+ All Categories
Home > Documents > Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Date post: 21-Mar-2016
Category:
Upload: callie
View: 37 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Università degli Studi di Salerno Facoltà di Ingegneria. Corso di Frane Prof. Ing. Calvello Michele. Studio e monitoraggio a supporto della mitigazione strutturale di grandi frane a cinematica lenta: l’esempio di Ca 'Lita. Studente: Iannuzzi Michele(0622500157). Introduzione. - PowerPoint PPT Presentation
10
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA STUDIO E MONITORAGGIO A SUPPORTO DELLA MITIGAZIONE STRUTTURALE DI GRANDI FRANE A CINEMATICA LENTA: L’ESEMPIO DI CA 'LITA Studente: Iannuzzi Michele (0622500157) CORSO DI FRANE Prof. Ing. Calvello Michele
Transcript
Page 1: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI

SALERNO

FACOLTÀ DI INGEGNERIASTUDIO E MONITORAGGIO

A SUPPORTO DELLA MITIGAZIONE

STRUTTURALE DI GRANDI FRANE A CINEMATICA

LENTA: L’ESEMPIO DI CA 'LITA

Studente:

Iannuzzi Michele(0622500157)

CORSO DI FRANE

Prof. Ing. Calvello Michele

Page 2: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

INTRODUZIONE

1. Illustrazione caso di studio;

2. Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori;

3. Analisi critica del lavoro.

SOMMARIO

Page 3: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO

Frana di Cà Lita

Georeferenziazione della frana.

Page 4: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Sezione del versante

ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO

Sezione del versante

La frana è classificata come fenomeno complesso e composito, può essere divisa in due grandi sotto-fenomeni, uno di monte (scivolamento in roccia)

e uno di valle (flussi di detriti e di terra).

Page 5: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Riattivazione eccezionaleTra il 2002 ed il 2004 la frana ha alternato fasi di intensa attività

a fasi di quasi immobilità (generalmente estate), in particolare, gli eventi di maggiore entità sono occorsi nell’inverno del 2003 e all’inizio della primavera del 2004. L’intensità di tale evento

ha generato una grossa emergenza sia per i paesi a monte che per la strada al piede della frana.

ILLUSTRAZIONE CASO STUDIO

In seguito ai suddetti eventi, un gruppo di ricercatori e gli enti della protezione civile iniziano una fase di indagine geotecnica e

di monitoraggio per raccogliere i dati necessari alla progettazione delle opere di mitigazione.

Page 6: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVILUPPATO

DAGLI AUTORICampagna di indagine e monitoraggio

Complessivamente, la campagna di investigazione e monitoraggio consisteva di:

•una foto a copertura totale areale in scala 1:14 000;• una mappa dettagliata della frana in scala 1:5 000; •40 carote da 88 mm della massa della frana e della roccia provenienti da 16 pozzi;•9 inclinometri, •2 cavi TDR di 41,3 mm di diametro, •2 estensimetri, •6 piezometri, alcuni dei quali equipaggiati con dei trasduttori di pressione elettrici e registratori di dati per l’acquisizione continua;•sensori di rifrazione sismica in 16 sezioni trasversali e longitudinali, elaborati con tecniche di tomografia.

Page 7: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVILUPPATO

DAGLI AUTORICampagna di indagine e monitoraggio

Posizionamento di inclinometri, estensimetri, piezometri e sezioni di rifrazione sismica.

Page 8: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVILUPPATO

DAGLI AUTORIDati raccolti

Tabella riassuntiva dei dati ottenuti dal monitoraggio e dalle indagini geotecniche.

Movimento caratteristico del versante

Aree investigate e monitorate

A - Cassola B - Corciolano C – Ca’ Lita D – Piana E – Colata

Tipo di movimento Scivolamento in terra roto-traslazionale

Scivolamento in roccia roto-traslazionale

Scivolamento in terra roto-traslazionale

Scivolamento in terra e roccia roto-traslazionale

Flussi e scivolamenti traslazionali in terra

Strati interessati MOH3 (ov), MVR2a (ov) MOH3 (ov) MOH3 (ur) + (ov) MOH3 (ov) MVR2a (ov), MOH3 (ur), VRO (ur)

Materiali della frana Argilla, limo e blocchi Ammassi di roccia disgregati Argilla, limo, blocchi

Argilla, limo, blocchi + ammassi di roccia disgregati

Argilla, limi + blocchi nei metri superiori

Spessore totale 10-25 (m) - 20 (m) 45 (m) 15 (m)

Profondità dello scivolamento 5 e 20* (m) - 15* (m) 43* e 20* (m) 9*(m)

Velocità minima di spostamento cm/mese* - cm/mese * cm/mese* dm o m/mese*

Velocità massima di spostamento dm/giorno° - dm/giorno ° dm/giorno° m/giorno

Profondità della falda 2-6* (m) 17-18*(m) 8-2* (m) 10-25* (m) 1-8* (m)

Page 9: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Elementi positivi

ANALISI CRITICA DEL LAVORO

Un’analisi critica del caso studio ha portato alla luce degli elementi positivi, che si riassumono di seguito:

• Utilizzo di più tecniche simultaneamente, con conseguente possibilità di confrontare ed integrare i risultati;• Utilizzo del monitoraggio come supporto alla progettazione;• Intervento replicabile in moltissime aree simili;• Ottima presentazione delle opere realizzate;• Sinergia tra enti di ricerca ed enti di gestione del territorio.

Page 10: Studente: Iannuzzi Michele(0622500157)

Elementi negativi

ANALISI CRITICA DEL LAVORO

Di contro si sintetizzano le poche criticità individuate:

• Campagna di indagine estremamente costosa;• Presentazione dei dati del monitoraggio sintetica;• Poca chiarezza nei riguardi degli interventi effettuati subito dopo l’emergenza.


Recommended