della Guerra di Liverazione Algeriana

Date post: 09-Nov-2015
Category:
Upload: joan-vila-de-gracia
View: 8 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
Storia della Rivoluzione ed Indipendenza algeriana contro il colonialismo francese. Tesina fatta da Joan Roger per la materia di Storia dell'Africa nella facoltà di lettere della Sapienza
45
GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE D'ALGERIA 1954-1962 Storia e istituzioni dell'Africa Docente: Alessandro Jedlowski Alunno: Joan Roger
Transcript

GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE D'ALGERIA

1954-1962

Storia e istituzioni dell'Africa

Docente: Alessandro Jedlowski

Alunno: Joan Roger

INDICE

INTRODUZIONE

3

LA ALGERIA COLONIALE (1830-1954)

3

Sviluppo del nazionalismo algerino

5

La Seconda Guerra Mondiale e gli eventi di Maggio 1945

6

Il novo Statuto di Algeria, Dipartimento francese

7

SITUAZIONE IN ALGERIA AL MOMENTO DELL'INSURREZIONE DI NOVEMBRE DEL 1954 8

Situazione economica e sociale

8

La crisi dell'impero coloniale francese

9

NOVEMBRE 1954, ALGERIA PRESSO LA GUERRA

11

Repressione francese dopo le prime azioni armati

11

Reazioni politiche esterne ed interne

12

1955, ALGERIA S'INIZIA LA GUERRA APERTA

14

Gli eventi del 20 Agosto 1955 e loro conseguenze

14

Cambio di governo nella metropoli

15

FLN: evoluzione organizzativa

15

LA BATAGLIA DI ALGERI

17

FINE DELLA IV REPUBBLICA FRANCESE

19

V REPUBBLICA FRANCESE. L'INIZIO DELLA FINE DEL CONFLITTO ALGERAINO

21

Risposta dei coloni estremisti

22

Il colpo di stato e gli accordi di vian. La risoluzione finale del conflitto

23

BIBLIOGRAFIA

25

ANNESSOO

26

INTRODUZIONE

La guerra d'Algeria o la Guerra di Liberazione algerina ebbe luogo tra il 1954 e il 1962 e fu un periodo di lotta del Fronte di Liberazione Nazionale di Algeria (FLN), supportata da gli nativi algerini contro la colonizzazione francese in Algeria dal 1830. Anche la guerra per l'indipendenza d'Algeria inizi nel 1 Novembre 1954, con le prime azioni armate e la pubblicazione degli inviti del Fronte di Liberazione Nazionale, il FNL e l'esercito Liberazione Nazionale, l'ALN, impossibile capire questa guerra senza conoscere e spiegare gli inizi della colonizzazione. Una colonizzazione che si fece a sangue e fuoco dalla stessa data del suo inizio nel 1830.

LA ALGERIA COLONIALE (1830-1954)

Fino al 1830, l'Algeria era parte dell'impero ottomano, un impero che era a quel tempo gi molto debole nella regione del nord d'Africa e in particolare in Algeria, dove esisteva un forte sentimento antiturco che caus una serie di rivolte che fecero barcollare la struttura imperiale amministrativa del paese. Francia nel frattempo era in una lotta in cui le altre potenze europee di esplorazione e dominio d'Africa. I motivi per i francesi di colonizzare l'Africa non erano solo di carattere economico e geopolitico come altre potenze europee. Avevano anche l'obiettivo di nascosto, sotto un tentativo di valori universali della rivoluzione francese, una sostituzione culturale di tutto il territorio conquistato, un obiettivo molto diverso da quello perseguiva l'impero britannico.

in questo contesto che al 14 Giugno 1830 li francesi decisero di condurre un intervento militare, che fu molto favorevole e gli permise in meno d'un mese ottenere la vittoria e che i turchi si arrese il paese ai francesi.

Anche in questa guerra contro l'indebolito Impero Ottomano i vincitori furono i francesi, le battaglie non erano ancora conclusi al momento della conquista di Algeri, la capitale algerina. La scomparsa del regime turco port ad un periodo di anarchia e di disordine, che le truppe francesi non erano in grado di controllare. In quel momento arriv una figura chiave nella storia dell'Algeria, Emiro Abdelkader, un giovane che si era distinto nella lotta contro il dominio turco, e proclam il primo jihad (guerra santa) contro i colonizzatori francesi nel 1839. I motivi che spingono a dichiarare la guerra ai coloni erano il saccheggio costante e crimini commessi contro la popolazione nativa. Negli anni successivi accaddero massacri di popolazione algerina, quale del 1832 contro la trib Oufia nella regione di Mitidja. Si facevano alcuni tentativi di pacificare l'area, con la firma di trattati per la cessazione delle ostilit, ma le battaglie si accaddero fino al 1847, quando Abdelkader firm la resa. Nonostante la resa, la storiografia algerina sostiene che nel corso degli anni di conflitto armato, Abdelkader consegu creare un senso di unione patriottica di tutte le trib che facevano parte dell'Algeria, un sentimento che stava mettendo radici nella popolazione e non fu possibile di eliminare per gli occupanti francesi.

Nel 1848 la nuova Costituzione francese incluso Algeria come parte del suo territorio, insieme con le altre colonie, ma non tutto il territorio era ancora controllato dai francesi. Fu allora che la Assemblea Nazionale vot per assegnare 50 milioni di franchi al fine di rimuovere gli "elementi sovversivi" della capitale per completare la conquista e dominare tutto il territorio algerino. La lotta continu tra le colline di Kabyle mentre si pacificarono tutte le rivolte nelle regioni meridionali di Orano e Costantina. Tutto questo periodo fu particolarmente difficile per la popolazione algerina, che vide come a la repressione francese si aggiunt gravi epidemie e carestie tra il 1845 e il 1851 note come "anni di miseria", che fu molto pi grave per i nativi, in quanto i coloni avevano migliori condizioni di vita e migliore terreni agricoli.

Gli anni successivi le ribellioni e insurrezioni successero fino al 1871 quando la sconfitta delle ultime rivolte segnarono l'inizio del trionfo della volont dei coloni nel conflitto algerino. Un conflitto che aveva lasciato circa 1 milione di vittime e che, una volta completato, s'inizi un periodo in cui il francese ebbero libero sfogo di colonizzare liberamente per un periodo che dur fino alla scoppio della guerra d'indipendenza nel 1954. Questa vittoria fu una vittoria politica per i coloni contro la metropoli e il militare, che erano stato accusato di essere troppo benevolo con la popolazione algerina e anche complice delle ribellione.

Le politiche che si avevano tentato di fare dalla Metropoli fino quel momento erano di assimilare la popolazione locale, con i privilegi di cittadinanza francese e pari diritti per la parte della popolazione indigena che erano pi integrati nella societ coloniale, con l'obiettivo di espanderla mentre avanzavano l'assimilazione della cultura europea e dei costumi all'interno della societ nativa. Queste politiche incontr l'opposizione dei coloni, sia degli francesi come degli altri coloni europei (principalmente spagnoli e italiani), che sostenevano che la nazionalit francese fosse assegnato solamente a gli indigeni che rinunciassero pubblicamente a la religione musulmana. Il resto di nativi doveva rimanere cittadini di seconda classe, la maggior parte dei quali senza nessun diritto. Quindi, dal momento della vittoria dal 1871 le politiche di assimilazione furono sostituiti quasi completamente dalle politiche favorevoli agli interessi dei coloni che consisterono in l'espropriazione delle terre degli nativi per dargli ai coloni. Questa politica peggiorava le condizioni degli algerini e permetteva agli francesi e stranieri, diventare ogni volta pi privilegiati e vivere con migliori condizioni di vita. Questa discriminazione arriv al suo culmine nel 1881 con l'emanazione del Code de l'Indignat che divideva la societ in cui i cittadini (erano li coloni francesi ed europee) e soggetti (la popolazione indigena). Questi ultimi erano privati della maggioranza di diritti politici. Questo codice aveva un elenco di 27 infrazioni per i quali si reprimeva il popolo algerino con pene speziale. Tra li infrazioni punibili si trovava fare riunioni non autorizzati, il movimento senza salvacondotto o il ritardato pagamento di imposte. L'adozione di questo codice permise di consolidare il sistema di segregazione che avevano instaurato i coloni francesi.

La politica di assimilazione and avanti anche nell'amministrazione quando nel 1881 con il sistema d'incorporazione, un sistema progettato dai deputati algerini attraverso il quale l'Algeria si integrava totalmente in Francia, e tutte le questioni algerini passavano a essere trattate da ministeri francesi. L'assimilazione era accompagnata anche dallo sviluppo della colonizzazione. La colonizzazione ufficiale faceva concessioni terrestri gratuiti in condizioni di residenza obbligatorio, con l'oggettivo di ripopolare la regione rurale con popolazione francese.

Queste circostanze favorevoli ai coloni dopo la vittoria di 1871 fecero che si cominciasse un periodo favorevole a la immigrazione del continente europeo a Algeria. Dal 1872 al 1896 la popolazione europea pass da 280.000 a 578.000, tra il 1871 e il 1919 a si donassero 870.000 ettari di terreni coltivabili ai coloni. Si stima che dall'inizio della colonizzazione dell'Algeria fino al 1919 la popolazione indigena perderono 7,5 milioni di ettari, che erano stati distribuiti tra gli coloni, lo Stato e li grandi societ capitaliste. Di tutti questi immigrati, circa 260.000 erano europei non-francesi, e la maggior parte di loro si stabilirono nelle citt. Questo gran numero di coloni stranieri furono un altro problema per li francese che gli port nel 1889 a promuovere una legge che concedeva la cittadinanza francese a tutti i bambini di immigrati europei. Cos si cre il termine Pied-Noir, aggettivo a tutti gli abitanti europei francese ed non-francese che vivevano nella Algeria coloniale.

Nel 1898 l'Algeria vedeva soddisfatta la promessa della metropoli per ottenere l'indipendenza finanziaria e la creazione d'una sorta di parlamenti locali chiamati Delegazione finanziare. Queste Delegazione finanziare sono cos composti: 24 rappresentanti dei coloni, 24 rappresentanti non- coloni (cittadini) e 21 rappresentanti della popolazione indigena. Gli algerini erano quindi sottorappresentate ed erano minoranza contro gli europei. Inoltre, i rappresentanti indigeni erano scelti da un censimento molto piccolo (112.000 votanti su una popolazione totale di 3,7 milioni) e tutti avevano un orientamento filo-francese. In questo contesto, si concesse all'Algeria una personalit civile e un budget speciale che era approvato dalle Delegazione finanziare nel 1900. Nel 1911 s'approv un decreto che instaurava il servizio militare obbligatorio per tutta la popolazione algerino, coloni e nativi. Questo decreto acquis una particolare importanza con l'inizio della Prima Guerra Mondiale nel 1914, perch molti nativi algerini (circa 173.000) si incorporarono nel esercito francese insieme con molti coloni. Di questi, 22.000 coloni e 25.000 algerini uccisero durante la guerra. Anche durante la guerra c'era un servizio di reclutamento di lavoratori dalle colonie per mandarli in Francia per sostituire dei lavoratori mandati al fronte. Ci caus che oltre 78.000 algerini andarono alla metropoli. Questo fu che questi lavoratori scoprissero la vita nella fabbrica, e la lotta della classe operaia, che nel futuro influenz notevolmente nella forma di capire la liberazione nazionale dell'Algeria.

Sviluppo del nazionalismo algerino

Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'organizzazione e il governo algerino-francese divent pi rigorosa. La politica coloniale pi restrittiva port alla concentrazione della terra nelle mani di pochi coloni. Anche s'inser lo sviluppo delle macchine agricole, che port a molti algerini contadini a disoccuparsi e questa situazione gli costretti ad emigrare in Francia. Questa immigrazione si accentu per la crisi economica algerina tra il 1919 e il 1925, in contrasto con la necessit di lavoro in Francia, al fine di ricostruire il paese devastato dalla guerra.

Durante il periodo tra le due guerre accade il centenario della occupazione francese dell'Algeria nel 1930, una celebrazione che fu umiliante per gli algerini che avevano ancora un forte sentimento nazionalista.

Gli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale si distaccarono per la crescita del nazionalismo algerino, che si plasm sul piano politico con la creazione di diversi partiti e associazioni che rappresentano la sensibilit di questo sentimento: gli Ulemi, il movimento Giovani Algerini, i comunisti e il nazionalismo radicale rappresentata dalla Stella Nord-Africana (ENA).

Gli Ulemi erano un movimento di intellettuali che erano vicini politicamente a l'assimilazione proposta del governo francese del Fronte Popolare, e quindi aspiravano al suffragio universale e la piena integrazione della comunit musulmana in Francia. Solo il fallimento di queste politiche del Fronte Popolare in gran parte per l'opposizione delle altre parti, in particolare i coloni francesi, condusse agli Ulemi ad adottare posizioni pi indipendentisti.

Il movimento Giovani Algerini riuniva intellettuali algerini, studenti e piccola borghesia algerina. Il suo progetto era anche d'uguaglianza politica della popolazione in Algeria, ma non parlavano di assimilazione, parlavano di associazione tra le due culture. Tra i suoi membri c'era Khaled, nipote di Emiro Abdelkader. Pi tardi, nel 1927, alcuni di questi Giovani Algerini adottarono posizioni indipendentisti e parteciparono alle riunioni per la creazione della Stella Nord-Africana.

Il Partito Comunista Algerino (PCA) si cre ufficialmente nel 1936, ma c'era gi una corrente comunista dopo il congresso del PCF a Tours nel 1920, dove si dichiar che le colonie avevano il diritto di loro emancipazione nazionale. Questo partito fu inoltre rafforzato davanti gli algerini quando si mostr fortemente contrari nel 1930 alla celebrazione del centenario della occupazione francese. Tuttavia, il PCF si fu lentamente allontanando dalla opzione di indipendenza dell'Algeria e degli altre colonie, perch si sosteneva che l'indipendenza non era una priorit nella lotta della classe operaia. Questo ha reso che il nazionalismo radicale algerino, che nell'anni venti del novecento aveva un posizionamento politico e strategico molto prossimo ai comunisti, poco a poco si fu allontanando di questo partito.

L'Stella Nord-Africana (ENA) era l'unico movimento politico che apertamente rivendicava per l'indipendenza dell'Algeria. Si fond nel 1926 con il sostegno del PCF, il partito con qui lavor a stretto contatto fino al 1932, quando i comunisti furono poco a poco lasciando l'ENA. Tuttavia l'ENA sottoscrisse ufficialmente il Fronte Popolare nel 1936, ma presto si mostr deluso dall'atteggiamento dei loro capi sulla questione e il progetto coloniale di assimilazione algerino che cercarono di stabilire. Queste differenze portarono a una crescente ostilit che arriv al suo apice il 29 gennaio 1937 con il decreto di scioglimento e illegalizzazione dell'ENA che promulg la governo del Fronte Popolare. Messali Hadj, capo dell'ENA, poi annunci la creazione del Partito Popolare Algerino (PPA), che trasloc il suo quartier generale della metropoli ad Algeri e decise che la priorit fosse l'attivit politica all'interno di Algeria. Questo partito fu crescendo con il su programma politico basato sulla pretesa del suffragio universale, un parlamento algerino e la piena liberazione nazionale algerina. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l'indipendentismo algerino fu vittima della repressione francese, i suoi capi furono arrestati e fu vietato il giornale del partito accusato di mantenere attivit antipatriottiche.

Il nazionalismo algerino si evolse ed crebbe durante il periodo tra le due guerre, un periodo in cui si consolidarono li posizioni separatiste in particolare per il fallimento delle politiche assimilazionisti che annunciavano il Fronte Popolare e la repressione costante del potere francese contro le espressione politiche del nazionalismo.

La Seconda Guerra Mondiale e gli eventi di Maggio 1945

Lo scoppio della guerra franco-tedesca che inizi la Seconda Guerra Mondiale non signific un cambiamento radicale della situazione in Algeria. La maggior parte dei coloni europei sostennero il regime fascista di Vichy perch l'armistizio firmato dal generale Ptain manteneva l'integrit territoriale dell'impero coloniale. Solamente i coloni comunisti si opposero, ma la repressione fu feroce contro loro dopo la illegalizzazione del'PCA a l'inizio della guerra. All'interno dei partiti politici musulmani c'erano diverse opinioni circa il regime fascista, che aveva abolito il decreto di naturalizzazione degli ebrei e dei loro diritti, e consent l'ingresso d'alcuni musulmani al Consiglio Nazionale. In una gran parte del movimento nazionalista algerino c'era un dibattito sull'opportunit di collaborare con una potenza straniera come la Germania, per ottenere la liberazione del paese. Il dibattito si concluse con un sonoro no, ma ancora alcuni algerini si arruolarono nell'esercito tedesco.

L'8 novembre 1942, l'esercito anglo-americano sbarc in Algeria, cosa che divent cruciale per lo sviluppo del nazionalismo algerino per due ragioni, perch segn la prima sconfitta dell'esercito coloniale francese in territorio algerino e perch misure reazionarie della Rivoluzione Nazionale del regime di Vichy furono aboliti. Da quello momento molti giovani algerini, coloni e musulmani si arruolarono nell'esercito di De Gaulle. Fu anche nel terreno algerino dove si costitu il Comitato Francese di Liberazione Nazionale (CFLN), il governo provvisorio della Francia non occupata. De Gaulle don la cittadinanza francese a decine di migliaia di musulmani e proclam un decreto che rilasciava l'accesso alla popolazione nativa a posti di lavoro civili e militare. Fu la prima politica di assimilazione vera che si faceva in Algeria, ma arrivava troppo tardi. Il nazionalismo algerino, che finora ancora contava con elette politiche favorevole all'assimilazionismo, fu evolvendo fino a posizioni puramente separatiste, posizioni in cui si posizionarono anche i due principali capi nazionalisti del tempo, Ferhat Abbas e Messali Hadj, che crearono l'Associazione degli Amici del Manifesto e della Libert (AML), dove entrarono a far parte il partito politico PPA e gli Ulemi.

Fu in questo contesto di estensione e l'evoluzione del nazionalismo algerino quando si svilupparono li mobilitazioni di maggio 1945 che portarono a quello che conosciuto come gli eventi di maggio 1945 punto di flesso del nazionalismo algerino.

Il primo maggio, si sono svolte manifestazioni nazionalisti in cui la polizia sparato e ucciso tre persone ad Algeri ed una al'Orano, che insieme con il contesto economico drammatico del momento port a quello che successe l'8 maggio. Quello, era il giorno in cui si celebrava l'armistizio tedesco della Seconda Guerra Mondiale e si fecero manifestazioni in tutta l'Algeria. In Stif li manifestanti algerini portarono bandiere algerini, cosa che la polizia consider una provocazione, e si spar per disperdere li manifestanti, che rispondono attaccando alla polizia e alla popolazione europea. Questi attacchi uccidono 103 civili in Europa. Dal 10 maggio, le autorit francesi iniziarono rappresaglie contro i civili algerini, che fu vittima di operazioni militari dell'esercito, causando da 15.000 a 45.000 morti, una cifra che varia secondo della fonte. Questi fatti aiutarono ad ampliare le differenze tra nativi e coloni, ed infatti, segnano l'inizio della preparazione della guerra d'indipendenza algerina il primo novembre 1954, in quanto ebbero una grande importanza per l'evoluzione politica e sociale del paese.

Dal 1946 s'inizi una nuova era politica. Ferhat Abbas, sulla base dell'esperienza di l'AML cre l'Unione per la Difesa del Manifesto Algerino (UDMA), un partito che comprendeva la borghesia algerina, nonch proprietari di piccole industrie e professionisti liberali sotto la richiesta d'una Repubblica algerina autonoma associata a Francia per gli affari esteri e la difesa. Messali Hadj cre la candidatura elettorale del Movimento per il Trionfo delle Libert Democratiche (MTLD). Il MTLD organizz la sua prima riunione il 15 febbraio con due posizioni opposte, una che difendeva la via elettorale e legale e l'altra che difendeva l'azione illegale e la preparazione della lotta armata. La conferenza si concluse con un accordo per mantenere l'MTLD come parte legale del movimento, mantenere la struttura clandestina del PPA, partito che era ancora illegale, e la creazione d'una organizzazione militare denominata Organizzazione Speciale (OS).

Il novo Statuto di Algeria, Dipartimento francese

Nel frattempo, nel 1947, la Francia stil un Statuto Organico per l'Algeria, che la definiva come un "gruppo di dipartimenti dotati di personalit civile, di autonomia finanziaria e d'una particolare organizzazione. Nonostante rimaneva questa la differenza significativa di diritti fra i coloni, li algerini privilegiati e gli altri algerini. Quindi, il modello democratico che era assegnato in Algeria era di "bassa intensit" perch considerava i cittadini diversamente in base al suo origine.

Dopo l'approvazione di quello statuto si celebrarono le elezioni comunali, che furono vinte a larga maggioranza per l'MTLD, cosa che caus grande paura tra li istituzioni francese, che cambiarono il Governatore Generale Chatigneu per il deputato socialista Marcel-Edmond Naegelen. Questo governatore fu responsabile da ritardare diversi mesi le elezioni de l'Assemblea che erano previste nel nuovo statuto. Queste elezioni si celebrarono nel mese di aprile 1948, dove nel primo turno l'MTLD ricav una clamorosa vittoria come alle elezioni comunali, ma al secondo turno Naegelen organizz un frode elettorale che lasci in solo nove i membri di questo partito e 8 del'UDMA su 60 che sceglieva la popolazione algerina sul totale di 120 che costituisce l'Assemblea Algerina. Ci caus che le opzione legalistiche del nazionalismo algerino uscirono, e l'opzione della lotta armata de l'OS guadagnava discarico. Questa organizzazione armata inizi la sua attivit il 5 aprile 1949. La risposta francese a queste prime azioni fu una forte repressione che port all'arresto di 400 militanti dell'organizzazione nel 1950, tra cui molti dei capi del'OS.

Nel corso dei successivi 4 anni l'MTDL visse una enorme tensione interna a causa del dibattito sulla necessit dell'uso della lotta armata. Fu in questo contesto dove si cre il Comitato Rivoluzionario per l'Unit d'Azione, formato da ex membri dell'OS (organizzazione quasi diroccata) e dei membri del Comitato centrale del MTDL che ogni giorni erano pi lontano da Messiali Hadj. Messiali Hadj trov sostento nel comitato centrale della Federazione di Francia del partito e accus agli membri del comitato centrale di riformisti, mentre loro accusano a Hadj di eccesso di legalismo e parlamentarismo e di abbandonare i militanti clandestini dell'OS. La MTDL era diviso in due, ed al suo interno nacque il CRUA (Comitato Rivoluzionario per l'Unit di Azione) con l'oggettivo d'ottenere l'unit di azione degli due lineamenti dell'organizzazione, prima di iniziare la lotta armata. Lo stato maggiore del CRUA si adun il 25 luglio 1954 per determinare la necessit di liberare il processo rivoluzionario algerino ed unificare le due opposte tendenze nel partito. Durante l'incontro si fu concluso che solamente si ottonerebbe l'unione delle opposte fazioni dopo all'inizio della lotta contro la colonizzazione francese, per quello di avere lo stesso nemico. Con l'oggettivo di raggiungere l'inizio di questa lotta, nacque il 23 ottobre 1954 a Pointe-Pescade, il Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) e l'Esercito di Liberazione Nazionale (ALN) e si decise la data dell'inizio della rivoluzione algerina, il primo Novembre 1954.

SITUAZIONE IN ALGERIA AL MOMENTO DELL'INSURREZIONE DI NOVEMBRE DEL 1954

Situazione economica e sociale

Fino alla Seconda Guerra Mondiale, Algeria viveva una situazione segnata d'una mancanza di industria. Dopo l'inizio della guerra, si svilupp un tessuto industriale legato all'agricoltura e lattrezzature del paese (chimica, costruzione meccanica, agroalimentare e costruzione), cosa che miglior leggermente la situazione economica, ma non si svilupp pienamente a causa dei gravi problemi di mancanza di lavoratori qualificati e della competitivit con l'industria europea. A quel tempo si produsse un processo classico di crescita urbana, ma non fu legata alla industrializzazione, bens alla distruzione delle zone rurali per la azione dei coloni contro li nativi, che si vedano sospinti a migrare verso le aree urbane, che produsse la creazione di zaini di popolazioni emarginate. Questa emarginazione ebbe accentuata per la segregazione causata dai coloni europei, che solo permisero l'integrazione a la sua societ a cerchi molto selettivi dalgerini. La popolazione algerina s'accozzava nei propri quartieri musulmani, lontano dai quartieri europei, come nella Casbah di Algeri,fatto che contribu ad l'aumento delle relazioni sociali e umane e l'estensione del movimento nazionalista algerino.

La popolazione indigena viveva costantemente angariata e sfruttata. I coloni avevano culminato un processo d'espropriazione e di spoliazione della terra che aveva lasciato ai nativi orfani della terra che avevano coltivato da sempre. Nelle citt, la segregazione sociale, l'emarginazione e lo sfrutto del lavoro si mostravano permanentemente e questo sarebbe la principale fonte di reclutamento delle organizzazioni indipendentiste.

I coloni europei erano i principali beneficiari di questa sfrutto, molto di pi che la propria metropoli francese. Il reddito pro capite nel 1954 era ripartita cos: 350.000 FF all'anno per la popolazione della Francia metropolitana, 450.000 FF all'anno per gli europei in Algeria (che aumentava a 780.000 FF all'anno a quelli che vivevano dell'agricoltura) mentre il reddito pro capite degli algerini musulmani era di 16.000 FF per quelli della citt e 22.000 FF l'anno per coloro che vivevano in campagna. Gli disoccupati erano esclusivamente algerini. Questa evidente disuguaglianza di ricchezza si aggiungono i dati di scolarizzazione che era chiaramente favorevole ai coloni, con solo il 18% dei bambini e giovani in et scolare algerini integrati nel sistema educativo contro il 100% degli coloni, mentre che di 4.000 studenti che erano registrati nell'universit nel 1954, solo 150 di quei erano musulmani. Questa discriminazione si volgeva in analfabetismo, che era un 9% per gli europei mentre che aumentava al 94% nel caso dei nativi. Questa situazione che contrastava con il 1830 prima dell'entrata dei francese all'Algeria, dove, secondo Claude Antoine Rozet nel suo libro L'Algerie: "quasi tutti gli uomini erano in grado di leggere, scrivere e contare, e c'erano un centinaio di scuole in Algeri, dove s'insegnava ai bambini a leggere e scrivere il Corano e, talvolta, un po 'di calcolo.

Inoltre, distaccare che la popolazione europea era 984.000 abitanti,un po 'pi del 10% della popolazione totale nell'Algeria, di cui l'80% erano nati in Algeria e non conoscevano un'altra terra a quella, cosa che gli faceva essere molto legati alla difesa del loro status e quindi erano maggiormente contro ogni concessione alla popolazione algerina di quella si aveva ogni volta pi paura, soprattutto dopo la rivolta di maggio 1945.

Algeria aveva allora, nel 1954, una situazione esplosiva caratterizzata da un costante stato di dualismo sociale, sfruttamento eccessivo e di discriminazione continua, che beneficiava i coloni che avevano raggiunto il controllo totale dell'amministrazione (Governo generale e prefetture) e esercivano questo controllo con nulla volont di modificare il suo status sociale.

La crisi dell'impero coloniale francese

La fine della Seconda Guerra Mondiale e il comincio della guerra fredda marc l'inizio di nuove relazioni internazionali caratterizzati dalla polarizzazione tra USA e URSS. Allorch il problema coloniale, le due grandi potenze mantenevano un atteggiamento favorevole verso la decolonizzazione. Con la creazione nel 1944 delle Nazioni Unite si fu un passo verso la il fine delle colonie, perch la stessa Carta delle Nazioni Unite riconosceva il diritto all'autodeterminazione e condannava i regimi coloniali. Inoltre, la creazione il 22 marzo 1945 della Lega Araba, che raggruppava Arabia Saudita, Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Siria e Yemen del Nord e contribu ad accentuare i contatti tra i vari movimenti nazionalisti nel Maghreb allo stesso tempo che proponeva un fronte d'azione comune contro l'egemonia delle potenze coloniali.

La Francia cre nel 1946 l'Unione francese, un'istituzione dove si aggruppavano tutte le colonie, al fine di rafforzare i legami tra la metropoli e le sue colonie e far andare avanti il processo di assimilazione delle colonie. Si puoi vedere che la posizione della Francia in quello momento differiva sostanzialmente dell'approccio delle Nazioni Unite.

Il primo paese che ottenne l'indipendenza dopo 1945 fu la Libia, ex colonia d'Italia. Il popolo libico dopo la cacciata dell'esercito fascista italiano nel 1943 dichiar il suo desiderio di non continuare sotto il dominio romano, e una volta finita la guerra, l'ONU invi una commissione a l'oggettivo di constatare la determinatezza del popolo. La Commissione propose un progetto per unificare le tre province della Libia come stato indipendente e integrato nella Lega Araba, che ebbe luogo nel 1952. A questa indipendenza si aggiuntarono le altre ex-colonie italiani della Somalia e della Federazione dell'Eritrea nel Regno dall'Etiopia. Francia cap il processo di decolonizzazione e l'indipendenza come una minaccia reale contro la sua presenza in Africa del Nord, dove ha aveva le colonie di Algeria, Marocco e Tunisia, queste due sotto un protettorato. Cos i francesi fecero quello che poterono per impedire qualsiasi processo che conducesse all'indipendenza della Libia, finanche proposero un ritorno alla sovranit italiana.

L'Unione Francese quindi nacque in un contesto internazionale sfavorevole, che non tard a portarla verso la sua dissoluzione dovuto ai conflitti che fu fronte in Indocina, Marocco e Tunisia, conflitti che ebbero un'importanza cruciale nello sviluppo della decolonizzazione algerina.

Nei mesi di marzo e aprile del 1954 si esper la battaglia finale della guerra anti-coloniale in Indocina, dove si affrontarono l'esercito francese ed il Viet-Minh di Ho Chi Minh, nella battaglia di Dien Bien Phu. Il 7 maggio, i francese capitolarono, cosa che ha rappresent la prima grande sconfitta militare dell'esercito francese nelle colonie. Questo tennero importanti conseguenze contro il senso teorico d'invincibilit che questo esercito aveva generato nell'immaginario collettivo degli algerini.

Le colonie di Marocco e Tunisia, ottennero loro indipendenza nel marzo 1956, dopo un processo di radicalizzazione degli atteggiamenti nazionalisti che port alla lotta armata. Questi azioni portarono ad una situazione insostenibile che costrinse i francesi a firmare l'indipendenza di queste due colonie del Magreb.

Questi tre casi rappresentarono un modello per gli algerini, che vedevano come l'Unione Francese si stava scomponendo, ma signific anche un colpo secco alla Francia che us tutti i suoi sforzi per mantenere l'Algeria, un paese che non era considerato una colonia, bens una parte della Repubblica Francese. importante spiccare che ci erano differenze sostanziali tra il caso dell'Algeria e di altri possedimenti francesi nel Nord d'Africa che impediva che i casi di Tunisia e Marocco si espandere mimeticamente in Algeria. Da un lato la durata della presenza coloniale. La presenza in Algeria data al 1830, mentre la Tunisia era dal 1881, mezzo secolo pi tardi. Anche lo sviluppo del colonialismo in Algeria era diverso perch si fondava su l'immigrazione europea nella misura in cui rappresentava il 10% della popolazione nel territorio, diverso che in Marocco e Tunisia, dove si impiant un protettorato con uno statuto temporaneo che prima o poi era condannato a scomparire. Nel caso algerino invece, la Francia si provvide di argomenti giuridici che si presentarono presso le Nazioni Unite nel 1956, dove si difese il legame stabilito con l'Algeria, che aveva un carattere definito. Secondo il rapporto, il territorio algerino non aveva mai costituito uno stato indipendente, ed era in uno stato di anarchia prima dell'arrivo dei francese, e che la sua occupazione era stato fatta secondo il diritto internazionale. Questa differenza nella situazione coloniale rispetto dei protettorati coloniali del Marocco e della Tunisia fu importante, perch l'Algeria s'integr nella struttura amministrativa francese, fino al punto di diventare un dipartimento della stessa metropoli. Era chiaro che la Francia non aveva nessuna intenzione di lasciare sfuggire l'Algeria, e fu questa una delle ragione che port al nazionalismo algerino a evolvere fino la preparazione di un processo di confronto diretto che sbocc nella insurrezione del 1 novembre 1954.

NOVEMBRE 1954, ALGERIA PRESSO LA GUERRA

La prima manifestazione della nuova strategia del nazionalismo algerino fu un'ondata di attacchi armati che si adempirono durante la notte del 31 ottobre al primo novembre 1954. In trenta citt algerine si esperirono circa settanta attacchi diretti specificamente contro le caserme di polizia, quartiere militare, propriet dei coloni, ed edifici ed opere pubbliche che erano strategici dal punto di vista militare, come ponti e linee elettriche o telefoniche. Questi attacchi furono effettuati dalla ALN, che aveva in quel momento tra 800 e 900 uomini scarsamente armati, e che erano impianti nei settori delle Aurs, al nord di Costantina e nella Cabilia. Questa ribellione era guidata da l'FLN all'interno Algeria rappresentata dai suoi sei capi, Larbi Ben M'Hidi, Didouche Mourad, Rabah Bitat, Karim Belkacem, Mohamed Boudiaf e Mustafa Ben Boulad, e all'estero per la sua delegazione del Cairo formata da Ocine Ad Ahmed, Ahmed Ben Bella e Mohamed Khider.

Nel corso del primo novembre 1954, e in parallelo all'azione armate, si estesero due comunicati, la Proclamazione de l'FLN e La chiamata dell'ALN. Questi proclami furono diffusi al momento dell'insurrezione armata con l'intenzione di chiarire al popolo algerino ed all'autorit francesi l'obiettivi perseguiti dagli autori degli azioni armate effettuati in tutto il paese. Il testo del FLN, era un testo politico che voleva essere una chiamata intorno alla lotta armata come unica soluzione alle contraddizioni interne del colonialismo e il nazionalismo algerino, al fine di raggiungere l'unit di azione e l'indipendenza nazionale algerina. Il testo dell'ALN era molto pi conciso e invitava al popolo algerino stanco della situazione di quel momento a collaborare con la guerriglia separatista. L'ALN anche chiariva che tentasse di fare un confronto militare con l'esercito coloniale, ma voleva questi si sviluppassero come combatti di guerra di guerriglia alla guerra cosiffatto all'Indocina.

Repressione francese dopo le prime azioni armati

La risposta e la repressione francese non si fu aspettare. Il 2 novembre, s'iniziarono gli arresti. Questi arresti avevano un obiettivo chiaro, il MTDL, a chi accusarono di essere allo dietro di queste azioni armate. Arrestarono decine di dirigenti e militanti del partito e, il 5 novembre, l'MTDL fu dichiarato illegale e fu chiusa la pubblicazione del partito L'Algerie Libre. Anche furono arrestati alcuni membri del CRUA. Mentre questi arresti si adempirono, i leader polittici coloniali e metropolitani sostennero davanti ai giornalisti ed all'opinione internazionale che i responsabili della rivolta erano venuti dall'estero, in particolare d'Egitto, mentre trattarono queste azioni repressive come "azioni di ordine pubblico" e non come atti di guerra o difesa nazionale. L'esercito fu notevolmente rafforzato nelle settimane successive, si esperirono pi arresti e scontri con i guerriglieri in particolare nelle regioni dell'Aures, Souk-Ahras e della Cabilia, gli unici ragioni che mettevano realmente in problemi all'esercito francese in quei primi giorni della rivolta. Da novembre fino alla fine dell'anno, il numero di detenuti arriv alla cifra di 2.000 persone, la maggior parte dei quali avevano poco nesso con l'insurrezione.

Il dispiegamento di truppe e la repressione su la popolazione si fece in modo rapido e brutale a causa della recente sconfitta in Indocina e anche a causa dell'attaccamento che l'immaginario coloniale francese aveva con l'Algeria. Dal novembre 1954 al febbraio 1955 la presenza delle truppe francesi pass da 49.700 a 83.400, un aumento del 60%. S'iniziarono diverse transazioni di grandi dimensioni, come ad esempio li operazioni "Violette" o "Veronique" che avevano lo scopo di mobilitare gran numero di truppe in zone in cui l'FLN aveva pi impiantazione. In queste operazioni militari si violarono sistematicamente i diritti umani dei civili, con bombardamenti indiscriminati (dove si arriv a utilizzare napalm), incendi in diversi villaggi e l'uccisione di civili. L'esercito effettuava durante le operazioni condotte che avevano portate in pratiche nell'Indocina (strisci, saccheggi negli villaggi sospettati di ospitare ribelli, raggruppamento della popolazione e la tortura dei detenuti).

Durante questo periodo, oltre all'operazioni di confronto diretto nell'aree con presenza di pi guerriglieri, si effettuarono importanti operazioni repressivi con arresti indiscriminati ai militanti nazionalisti. Tutti i detenuti erano torturati sistematicamente con pratiche come la vasca fino l'annegamento, o l'uso di scosse elettriche su aree sensibili del corpo. Queste pratiche erano destinate cercare tanto la confessione di azione cos come la raccolta di informazioni, ma di solito erano controproducente, perch molti dei detenuti confessavano qualcosa per fermare l'abuso. Alcuni giornalisti della metropoli inviati nella zona, come Franois Mauriac e Claude Bourdet denunciarono queste pratiche al pubblico in Francia. Roger Wuillaume, ispettore generale dell'amministrazione francese, svilupp il Rapporto Wuillaume, dove diceva: "tutte le forze di polizia, gendarmeria, Polizia Giudiziaria e Polizia d'Informazione Generale, usano pi o meno, nel corso degli interrogatori, shock, la vasca da bagno, il tubo di acqua ed l'elettroshock" Queste pratiche non scandalizzavano le autorit, che le descrivevano come un fronte all'azione terrorista. Un altro rapporto, condotto da Jean Mairey, direttore generale della sicurezza nazionale andava nella stessa direzione di quella di Wuillaume, e anche l'arcivescovo di Algeri, monsignor Duval invi una lettera di indignazione su quello che considerava continue violazioni dei Diritti Umani. Era chiaro, dunque, ci che si vede dalle dichiarazioni citate, che la violazione dei Diritti Umani di arrestati, furono attivisti nazionalisti algerini o civili in generale era costante. Nel mese di luglio 1955 il ministro degli Interni responsabile delle operazioni in Algeria adott una direttiva che consentiva sparare su qualsiasi sospetto che cercasse di fuggire. In pratica, questo decreto significava l'assegnazione di un marco legale che legittimava le esecuzioni fra le forze militari e di la polizia francese. Distaccare, inoltre, che a quel tempo la Francia era ancora uno Stato in cui la pena di morte era in vigore, e questa fu applicata in molti casi d'indipendentisti algerini.

Reazioni politiche esterne ed interne

Le reazioni internazionali ai primi giorni della rivolta furono piuttosto scarse. Solo la Lega Araba, guidata da Egitto, allora governata da Nasser, sostennero dall'inizio al FLN. Libia anche valse di supporto per gli algerini, che attraversarono la frontiera molte volte per rifugiarsi e per costruire campi di addestramento. Lo stesso accade con la Tunisia e il Marocco dopo la sua indipendenza nel 1955.

Nasser anche propuls nell'aprile 1955 la Conferenza afro-asiatica di Bandung dove parteciparono su una delegazione del FLN e dove, quindi, si riconosceva a livello internazionale per prima volta, l'Algeria combattente. Francia formalmente accus davanti all'ONU queste mosse dalla Lega Araba definendole come "interferenza negli affari interni della Francia"

All'interno della Francia, la reazione dei politici della metropoli fu di rimanere insieme all'intorno degli interessi coloniali e rifiutarono di negoziare. Il ministro dell'Interno Franois Mitterrand pronunci non mitigato "l'Algeria la Francia, e la Francia non riconoscer nel suo interno nessuna autorit se non altra che il sua", e nello stesso modo si pronunci il presidente della Repubblica Francese Pierre Mends-France con il suo famoso "Ici, c'est la France!" (Qui la Francia) quando visit l'Algeria dopo i primi attentati. Il governo francese decise di combinare le azioni militari con riforme politiche intese a migliorare le condizioni di vita della popolazione algerina. Impiantarono di fatto lo statuto del 1947 (che i coloni avevano sistematicamente bloccati dalle istituzioni che governavano) e svilupparono piani per la creazione di posti di lavoro per gli algerini nella amministrazione pubblica anche piani per ridurre il divario salariale tra i coloni e gli indigeni. Questo programma, che arrivava in ritardo, trov l'opposizione dei coloni, anche nella metropoli, dei radicali, del MRP e della destra, opposizione che alla fine port gi il governo di Mends-France nel mese di febbraio 1955.

Il nuovo governo del radicale Edgar Faure, propose nella primavera del 1955 l'inizio d'uno stato di emergenza nelle zone pi difficili d'Algeria con pi impiantazione degli ribelli, che fu approvato dall'Assemblea Nazionale ed fu applicato inizialmente per 6 mesi, ma poi fu ampliato a causa degli eventi che addivennero a l'estate. Lo stato di emergenza non solamente si applicava ai assunti militari, che raggiunsero un maggiore potere per effettuare misure repressive, ma anche a livello politico, con la illegalizzazione del PCA (che progressivamente si aveva avvicinato alle posizioni con il blocco FLN-ALN) e il taglio di libert politiche in Algeria aggiornando l'annuncio di elezioni. Lo stato di emergenza colp anche i media, dove si pratic sistematicamente la censura contro le pubblicazioni che potrebbero diffondere i principi del'FLN e anche contro quelli che denunciasse le pratiche disumane dell'esercito francese. In questo contesto, si chiuse del giornale Alger Rpublicain e si sequestrarono loro beni , perch era un quotidiano comunista vicino al PCA, anche furono detenuti qualche volte i pubblicazioni del France-Observateur per considerare che le informazioni erano opposte agli interessi della Francia . Il giornalista Robert Barrat, di questo stesso giornale, fu arrestato dopo aver pubblicato un colloquio con i membri del'FLN.

1955, ALGERIA S'INIZIA LA GUERRA APERTA

La caduta del governo di Mends-France, non comport un cambio nella strategia di riforme da parte dell'amministrazione coloniale, guidata dal Governatore Generale Jacques Soustelle. La sua idea era quella di migliorare le condizioni di vita degli algerini, per guadagnarsi i nazionalisti moderati, alcuni addirittura erano contrari al FLN e alla lotta armata, e quindi isolare i guerriglieri. Queste politiche si effettuarono durante i primi mesi di febbraio, anche con l'opposizione dei coloni, che non volevano dare neanche un po del potere che avevano cumulato fino quel momento. Allo stesso tempo, le operazioni militari e la repressione continueranno con la stessa durezza che con il precedente governo centrale.

Gli eventi del 20 Agosto 1955 e loro conseguenze

La situazione cambi il 20 agosto 1955, quando il FLN incit una rivolta contadina nella regione di Costantino ispirata la rivolta che ha portato agli eventi di maggio 1945, dirette in particolare contro i coloni nella regione. Questa rivolta si accinse in questa regione, perch si caratterizzava da essere una regione in cui le comunit tradizionali algerini ed europei avevano convissuto con pi armonia, Allora si accinse l con un chiaro obiettivo di scontro di comunit, che si raggiunse pienamente. La rivolta caus 123 morti, di cui 71 erano europei e di alcuni altri erano politici moderati de l'UMDA. La reazione francese fu estrema, e caus pi di 12.000 morti tra la popolazione civile algerina. Questa azione-reazione provocata dal'FLN era destinata a polarizzare le posizioni nel conflitto algerino, cancellando la figura del moderato, sia per un lato come per l'altro del conflitto. Si rompeva cos con la posizione del governo francese di cercare di isolare l'insorgenza e di parlare con i nazionalisti moderati e nazionalisti e anche si faceva che tutti i moderati algerini si posizionassero su un blocco o l'altro. Basta dire che la maggior parte di loro sono stati posizionati vicino al FLN, anche Ferhat Abbas, leader del'UMDA, o il PCA, che aveva stato critico della lotta armata, si avvicinarono politicamente al Fronte di Liberazione Nazionale. Questo approccio si complet nei primi mesi del 1956, quando alcuni movimenti nazionalisti moderati so integrarono nelle strutture del FLN come l'UMDA, o altri, o come gli Ulemi o il Movimento Nazionale Algerino di Messiali Hadj, gli diedero sostegno. Questo rafforzamento del'FLN come riferimento politico fu accompagnato da un maggior potenziale di fuoco dell'ALN, che aument loro azioni armate, da quel mese di agosto 1955, causando vasta la guerra aperta in una parte molto pi vasta territorio algerino. Quindi, il blocco formato dal'FLN e l'ALN consolidavano come principali attori del conflitto.

Fu anche dal 20 agosto 1955, quando il governo francese e il Governatore Generale Soustelle abbandonarono i tentativi di pacificare la zona con le riforme, per iniziare le politiche repressive di guerra aperta, con l'aumento delle truppe a 100.000 e la mobilitazione di 60.000 riservisti. Questa nuova situazione derivante da questi eventi port ad una guerra aperta e sanguinosa che faceva aumentare di giorno in giorno le azione armate e i morti.

L'evoluzione della guerra cambi radicalmente dopo gli eventi del mese di agosto. Anche se il governo francese rifiutasse ancora di usare il termine guerra e continuava parlando di "eventi algerini", le misure adottate si assomigliavano ogni volta pi a quelle che erano state adottate in Indocina. Solo 10 giorni dopo gli eventi del 20 agosto fu prorogato lo stato di emergenza in tutto i territorio algerino e l'esercito divenne in seguito l'attore principale nella parte francese.

Gli obiettivi che perseguiva l'FLN (e che si adempierono) con gli eventi di Agosto, erano:

La divisione totale delle due comunit che fino ad allora avevano una buona convivenza in quella zona,

Scoraggiare qualsiasi elemento algerino tentato dall'idea di diventare un interlocutore con l'amministrazione coloniale con la volont integrazionista.

Progettare a livello internazionale l'immagine di una rivoluzione popolare anzich l'immagine di ribellione di banditi che avevano cercato di vendere il governo francese al esterno.

Questa internazionalizzazione del conflitto si materializz per volta prima quando, il primo 30 settembre di quello anno, le Nazioni Unite misero all'ordine del giorno la questione algerina, e anche se la Francia blocc ogni risoluzione al conflitto, il semplice fatto di ottenere che fosse nell'ordine del giorno fu un successo per l'FLN e gli interessi da dare impatto internazionale a loro rivendicazioni.

Cambio di governo nella metropoli

Nel mese di gennaio di 1956, le elezioni si sono svolte in Francia e vinse il Fronte Repubblicano, una coalizione di sinistra guidata dal Partito Socialista. Nonostante le promesse di pace in Algeria, le pressione dei coloni, con posizioni politiche ogni volta pi radicalizzata e con un complicit ogni volta pi evidente con l'esercito erano molto forte. Queste pressione spinse al presidente della Repubblica Guy Mollet a disegnare una legge per concedere "poteri speciali" al Governo Generale Francese dell'Algeria per affrontare una situazione di guerra che, tra le altre cose, gli permise di dare poteri all'esercito che normalmente erano potere dell'amministrazione. Quella stessa primavera il governo socialista firm l'indipendenza del Marocco e la Tunisia in una mossa che fu visto come una forma di volere finire i altri conflitti per concentrare gli sforzi su mantenere l'Algeria all'interno della Repubblica Francese.

I combattimenti con gli insorti erano ogni volta pi crudi e arrivarono fino a la capitale,Algeri, una zona che fino ad allora non aveva sofferto ancora le devastazioni della guerra, a parte alcune azioni isolate del ALN.

Dopo l'approvazione di questa legge speciale, il governatore dell'Algeria Robert Lacoste adott il coprifuoco ad Algeri da 0h a 5h di mattina, estendendo lo stato di emergenza a tutto il paese a tempo indeterminato e concedendo maggiori poteri all'esercito. Questa nuova legge permise l'invio di nuove truppe, che passarono da 200.000 all'inizio di 1956 a 400.000 nel mese di luglio di quell'anno. La situazione in Algeria era ogni volta pi di guerra aperta, anche l'amministrazione della metropoli ancora rifiutava di chiamare a questo conflitto cos, e si dedicava a parlare di azione di terrorismo.

L'evoluzione della guerra anche accentu le pratiche disumane dell'esercito coloniale francese. La tortura come pratica divent pi sistematica e le atrocit sulle persone accusate di sostenere l'FLN erano ogni volta pi frequenti. Queste pratiche vengono raccolti da Pierre Vidal-Naquet, che fu la cronaca dei crimini dell'esercito francese, dove si vedeva un buon esempio del carattere disumano dei metodi di guerra francesi, metodi riconosciuti da molti soldati coinvolti in questa guerra.

FLN: evoluzione organizzativa

L'ingresso degli Ulemi, l'UDMA e il PCA nel FLN e gli eventi della guerra furono che l'FLN evolvesse sia nella forma organizzativa ed operativa come a livello ideologico. C'erano diversi punti di vista in particolare su come organizzare e come doveva essere l'Algeria dopo la liberazione. Ci port a una chiamata in conferenza il 20 agosto 1956 a Soumman, a cui parteciparono rappresentanti di tutte le regioni, meno le delegazione della Francia continentale dalla difficolt di entrare nel paese e la delegazione esterna, che era in Egitto, che si oppose alla creazione di questo evento. In questo incontro si presero decisioni importanti che comprendono la riorganizzazione politica e militare di l'FLN e dell'ALN per soddisfare le esigenze del conflitto militare (l'ALN si organizzerebbe all'immagine d'un esercito regolare). Ma la risoluzione pi importante fu la stesura di un documento con il nome di "Piattaforma Politica di Soumman" che dotava il movimento di una ideologia direttiva, che seguiva i principi classici della guerra rivoluzionaria: collegialit della direzione del movimento, la priorit di quello politico su quello militare e quello interno verso l'esterno. Si stabiliva cos che la lotta armata era subordinata agli obiettivi politici e l'attivit politica esterna diventava un prolungamento della lotta diplomatica, subordinata alla lotta condotta sul suolo algerino. Questa Piattaforma anche associava la lotta per la liberazione nazionale alla rivoluzione, dandogli un contenuto ideologico marxista e rivoluzionario. Quindi si abbandonava la volont solamente di liberazione della proclamazione del primo novembre 1954 per dichiarare la volont popolare dell'indipendenza e la rivoluzione sociale, due obiettivi politici inseparabili.

Questa Piattaforma politica ebbe una grande accettazione nel Congresso di Soumman ma si trov con l'opposizione della delegazione esterna guidata da Ahmed Ben Bella, che si opponeva alla svolta laica del FLN, in quanto considerava che si stava violando il carattere islamico della rivoluzione algerina.

Questa svolta rivoluzionaria della lotta di liberazione nazionale del'FLN riusc a che quasi tutti i paesi dell'Europa orientale, in particolare la Cecoslovacchia e la Iugoslavia diventassero pi forti sostegni nella causa del'FLN e lo sostenessero sia nel piano politico come nel campo militare. Questo supporto fu esteso in URSS dopo della crisi di Suez che provoc un conflitto diplomatico con la Francia. Pi tardi l'FLN ricev il sostegno, anche se non cos esplicito come i paesi socialisti, degli Stati Uniti, un paese profondamente anti-colonialista, che, inoltre, non voleva perdere la sua influenza nella regione in favore dell'Unione Sovietica.

LA BATAGLIA DI ALGERI

Algeri come capitale del paese, aveva sempre stato l'obiettivo principale delle due parti contrapposte nel conflitto. Nel 1956, l'FLN fu, per prima volta dall'inizio della rivoluzione, in grado di portare loro azioni armate alle porte della capitale. Questa zona fino a quel momento era controllata dai coloni francesi, che avevano fato azioni armate contro interessi algerini e contro i francese troppo "soft" dal loro punto di vista nella questione algerina, attraverso la sua organizzazione armata fascista, l'Organizzazione per la Resistenza dell'Algeria Francese (ORAF). Questi attacchi, tra i quali si pu staccare quello della via Tebe nella Casbah di Algeri, dove si piazz una bomba che uccise da 15 a 70 persone (dipende della fonte consultata). Il faccenda fu che la bomba fu posta all'alba, quando la Casbah era sotto coprifuoco. A quell'ora solamente aveva potest a muoversi per la strada la polizia e l'esercito, cosa che dimostrava il legame tra il terrorismo fascista pro-francese e le forze dell'ordine. Quelli uccisi indiscriminati contro la popolazione civile algerina godevano di totale impunit e il FLN decise di dare una risposta. Il 30 settembre 1956, diverse ragazze militante del'FLN (ragazze perch avevano pi facilit per passare inavvertite) misero tre bombe in diversi luoghi frequentati da cittadini europei: nei locali di Air France nell'edificio Mauritania (boma che non sarebbe arrivata a fare esplosione), nei locali "Milk Bar" e "La Caftria", che causarono 4 morti e decine di feriti, iniziandosi cos le azioni del'FLN nella capitale algerina.

Li azioni armate d'una ed altra organizzazioni armate si intensificarono fino al 28 dicembre, quando fu ucciso Adme Froger, presidente della inter-federazione di sindaci dell'Algeria e portavoce dei coloni, celebre per le sue dichiarazioni caricati d'odio contro gli algerini. Durante il funerale del 29 dicembre, civili, militari e la polizia impegnarono cacce contro numerosi civili algerini causando diversi morti e linciaggi. Questa intensificazione della violenza fu che il Governatore Generale Robert Lacoste agisse per mezzo della legge di "poteri speciali" e don il compito di "pacificare" Algeri al generale Jacques Massu, comandante della X divisione delle paracadutiste. Cos fu come il gennaio 1957 s'inizi quella che conosciuta come la Battaglia di Algeri, che fronteggi l'esercito francese e i guerriglieri del'FLN nella capitale algerina, conflitto che si prorog per 11 mesi. Jacques Massu fu posto a capo dell'esercito di Algeri e Raoul Salan come capo di tutte le truppe che si trovavano sul territorio algerino. Ambedue erano ex-combattenti dell'Indocina ed esperti nella guerra di guerriglia e contro-insurrezione.

La Battaglia di Algeri si caratterizz da essere molto sanguinosa e con molte azioni e contro-azioni d'una e dall'altra parte. Durante il mese di gennaio l'FLN condotto 112 attacchi e l'esercito francese inizi le sue incursioni alla Casbah e ai quartieri musulmani, al fine di eliminare le strutture politiche e militari di resistenza. Queste incursioni comportarono flagranti violazioni dei diritti umani, con centinaia di detenuti e torturati. Inoltre, quando alcuni degli attacchi dell'FLN era particolarmente sanguinosa o era effettuata a un certo punto chiave per i coloni, i civili europeo si organizzavano insieme con l'esercito e la polizia a compiere attacchi indiscriminati contro i civili algerini, come l'uccisione di 26 algerini momenti dopo l'omicidio di un membro del corpo di paracadutisti il 17 maggio.

Uno dei punti di inflessione nella battaglia di Algeri furono i 8 giorni di sciopero generale che convoc l'FLN nella capitale dal 28 gennaio li stessi giorni che si faceva una riunione delle Nazioni Unite per dibattere sulla questione algerina. Questo sciopero fu accompagnato dalla cessazione dell'attivit armata per parte algerina. Durante lo sciopero l'esercito si scontr duramente con gli scioperanti e costrinsero i negozianti ad aprire loro negozi e ai funzionari a andare al loro posti di lavoro. Inoltre ha continuarono i razzie nei quartieri musulmani. Questo sciopero espose ai civili algerini alla repressione francese e debilit la superiorit militare e il vantaggio che fino ad allora aveva l'FLN. L'assenza di attacchi nazionalisti nella capitale in quei giorni dette l'iniziativa militare all'esercito francese, cosa che modific quasi completamente la situazione della Battaglia di Algeri. Ben Youcef Ben Khedda, membro del Comitato Centrale del'FLN scriverebbe nel 1986: Lo sciopero di otto giorni cambi completamente la situazione di Algeri, in meno di 48h del suo inizio, avevamo perduti tutta la iniziativa nella capitale. Sono rappresentativi i numeri di attentati nella capitale prima e dopo dello sciopero generale, che superava i 112 attacchi nel mese di gennaio e pass a 39 in febbraio e a 29 a marzo. Massu con la sua tattica di assillo alla popolazione e di razzie indiscriminate aveva raggiunto la sua prima vittoria nella battaglia contro la resistenza di Algeri, che non si riprese fino al mese di giugno, cosa che caus che Massu donasse per vinta la battaglia tropo presto.

L'amministrazione francese ordin nel 1957 una serie di uccisione esemplare contro attivisti indipendentisti con l'obiettivo di minare la volont del popolo. Particolarmente significativo furono i 30 condanne a morte si effettuarono nel corso del mese di febbraio 1957 durante i giorni in cui la questione algerina era discussa nelle Nazioni Unite. Le condanne a morte erano destinati a scottare ai membri e sostenitori del'FLN e fare una dimostrazione di forza contro le risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedevano una soluzione pacifica del conflitto.

All'inizio di giugno di 1957, l'FLN sembrava avere perso la battaglia di Algeri. La sua capacit armata s'aveva ridotto in modo significativo nella capitale da gennaio, e l'esercito considerava l'FLN ad Algeri come una organizzazione moribonda. Il generale Massu, nel 4 giugno, dichiar ai media che la battaglia era stata vinta e che l'FLN era quasi smantellato nella capitale. Quasi allo stesso tempo di queste affermazioni l'FLN ha effettu una serie di attacchi contro luoghi di intrattenimento dei giovani europei ad Algeri, ritornando cos a la dinamica esplosiva e contraddicendo le dichiarazioni del generale Massu, che aveva cantato vittoria tropo presto. Questa ondata di attentati, miravano unicamente ai civili europee, a chi l'FLN accusava di aver permesso a l'esercito prendere il controllo della situazione con conseguenze di punizione molto severa nella popolazione algerina. Questo ulteriore evidenziava ancora pi il divario che esisteva tra gli europei e algerini, e di nuovo durante i funerali delle vittime cominciarono gli incidenti e persecuzione contro algerini. La tensione crescente nella situazione ad Algeri caus che il governatore Robert Lacoste facesse un passo indietro e cedesse i pieni poteri a Massu, che diventava l'unico capo civile e militare di Algeri.

Nei mesi successivi s'effettuarono importanti operazioni militari nella Casbah, al fine d'identificare e arrestare i membri attivi del'FLN. La repressione contro i militanti separatisti e simpatizzanti divent soffocante e anche la Corte Militare di Algeri s'incaric di completare il lavoro condannando a morte i principali protagonisti della battaglia. Fu n'una di queste operazioni dove caddero i principali capi del Fronte, come Georges Hadjadj, Maurice Audin (un giovane francese militante del PCA), Zohra Drif e Yacef Saadi. Quest'ultimo era considerato come uno dei principali leader del'FLN ed fu presentato davanti i giornalisti come un trofeo. Finalmente, nel mese di ottobre i paracadutisti di Massu trovarono uno dei ultimi leader del'FLN della capitale, Ali la Pointe. Nella operazione circondarono l'edificio della Casbah dove si trovava. La Pointe rifiut di arrendersi e i militari decise di far saltare l'edificio con una esplosione che lasci la casa in rovina uccidendo Ali e i suoi compagni. Queste operazione si completarono con l'arresto di Ben Hamida ed Abderrahmane Hamda, commissari politiche del'FLN anche nel mese di ottobre. L'FLN si incontrava praticamente senza direzione neanche combattenti.

La Battaglia di Algeri era finita e i paracadutisti della X Divisione del generale Massu avevano vinto e erano acclamati per la popolazione europea della capitale che riprendeva lentamente la calma. L'azione dell'esercito francese durante la battaglia si concludeva con il triste resoconto di 24.000 persone arrestate e la atroce cifra di 3.024 dispersi.

FINE DELLA IV REPUBBLICA FRANCESE

Dopo la vittoria della Battaglia di Algeri la tensione della guerra si trasfer ai confini del Marocco e Tunisia, paesi in cui si trovavano molti combattenti algerini che si erano arruolati nella resistenza algerina dopo di essere stato espulsi dal paese. Queste tensioni arrivarono al suo apice nell'ultimo trimestre del 1957 e il primo del 1958.

Dal 12 Settembre 1957 al 7 febbraio 1958, la citt tunisina di Sakiet Sidi Youssef fu scenario di 20 incidenti di frontiera tra l'esercito francese e i guerriglieri del'FLN. Il 2 gennaio 1958 guerriglieri algerini in un scontro di frontiera furono catturati 4 soldati francesi e furono portati a Sakiet Sidi Youssef e alla regione del Kef. Il governo francese invi al generale Duchalet con un messaggio di protesta davanti dal presidente tunisino Habib Bourguiba, che rifiut di incontrarlo, perch questo generale aveva fato parte dell'esercito francese durante la guerra di liberazione della Tunisia.

L'11 di Gennaio, unit del'FLN attaccarono una pattuglia francese, uccidendo 14 soldati francesi e facendo prigionieri a 5, e poi si ritirarono a Sakiet Sidi Youssef.

Il 7 febbraio, un aereo francese fu colpito dalle mitra antiaeree di Sakiet Sidi Youssef ed fu forzato a fare un atterraggio di emergenza. Il governo francese decise di fare una incursione aerea contro la citt, che fu autorizzata dal Primo Ministro Gaillard e da Jacques Chaban-Delmas Ministro della Difesa. L'8 febbraio l'aviazione francese bombard la citt. 72 civili furono uccisi (12 bambini) e 120 restarono feriti. Questi eventi furono pi gravi perch quel giorno nella citt si trovava la Croce Rossa Internazionale per dividere cibo tra la popolazione di rifugiati. In reazione a quelli attacchi, Tunisia discacci i cinque consoli francesi delle principali citt del paese. L'esercito tunisino blocc le caserme delle truppe francesi nel paese, fece un appello alle Nazioni Unite e port alla stampa internazionale su la scena dei fatti.

La pressione internazionale in seguito degli eventi di Sakiet costrinsero al presidente Galliard ad accettare la partecipazione in un tavolo di negoziazioni con la Tunisia per risolvere il conflitto, ma la partecipazione fu respinta dall'Assemblea Nazionale francese, e questo caus la dimissione del governo di Gaillard il 15 aprile 1958.

In seguito alle dimissioni del governo di Felix Gaillard, il Presidente della Repubblica Ren Coty nomin a Pierre Pflimlin per occupare il posto di primo ministro. Questa candidatura gener un enorme sconvolto nell'esercito, che invi una lettera al presidente Coty farli sapere lo enorme disagio che sollevava Pflimlin. Questo candidato non era piaciuto dal esercito neanche tra i coloni perch era considerato un disfattista sostenitore della negoziazione. Nella stessa lettera si ricord al Presidente che l'esercito non accetterebbe un altro fine della guerra che non fosse la resa dei ribelli.

Durante questo periodo De Gaulle rest in silenzio. La congiura gaullista non cercava di prendere il potere con la forza, bens voleva utilizzare la paura e il caos per giungere al punto in che De Gaulle fosse chiamato come il salvatore della Patria. Come De Gaulle aveva detto: "non c' bisogno di prendere il potere, basta raccattarlo". L'obiettivo era chiaro, era sufficiente stringere la corda fino a quando al presidente Coty non li rimanesse una altra alternativa che nominare De Gaulle alla presidenza del consiglio.

Il 13 maggio 1958, fu nominato primo ministro Pierre Pflimlin, e da Algeri la notizia caus indignazione tra i militari e i francese. Lo stesso giorno una turba di Pieds-Noirs presero il palazzo del governo di Algeri, e l'esercito si un alla moltitudine. Il generale Jacques Massu prese il direzione della ribellione civile-militare e invi un telegramma al presidente: Gli informiamo della creazione di un Comitato di Salute Pubblica civile e militare ad Algeri guidato da me, il generale Massu". A Parigi, il governo si trov sopraffatto da quelli eventi, condann quanto accaduto ad Algeri, ma non fu il passo di dichiarare lo stato d'assedio. In Algeri si chiese al generale De Gaulle di abbandonare il suo lungo silenzio e parlare in favore del Comitato di Algeri. Nel resto dell'Algeria, le citt europee pi importanti (Costantino, Bone) crearono Comitati ad immagine e somiglianza di quello d'Algeri.

Il giorno dopo il generale de Gaulle ruppe il silenzio e apertamente si postul come candidato, e critic severamente la debolezza del potere esecutivo a causa dei tormenti del paese. Non solamente censur la fronda militare, bens respinse apertamente il sistema di partiti. Le sue intenzioni parevano finalmente chiare, chiese apertamente pieni poteri per concludere i disordini nel paese e smontare l'attuale sistema politico. Mentre la tensione cresceva, i campionario di sostegno popolare a De Gaulle in Francia si moltiplicavano. Il generale era convinto che in quello momento c'erano tre potere in Francia, e che lui rappresentava il potere morale contro il potere legale del governo di Parigi e il vero potere ad Algeri. Il suo obiettivo era quello di unire questi tre poteri nella sua persona.

Pierre Pflimlin dimise il 28 maggio e quel giorno stesso De Gaulle ricev dal Comitato d'Algeri l'approvazione per la sua candidatura a primo ministro. Infine, il presidente della Repubblica Ren Coty, senza via d'uscita, annunci la candidatura di De Gaulle. Consapevole della sua posizione di forza, De Gaulle impose esigenze per prendere il potere. Il genere solamente accetterebbe la nomina del presidente si li dava pieni poteri per sei mesi e autorit per preparare una nuova costituzione.

V REPUBBLICA FRANCESE.

L'INIZIO DELLA FINE DEL CONFLITTO ALGERAINO

Il primo giugno, l'Assemblea Nazionale sostenne la nomina di Charles de Gaulle, che form un governo d'unit nazionale, e il 2 giugno i deputati li concessero i pieni poteri e revocarono l'articolo 90 per riformare la costituzione. Il 28 settembre, s'effettu un referendum per approvare la nuova costituzione. Approvata da 4/5 del corpo elettorale, la Costituzione fu promulgata il 4 ottobre 1958 e la Quinta Repubblica venne proclamata il giorno dopo. La nuova Costituzione conteneva un articolo che considerava l'Algeria come parte associata al territorio della Francia, e quindi non era una parte integrante dello stesso. A lo stesso tempo propose riforme economiche e sociale per migliorare la situazione degli arabi in Algeria, al fine di sostenere la creazione di una terza forza in Algeria che integrasse il gruppo di persone che non volessero posizionarsi a favori degli estremi rappresentati dal'FLN e dei coloni radicali.

L'Iniziativa di de Gaulle minacciava l'FLN con la possibilit di perdere il sostegno della popolazione musulmana pi moderata che era stanca della guerra. In reazione ai movimenti di de Gaulle, l'FLN ha istitu il Governo Provvisorio della Repubblica Algerina (GPRA), una sorta di governo nell'esilio guidato da Abbas e con sede a Tunisia. Prima del referendum, Abbas fu pressione perch la GPRA fosse riconosciuta a livello internazionale, un riconoscimento che non solo ottenne dil Marocco, della Tunisia e di altri paesi arabi, ma anche da altri paesi in Asia, Africa, Europa orientale e l'Unione Sovietica.

Nel mese di febbraio 1959, de Gaulle fu eletto presidente della Quinta Repubblica e prese la decisione di porre fine al conflitto algerino attraverso della creazione di un Algeria strettamente legata alla Francia, invitando ai leader ribelli a cessare le ostilit e di partecipare in une elezioni accordate con la Francia. S'iniziarono trattative segrete con i capi del'FLN, ma non furono riusciti perch si trovarono con il rifiuto del FLN. Il presidente della GPRA Abbas dichiar: "Il problema di un cessate-il-fuoco in Algeria non semplicemente un problema militare, essenzialmente politico, e la negoziazione deve coprire tutta la questione algerina".

Con questa negativa totale del'FLN di accettare di negoziare una soluzione che non pregiudicassero nessuna delle parti coinvolte nel conflitto, de Gaulle prese la determinazione di continuare la campagna militare. Durante il periodo del 1958-59 l'esercito francese ebbe successo una serie di vittorie, che gli ha permettesse di ottenere il controllo di quasi tutto il territorio dell'Algeria. Questo portava Francia a avere la vittoria molto vicina. Il problema di De Gaulle fu in grado di gestire questa ascesa militare nella metropoli. L'opposizione alla guerra crebbe in diversi strati della societ francese, guidata da millanta di famiglie di soldati e da movimenti contro la guerra che emersero con forza in tutto il mondo occidentale alla fine degli anni '50 ed inizio degli '60. Queste richieste delle la fine delle ostilit erano, inoltre, sostenute dalle rivelazioni di torture e brutalit indiscriminata che l'esercito aveva commessi contro i civili musulmani. Fu cos che gran parte della popolazione francese cominci a posizionarsi a favore della liberazione nazionale algerina e la fine delle colonie francesi. A questa pressione all'interno della Francia metropolitana si aggiunse la pressione internazionale ogni volta pi frequente che spingeva perch la Francia cercasse una soluzione al conflitto algerino e ha accettasse di riconoscere l'indipendenza dell'Algeria.

Questa pressione caus un straripamento a De Gaulle nel settembre 1959 facendo che cambiasse il suo atteggiamento e parlasse per volta prima dil concetto di autodeterminazione, al fine di ottenere un consenso di maggioranza che avesse permesso l'Algeria a finire questo conflitto. La proposta che fece De Gaulle andava avviata a permettere ai algerini il diritto di decidere in un referendum tre opzioni: Secessione, che De Gaulle descriveva come un disastro e un caos politico per il futuro dell'Algeria che cadrebbe nelle mani della dittatura comunista. Disse anche che in caso che la secessione fosse la opzione pi votata si accetterebbe da tutti i mezzi che lo sfruttamento del petrolio nel Sahara rimanesse francese.La seconda opzione a eleggere per gli algerini sarebbe la francesezzazione anche se era un'opzione che era scartata da solo perch era un'opzione che non aveva riuscito nel passato. Infine, l'opzione ufficiale che difenderebbe il governo di De Gaulle sarebbe l'associazione, cio, un governo di algerini per gli algerini sostenuto con l'aiuto della Francia in una stretta unione tra i due paesi.

Dalla Tunisia Abbas ha riconobbe che le parole di de Gaulle erano sufficienti a stabilire la base per negoziare la fine del conflitto, mentre da Parigi nel in un primo momento si confut di accettare il governo provvisorio di GPRA come legittimo e quindi in grado di svolgere eventuali negoziazione, perch De Gaulle voleva negoziare direttamente con i combattenti.

Risposta dei coloni estremisti

I coloni pi estremisti ed un settore importante dell'esercito ritenuto che De Gaulle stava tradendo i principi del 13 maggio 1958 che li avevano portato alla presidenza, e che stava facendo politici troppo condiscendenti con i separatisti. Come si poteva prevedere, le dichiarazioni del Presidente su la possibilit di autodeterminazione d'Algeria furono ricevute con estrema ostilit tra i settori sostenitori della mantenimento dell'Algeria francese. Si crearono diversi gruppi politici e piattaforme cittadine, parecchie armati, con l'intenzione di bloccare le decisioni su Algeria che se prendesse dalla Metropoli. Questi gruppi erano strettamente legati a movimenti di estrema destra che, inoltre di difendere l'Algeria francese, avevano anche un discorso anti-parlamentarista e critico con la Repubblica, un discorso che stava guadagnando molti seguaci tra i coloni.

Questa tensione ogni volta pi crescente port a gli eventi conosciuti come la settimana delle barricate. I coloni francesi sapevano che dopo 6 anni di abusi, esecuzioni e repressione contro il popolo algerino, il giorno dell'indipendenza erano condannati alla riscossa degli nativi. Questa paura fu che tutti i settori dei europei radicali si organizzassero per costringere il governo francese per invertire i loro piani, anche convocarono una gran manifestazione il 24 gennaio 1960. Pierre Lagardaille, presidente degli studenti d'Algeri, d'ideologia estremista e membro del congresso algerino dal 1958, e Joseph Ortiz, proprietario della caffetteria Forum d'Algeri e leader ultra francese, organizzarono diversi gruppi di giovani armati per il giorno della manifestazione. Lagardaille si fu forte nell'Universit, mentre Ortiz organizzava un comando nel centro di Algeri in attesa che l'esercito s'unisse a la causa, come nella rivolta maggio 58. Per evitare la stessa situazione del'58 d'affratellamento tra le forze dell'ordine e i dimostranti, l'esercito e la gendarmeria riceverono l'ordine di sparare ai manifestanti che usassero violenza o facessero tentativi di occupare edifici pubblici. La situazione esplose la sera, quando nella via Laferrire s'iniziarono combattimenti che provocarono la morte di 14 poliziotti, 8 manifestanti e 24 civili feriti. Da Parigi De Gaulle appell all'esercito a rimanere fedele e ha chiese ai francese a appoggiare la sua politica algerina in un discorso televisivo. La maggior parte dell'esercito si posizion contro gli estremisti, bench s'opposero a fronteggiarsi ai coloni, e la rivolta si concluse con la resa di Laferrire ed Ortiz.

La rivolta dei radicali non riusc e i suoi capi furono imprigionati, anche molti leader dei dell'esercito sostenitori dell'Algeria francese furono trasferiti ad altri destinazioni. Questa situazione sfavorevole non imped ai coloni di continuarsi organizzando in associazioni pro-francese, tra i quali la pi importante, il Fronte del'Algeria Francese (FAF) e il suo braccio armato (nucleo della futura organizzazione armata OAS) con programmi polittici totalitari di estrema destra. Questi gruppi aumentarono le loro attivit terroristiche dirette contro gli arabi e gli coloni francese in favore del governo.

I giorni 7 e 8 dicembre 1960 si fu l'Assemblea Nazionale dove si annunci la data del referendum di autodeterminazione per l'Algeria. Pi tardi, il primo ministro De Gaulle visit l'Algeria, dove si vide la rottura totale con la popolazione europea totale rottura che lo ricev con insulti e mobilitazioni. Perfino si dov annullare una visita a Philippeville quando si scopr che gli estremisti stavano preparando un agguato per assassinare De Gaulle, che era diventato uno dei principali obiettivi militari della estrema destra.

In questo contesto convulso, i principali capi del movimento estremista francese Laferrire e Ortiz s'incontrarono a Madrid nel mese di febbraio 1961 e, sotto la protezione del fascismo spagnolo crearono l'Organizzazione del'Esercito Segreto, la OAS, che diventerebbe da quel momento uno dei principali attori della guerra d'Algeria e la vita politica francese. Questa organizzazione terroristica fascista raggruppava principalmente coloni, ma aveva un coinvolgimento molto stretto con l'esercito e la polizia coloniale. Si stima che arriv a aggiuntare circa 3000 membri, ed fu diretta da diversi membri distaccati dell'esercito francese, tra chi si trovava Raoul Salan, un importante generale della guerra in Indocina e in Algeria. Questo generale dopo il fallito colpo di stato d'aprile 61 lasci l'esercito e si un a questa organizzazione clandestina.

L'OAS apparve diversi attentati tanto in Algeria come la metropoli che lasciarono 2.700 morti fra maggio 61 e settembre 62 (fino 3 mesi dopo la indipendenza) e furono specialmente crudi e numerosi i attentati duranti i tre mesi che dur il cessate il fuoco tra l'FLN e l'esercito.

Il governo francese non cominci a prendere sul serio lo smantellamento dell'organizzazione terroristica fino a dopo i trattati di pace d'vian, quando questi cercarono di rompere il cessate il fuoco, perch c'erano diversi membri de l'OAS che erano poliziotti, militari e funzionari dello stato coloniale e, alla fine, facevano lavoro di guerra sporca a favore li interessi francesi nella colonia dove il governo non poteva arrivare di forma ufficiale.

Il colpo di stato e gli accordi di vian. La risoluzione finale del conflitto

L'8 gennaio 1961, si fu un referendum di autodeterminazione per l'Algeria, dove il 75% dei votanti votarono in favore dell'auto-determinazione. Fu allora quando il governo francese avvi negoziazione segreti con il governo provvisorio della Repubblica algerina (GPRA). Una parte degli ufficiali dell'esercito che avevano combattuto nei sette anni che aveva durato la guerra d'Algeria si sentirono traditi da De Gaulle, e ha cercarono di opporsi al processo d'indipendenza con un colpo di stato nel mese di aprile, conosciuto come Le Putsch des Generaux.

Nella notte del 21 aprile, i generali abbrancarono l'aeroporto, il concistoro comunale d'Algeri e il Governo Generale. Dopo tre ore tutti i punti chiave della citt erano nelle mani dei colpisti. Il colpo di stato fu annunciato pubblicamente la mattina presto, quando la radio comunic che l'esercito aveva preso il controllo di Algeria e il Sahara. Il giorno dopo, il presidente De Gaulle chiese alla popolazione francese e ai rimanente militare che non si sarebbe uniti alla rivolta. Questo appello ebbe effetto e il colpo di stato fall.

Il colpo di stato fu un punto di inflessione nell'atteggiamento del governo francese nella guerra d'Algeria. De Gaulle era disposto a disprezzare i coloni e la parte dell'esercito che era favorevole a mantenere l'Algeria in mani francesi. Questa parte dell'esercito aveva perso molto prestigio e il sostegno popolare dopo il fallito colpo di stato . Le negoziazione con l'FLN e il GPRA si riaprirono nella citt francese di vian-lesBains nel maggio 1961. Queste negoziazione durarono quasi un anno e portarono alla firma, il 18 marzo 1962, del trattato di pace conosciuto come gli Accordi di vian.

Tali accordi erano collegati ad un cessate il fuoco che ufficialmente entr in vigore il giorno successivo alla firma del trattato. Questo testo era composto da diversi parti. La prima, parlava del cessate il fuoco. Gli altri parti parlavano degli dichiarazioni del governo su l'Algeria. Si parlava di un periodo di transizione fino a quando si celebrasse un referendum per l'indipendenza, che si doveva effettuare fra 3 e 6 mesi dopo la firma degli accordi. Durante questo periodo provvisorio si foggerebbe un Governo Provvisionale da la parte algerina ed un Alto Commissariato da la parte francese , che garantirono questa transizione. Veniva anche menzionato il rilascio di tutti i prigionieri entro un periodo di 20 giorni e un provvedimento di amnistia generale. Nel caso ipotetico di vittoria dell'opzione indipendenza nel referendum si dovevano fare due passi, uno dei quali era una garanzia per coloro che volevano mantenere il suo status civile francese. Questa misura garantiva protezione giuridica dei coloni europei e loro propriet per un periodo di 3 anni. Una volta si finiva questo periodo, i coloni dovevano decidere se diventare cittadini algerini rimanere stranieri. L'altra misura che si doveva prendere nel caso de il SI all'indipendenza, era il ritiro delle forze militari francese. Queste risoluzioni furono portati davanti l'elettorato francese n'un referendum tre mesi dopo il decreto del cessate il fuoco nel mese di giugno 1962.

Durante i tre mesi tra la firma degli accordi e il referendum la OAS cerc di provocare una violazione della tregua ordinate per le due parti, iniziando una campagna di attacchi terroristici indiscriminati, con lo scoppio di una media di 120 bombe al giorno, anche diretta a ospedali e scuole. Tuttavia, il cessate il fuoco da parte del FLN rimase e il 17 giugno 1962 si fu il referendum per approvare gli accordi di vian, in cui il 91% dell'elettorato francese vot per il SI. In quel stesso mese dopo il referendum, pi di 350.000 coloni lasciarono l'Algeria, in un vero sbandamento che port da quel giugno fino alla fine dell'anno 1962 a lasciare il paese a 1.400.000 persone. La maggior parte dei questi emigrati erano Pieds-Noirs, ma tra loro c'erano anche quasi tutta la comunit ebraica del paese anche molti musulmani filo-francese, la maggior parte dei quali si stabilirono nell'isola di Corsica e nella Francia meridionale.

Il primo luglio 1962 si fu anche un referendum per l'indipendenza dell'Algeria in quel paese, dove la maggioranza della popolazione vot a favore. Il 3 luglio, De Gaulle dichiar Algeria territorio indipendente della Francia.

BIBLIOGRAFIA

Ramon Usall: Algria viur! Universitat de Valncia, Valncia 2004

Benjamin Stora: Historie de l'Algrie coloniale (1830-1954). La Dcouverte, Paris 1991

Bernard Droz ed Evelyne Lever: Histoire de la guerre d'Algrie 1954-1962. Seuil, Paris 2001

Pierre Vidal-Naquet Les crimes de l'arme franaise. Algrie 1954-1962. La Dcouverte, Paris 2001

Fonti Internet:

La Guerre d'Algrie 1954-1962: http://guerredalgerie.free.fr/Guerre d'Algrie, de la colonisation l'indpendance: http://education.francetv.fr/frise-chronologique/frise-de-la-guerre-d-algerie-o25436Guerre d'Algrie (Wikipedia-franaise): http://fr.wikipedia.org/wiki/Guerre_d%27AlgriePresidence de la Rpublique Algerine: http://www.el-mouradia.dz/

Filmografia:

La battaglia di Algeri , Gillo Pontecorvo. Italia-Algeria, 121' (1966)

Avoir vingt ans de les Aurs, Ren Vautier, Francia, 100' (1972)

L'altre 8 de maig, l'origen de la Guerra d'Algria. Segle XX, Televisi de Catalunya 55' (2011)

Appel au peuple algrien

Texte intgral du premier appel adress par le Secrtariat gnral du Front de Libration Nationale au peuple algrien le 1er Novembre 1954

PEUPLE ALGRIEN,

MILITANTS DE LA CAUSE NATIONALE,

A vous qui tes appels nous juger (le premier dune faon gnrale, les seconds tout particulirement), notre souci en diffusant la prsente proclamation est de vous clairer sur les raisons profondes qui nous ont pousss agir en vous exposant notre programme, le sens de notre action, le bien-fond de nos vues dont le but demeure lindpendance nationale dans le cadre nord-africain. Notre dsir aussi est de vous viter la confusion que pourraient entretenir limprialisme et ses agents administratifs et autres politicailleurs vreux.

Nous considrons avant tout quaprs des dcades de lutte, le mouvement national a atteint sa phase de ralisation. En effet, le but dun mouvement rvolutionnaire tant de crer toutes les conditions dune action libratrice, nous estimons que, sous ses aspects internes, le peuple est uni derrire le mot dordre dindpendance et daction et, sous les aspects extrieurs, le climat de dtente est favorable pour le rglement des problmes mineurs, dont le ntre, avec surtout lappui diplomatique de nos frres arabo-musulmans. Les vnements du Maroc et de Tunisie sont ce sujet significatifs et marquent profondment le processus de la lutte de libration de lAfrique du Nord. A noter dans ce domaine que nous avons depuis fort longtemps t les prcurseurs de lunit dans laction, malheureusement jamais ralise entre les trois pays.

Aujourdhui, les uns et les autres sont engags rsolument dans cette voie, et nous, relgus larrire, nous subissons le sort de ceux qui sont dpasss. Cest ainsi que notre mouvement national, terrass par des annes dimmobilisme et de routine, mal orient, priv du soutien indispensable de lopinion populaire, dpass par les vnements, se dsagrge progressivement la grande satisfaction du colonialisme qui croit avoir remport la plus grande victoire de sa lutte contre lavant-garde algrienne.

LHEURE EST GRAVE !

Devant cette situation qui risque de devenir irrparable, une quipe de jeunes responsables et militants conscients, ralliant autour delle la majorits des lments encore sains et dcids, a jug le moment venu de sortir le mouvement national de limpasse o lont accul les luttes de personnes et dinfluence, pour le lancer aux cts des frres marocains et tunisiens dans la vritable lutte rvolutionnaire.

Nous tenons cet effet prciser que nous sommes indpendants des deux clans qui se disputent le pouvoir. Plaant lintrt national au-dessus de toutes les considrations mesquines et errones de personnes et prestige, conformment aux principes rvolutionnaires, notre action est dirige uniquement contre le colonialisme, seul ennemi et aveugle, qui sest toujours refus accorder la moindre libert par des moyens de lutte pacifique.

Ce sont l, nous pensons, des raisons suffisantes qui font que notre mouvement de rnovation se prsente sous ltiquette de FRONT DE LIBRATION NATIONALE, se dgageant ainsi de toutes les compromissions possibles et offrant la possibilit tous les patriotes algriens de toutes les couches sociales, de tous les partis et mouvements purement algriens, de sintgrer dans la lutte de libration sans aucune autre considration.

Pour prciser, nous retraons ci-aprs, les grandes lignes de notre programme politique:

BUT: LIndpendance nationale par:

1) La restauration de lEtat algrien souverain, dmocratique et social dans le cadre des principes islamiques.

2) Le respect de toutes les liberts fondamentales sans distinction de races et de confessions.

OBJECTIFS INTRIEURS:

1) Assainissement politique par la remise du mouvement national rvolutionnaire dans sa vritable voie et par lanantissement de tous les vestiges de corruption et de rformisme, cause de notre rgression actuelle.

2) Rassemblement et organisation de toutes les nergies saines du peuple algrien pour la liquidation du systme colonial.

OBJECTIFS EXTRIEURS:

- Internationalisation du problme algrien.

- Ralisation de lUnit nord-africaine dans le cadre naturel arabo-musulman.

- Dans le cadre de la charte des Nations Unies, affirmation de notre sympathie lgard de toutes nations qui appuieraient notre action libratrice.

MOYENS DE LUTTE:

Conformment aux principes rvolutionnaires et compte tenu des situations intrieure et extrieure, la continuation de la lutte par tous les moyens jusqu la ralisation de notre but.

Pour parvenir ces fins, le Front de libration nationale aura deux tches essentielles mener de front et simultanment: une action intrieure tant sur le plan politique que sur le plan de laction propre, et une action extrieure en vue de faire du problme algrien une ralit pour le monde entier avec lappui de tous nos allis naturels.

Cest l une tche crasante qui ncessite la mobilisation de toutes les nergies et toutes les ressources nationales. Il est vrai, la lutte sera longue mais lissue est certaine.

En dernier lieu, afin dviter les fausses interprtations et les faux-fuyants, pour prouver notre dsir de paix, limiter les pertes en vies humains et les effusions de sang, nous avanons une plate-forme honorable de discussion aux autorits franaises si ces dernires sont animes de bonne foi et reconnaissent une fois pour toutes aux peuples quelles subjuguent le droit de disposer deux-mmes.

1) La reconnaissance de la nationalit algrienne par une dclaration officielle abrogeant les dits, dcrets et lois faisant de lAlgrie une terre franaise en dni de lhistoire, de la gographie, de la langue, de la religion et des murs du peuple algrien.

2) louverture des ngociations avec les porte-parole autoriss du peuple algrien sur les bases de la reconnaissance de la souverainet algrienne, une et indivisible.

3) La cration dun climat de confiance par la libration de tous les dtenus politiques, la leve de toutes les mesures dexception et larrt de toute poursuite contre les forces combattantes.

EN CONTREPARTIE:

1) Les intrts franais, culturels et conomiques, honntement acquis, seront respects ainsi que les personnes et les familles.

2) Tous les franais dsirant rester en Algrie auront le choix entre leur nationalit et seront de ce fait considrs comme trangers vis--vis des lois en vigueur ou opteront pour la nationalit algrienne et, dans ce cas, seront considrs comme tels en droits et en devoirs.

3) Les liens entre la France et lAlgrie seront dfinis et feront lobjet dun accord entre les deux puissances sur la base de lgalit et du respect de chacun.

Algrien! nous tinvitons mditer notre charte ci-dessus. Ton devoir est de ty associer pour sauver notre pays et lui rendre sa libert; le Front de libration nationale est ton front, sa victoire est la tienne.

Quant nous, rsolus poursuivre la lutte, srs de tes sentiments anti-imprialistes, nous donnons le meilleur de nous-mmes la patrie.

1er Novembre 1954

Le Secrtariat national

A.L.N.

APPEL

Peuple Algrien,

A


Recommended