PROGETTO EDUCATIVO di MICHELA BALDI 1
TANA LIBERA TUTTI di TAGES MICHELA
Sono un bambino, sono il tuo dono
Prima non c‟ero e adesso ci sono
Sono il domani dalle tue mani
Devi difendermi con le tue mani
Sono il futuro, sono arrivato
Sono qui perché tu mi hai chiamato
Come sarà l‟orizzonte che tracci
Dipende da come tu mi abbracci
(Rime Raminghe)
Chao..
io sono Michela, la piccolina della famiglia Baldi: sono nata a Castelsangiovanni
(PC) il 18 agosto 1982 da genitori lombardi trasferitesi qui per lavoro di papà Mario
(ex operaio in Comune a Borgonovo Val Tidone) che ora anche se pensionato aiuta
mio fratello Maurizio nella sua attività d‟idraulica ed ultima, ma non per ordine
d‟importanza, mia mamma Francesca casalinga.
Sono cresciuta in questa raccolta località immersa nel verde (Vaie) nei pressi di
Fabbiano a circa 6 km da Borgonovo con un forte senso d‟unione e di famiglia; infatti
insieme a noi viveva mia nonna paterna che, insieme ai disponibili e gentilissimi
vicini di casa, ci raccontava le storie, gli usi, i canti dei suoi tempi che sono rimasti
una base preziosa di vita, utili a capire il significato di fatica, semplicità, sacrificio ed
umiltà.
Tutti mi raccontano di quanto fossi peperina, gioiosa, instancabile, con grande senso
pratico, positiva, sempre disponibile, sincera, schietta ed attaccata alla famiglia che
m‟ha sempre lasciata libera di scegliere, di tentare, di provare e magari sbagliare,
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dandomi però fiducia ed essendo sempre lì accanto nel momento del bisogno. Penso
che questo sia il segreto per un buon e sano equilibrio.
Torniamo a me: ho studiato Ragioneria a Borgonovo e finiti gli studi mi sono
volutamente “buttata” nel mondo del lavoro per una questione pratica di autonomia
ed autostima personale.
Realmente ho cominciato il mio percorso lavorativo come babysitter all‟età di 14
anni durante il periodo estivo curando 2 bambini brasiliani di 6 e 8 anni: aiutandoli
nello studio e nei compiti delle vacanze, portandoli in piscina, ascoltando i loro
racconti e giocando insieme a loro; successivamente mi sono dilettata come
barista/cameriera fino a diventare un‟impiegata amministrativo/contabile (il jolly) a
tempo pieno dando sempre il meglio di me in tutto quello che facevo ma con la
sensazione che mancasse “qualcosa”.
Nel 2006 incontro Gianluca, un ragazzo semplice, rispettoso, lavoratore, disponibile,
onesto, sportivo, paziente e con un forte senso dell‟amicizia e della famiglia che
m‟incanta, scombussolando piacevolmente i miei ritmi e che comincia piano piano a
colmare quella sensazione d‟incompiutezza.
Poi, ecco la svolta: l‟arrivo nel 2011 e nel 2013 dei nostri figli Miriam e Christian..e
lì tutto m‟è apparso più chiaro!!
Essere e fare la mamma è tutto ciò che desideravo e mai avrei immaginato: è
un‟emozione intensa, avvolgente, continua, che ti mette sempre in gioco, a
disposizione degli altri con serenità e spontaneità, le cose semplici sono il nettare di
ogni giorno e rendono tutto, anche se faticoso, più bello e facile.
Quindi grazie a questo, ho capito finalmente il percorso più giusto e soddisfacente
per la mia vita e di conseguenza per le persone vicine a me (perché se si è felici,
sereni ed appagati di come impegniamo il nostro tempo, trasmettiamo
automaticamente questa soddisfazione) e con l‟appoggio della mia famiglia ho
frequentato (insieme a Christian, troppo piccolo per rimanere a casa) il corso da
Tagesmutter-mamma di giorno, innanzitutto per imparare nozioni, informazioni e
perché no, nuove sensazioni utili e successivamente viverle e condividerle con nuovi
piccoli amici e relative famiglie, offrendo loro il mio aiuto e la mia passione.
I bambini hanno il diritto di sperimentare e sperimentarsi,
sono piccoli scienziati fin dai primi mesi di vita:
ecco perché si devono lasciare liberi di manipolare, toccare,
stringere, annusare, infilare, battere, ascoltare ed osservare.
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LA MIA FAMIGLIA
Noi siamo in 4: Michela, Gianluca,
Miriam e Christian Gallarati. (by Miriam)
Gianluca semplice ma speciale; lavora
giornalmente dal lunedì al venerdì
come operaio/preposto di reparto nella
Ditta Drillmec a Podenzano (PC) e
solitamente torna a casa intorno alle
17.15 salvo imprevisti;
la nostra primogenita Miriam
assomiglia tantissimo a me: non è mai
ferma, è sveglia, solare, coccolona,
emancipata, responsabile. A settembre
2014 comincerà la scuola materna e
non vede l‟ora;
il “piccolo” Christian è un esploratore,
curioso, sempre sorridente e gioviale,
sereno, pacifico ma sa farsi rispettare.
Ovviamente voglio e devo citare anche le persone che condivideranno con me questo
percorso, e sono i miei parenti:
i miei genitori che abitano al piano inferiore della casa, Mario e Francesca insieme
da quando erano adolescenti, persone leali, instancabili e sincere;
ed i miei nonni materni che abitano nella casa accanto ma che dividono gli stessi
spazi esterni; si sono conosciuti e hanno sempre lavorato in campagna, hanno già
festeggiato le nozze d‟oro, sono tanto simili quanto differenti: il nonno Battista è
serio e taciturno ma attaccato alla vita con una grande forza di volontà, la nonna
Maria è tenace e nonostante i suoi mille acciacchi è sempre sorridente, disponibile,
giocherellona e generosa.
Nel cortile a farci le feste ed a fare la
guardia c‟è il nostro amico a 4 zampe
“Nesquik”: è un cagnolino di piccola-
media taglia nato il 18/06/2011
mattacchione, dolce e sensibile ed
innamorato pazzo di Miriam (si possono
definire: 2 gemelli diversi).
La miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana.
(Paulo Coelho)
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LA “TANA”
A casa io gioco,
a scuola io faccio;
a casa è il mio fuoco,
a scuola è il mio abbraccio;
a casa c‟è mamma,
a scuola Maestra;
a casa TV,
a scuola finestra;
a casa io sono,
a scuola divento;
a casa c‟è sole,
a scuola c‟è vento;
a casa io chiedo,
a scuola rispondo;
a casa c‟è il nido,
a scuola c‟è il mondo.
Sono nata e cresciuta in questo (per me) angolo di paradiso, un luogo pieno di ricordi,
di risate, di corse, di urla di bambini, di racconti, d‟esperienze, di avventure, di
profumi, di colori, di cambiamenti e d‟emozioni che mi tengono compagnia, che mi
rassicurano, che mi fanno sentire fortunata e speciale nel mio ambiente perché sò
quanto è importante e quanto fa bene vivere all‟aria aperta senza limitazioni né divieti
ma con la consapevolezza di dove si trovino i pericoli.
La mia casa è quella piccola villetta ristrutturata nel 2007 e circondata da un giardino
enorme con piante, fiori, alberi da frutto ed erbe aromatiche, un piccolo laghetto con
pesci rossi, l‟orto ricco di ogni sana e saporita prelibatezza, il pollaio dove vivono
galline, galli, pulcini e conigli; in estate c‟è anche una bella piscina sia piccola che
grande per rinfrescarsi un po‟ dall‟afa e fare giochi acquatici, mentre in inverno viene
smontata per lasciare spazio a giochi sul ghiaccio e la neve.
L‟ingresso si trova sotto una spaziosa tettoia e si apre sul pianerottolo di una rampa
di scale che porta all‟appartamento dei miei genitori attraverso una porta scorrevole
mentre salendo si accede al mio nido. Da qui percorrendo il corridoietto si snodano le
varie stanze: la luminosa zona giorno con un piccolo angolo dedicato alla cucina, un
comodo divano ricco di cuscini colorati ed abbracciato da un tappeto-puzzle, una
capiente tavola, ovviamente tutto è a misura di bimbi con seggiolone ed alzatina
oppure un tavolino con sedioline per permettere ai piccoli di mangiare comodamente
ed in autonomia imparando serenamente e in sicurezza le dinamiche del pasto; la
cameretta dei miei figli con fasciatoio, giochi di ogni genere e forma, libri di fiabe e
tattili, una tenda per stimolare la loro fantasia; l‟ampio bagno completo di vasino e
riduttore ed un‟abbondante vasca idromassaggio per gli eventuali travasi e giochi
dedicati; infine la camera dei grandi che per ora preferisco tenere off-limits.
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OBIETTIVI
Io m‟immagino bambino con gli occhi di un adulto gioioso e..
Una „buona scuola‟ è quella
dove il bambino entra pulito
e torna a casa “sporco”:
vuol dire che ha giocato,
si è divertito, si è dipinto addosso,
ha usato i propri sensi
ed è entrato in contatto
fisico ed emotivo con gli altri.
Paolo Crepet
..offrirò spontaneamente CURA, accompagnando i bimbi alla conquista
dell‟AUTONOMIA, del RISPETTO e della FIDUCIA in se stessi, negli altri e verso
la natura attraverso la sperimentazione, la creatività in modo che le emozioni si
esprimano attraverso i materiali, le forme, i suoni, gli odori, gli oggetti, i gesti e le
parole.
E‟ necessario che
l‟insegnante guidi il bambino,
senza lasciargli sentire
troppo la sua presenza,
così che possa sempre
essere pronto a fornire
l‟aiuto desiderato,
senza mai essere l‟ostacolo
tra il bimbo e la sua esperienza.
Maria Montessori
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CURA: piacere di accompagnare i bambini nei loro percorsi individuali,
garantendo una presenza rassicurante senza porre particolari divieti,
obblighi o direttive ma vigilando comunque sulla sicurezza.
Il rapporto bambini-adulto = 5 a 1 aiuta in questo compito ad essere più
incisivi in modo da poterli osservare degnamente per poter dar loro le
risposte più adeguate alle loro richieste in modo da instaurare un legame
sicuro e privilegiato.
..perchè sei un essere speciale ed io avrò cura di te..
„La cura‟ di Franco Battiato.
RISPETTO e FIDUCIA in SE STESSI con le „buone‟ abitudini, le preziose
routine prendendosi cura del proprio
corpo attraverso attività all‟aria aperta,
con una sana e varia alimentazione,
con le consuete norme per l‟igiene
personale, il giusto riposo, il sapersi
ascoltare.
A TAVOLA
(P. Denunzio)
Prima di correre a mangiare
Ricorda quello che devi fare:
innanzitutto pipì,
per non farla proprio lì;
le mani, quindi, devi lavare
e col sapone profumare.
Asciugarle per benino
Ed infilare il bavaglino.
Il bicchiere serve a bere:
“Acqua, acqua, PER PIACERE!”
Ora sei pronto, corri anche tu
O la pappa non troverai più.
Avevo capito che rinunciare a se stessi,
non amarsi è come sbagliare
a chiudere il primo bottone della camicia.
Tutti gli altri poi
sono sbagliati di conseguenza.
Amarsi è l‟unica certezza per riuscire
ad amare davvero gli altri..
..Perché l‟amore,
il rispetto verso se stessi
è il giusto passo
all‟amore ed al rispetto
per gli altri.
Dal libro „E‟ una vita che t‟aspetto‟
Fabio Volo
RISPETTO verso gli ALTRI non va confuso con l‟obbedienza all‟autorità ma
trattando gli altri come vorremmo essere trattati
noi senza pregiudizi attraverso l‟ascolto,
l‟equilibrio, la collaborazione, la partecipazione,
la condivisione, l‟aiuto, la tolleranza, il saluto, il
sorriso,.
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Un sorriso non costa niente e produce molto,
arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dà.
Dura solo un istante, ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa, è il segno tangibile dell‟amicizia.
Un sorriso dà riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, né prestato, né rubato
perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno che non sa più sorridere,
siate generoso e dategli il Vostro,
perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri
RISPETTO per la NATURA inteso come il limitare gli sprechi, imparare i
concetti di tempo e pazienza legati ai ritmi della
natura, la conoscenza , la convivenza, il valore
e l‟importanza, i benefici, la forza di ogni essere
vivente animale e vegetale.
AUTONOMIA e responsabilità nello svolgimento delle azioni quotidiane.
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ATTIVITA‟
La giornata inizia con l‟accoglienza, che è una tappa fondamentale per il bambino,
che viene vissuta quotidianamente come se fosse una piccola cerimonia che segna il
passaggio dall‟universo familiare ad una dimensione sociale più allargata.
Sia l‟educatrice che accoglie il bambino, sia chi l‟accompagna debbono collaborare
per creare un clima favorevole al distacco.
S‟invitano sempre le mamme ed i papà ad evitare comportamenti frettolosi ma anche
i lunghi rituali: infatti, sia gli uni che gli altri, rafforzano nel bimbo la dipendenza
dall‟adulto che lo accompagna.
Tutte le mattine, la routine di benvenuto avviene sempre nel rispetto dei ritmi dei
bambini e delle necessità delle famiglie.
Questa inizia nel terrazzo coperto fuori casa dove è situato un divanetto (che nel caso
di brutto tempo verrà utilizzato come prima postazione per togliersi le calzature che
potrebbero sporcare la casa) e prosegue nell‟ingresso/corridoio dove troviamo una
panchettina dove i bimbi possono posizionare e quindi facilmente ritrovare
all‟occorrenza, tutte le loro cosine in modo di sentirsi più sicuri e piano piano più
autonomi.
Terminata l‟accoglienza ci si prepara insieme a svolgere le varie attività didattiche e
laboratoriali nel luminoso ed accogliente salone/cucina: sul soffice ed accogliente
divano ricco di cuscini colorati abbracciato da un tappeto/puzzle con lettere e numeri
morbidoso e didattico; il grande tavolo sarà utile per le attività sensoriali, di
manipolazione, creatività e per i quotidiani pasti; i tantissimi giochi, strumenti
musicali, libri, peluches, cucina/bancarella della frutta con accessori, fogli, colori,
pennelli, tavolino e seggioline mignon, seggiolone ed alzasedie faranno sentire i
bambini impegnati ed a proprio agio. Ovviamente ci sarà il contatto con la natura per
favorire lo sviluppo psico-motorio e la salute mentale del bambino.
Per i bimbi dai 3 anni in su si può parlare di vere e proprie attività didattiche mentre i
più piccoli potranno sviluppare i propri sensi attraverso l‟esplorazione e
l‟osservazione dei materiali, dei profumi, dei rumori, delle temperature che la natura
stessa ci offre. Per questo durante la bella stagione propongo un laboratorio orto-
botanico: per conoscere e riconoscere i colori ed i profumi dei fiori, per seminare
ortaggi e piante aromatiche, per imparare a prendersene cura annaffiandole e perché
no chiacchierandoci un po‟, per incontrare i piccoli insetti.
I bimbi in questo modo familiarizzano con i concetti di tempo e pazienza legati ai
ritmi della natura ed imparano che l‟ambiente va rispettato, curato ed amato.
Il contatto con la natura oltre ad essere una straordinaria esperienza sensoriale (che
non tutti hanno la fortuna di provare), può costituire un‟incredibile ispirazione
artistica, un percorso privilegiato per la conoscenza e la fantasia dei bambini.
Dunque, al laboratorio botanico unisco laboratori pittorici e di riciclo utilizzando le
caratteristiche ed i materiali delle 4 stagioni con lo scopo d‟indirizzare la loro
ispirazione e dare una continuità alle attività „dentro‟ e „fuori‟.
Le attività proposte sono legate alla programmazione che varia di anno in anno e si
dividono in routine ed in attività guidate in base alla propria fascia d‟età.
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Chiaramente i ritmi della giornata e le attività guidate seguono indicativamente un
orario, ma tenendo conto delle esigenze dei bambini, esse vengono svolte con
modalità, giorni ed orari molto flessibili, rispettando i tempi e gli interessi di ciascun
bambino.
Ai più piccoli sarà necessario offrire più stimoli sui quali lavorare per pochi minuti,
in quanto generalmente la loro attenzione è intermittente; mentre per i più grandicelli
vengono proposte attività studiate in modo da poter interessare a rotazione periodica
tutte le aree di sviluppo.
Le attività mirate allo sviluppo sensoriale, motorio e cognitivo del bambino
favoriscono la socializzazione e l‟autonomia.
ELENCO ATTIVITA‟
ESPLORAZIONE
Gioco del cestino dei tesori, gioco euristico, gioco sensoriale e percettivo, libri
tattili, gioco libero, giochi al buio, laboratorio orto-botanico;
MANIPOLAZIONE
Gioco con travasi ed impasti, laboratori con ingredienti della cucina naturale,
gioco dello strappo, giochi con la sabbia;
GIOCHI LOGICO-CREATIVI
Gioco degli incastri, costruzioni, puzzle, chiodi e martello, disegno e pittura su
materiali noti ed insoliti, creare dal riciclo;
GIOCO SIMBOLICO
Gioco con le bambole e le stoviglie, gioco dei mestieri, giochi sociali (di squadra);
GIOCO PSICOMOTORIO
Gioco del travestimento, percorsi motori, gioco con le palline, tunnel, cerchi,
birilli, musicale, nuoto;
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Lettura di favole, canzoncine, filastrocche..
INFINE..
Vi aspetto a conoscere me e la mia realtà.
A PRESTO..MICHELA