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STORIA DELL’ABITARE -...

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STORIA DELL’ABITARE La casa presso la civiltà egizia. La casa presso la civiltà greca. La casa presso la civiltà romana. La casa nel medioevo e tardo medioevo La casa nel 1500. La casa nel 1600. La casa nel 1700. La casa nell’ epoca neoclassica. La casa nel 1800. La casa moderna. La casa: ambienti e criteri progettuali.
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STORIA DELL’ABITARE

• La casa presso la civiltà egizia. • La casa presso la civiltà greca.• La casa presso la civiltà romana.• La casa nel medioevo e tardo medioevo• La casa nel 1500.• La casa nel 1600.• La casa nel 1700.• La casa nell’ epoca neoclassica.• La casa nel 1800.• La casa moderna.• La casa: ambienti e criteri progettuali.

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CASE PRIMITIVE

Gli uomini da cacciatori (nomadi) divennero agricoltori vivendo in uno stesso luogo e quindi anche i loro insediamenti cambiarono, con la costruzione di granai, recinti per il bestiame, spiazzi dove sgranare le messi ecc.

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• La casa tipo del funzionario era caratterizzata da un piano terra destinato alle attività commerciali, il primo piano al ricevimento degli ospiti, il secondo alle stanze da letto ed agli alloggi per le donne dell' harem.

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LA CASA NELL'ANTICO EGITTO

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Quel che è rimasto dell'edilizia civile egizia consente agli archeologi osservazioni interessanti. Si tratta di abitazioni che variavano nelle dimensioni in base alla crescita in altezza della popolazione; Nella parte alta spesso trovavano posto anche poveri alloggi per i servi. Ad Amarna, dove i lavori di scavo  hanno evidenziato l'esistenza di una vasta area abitativa, le case degli amministratori del faraone erano caratterizzate da un vasto cortile d'accesso rettangolare occupato da una piscina, popolata di pesci e decorata da piante acquatiche galleggianti.

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LA CASA NELL'ANTICO EGITTO

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LA CASA E L'ARREDAMENTO PRESSO LA CIVILTA' GRECA

Il cuore della città è costituito dall' Acropoli cinta di mura, in cui sorgono vari templi, i recinti sacri e le sorgenti dedicate alla divinità locale. Sulle pendici dell' Acropoli e alla base di essa si estende, disordinatamente, la città, che è priva di una forma propria e regolare.

Acropoli

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Alla città greca manca il palazzo, espressione tipica di governi dispotici e monarchici. Le case dei poveri e dei ricchi sorgono lungo delle strette vie, fianco a fianco, e se non fosse per le dimensioni e soprattutto per gli ambienti interni e per l'arredamento, sarebbe quasi impossibile distinguerle.

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Casa del periodo romano: domus et insulae

La casa romana, in un primo tempo semplice ed austera, è composta di poche camere situate intorno ad un cortile, che con il passare del tempo si ingrandisce e si perfeziona. La domus, cioè la casa patriziale, è grande, con numerose stanze e una netta distinzione tra la parte destinata alla vita sociale, disposta intorno ad un cortile anteriore (atrio), e quella destinata alla vita privata, che si sviluppa intorno al cortile posteriore, più grande (peristilio). Le stanze prendono luce e aria dai cortili. La domus è ben aerata, provvista di servizi igienici (bagni), riscaldata con condutture di aria calda che passano sotto il pavimento (casa romana di Augusta Raurica, Basilea).

Accanto a queste abitazioni, sorgono però anche le insulae, case d’affitto a più piani e a più scale, a volte con botteghe al pianterreno, che sembrano costituiscano il primo esempio di case popolari.Oltre alle domus e alle insulae si costruiscono però anche delle casette di poche camere destinate ad una o due famiglie. Ve ne sono di decorose, ma in genere sono veramente modeste. In molti casi gli inquilini devono accontentarsi di spazi assai ristretti; l’abitazione è ridotta quasi soltanto alla funzione di riparo.

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Villa RomanaRussi (RA)o

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Nell’ambito della città è chiara la individuazione della casa privata unifamiliare “domus” e dello stabilimento di affitto “insula”, distribuito in appartamenti (cenacula) in più piani fino a raggiungere altezze di 21 metri.A Pompei, Ercolano e Ostia vi sono più importanti testimonianze della casa romana .Il tipo fondamentale della domus può essere tratto dalla “Casa del chirurgo” a Pompei. Dalla strada, attraverso una porta ed un corridoio (ostium e fauces) si accede ad un cortile centrale (atrium), di forma quadrata, coperto a tetto (compluvium), che raccoglie le acque piovane e le fa cadere in una vasca (implivium), circondato da una serie di stanze (cubicula). In fondo all’atrio ed allineato sull’asse dell’ingresso vi è il tabilino (tablinum) soggiorno e luogo di riunione in famiglia, seguito dall’orto (hortus) recinto da mura.

Nell’epoca imperiale, si sviluppa l’abitazione ad insula, ovvero la casa quartiere, definita da precise regole e norme edilizie, che anticipano le concezione della città moderna, mettendo anche in luce disfunzioni e contraddizioni.L’elemento base dell’insula e la taberna, costituita da una cellula elementare, coperta a botte, larga cinque metri e con profondità variabile da 5 a 10 metri.I piani superiori di questi blocchi, costruiti in muratura di mattoni a faccia-vista, erano serviti da scale ubicate in modo da disimpegnare più appartamenti. La villa erano case signorili suburbana o vere e proprie fattorie di campagna.

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Bellaria_La Domus romana risale alla seconda metà del II secolo d.C..

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InsulaL'antenato del moderno condominio

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LA CASA MEDIEVALENel vedere gli splendidi castelli di pietra, le alte case cittadine a travi di legno o le graziose casette con tetto di paglia eretti nel Medioevo potremmo pensare che vivere in un'abitazione medievale doveva essere piacevole. Ma gli edifici medievali giunti fino a noi grazie alla loro grande qualità di costruzione erano una minoranza destinata ai ricchi. In genere, le abitazioni dei villani duravano solo una trentina d'anni.La maggior parte delle case erano infatti umide, piene di spifferi, fumose e buie. Il vento sibilava attraverso porte e imposte, topi e ratti girovagavano sulle travi del soffitto. Il fumo del focolare allontanava in parte le mosche dalla stalla ma facevano bruciare anche gli occhi e la gola.Persino i mobili erano scomodi: duri sgabelli di legno, pagliericci che pungevano e coperte di ruvida lana .

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Durante tutto l’Alto Medioevo (VIII – XI sec.) l’economia prevalente diventa la lavorazione della terra (podere). Terreni di proprietà dei monasteri, del re o dei nobili vengono coltivati da una o più famiglie contadine che ne ricavano il necessario per vivere dando una parte del raccolto al signore proprietario.La casa contadina era una semplice e povera dimora a un piano costituita da una unica stanza dove risiedeva tutta la famiglia.La casa, come pure tutti i suppellettili, era di legno ed il riscaldamento era un focolare al centro della stanza e il fumo usciva da un’apertura sul tetto. È facile immaginare quali fossero le condizioni igieniche di queste dimore.La casa medievale non era curata nei dettagli a causa del periodo particolarmente incerto nel quale le popolazioni dovevano vivere in quanto queste erano periodicamente confrontate con invasioni di altri popoli, guerre ecc. Le abitazioni erano quindi poco curate, molto semplici dal punto di vista costruttivo.

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LA CASA NEL TARDO MEDIOEVO

Dopo il 1300, le città diventano numerose: nei punti d'incrocio di vie di traffico, in zone elevate da cui è facile dominare una pianura, in prossimità di fonti di risorse particolari (miniere ,saline) sorgono borghi sempre circondati da mura con relative porte All'interno delle mura gli spazi sono limitati, ed è sempre necessario sviluppare gli edifici in altezza. In particolare le case dei mercanti prendono sia unità abitative, sia depositi, sia una bottega per lo smercio; in quelle degli artigiani si trovavano anche i locali destinati alle lavorazioni. 

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Per questioni d'ordine pratico legate alla attività commerciali, la struttura delle città medioevali non muta sensibilmente nel tempo e in pratica si conserva fino a tutto il '400.  Le case occupano sempre la stessa area: vengono ingrandite ricorrendo alla sopraelevazione, e talvolta muta anche l'uso dei locali.La tipologia delle abitazioni è diversa secondo le regioni: la nostra illustrazione si riferisce a una casa a torre.

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San Gimignano si erge con il profilo delle sue torri, su di un colle (m.334) a dominio della Val d’Elsa

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Esempio di borgo fortifcato. Il comune di Monteriggioni ha il suo capoluogo in prossimità dell'omonima fortezza del XIII secolo. Si trova in provincia di Siena, ad un'altitudine di 356 metri s.l.m. ed ha una popolazione di circa 7000 abitanti.

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Esempi nell'appennino reggianoCarpineti (RE)

Casa a torre

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La Casa dei Ceccati a Stiano

  Il borgo di Stiano è particolarmete ricco di manufatti di interesse storico ed architettonico. Tra questi è particolarmente notabile la Casa dei Ceccati , caratterizzata da elementi architettonici di antica origine. Si è sempre pensato che la Casa dei Ceccati fosse una Casa a Torre, convinzione recentemente smentita dall'architetto reggiano Giuliano Cervi: si tratta di una Casa-Forte Medievale Appenninica, ascrivibile al XIV-inizi XV secolo. Uno degli elementi che ha chiarito la derivazione della struttura è la finestrella archiarcuta sulla facciata settentrionale, simile a quelle delle torri del XIII secolo erette a presidio del territorio circostante la Rocca di Montefiorino.

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Esempi a ReggioLa torre del bordello

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Il palazzo civile nel 1400-1500Varcato l'ingresso e percorso un breve vestibolo (atrio, androne), si accede al cortile, raccolto e luminoso, tutto recintato da un ampio portico ad archi su cui si affacciano le finestre dei piani superiori. Le facciate che danno sul cortile sono architettonicamente curate come la facciata esterna. Il pianterreno è destinato ai locali di servizio che, come la portineria, il corpo di guardia, non hanno bisogno di grandi finestre. Spesso comprende un piano ammezzato, destinato a locali di disimpegno o ad abitazione per la servitù. Il primo piano è il più importante, riservato ai locali di rappresentanza, usato in occasione di ricevimenti, feste, solennità varie. La comunicazione tra i vari ambienti è quasi sempre assicurata da portici e gallerie di disimpegno. Le sale sono alte e ampie. Il secondo piano è occupato da locali in cui abitano normalmente i componenti della famiglia. Le camere da letto sono in genere piccole, mal distribuite, senza disimpegno.

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Palazzo Strozzi a Firenze è uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani. Di mole imponente (furono distrutti ben 15 edifi ci per fargli posto), si trova fra le

omonime via Strozzi e piazza Strozzi, e via Tornabuoni, con tre grandiosi portali identici, su altrettanti lati.

Giuliano da Sangallo eseguì un modello di Palazzo Strozzi in legno tra il 1489 ed il 1490 (oggi al Bargello) ma il Vasari attribuì il progetto primitivo a Benedetto da Maiano, architetto preferito di Lorenzo il Magnifico. Con tanto denaro a disposizione, nulla fu lasciato al caso, tanto che furono convocati perfino gli astronomi per decidere quale fosse il giorno più propizio per porre la prima pietra. I lavori iniziarono quindi nel 1489, ma solo due anni dopo morì Filippo Strozzi (1491). I suoi eredi proseguirono seppur con difficoltà, nella dispendiosa costruzione del sogno di Filippo. Nel 1507 il pian terreno iniziò ad essere abitato.

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Gli interniLa parte superiore delle pareti è decorata i con stucchi bianchi o dorati: la centrale è affrescata con scene di paesaggio, festoni di frutta e foglie, scene campestri o allegoriche, oppure è ricoperta di stoffe preziose (damaschi, broccati) decorata con arazzi, quadri, ecc. Lo zoccolo è, generalmente, di legno intagliato e intarsiato. Il riscaldamento è assicurato dai camini, sempre più numerosi, eleganti e vari per forme e decorazioni, e da vari tipi di bracieri portatili. In genere, in Italia, il camino è a bocca piccola, senza sporgenze e senza cappa in vista.Anche se le latrine esistono, nei palazzi le condizioni igieniche non migliorano molto rispetto a quelle del Medioevo.Il legno preferito per i mobili è il noce, ma sono anche usati l'abete, il cipresso, il castagno. Il letto è alto, circondato da predelle o cassoni che poggiano sul pavimento o su una pedana. La lettiera ha un fondo di tavole o una rete di funi su cui poggia il materasso: talvolta poggia a terra, qualche volta su quattro piedi lavorati. Acquista le spalliere, più alta e decorata la superiore. Si usa porre sotto il letto una cassa munita di rotelle "letto a carriola" che vien tirata fuori di giorno per sedere.

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Palazzo Strozzi, FirenzeCortile interno

Grottesca inPalazzo cinquecentesco

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Tavololl tavolo, che in precedenza era costituito da assi appoggiate su cavalletti, col Rinascimento diventa una struttura fissa con il tavolo detto fratino

Mobili nel cinquecentoIl mobile, nel senso moderno, nasce nel Quattrocento e Cinquecento con lo stile "Rinascimentale", che si forma inizialmente a Firenze. È in questo periodo che il mobilio forentino prima e quello romano poi risentono del recupero del patrimonio artistico e culturale delle antiche civiltà greca e romana.

l mobile tipico era costituito dal cassone per riporre gli abiti, che era generalmente costruito con tavole di noce, di quercia o di castagno spagnolo e, in ossequio all’antica Roma, assumeva spesso la forma del sarcofago.

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La casa nel 1600• Nel 1600 il linguaggio barocco

contraddistingue gli interventi architettonici prodotti nelle città italiane, siano essi edifici, piazze o elementi di arredo urbano.

• Interi ambiti spaziali urbani assumono caratteri scenografici o si alimentano dell'“effetto sorpresa”, che realizza un nuovo rapporto tra gli edifici e gli spazi urbani antistanti.

• In sostanza i contesti urbani, come le piazze, vengono ora visti come quinte teatrali e le stesse facciate degli edifici, sono elaborate in senso scenografico.

• I palazzi sono spesso circondati da sontuosi giardini con statue e fontane.

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TORINO Palazzo Carignano, Il monumentale palazzo barocco dove nacquero Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II e sede del primo Parlamento Italiano, che oggi ospita il Museo Nazionale del Risorgimento.

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TORINO Reggia della Venaria Reale

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TORINO Giardini della Venaria Reale


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