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Strade sicur e per i bambini · 2006-03-27 · una mobilità per tutti, creare percor-si sicuri...

Date post: 13-Jul-2020
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a cura di Fabio Masotti e Nadia Zanoni Federazione Italiana Amici della Bicicletta Strade sicure per i bambini Strade sicure per i bambini www.bimbimbici.org
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a cura di Fabio Masotti e Nadia Zanoni

Federazione ItalianaAmici della Bicicletta

Strade sicure per i bambini

Strade sicureper i bambini

www.bimbimbici.org

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P erché questa pubblicazione?

B imbimbici è una iniziativa FIAB riservata ai bambini che si tiene

ormai da anni in una domenica del mese di maggio. Bimbimbici

affronta il tema della mobilità nella sicurezza con un’attenzione particolare a tutti

quei soggetti che, come appunto i bambini, in assenza di una politica attenta alle

esigenze dei vari utenti della strada, trovano sempre maggiori ostacoli a muoversi in

autonomia e sicurezza.

I l quaderno intende proporsi come una sorta di carta di identità di questa

iniziativa, un modo semplice di presentarsi a tutti, sia a chi nel passato

ha già organizzato Bimbimbici, sia a chi non lo ha fatto, magari perché ancora non

ne conosce i contenuti e le finalità.

A bbiamo voluto ripercorrere sinteticamente questi sei anni di esperienze

comuni raccogliendo alcuni interventi di associazioni FIAB,

amministratori comunali, operatori scolastici, medici che ci parlano di ciò che

Bimbimbici ha significato nella loro realtà, delle loro esperienze, dei loro progetti per il

futuro.

C i auguriamo che questa pubblicazione riesca a rispondere al bisogno

di far conoscere più approfonditamente Bimbimbici, di chiarire come

questa iniziativa, pur nella sua specificità, sia strettamente legata ai complessi temi del

“muoversi in città” e di prospettare un’idea di città capace di superare i guasti e i

limiti, ormai evidenti a tanti, della concezione autocentrica della mobilità.

FIABBimbimbici pag. 4

Fabio MasottiBimbimbici e la sua storia pag. 7

Luisa, mamma dell’Istituto “I.Calvino” MilanoAndiamo a scuola da soli. Percorsi sicuri a piedi e in bicicletta pag. 10

Maria Rosa Pavanello,Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mirano (Ve)Pedibus, per una città più sana e vivibile pag. 12

Scuola media “L. Coletti”TrevisoLa scuola promuove nuove forme di mobilità pag 14

Emanuela Alberini, Presidente Associazione La Città Possibile FVGStrada facendo pag 16

Gruppo scuola AdB VeronaEducazione alla mobilità pag. 17

Maria Bellocci, professoressa Facciamo cerchio pag. 18

Roberto Romizi, Presidente Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE ItaliaDanila Scala, Responsabile Settore tecnico Cedif - ARPATEffetti dei trasporti sulla salute pag. 20

Elenco delle associazioni aderenti alla FIAB-onlus pag. 22

SSommario

Bambini e bicicletteè il secondo “quaderno diecologia urbana” pubblicato dallaFIAB nel novembre 2002 cheaffronta i temi della mobilità deibambini nei centri urbani. Ilquaderno si articola in quattroparti: la prima è dedicata atestimonianze sul rapportobambini-bicicletta. La secondapropone contenuti tecniciindispensabili per affrontare i temidella mobilità e presentaBimbimbici; la terza e la quartasuggeriscono rispettivamenteesperienze e percorsi didattici sul tema della mobilità.

Gli autori degli articoli presentinel quaderno Bambini ebiciclette sono:

Ivano BertiAlessandro CovattaBeppe FerrariFabio MasottiDario ManuettiRossana PalazziMarco PassigatoMarco PierfranceschiAndrea SattaMimmo SchiattoneNadia Zanoni

Per ricevere una copia del quaderno Bambini e Biciclette consulta la sezione“Emporio FIAB” nel sito www.fiab-onlus.it

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A

Cos’è BimbimbiciBimbimbici, iniziativa della FIAB indirizzata ai temi della mobilità sicura per i bambini,incomincia la sua avventura nel 2000.

Federazione Italiana Amici della Bicicletta

A nche se fortemente connotata,in quanto rivolta ad un settore

specifico -i bambini-, fin dal suo na-scere si inserisce nel più vasto quadrodi proposte che la FIAB porta avantisul tema della “mobilità urbana”, ma-teria articolata che non riguarda solole modalità di spostamento motoriz-zate - come comunemente quanto

impropriamente si intende in Italia avari livelli, non escluso, di frequente,quello politico - ma che, al contrario,interessa tutto il complesso tema diargomenti che attiene alle più diverseforme del muoversi all’interno di unacittà.

A proposito di mobilità urbanain questi ultimi anni abbiamo

assistito ad un suo progressivo peg-gioramento che, tra l’altro, ha resosempre più difficile la circolazione di

chi sceglie di spostarsi in bicicletta o apiedi. E se si escludono talune inevi-tabili quanto non risolutive restrizioniche per lo più riguardano il trafficoautomobilistico nei centri storici ( tar-ghe alterne, chiusure totali in deter-minati giorni della settimana ), la si-tuazione nelle periferie urbane e neiquartieri residenziali si è aggravata

ancora di più, in as-senza di una strategiadi moderazione deltraffico inserita in unquadro più ampio dilegislazione della mo-bilità.In questa situazionegli anziani, i portatoridi handicap, i bambi-ni, i pedoni e i ciclistirisultano sempre piùemarginati e vissutidagli utenti motoriz-zati della strada comeuna sorta di impedi-

mento al libero, incontrollato e sem-pre più caotico traffico auto/moto.

L a FIAB, Federazione cui aderisco-no più di ottanta locali associa-

zioni cicloambientaliste, è da sempreattenta ai temi della mobilità - in parti-colar modo di quella ciclistica - e inte-ressata a tutti quei progetti che in ge-nerale tendono a facilitare gli sposta-menti alternativi a quelli motorizzati.Di conseguenza, l’impegno della Fe-derazione si è indirizzato sui temi che,

potremmo dire, “favoriscono la coesi-stenza” tra i vari modi di trasporto (bi-ciclette, a piedi, auto e moto privati,trasporto pubblico) e che spingonoverso la moderazione del traffico,comprese le soluzioni rivolte alla rea-lizzazione di piste ciclabili, e versouna proposta complessiva che guardaad un progetto di città, di spazi urbanie di mobilità meno autocentrico.Riqualificare le strade, creare spaziverdi, aprire le strade di quartiere aduna mobilità per tutti, creare percor-si sicuri casa-scuola per i bambini:sono questi gli obiettivi che la FIABsi propone di raggiungere, obiettiviche hanno trovato nell’iniziativa“Bimbimbici” un fertile terreno di in-contro che si è fatto strada, che è cre-sciuto e che negli anni è riuscito acoinvolgere tante e diverse realtàdell’associazionismo, del mondo del-la scuola e della politica.

B imbimbici, dicevamo, nasce nel2000; la strada si presentava in

salita, fatta di una realtà in cui l’atten-zione alla mobilità sicura ed autono-ma dei bambini era patrimonio di po-chi ed in cui la progettualità urbanisti-ca, pur riconoscendo i guasti del mo-dello di mobilità motorizzata, nonriusciva a tradurre in atti concretiquello che, almeno a parole, indicavacome problema non più rinviabile. Per i bambini nelle città degli adulti, icui ritmi di vita sono modellati suglispostamenti individuali, gli spazi per

andare a scuola da soli e muoversi inautonomia risultano pressoché nulli.Ai più piccoli rimane, si fa per dire,l’alternativa della dipendenza asso-luta dall’adulto che li “trasporta” daun luogo ad un altro, sempre e co-munque in auto. Se le strade risultano non sicure, ilgenitore crede di “proteggere” il pro-prio figlio impedendogli di cammina-re o pedalare da solo, ma risulta evi-dente che la “soluzione auto”, inveceche risolvere i problemi, li accentua,alimentando una spirale perversache intasa ancor più le strade di auto,le svuota della presenza della gente esoprattutto rende il movimento deibambini assolutamente impossibile. Relativamente a questo ultimo punto,le statistiche ci parlano di una condi-zione dell’infanzia inquietante: ibambini tendono, o meglio sono co-stretti, a passare le loro giornate in

ambienti chiusiche si chia-

mano scuola e casa, da cui escono so-lo se accompagnati da adulti. Conse-guenze: mobilità fortemente limitata erelativi problemi di salute.

B imbimbici nasce all’interno ditale contesto e dal 2000 ad oggi

il messaggio che abbiamo continuatoa proporre con entusiasmo - mobilitànella sicurezza - ha iniziato a circola-re e ad incrinare il muro delle abitudi-ni consolidate. La città di Bimbimbici è una cittàanche dei bambini, concepita ancheper le esigenze dei più piccoli, pro-gettata con spazi aperti al gioco, constrade disegnate per le auto ma an-che per i ciclisti e per i pedoni, convaste zone vietate al traffico motoriz-zato. Una città solidale, insomma,profondamente diversa da quella at-tuale, in cui il bambino possa sentirsisicuro nei suoi spostamenti ed in gra-do di riconquistare quell’autonomiache oggi gli è negata.

E’ in questa ottica che gli slo-gan “strade sicure per ibambini” e “percorsi si-curi casa-scuola” si so-no proposti, affermati ne-gli anni e diventati una ri-

conoscibile e ricono-sciuta carta di identitàdi Bimbimbici, inizia-tiva che prevede unapedalata cittadina mache in molti casi si ar-ticola in precedenti

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Abbiategrasso (MI)Agordo (BL)Albinea (RE)Albisola Marina (SV)Albisola superiore (SV)Arezzo (AR)Arzano (NA)Ascoli Piceno (AP)Bagni di Lucca (LU)Bari (BA)Bellizzi(SA)

Belluno (BL)Bergamo (BG)

Bitritto (BA)

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N

Bimbimbici: come ènata e cresciutal’iniziativa FIABBimbimbici vede la luce nel 2000 e si propone qualemanifestazione nazionale della FIAB attenta ai temidella mobilità e rivolta specificatamente ai bambini.

Fabio Masotti - Responsabile FIAB per Bimbimbici

N el 2000 Bimbimbici fu unascommessa in quanto in pochi

credevamo nelle potenzialità di unamanifestazione che si rivolgeva esclu-sivamente ai più piccoli. Furono 32 lecittà che aderirono intorno allo slo-gan “Per una città a misura dibambini, pedoni e ciclisti. Bambi-ni a scuola in bicicletta”.Domenica 7 maggio il giornale la Re-pubblica, cronaca di Milano, così tito-lava il suo articolo su Bimbimbici: “Lacittà a motore spento oggi accende lafantasia”; il Corriere della Sera scrive-va “Domenica a piedi, festa di giochie concerti”. In questi due titoli si puòrintracciare l’anima di quella primaedizione che fu una domenica di fe-sta, di libere pedalate e di proposteper una mobilità diversa; sicuramenteun successo al di là delle più roseeaspettative.

N el 2001 Bimbimbici si presen-ta più sicura di se stessa ed

anche la FIAB è più disinvolta nelproporre la “sua” manifestazione allescuole, agli insegnanti, ai genitori deibambini. Anche lo slogan della mani-festazione, “Per una città solidale.Percorsi sicuri casa-scuola”, faesplicito riferimento ad obiettivi lega-ti direttamente alla sicurezza deibambini nell’andare a scuola. Nel de-pliant che verrà distribuito in centi-naia e centinaia di scuole di tutta Ita-lia si può leggere: “L’uso della bici-cletta consente al bambino di acqui-sire autonomia e di esplorare gli spa-zi intorno a sé, mettendo in gioco

importanti abilità psicomotorie”. I risultati di adesione sono entusia-smanti: rispetto al 2000 le città che or-ganizzano Bimbimbici raddoppiano.

N el 2002 sono quasi cento lecittà grandi e piccole che ade-

riscono all’iniziativa FIAB che si pre-senta con lo slogan “Per una cittàsolidale. Strade sicure per anda-re a scuola”.Ma oltre al dato in termini di adesio-ni, è questa l’edizione che fa cono-

scere Bimbimbici in Europa, aBruxelles, al seminario “Bambini emobilità: una questione di salute”organizzato dall’European Cyclist’sFederation. In quell’occasione laComunità Europea fa propria l’ini-ziativa FIAB, illustrata dal presiden-te Luigi Riccardi, riconoscendonel’alta valenza educativa. Testual-mente in francese: “La FIAB donneaux enseignants et aux élèves l’oc-casion de participer à un project

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Bologna (BO)

Bra (CN)Brescia (BS)Cagliari (CA)Campobasso (CB)Cardano al Campo (VA)Caronno Varesino (VA)Casalecchio

di Reno (BO)Castelfranco Veneto (TV)Castellana Grotte (BA)

Castelmaggiore (BO)Castenaso (BO)Castrignano del Capo (LE)Catania (CT)

“momenti preparatori” che voglionodire attività didattiche e momenti dieducazione alla mobilità all’internodelle scuole.

I primi interlocutori di Bimbimbicisono il mondo della scuola, quello

della politica e dell’associazionismo. Il mondo della scuola, coinvolto findalla seconda edizione di Bimbimbi-ci, ha risposto in maniera convinta,grazie anche ad un lavoro capillare

che, soprattutto in alcune realtà, i vo-lontari delle locali associazioni FIABhanno portato avanti con intelligenzaed impegno. Insieme ai docenti di classe sono statipreparati specifici percorsi didatti-ci, organizzate giornate di cono-scenza della bicicletta; in collabora-zione con il corpo di polizia munici-pale sono stati strutturati corsi dieducazione stradale ed educazio-ne alla mobilità. In qualche caso so-no state proposte cicloescursioni incittà e vere e proprie pedalate di unoo più giorni. Oggi possiamo constatare con soddi-sfazione che in talune realtà dovenon è presente un gruppo locale

FIAB sono proprio le scuole che or-ganizzano in prima persona Bimbim-bici, che sollecitano il rapporto con ivolontari FIAB, che propongono alleautorità comunali progetti di percorsisicuri casa-scuola elaborati con ibambini.

A nche il mondo della politica èpassato in questi anni da una

generica curiosità per Bimbimbici adun preciso interesse e ad un coinvol-

gimento sempre più marcato nell’or-ganizzazione della manifestazione. Incerti casi si è raggiunto l’obiettivo direalizzare percorsi ci-clopedonali casa-scuo-la. Conferma di tutto ciòsono le adesioni semprepiù numerose di ammini-strazioni comunali nellapromozione della nostrainiziativa. E’ ovvio che una delle fi-nalità che la FIAB si pro-pone è il coinvolgimentodel mondo della politica,indispensabile per realiz-zare obiettivi sui temi del-la mobilità di cui parlava-

mo in precedenza. La realtà ci portaad essere ottimisti per il futuro e aguardare con interesse le scelte chesempre più di frequente prevedonoprogetti di moderazione del traffi-co.

A ltro aspetto che vogliamo se-gnalare è l’attenzione crescente

con cui il mondo del volontariato edell’associazionismo guarda a Bim-bimbici. Il rapporto tra FIAB ed asso-ciazioni ambientaliste o anche di altranatura - ad esempio il mondo dellamedicina - è comunque foriero di in-teresse verso Bimbimbici e di ricercadi comuni iniziative e momenti cultu-rali attraverso cui poter far crescere eprendere forma agli obiettivi propridella nostra proposta.

U ltima annotazione. Dal 2000 al2005 Bimbimbici è cresciuta

prepotentemente per numero diadesioni, si è radicata su tutto il terri-torio nazionale, riuscendo a coinvol-gere grandi e piccole città del nord,centro e sud Italia. Questa è una ca-ratteristica significativa che mette inluce il bisogno generale di un ripen-samento collettivo sui temi della mo-bilità non più confinati nelle grandicittà o in specifiche aree del territo-rio italiano - magari quelle più indu-strializzate - ma ormai comuni a tan-te realtà.

Qui sopra Gigi Riccardi (presidente FIAB) e MichelleHunziker, testimone di Bimbimbici 2005.A sinistra altri testimoni delle edizioni precedenti:Claudio Bisio, Natalia Estrada, Federico Taddia.

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L a sesta edizione dell’8 maggio2005 segna in un certo senso il

definitivo coronamento di un proget-to ormai affermato e conosciuto a li-vello nazionale che ha una sua preci-sa connotazione nel campo della mo-bilità urbana. “Strade sicure per ibambini”: intorno a questa idea si ri-trovano città e piccoli centri, ammini-strazioni comunali e associazioniFIAB che lavorano insieme intorno aprogrammi concreti.Bimbimbici, lo possiamo dire con as-soluta certezza, è a questo puntoun’iniziativa “adulta” che si ponel’obiettivo di dare forza e realizzazio-ne alle idee che la supportano. Si fastrada la necessità di trasformare lapedalata cittadina in un qualcosa chesedimenti progetti e che ottenga risul-tati concreti. L’obiettivo di fare dellenostre strade tracciati sicuri per ibambini è la condizione, e nello stes-so tempo la finalità ultima, per cuiBimbimbici possa ancora crescere eproporsi all’opinione pubblica, almondo della politica e a quello dellascuola come progetto complessivo,condivisibile e realizzabile. In tante città le associazioni o gli entiche organizzano Bimbimbici hannoormai chiaro che al di là del momen-to ludico, in cui si incontrano e peda-lano insieme bambine, bambini, ge-nitori e insegnanti, c’è la necessità di“fare il salto”. Proprio per questo la FIAB, per il se-condo anno consecutivo, organizza aBologna, un incontro che possiamodefinire “preparatorio” in cui si con-frontano esperienze e si verificano irisultati localmente ottenuti. Il giornodella pedalata Bimbimbici si presentacosì con le idee più chiare e con laforza di chiedere agli amministratorisoluzioni in grado di favorire sposta-menti sicuri per i bambini.

Q uesta, in modo necessariamen-te sintetico e semplificato, la

strada e l’esperienza che Bimbimbiciha percorso fino ad oggi. E’ da quelloche abbiamo seminato e che abbia-

mo ottenuto che dobbiamo ripartireper arricchire le nostre idee e soprat-tutto per trovare la forza di piegare leresistenze di chi, con le più diversequanto deboli motivazioni, continuaa ragionare in termini adulto/auto-centrici e a credere che mobilità sicu-ra significhi esclusivamente casco,cinture, strade a più corsie, rispettodella segnaletica. Noi siamo invece convinti che mobi-lità nella sicurezza voglia dire cam-biare i parametri di riflessione edestendere il raggio di interessi dallasola mobilità motorizzata, per lo piùprivata, a quella che interessa il mez-zo pubblico, il pedone e il ciclista.Tutti siamo utenti della strada e tutti

dobbiamo capire che fino a quandola legislazione continuerà ad interes-sarsi solo di alcuni soggetti la mobili-tà rimarrà non sicura e caotica, rele-gando categorie importanti di cittadi-ni nel ghetto della esclusione. In base a questa nefasta e consolidataottica i bambini, più di altri, risultanoi più penalizzati. In altre parole i “nonutenti” della strada per eccellenza,proprio perché espulsi dalle strade edalle piazze delle nostre città e deinostri paesi. Il loro riappropriarsi delle strade, apiedi o in bicicletta, certamente in au-tonomia, è il progetto ultimo dellanostra manifestazione nazionale.

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Cavriago (RE)Cesena (FO)Ciampino (RM)Codroipo (UD)Colle Val D'Elsa (SI)Collegno (TO)Crevalcore (BO)Cuneo (CN)Ferrara (FE)Firenze (FI)

Gardone Val Trompia (BS)

éducatif de sensibilisation à la mobi-lité alternative”. Il responsabile nazionale FIAB perBimbimbici, Fabio Masotti, scrive perl’occasione che Bimbimbici si presen-ta come proposta le cui finalità tendo-no a “ creare ambienti solidali e aper-ti, all’interno dei quali la sicurezza siaobiettivo forte e prioritario tanto piùnecessario in quanto oggi nelle realtàurbane i valori e gli stili di vita spin-gono a progressive destrutturazionidegli spazi un tempo destinati alla so-cialità”. Nel 2002 un segnale forte viene dalleamministrazioni comunali che per laprima volta aderiscono “in massa” al-la proposta FIAB, dal nord al centroal sud Italia. Le quasi cento città coin-volte si trovano idealmente unite daun filo colorato che attraversa la peni-sola, facendo della pedalata FIAB unamanifestazione nazionale.

2 003. “Strade sicure: a scuolain bicicletta”. Questo lo slogan

della quarta edizione di Bimbimbiciche segna, in qualche modo, una

svolta per le associazioni FIAB cheorganizzano, ormai entusiaste, la ma-nifestazione. La svolta significa l’im-pegno determinato nei confronti delmondo della scuola che percepisceBimbimbici come momento educati-vo che propone percorsi didattici suitemi della mobilità sicura. Per meglio preparare l’evento, nel

novembre 2002 la FIAB stampa“Bambini e Biciclette”, qua-derno di ecologia urbana incui si alternano articoli di pro-poste per il rilancio dell’usodella bicicletta in città ad altripiù specificatamente rivolti al mondodella scuola, veri e propri laboratorididattici che propongono realizzazio-ni di percorsi sicuri casa-scuola e piùin generale una cultura che affronti itemi della mobilità urbana con oc-chio attento a tutti gli utenti della stra-da, bambini compresi.Questo sforzo viene ripagato conadesioni sempre più consapevoli diamministrazioni comunali, circoli di-dattici e associazioni del volontariatoche mettono in campo le loro diverseprofessionalità e capacità e il loro en-tusiasmo. Le città che aderisconosfondano per la prima volta “ quota100”, in una dimensione nazionaleche va da Trento fino a Catania, toc-cando tutte le più grandi città, ma an-che tanti paesi che si dimostrerannonelle successive edizioni lo “zoccoloduro” su cui fare affidamento.

B imbimbici 2004vedrà scendere

in campo ben cento-ventiquattro città in-torno allo slogan“Bambine e bambinisi fanno strada. Al-legri e sicuri in bici-cletta”.La FIAB ormai non èpiù sola: “Arciragaz-zi” dà per la primavolta il suo patrociniomentre l’associazione“Medici per l’am-

biente” rinnova il suo sostegno dopoil patrocinio del 2003. Sicurezza e sa-lute sono due temi che si saldano alladifficoltà crescente per tutti di spo-starsi all’interno delle città sempre piùcostrette a confrontarsi con l’abuso,assolutamente generalizzato, delmezzo privato motorizzato. Città chesoffocano di traffico e conseguente

inquinamento atmosferico e acustico,causa di allergie e difficoltà respirato-rie che colpiscono in primo luogoproprio i più piccoli. Sicurezza, salutee lotta all’inquinamento per una mo-bilità diversa sono i temi che tengonoinsieme associazioni che operano incampi diversi e che attraverso la loroadesione a Bimbimbici recuperanoun percorso comune. La FIAB vieneufficialmente invitata a partecipare aconvegni di medici, mentre operatoridella salute entrano nelle scuole aparlare di salute e mobilità: un “me-ticciato” importante che riesce a met-tere intorno ad uno stesso tavolooperatori che di solito non sono abi-tuati a confrontarsi su temi che riten-gono “estranei”. Nel 2004 sono decine e decine di mi-gliaia i bambini che scendono in stra-da a pedalare gioiosamente per unacittà più umana, più sicura e meno in-quinata.

S ul fronte scuola, il lavoro dellaFIAB ottiene importanti ricono-

scimenti e raggiunge concreti obietti-vi. A mo’ di esempio, ricordiamo l’ini-ziativa “Bici Bus” a Reggio Emilia,una sorta di scuolabus a due ruoteche permette a oltre cento bambini diandare a scuola accompagnati dai vo-lontari di “Tuttinbici-FIAB”, o anchele proposte didattiche, ludiche ededucative che il gruppo FIAB di Mi-rano, provincia di Venezia, organizzanella scuola dell’obbligo. Elencare tutte le realizzazioni non èpossibile, ma il lavoro nelle scuole èormai una pratica radicata, ancorchéassolutamente impegnativa, che sipropone di raggiunge risultati impor-tanti per la realizzazione di percorsiciclabili e attività di educazione aduna mobilità sicura.

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Andiamo a scuola da soli.Percorsi sicuri a piedi e in biciclettaTre giorni di accompagnamento degli allievi dell’Istituto “I. Calvino” di Milano

Luisa - una mamma “accompagnatorevolontario”

un tagliandino da compilare perchi si offre come volontario comeaccompagnatore anche solo perun giorno;

l prepariamo cartelli stradali delle“Fermate”, in cartoncino, da affig-gere ai pali con scritte alcune spie-gazioni che pubblicizzano l’inizia-tiva.

Per i volontari un enorme aiuto arrivadai volontari di CICLOBBY e ARCI-RAGAZZI. Sono ristudiati i percorsi ele fermate in modo da creare ungruppo il più grande possibile che ar-rivi tutto insieme davanti a scuola.

O biettivo: intasare di biciclettee bambini il marciapiede del-

l’entrata della scuola, così se lo abbia-mo intasato noi non lo potranno inta-sare quelle decine di auto che tutte lemattine parcheggiano dappertuttoper fare scendere i bambini, e creanoingorghi urlanti di clacson e smogche ti rovinano la giornata. No, scher-zo! Non è propriamente questol’obiettivo, ma siamo sicuri che piùbambini a piedi e in bicicletta ci sa-ranno meno macchine ci saranno lì ingiro, quindi ben venga!

1° GiornoDunque: ore 8.00 ritrovo alla nostrafermata. Andiamo!Distribuiamo i caschetti ed i giubbetti.Ad un incrocio incontriamo il gruppodi un’altra fermata. Ci aggreghiamo ecosì tutti insieme arriviamo all’entratadi scuola.

2° e 3° giornoGli altri giorni l’esperienzasi ripete, anzi molti bambiniche il primo giorno nonhanno partecipato, il secon-do e il terzo vengono ancheloro con le biciclette cosic-ché il gruppo è sempre piùnumeroso e festante. La cosa più bella che è ac-caduta è che finita l’iniziati-va per gli altri due giorni di

scuola moltissimi dei bambini hannocontinuato a venire in bicicletta, con iloro caschetti e giubbetti e direi chequesto è stato il risultato più soddisfa-cente.

E per terminare ecco i risultati raggiunti0 gli incidenti capitati (magnifico!)1 solo insegnante ha partecipato al-

l’iniziativa2 le riunioni ufficiali del gruppo di

organizzatori3 i giorni della durata dell’evento 8 il numero di rastrelliere che sono

state regalate alla scuola35 i volontari accompagnatori 78 i bambini cha hanno partecipato a

piedi!! 115 i bambini che hanno partecipato

in bicicletta!!!

E per finire la canzoncinaMa quanto è bello andare in

biciclettaPedalando tutti insieme senza fretta

Ma quanto è bello andare a scuola in bici

Aggregati con me, poi me lo dici

Su, forza amico mio, dammi la mano

se non vuoi andare in bici Noi camminiamo

Su, forza amico mio, noi ti aspettiamo

Ricorda che comunque andiamo piano

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Genova (GE)

Grignano (PT)Grosseto (GS)

Gubbio (PG)Imola (BO)Jesolo (VE)La Spezia (SP)Lodi (LO)

PP er tre giorni – dal 19 al 21 set-tembre nell’ambito del cartello-

ne di eventi di Lombardiainbici2005 - gli allievi dell’Istituto Com-prensivo “ I. Calvino” di Milano so-no stati accompagnati a scuola agruppi, a piedi e in bici, dai genitoriaiutati dai volontari di FIAB Ciclob-by e di Arciragazzi.Successivamente, il 13 novembre, du-rante una delle domeniche senz’autoproclamate dalla Regione Lombar-dia, 150 bambini con i loro genitori esempre con la collaborazione di FIABCiclobby hanno effettuato un’ escur-sione in bici per Milano.

N el corso di quest’anno scolasti-co proseguirà la collaborazio-

ne delle associazioni con la comuni-tà scolastica di Precotto nell’ambitodel progetto di educazione ambienta-le “Andiamo a scuola da soli: per-corsi sicuri a piedi e in bicicletta”cofinanziato dalla Fondazione Cari-plo ed i cui partner di sviluppo sono:Associazione Arciragazzi, FIAB on-

lus e WWF Lombardia, DDS Bottega.Qui di seguito l’articolo di Luisa, unamamma della scuola, sulla tre giornidi accompagnamento.

C osa abbiamo fatto? In apparen-za niente di trascendentale ma

forse, guardando bene, in fondo poiqualcosa di importante c’è: siamoriusciti a fare venire a scuola in bi-cicletta per tre giorni un numero,per la nostra scuola, altissimo dibambini e quello che mi è piaciutodi più, e che mi ha dato gran soddi-sfazione, è che per tre giorni, di mat-tina, sembrava di andare ad una festadella scuola piuttosto che ad una nor-male giornata di lezione! Bello, vero?Ma andiamo per ordine, partiamodall’inizio.

InizioDella possibilità di fare questa “bici-clettata” (in realtà una biciclettata-pas-seggiata, perché chi non voleva o po-teva andare in bicicletta è stato invita-to a venire a piedi, o con lo skate, o

con i pattini, insomma con qualunquecosa che non fosse l’automobile, eche gli permettesse quindi di fare mo-vimento, e di farlo in gruppo insiemecon altri bambini della scuola) sen’era accennato ancora alla fine delloscorso anno scolastico. Sta di fatto cheall’inizio di quest’anno scolastico lacosa era già stata decisa: la nostrascuola parteciperà all’iniziativa “Ascuola in bici” proposta da Arcira-gazzi e Ciclobby-FIAB, nell’ambito diLOMBARDIAINBICI, e sponsorizzatadalla Cariplo, banca che ci ha permes-so di acquistare i caschetti, regalati atutti i bambini partecipanti, le rastrel-liere nuove dove poter parcheggiarele biciclette dei bambini e i giubbettiad alta visibilità per ogni bambino. Si indice una riunione per il giorno 13Settembre per far partire la macchinaorganizzativa e:l facciamo fare un avviso ufficiale

alla scuola sull’iniziativa;l cerchiamo di studiare dove far

convergere i gruppi dei bambini inmodo che partano tutti insiemecon quelli che saranno gli accom-pagnatori;

l volantiniamo davanti a scuolaspiegando l’iniziativa e alleghiamo

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Pedibus, per una città più sana e vivibileMaria Rosa PavanelloAssessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Mirano

I l Comune di Mirano, in Provinciadi Venezia, è un’Amministrazione

da tempo impegnata nella progetta-zione e promozione di una mobilitàalternativa, sempre alla ricerca dinuove proposte e azioni che induca-no la cittadinanza a limitare il piùpossibile l’uso dell’auto e diano diconseguenza vita ad una città più si-cura e vivibile.

Q uando dunque la sezione lo-cale dell’associazione FIAB-

GIS ciclisti e pedoni ci ha propostol’attivazione del Pedibus attraversoil progetto “Sicuri a scuola a pie-di”, subito si è pensato che questapotesse essere un’ottima idea su duefronti fondamentali: da un lato ridur-re la congestione del traffico eil conseguente inquinamentoatmosferico nei pressi dellescuole all’inizio e alla fine del-le lezioni; dall’altro, anche inprospettiva futura, educare ipiù piccoli a muoversi a piedi.

Questa duplice convinzione è stataconfermata dai risultati di un que-stionario inviato alle famiglie de-gli alunni delle scuole primarie delcapoluogo comunale. Delle 205 famiglie che hanno rispo-sto, il 93% si è dichiarato molto pre-occupato per i problemi legati al traf-fico e il 98% per quelli legati all’inqui-namento atmosferico; almeno il 60%dei genitori accompagna i figli ascuola in auto, anche se il 90% deibambini vorrebbero andarci a piedi oin bicicletta. I genitori avvertono lanecessità di accompagnare personal-mente i figli con un mezzo sicuro: macosì facendo si incrementa il numerodi auto in circolazione, determinandoulteriore insicurezza e spingendo altri

cittadini a scegliere di muoversi inautomobile. Una delle soluzioni puòessere proprio il Pedibus: a scuola elavoro a piedi o in bici, evitando diusare l’auto per percorsi brevi.

L o scorso marzo è partita dun-que la prima fase sperimenta-

le del progetto, con l’istituzione ditre linee, contraddistinte da tre diver-si colori, il cui percorso e giorni di at-tivazione sono stati decisi in collabo-razione con i genitori. Grazie alla col-laborazione di alcuni volontari dellaFIAB-GIS e dell’Auser, un primogruppo di bambini di due scuole ele-mentari ha cominciato ad andare etornare da scuola a piedi. Per le vie diMirano hanno quindi iniziato a transi-tare i primi “autobus a piedi”, file gio-iose e chiassose di bambini accompa-gnati da due o più adulti. In soli tremesi i volontari coinvolti hanno effet-tuato circa 200 interventi e percorren-do complessivamente, quasi 600 chi-lometri. Tra i bambini il successo è statoimmediato: hanno scoperto che ilPedibus è un modo sicuro, divertentee sano per andare a scuola e per sta-re in compagnia con i propri amici.Inoltre hanno cominciato a vedere evivere la città più da protagonisti,rendendosi conto di tanti particolariche non avevano mai notato prima.

A settembre, con la ripresadell’anno scolastico, è stato

quindi ovvio far ripartire ancheil Pedibus, prima con gli incontri dicoordinamento con i genitori nel

corso della Settimana Europea dellaMobilità, poi con la ripresa del ser-vizio vero e proprio. Attualmentesono coinvolti un’ottantina dialunni e, particolare non indiffe-rente, 16 genitori che, resisi contodella bontà dell’iniziativa, si sonoofferti come volontari per accompa-gnare i bambini: un dato che fa bensperare per un prossimo allarga-mento dell’iniziativa anche ad altriistituti.

I benefici a livello ambientale, conuna prima riduzione del traffico

in prossimità delle scuole, sono fa-cilmente quantificabili: un’ottantinadi auto in meno che si accalcano at-torno alle scuole, causando picchi diinquinamento atmosferico e metten-do in serio pericolo la sicurezza del-le strade. Ma il risultato più im-portante è sicuramente l’investi-mento sul futuro che stiamo fa-cendo in questi mesi, con la crescitadi una nuova generazione che spe-riamo sarà meno schiava dell’autodella nostra. Il futuro delle nostrecittà parte anche da queste piccolegrandi cose.

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Massa Carrara (MS)Massa Lombarda (RA)Melegnano (MI)Melito Porto Salvo (RC)Mesagne (BR)Mestre (VE)

Milano (MI)Mirano (VE)Modena (MO)

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D

La scuola promuove nuove forme di mobilitàScuola Media “L. Coletti” - Treviso

D a alcuni anni la scuola mediastatale “L.Coletti” ha cercato

di affrontare l’insegnamento del-l’educazione stradale in modo in-terdisciplinare, in quanto come“educazione”, per essere maggior-mente proficua sui giovani utenti del-la strada, necessita di più competen-ze.Tutta l’attività è stata coordinata dadue docenti di educazione fisica conla collaborazione di una commissio-ne di docenti di altre discipline. In ba-se all’esperienza fatta, ci siamo resiconto quanto molto importante sia ilcoinvolgimento dei genitori e degliEnti locali; per questo il progetto“Mobilità sicura” è partito in modopiù organico nell’anno scolastico2003/04 coinvolgendo le prime e leseconde classi della scuola.

Progetto“Mobilità sicura”Classi primeFinalità didattiche:l Conoscenza della se-

gnaletica stradale e re-lativi comportamenti.

l Conoscenza della via-bilità del proprio quar-tiere relativa al pedo-ne e all’uso della bici-cletta.

l Elaborazione di proposte per po-ter eliminare eventuali pericoli nelpercorso casa-scuola

Modalità di intervento:Il progetto è iniziato con un’indagineconoscitiva fatta attraverso un que-stionario somministrato a genito-ri ed alunni. Dalla rielaborazionedello stesso sono state effettuate

uscite a piedi e in bicicletta nelquartiere per insegnare agli alunnicome muoversi in sicurezza. Even-tuali materiali prodotti in classecon un insegnante responsabile delprogetto sono stati presentati all’Am-ministrazione comunale per proporresuggerimenti sulla sicurezza stradale.

Descrizione sintetica del proget-to/attività:l Attività pratico/teoriche rivolte agli

alunni delle classi prime e ai lorogenitori per migliorare i comporta-menti sulla strada

l Coinvolgimento dei responsabilidel Quartiere per proporre insie-me un progetto sulla viabilità si-cura.

Progetto “Mobilitàsicura” Classi secondeSono stati programmati dei laborato-ri denominati “Sport e natura” or-ganizzati a classi aperte che hannocoinvolto tutte le classi seconde (ot-to) per due ore settimanali, a rotazio-ne, per la durata di un quadrimestre.

Modalità di intervento:Docenti compresenti: in tutti i labora-tori un docente di educazione fisicain compresenza con un docente discienze o di altri colleghi sensibili allacura dell’ambiente.

Descrizione sintetica del progetto/attività:l conoscenza di vari ambienti natu-

rali ( giardino della scuola, quartie-re, visita a risorgive, ecc.) attraver-so la pratica dell’orienteering dalpunto di vista dell’orientamento eattraverso la pratica dell’osserva-zione diretta per conoscere i feno-meni della natura e i vari compo-nenti ( schede di osservazione,raccolta foglie, plastico sul feno-meno delle risorgive, ecc.);

l uscite a piedi e in bicicletta nelquartiere e uscita di mezza giorna-ta a conclusione dell’attività (pul-lman + bicicletta) per visitare lesorgenti del fiume Sile.

D ata la sensibilità delle docentidi educazione fisica verso gli

obiettivi che la FIAB persegue, è sta-ta proposta, nel corso dell’anno sco-lastico, la partecipazione alla ma-nifestazione “Bimbimbici” 2004,che ha avuto una larga partecipazio-ne di ragazzi e genitori (circa 500presenze). Il tutto col patrocinio delComune di Treviso.Questo progetto è stato ripetuto conmolto successo anche nell’anno sco-lastico 2004/05. Nel corso dell’annosono stati attivati dei contatti con i do-centi referenti dei plessi delle scuoleelementari che affluiscono alla scuolamedia “L.Coletti” per sensibilizzarlisui problemi riguardanti la sicurezzasulla strada.L’aspetto che è stato maggiormentecurato ha riguardato il coinvolgimen-to dell’Amministrazione comunalee di alcuni esperti della FIAB. In unincontro serale, cui erano stati invitati igenitori degli alunni, sono stati dibat-tuti i problemi della sicurezza riguar-

danti i percorsi casa-scuola. Hanno partecipato al dibattito: la Mo-bility Manager del Comune di Trevi-so, alcuni vigili urbani, una rappre-sentante della FIAB, la responsabiledel progetto “Agenda 21” di Udine, ilPresidente e alcuni Consiglieri dellaCircoscrizione.

Da questo incontro sono emerse lebasi per continuare una collaborazio-ne ancora più proficua nel correnteanno scolastico.

L a conclusione più idonea ancheper le attività dello scorso anno

scolastico è stata la partecipazione aBimbimbici 2005 che ha avuto unriscontro di presenze maggiore ri-spetto alla nostra prima edizione.Questa manifestazione è stata sempreorganizzata da due docenti di educa-zione fisica.Alla fine dell’anno scolastico una de-legazione di alunni, accompagnatadal Dirigente scolastico e da due do-centi, è stata ricevuta dal Vicesindaco,da alcuni Assessori, dalla MobilityManager e dal Comandante della Po-lizia municipale presso gli uffici co-munali; nell’occasione è stato espostoquanto emerso durante l’anno scola-stico riguardo all’attività didattica “Mobilità sicura” sui percorsi casa-scuola.

Molfetta (BA)Montale (PT)Montebelluna (TV)Montecchio Emilia (RE)Montichiari (BS)Monza (MI)Napoli (NA)

Nomi (TN)Ostiglia (MN)Ozzano Emilia (BO)Padova (PD)Parma (PR)Pesaro (PS)Pescara (PE)

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Strada facendo

Emanuela Alberini - Presidente Associazione La Città Possibile FVG

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Petilia Policastro (KR)Piacenza (PC)Pisa (PI)Policoro (MT)Pordenone (PN)Potenza (PZ)Prato (PO)Ravenna (RA)Reggio Emilia (RE)Renate (MI)Rivalta (TO)Rivoli (TO)Romans D'Isonzo (GO)Russi (RA)Saluzzo (CN)San Bonifacio (VR)San Donato Milanese (MI)San giovanni in Persiceto (BO)San Giovanni Lupatoto (VR)San Lazzaro di Savena (BO)San Piero Patti (MS)Santa Maria di Sala (VE)Savona (SV)Siena (SI)

Sutri (VT)Terranova di Pollino (PZ)Tivoli (RM)

P artirà entro la fine del 2005 ilprogetto “Strada facendo”,

curato dall’Associazione “La CittàPossibile FVG”, finanziato dal Consi-glio regionale e rivolto ai Comunidella rete regionale “Città Sane” del-l’Organizzazione Mondiale della Sa-nità.

I l progetto si svilupperà poi nelcorso del 2006 con momenti di

formazione/informazione sui temidella mobilità sostenibile ed iniziati-ve, rivolte alle scuole e alle famigliecon bambini e ragazzi da 0 a 14 anni,che dovranno:

l formare nei bambini il gusto permuoversi a piedi e in bicicletta;

l creare opportunità per ridare aibambini autonomia negli spazi ur-bani;

l recuperare gli atteggiamenti dicooperazione e di responsabilitàsociale;

l ripensare alle strade come luogodi comunicazione per tutti;

l coinvolgere i genitori e la popola-zione dei quartieri;

l progettare misure specifiche per lasicurezza (studio e sperimentazio-ne percorsi, studio di fattibilità sul-la mobilità scolastica).

S trada facendo vuole esserel’estensione sul territorio regio-

nale dell’esperienza maturata a Udi-ne nell’ambito del progetto “Città

Sane”, dove da dieci anni, in qualitàdi referente del Gruppo Salute Bam-bini, privilegio il filone “mobilità” ri-spetto ad altri, sperimentando ini-ziative con i bambini e ragazzi, co-me il concorso “A scuola ci andia-mo a piedi, in bici e in bus, incompagnia di Topo Topazio e Ti-po e Tipa”, giunto alla sua terzaedizione.

N ell’anno scolastico in corso ilconcorso si concluderà

con la manifestazione “Bimbimbi-ci” il 14 maggio. Questa iniziativache promuovo sin dalla sua primaedizione e che mi vede lavorare in si-nergia con gli amici della FIAB, hasempre un gran successo e sottoli-nea, se mai ce ne fosse bisogno, lagran voglia dei bambini di pedalare,da soli o in compagnia, in percorsiquotidiani per raggiungere la scuolao per gironzolare con gli amici inpaesi e città che speriamo possanodiventare loro più amici.

D a alcuni anni il Comune di Ve-rona propone alle scuole, in

collaborazione con gli Amici dellaBicicletta per una città possibile, ilprogetto “Vado a scuola da solo”,percorsi sicuri casa-scuola, un pro-gramma che intende rendere consa-pevoli i ragazzi dei pericoli del traffi-co stradale e allo stesso tempo farcomprendere loro che è un dirittopotersi spostare autonomamente apiedi o in bici.Il progetto comprende: l Corso di formazione per inse-

gnanti delle classi quarte e quintedella scuola primaria e prime e se-conde della scuola secondaria diprimo grado, con dotazione di ma-teriale didattico per l’attuazionedegli interventi in classe;

l Misuriamo il traffico rivolto alleclassi della scuola primaria conl’intervento di collaboratori ester-ni;

l Pedibus.

L e attività che hanno interessato11 scuole con 24 classi per “Mi-

suriamo il traffico”, 6 scuole per “Pe-dibus” hanno visto il coinvolgimen-to di circa 35 volontari tra genito-ri e soci dell’associazione AdB. Co-lonne portanti di tutte le iniziative so-no stati 8 operatori appartenenti adue cooperative che sono stati appo-sitamente formati da esperti AdB edella “Città Possibile” di Torino. Gli interventi citati si inseriscono nelquadro generale delle “città sosteni-bili dei bambini e delle bambine” conla finalità ultima di educare allacittadinanza responsabile e alla

partecipazione. Diventare cittadiniresponsabili significa infatti, secondoi principi della “Città Possibile”, au-mentare il senso di appartenenza e lacura per il proprio ambiente di vita.

Misuriamo il trafficoSu proposta dell’associazione “La Cit-tà Possibile” di Torino, con la qualeda anni è in corso un prezioso lavorodi sinergia, è stata attivata l’esperien-za di recente ideazione “Misuriamo iltraffico”L’obiettivo dell’intervento educativo“Misuriamo il traffico” è quello diconsentire ai ragazzi di individua-re il fattore che maggiormenteimpedisce loro di spostarsi auto-nomamente a piedi da casa ascuola e nei quartieri, ovvero lavelocità.

L a velocità è la causa principaledegli incidenti stradali (stime

ISTAT: 70% circa), ma anche gli inci-denti generalmente imputati alle cat-tive condizioni della strada o alla di-sattenzione del conducente avrebbe-ro conseguenze molto meno graviadattando la velocità alla situazione.Per misurare le velocità dei veicolisulla strada, Forze dell’Ordine e pro-fessionisti hanno in dotazione ogni ti-po di rilevatore, ma i ragazzi hannodovuto imparare a fare senza questeapparecchiature, utilizzando la cono-scenza delle leggi fisiche e un po’ diinventiva.

N ell’anno scolastico 2004/2005 sono state coinvolte

11 scuole per un totale di 24 classi.

Educazione alla mobilitàLa formazione - Misuriamo il traffico - PedibusL’esperienza degli AdB di Verona con la “Città Possibile” di Torino

A cura del gruppo-scuola degli AdB Verona

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Facciamo CerchioMaria Bellocci, professoressa

Gli obiettivi del progettol Migliorare la qualità e la vivibilità

degli spazi intorno alla scuola.l Promuovere la consapevolezza

che la soluzione dei problemi si ot-tiene con il contributo di tutti.

L ’area intorno alla scuola è unaparte del paese particolarmente

sensibile per la presenza di categoriesociali che si rivelano “deboli” neiconfronti del traffico automobilisticocittadino.In questa zona sono stati realizzati,negli ultimi anni, degli interventi dimoderazione del traffico: le “zonerialzate” (in Via Del Cristo, davanti al-la scuola Media, e nell’incrocio fra ViaDel Cristo e Via Aspromonte) e unpercorso pedonale protetto (sul latoovest di Via Del Cristo e di Via Taglia-vini) che mettono in pratica soluzionitecniche sperimentate con successo intanti paesi europei.La progettazione di queste soluzioni èavvenuta con la collaborazione di noiragazzi e dei nostri insegnanti e quin-di accoglie le nostre esigenze e le no-stre richieste.La strada della scuola, Via Del Cristo,oggi è più bella ed anche più sicura,ma non tutti i problemi sono stati ri-solti.Grazie alle nostre esperienze di parte-cipazione ci siamo resi conto che è in-dispensabile il contributo di tutti per-ché i problemi possano essere risolti.Abbiamo pensato quindi che il nostroprogetto doveva avere un titolo chefosse anche un invito: “Facciamo...Cerchio”.

I problemil Percezione negativa della sicurez-

za da parte dei pedoni.

l Traffico di attraversamento.l Congestione nelle ore di en-

trata e di uscita da scuola.l Scarso rispetto delle regole

del traffico da parte degli au-tomobilisti.

Le soluzioniLa Zona di rispettoZona di rispetto vuol dire, as-senza di rumore, aria pulita,presenza di verde, spazi pub-blici (strade, piazze…) più sicuri, do-ve spostarsi a piedi e in bici tranquil-lamente.

I Punti SimpaticiAbbiamo individuato dei punti fer-mata per i genitori che accompagna-no i figli con l’ auto, da dove i ragazzipossano proseguire e raggiungere lascuola, a piedi, seguendo un percor-so sicuro.

I Percorsi protettiAbbiamo scelto dei percorsi a raso,delimitati da paletti, applicando lastessa metodologia usata per gli inter-venti già realizzati e positivamentesperimentati.

L’ incrocio rialzatoPer rendere più sicuro l’ incrocio dalquale inizia la strada della scuola ab-biamo pensato ad una zona rialzataperché questa soluzione si è rivelatamolto efficace nell’altro incrocio par-ticolarmente pericoloso al termine diVia Del Cristo.

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

AACavriago, comune della Provincia di ReggioEmilia, si è svolta questa interessantissima espe-

rienza per migliorare la qualità e la vivibilità degli spa-zi intorno alle scuole. Sono stati coinvolti i ragazzidi 12 classi della scuola elementare e di 8 classidella scuola media, genitori, amministrazione pub-blica, associazioni, tra cui Tuttinbici Fiab di ReggioEmilia, per la durata dell’intero anno scolastico. Coiragazzi si è affrontato lo studio delle principali fonti diinquinamento dell’aria, la storia della bicicletta, l’edu-cazione stradale, la lettura di testi sulla mobilità soste-nibile; si è inoltre eseguita una rappresentazione tea-trale sul tema dell’evoluzione dei mezzi di locomozio-ne e delle abitudini ed una mostra finale.

Un progetto che è anche un invitoUn compasso puntato facendo centro sulla scuola, ilraggio di circa 200 metri.Da qui si traccia un cerchio, l’area delimitata vieneconsiderata “zona di rispetto” per le attività che sisvolgono al suo interno, soprattutto le attività scola-stiche, e per il particolare tipo di utenza (bambini, an-ziani, portatori di handicap) che la frequenta. E’ questo il cuore del progetto ideato da noi ragazzidel Laboratorio di Urbanistica, 1a Coop Primacoopprogettiamo insieme migliorando l’ambiente,che opera all’interno della scuola media “G. Galilei”,Istituto Comprensivo “Don G. Dossetti” Cavriago, co-ordinato dalla prof. Maria Bellocci.

La proposta, che pre-vede un’originale solu-zione per promuoverela mobilità alternativanell’area intorno allascuola, ha avuto il pa-rere positivo da partedell’AmministrazioneComunale. Di quil’idea di farne un pro-getto educativo d’Isti-tuto (scuola elementa-re e media) che coin-volgesse non solo glialunni ma, attraversoquesti, anche gli adulti.

Torino (TO)

Travesio (PN)Trento (TN)Treviglio (BG)Treviso (TV)Trieste (TS)Udine (UD)Usmate Velate (MI)Valmadrera (LC)

La proposta educativa è stata diversificata a seconda delleetà/classi dei ragazzi ma l’obiettivo è rimasto comune atutti: far acquisire la consapevolezza che il trafficostradale è pericoloso.Le classi prime e seconde hanno effettuato simulazioni epasseggiate di quartiere, le classi terze e quarte hanno rile-vato i flussi di traffico e le trasgressioni dei guidatori, men-tre le classi quinte hanno affrontato la misurazione dellavelocità con l’applicazione della relativa formula matema-tica e la conoscenza degli strumenti di rilevazione. I ragaz-zi, dopo aver appreso la teoria, sono usciti in strada per lamisurazione della velocità veicolare e successivamente,tornati in classe, hanno elaborato in grafici e tabelle i datiraccolti . A tutte le classi è stato inoltre consegnato un que-stionario legato alla mobilità casa-scuola di ragazzi e geni-tori.Dall’elaborazione dei dati raccolti dagli alunni emerge chei limiti di velocità imposti vengono superati, purtroppo, intutte le strade vicine alle scuole mediamente da più dellametà delle auto rilevate. Agli alunni è risultato evidenteche:l più la strada è diritta e larga e più frequente è la tenden-

za dei conducenti di veicoli a mantenere elevata la ve-locità;

l la velocità costituisce un forte elemento di rischio e pe-ricolo per chi attraversa a piedi le strade e per chi va inbicicletta;

l è necessario intervenire con molta urgenza per far ri-spettare le regole della strada;

l la sicurezza delle strade dei quartieri deve diventarepriorità da realizzare al più presto con opere idonee econ la sensibilizzazione di tutti per una condivisionesostenibile della strada.

P edibus, una linea di trasporto pedonale, ha evi-denziato sia la voglia dei bambini di andare a piedi a

scuola da soli, sia il grave impedimento ad esercitare que-sto diritto per la pericolosità delle strade.Il 2 maggio, giornata dedicata a Pedibus, i per-corsi organizzati sui tragitti casa-scuolahanno coinvolto 215 bambini all’andata e168 al ritorno e 35 accompagnatori volon-tari.

L ’iniziativa ha avuto molto successo, tantoche in alcune scuole sono stati organizzati

più percorsi d’accesso provenienti da zone di-verse del quartiere. In particolare, in una scuolaPedibus ha continuato fino all’ultimo giorno discuola, cioè per circa 6 settimane, su due per-corsi distinti coinvolgendo circa 30 accompa-gnatori organizzati in turni e con la presenzamedia di circa 45 bambini/e ogni giorno.

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steriale sull’ambiente e sulla salute,che tratta i principali fattori di rischioambientale per la salute dei bambiniin Europa e contiene un piano d’azio-ne per la prevenzione e la riduzionedei danni in caso di incidenti, la ridu-zione dell’esposizione all’inquina-mento dell’aria e del rumore. Il JointUnited Nations Economic com-mission for Europe – WHO tran-sport, healt and environment Pan– European Programme, sottoscrit-to dai ministri dei trasporti, dell’am-biente e della salute. Il programmapromuove l’azione su specifiche areeprioritarie, incluse l’integrazione diaspetti ambientali e della salute nellepolitiche dei trasporti al fine di mi-gliorare la relazione tra il trasportopubblico, la salute e l’ambiente.

R ecentemente è stata resa notaanche la nuova pubblicazione

“Effetti sulla salute dell’inquina-mento dell’aria da trasporto” cura-ta dall’Organizzazione Mondiale dellaSanità, in cui viene offerta una valuta-zione delle evidenze disponibili edun’analisi approfondita dei rischi perla salute dell’inquinamento dell’ariada trasporto e propone argomenta-zioni concrete per un’azione immedi-tata con politiche di trasporto chemassimizzino i benefici per la salute erispettino gli standard di mobilità.L’evidenza epidemiologica e tossico-logica sugli effetti dell’inquinamentodell’aria da trasporto è aumentata so-stanzialmente nelle ultime decadi: lericerche provano che l’inquinamentodell’aria da trasporto provoca gravidanni alla salute umana.

Ogni anno in Europa sono circa400.000 i decessi prematuri attribuitiall’inquinamento atmosferico. Il ri-schio per la salute pubblica è parago-nabile a quello degli incidenti auto-mobilistici o del tabagismo.Tra le soluzioni proposte nel rap-porto, viene sottolineata l’impor-tanza di un approccio integratoche da un lato promuova nuove tec-nologie e dall’altro versante promuo-va dei cambiamenti nel comporta-mento della popolazione per una mi-gliore gestione della domanda di tra-sporto e pianificazione urbana.

N ella ricerca multicentricaitaliana sugli effetti a breve

termine dell’inquinamento atmosferi-co in 15 città italiane (MISA “Metana-lisi italiana degli studi sugli effetti abreve termine dell’inquinamento at-mosferico 1996-2002”) le concentra-zioni giornaliere degli inquinanti e idati meteorologici sono stati posti inrapporto alla frequenza di alcunieventi sanitari che si sono verificatinella stessa giornata e per ciascunodei 15 giorni successivi. Gli eventi sa-nitari hanno compreso decessi percause naturali (tutti, e quelli causatida malattie cardiovascolari e respira-torie). L’indirizzo per migliorare lasituazione deve essere quello di mo-dificare le opportunità e le modalitàche vengono offerte alla gente, nellaloro vita quotidiana, per spostarsi.Potenziamento dei mezzi pubblici(che vanno resi accessibili ad anzianie handicappati) e soprattutto un’or-ganizzazione della vita compatibi-le con i trasferimenti a piedi e inbicicletta.Il tema della relazione tra qualità del-l’aria e salute dei cittadini permanetra quelli a più elevata criticità. I sen-sibili miglioramenti delle tecnologiedi combustione e dei carburanti, ilrinnovamento del parco veicolare ele misure di contenimento del trafficoattuati finora non sembrano tuttaviain grado di produrre una sufficienteprotezione per la salute della comu-nità.

Hanno organizzatoBimbimbici 2005:

Varese (VA)

Vedano Olona (VA)Verona (VR)

Vicenza (VI)

Vizzolo Predabissi (MI)

D a questa ricerca è emerso che ibambini sopportano un carico

sproporzionato di incidenti e di ma-lattie correlate ai trasporti. Infatti, trale oltre 127.000 morti avvenute sustrada nel 2002, si stima che circa6.500 delle vittime avevano menodi 15 anni. I bambini sono conside-

rati particolarmente vulnerabili agliincidenti stradali in quanto la loro ca-pacità di gestirsi nel traffico, evolven-do con gli anni, è molto limitata finoai 9 – 10 anni: per questo sono ad al-to rischio in ogni situazione in cui iltraffico motorizzato è intenso o velo-ce, la visibilità è limitata o gli autistifocalizzano la loro attenzione suglialtri veicoli e non sui pedoni. Inoltre ibambini risultano essere più sen-sibili agli effetti psicologici degliincidenti stradali, in particolar mo-do ai disturbi da stress post traumati-co, che appaiono correlati alla perce-

zione che i bambini hanno degli inci-denti come minacce per la vita.

A nche se la qualità dell’aria è no-tevolmente migliorata nelle aree

urbane, il traffico urbano continuaad essere la fonte principale di in-quinanti, provocando tra i bambini

morti precoci e malattie cardio-respi-ratorie. Le cause vanno ricercate nel-le numerose differenze esistenti trabambini ed adulti, quali: il processodi crescita e di sviluppo nel polmone,il sistema metabolico incompleto,l’immaturità delle difese e degli altitassi di infezioni respiratorie e soprat-tutto nell’efficacia dei sistemi di disin-tossicazione che tende a migliorarecon il passare degli anni. Una valutazione dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità stima che al-l’inquinamento dell’aria sono at-tribuiti tra le 4.000 e le 13.000

morti all’anno tra i bambini da 0 a4 anni e che fino a 5.000 per anno diquesti bambini potrebbero essere sal-vati se l’inquinamento fosse ridotto allivello di 40Ìg/m 3, secondo le lineeguida della Unione Europea per il2005. Anche il rumore prodotto dal tra-sporto è dannoso per i bambini di va-rie età: il rumore può essere causa diinterferenza durante l’apprendimen-to, provocare danni all’udito e pro-blemi durante l’apprendimento dellinguaggio parlato.

I governi dei vari Paesi dovrebberoessere maggiormente consapevoli

del prezzo invisibile pagato daibambini per le scelte di mobilitàdegli adulti e delle opzioni per pre-venire e mitigare i danni alla salute.Sono molte le opportunità che deri-vano dallo sviluppo di politiche urba-ne e di trasporto che riducano l’espo-sizione agli incidenti da traffico stra-dale, all’inquinamento dell’aria e alrumore. In sinergia con i vari miglio-ramenti tecnologici (carburanti, emis-sioni dei veicoli, sicurezza passiva eattiva) dovrebbero svolgersi vari in-terventi per creare le condizioni ca-paci di promuovere una mobilitàurbana sostenibile attraverso mag-giori investimenti per i settori dellasalute, dei trasporti e dell’ambiente. Esempi di accordi politici pan-euro-pei che promuovono trasporti più sa-ni e sostenibili, in particolare tra ibambini, sono: il Children’s Envi-ronment and healt Action planfor Europe, sottoscritto dai ministrieuropei alla Quarta Conferenza mini-

Effetti dei trasporti sulla saluteIn occasione della “Settimana Per la Mobilità europea”,l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato una rassegna sugli effetti dei trasporti sulla salute dei bambini in Europa.

Roberto Romizi - Presidente Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE ItaliaDanila Scala - Responsabile Settore tecnico Cedif - ARPAT

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AbruzzoPescaraPESCARABICIV. Milite Ignoto 56 - 65123 Pescaratel: 085-4718021 - fax: [email protected]

San Salvo (Ch)Cicloambientevia Sandro Pertini 18/a - 66050 SanSalvo (CH)tel: 329.6252112 - fax: 0873-341329www.vastosansalvo.it/default.asp?id=1394

BasilicataPotenzaFIAB BICILANDIA OnlusVia del Popolo, 121 - 85100 Potenzatel: 097135800 - fax: [email protected]

CalabriaCosenzaFiab Natura e Ambientec/o Leonetti Anna - via Panebianco, 227- 87100 Cosenzatel: 0984-34976 - fax: [email protected]

Petilia Policastro (KR)Circolo Legambientevia Risorgimento, 36 - 88837PetiliaPolicastro (KR)tel: 328-3234069 - 0962-433472 - fax:0962-432085postmaster@legambientepetilia.itwww.legambientepetilia.it

Reggio CalabriaFIAB - AmicinbiciVia Prunella Media, 40 - 89063 MelitoPorto Salvo (RC)tel: 0965/788801 - fax: 0965/[email protected]

CampaniaBellizzi (SA)Amici in bicivia San Matteo, 20 - 84092 Bellizzi (SA)tel: 333/5882811 - fax: 0828/ [email protected]

NapoliCicloverdiLargo Proprio d'Avellino 8 - 80138Napolitel: 081-291184 - fax: [email protected]

Emilia RomagnaCoordinamento Fiab Emilia Romagnac/o TuttinbiciCasella Postale 1132 - 42100 ReggioEmiliatel: 3281850980 [email protected]

BolognaMonte Sole Bike Groupvia Polese, 24 - 40122 Bologna (BO)tel: 051-251886 - 051-6255924 - fax:051-6523027montesole@iperbole.bologna.itwww.montesolebikegroup.it

CesenaPro Natura - Sezione Cicloecologistavia Felice Orsini,23 - 47023 Cesena(FO)

tel: 0547-612612 - 348-5123662 - fax:[email protected]

FerraraAmici della BiciclettaVia Muzzina,11 - 44100 [email protected]

Massa Lombarda (RA)Amici della Bicic/o Navacchia - Via Levico 12 - 48100Ravenna (Ra)tel: 0545 81386 - 0544 [email protected]

ModenaFiab - Amici della BiciclettaVia del Pozzo, 17 - 41100 Modena(MO)tel: [email protected]

ParmaBicinsiemec/o Rita Mendola - viale Solferino 10 -43100 Parmatel: 0521-961924 - 0521-994261 - fax:[email protected]

PiacenzaAmolabicivia Taverna, 27 - 29100 Piacenzatel: 0523-305291 - fax: [email protected]

Reggio EmiliaTuttinbiciCasella Postale 1132 - 42100 ReggioEmilia (RE)tel: 0522-303247 - fax: [email protected]

Friuli Venezia GiuliaCoordinamento Fiab Triveneto c/oAlberto DeanaVia Piè di Centa, 16 - 33090 Travesiotel: 0427/908241 - fax: 0427/908241 [email protected]

Codroipo (UD)Amici del Pedale - Codroipovia Faedis, 12 - 33033 Codroipo (UD)tel: 0432-904227 - fax: 0432-904610amicipedalecodroipo@libero.itwww.comune.codroipo.ud.it/amicidelpedale

PordenoneAssociazione AruotaliberaC.P. 161 Posta Centrale - 33170Pordenone (PN)tel: 0434-43444 - 333 7630853 - fax:0434 [email protected]

Romans D'Isonzo (GO)Società Ciclistica Pedale Longobardovia Centa, 4 - 34076 Romans D'Isonzo(GO)tel: 0481909128 - fax: [email protected]

TriesteUlisse - cicloturisti e ciclisti urbaniVia del Sale,4/b - 34121 Triestetel: [email protected]

UdinePedala Anche TuVia Tiberio Deciani, 95 A/B - 33100Udinetel: 0432-502595 - fax: [email protected]

ItaliaAssociazione Amici dellaFIABc/o Michele Mutterle - via Bachelet,325- 36100 Vicenzatel: 339-7007544 - fax: [email protected]

LazioApriliaAmici della Biciclettac/o Trolese Fiorenzo - Via Clementi,51- 04011 Aprilia (LT)tel: [email protected]

Castenuovo Parano (FR)Fiab Amici della Bicicletta - Calenzo M.via Lago - 03040 Castenuovo Parano(FR)[email protected]

Forano (RI)Sabina in bici (In fase di adesione)via Sabina Nord nr.81 - 02044 ForanoSabino (RI)[email protected]

RomaPedale VerdeVia Salandra 1A - 00187 Romatel: 06-4822055 - fax: [email protected]

RomaRuotaliberac/o Marco Pierfranceschi - Via GaioMelisso, 45 - 00175 Roma (RM)tel: 06-7141046 - fax: [email protected]

LiguriaCoordinamento Fiab Nord-Ovest c/oV.B.C. Cuneo Granda Volley - AldoTichyvia 1° Maggio, 1 - 12100 Cuneotel: 0171-698092 - fax: 0171-698092 [email protected]

Ceparana (SP)Amici della Biciclettac/o Croce Norberto - Loc. CasaNegri, 3c - 19020 Ceparana (SP)tel: [email protected]

GenovaAmici della BiciclettaVia Caffa, 3/5b - 16129 Genova

tel: 010-3621357 - fax: [email protected]/amici_bici_genova

La Spezia e Massa CarraraRuota Libera Apuo-Lunensevedi regione Toscana -

LombardiaCoordinamento Fiab Lombardia c/o Eugenio GalliVia Borsieri, 4/E - 20154 Milanotel: 02-69311624 - fax: 02-69311624 [email protected]

BergamoA.RI.BI. - Ass. RilancioBicic/o CSI - Via Rota,22 - 24124 Bergamotel: 035-360053 - fax: [email protected]

BresciaAmici della Bici Corrado PonzanelliVia B.Maggi,9 - 25154 Bresciatel: 030-47191 - fax: 030-2400416info@amicidellabicibrescia.itwww.amicidellabicibrescia.it

Cardano al Campo (VA)AmicinBici CardanoVia dell'Ongaro 20 - 21010 Cardano alCampo (VA)[email protected]

Carugate (MI)Due Ruote Forever (In fase diadesione)c/o Biblioteca Civica - via XX

Settembre 4/a - 20061 Carugate (MI)tel: 02 [email protected]

CremonaFiab Biciclettando Cremonac/o Zurpa Leonardo - via Serio, 23 -26100 Cremonatel: 0372-35456 - fax: [email protected]

LodiCiclodi-FIABVia Legnano 23 - 26900 Lodi (LO)tel: 0371-411812 - 0371-412128 - fax:[email protected]

MantovaAmici della Biciclettac/o Mattioli Daniele - Viale Pompilio, 33- 46100 Mantovatel: [email protected]

Le associazioni FIAB in Italia

MilanoCiclobbyVia Borsieri, 4/E - 20159 Milanotel: 02-69311624 - fax: [email protected]

MonzaMonzainbicivia Cavallotti, 126 - 20052 Monzatel: [email protected]

OstigliaRuote in LibertàViaB.Tasso,23 - 46035 Ostiglia (MN)tel: [email protected]

PaviaFiab Paviac/o Centro Servizi Volontariato Pavia -Corso Garibaldi, 57/A - 27100 Paviatel: 0382.27714 - 0382.302582 - fax:[email protected]

VareseCiclocitta`P.zza De Salvo n. 5 - 21100 Varesetel: 0332-812059 - 0332/[email protected]

MarcheAscoli PicenoAmici della Biciclettavia dei Malaspina, 21 - 63100 AscoliPicenotel: 0736 [email protected]

ChiaravalleBicipiù Avis Chiaravallec/o AVIS Chiaravalle - via Rinascita,8 -60033 Chiaravalle (AN)tel: 338-9032304 - fax: [email protected]

PesaroTANDèMViale Cesare Battisti, 228 - 61100Pesaro (PU)tel: 0721-400046 - fax: [email protected]

PiemonteCoordinamento Fiab Nord-Ovest c/o V.B.C. Cuneo Granda Volley - Aldo Tichyvia 1° Maggio, 1 - 12100 Cuneotel: 0171-698092 - fax: [email protected]

CuneoBicingiroc/o V.B.C. Cuneo Granda Volley - via 1°Maggio, 1 - 12100 Cuneotel: 0171-698092 - fax: [email protected]

NovaraAmici della Bicic/o C.d.Q. SanMartino - Via Parazzi 5/a -28100 Novaratel: [email protected]/ass/bici

SaluzzoAssociazione ciclistica Ij'NpaotàVia Deportati Ebrei, 5 - 12037 Saluzzo(CN)[email protected]

TorinoBici & DintorniVia Andorno,35b - 10153 Torinotel: 011-888981 - fax: 011-888981www.biciedintorni.org

PugliaCoordinamento Fiab Puglia c/o Antonio LicciulliVia Sauro, 10 - 72023 Mesagnetel: 333-3744725 - [email protected]

BariRuotalibera Baric/o Sforza Raffaele - ViaSagarrigaVisconti,46 - 70122 Baritel: 080-5236674 - 320-0313836 - fax:[email protected]

Gravina in PugliaAmicinbicivia Trieste, 100 - 70024 Gravina inPuglia (BA)tel: 080-3261481 - fax: [email protected]

LecceRuotaliberaLeccevia Marino Brancaccio, 8 - 73100 [email protected]

Mesagne (BR)CicloamiciVia S. Eleuterio, 2 - 72023 Mesagne (BR)tel: [email protected]

San Marco in Lamis (FG)FIAB Amici del Pedale la FAJARAMAvia Renato Guttuso, 5 - 71014 SanMarco in Lamis (FG)tel: [email protected]

TarantoAmici della Bicicletta L. Da VinciViale Trentino, 34 - 74100 Tarantotel: [email protected]

SardegnaAlgheroMov. Sardegna Sost. SS (sez. di Alghero)Via Don Minzoni vicolo “A” n°. 4 -07041 Alghero (SS)tel: [email protected]

CagliariCittà Ciclabilec/o Andrea Olla - ViaGoldoni,68 -09131 Cagliaritel: [email protected]

SassariMovimento Sardegna Sostenibilevia Civitavecchia, 48 - 07100 Sassaritel: 328-6857936 - fax: [email protected]

SiciliaCataniaMontaInbike SiciliaVia Napoli, 45 - 95127 Cataniatel: 095-434859 - 338-9329045 - fax:[email protected]

ToscanaCoordinamento Fiab Toscana c/oTandem - Turismo e Naturavia Firenze, 253 - 59100 Pratotel: 339-3477139 [email protected]

ArezzoAmici della Bicic/o centro "F. Redi" - via della Fioraia, 17- 52100 Arezzotel: [email protected]

EmpoliEmpoliciclabileVia Ridolfi, 146 - 50053 Empoli (FI)

[email protected]/

FirenzeCittà CiclabileVia S.Agostino,19 - 50125 Firenzetel: 055-268181 - fax: [email protected]/citta.ciclabile

FirenzeFirenzeInBici ONLUSc/o Lopes Pegna - via Scialoia 78 -50136 [email protected]/onlus

GrossetoRampigrifoc/o Coli Paolo - via Gramsci,16 - 58100Grossetotel: 0564-494328 - fax: [email protected]/rampigrifo

LivornoLa Triglia in Biciclettac/o Amici dellaBicicletta - Via di Salviano,22 - 57124 Livornotel: 0586-862838 - fax: [email protected]

Massa Carrara e La SpeziaRuota Libera Apuo-Lunensec/o Riccardo Canesi - Via C. Menotti, 40- 54036 Marina diCarrara (MS)fax: 0585/[email protected]

PisaPisa in bici - per una città ciclabilevia L. Bianchi, 65 - 56123 [email protected]/pisaciclabile/

PratoTandem - Turismo e Natura in BiciclettaViaFirenze,253 - 59100 Prato (PO)tel: 348.5102029 - 339.3477139 - fax:[email protected]/tandem/

SienaAmici della BiciclettaVia Campansi, 32 - 53100 Siena (SI)tel: 0577-45159 - fax: [email protected]

Trentino Alto AdigeCoordinamento Fiab Triveneto c/o Alberto DeanaVia Piè di Centa, 16 - 33090 Travesiotel: 0427/908241 - fax: 0427/908241 [email protected]

TrentoAmici della Biciclettavia Coni Zugna,9 - 38100 Trentotel: [email protected]

VenetoCoordinamento Fiab Triveneto c/o Alberto DeanaVia Piè di Centa, 16 - 33090 Travesio(PN)tel: 0427/908241 - fax: 0427/908241 [email protected]

BellunoAmici della Biciclettavia Caffi, 83 - 32100 Bellunotel: 0437-931613 - [email protected]/amicibicicletta

Bresseo-Treponti (PD)Amici della Bicicletta (In fase diadesione)c/o Polisportiva Parrocchialevia De Gasperi, 22 - 35033 Teolo (PD)

tel: [email protected]/

Cittadella (PD)A.D.M. Bike Teamc/o c/o Amici della Montagna - via G.Marconi, 3 - 35013 Cittadella (PD)tel: 049-5973282 - fax: [email protected]

Conegliano (TV)Liberalabicic/o Franco Bottos - Via Crispi, 21 -31025 Santa Lucia di Piave (TV)tel: [email protected]

MestreAmici della Biciclettavia Col Moschin,1 - 30171 Mestre (VE)tel: 041-921515 - fax: [email protected]/bici

MiranoAdB Mestre (sez. GIS Ciclisti e Pedoni)c/o Nadia Zanoni - Via dei Pensieri,8/a -30035 Mirano (VE)tel: 041-432759 - fax: [email protected]

PadovaAmici della BiciclettaC.P.487 - 35100 Padova (PD)tel: 338-1812519info@amici-della-bicicletta-pd.itwww.amici-della-bicicletta-pd.it

RovigoFiab Amici della Bicic/o Fontana Luigi - Via Cavalletto 3/D -45100 Rovigotel: [email protected]

S.BonifacioAdB Verona (sezione di S. Bonifacio)c/o Andrioli Marco - Via Piubello, 23 -37047 S.Bonifacio (VR)tel: [email protected]/sambo/

San Donà di PiaveVivilabiciPiazza Rizzo, 36 - 30027 San Donà diPiave (VE)fax: [email protected]

San Giovanni LupatotoAdB Verona (sezione di S. GiovanniLup.)c/o Alberto Bottacini - .. - 37057 SanGiovanni Lupatoto (VR)tel: 045.547712 - [email protected]/~sangio/

VeronaAmici della BiciclettaVia Porta San Zeno, 15/b - 37123Verona (VR)tel: 045-8004443 - fax: 045-8004443info@amicidellabicicletta.itwww.amicidellabicicletta.it

VicenzaTuttinbici FIAB VicenzaC.P.419 - 36100 Vicenzatel: 0444-504776 - fax: [email protected]

Page 13: Strade sicur e per i bambini · 2006-03-27 · una mobilità per tutti, creare percor-si sicuri casa-scuolaper i bambini: sono questi gli obiettivi che la FIAB si propone di raggiungere,

Federazione Italiana Amici della Bicicletta

FIAB onlusPresidenza e sede legaleVia Borsieri, 4/e20159 MILANOtel/fax 02-69.31.16.24 [email protected]

Sito FIAB:www.fiab-onlus.itSito Bimbimbici: www.bimbimbici.org

La FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, organizza oltre 80 associazionicicloambientaliste locali che hanno lo scopo di promuovere l’uso della bicicletta sia comemezzo di trasporto quotidiano per migliorare traffico e ambiente urbano, sia per la pratica delturismo in bicicletta, una forma di turismo assolutamente attenta e rispettosa dell’ambiente.Le associazioni aderenti alla FIAB, in accordo con la FIAB stessa, si impegnano nei confrontidelle amministrazioni locali per ottenere interventi e provvedimenti a favore della circolazionesicura in bicicletta e di una politica di moderazione del traffico. Per questo promuovonodibattiti, iniziative, organizzano ciclomanifestazioni, elaborano proposte precise.Sul versante del turismo in bicicletta programmano numerose attività cicloturistiche per i soci.Da alcuni anni la FIAB promuove attività di educazione alla mobilità nelle scuole e corsi diaggiornamento per docenti. La FIAB pubblica un proprio periodico – “Amici della Bicicletta”,cura la redazione di carte ciclistiche, si impegna localmente e nazionalmente per larealizzazione di cicloitinerari.Le attività della FIAB, le proposte in materia di mobilità, le iniziative nazionali e locali, sonoconsultabili nel proprio sito ufficiale, sempre aggiornato, www.fiab-onlus.it

Segreteria generaleVia Col Moschin, 130171 Mestre (Ve)Tel/fax [email protected]

progetto e impaginazione Silvia Malaguti - Foto Archivio FIAB stampato su carta riciclata 100%


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