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strade nuove
anno 2 - n. 15
mensile settembre 2009
Redazione parrocchia San Giuseppe Artigiano
diffusione interna
Materiali e collaborazioni si intendono forniti
a titolo gratuito
sommario
editoriale
pag. 2
Messaggio del
parroco
pag. 3
AC: “sui passi d
i
Francesco”
pag. 4
Il tempo libero
,
una storia
pag. 5
Locandina don
Mazzipag. 7
Ascoltarli si,
viziarli no
pag. 8
Incentivazione
occu-
pazione giovan
i
pag. 10
cosa bolle in p
entolapag. 11
invito acr
pag. 12
finestra simpa
tica pag. 12
………….ben tornati.
Abbiamo appena trascorso una
estate piena di attività, il Pro-
getto Estate Insieme, ideato
dall’Azione Cattolica parrocchiale
e dalla redazione di Strade
Nuove per dare la possibilità ai
nostri parrocchiani di trascorrere
gioiose serate all’insegna della
musica del ballo e di cinema.
Quest’anno la partecipazione è
stata più numerosa, registriamo
con piacere che la gente inizia ad
apprezzare gli sforzi che si fanno
per regalare momenti aggregativi
molto piacevoli.
editoriale
In copertina giovanissimi di AC
della nostra parrocchia che hanno
vissuto l’esperienza del campo-
scuola ad Assisi nei luoghi di San
Francesco. Sullo sfondo la Basilica
di San Francesco.
stradenuove pag. 2
I nostri ragazzi per la prima volta
sono partiti per il camposcuola da
soli, accompagnati solo dai respon-
sabili, diretti sui passi di San Fran-
cesco.
Intanto il Comune ha iniziato i la-
vori di ristrutturazione dei campi e
la realizzazione di un parco adia-
cente alla parrocchia…speriamo
che non diventino opere incom-
piute!
Speriamo che tanti altri decidano di
aderire al progetto di Azione Catto-
lica per rafforzare nel nostro terri-
torio una idea di fede attiva per
rendere viva l’Eucarestia che viene
celebrata nella nostra parrocchia.
messaggio del parroco
Carissimi fratelli e sorelle,
dopo la calda estate ritorniamo a vivere a pieno la vita della
nostra parrocchia. Tanti sono gli impegni e gli avvenimenti che
ci attendono in questo nuovo anno. In questi primi giorni sto incontrando le
varie realtà parrocchiali al fine di giungere, insieme a loro, a costituire il con-
siglio pastorale per poter procedere con la programmazione di tutte le atti-
vità che si svolgeranno nella nostra parrocchia.
Affidiamo le preghiere al nostro santo Patrono San Giuseppe Artigiano, a San
Giovanni Maria Vianney e a San Severo Vescovo, affinchè questo nuovo anno
ci faccia riscoprire attraverso la fede la comunità e la bellezza di camminare
insieme.
Un ultimo pensiero và al mese di ottobre che è dedicato alle missioni e alla
Madonna del Rosario, e ci invita a vivere una vita più intensa di preghiera ed
impegno a favore della evangelizzazione di tutte le realtà vicine e lontane
che attendono l’annuncio della buona novella.
don Salvatore Camillo, parrocostradenuove pag. 3
Camposcuola Assisi24 - 31 luglio 2009
“Sui passi di FrAnCesco” Carissimi ragazzi e ragazze, volete
provare un’esperienza formidabile
che non dimenticherete mai? Vi do
un consiglio: partecipate ad un
camposcuola. Non ve ne penti-
rete!!!
Alla partenza la vostra valigia sarà
vuota, ma al ritorno dovrete se-
dervi sopra per chiuderci dentro le
esperienze, i momenti di allegria
assoluta, le nuove amicizie e le
amicizie più solidificate, e il tutto
condito da un pizzico di amore per
Gesù.
Azione Cattolica
Le nostre orme... sui passi di francesco
Il camposcuola che ho vissuto que-
st’anno sono stati i più bei cinque
giorni dell’intera estate. Diretti “sui
passi di Francesco” non c’era solo il
nostro gruppo di giovanissimi di
AC, ma anche quello della parroc-
chia di Maria SS. delle Grazie. Però
eravamo proprio “sui passi di Fran-
cesco”, nel senso che abbiamo do-
vuto camminare per chilometri a
piedi nelle vie di Assisi per poi ripo-
sarci la sera al convento delle Suore
Angeline e ritrovarci a tavola con le
nostre “benedette” zucchine,
stradenuove pag. 4
che hanno fatto lavorare molto la
fantasia delle suore che ci ospita-
vano. Questo campo ci ha aiutato a
scoprire degli aneddoti sulla vita di
San Francesco, un ragazzo come
noi, con i propri errori e le proprie
vittorie che ha saputo vivere a
pieno la vita. Attraverso i laboratori
e le visite ai luoghi dove è vissuto il
santo di Assisi, ci è sembrato di ri-
vivere insieme a lui l’amore per Dio
e per il Suo Creato. E dopo aver ri-
caricato le nostre batterie di comu-
nione con Dio e con gli altri, siamo
pronti più che mai ad iniziare que-
sto nuovo anno associativo!!!
Ah, quasi dimenticavo.. un grazie di
cuore aglii educatori Cristina, Raf-
faele, Libera e Gabriele che ci
hanno accompagnato in questa
bellissima esperienza.
Anna Sara del Buono
Un professore di filosofia è in piedi davanti alla sua classe, prima della
lezione, ed ha davanti a sé alcuni oggetti.
Quando la lezione comincia, senza proferire parola il professore prende
un barattolo trasparente, vuoto. Comincia ad inserirci dei grossi sassi ir-
regolari finché ce ne vanno e infine domanda agli studenti se sia possibile
aggiungerne altri. Gli studenti rispondono di no: il barattolo è pieno. Al-
lora l’insegnante tira fuori dei sassolini e ne mette dentro alcune man-
ciate, fino all’orlo del barattolo, e ripete la domanda. Alcuni rispondono
che ora il barattolo è di fatto pieno. L’insegnante mostra un sacchetto di
sabbia e scuotendo energicamente il barattolo ne fa entrare una buona
quantità tra sassi e sassolini. Ripete la solita domanda; Gli studenti hanno
capito la lezione: alcuni ardiscono dire che si potrebbe fare anche di più.
L’insegnante sorride in modo complice e scopre una brocca d’acqua; il
barattolo ne assorbe senza traboccare.
A questo punto domanda quale fosse il senso e il significato della meta-
fora mostrata. Una bella studentessa alza la mano sicura e spiega che lo
spazio nel barattolo rappresenta il tempo e i sassi sono gli impegni; chi si
organizza bene, sa trovare il tempo anche quando la giornata sembra
piena zeppa di impegni.
Il tempo libero -
una storia
stradenuove pag. 5
“Nulla di più sbagliato, signorina! -
sorride paternamente l’insegnante
- Le mie intenzioni erano mostrarvi
che se non mettete dentro prima le
pietre, non ce le metterete mai più.
Quali sono le “pietre”? Sono i vostri
cari, la vostra crescita culturale e
personale, i sogni del cuore, una
giusta causa; insegnare o investire
nelle vite di altri, fare altre cose che
amate, avere tempo per voi stessi,
la vostra salute, la persona della vo-
stra vita. Ricordate di mettere que-
ste “pietre” prima, altrimenti non
entreranno mai. Se vi esaurite per
le piccole cose - la ghiaia, la sabbia
- allora riempirete la vostra vita con
cose minori e insignificanti e non
potrete mai vivere veramente le
cose davvero grandi e importanti.
Se non date spazio prima ditutto alle cose importanti,queste rimarranno in-evitabilmente fuori“
da graffitiblog.it
Le opere parrocchiali sono un bene di tutta la
comunità e vanno sostenute con il nostro gene-
roso contributo. Le offerte potranno essere con-
segnate direttamente al parroco o utilizzando il
Conto Corrente postale N°14352710.
stradenuove pag. 6
stradenuove pag. 7
Di emergenza educativa si sente par-lare ormai quasi quotidianamente e ilgradimento della proposta di FamigliaCristiana di una collana di libri dedicatiall’arte di educare (dimostrato anchedalle centinaia di lettere, messaggi e-mail e contatti in Facebook) ne è ulte-riore conferma.
Colpisce che in questi giorni a Milanosia partita un’iniziativa intitolata “Es-sere giovani oggi” che potrebbe essereconsiderata una delle tante se non cisi fermasse a riflettere sul luogo in cuiviene ospitata: l’Hospice Casa Vidas, incui ci si prende cura dei malati termi-nali che non possono più essere assi-stiti a casa.
Se a qualcuno non tornassero i conti eavesse difficoltà a coniugare la sedecon la serie d’incontri con i giovani co-minciata in questi giorni da GiovanniAllevi, che continuerà in futuro conpersonaggi come Daniel Barenboim eDario Fo, basterebbe l’incontro conGiovanna Cavazzoni, fondatrice e pre-sidente del Vidas (www.vidas.it ) cheda 27 anni dà assistenza gratuita a co-loro che non possono essere guaritima curati fino alla fine sì, per com-prendere un collegamento che leispiega così: «Negli anni ’80 l’emer-genza che ci chiedeva prepotente-mente di aprire gli occhi e rendercidisponibili in una città come Milanoera la solitudine di decine e decine dimalati rimandati a casa dagli ospedali,lasciati a combattere la malattia onco-logica o altre, spesso insieme con pro-
blemi di povertà, di emarginazione ocon altri disagi. Avevano bisogno ditutto: cure mediche e attenzione daparte dei volontari e degli psicologi,sostegno per loro e per i familiari e te-rapie contro il dolore... Un impegnoche appariva immane e invece a pocoa poco, in mezzo a tante difficoltà, èstato affrontato. Dopo quasi tre de-cenni ci guardiamo intorno e non pos-siamo non sentire il drammaticoallarme sociale che riguarda i giovani,i comportamenti inquietanti e rovinosidi cui ci parla ogni giorno la cronaca.Hanno un’intera vita davanti a sé esempre più di frequente, invece di co-struirla, la buttano via».
La constatazione condivisa da molti, indifficoltà tuttavia sui modi per trovareil bandolo della complicatissima situa-zione, è stata sufficiente a partire perGiovanna Cavazzoni, madre di due figlie nonna di tre nipoti (a cui negli annisi sono aggiunti decine e decine di ra-gazzi e giovani che hanno voluto go-dere della sua saggezza e bontà e,forse ancor di più, dell’entusiasmo edella caparbietà della ragazza che èstata e che loro riescono a vedere an-cora).
«Non possiamo fermarci a lamentarequel che ai ragazzi d’oggi abbiamo tra-mandato: che nella vita valgono il suc-cesso, il denaro, il sesso, la bellezza ela salute», dice. «Sentirsi falliti, inade-guati o perdersi nello sconforto infi-nito non serve a nulla. Megliocominciare da un piccolo passo: creare
ascoltarli si, viziarli no
stradenuove pag. 8
quello che noi chiamiamo “clima”,come ci insegnava la nostra responsa-bile quando da ragazza facevo la vo-lontaria al Piccolo Cottolengo, cheospitava i mutilatini di Don Gnocchi: civogliono tempo, tranquillità, fiducia e,diciamola forte questa parola,ascolto».
Pronunciata da Giovanna Cavazzoni, acui i ragazzi, anche se entusiasti di Al-levi, chiedevano se potevano essereadottati come nipoti, la parola ascoltosembra perdere la patina di ovvietà egenericità che negli anni ha rischiatodi renderla sempre più opaca: «Se glidiamo tempo, e lo dico anche allemamme d’oggi e alle nonne che tantopossono aiutarle, se creiamo il climaadatto, se sappiamo dire anchequell’”ho sbagliato” che molti non rie-scono a pronunciare, i ragazzi avrannomodo di cominciare ad aprirsi anchecon gli adulti, ad accettare pure qual-che “no”, un’altra parolina che sembraormai impossibile da dire anchequando si è messi di fronte a richiesteun tempo impensabili, di soldi, di li-bertà assoluta o, peggio ancora, delterzo cellulare».
Ascolto, confidenza, attenzione, pa-zienza, attesa sono parole che ritor-nano nel discorso di GiovannaCavazzoni: per ognuna ha un episodio,che sia tratto dalla vita di mamma o dinonna, di insegnante in una casa dirieducazione, di volontaria accanto achi vive la fine della vita.
Ci vorrebbe un video con l’audio per-ché il cronista non dimenticasse chesono i testimoni di questa tempra a
educare i giovani, semplicemente conil loro esserci. La vita vera, del resto, èla pretesa che tutte le mamme hannoquando si parla del futuro dei loro figli,perché di teorie astratte sono lastricatidecenni che non hanno reso certa-mente più facile crescere gli uomini ele donne di domani.
Non rimarranno deluse, dunque, dallalettura del volume in vendita questasettimana con Famiglia Cristiana, incui Osvaldo Poli fa parlare madri, de-luse, frustrate, spremute nelle forze,colpevoli, semplicemente “di avereamato troppo”. «Rivedono le loroestenuanti fatiche e sono colte daldubbio di essere state troppo disponi-bili anche quando non era forse op-portuno o necessario», racconta lopsicologo e psicoterapeuta, che datempo sostiene una linea educativa re-frattaria al voler essere “amici”, o piùsemplicemente “simpatici”, ai figli(basti pensare ad altri suoi testi moltoapprezzati dai genitori: Non ho pauraa dirti di no e Né asino né re, delleedizioni San Paolo). «Sono mammeche amano male, pensando diamarli troppo. Amano in modosbagliato senza tener conto dellamisura, del limite che ogni amoreautentico impone».
Renata Madernada “Famiglia Cristiana”
stradenuove pag. 9
incentivazione occupazione giovaniCon un avviso a firma del Sindaco, avv. Gianfranco Savino, del Vice Sindaco con delegaalle Attività Produttive, Primiano Calvo, e dell’Assessore alle Politiche Sociali, Ma-rianna Bocola, l’Amministrazione Comunale di San Severo ha informato la cittadi-nanza in ordine al contributo regionale per la creazione di nuova occupazione. Eccoil testo integrale della comunicazione. Con atto del Dirigente del Servizio Lavoro e Cooperazione della Regione Puglia n. 472dell’11 settembre 2009 è stato approvato l’Avviso pubblico per l’incentivazionedell’occupazione dei giovani inoccupati/e o disoccupati/e da inserire in Impreseoperanti nell’intero territorio regionale, così come previsto con DGR n. 1567 del09/09/2009.Il presente Avviso ha lo scopo di promuovere nell’intero territorio della regione Puglial’occupazione stabile dei lavoratori attraverso incentivi di natura economica alle im-prese che hanno assunto o assumono nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre2009, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, full-time o part-time non in-feriore a 30 ore settimanali, soggetti svantaggiati, residenti in Puglia.Sono ammesse a presentare proposte progettuali le imprese, aventi sede legale e/oproduttiva nel territorio della regione Puglia, le imprese di ogni dimensione, chesvolgono attività economiche, le cooperative, i consorzi di piccole e medie impresecon attività esterna, aventi sede legale e/o produttiva nel territorio della RegionePuglia.Gli interventir la quota trasferita alle Regioni per le azioni di politiche attive per unimporto pari a € 3.000.000,00 per “Incentivi all’assunzione di soggetti svantaggiatiresidenti in Puglia”. L’intensità massima dell’aiuto concedibile sotto forma di integra-zione al salario per ogni assunzione a tempo indeterminato non deve superare il 50%del costo salariale lordo calcolato nei dodici mesi successivi all’assunzione e comun-que non superiore a € 12.000,00 per ogni assunzione effettuata a tempo indetermi-nato full-time. In caso di assunzione a tempo indeterminato part-time non inferiorea 30 ore settimanali, il contributo verrà riparametrato in proporzione alle ore con-trattuali.Le domande di accesso agli incentivi potranno essere presentate fino ad esauri-
mento risorse, a mano o a mezzo servizio postale, mediante raccomandata con ri-cevuta di ritorno, in triplice copia cartacea e n.1 copia in formato elettronico su cdrom, pena l’esclusione, al seguente indirizzo:REGIONE PUGLIA: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, Lavoro e Innovazione - Servizio Lavoro e Cooperazione
- Ufficio Politiche attive per l’occupazione - Viale Corigliano 1 - Zona industriale - 70123 - B A R I.
Le informazioni in ordine al bando potranno essere richieste alla sig.ra Rossella Pierini - Servizio Lavoro, Viale Cori-
gliano 1 Zona industriale – Bari, il martedì e il giovedì dalle ore 10,00 alle ore 13,00; numero telefonico:
080/5405479, indirizzo email: [email protected] Il Portavoce(dott. Michele Princigallo)
stradenuove pag. 10
Cosa bolle in pentola?
INGREDIENTI
250 g di farina;
150 g di zucchero;
1 kg di mele tagliate a fette sottili;
50 o 70 g tra gocce di cioccolato e
frutta secca (nocciole, noci, man-
dorle tostate);
2 uova intere;
1 bicchierino di liquore “Strega”;
1 bustina di lievito “Pane degli An-
geli”;
1 buccia di limone grattugiata;
un pizzico di sale;
TEMPO
1 h 30 min circa
PREPARAZIONE
All'inizio sbattiamo le uova con lo zucchero e aggiungiamo un pizzico di
sale. Poi aggiungiamo la farina, la buccia di limone grattugiata, versiamo
un bicchierino di liquore e il lievito e amalgamiamo il tutto. Infine aggiun-
giamo la frutta secca, le gocce di cioccolato e fette di mela, avendo cura
di lasciarne alcune da mettere sopra la torta, prima di infornarla. Poi ver-
siamo il tutto in una teglia ben imburrata , disponiamo le fettine di mele
rimaste sulla torta e inforniamo a 180° per 50 minuti.
E adesso...BUON APPETITO!!!
Felicia Marchitto
"Uno dei grandi svantaggi della fretta è che
porta via tanto tempo".
(Gilbert Keith Chesterton)
stradenuove pag. 11
Si ringrazia tutti coloro che
hanno contribuito alla realizza-
zione di questo numero.
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dite.
La redazione si riserva il diritto
di sintetizzare gli articoli e le ru-
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