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Sviluppi della collaborazione internazionale fra giornalisti e studiosi di problemi d'oltremare

Date post: 20-Jan-2017
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Sviluppi della collaborazione internazionale fra giornalisti e studiosi di problemi d'oltremare Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 10, No. 10 (Ottobre 1955), pp. 304-305 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756525 . Accessed: 14/06/2014 11:43 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 188.72.127.63 on Sat, 14 Jun 2014 11:43:56 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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Sviluppi della collaborazione internazionale fra giornalisti e studiosi di problemi d'oltremareSource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 10, No. 10 (Ottobre 1955), pp. 304-305Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756525 .

Accessed: 14/06/2014 11:43

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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304 AFFRICA

I/ItalSa turística nell'ufficio del Travel Bureau di Nairobi.

venire via aerea dall'Italia nella misura di quasi un quin- tale alla settimana. Una volta al mese, su questo quintale incide notevolmente la nostra rivista « Affrica », che ha nel Travel Bureau ili proprio corrispondente per l'East Africa.

Un apposito servizio di cambiavalute e di emissione e incasso di Travellers' Cheques completa l'organizza- zione di questa attività italiana nell'Africa australe, cosicché si può avallare lo slogan che « per chi viaggia attraverso ill Travel Bureau l'ospitalità italiana inizia a Nairobi». Così come «per chi viaggia attraverso 1 Uf- ficio Viaggi Africa l'ospitalità eastaf ricana inizia a Roma ».

E. Z.

TRASFORMAZIONE E FINE del

COLONIALISMO di Teobaldo Filesi

Prefazione di Enrico Cerulli Edito dall'Istituto Italiano per l'Africa

Un'opera che - dirigendosi non solo agli africanisti, ma al politico, allo studioso, alVuomo della strada - • offre la più chiara ed onesta visione di problemi di eccezionale importanza per Vavvenire della pace nel

mondo e per Vavvenire dell'Italia. *

Ai suoi abbonati e lettori che vorranno acquistare il volarne «no tramite, la Rivieta "Affrica,, praticherà lo sconto del 2OJ/0 sul

prezzo di copertina (L. 900)

Sviluppi della collaborazione internazionale fra giornalisti e studiosi di problemi d'oltremare

Non potremmo trovar parole più adatte per definire il carattere e il valore dell'attività dell'Associazione In- ternazionale della Stampa per lo Studio dei Problemi dello Oliremare (A.I.P.E.P.O.) di quelle usate da Pierre Chau- leur nel grande settimanale economico parigino Marchés Coloniaux du Monde del 1 ottobre, parlando appunto del- la riunione delPA.I.P.E.P.O. a Bruxelles (22 settembre) e delle Giornate di Studi Africani di Gand (23-24 settem- bre). Egli scrive che « questi incontri, dove giornalisti, studiosi, funzionali e uomini d'affari fanno sentire libe- ramente la loro voce e espongono in piena indipendenza le loro idee », rappresentano « uno sforzo meritorio per applicare all'Africa, divisa in fusi troppo spesso stranieri l'uno all'altro, delle norme europee comuni » e che, per il fatto stesso di esprimere le preoccupazioni di ambienti molto dissimili fra loro, essi costituiscono « per governi desiderosi di una sana collaborazione oltremare una lezione preziosa, aiutando indubbiamente la ricerca dei denomi- natori comuni per le soluzioni da adottare».

E' dicendo questo, Pierre Chauleur ci richiamava ai concetti espressi da Auguste Buisseret, il Ministro delle Colonie belga, durante l'incontro che questi volle avere con i membri del Consiglio Direttivo delTA.L- P.E.P.O. invitandoli a cena a casa sua dopo la loro riu- nione (1).

In questa riunione, alla quale erano presenti, oltre il Presidente M. Fred Van der Linden, i Sigg. Georges Riond, Serge Sabattier, Pierre Chauleur e André Cagnon per la Francia; Quirino Maffi, Gregorio Consiglio e Gae- tano Napolitano per l'Italia; Léo Le jeune, Carl Goebel, Albert Maurice e P.E. Joset per il Belgio; James Gray per la Gran Bretagna e W. C. Klein per l'Olanda, furono il-

(1) // Consiglio Direttivo dell* A.I.P.E.P.O. era stato ospite a colazione del Cercle Royal Africain, attivissima organizzazione degli africanisti beigi.

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AFFRICA 305

lustrati i risultati del viaggio compiuto recentemente dal Presidente negli Stati Uniti (risultati che analizzeremo quanto prima sulla nostra Rivista) e fu fatto il punto sul- l'attività dell'Associazione, la quale, pur non avendo la pretesa - che di fronte alla complessità dei problemi e alla modestia dei mezzi sarebbe assurda - di compiere grandi cose, ha la coscienza di aver contribuito a fecondi chiarimenti di idee e a non meno fecondi rapporti di la- voro fra i suoi membri.

L'ATTIVITÀ' DELL'ASSOCIAZIONE

Non sarà inutile ricordare brevemente l'attività svol- ta dall'Associazione fino ad oggi.

Nel dicembre 1951 ebbe luogo a Bruxelles, per ini- ziativa dell'Associazione della Stampa Coloniale Belga, il primo congresso internazionale dei giornalisti che si occupano dello sviluppo politico, economico e sociale dei paesi sottosviluppati. Il congresso, al quale parteciparono numerosi e qualificati giornalisti francesi, italiani, inglesi, olandesi, portoghesi e belgi, ebbe un grande successo e, alla sua conclusione, Durand Reville, Senatore del Daho- mey, propose la costituzione di un'associazione interna- zionale della stampa per l'oltremare, che consolidasse ed estendesse i rapporti professionali che s'erano stabiliti mediante il congresso.

Sei mesi dopo, nel giugno 1952, grazie al concorso di (Georges Riond, membro e poi vice-presidente dell'Assem- blea dell'Unione Francese e creatore delle Giornate In- ternazionali della Stampa di Evian, veniva solennemente costituita, proprio durante tali Giornate, l'Associazione Internazionale della Stampa per lo Studio dei Problemi d'Oltremare (A.I.P.E.P.O.), la quale ottenne ben presto l'alto patrocinio del Ministro della Francia d'Oltremare e del Ministro per le Relazioni della Francia con gli Stati Associati, dei Ministri degli Esteri dell'Italia, del Belgio, del Portogallo e del Lussemburgo, del Ministro delle Co- lonie del Belgio e del Ministro dell'Oltremare del Por- togallo.

Nell'autunno del 1952 il Presidente dell'Associazione compì un viaggio in Portogallo, nel quale prese fruttuosi contatti con le autorità governative e gli ambienti cul- turali ed economici interessati. Nel marzo 1953 il Con- siglio Direttivo dell'Associazione venne ricevuto alPEliseo dal Presidente della Repubblica Francese, Vincent Auriol; nel novembre dello stesso anno fu ricevuto al Palazzo di Versailles dal Presidente dell'Assemblea dell'Unione Fran- cese, Albert Sarraut, dopo un pranzo presieduto dal Mi- nistro della Francia d'Oltremare.

Nell'autunno del 1952 il Presidente dell'Associazione aveva compiuto una tournée di conferenze in Italia, pren- dendo contatto con gli ambienti governativi, della stampa ed economici a Milano, Firenze, Roma e Napoli, dove ave- va partecipato alla Giornata Eurafricana della Mostra di Oltremare e dove si stabilirono i primi rapporti di collabo- razione con l'Istituto Italiano per l'Africa e con l'Acca- demia del Mediterraneo di Palermo.

Durante l'inverno 1953-54 l'Associazione organizzò a Roma, con il concorso della Fondazione E. Besso, una se- rie di conversazioni sulle questioni d'oltremare; nel marzo 1954 tenne una riunione solenne al Palazzo delle Acca- demie di Bruxelles, alla quale il Re Baldovino si fece rap- presentare e dove Gaston Monnerville, Presidente del Con- siglio della Repubblica Francese, parlò della posizione della Francia nei confronti dei problemi d'oltremare.

Nell'aprile 1954 la sezione italiana dell'Associazione, in collaborazione con l'Istituto Italiano per l'Africa, convocò a Roma una grande assemblea, nel corso della quale fu- rono discusse questioni relative all'istruzione nei paesi sottosviluppati. Un altro convegno, sull'alimentazione nei paesi sottosviluppati, fu tenuto a Parigi nel novembre dello stesso anno.

Nella primavera del 1955 il Presidente dell'Associa- zione compì un viaggio di due mesi negli Stati Uniti, nei quali prese importanti contatti con gli ambienti giorna- listici e di studio interessati all'Africa. L'Associazione fu presente al congresso indetto dall'Istituto Italiano per l'Africa per il centenario del progetto italiano del Canale di Suez (giugno 1955) e al Congresso della stampa tecnica mediterranea specializzata nelle questioni turistiche e ar- tigianali (settembre 1955).

Nel giugno 1955 ebbe luogo ad Evian l'assemblea ge- nerale dell'Associazione.

Per la terza volta, grazie all'invito della Fiera Inter- nazionale di Gand, vari membri dell'Associazione hanno potuto partecipare anche quest'anno alle importanti gior- nate di studi africani che si tengono annualmente a Gand.

L'Associazione conta oggi oltre 250 membri francesi, italiani, belgi, inglesi, olandesi, portoghesi, lussembur- ghesi, tedeschi e egiziani. Nel 1954 ha pubblicato un an- nuario che reca il testo dello statuto e l'elenco dei membri d'onore, effettivi ed aderenti, con loro qualifica e indi- rizzo, e si appresta ora a pubblicare l'annuario 1955. Tale pubblicazione ha una indiscutibile importanza ai fini di fa- vorire i contatti personali fra i membri e lo scambio delle informazioni.

Con il concorso del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero delle Colonie del Belgio l'Associazione pubbli- ca in inglese e in francese un bollettino di documentazic*- ne largamente diffuso non solo fra i soci, ma anche negli ambienti interessati degli Stati Uniti e dell'ONU, bollet- tino che rivolge particolare attenzione alle condizioni - poco note e raramente rappresentate all'ONU - delle mi- noranze autoctone dell'America Centrale e Meridionale e dell'Asia. E' in progetto la raccolta in volume dei 30 nu- meri del bollettino finora usciti, che costtuiscono una do- cumentazione ob'ettiva di indubbia importanza.

L'Associazione distribuisce infine ai suoi membri, gra- tuitamente, libri e riv'ste di particolare interesse.

Essa ha la sua sede sociale a Parigi, presso l'Asso- ciation des Journaux Régionaux de France, e un ufficio di corrispondenza a New York. La sede della sezione i- taliana è presso la nostra Rivista « Affrica » .

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ' FUTURA

Per il futuro il Consiglio Direttivo delPA.I.P.E.P.O. riunito a Bruxelles ha deliberato, su proposte formulate in massima parte dai membri italiani, di:

1) esaminare, nel Bollettino dell'Associazione, que- stioni di particolare importanza e attualità riguardanti direttamente i paesi africani e la politica dei mandati;

2) aggiungere al bollettino un supplemento bibliografi- co, nel quale verranno periodicamente segnalati gli studi e gli articoli di particolare importanza pubblicati dai membri dell'Associazione; e a questo fine i soci sono in- vitati a segnalare tali loro studi e articoli alla Vice-Pre- sidenza delle rispettive sezioni nazionali, che prowederanno a coordinare le segnalazioni e a trasmetterle alla reda- zione del bollettino;

3) invitare le agenze, i giornali e i periodici facenti parte dell'Associazione a stabilire fra loro lo scambio sistematico delle rispettive pubblicazioni e

4) invitarli a citare o riassumere o riprodurre sui pro- pri fogli, nei limiti del possibile, gli studi, gli articoli e le notizie di maggiore interesse che appaiono sui fogli dei consoci;

5) creare un centro di consultazione presso le singole Vice-Presidenze nazionali, alle quali ciascun socio sarà invitato ad inviare in omaggio copia delle proprie pub- blicazioni;

6) estendere ed intensificare gli inviti ai giornalisit e gli scrittori « qualificati » dei paesi oltremare e del- l'Europa occidentale perché aderiscano all'Associazione;

7) stabilire rapporti di collaborazione con le asso- ciazioni che si occupano dei problemi d'oltremare e che non presentano altro scopo che quello dell'onesta infor- mazione;

8) organizzare per l'anno 1956 l'assemblea generale dell'Associazione, possibilmente in Portogallo, dove tale riunione sarebbe caldeggiata dagli ambienti portoghesi in- teressati; ..ii j

9) concorrere attivamente all'organ ..ii zzazione del grande j

Congresso Internazionale della Stampa per l'Oltremare che si terrà a Buxelles nel 1958.

Lo studio IL CREDITO AFRICANO E L'ITALIA

del dott. Fernando Santagata largamente aggiornata e riordinato dall'Autore, è stato raccolto a cura di « Affrica », in un elegante volume, del quale è stato tirato un ristretto numero di copie al prezzo di L. 1400 (sconto del 20,% ai nostri abbonati).

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