+ All Categories
Home > Documents > supplychain

supplychain

Date post: 07-Mar-2016
Category:
Upload: silvio-luchetti
View: 11 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
scgslides

of 38

Transcript
  • GESTIONE DEI MATERIALI NEI SUPPLY NETWORK

  • INTRODUZIONE

    INDICE DEGLI ARGOMENTI

    GESTIONE A SCORTA (O LOOK BACK)

    GESTIONE A FABBISOGNO (O LOOK AHEAD) NEL SUPPLY NETWORK

    Pianificazione rollingDistribution Requirements Planning (DRP)

    Sistemi di gestione delle scorte multilivello(multi-echelon)

  • A cosa servono le scorte? Cautelarsi da possibili ritardi da parte dei fornitori Evitare di dovere ricorrere ad acquisti troppo frequenti (cycle stock) Ottenere degli sconti-quantit Scorte di semi-lavorati per ovviare a possibili ritardi da parte dei contoterzisti o dei reparti produttivi a monte Rendere la produzione dei centri produttivi a valle meno dipendente dall'attivit svolta da quelli a monte Potere evadere celermente gli ordini dei clienti (aziende make-to-stock) Potere contrastare l'incertezza nelle quantit domandate dai clienti (scorte di sicurezza o safety stock).

    2 parametri fondamentali: quanto deve essere ordinato al fornitore; quando necessario ordinare al fornitore.

    INTRODUZIONE

  • Metodologie di gestione dei materiali1) Gestione a scorta (o look back)2) Gestione a fabbisogno (o look ahead): si emette un ordine sulla

    base di fabbisogni futuri calcolati o previsti

    Mag.M.P.

    Mag.Ass.

    Mag.Comp.

    Mag.Fin.Prod.

    Comp.Montaggio

    assiemeMontaggio prod. finito

    Ordini dei clienti

    Mag.M.P.

    Mag.Ass.

    Mag.Comp.

    Mag.Fin.Prod.

    Comp.Montaggio

    assiemeMontaggio prod. finito

    Ordini o previsioni

    Ordini ai fornitori

    Ordini ai fornitori

    Tipo 1

    Tipo 2

  • Gestione a scorta

    H = rilascio ordineH = arrivo ordineL = lead timeh ed h = quantit ordinate

    Gestione a fabbisogno

  • Il problema della domanda dipendente

    P1

    P2

    P3

    I(P1)

    I(P2)

    I(P3)

    t

    t

    t

    Andamento del magazzino con

    gestione a scorta

    Scendendo nella distinta la domanda diventa pi irregolare 1) si rende

    inadeguato il modello a scorta2) livello medio magazzini elevato

    Se per assemblare P1 servissero 5 componenti gestiti a scorta, supponendo che il livello di servizio di ognuno sia il

    90%, la probabilit di trovarli tutti 0.95 = 0.59

    Occorrono SS elevate

  • 1) Gestione a scorta: a) Processo del lancio ordine semplice e rapidob) Giacenze medie abbastanza elevatec) Materiali gestiti in modo indipendente si possono originare incongruenze di materiali negli ordini

    Gestione utilizzata prevalentemente per materiali a domanda indipendente, di basso valore ed a consumo continuo

    2) Gestione a fabbisogno:a) Programmazione pi complessa e costosa: richiede programmi informatici di media complessit e grande lavoro di data entryb) Consente una riduzione delle giacenze mediec) Congruenza delle disponibilit di tutti i codici

    Utilizzata per materiali a domanda dipendente, di alto valore ed a consumi irregolari e discontinui

  • GESTIONE A SCORTA (O LOOK BACK)

    Quanto riordinare: lotto di rifornimento costante (ad esempio pari al lotto economico EOQ)

    1) politiche 1) politiche fixedfixed quantityquantity::

    CiUsD

    hsDEOQ 22 =

    D = domanda media nell'unit di tempo (costante nel tempo)h = costo per tenere a magazzino un'unit di prodotto per un periodo pari all'unit di tempos = costo di lancio di un nuovo ordine: legato al carico di lavoro dellufficio approvvigionamenti e fornitori (costi postali, telefonici, di pianificazione, di ispezione, di setup, )Uc = costo unitario del prodotto

  • Quando riordinare: si emette lordine quando la disponibilit pari al punto di riordino R dato da:

    R = D x LT + SSD e LT sono i valori medi ed SS le scorte di sicurezza

    R

    G

    i

    a

    c

    e

    n

    z

    a

    +

    O

    r

    d

    i

    n

    a

    t

    o

    -

    I

    m

    p

    e

    g

    n

    a

    t

    o

    DLT

  • RSS

    Q+SS

    Se la domanda del bene ed il LT possono essere rappresentati da una distribuzione normale le scorte di sicurezza possono essere calcolate come:

    Siano le deviazioni standard legate allincertezza sulla curva di domanda e sul tempo di lead time.z = numero di deviazioni standard richiesto affinch la probabilit di soddisfare la domanda, dato un certo livello di SS, sia pari al livello di servizio che si vuole garantire

    LTD ,222LTD DLTzSS +=

  • 2) politiche (s, S):2) politiche (s, S):

    Quando riordinare: si emette lordine quando la disponibilit pari al punto di riordino s dato da:

    s = D x LT + SSD e LT sono i valori medi ed SS le scorte di sicurezza

    Quanto riordinare: viene ordinato un quantitativo Q(t) tale da ristabilire il livello di target S che consentente di coprire la domanda per un periodo di LT

    S

    t

    s

  • Z livello di servizio %0 50 %

    1 84,1 %

    1,28 90 %

    1,64 95 %

    2 97,7 %3 99,9 %

  • 3) politiche 3) politiche periodicperiodic reviewreview: :

    222)()( LTD DLTTZLTTDS ++++=

    Quando riordinare: si emette lordine ad intervalli di tempo T fissiQuanto riordinare: viene ordinato un quantitativo Q(t) tale da ristabilire il livello di target S che consentente di coprire la domanda nellintero periodo (T+LT)

    Livello di target S

    D(LT+T)

  • Livello di servizio

    Fill rate di prodotto: rapporto tra il quantitativo regolarmente evaso ed il quantitativo richiesto. Fill rate di ordine: rappresenta la frazione di ordini evasi correttamente rispetto al totale degli ordini richiesti. Per esempio in un azienda multi prodotto un singolo ordine pu essere composto da pi righe di ordine relative a diverse referenze. Se una referenza disponibile e una no, l'ordine non si pu definire evaso correttamente (il fill rate di ordine in generale minore del fill rate di prodotto). Livello di servizio di ciclo (LSC): probabilit di non avere una rottura di stock nellintervallo tra due consegne successive da parte del fornitore (ciclo di riassortimento). Un LSC del 60% significa che su 10 cicli di riassortimento 6 volte non si hanno degli inevasi. Ad un LSC del 60% corrisponde un fill rate molto pi alto, infatti, nel 60% dei cicli di riassortimento il fill rate del 100%, nel rimanente 40% dei cicli non detto che tutti gli ordini dei clienti siano inevasi: lo sar soltanto una frazione.

    Livello di servizio: capacit di soddisfare la domanda del cliente utilizzando le scorte presenti allinterno della facility.

  • II concetto di livello di servizio di ciclo particolarmente utile nella gestione delle scorte a punto di riordino. Infatti, in tale contesto il valore di LSC, ossia la probabilit di non avere una rottura di stock nellintervallo tra due consegne successive da parte del fornitore, uguale alla probabilit di non avere rotture di stock durante il lead time di riassortimento da parte del fornitore.

    LSC = Prob (domanda durante il lead time

  • Sistemi di gestione delle scorte multilivello(multi-echelon)

    Gestione multi-echelon: definire i parametri fondamentali di gestione delle scorte (punto di riordino, quantit di riordino, ) considerando non solo ci che accade all'interno di un singolo punto di accumulo nel supply network, ma estendono l'analisi prendendo in considerazione i diversi punti di accumulo delle scorte da valle a monte.

  • sistema tradizionale

    sistema multi-echelon

  • Come funziona un sistema multi-echelon:

    I punti vendita operano con la politica del punto di riordino i cui parametri di funzionamento vengono definiti in modo tradizionale. Per il centro di distribuzione le cose cambiano: esso deve calcolare i valori del punto di riordino (R) e della quantit da riordinare in modo che, ogniqualvolta la giacenza nel deposito e in tutti i punti vendita, sommata alla quantit di prodotti in transito, scende al di sotto di R, venga lanciato un ordine allo stabilimento di produzione.

    eee LTzLTDR +=LTe (echelon lead time) somma del lead time tra stabilimento di produzione e centro di distribuzione e quello tra quest'ultimo e i punti venditae : deviazione standard della domanda aggregata ai punti vendita (sell-out)z : coefficiente associato al livello di servizio che si intende garantire ai consumatori finali

  • GESTIONE A FABBISOGNO (O LOOK AHEAD) NEL SUPPLY NETWORK

    Distribution Requirements Planning (DRP)Tecnica che, utilizzando la stessa logica di funzionamento del Material Requirements Planning (MRP), permette di stabilire in modo coerente i piani delle spedizioni e delle consegne all'interno di un network distributivo.

    Network distributivo di bottiglie di vino

  • DRP per il punto vendita 1

    DRP per il punto vendita 2

  • DRP per il punto vendita 3

  • DRP per il grossista A

  • DRP per il grossista B

  • Fabbisogni lordi per il produttore di vino

  • Pianificazione rolling

  • Esempio di funzionamento della logica rolling

  • Assorbire gli errori di previsione della domanda:- firm planned order

    - error addback

  • firm planned order

    Orizzonte di congelamento (4 periodi)

  • error addbackLa tecnica error addback assume che le previsioni della domanda siano mediamente corrette: se in un periodo la domanda stata inferiore rispetto alle previsioni di una certa quantit, nel periodo successivo la domanda sarprobabilmente maggiore rispetto a quanto previsto della medesima quantit.

  • Gestione delle promozioni

    Case study: distributore, che nel periodo 4-7 ha pianificato di effettuare una promozione ai punti vendita serviti

  • Piano di produzione del prodotto finito

  • Chiusura di un deposito

    DRP del deposito locale

    Case study: chiusura di un deposito locale e utilizzando un deposito centrale di distribuzione dei prodotti, al fine di sfruttare l'effetto di riskpooling.

  • DRP del deposito centrale

  • Apertura di un deposito

    DRP del nuovo deposito

    Creazione di un nuovo deposito per servire i clienti di una determinata area geografica, riducendo in tal modo il lead time di distribuzione dei prodotti ai clienti stessi

  • Caso dell'azienda farmaceutica Abbott LaboratoriesDecise di implementare il DRP per gestire il suo network distributivo, composto da tre stabilimenti di produzione e una rete di depositi locali. Fu in grado di ottenere un miglioramento del livello di servizio (fill-rate) dall'85% al 97%, e una riduzione delle scorte nel supply network del 25%.

    Hesston, azienda che produce pezzi di ricambio per macchinari agricoli e li distribuisce a 1200 rivenditori attraverso 8 depositi.L'applicazione del DRP port a una riduzione delle scorte nel supply network del 20% e al raggiungimento di un livello di servizio pari al 97,5%. In questo caso, l'applicazione del DRP non port solamente a una maggiore efficienza nel supplynetwork, ma anche a una migliore flessibilit e reattivit ai cambiamenti della domanda.

    Una barriera significativa all'adozione del DRP rappresentata dalla riluttanza da parte delle aziende di condividere dati spesso ritenuti riservati

    Le tecniche DRP risultano pi adatte alla gestione delle scorte nel supply network quando la domanda soggetta a fluttuazioni.