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Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

Date post: 02-Aug-2015
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PROGETTARE PER INNOVARE Metodologie e strumenti per l’Economia Sociale PARTE III Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico
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Page 1: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

PROGETTARE PER INNOVARE

Metodologie e strumenti per l’Economia Sociale

PARTE III

Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle

Management al Quadro Logico

Page 2: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

COME COGLIERE LE OPPORTUNITÀ? (1)

PROGRAMMAZIONE

IDENTIFICAZIONE

FORMULAZIONE

FINANZIAMENTO

REALIZZAZIONE

VALUTAZIONE FINALE EX-POST

Page 3: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

COME COGLIERE LE OPPORTUNITÀ? (2)

PROGRAMMAZIONE

REGOLAMENTAZIONE FINANZIAMENTO

VALUTAZIONE FINALE EX-POST

DEFINIZIONE SETTORE

ANALISI FORMULAZIONE

REALIZZAZIONE

Page 4: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

DALL’ANALISI ALLA FORMULAZIONE

Page 5: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ANALISI DEI PROBLEMI

Le 5 caratteristiche di un problema ben formulato:

1. Espresso in termine negativo, o esprime una situazione negativa;

2. Reale, basato di fatti concreti e non su idee, luoghi comuni o opinioni;

3. Chiaro e comprensibile;

4. Specifico;

5. Non contiene una soluzione.

In quella regione

manca cultura

d’impresa

Giovani male

informati

Scarsa

informazione

Non ho

l’automobile

Manca un’adeguata

pianificazione

finanziaria

Giovani disorientati

quando si affacciano

al mondo del lavoro

Page 6: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ALBERO DEI PROBLEMI (1)

EFFETTO

CAUSA

CAUSA

CAUSA

CAUSA

CAUSA

CAUSA

Page 7: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ALBERO DEI PROBLEMI (2)

Esclusione dei giovani dal mercato del lavoro

È difficile accostarsi all’auto-imprenditoria

Difficile accesso al credito senza garanzie

Orientamento scolastico inefficace

Formazione professionale

difficilmente spendibile

La formazione non prevede aspetti pratici

Programmi formativi obsoleti

Lezioni perse a causa del docente

Docenti poco motivati

Scarso controllo delle performance dei

docenti

Deboli motivazioni nella ricerca dell’impiego

Scarsa incisività della famiglia

Page 8: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

COME TRASFORMO I PROBLEMI IN OBIETTIVI?

Le 5 caratteristiche di un problema ben formulato:

1. Non implica, né esprime o sottintende azioni o strategie. L’obiettivo non è mai la soluzione al

problema;

2. È possibile e ragionevole raggiungerlo in un periodo determinato;

3. È un punto di arrivo, non un processo, è espresso al participio passato;

4. È desiderabile da parte degli stakeholder;

5. Non contiene le negatività espresse dal problema.

Esclusione giovani

dal mercato del

lavoro

Migliorato

l’inserimento dei

giovani nel mercato

del lavoro

È difficile

accostarsi all’auto-

imprenditoria

Facilitato accesso

all’auto-imprenditoria

Page 9: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ALBERO DEGLI OBIETTIVI

Migliorato l’inserimento dei giovani nel mercato

del lavoro

Accesso all’auto-imprenditoria facilitato

Facilitato accesso al credito senza garanzie

Orientamento scolastico reso più efficace

Formazione professionale più

spendibile sul mercato del lavoro

Aspetti pratici inclusi nei programmi formativi

Programmi formativi modernizzati

Presenza dei docenti garantita in aula

Incrementata motivazione dei docenti

Performance dei docenti più controllate

Atteggiamento del giovane nella ricerca

dell’impiego più maturo e responsabile

Migliorato l’impatto della famiglia nella crescita

Page 10: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ANALISI DELLE STRATEGIE (1)

Scegliere le strategie che daranno corpo al progetto, ovvero, individuare i passi necessari per

risolvere il problema centrale:

1. Individuazione delle strategie descritte nell’albero (Clustering)

2. Scelta delle strategie di progetto (Scoping)

Page 11: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ANALISI DELLE STRATEGIE (2) - CLUSTERING

Migliorato l’inserimento dei giovani nel mercato

del lavoro

Accesso all’auto-imprenditoria facilitato

Facilitato accesso al credito senza garanzie

Orientamento scolastico reso più efficace

Formazione professionale più

spendibile sul mercato del lavoro

Aspetti pratici inclusi nei programmi formativi

Programmi formativi modernizzati

Presenza dei docenti garantita in aula

Incrementata motivazione dei docenti

Performance dei docenti più controllate

Atteggiamento del giovane nella ricerca

dell’impiego più maturo e responsabile

Migliorato l’impatto della famiglia nella crescita

Page 12: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ANALISI DELLE STRATEGIE (3) - SCOPING

Scelta delle strategie di progetto

4 CRITERI DI SCELTA:

1. EFFICACIA: quali strategie hanno il maggior impatto sull’obiettivo strategico?

2. TEMPO: quali strategie sono più realizzabili nel breve periodo?

3. RISORSE FINANZIARIE: quali strategie richiedono il minor investimento e sono compatibili con le

risorse finanziarie a disposizione del progetto?

4. OPPORTUNITÀ: quali strategie aprono maggiori opportunità per il futuro? Quanto si è disposti ad

investire per la realizzazione del progetto?

CRITERI Auto-

imprenditoria

Orientamento Formazione

professionale

Equilibrio

personale

EFFICACIA

TEMPO

RISORSE

OPPORTUNITÀ

TOTALE

Page 13: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ANALISI DELLE STRATEGIE (4) - SCOPING

Migliorato l’inserimento dei giovani nel mercato

del lavoro

Accesso all’auto-imprenditoria facilitato

Facilitato accesso al credito senza garanzie

Orientamento scolastico reso più efficace

Formazione professionale più

spendibile sul mercato del lavoro

Aspetti pratici inclusi nei programmi formativi

Programmi formativi modernizzati

Presenza dei docenti garantita in aula

Incrementata motivazione dei docenti

Performance dei docenti più controllate

Atteggiamento del giovane nella ricerca

dell’impiego più maturo e responsabile

Migliorato l’impatto della famiglia nella crescita

Page 14: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

IL QUADRO LOGICO (1)

LOGICA DI

INTERVENTO

INDICATORI

VERIFICABILI

FONTI DI

VERIFICA

IPOTESI

OBIETTIVI

GENERALI

OBIETTIVO

SPECIFICO

RISULTATI

ATTIVITÀ

Risorse

umane/materiali

Risorse

finanziarie

PRECONDIZIONI

Page 15: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

IL QUADRO LOGICO (2) – GLI OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALI: Riflettono la priorità assoluta e forniscono i principi ispiratori che stanno alla base del progetto OBIETTIVO SPECIFICO: Fornisce una chiara idea delle attività che saranno realizzate e dei loro risultati

SMART

Specific

Measurable

Achievable

Realistic

Timed

Page 16: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

IL QUADRO LOGICO (3) – I RISULTATI

RISULTATI

OUTCOME

Effetti a medio-lungo termine raggiunti o

presumibili dagli output. Rappresentano i

cambiamenti comportamentali, istituzionali

e sociali osservabili nel medio periodo

influenzati dagli output dell’intervento

realizzato.

Gli indicatori di outcome misurano i

risultati intermedi (medio-lungo periodo)

generati dagli output di un progetto,

aiutando a verificare che i cambiamenti

positivi ipotizzati hanno davvero avuto

luogo.

OUTPUT

Prodotti, beni capitali e servizi risultanti

da un intervento, ovvero, i risultati

immediati delle attività svolte

dall’organizzazione.

Gli indicatori di output misurano,

quindi, la quantità (e a volte la qualità)

dei beni e dei servizi prodotti

dall’organizzazione (output) e l’efficienza

della produzione, risultato di un’azione,

di un progetto o di un programma che

l’organizzazione mette in atto.

VS

Nella terza casella del QL mettiamo gli output o gli outcome?

Page 17: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

IL QUADRO LOGICO (4) – LE ATTIVITÀ

ATTIVITÀ

Le attività di un progetto stanno agli obiettivi come i mezzi ai fini. Questo implica che:

• Obiettivi ed attività sono due categorie distinte che non vanno confuse;

• Le attività possono essere modificate per assicurare il raggiungimento degli obiettivi (il

fine giustifica i mezzi);

• Per il raggiungimento di ciascun obiettivo è necessario prevedere una o più attività e,

viceversa, ogni attività deve mirare al raggiungimento di uno o più obiettivi del progetto.

IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ

• Individuare tutte le attività necessarie per la realizzazione dell’output.

• Il progetto viene scomposto in una serie di attività definite work packages (pacchetti di

lavoro).

• Il work package rappresenta l’aggregato di attività più elementari per garantire efficienza

al governo del sistema.

Page 18: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

IL QUADRO LOGICO (5) – LE ATTIVITÀ

Inizio Durata Fine

ATTIVITÀ

Risorse Responsabile

INPUT OUTPUT

WORK PACKAGE

Page 19: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

ACCENNO DI PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

LE REGOLE FONDAMENTALI DEL BUDGET

• TRASPARENZA: ogni voce di costo deve indicare la tipologia della spesa prevista, i

parametri che ne determinano l’ammontare complessivo e chi sosterrà questo costo;

• REALISMO: per la stima di ogni singola spesa è bene considerare i prezzi reali di

mercato per evitare di sovrastimare o sottostimare i costi;

• PRUDENZA: il budget deve permettere un certo margine di sicurezza, per evitare che

nella fase di realizzazione del progetto, spese eccedenti, non previste o stimate in

difetto, mettano a rischio il progetto per mancanza di fondi;

• EFFICIENZA ECONOMICA: deve sempre assicurare il miglior impiego delle risorse

economiche a disposizione;

• SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: il budget deve prevedere il pareggio tra costi e ricavi. Il

budget non può essere passivo perché ciò indica la non sostenibilità economica del

progetto. D’altro canto, il budget non può essere in attivo perché i progetti non devono

produrre profitto;

• SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA: l’organizzazione deve essere in grado di sostenere gli

sforzi finanziari connessi al progetto. In particolare, l’ammontare del budget del progetto

deve essere commisurato alla dimensione del bilancio del promotore.

Page 20: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM

Ogni application form ha le proprie peculiarità che devono essere analizzate con

attenzione, è tuttavia possibile identificare una struttura comune:

1. Analisi di contesto

2. Descrizione del progetto

3. Strumenti di gestione

4. Comunicazione e disseminazione

5. Fattibilità e sostenibilità

Page 21: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM – ANALISI DI CONTESTO

Dimostrare la coerenza del progetto con:

• Le politiche europee di riferimento;

• Gli obiettivi del programma e della call for proposal;

• Le caratteristiche della comunità di riferimento;

• I progetti in essere o già realizzati nel medesimo contesto;

• Gli obiettivi e la mission dei partner coinvolti;

• Le esperienze già maturate nel settore di intervento.

Contenuti:

• Priorità del programma e della call for proposal;

• Priorità di policy;

• Definizione di settore;

• Analisi dei problemi;

• Analisi degli stakeholder;

• Complementarietà con altri progetti;

• Esperienze pregresse.

Page 22: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM – DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Si entra nel dettagli di ciò che si vuole fare:

• Obiettivi;

• Beneficiari;

• Consorzio e partner;

• Risultati attesi;

• Attività e relativi output;

• I tempi;

• I costi.

Contenuti:

• Quadro Logico del progetto (Obiettivi generali, obiettivi specifici, risultati attesi, attività)

• Analisi degli stakeholder;

• Descrizione degli attori coinvolti;

• Work packages;

• Gannt;

• Budget.

Page 23: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM – STRUMENTI DI GESTIONE

Soluzioni gestionali volte a garantire la realizzabilità del progetto:

• Fase di preparazione;

• Strumenti di time management e di controllo di gestione;

• Monitoraggio e valutazione;

• Gestione dei rischi.

Contenuti:

• Organizzazione del management (strutture di coordinamento, working group, etc.);

• Divisione delle responsabilità e dei compiti;

• Sistema di monitoraggio e valutazione;

• Pianificazione finanziaria;

• Sistema per la gestione dei rischi.

Page 24: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM – COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE

Strumenti per garantire la massima visibilità al progetto:

• Identificazione del target audience;

• Esperienza pregressa;

• Piano di comunicazione e disseminazione;

• Attività di comunicazione e disseminazione;

• Uso dei risultati di progetto.

Page 25: Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico

L’APPLICATION FORM – FATTIBILITÀ E SOSTENIBILITÀ

Occorre dimostrare che:

• Il progetto è sostenibile anche nel lungo periodo;

• Che sono state valutate tutte le condizioni ed i fattori esterni;

• Il progetto genera impatto positivo sul territorio e la comunità di riferimento;

• Si possiedono le competenze necessarie per l’implementazione.

Contenuti:

• Fattibilità economico-finanziaria;

• Analisi dei fattori esterni (Quadro Logico);

• Analisi di impatto, definito come il cambiamento sostenibile di lungo periodo nelle

condizioni delle persone o nell’ambiente che l’intervento ha contribuito parzialmente a

realizzare;

• Fattibilità tecnica;

• Valutazione dei rischi.


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