Italia: “non donna di province ma bordello”
1492: muore Lorenzo de’ Medici e si rompe l’equilibrio della pace di Lodi
Milano
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Lodovico Sforza, il Moro, strappa il potere a Gian Galeazzo Visconti
Firenze
1. Savonarola instaura la Repubblicaintransigenza
restaurazionecorruzione, fasto
2. papa Alessandro VI lo scomunica (1497)
il popolo lo abbandona
viene condannato al rogo
restaurazione medicea
1494: Carlo VIII di Francia scende in Italia
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scopo: conquistare il Regno di Napoli
reazione
punto di forza: esercito di nobili francesi e mercenari svizzeri, dotato di cannoni mobiliesito: non incontra resistenza, conquista Napoli senza combattere!
azione
gli stati italiani, sostenuti dalla Spagna, costituiscono la Lega italiana1495, battaglia di Fornovo sul Taro: la Lega non riesce a sconfiggere Carlo VIII
conseguenzeCarlo VIII rinuncia ai diritti sul Regno di Napoli, ma torna in Francia tranquillol’Italia si dimostra debole e facilmente conquistabile
1498: Luigi XII completa l’impresa di Carlo VIII
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il nuovo sovrano francese conquista il Ducato di Milanoanche la Spagna comincia a guardare all’Italia come terra di conquista
lunga fase di guerre in Italia tra Francia e Spagna, che termina nel 1516
Francia: Milano
Spagna: Napoli, Sicilia, Sardegna
l’opinione di Niccolò Machiavelli
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intellettuale fiorentino vissuto tra il 1469 e il 1527, autore di diverse opere di saggistica storico-politica dalla visione molto aperta e moderna
Nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio riflette sul ruolo della Chiesa in ItaliaQuelli príncipi o quelle repubbliche le quali si vogliono mantenere incorrotte, hanno sopra ogni altra cosa a mantenere incorrotte le cerimonie della loro religione, e tenerle sempre nella loro venerazione; perché nessuno maggiore indizio si puote avere della rovina d’una provincia, che vedere dispregiato il culto divino. (…)E perché molti sono d’opinione che il bene essere delle città d’Italia nasca dalla Chiesa romana, voglio contro a essa discorrere quelle ragioni che mi occorono, e ne allegherò due potentissime ragioni le quali secondo me non hanno repugnanzia. La prima è che per gli esempli rei di quella corte questa provincia ha perduto ogni divozione e ogni religione; il che si tira dietro infiniti inconvenienti e infiniti disordini: perché cosí come dove è religione si presuppone ogni bene, cosí dove quella manca si presuppone il contrario. Abbiamo adunque con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obligo: di essere diventati sanza religione e cattivi: ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina nostra: questo è che la Chiesa ha tenuto e tiene questo provincia divisa. E veramente alcuna provincia non fu mai unita o felice, se la non viene tutta alla ubbidienza d’una republica o d’uno principe, come è avvenuto alla Francia ed alla Spagna. E la cagione che la Italia non sia in quel medesimo termine, né abbia anch’ella o una republica o uno principe che la governi, è solamente la Chiesa: perché avendovi quella abitato e tenuto imperio temporale, non è stata sí potente né di tanta virtú che l’abbia potuto occupare la tirannide d’Italia e farsene principe, e non è stata, dall’altra parte, sí debole che per paura di non perdere il dominio delle sue cose temporali la non abbia potuto convocare uno potente che la difenda contro a quello che in Italia fusse diventato troppo potente. (…) Non essendo adunque stata la Chiesa potente da potere occupare la Italia, né avendo permesso che un altro la occupi, è stata cagione che la non è potuta venire sotto uno capo, ma è stata sotto piú príncipi e signori, da’ quali è nata tanta disunione e tanta debolezza che la si è condotta a essere stata preda, non solamente de’ barbari potenti, ma di qualunque l’assalta. Di che noi altri Italiani abbiamo obligo con la Chiesa, e non con altri.
Carlo V: eredità
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ai possedimenti europei, vanno aggiunte le colonie americane della Spagna
quello di Carlo V è l’impero su cui non tramonta mai il sole
Carlo V: le conquiste
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Francesco I di Francia si sente accerchiato e limita in ogni modo l’azione di Carlo V
anche se cattolico, si allea coi principi protestanti di Germania e con i turchi
dal 1521 per oltre tre decenni: lungo conflitto tra i due
1525, battaglia di Pavia: Francesco I perde i possedimenti italiani e la Borgogna
1527: i lanzichenecchi saccheggiano la Roma di papa Clemente VII (alleato di Francia)
1536: il Ducato di Milano passa agli spagnoli perchè gli Sforza muoiono senza eredi
Carlo V: la fine
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1537: Francesco I muore
Ferdinando I: titolo imperiale, Ungheria, Boemia, Austria
1547: Carlo V abdica
Filippo II: corona spagnola e colonie, Paesi Bassi, Italia
termina il progetto di restaurazione dell’unità politica e religiosa europea
1559: Enrico II di Francia e Filippo II di Spagna stipulano la pace di Cateau-Cambresis
la Spagna ottiene Milano, Napoli, Sardegna, Sicilia
Genova resta alleata della Spagna
appoggiati dall’Imperatore, i Medici costituiscono il Granducato di Toscana
Emanuele Filiberto di Savoia ottiene il Piemonte
Venezia resta l’unico stato italiano indipendente
la Spagna: territorio
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nella seconda metà del Cinquecento è lo stato più potente
argento delle colonie americane
esercito forte
possiede
Italia meridionale
Paesi Bassi
Ducato di Milano
Regno del Portogallo (1580)
potenza marittima
la Spagna in crisi: motivi
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nonostante i punti di forza (10 milioni di abitanti, commercio con le Americhe, grande produzione di lana, notevole attività finanziaria)
crisi
nessuna impresa
crisi finanziaria dello Stato
agricoltura ferma il più redditizio allevamento di ovini impoverisce il terreno
i mercanti vendono la lana grezza e non creano manifatture
spese per guerre e corte di Madrid
la Spagna in crisi: i Paesi Bassi
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1576: i Paesi Bassi insorgono contro gli spagnoli
impostecattiva amministrazione
dopo una prima repressione violenta
ingiustizie e soprusi
calvinismo VS cattolicesimo
le province del Sud (Belgio), cattoliche, restano spagnole
le province del Nord, calviniste, si staccano
1581: nasce la Repubblica delle Province Unite (Olanda)
la Spagna in crisi: Inghilterra
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gli inglesi acqusiscono la supremazia sui mari
sostegno ai ribelli olandesi
contrabbando con le colonie spagnole
sostegno alla pirateria
1588: Filippo II prepara l’Invincibile Armata e parte alla conquista dell’Inghilterra
ma torna torna sconfitto
navi pesanti e poco agili conoscenza del
territorio
tempeste
la Francia in guerra: l’origine
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esistono due schieramenti religiosi
ugonotti, cioè i calvinisti (20% dei francesi)
cattolici
1560: muore Francesco II, il potere passa in reggenza alla moglie Caterina de’ Medici (il figlio Carlo IX è minorenne), che ha poca autorità
famiglia Borbone
principi protestanti tedeschi, Inghilterra
famiglia Guisa Spagna
scoppia una lunga guerra di religione fino al termine del XVI secolo
tale guerra degenera in una sanguinosissima guerra civile
la Francia in guerra: lo svolgimento e la fine
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23/24 agosto 1572, notte di San Bartolomeo: i cattolici, appoggiati dalla corona, uccidono i nobili protestanti riuniti a Parigi per il matrimonio tra Enrico di Borbone e Margherita di Valois - figlia di Caterina de’ Medici
i cattolici depongono le armi
1593: Enrico di Borbone, scampato, viene eletto re col nome di Enrico IV per la morte di tutti gli altri eredi
1593: Enrico IV si converte al cattolicesimo mantenendo un atteggiamento tollerante
papa Clemente VIII lo assolve
1598, promulgazione editto di Nantes
libertà di culto per gli ugonotti
uguaglianza politica
piazzeforti militari
risanamento economico:1. riduzione spese di corte2. tasse più equilibrate3. sviluppo agricoltura4. mercantilismo