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Storie scritte dai bambini della 2 A e della 2 B nostri lavori/Dante/LA... · A un certo punto la...

Date post: 22-Nov-2018
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Storie scritte dai bambini della 2 A e della 2 B Il pipistrello fastidioso (Filippo Brazz.) Un giorno la Piccola Strega decise di fare una passeggiata. Andò in un bosco. In quel bosco c’erano tanti pipistrelli. A un certo punto la Piccola Strega vide tanti tanti piccoli occhietti rossi. Non capì subito che cos’erano, poi però capì che erano occhi di pipistrello. Per sbaglio la Piccola Strega schiacciò un bastoncino e tutti i pipistrelli volarono via. Un pipistrello si appoggiò sul naso della Piccola Strega e per mandarlo via urlò:-Vai via dal mio naso!- Ma dopo tanti tentativi non riuscì a mandarlo via e allora decise di portarlo a casa insieme al suo amico Abraxas. L’amicizia tra una strega e un pipistrello (Ludovico) Una bella notte la Piccola Strega volava nel cielo, dopo cinque minuti un pipistrello si posò sul naso della Piccola Strega. La Piccola Strega disse: ”Via brutto pipistrello!” Lo guardò negli occhi e si creò un legame tra loro e ben presto diventarono amici per la pelle. I pipistrelli schiaffeggiati (Francesco P.) C’era una volta una strega che aveva solo 127 anni. Un giorno questa strega si accorse che il sole e un contadino erano molto infastiditi da dei pipistrelli, a dire il vero era un vero e proprio esercito. Quando la strega che si chiamava la Piccola Strega se ne accorse, montò sulla scopa e arrivò in un battibaleno; quando arrivò diede con lo scacciamosche delle sberle ai pipistrelli, il contadino e il sole la ringraziarono molto poi la Piccola Strega tornò a casa felice. I pipistrelli birichini (Giovanni) C’era una volta un branco di pipistrelli, erano molto birichini e ogni sera disturbavano la gente. Una sera i pipistrelli erano fuori a disturbare la gente come sempre, ma quella sera incontrarono un contadino e il contadino chiese: -Perché disturbate la gente? E i pipistrelli gli risposero: -Perché ci divertiamo! E il contadino ha detto loro:-Volete vivere con me? I pipistrelli risposero di sì! E da quel giorno i pipistrelli non hanno più disturbato nessuno. La Piccola Streghetta e l’uomo dei pipistrelli (Giacomo) La Piccola Strega un giorno d’inverno, andò con Abraxas nella montagna per vedere la grotta dei pipistrelli. La grotta era buia, allora la Piccola Strega e Abraxas si inoltrarono dentro la grotta con la scopa. I pipistrelli volarono giù dalla montagna velocissimi , andarono in un vicolo cieco in cui trovarono una vecchia persona con una scopa che disse:- I miei pipistrelli!- Allora prese la scopa e volò fino alla montagna. Appena arrivato entrò dentro la grotta e trovò la Piccola Strega e Abraxas, chiese loro chi erano e loro risposero; anche la Piccola Strega lo chiese e l’uomo rispose che si chiamava Ronni e che era l’uomo dei pipistrelli. Dopo aver parlato della loro vita, la Piccola Strega e Abraxas se ne andarono. I pipistrelli e Giorgio (Riccardo B.) C’era una volta Giorgio che stava scavando poi guardò su e vide dei pipistrelli che lo attaccavano. Giorgio con la pala spazzò via tutti i pipistrelli poi però ritornarono. -Ma scusa, perchè rivenite sempre?- -Scusa per prima- i pipistrelli gli chiedono scusa. Infine i pipistrelli andarono in tana fino al prossimo mese. La Piccola Strega fa giardinaggio (Riccardo V.) C’era una volta una strega che andò a trovare un suo amico che di mestiere faceva il giardiniere, però un’ora dopo arrivò un branco di pipistrelli e così la Piccola Strega fa una magia e fa comparire un gruppo di mosche e i pipistrelli scapparono dall’orto e così il giardiniere e la Piccola Strega possono lavorare in santa pace. Il signore e i pipistrelli (Simone) Un giorno c’era un signore che si chiamava Luigi che stava raccogliendo le foglie, si dimenticò che era già buio e a un certo punto sono arrivati undici pipistrelli e Luigi continuò il suo lavoro e i pipistrelli si stufarono di volare e allora decisero di tirargli i capelli. Perciò Luigi smise di lavorare e ad un certo punto iniziò a litigare e …….. Pum! Pum! Pum! Colpì tutti i pipistrelli tranne il più piccolo! Quando Luigi vide che l’ultimo pipistrello rimasto era impaurito allora hanno fatto pace. Dopo essere diventati amici, sono andati a dormire. All’improvviso hanno sentito un terremoto ed erano le sette di sera e Luigi chiese:-Chi è là?- Andò ad aprire la porta e vide i dieci pipistrelli feriti tutti tristi e allora li fece entrare e li fece dormire in un letto vicino al suo, uno per gli undici pipistrelli e uno per lui. Il giorno dopo sono andati all’ospedale degli animali. Poi tornarono a casa tutti felici e fecero il pranzo assieme. La Piccola Strega e il fantasma (Martina) Un giorno la Piccola Strega e Abraxas andarono a fare un giro con la scopa. Pochi attimi dopo la Piccola Strega vide un fantasma e fece amicizia con lui. Alla fine la Piccola Strega al posto della scopa salì sul fantasma e fecero un giro insieme.
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Page 1: Storie scritte dai bambini della 2 A e della 2 B nostri lavori/Dante/LA... · A un certo punto la Piccola Strega ... Una bella notte la Piccola Strega volava nel cielo, dopo cinque

Storie scritte

dai bambini della 2 A e della 2 B

Il pipistrello fastidioso (Filippo Brazz.)

Un giorno la Piccola Strega decise di fare una passeggiata. Andò in un bosco. In quel bosco c’erano tanti pipistrelli. A un certo punto la Piccola Strega vide tanti tanti piccoli occhietti rossi.

Non capì subito che cos’erano, poi però capì che erano occhi di pipistrello. Per sbaglio la Piccola Strega schiacciò un bastoncino e tutti i pipistrelli volarono via. Un pipistrello si appoggiò sul naso della Piccola Strega e per mandarlo via urlò:-Vai via dal mio naso!- Ma dopo tanti tentativi non riuscì a mandarlo via e allora decise di portarlo a casa insieme al suo amico Abraxas.

L’amicizia tra una strega e un pipistrello (Ludovico) Una bella notte la Piccola Strega volava nel cielo, dopo cinque minuti un pipistrello si posò sul naso della Piccola Strega. La Piccola Strega disse: ”Via brutto pipistrello!” Lo guardò negli occhi e si creò un legame tra loro e ben presto diventarono amici per la pelle.

I pipistrelli schiaffeggiati (Francesco P.)

C’era una volta una strega che aveva solo 127 anni. Un giorno questa strega si accorse che il sole e un contadino erano molto infastiditi da dei pipistrelli, a dire il vero era un vero e

proprio esercito. Quando la strega che si chiamava la Piccola Strega se ne accorse, montò sulla scopa e arrivò in un battibaleno; quando arrivò diede con lo scacciamosche delle sberle ai pipistrelli, il contadino e il sole la ringraziarono molto poi la Piccola Strega tornò a casa felice.

I pipistrelli birichini (Giovanni) C’era una volta un branco di pipistrelli, erano molto birichini e ogni sera disturbavano la gente. Una sera i pipistrelli erano fuori a disturbare la gente come sempre, ma quella sera incontrarono un contadino e il contadino chiese: -Perché disturbate la gente? E i pipistrelli gli risposero: -Perché ci divertiamo! E il contadino ha detto loro:-Volete vivere con me? I pipistrelli risposero di sì! E da quel giorno i pipistrelli non hanno più disturbato nessuno.

La Piccola Streghetta e l’uomo dei pipistrelli (Giacomo) La Piccola Strega un giorno d’inverno, andò con Abraxas nella montagna per vedere la grotta dei pipistrelli. La grotta era buia, allora la Piccola Strega e Abraxas si inoltrarono dentro la grotta con la scopa. I pipistrelli volarono giù dalla montagna velocissimi , andarono in un vicolo cieco in cui trovarono una vecchia persona con una scopa che disse:- I miei pipistrelli!- Allora prese la scopa e volò fino alla montagna. Appena arrivato entrò dentro la grotta e trovò la Piccola Strega e Abraxas, chiese loro chi erano e loro risposero; anche la Piccola Strega lo chiese e l’uomo rispose che si chiamava Ronni e che era l’uomo dei pipistrelli. Dopo aver parlato della loro vita, la Piccola Strega e Abraxas se ne andarono.

I pipistrelli e Giorgio (Riccardo B.) C’era una volta Giorgio che stava scavando poi guardò su e vide dei pipistrelli che lo attaccavano. Giorgio con la pala spazzò via tutti i pipistrelli poi però ritornarono. -Ma scusa, perchè rivenite sempre?- -Scusa per prima- i pipistrelli gli chiedono scusa. Infine i pipistrelli andarono in tana fino al prossimo mese.

La Piccola Strega fa giardinaggio (Riccardo V.) C’era una volta una strega che andò a trovare un suo amico che di mestiere faceva il giardiniere, però un’ora dopo arrivò un branco di pipistrelli e così la Piccola Strega fa una magia e fa comparire un gruppo di mosche e i pipistrelli scapparono dall’orto e così il giardiniere e la Piccola Strega possono lavorare in santa pace.

Il signore e i pipistrelli (Simone)

Un giorno c’era un signore che si chiamava Luigi che stava raccogliendo le foglie, si dimenticò che era già buio e a un certo punto sono arrivati undici pipistrelli e Luigi continuò il suo lavoro e i pipistrelli si stufarono di volare e allora decisero di tirargli i capelli. Perciò Luigi smise di lavorare e ad un certo punto iniziò a litigare e …….. Pum! Pum! Pum! Colpì tutti i pipistrelli tranne il più piccolo! Quando Luigi vide che l’ultimo pipistrello rimasto era impaurito allora hanno fatto pace. Dopo essere diventati amici, sono andati a dormire. All’improvviso hanno sentito un terremoto ed erano le sette di sera e Luigi chiese:-Chi è là?- Andò ad aprire la porta e vide i dieci pipistrelli feriti tutti tristi e allora li fece entrare e li fece dormire in un letto vicino al suo, uno per gli undici pipistrelli e uno per lui. Il giorno dopo sono andati all’ospedale degli animali. Poi tornarono a casa tutti felici e fecero il pranzo assieme.

La Piccola Strega e il fantasma (Martina) Un giorno la Piccola Strega e Abraxas andarono a fare un giro con la scopa. Pochi attimi dopo la Piccola Strega vide un fantasma e fece amicizia con lui. Alla fine la Piccola Strega al posto della scopa salì sul fantasma e fecero un giro insieme.

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I fantasmi birichini (Marco) Un bel giorno la Piccola Strega giocava con Abraxas, ad un certo punto arrivano di nascosto dei fantasmi e in quel momento i fantasmi davano fastidio alla Piccola Strega, la Piccola Strega pensava che fosse Abraxas. Dopo si girò e vide che erano i Fantasmi Birichini.

I fantasmi e la Piccola Strega (Francesco D.) Un giorno la Piccola Strega incontrò dei fantasmi e chiese loro:- Andiamo a prendere un frullato visto che oggi fa così caldo? Dopo aver preso il frullato con i fantasmi andarono a fare una passeggiata e alla fine tornarono tutti a casa propria.

La Piccola Strega e i fantasmi buffi (Mattia)

Un giorno la Piccola Strega decise di andare a fare un giro senza la sua scopa, cammina, cammina, cammina, incontrò dei fantasmi e chiese loro:- Volete fare un giro con me?- -Sì- dissero i fantasmi, poi la Piccola Strega disse :-Ohhh, si è fatto tardi e sono stanca, per piacere mi accompagnate a casa nel bosco?- -Sì, con molto piacere- dissero i fantasmi. E così nacque un’amicizia fra i fantasmi e la Piccola Strega.

La Piccola Strega e il prato (Andrea) Un bel giorno la Piccola Strega giocava, giocava allegramente con Abraxas. A un certo punto sentirono una musica e iniziarono a ballare.

La piccola Strega suona (Emma Carrara)

Un giorno la Piccola Strega si

alzò con la voglia di cantare e suonare, allora fece colazione, dopo

accese la musica e cominciò a ballare e a suonare la chitarra, suonò

per tutto il giorno. Alla sera senza voce e anche stanca morta, si

addormentò in un attimo e dormì come un ghiro.

La cantina sporca (Andrea) Un giorno la Piccola Strega non trovava il libro delle magie. Allora andò in cantina a cercarlo, ma non trovava niente tranne che polvere, ragnatele e pipistrelli. Allora la Piccola Strega pulì tutto quanto e quando uscì dalla cantina, trovò il libro delle magie …… sotto il letto.

La cantina sporca (Beatrice) Il giorni di Natale la Piccola Strega andò a prendere gli addobbi in cantina, però non li trovò: la cantina era troppo sporca! E così decise di pulirla e sistemarla. -Mamma mia quanto lavoro!- ripeteva. Ad un certo punto gridò :- Finalmente ho finito, posso addobbare la casa, fra topi e ragni li ho trovati. Evviva!!! E ho anche messo a posto tutta la cantina. Dovrei farlo spesso!!-

La strega che pulisce (Giada) Un brutto giorno d’inverno la Piccola Strega, per passare un po’ di tempo, andò in magazzino e vide che era zozzo, pieno di ragnatele e di topi. Quindi si decise e prese uno straccio magico, pulì in due minuti tutto il magazzino. Alla fine fu felice perché non era mai stato così pulito.

La Piccola Strega e il Carnevale in città (Emma Campagnaro) Un bel giorno la Piccola Strega andò in cantina per prendere il vestito di Carnevale ma era talmente sporca che non si vedeva niente.

C’erano un sacco di ragni e topi, così decise di pulire tutto. Allora prese la scopa e cominciò a pulire, dopo un’ora la Piccola Strega aveva finito, allora cominciò a cercare il vestito, lo trovò e lo indossò subito, dopo prese la scopa e andò in città a festeggiare il Carnevale con gli altri bambini. Cominciò a ballare, ballò tutto il pomeriggio poi andò a mangiare una pizza, quando tornò a casa si mise sul divano e dormì come un ghiro.

La strega con troppe cose da fare (Emma Campagnaro) C’era una volta una streghina che aveva 127 anni, le altre streghine avevano 130, 140 anni, lei era la più piccola strega delle sue amiche. -Fra un paio di giorni ci sarà la notte di Valpurga!!!-disse Abraxas. -Sì, ma prima devo pulire la casa, la riunione sarà qui a casa nostra!!- disse la streghina. Abraxas pensò che la Piccola Strega volesse farlo scappare perché quando ci sono le streghe lui deve sempre nascondersi perché le streghe o hanno paura o sono allergiche. Intanto la Piccola Strega fa le pulizie, era così sporco che c’era un topo, tantissime ragnatele, il muro tutto ammuffito, il lampadario rotto e poi anche la Piccola Strega doveva lavarsi. -Mi è voluta un’ora, ma ce l’ho fatta!! Aspetta! Dov’è Abraxas, devo andare a cercarlo, ma dov’è la mia scopa? O no, l’ho buttata via!- Cerca dappertutto, ma non ha guardato nel ripostiglio. La Piccola Strega l’ha trovata, Abraxas però ritornò da solo. Le streghe hanno fatto la riunione e sono andate alla festa e vissero felici e contenti.

Natale con i puffi e con felicità (Rocco) C’erano una volta dei puffi ed era il giorno prima di Natale, tutti si stanno preparando e stavano preparando l’albero con la stella luccicante e le luci. Hanno preparato i biscotti, il latte e cinque carote per le renne.

E’ tutto preparato, è arrivata finalmente sera, tutti sono pronti. Si sentono delle campanelle e si sente:Oh,oh,oh!! E tutti stanno immobili, si sente un tonfo e Babbo Natale entra dal caminetto: è quello di Puffetta. Butta tre regali, poi passa su un altro caminetto. Mentre Babbo Natale è passato su tutte le case, si stancano di stare immobili quindi scendono dal letto ed escono, vedono Babbo Natale e fanno una gran festa.

Lo gnomo dormiglione (Elia) C’era una volta uno gnomo solitario, ma quello gnomo era disturbato dal rumore del vicino, quindi se dormiva non poteva, se voleva fare un riposino non poteva, quindi andò da quel vicino e gli disse:-Caro vicino per favore puoi abbassare il tuo stereo?- E il vicino disse:- Ma come farò ad ascoltare la mia musica?- -Non so, cambia casa-. -E dove?-chiese il vicino -Mmm, idea, nel bosco!!- -Ma ci sono i lupi, vabbè, ok, però dammi due euro-. -Va bene, te li do subito-. Dopo un po’ lo gnomo dormiglione disse:-Come si sta bene senza di lui!! Natale a Puffolandia (Caterina) C’era una volta Grande Puffo, Grande Puffo si era appena ricordato che quella notte sarebbe passato Puffo Babbo Natale. Si mise subito a preparare i biscotti, il latte e infine la sua letterina, poi tutto felice andò a letto. Poi alle tre del mattino uscì fuori in giardino e vide un regalo gigante e gridò.- Evviva! Questo è il Natale più bello!- La mattina guardò fuori dalla finestra, stava nevicando e tutti i puffi lo aspettavano per giocare a palle di neve.

Il puffo e Babbo Natale (Anna) C’era una volta una città dei puffi. Nella città stava arrivando il Natale. Dopo tanti giorni il Natale è arrivato. Però un puffo ha trovato nel suo giardino un pacco gigante, il puffo si è avvicinato però non ha trovato il biglietto; dopo, cerca e cerca l’ha trovato, c’era scritto: “da Babbo Natale.” Il puffo lo portò dentro, dopo lo aprì e dentro trovò Babbo Natale, così Babbo Natale e il puffo giocarono tutta la notte.

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Lo gnomo sotto le stelle (Alessandro) Una bella notte nella casa c’era lo gnomo di nome Mario, poi decise di andare fuori casa a vedere le stelle, a un certo punto cadde un pacco regalo e lo portò dentro casa e lo aprì: era un cannocchiale, lo montò subito e dalla finestra vedeva le stelle.

Uno gnomo simpatico (Carolina V.) C’era una volta uno gnomo di nome Funghetto. Funghetto era molto gentile e generoso. Una notte Funghetto non aveva sonno, allora uscì di casa, si distese sull’erba e si mise a guardare un pacco regalo che aveva portato Babbo Natale, dentro il pacco c’era una bici bianca e rossa. E Funghetto fu molto felice.

I puffi e il giorno di Natale (Ivan) C’erano una volta i puffi, nel villaggio era il giorno di Natale e tutti erano entusiasti, ma qualcuno no: era Gargamella. -Uffa, perché no riesco a prendere i puffi!!!! Chissà che cosa fanno. E così prese il suo cannocchiale e disse:- Mmm oggi è Natale, ne approfitterò per catturare quei maledetti puffi, ah,ah,ah! Così si infilò dentro un pacco regalo e andò al villaggio dei puffi e quando tutti i puffi si erano addormentati, Gargamella balzò fuori e si affrettò a catturare i puffi, ma Grande puffo si svegliò e chiamò Cucciolo (un cane di un mago) e Cucciolo saltò addosso a Gargamella e tutti i puffi furono salvi.

La Piccola Strega (Jacopo) C’era una volta una strega che si chiamava Piccola Strega e anche se era una strega, era buona con tutti. Un giorno la Piccola Strega non sapeva che fare e quindi dopo un’ora decise di suonare un po’, per fortuna in cantina aveva il suo

vecchio violino che aveva milleseicento anni, lo spolverò un po’ e cominciò a suonare, ma la musica era tremenda, la Piccola Strega dopo un po’ si abituò e la musica diventò sempre più bella.

La streghetta che aveva paura (Camilla B.) C’era una volta una streghetta che aveva paura degli animali, quando ne vedeva uno si metteva ad urlare. Un giorno era in giardino a suonare la chitarra e un corvo l’assalì, lei si mise a urlare e intanto il corvo si tappò le orecchie. (Mentre la streghetta urlava: ”Ahhhhhh!!!”) La strega si mise ad urlare così forte da far tappare le orecchie a tutti gli animali:lumache, civette, orsi, cervi, bruchi e lupi. Il corvo le diede in mano il libro di magia e così le disse:”Non avrai più paura degli animali.” Lei rispose di sì, fece la magia e invece di urlare, invitò il corvo a saltarle in spalla. Non si sa come finirà la storia……….

La fontana e l’uccellino (Marco) Un giorno c’era un uccello che ha visto una fontana e pensava che fosse una torta. Così assaggiò un pochino e si accorse che era una fontana.

L’uccellino Martino (Viola C.) C’era una volta un uccellino che si chiamava Martino, lui era tanto piccolo e durante una tempesta era caduto dal suo nido, ma per fortuna sotto c’era una fontana ed era anche fortunato perché sapeva nuotare e dopo la mamma e il papà lo videro e lo portarono nel suo nido e vissero per sempre felici e contenti.

L’uccellino Martino (Carolina P.) C’era una volta un uccellino che si chiamava Martino e un giorno voleva che il suo sogno si avverasse. Il suo sogno era di andare a vedere la fontana delle meraviglie dal vivo e allora andò sopra un albero per due minuti, ma arrivarono dei

gatti e lui doveva scappare a casa, chiuse tutto e rimase là.E i gatti si stancarono e andarono via.

L’uccellino smarrito (Agnese) C’era una volta un uccellino di nome Zippi che era appoggiato su un ramoscello davanti a una fontana. Zippi cadde dentro, aveva le piume tutte bagnate. Dopo un po’ arrivò la Piccola Strega che gli disse:-Che ti succede?- -Sono caduto in acqua non vedi? E mi sono perso!-disse Zippi. -Come ti chiami? Io sono la Piccola Strega e tu?- -Io mi chiamo Zippi-. -Ti aiuto io a riportarti a casa.- -Io abito nel parco –rispose Zippi -Vieni ti accompagno- disse la Piccola Strega. Più tardi arrivarono a casa dell’uccellino e la sua mamma andò ad aprire. -Tu sei la sua mamma?- -Sì grazie, vieni ancora a trovarci.-

L’impegno della Piccola Strega (Camilla S.) C’era una volta la Piccola Strega che si faceva un bagno perché dopo aveva tanti impegni. Quando aveva finito di farsi il bagno si vestì e andò fuori ai suoi impegni. Allora uscì di casa cantando una bella canzone vivace e sopra di lei c’era il suo uccellino!! Ma ad un certo

punto smise di cantare e si fermò lì vicino e osservò con molta attenzione le foglie di una pianta. Ad un certo punto sentì delle voci che dicevano:- Vieni Piccola Strega, vieni qui con noi!! La Piccola Strega alzò la testa e vide i suoi amici fantasmi. Allora volò verso di loro, si salutarono e dopo un po’ raccontò tutta la sua avventura. Allora iniziò:- Prima ho fatto una doccia per rinfrescarmi, poi sono andata fuori casa a canticchiare, poi ho smesso di

canticchiare perché avevo visto una pianta con delle foglie che mi interessavano molto e infine vi ho sentito chiamarmi e sono venuta qui sopra per sentire cosa volevate dirmi.-disse la Piccola Strega accarezzando la testa del suo amico fantasma. La Piccola Strega disse:- Allora cosa volete? Il fantasma minore disse :-Volevamo andare a mangiare un gelato con te e dopo aver finito, andare tutti quanti al parco giochi, ok? -Sì, come no!- disse la Piccola Strega contentissima. Allora la Piccola Strega aveva accettato e andarono a mangiare il gelato e a giocare al parco giochi in santa pace.

La Piccola Strega va a fare una passeggiata (Emma Carrara) Un giorno la Piccola Strega andò a fare una passeggiata nel bosco, per sbaglio inciampò e si fece male all’alluce del piede, allora andò a casa e si fece un bel bagno, dopo andò a preparare la cena, mangiò e alla fine andò a dormire.

Un bel bagno (Francesco C.) Un giorno la Piccola Strega andò a pulire la cantina, che fatica! Dopo un po’ si rese conto di aver finito e disse:- C’è bisogno di un bel bagno. Andò in bagno e si mise in vasca da bagno, dopo un’ora andò a letto e si mise a dormire.

La Piccola Strega è impaurita (Daniele) La Piccola Strega stava facendo una passeggiata nel bosco quando all’improvviso vide una casetta disabitata. Con molta paura la Piccola Strega aprì la porta che fece un cigolio. Con le gambe che tremavano per la paura andò dentro. Era buio e inciampò su una corda. Buttò sangue dal naso e Abraxas per soccorrerla corse a casa e prese del cotone, ritornò

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alla casetta disabitata, diede il cotone alla Piccola Strega e lei se lo ficcò nel naso.

Notte di Valpurga (Daniele) Dopo la punizione della Strega Suprema, la Piccola Strega fece una magia: bruciò le scope delle altre streghe e perfino bruciò le pagine dei libri di magia delle altre streghe così festeggiò la notte di Valpurga da sola in compagnia del suo uccello Abraxas. Festeggiò tutta la notte e quando tornò a casa, si fece il bagno perché era tutta sudata.

Il corvo e l’aquila (Lorenzo) Un giorno la Piccola Strega riceve una lettera dove c’era scritto che era invitata a un ballo in un grande castello sul monte Block. Accetta l’invito e la sera va al ballo. Entra nella sala e inizia a ballare con Abraxas; indossa un vestito viola con i brillantini e un cappello blu a punta con una grande stella gialla. A un tratto le luci si spengono e tutti restano senza parole. La strega Suprema approfitta del buio per fare una magia: trasforma la Piccola Strega in un’aquila. Ritorna la luce e Abraxas si trova per mano con una grande aquila. Abraxas cerca il libro degli incantesimi per far riapparire la Piccola Strega: Finalmente lo trova e torna al castello. Dice la formula magica e a un tratto l’aquila scompare e ritorna la Piccola Strega. Tutti sono felici e si mettono a ballare.

Il gatto cieco (Alessio) Un giorno il gatto cieco della Piccola Strega andò a passeggio ma non si accorse che era nella casa della Piccola Strega e gironzolando e gironzolando andò addosso a un mobile e dal mobile cadde un vaso, la Piccola Strega sentì il rumore e corse per vedere cos’era stato e vide il gatto che aveva rotto il vaso preferito da suo nonno e gli tirò un pugno però si accorse che era il suo gatto cieco e fecero merenda.

La strega e lo scoiattolo (Beatrice) Un giorno la Piccola Strega decise di andare a fare una passeggiata e passò per tutto il paese, salutò tutti i suoi amici. Dopo un po’ andò a finire addosso a un albero e trovò uno scoiattolo e così lo portò a casa e lo addestrò e diventò sua amica e così anche Abraxas.

Il freddo dell’inverno (Andrea) Una giornata d’inverno, la Piccola Strega uscì con Abraxas e dissero: -C’é un freddo!!- Uscirono lo stesso perché dovevano fare la spesa dal fruttivendolo così si incamminarono, arrivarono:-Mi scusi, dovremmo acquistare una mela, una pera, un mandarino e due kiwi.- -Sì, costano sette euro e cinquanta.- -E’ troppo!- disse la Piccola Strega. -Vuole che chiami la polizia?-disse il fruttivendolo. -Ok, te li darò- rispose la Piccola Strega. Così ritornarono a casa.

Parte la musica e finisce la musica (Giorgia) Un giorno ad un uccellino che si chiamava Gino piaceva la musica che veniva da un altoparlante. Ma ad un certo punto la musica smette di andare avanti e l’uccellino si mette a piangere; ma una streghetta lo sente e allora pensa e pensa per farlo smettere di piangere:- Potrei io cantare per lui-. E allora cominciò a cantare e l’uccellino smise di piangere. L’uccellino iniziò a cantare e a ballare.

La Piccola Strega e il lupo (Emanuele)

Un giorno era inverno e la Piccola Strega uscì di casa. Andò nel bosco e in mezzo agli alberi incontrò un lupo che le disse:-Ti mangerò per cena !- E la Piccola Strega rispose:-Sì, ma devi sbrigarti perché fra poco prendo la mia scopa e vado via.- Ma la scopa si è rotta. La Piccola Strega piangeva e il lupo l’aiutò a riparare la scopa. E così il lupo e la strega diventarono amici.

La Piccola Strega e la volpe (Shuting) C’era una volta una strega che si chiamava Piccola Strega. Una mattina prima fa la colazione e dopo va a fare una passeggiata nel bosco e incontra una volpe. La Piccola Strega le dice:-Come ti chiami?- La volpe risponde:-Io mi chiamo Minni-. Insieme giocarono e si divertirono tantissimo e restarono amici per sempre.

I pipistrelli e il sole (Francesco T.) Come in tutte le notti si sentono i pipistrelli, ma in quella notte no! Il giorno dopo spuntò un bel sole, a un certo punto arrivarono dei pipistrelli, il contadino Ivan ha detto: -Pipistrelli di giorno?- Il sole si arrabbiò perché ogni giorno quando c’era lui i pipistrelli arrivavano, così decise che quando era giorno pioveva. Un giorno i pipistrelli si stancarono così decisero di uscire quando c’era la luna, da quel giorno vissero tutti felici e contenti.

Il coniglio e le carote magiche (Viola G.) C’era una volta un coniglio di nome Fulmine. Come tutti i conigli adorava le carote. Un bel giorno vide un campo di carote, ma lui non sapeva che erano magiche e le mangiò. Ma gli venne un gran mal di pancia perché solamente le fate e i folletti potevano mangiarle. Quindi fu costretto ad andare dalle fate a farsi dare il rimedio, ma le fate glielo vietarono perché doveva prima superare due prove. Superate le prove gli diedero l’antidoto e vissero felici e contenti.


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