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suggerimenti di lettura - Pinacoteca Querini Stampalia famiglia in... · 2017. 2. 13. · Marchesi...

Date post: 26-Jan-2021
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suggerimenti di lettura
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  • suggerimenti di lettura

  • Rassegna del 15 febbraio 2017a cura di L. Bellina, B. Colli e A.F. Valcanover

    realizzata in occasione della mostraUna famiglia in esilio.I Trentin nell’antifascismo europeoFondazione Querini Stampalia15 febbraio - 19 marzo 2017

    La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 15 per i residenti nel Comune di Venezia e il mercoledì, durante l’intera giornata, per gli utenti della Biblioteca.

    La Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia è biblioteca civica del centro storico di Venezia

  • Agli inizi del 1926 Silvio Trentin è tra i primi docenti universitari a dimettersi per protesta contro il processo di fascistizzazione allora avviatosi nel mondo accademico italiano. Lascia così la cattedra di Diritto pubblico a Venezia e decide, contemporaneamente, di abbandonare anche un paese in cui non vede più garanzie di libertà. Parte per la Francia meridionale con tutta la famiglia: la moglie Beppa e i figli Giorgio e Franca. L’ultimogenito Bruno nascerà alla fine dell’anno, già in esilio. Un esilio che allora speravano breve, e che durerà invece più di 17 anni.Da emigranti, i Trentin sapranno costruire un’eccezionale rete di relazioni con i più importanti esponenti dell’antifascismo italiano in esilio, con il mondo culturale e politico francese nonché, al tempo della guerra civile nella vicina Spagna, con i volontari di tutti i paesi che accorrono a combattere il franchismo. Una battaglia per la libertà e la democrazia su scala europea, senza confini di nazionalità: i tre ragazzi Trentin crescono in questo clima, ne restano indelebilmente segnati e quella lotta continueranno con altri mezzi, da adulti, nel dopoguerra. Il padre Silvio, invece, non arriverà a vedere quella

    Una famiglia in esilio.I Trentin nell’antifascismo europeo

    suggerimenti di lettura

    caduta del nazifascismo per cui tanto si era speso.La straordinaria vicenda corale dei Trentin è qui riletta principalmente attraverso il ricco archivio che Franca, alla sua morte, ha lasciato all’Associazione rEsistenze. La mostra è curata dallo storico Giovanni Sbordone con la collaborazione di Luisa Bellina e del grafico Lorenzo Ghidoli. Il video è stato realizzato dalla regista Manuela Pellarin.Saranno esposte un’ottantina di foto riguardanti Silvio, la moglie e i figli dall’infanzia all’adolescenza, fino al rientro in Italia nel settembre del ‘43 e alla morte di Silvio nel marzo 1944.

    Silvio e Beppa con Giorgio e Franca nei primi mesi di esilio, Pavie, 1926

  • Silvio (1885-1944)

    Valente giurista, è stato professore di Diritto pubblico e amministrativo alle Università di Camerino, Macerata e Venezia. Volontario nella grande Guerra, deputato alla Camera negli anni 1919-21, si è particolarmente impegnato nell’opera di bonifica e ricostruzione del territorio veneto. Diventato fiero oppositore del fascismo, agli inizi del 1926 si dimette dall’università scegliendo la via dell’esilio. In Francia continua la sua instancabile opera di studioso ed è politicamente molto attivo nelle reti dell’antifascismo italiano (Giustizia e Libertà) e nella Resistenza francese, collaborando alla fondazione del movimento Libérer et Fédérer. Tornato in Italia nel settembre 1943, forma con Egidio Meneghetti e Concetto Marchesi il CLN regionale veneto, ma la sua salute, minata dalla vita clandestina e da una breve detenzione, lo porta alla morte il 12 marzo 1944, a soli 58 anni.

    Scritti di

    Appello ai veneti, guardia avanzata della nazione italiana, “Giustizia e libertà”, n. 10, 1 novembre 1943MISC. C. 14477

    Lauro de Bosis. Chantre et héros de la liberté, Toulouse, Jean Flory, 1939 142 G 24

    Opere scelte, Venezia, Marsilio, 1983-

    1988, 5 voll.48 G 38-41 e 11 X 903

    Scritti inediti: testimonianze, studi, contributi di E. Lussu, H.W. Tobler, a cura di P. Gobetti, Parma, Guanda, 1972 49 F 14

    Stato, nazione, federalismo, Ed. clandestina, Milano, La fiaccola, 1945 164 D 29

    Stato, nazione, federalismo, Venezia, Marsilio, 2010 (Ripr. facs. dell’ ed.: Milano, La fiaccola, 1945)10 Y 716

    Scritti su

    L’antifascismo italiano tra le due guerre: alla ricerca di una nuova unità, atti del convegno (Jesolo, 2004), a cura di M. Guerrato, introduzione di G. Paladini, Jesolo, Centro studi e ricerca Silvio Trentin, 200514 W 343

    I. Ariemma, Silvio Trentin, una personalità “scomoda”, in Resistenza e diritto pubblico, a cura di F. Cortese, Firenze, Firenze University Press, 2016, pp. 3-712 Y 175

    N. Bobbio, Ricordo di Silvio Trentin. Commemorazione nel decennale della liberazione, Venezia, Sorteni, 1955MISC. C. 15170

  • M. Guerrato, Silvio Trentin, un democratico all’opposizione, Milano, Vangelista, 198143 I 38

    Liberare e federare. L’eredità intellettuale di Silvio Trentin, atti del convegno (Venezia, 2014), a cura di F. Cortese, Firenze, Firenze University Press, 2016 12 Y 176

    E. Meneghetti, Ricordo di Trentin, in 1943-1945 Venezia nella Resistenza. Testimonianze, a cura di G. Turcato e A. Zanon Dal Bo, Venezia, Comune di Venezia, 1976, pp. 39-41IST. 37/34

    G. Paladini, Silvio Trentin, Venezia, Supernova, 20014 V 708

    Pensare un’altra Italia. Il progetto politico di Silvio Trentin, atti del convegno (Treviso, 2011), Treviso, ISTRESCO; Venezia, IVESER, 201211 Y 799

    F. Rosengarten, Silvio Trentin dall’interventismo alla Resistenza, Milano, Feltrinelli, 1980 CONT. 1135.B.459

    Beppa (1892-1967)

    Sposata a Silvio dal 1916, è sempre al suo fianco, affrontando le traversie dell’esilio, e poi, al rientro in Italia, assistendolo durante i lunghi mesi della malattia. Rimasta vedova, appoggia attivamente l’impegno resistenziale del figlio Giorgio e dopo la Liberazione, a Treviso, collabora con il CLN cittadino nel soccorso ai militari italiani rimpatriati dalla Germania. Tra le fondatrici dell’Udi a Treviso e poi, a Venezia, del Convitto Biancotto per orfani di partigiani, ha mantenuto vivi fino alla morte i rapporti con gli amici e i compagni di lotta francesi e italiani di Silvio, facendosi tramite di incontri culturali e politici.

    Scritti di

    Due lettere a Luigi Luzzatti, in I Trentin a Mira nella Resistenza, atti del convegno (Mira, 2011), a cura di C. Verri, Mira, ANPI, 2013, pp. 91-9219 W 977

    Scritti su

    L. Bellina, Il contesto famigliare nell’esperienza di vita di Silvio Trentin, in Pensare un’altra Italia. Il progetto politico di Silvio Trentin, atti del convegno (Treviso, 2011), Treviso, ISTRESCO; Venezia, IVESER, 2012, pp. 81-10311 Y 799

  • Giorgio (1917-2013)

    Primogenito di Silvio e Beppa, assiste il padre nell’attività politica e nella Resistenza in Francia, e poi, al rientro con la famiglia in Italia, si unisce alle formazioni partigiane di ispirazione azionista del trevigiano. Dopo la guerra è molto attivo nell’associazionismo partigiano e antifascista come dirigente dell’ANPI e dell’ANPPIA. Segretario dell’Opera Bevilacqua La Masa dal 1958 al 1982, è nel contempo anche tra i fondatori dell’Associazione degli Incisori Veneti. Affermatosi come uno dei principali conoscitori dell’arte incisoria in Italia, la sua grande passione, è instancabile promotore di mostre ed iniziative culturali.

    Scritti di

    Biennale dell’incisione italiana contemporanea, Opera Bevilacqua La Masa, cataloghi delle edizioni da II a VII, Venezia, Comune di Venezia, 1957-1968 (a cura di)IST. 0230.A. 1-6

    Giuseppe Fantinato, Venezia, Corbo e Fiore, 1986 (con I. Prandin)STEFANI A. 105

    Mario Dinon. Le acqueforti, Venezia, Corbo e Fiore, 1985 (a cura di)7 X 42

    Presenza dell’arte incisoria nella cultura contemporanea: opere dei maggiori artisti italiani del Novecento,

    catalogo della mostra (Bassano del Grappa, 2000), Bassano del Grappa, Editrice artistica Bassano, 2000 (a cura di)3 Z 256

    Sculture e disegni di Augusto Murer, catalogo della mostra (Venezia, 1963), Venezia, Stamperia di Venezia, 1963 (a cura di)IST. 231/ 016

    Scritti su

    G. Albanese, [Intervista a] Giorgio Trentin, in Nella Resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessant’anni dopo, a cura di Id. e M. Borghi, Venezia, IVESER; Portogruaro, Nuova Dimensione, 2004, pp. 187-20413 W 73

    Incidere, incidere, incidere. Giorgio Trentin tra etica dell’arte e impegno politico, atti del convegno (Venezia, 2013), a cura di G. Sbordone, Firenze, Firenze University Press, 2015 12 Y 042

    G. Sbordone, Giorgio Trentin e l’antifascismo trevigiano dell’immediato dopoguerra, [Sommacampagna], Cierre, [2014?] [estratto da “Terra e storia”, A. 3 (2014), n. 5/6, pp. 87-101]MISC. C. 20773

  • Silvio davanti alla sua libreria in Rue du Languedoc, Tolosa, 1935

    Beppa, anni Quaranta

    Giorgio nella biblioteca di casa nei primi anni dell’esilio, 1926-1930 ca.

  • Franca (1919-2010)

    In Francia, Franca consegue due lauree, una in lingua e letteratura inglese, l’altra in lingua e letterature italiana. Partecipa alla Resistenza francese in qualità di staffetta del movimento Libérer et Fédérer, fondato dal padre. Nel 1943 non rientra in Italia con la famiglia e nel 1944 sposa il rifugiato spagnolo Horace Torrubia, eroe della guerra civile e dirigente della Resistenza nel sudovest francese. Nel 1966 lascia il suo insegnamento al Dipartimento d’Italiano della Sorbona per tornare con il secondo marito, l’italianista Mario Baratto, in Italia, come lettrice di francese a Ca’ Foscari dove resta per 19 anni fino alla pensione. A Venezia Franca, attiva nell’Alliance française, promuove molti incontri letterari italo-francesi. Partecipa alla vita politica e culturale della città e in particolare all’associazionismo femminile.

    Scritti di

    Carte ritrovate, Venezia, Cafoscarina, 2009 19 W 976

    Intervista, a cura di A. Costantini, M.-C. Jamet e S. Regazzoni, Venezia, Cafoscarina, 2009 IST. 569/10

    Scritti su

    S. Tamiozzo Goldmann, Franca Trentin, “Belfagor”, A. 66 (2011), n. 4, pp. 445-454PER. B. 83

    M.T. Sega, [Intervista a] Franca Trentin, in Nella Resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessant’anni dopo, a cura di G. Albanese e M. Borghi, Venezia, IVESER; Portogruaro, Nuova Dimensione, 2004, pp. 157-18513 W 73

    M.T. Sega, Le resistenze di Franca, in I Trentin a Mira nella Resistenza, atti del convegno (Mira, 2011), a cura di C. Verri, Mira, ANPI, 2013, pp. 67-7519 W 977

  • Franca con “L’angelo di Fuoco” di Valerij Jakovlevi Brjusov sulla scrivania, 1950-1955 ca.

    Bruno con Jean-Paul Sartre, anni Settanta

  • Bruno (1926-2007)

    Unico dei Trentin a nascere in esilio, considera il francese la sua lingua madre. A quindici anni fonda coi compagni di liceo un “gruppo insurrezionale” di ispirazione anarchica che gli costa il suo primo arresto. In Italia per la prima volta nel ’43, affianca il padre nell’organizzazione della Resistenza ai nazifascisti. Dopo la morte di Silvio si lancia anima e corpo nella guerra partigiana prima nel trevigiano e poi a Milano, dove dirige i Gap di Giustizia e Libertà e comanda la brigata “Rosselli”, protagonista dei giorni della Liberazione. Nel 1949 si laurea in giurisprudenza a Padova e inizia a lavorare con Vittorio Foa all’Ufficio studi della CGIL. Comincia così quel rapporto con il sindacato che segnerà indelebilmente la sua vita: leader nazionale del sindacato dei metalmeccanici nella grande stagione delle lotte operaie degli anni Sessanta e Settanta, diventa, dal 1988 al 1994, segretario generale della Cgil. Dal 1999 al 2004 è deputato al Parlamento europeo.

    Scritti di

    Autunno caldo. Il secondo biennio rosso 1968-1969, intervista di G. Liguori, Roma, Editori Riuniti, 1999 11 X 506

    Bruno Trentin: la sinistra e la sfida dell’Europa politica. Interventi al Parlamento europeo, documenti,

    testimonianze (1997-2006), a cura di S. Cruciani, prefazione di I. Ariemma, Roma, Ediesse, 2011 17 W 854

    La città del lavoro. Sinistra e crisi del fordismo, a cura di I. Ariemma, 2. ed. rivista e ampliata, Firenze, Firenze University Press, 2014 11 Y 718

    Il lavoro e la conoscenza. Lectio doctoralis, Università Ca’ Foscari di Venezia, 13 settembre 2002, [S.l.], CGIL Veneto, [2009?] [estratto da: Il futuro del sindacato dei diritti. Scritti e testimonianze in onore di Bruno Trentin, a cura di I. Ariemma, Roma, Ediesse, 2009]MISC. B. 10146

    Lavoro e libertà nell’Italia che cambia, Roma, Donzelli, 19945 W 355

    Processo alla crescita. Ambiente, occupazione, giustizia sociale nel mondo neoliberista, Roma, Editori Riuniti, 2000 (con C. Ravaioli)12 X 679

    Scritti di

    G. Albanese, [Intervista a] Bruno Trentin, in Nella Resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessant’anni dopo, a cura di Id. e M. Borghi, Venezia, IVESER; Portogruaro, Nuova Dimensione, 2004, pp. 137-15613 W 73

  • I. Ariemma, La sinistra di Bruno Trentin. Elementi per una biografia, Roma, Ediesse, 201418 W 884

    Il futuro del sindacato dei diritti. Scritti e testimonianze in onore di Bruno Trentin, a cura di I. Ariemma, Roma, Ediesse, 200916 W 977

    L’itinerario di Bruno Trentin: archivi,

    immagini, bibliografia, a cura di S. Cruciani e I. Romeo, prefazione di I. Ariemma, Roma, Ediesse, 201519 W 579

    Lavoro e conoscenza dieci anni dopo: attualità della lectio doctoralis di Bruno Trentin a Ca’ Foscari, atti del convegno (Venezia, 2012), a cura di A. Casellato, Venezia, Ca’ Foscari; Firenze, Firenze University Press, 201411 Y 717

    Silvio con Beppa, il fratello Bruno, i tre figli e una nipote al mare, Francia, 1933

  • Fondazione Querini Stampalia onlusSanta Maria FormosaCastello 5252, Veneziatel 041/2711411fax 041/[email protected]

    “La Querini Stampalia vale: aiutarla con il 5 per mille non ti costa nulla!Dal 1869 la Fondazione Querini Stampalia lavora per Venezia e per la cultura.Oggi chi la apprezza ha un nuovo modo per sostenerla: nella dichiarazione dei redditi, sulla scheda scelta per la destinazionedel 5 per mille dell’IRPEF, firma nello spazio riservato al Volontariato e indica il codice fiscale della Fondazione 02956070276.La sottoscrizione del 5 per mille non comporta alcun costo e non è alternativa alla destinazione dell’8 per mille.”


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