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Nato nel 1977, inizio a scattare foto da adolescente.
Maturo esperienze di fotografia vivendo da vicino la
passione di mio padre, fotografo matrimonialista,
prima di laurearmi in Architettura nel 2006.
Ritengo la fotografia, aldilà dei valori etimologici
ormai noti a tutti, un gesto emozionale che nasce
con spontaneità. Fotografare è la dimensione del
nostro essere che si manifesta con un azione istintiva
e passionale. Fotografo si è non lo si fa. La nostra è
un missione: proiettare nel futuro la memoria di
un presente. Il rischio di diventare un popolo senza
memoria è reale; in questa epoca, dove regna la
multimedialità, ascoltiamo musica, ma non compriamo
dischi. Osserviamo le immagini, ma non le stampiamo.
“Scripta Manent” ci insegnano i nostri avi: la nostra vita
la ereditiamo dai nostri antenati, ma ci è stata prestata
dai nostri posteri.
Gaetano Altobelli
