CTI di Verdellino
Centro Territoriale per l’Inclusione
Verdellino
Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1
24040 Verdellino, Loc. Zingonia
Tel. 035 884516 - email: [email protected]
Tatiana Mulas – Eliana Migliorato
Incontro Funzioni Strumentali
Aree DVA, DSA e altri BES
Zingonia 12 Febbraio 2015
Riflessioni sui dati emersi
complessità della scheda proposta
diverse possibilità di interpretazioni
difficoltà nell’analisi dei dati
dati parziali
n° 11122
alunni
con BESn° 1662
POPOLAZIONE SCOLASTICA
al 6 febbraio 2015
totale alunni
n°
12784
12%
88%
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
32%
23%
45%
Alunni con Legge 104
Alunni con Legge 170
Alunni con altri BES
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
al 6 febbraio 2015
Totale alunni con BES
n° 1662
747
381
534
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
PEI97%
Alunni senza PEI
3%
n° 520
14
Tot. alunni
n° 534
Alunni con Legge 104
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
n° PDP98%
alunni senza PDP2%
n° 9
Alunni con Legge 170
n° 372
Tot. alunni
n° 381
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
42%
58% n° PDP
alunni senza PDP
Altre situazioni di
Bisogno Educativo Speciale
Tot. alunni
n° 747
432
315
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
73%
27% n° totale PEI e PDP
n° totale alunni con BES senza PEI o PDP
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
Tot. alunni
n° 1662
455
1207
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
ritardo cognitivo
disturbi evolutivi
disturbi del linguaggio
diagnosi multiple
disabilità fisica
deficit di attenzione e iperattività
sindrome di Down
disturbo emozionale
sindrome autistica
disturbo della condotta
disturbo da alterato svliluppo psicologico
disturbo generalizzato dello sviluppo
altro
disabilità uditiva
ritardo psicomotorio
disturbo d'ansia
epilessia
sindrome di Asperger
immaturità psico-affettiva
disturbo psico-motorio
disabilità visiva
sindrome fobica dell'infanzia
disturbo psico-motorio
Tipologie di disabilità
ritardo cognitivo
172
Tot. tipologie certificazioni pervenute
n° 518
su 534 alunni con disabilità
disabilità fisica
31
disturbi evolutivi
68disturbi del
linguaggio
56
diagnosi multiple
46
Dati rilevati da 13 Istituti su 16, per un totale di n° 12784 alunni
deficit di attenzione e
iperattività
24
sindrome di Down
21
Tipologie di disturbi specifici dell’apprendimento
sindrome dislessica
disturbo misto
disortografia
dis. specifico lettura
dis. specifico scrittura
disgrafia
discalculia
dist. abilità aritmetiche
altro
dist. evolutivo non specificato
disturbo del linguaggio
DSA
difficoltà scolastiche
svantaggio linguistico
alunni in valutazione
svantaggio sociale
svantaggio culturale
difficoltà comportamentali
relazioni specialistiche
altro
Altri Bisogni Educativi Speciali
BES
sindrome dislessica 103
disturbo misto 99
disortografia 31
dis. specifico lettura 28
dis. specifico scrittura 24
disgrafia 24
discalculia 23
dist. abilità aritmetiche 13
altro 11
dist. evolutivo non specificato 3
disturbo del linguaggio 1
difficoltà scolastiche 185
svantaggio linguistico 151
alunni in valutazione 125
svantaggio sociale 87
svantaggio culturale 72
difficoltà comportamentali 71
relazioni specialistiche 8
altro 5
Il piano di formazione del CTI
di Verdellino
Includere…significa rimuovere qualsiasi barriera agliapprendimenti e alla partecipazionesuperando la logica dei bisogni educativispeciali.
…se è in grado di accogliere le diversità/differenze e di costruire
percorsi personalizzati capaci di portare ciascuno studente
al massimo livello possibile di formazione delle sue potenzialità.
La scuola è inclusiva…
LA PERSONALIZZAZIONE E’ UN DIRITTO PER
IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
DIPENDE DA:
DISPONIBILITÀ DELL’ALUNNO
CONTESTO/AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (relazioni, setting)
Organizzazione di una didattica flessibile
CAPACITÀ DELLO STUDENTE AD APPRENDERE
COMPETENZA DEL DOCENTE
Formazione CTI di
Verdellino
La scuola del 2000 deve necessariamente avere un’ottica inclusiva, una forte attenzione ai singoli e a tutte le diversità. La classe è eterogenea per genere, background culturale e familiare, interessi personali, motivazione a riuscire, livelli di apprendimento, disturbi e difficoltà di apprendimento, disabilità e abilità superiori, preferenze e stili di apprendimento, ecc. La soluzione è da ricercare in una progettazione didattica che sia attenta a tutte le diversità presenti in aula, che consenta opportunità di accessi diversi alle informazioni, corregga i limiti derivati da ostacoli, pianifichi processi di apprendimento flessibili e diversificati.
DIDATTICA INCLUSIVA ED ETEROGENEITÀ DI BISOGNI
Tempi: 5 incontri di 2h 1/2 ciascuno
Date: Marzo: 12 giovedì, 18 mercoledì, 30 lunedìAprile: 16 giovedì, 29 mercoledì
Formazione CTI di
Verdellino
“ANALOGICAMENTE: LA MATEMATICA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA”
Il percorso formativo articolato in 3 incontri vuole avvicinare le insegnanti dellascuola dell’infanzia all’insegnamento/apprendimento della matematica con ilmetodo Analogico intuitivo di Bortolato.L’impiego del Metodo Analogico si rivela stupefacente anche con bambini in etàprescolare; diversamente da Piaget gli attuali indirizzi di ricerca (Butterworth,Dehaene ecc.) attestano che i bambini nascono con una genialità per i numeri eper il calcolo di numerosità, che va corrisposta.
Tempi: 3 incontri di 2h ciascuno
Date: 24 Febbraio, 16 Marzo, 9 Aprile
Formazione CTI di
Verdellino
UN VIAGGIO DENTRO I DSA
Due serate dedicate al tema dei DSA a cura dei docenti del CTI di Verdellino e in collaborazione con AID sez. Bergamo.
Prima serataUn viaggio dentro i DSA,Quali gli strumenti compensativi e come la tecnologia ci aiuta
Seconda serata in collaborazione con AID BergamoLa dislessia: un’esperienza vincente. Giacomo Cutrera si racconta
Formazione CTI di
Verdellino
UNO SGUARDO ATTENTO ALLA DIVERSITÀ
Lo spirito di questo percorso di formazione è quello di attivare una riflessione
per iniziare a scardinare eventuali stereotipi e cercare di favorire lo sviluppo di
una scuola inclusiva per tutti: alunni, famiglie, personale docente e non docente.
Il principio di fondo è condividere buone prassi affinché ciascuno possa sentirsi
accolto.
Tra le proposte di riflessione sono previsti i seguenti argomenti: strategie di
intervento (flipped classroom) e modalità di comunicazione scuola-famiglia.
Tempi: 6 incontri di 2h ciascuno
Periodo: Marzo – Aprile
Prime riflessioni
Percorso di progettazione della realtà scolastica
secondo un’ottica partecipativa
alunniinsegnanti
genitori
dirigenti membri della comunità locale
Iniziare il percorso è già un primo passo effettivo verso l’inclusione.
La scuola…
Talvolta c’è
DISORIENTAMENTO
verso la strada da intraprendere.
Incertezza
immobilismo arretratezza
Ritorno all’antico
ILLUSIONE…
Poter risolvere problemi nuovi
con ricette vecchie
Non si tratta di “ritorno all’antico”
POVERTÀ DI IDEE
UNICO RISULTATO…
Progressiva emarginazione o espulsione
degli alunni più “a rischio”.
Questa politica
non ha dato buoni frutti.
Per quanto riguarda l’istruzione
l’Italia si colloca
ad uno degli ultimi posti
nella classifica mondiale.
Esempio:
le sospensioni scolastiche
che in passato costituivano
un evento molto raro
oggi sono utilizzate in modo massivo.
Il presupposto implicito è che
una sanzione più severa
dovrebbe far “imparare la lezione” all’alunno.
Anche tralasciando il fatto che
nessuna teoria pedagogica sostiene la punizione come metodo
utile all’apprendimento,
basterebbe semplicemente considerare
il moltiplicarsi di questi provvedimenti
per comprenderne l’inefficacia.
Allontanare dalla scuola proprio quei minori che avrebbero
maggior bisogno
di interventi educativi
è un paradosso,
anche perché non è chiaro
dove e con chi
potrebbero stare nel frattempo.
E’ stato concepito un ossimoro
la “sospensione con obbligo di frequenza”;
un po’ come dire
“vietato mangiare con obbligo
di nutrirsi”.
Anzichè collocare la sospensione
al posto che le spetta,
ossia un virtuale museo
degli orrori pedagogici,
insieme al cappello con le orecchie d’asino
e la bacchetta per le punizioni,
assistiamo così ad un revival di concetti
ormai screditati
che ben si armonizzano
con lo stato fatiscente
delle scuole in cui vengono utilizzati,
e che sono pensati per distrarci
da altri e molto più concreti cambiamenti,
fatti di tagli continui alle risorse
e al personale.
Solo il buon senso degli insegnanti
che credono nella scuola
ha fatto sì che i “guasti”,provocati da chi vorrebbe tornare al telegrafo nell’epoca degli
smartphone,
non siano stati ancora più pesanti.
L’Index rappresenta
una proposta per il cambiamento della scuola in una
direzione inclusiva,
che ci invita ad assumere una prospettiva aperta al nuovo,
che ci aiuta a lasciare gli ultimi posti
nelle graduatorie internazionali
che mettono a confronto
l’efficacia dei sistemi scolastici.
GRAZIE