Date post: | 02-May-2015 |
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TAVOLA A: confronto tra contributo comunitario 14-20 e 07-13
2014-2020 2007-2013 *DIFF [14-20 meno 07-13]
DIFF % [14-20 meno 07-13]
Italia 29.201 28.811 391REG più sviluppate 6.972 4.977 1.996 40,1REG in transizione 999 1.348 -349 -25,9REG meno sviluppate 20.236 21.640 -1.404 -6,5Cooperazione territoriale 995 846
ITALIA (netto Cooperazione territoriale) 28.207 27.965
FONDI UE (FESR + FSE) (solo contributo comunitario, milioni di euro)
L’importo assegnato all’Italia (al netto della cooperazione territoriale) sarebbe così complessivamente equivalente nel 2014-2020 a quanto assegnato nel ciclo corrente (2007-2013), sebbene molto superiore (+2 miliardi di euro, circo il 40% in più dello scorso ciclo) per le regioni più sviluppate corrispondenti al Centro-Nord e inferiore sia per le 3 regioni in transizione (- 350 milioni, circa il 26% in meno) e sia per le 5 regioni meno sviluppate (-1,4 miliardi, circa il 6,5% in meno) che complessivamente corrispondono al Mezzogiorno
LEGGE STABILITA’ 2014
ART.8 – Cofinanziamento nazionale di programmi dell’Unione EuropeaSi provvede agli obblighi di co-finanziamento dei programmi dell’Unione Europea, così come previsto del regolamento di coordinamento sui fondi strutturali comunitari (FESR, FSE, FEARS, FEAMP)La legge di stabilità stabilisce che ad assicurare il cofinanziamento nazionale provvede il Fondo di dotazione ex Legge n°183\87 nella misura massima del 70% degli importi previsti nei piani finanziari dei singoli programmi. Il rimanente 30% sarà a carico dei bilanci di Regioni, Province autonome e altri organismi pubblici (compresi i Comuni, ndr) partecipanti ai programmi.
Secondo stime del Governo (ma le cifre non sono indicate nel corpo di legge) la quota di compartecipazione ai programmi ammonta a 24 miliardi di euro.
CO-FINANZIAMENTO NAZIONALE
LEGGE STABILITA’ 2014
ART.3 – Risorse per lo sviluppoIn attuazione del comma 5, art.119 della Costituzione e del comma 2, art.5 del D.Lgs n°88\2011 per il periodo 2014-2020 è stanziata la dotazione aggiuntiva del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex-FAS) di 54,81 miliardi di euro da ripartire secondo la chiave di riparto 80% alle aree del Mezzogiorno e 20% nelle aree del Contro-Nord.Con la legge di stabilità si iscrive a bilancio l’ottanta per cento del predetto importo secondo questa articolazione annuale: 50 milioni di euro per il 2014, 500 milioni di euro per il 2015, 1.000 milioni di euro per il 2016.
FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE
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SOMMARIO
• Scenario e bilancio 2007-2013
•La politica di coesione 2014-2020La politica di coesione 2014-2020− Risorse finanziarie
− Ruolo dei territoriRuolo dei territori− Temi
− Metodi
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Ruolo dei territori
1. Città metropolitane
Programma Operativo Nazionale
2. Città medie
Programmi Operativi Regionali
3. Sistemi di piccoli comuni
Strategia Nazionale Aree Interne
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La risposta del 2014-2020
Il ruolo dei territori
− Previsto ampliamento responsabilità delle Previsto ampliamento responsabilità delle amministrazioni comunali “importanti”amministrazioni comunali “importanti” nella progettazione e attuazione della politica di coesione
− ….utilizzando direttamente i Programmi Programmi operativi plurifondo (FESR + FSE)operativi plurifondo (FESR + FSE) per dare piena attuazione a quanto richiesto dai Regolamenti CE in materia di inclusione sociale
− …semplificandosemplificando, nei limiti di quanto consentito dalle regole UE, i meccanismi procedurali e meccanismi procedurali e amministrativiamministrativi per accelerare il processo decisionale
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Le città medie (“titolari di importanti funzioni urbane”)
– Decisione sul ruolo spetta ai Programmi Operativi Regionali, che dovrebbero destinare una linea d’azione specifica (tipo PIU’ Europa)
– Disponibile, da Regolamenti CE, lo strumento
degli investimenti territoriali integrati (ITI)
– …che prevede delega di gestione e attuazione
Il ruolo dei territori
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Con lo scopo di:
• integrareintegrare politiche ordinarie di gestione dei servizi gestione dei servizi pubblicipubblici ee investimenti aggiuntivi attraverso fondi UEfondi UE
• favorire attuazione spending reviewspending review (L. 135 del 7.8.2012)
Con lo scopo di:
• integrareintegrare politiche ordinarie di gestione dei servizi gestione dei servizi pubblicipubblici ee investimenti aggiuntivi attraverso fondi UEfondi UE
• favorire attuazione spending reviewspending review (L. 135 del 7.8.2012)
Piccoli Comuni− All’interno dei PO regionali eventualmente attraverso
“progetti pilota” con applicazione del Community Led Local Development
− Comunque nella forma di Associazioni di ComuniAssociazioni di Comuni che
gestiscano in forma associata anche i servizi
Il ruolo dei territori
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SOMMARIO
• Scenario e bilancio 2007-2013
•La politica di coesione 2014-2020La politica di coesione 2014-2020− Risorse
− Ruolo dei territori
− TemiTemi− Metodi
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10
Gli obiettivi tematici (comuni a tutti i fondi)1. Ricerca e innovazione
2. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
4. Transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio
5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi
6. Tutela dell’ambiente ed efficienza delle risorse
7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete
8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori
9. Inclusione sociale e lotta alla povertà
10.Istruzione, competenze e apprendimento permanente
11.Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti
Temi
Intelligente
Intelligente
Sostenibile
Sostenibile
InclusivaInclusiva
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Temi prioritari
• Proposta di Regolamento FESR (approvata il 14.3.2012) prevede stanziamenti minimi per alcuni temi prioritari
• Nelle regioni più sviluppate e in transizione:
– almeno 80 % risorse FESR a livello nazionale per
efficienza energetica, energie rinnovabili, innovazione e sostegno alle PMI
• Le regioni meno sviluppate potranno scegliere tra più priorità, che riflettano l’ampiezza delle loro esigenze di sviluppo
– Dovranno comunque destinare almeno il 50 % risorse FESR per efficienza energetica, energie rinnovabili, innovazione e sostegno alle PMI
Temi
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Città metropolitane e città medie: paradigma delle Smart Cities & Communities
Temi
− Avvio (o prosecuzione) dei piani di investimento per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle infrastrutture di rete e dei servizi pubblici
•Per fornire migliori servizi a cittadini residenti ed utilizzatori (pendolari, turisti)
•Sviluppando i nuovi servizi legati alle SMART CITIES (IT)
− Sviluppo di pratiche per l’inclusione sociale dei segmenti di popolazione più debole e per aree e quartieri disagiati
•target: minori, anziani, disabili, migranti•utilizzando gli strumenti della micro-progettualità
partecipativa
− Rafforzamento dei segmenti locali pregiati di filiere produttive globali
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SOMMARIO
• Scenario e bilancio 2007-2013
•La politica di coesione 2014-2020La politica di coesione 2014-2020− Risorse
− Ruolo dei territori
− Temi
− MetodiMetodi
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Proposte di Regolamento FESR, FSE, FEASR, FEAMP, Fondo di Coesione
2014-2020Disposizioni comuni
approvate il 6.10.2011 e poi in
parte emendate
Documenti di indirizzo del
Ministero della Coesione•“Metodi e obiettivi per
un uso efficace dei fondi strutturali 2014-2020 ” (27.12.2012)
• “Accordo di Partenariato” (versione del 9.4.2013)
Commissione Europea, Governo Italiano
Metodi
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“EUROPA 2020”
Proposte legislative
6.10.2011 e 14.3.2012
Metodi e Obiettivi (dicembre 2012-febbraio 2013
Accordo di partenariato
(dicembre 2013)
Programma Operativi Nazionali e Regionali
(primavera 2014)
Bilancio interventi 2007-2013
Negoziato con gli Stati membri
Trattato di Lisbona (2008), Libro Verde sulla Coesione
Territoriale (2008), Rapporto Barca (2009), Carta di Lipsia (2007) e Copenaghen (2012)
etc.
Position Paper IT
Il circuito della nuova programmazione
Quadro strategico Comune