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TELEFONO0434-238811 TELEFAX20210 Via all’era …...Ciriani, ma poi subito...

Date post: 27-May-2020
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di Laura Venerus Applausi bipartisan al giura- mento, nel primo consiglio co- munale dell’era di Alessandro Ciriani, ma poi subito polemi- che, litigi e battibecchi. I primi passi. Strapiena la sala consiliare, nonostante l’avvio alle 10, in pieno orario lavorati- vo. Emozione palpabile, per il sindaco Alessandro Ciriani che, una volta giurato, è passa- to ai punti programmatici: «Sento la responsabilità del ruolo, che è complesso – ha detto – e spero di dare risposte ai cittadini. Garantirò impe- gno e collaborazione anche con le forze politiche rappre- sentate in questo consiglio. Con le minoranze intendo operare entro binari del rispet- to. Va bene lo scontro, ma sem- pre per il bene della città. Spe- ro siano cinque anni proficui e l’impegno di maggioranza e opposizione sia garantito». Su- bito dopo, l’elezione del presi- dente del consiglio, Andrea Ca- bibbo, che ha richiesto tre vo- tazioni. Le prime grane. Il clima di fair play si è dissolto come neve al sole nel momento dell’appro- vazione del bilancio consunti- vo 2015. Le minoranze hanno contestato il fatto che il docu- mento venisse portato in aula senza essere stato prima ana- lizzato dalla commissione. «Quali commissioni, se ancora non ci sono? E’ il vostro bilan- cio, lo approviamo per aprire la strada al più presto al pre- ventivo 2016» ha risposto Ci- riani. Motivazione non suffi- ciente per Marco Salvador, che ha presentato una mozio- ne d’ordine per portare il do- cumento prima in commissio- ne. Mozione bocciata dal cen- trodestra e dal Movimento Cinque stelle. L’assessore Ma- riacristina Burgnich ha letto il consuntivo come documento tecnico. «Approviamo un do- cumento che non dovrebbe es- sere qua, adesso» ha affermato Mara Piccin. «Un’approvazio- ne tecnica» l’ha definita Alber- to Santarossa. «E’ un docu- mento non nostro» il commen- to di Mattia Tirelli. Poi l’ex as- sessore Nicola Conficoni: «L’approvazione è motivo di continuità». Così, proprio per confutare quanto sostenuto dal capogruppo Pd, Francesco Ribetti ha deciso, in difformità dal suo gruppo, di votare con- tro, «anche perchè il mio voto non cambia le cose». Alla fine, con il voto contrario dei Cin- que Stelle e di Ribetti, astenuti Salvador e Colussi, il bilancio è passato. «Non è un documen- to che mi piace – ha concluso Ciriani – ma ci permette di por- tare in aula il previsionale 2016 e di sbloccare le opere». I soliti battibecchi. Ma davvero qualcuno immaginava che con il nuovo consiglio sarebbe- ro cessati i battibecchi? Sebbe- ne a ruoli invertiti, fin dalla pri- ma riunione, tra Salvador e Bianchini da una parte e Ribet- ti dall’altra, le polemiche e le frecciatine non sono mancate. «Provate anche voi a stare dal- la parte dell’aula che non ha i numeri per decidere» ha affer- mato l’esponente di Fratelli d’Italia. «Tutte le cose che dice ora che è all’opposizione non le diceva quando era in mag- gioranza» ha proseguito Ribet- ti nei confronti di Salvador. Sull’altro fronte, i consiglieri di Pn1291 e Il Fiume non le han- no mandate a dire, a partire dalla mancata comunicazione da parte di Ciriani dell’inten- zione di nominare Cabibbo presidente del consiglio (qual- cuno sperava ancora che la presidenza fosse concessa alle minoranze) fino alle proteste per il diniego della pausa pran- zo chiesta da Bianchini alle 13.40. Il teatrino della politica, in- somma, anche se a parti inver- tite, non ha traslocato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Via all’era Ciriani Giuramento e subito liti «Bilancio già approvato». Il Pd: «Certo, era il nostro». E Ribetti vota contro Dall’emozione del nuovo primo cittadino al programma per la città. Scintille per la nomina di Cabibbo a presidente del consiglio Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriano al momento del giuramento. A destra, l’intervento di Piero Colussi durante il primo consiglio comunale della nuova amministrazione e parte del pubblico in aula (Foto Missinato) Partenza col botto, ieri, per la presunta incompatibilità dei consiglieri Colussi di Cittadini e Serafini de Il Fiume. Entrambi i casi sono stati sollevati da Samuele Stefanoni dei Cinque Stelle. Ma se per il primo la soluzione è stata trovata rapidamente, in quanto ogni causa di incompatibilità è stata superata perchè gli incarichi non vengono più ricoperti da Colussi, ben più complicato è stato sbrogliare la matassa per Serafini, colonnello della Brigata Ariete a Vittorio Veneto e direttore di area amministrativa. La questione ha richiesto la sospensione dei lavori per permettere al segretario Primo Perosa di approfondire la questione, anche con l'ausilio degli uffici regionali. L'incompatibilità non sussiste in quanto Serafini non è al comando di unità operative. I gruppi consiliari, in modo trasversale, hanno invitato M5S a non rallentare i lavori: voto unanime alla fine per la compatibilità, contrari i grillini. (l.v.) Grillini sconfitti Serafini e Colussi non incompatibili Manuale Cencelli o nomine in base alle competenze? Le mi- noranze non hanno fatto scon- ti al sindaco e alla neoeletta giunta, nel primo consiglio co- munale. Ma su richiesta di Ci- riani, gli assessori saranno tut- ti a tempo pieno. «Prima dice no al manuale Cencelli e poi nomina la giun- ta per dare equa rappresentan- za alle forze politiche: il discor- so fuori e dentro il palazzo è cambiato, forse per sistemare tutte le esigenze» è stato il commento di Nicola Confico- ni (Pd). E Mario Bianchini (Il Fiume): «Ci saranno assessori part time? Ci sarà la staffetta Grizzo-Polesello?». Anche i Cinque stelle hanno commen- tato: «La città deve avere asses- sori che possano svolgere a tempo pieno questo ruolo: prendere la retribuzione full ti- me e lavorare solo la sera non mi pare opportuno – ha sottoli- neato Stefanoni –. Sono passa- ti solo 25 giorni dalla nomina, abbiamo davanti 5 anni: con- sentite agli assessori di iniziare a lavorare. Ho chiesto che do- po il giuramento si dedichino a tempo pieno al loro manda- to». (l.v.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA botta e risposta Assessori, «manuale Cencelli» Il sindaco: tutti a tempo pieno IL SOLE Sorge alle 5.38 e tramonta alle 20.50 LA LUNA Sorge alle 22.13 e tramonta alle 8.22 IL SANTO Santa Maria Maddalena IL PROVERBIO Jugn, luj e avost femine no ti cognos. Giugno, luglio e agosto moglie non ti conosco. La vita è troppo breve per bere vino cattivo MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 22 LUGLIO 2016 16 Pordenone LA NOSTRA MAIL [email protected] REDAZIONE DI PORDENONE: VIA MOLINARI 41 - 33170 PORDENONE TELEFONO 0434 - 238811 TELEFAX 20210 Copia di c915797c5ac7ddfdab87ac9a12e2aeac
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Page 1: TELEFONO0434-238811 TELEFAX20210 Via all’era …...Ciriani, ma poi subito polemi-che,litigiebattibecchi. I primi passi. Strapiena la sala consiliare, nonostante l’avvio alle 10,

di Laura Venerus

Applausi bipartisan al giura-mento, nel primo consiglio co-munale dell’era di AlessandroCiriani, ma poi subito polemi-che, litigi e battibecchi.I primi passi. Strapiena la salaconsiliare, nonostante l’avvioalle 10, in pieno orario lavorati-vo. Emozione palpabile, per ilsindaco Alessandro Cirianiche, una volta giurato, è passa-to ai punti programmatici:«Sento la responsabilità delruolo, che è complesso – hadetto – e spero di dare risposteai cittadini. Garantirò impe-gno e collaborazione anchecon le forze politiche rappre-sentate in questo consiglio.Con le minoranze intendooperare entro binari del rispet-to. Va bene lo scontro, ma sem-pre per il bene della città. Spe-ro siano cinque anni proficui el’impegno di maggioranza eopposizione sia garantito». Su-bito dopo, l’elezione del presi-dente del consiglio, Andrea Ca-bibbo, che ha richiesto tre vo-tazioni.Le prime grane. Il clima di fairplay si è dissolto come neve alsole nel momento dell’appro-vazione del bilancio consunti-vo 2015. Le minoranze hannocontestato il fatto che il docu-mento venisse portato in aulasenza essere stato prima ana-lizzato dalla commissione.«Quali commissioni, se ancoranon ci sono? E’ il vostro bilan-cio, lo approviamo per aprirela strada al più presto al pre-ventivo 2016» ha risposto Ci-riani. Motivazione non suffi-ciente per Marco Salvador,che ha presentato una mozio-ne d’ordine per portare il do-cumento prima in commissio-ne. Mozione bocciata dal cen-trodestra e dal MovimentoCinque stelle. L’assessore Ma-riacristina Burgnich ha letto ilconsuntivo come documento

tecnico. «Approviamo un do-cumento che non dovrebbe es-sere qua, adesso» ha affermatoMara Piccin. «Un’approvazio-ne tecnica» l’ha definita Alber-to Santarossa. «E’ un docu-mento non nostro» il commen-to di Mattia Tirelli. Poi l’ex as-sessore Nicola Conficoni:«L’approvazione è motivo dicontinuità». Così, proprio perconfutare quanto sostenuto

dal capogruppo Pd, FrancescoRibetti ha deciso, in difformitàdal suo gruppo, di votare con-tro, «anche perchè il mio votonon cambia le cose». Alla fine,con il voto contrario dei Cin-que Stelle e di Ribetti, astenutiSalvador e Colussi, il bilancio èpassato. «Non è un documen-to che mi piace – ha conclusoCiriani – ma ci permette di por-tare in aula il previsionale 2016

e di sbloccare le opere».I soliti battibecchi. Ma davveroqualcuno immaginava checon il nuovo consiglio sarebbe-ro cessati i battibecchi? Sebbe-ne a ruoli invertiti, fin dalla pri-ma riunione, tra Salvador eBianchini da una parte e Ribet-ti dall’altra, le polemiche e lefrecciatine non sono mancate.«Provate anche voi a stare dal-la parte dell’aula che non ha i

numeri per decidere» ha affer-mato l’esponente di Fratellid’Italia. «Tutte le cose che diceora che è all’opposizione nonle diceva quando era in mag-gioranza» ha proseguito Ribet-ti nei confronti di Salvador.Sull’altro fronte, i consiglieri diPn1291 e Il Fiume non le han-no mandate a dire, a partiredalla mancata comunicazioneda parte di Ciriani dell’inten-

zione di nominare Cabibbopresidente del consiglio (qual-cuno sperava ancora che lapresidenza fosse concessa alleminoranze) fino alle protesteper il diniego della pausa pran-zo chiesta da Bianchini alle13.40.

Il teatrino della politica, in-somma, anche se a parti inver-tite, non ha traslocato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Via all’era Ciriani

Giuramento e subito liti«Bilancio già approvato». Il Pd: «Certo, era il nostro». E Ribetti vota contro

Dall’emozione delnuovo primocittadino alprogramma perla città. Scintilleper la nomina diCabibbo apresidente delconsiglio

Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriano al momento del giuramento. A destra, l’intervento di Piero Colussidurante il primo consiglio comunale della nuova amministrazione e parte del pubblico in aula (Foto Missinato)

Partenza col botto, ieri, per lapresunta incompatibilità deiconsiglieri Colussi di Cittadini eSerafini de Il Fiume. Entrambi icasi sono stati sollevati daSamuele Stefanoni dei CinqueStelle. Ma se per il primo lasoluzione è stata trovatarapidamente, in quanto ognicausa di incompatibilità è statasuperata perchè gli incarichinon vengono più ricoperti daColussi, ben più complicato èstato sbrogliare la matassa perSerafini, colonnello dellaBrigata Ariete a Vittorio Venetoe direttore di areaamministrativa. La questioneha richiesto la sospensione deilavori per permettere alsegretario Primo Perosa diapprofondire la questione,anche con l'ausilio degli ufficiregionali. L'incompatibilità nonsussiste in quanto Serafini nonè al comando di unità operative.I gruppi consiliari, in modotrasversale, hanno invitato M5Sa non rallentare i lavori: votounanime alla fine per lacompatibilità, contrari i grillini.

(l.v.)

Grillini sconfittiSerafini e Colussinon incompatibili

Manuale Cencelli o nomine inbase alle competenze? Le mi-noranze non hanno fatto scon-ti al sindaco e alla neoelettagiunta, nel primo consiglio co-munale. Ma su richiesta di Ci-riani, gli assessori saranno tut-ti a tempo pieno.

«Prima dice no al manualeCencelli e poi nomina la giun-ta per dare equa rappresentan-za alle forze politiche: il discor-so fuori e dentro il palazzo ècambiato, forse per sistemaretutte le esigenze» è stato ilcommento di Nicola Confico-ni (Pd). E Mario Bianchini (IlFiume): «Ci saranno assessori

part time? Ci sarà la staffettaGrizzo-Polesello?». Anche iCinque stelle hanno commen-tato: «La città deve avere asses-sori che possano svolgere atempo pieno questo ruolo:prendere la retribuzione full ti-me e lavorare solo la sera nonmi pare opportuno – ha sottoli-neato Stefanoni –. Sono passa-ti solo 25 giorni dalla nomina,abbiamo davanti 5 anni: con-sentite agli assessori di iniziarea lavorare. Ho chiesto che do-po il giuramento si dedichinoa tempo pieno al loro manda-to». (l.v.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

botta e risposta

Assessori, «manuale Cencelli»Il sindaco: tutti a tempo pieno

■ IL SOLESorge alle 5.38 e tramonta alle 20.50

■ LA LUNASorge alle 22.13 e tramonta alle 8.22

■ IL SANTOSanta Maria Maddalena

IL PROVERBIO

Jugn, luj e avostfemine no ti cognos.

Giugno, luglio e agostomoglie non ti conosco.

La vita è troppo breve

per bere vino cattivo

MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 22 LUGLIO 2016 16

Pordenone■ LA NOSTRA MAIL [email protected] ■ REDAZIONE DI PORDENONE: VIA MOLINARI 41 - 33170 PORDENONE ■ TELEFONO 0434 - 238811 ■ TELEFAX 20210

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Page 2: TELEFONO0434-238811 TELEFAX20210 Via all’era …...Ciriani, ma poi subito polemi-che,litigiebattibecchi. I primi passi. Strapiena la sala consiliare, nonostante l’avvio alle 10,

di Laura Venerus

Dieci minuti, dopo 48 anni, so-no bastati per commissariare laProvincia di Pordenone.

Situazione tesa fin dall’inizio,con la seduta cominciata conun’ora di ritardo. Giusto la surro-ga e poi riunioni di capigruppo.In sostanza, un estremo tentati-vo del centrosinistra (Pd e civi-che) di raggiungere i numeri chemancavano: quei due consiglie-ri che avrebbero permesso anco-ra una vita politica all’ente di lar-go San Giorgio, in vista della suadismissione e del trasferimentodel patrimonio. In soldoni, percinque mesi e mezzo.

L’impalcatura imbastita dalPd, con la direzione del sindacodi San Vito Antonio Di Biscegliee all’insaputa delle civiche, si èrivelata però un castello di carta:Roberto Vallar (sostituto di Pedi-cini) e Michele Ciol (al posto del-la D’Aniello) non hanno accetta-to il suo corteggiamento, vanifi-cando la certezza della maggio-ranza.

Da quel momento, le trattati-ve si sono fatte serrate, con Di Bi-sceglie e Marco Salvador per leciviche a mercanteggiare variesoluzioni, anche col centrode-stra. Ma invano. Con il trascorre-re delle ore i consiglieri della Le-ga Nord (che aveva comunquegià dichiarato di volersi chiama-re fuori dai giochi) e Forza Italiase ne sono andati. L’ultimo, stre-nuo tentativo di accordo è statoproposto da Salvador con la pre-sidenza della civica Elisa Coas-sin, un assessore del Pd e unodel centrodestra. Tutti d’accor-do, tranne il Pd che, con Di Bi-sceglie, ha rifiutato l’ipotesi. E di-re che la stessa Coassin era statarichiamata a Pordenone da Bru-xelles, dove stava seguendo deiseminari per lavoro e che è rien-trata in città solo per quell’ap-puntamento.

A mezzanotte e 25 minuti è ri-preso il consiglio: presenti in au-la Vallar, due consiglieri di Unitial centro (Callegari e Vaccher) edue di Fratelli d’Italia (Loperfidoe Zanon) per il centrodestra,mentre per il centrosinistra iconsiglieri delle civiche. Del Pdnemmeno l’ombra, tranne per ilpresidente Gaiarin. Così, nume-ro legale non raggiunto. «Chiedoalla coalizione di centrosinistradi garantire almeno il numero le-gale perchè sia chiara di chi è laresponsabilità di chi uccide unterritorio» ha affermato Callega-ri. Ma il Pd non è entrato, nem-meno dopo la sollecitazione diGaiarin e delle civiche. E la Pro-vincia, in questo modo, è politi-camente morta.

Come spiegato dal segretarioRicci, il consiglio è decaduto inbase all’articolo 28 della legge 2del 2014 per la mancata elezionedel presidente e della giunta. Giàieri è stata inviata la comunica-zione alla Regione sull’esito del-la seduta, con la richiesta di

commissariamento dell’ente.L’incarico temporaneo di unmese di Loris Toneguzzi è deca-duto mercoledì scorso. Ora si at-tende che la Regione effettui lanuova nomina, o più probabil-mente una conferma di Tone-guzzi.

«La lista “Per i beni comuni” -ha fatto sapere Ciol - non si èmai ritenuta ruota di scorta dinessuna maggioranza, nè ha

mai considerato il ricatto del vo-to utile uno strumento di con-dotta politica e amministrativa.La responsabilità del manteni-mento della gestione commissa-riale sino al termine di questoente deve quindi ritenersi in ca-po a chi non ha saputo o volutocostruire una più ampia condivi-sione nell’interesse dei cittadi-ni».

«Siamo sempre stati contrari

a questa riforma – ha detto Calle-gari – e chiedevamo la difesadell’ente per salvaguardare il ter-ritorio. Ciò non è avvenuto acausa di una classe politica dicentrosinistra che ha dimostra-to tutte le sue debolezze».

«Un’esperienza allucinante»è stato il commento di Vallar suFacebook. E le polemiche sui so-cial non sono mancate.

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Ciriani

amara conclusione di un’epoca

Botta e risposta via social, convideo, repliche e controrepli-che, tra il deputato Giorgio Za-nin e il direttore di Teleporde-none Gigi Di Meo.

Tutto è partito dall’iniziati-va di Zanin, che ha invitato perlunedì prossimo, 25 luglio, Ce-cile Kyenge, ex ministrodell’integrazione, già in visitain città nel 2014,per parlare dimigranti, accoglienza e pre-sentare il rapporto di cui ha cu-rato la stesura e l’approvazio-ne al parlamento europeo.

Il direttore di Telepordeno-ne ha punto il politico circal’opportunità di questa visita

in un momento già ricco ditensione sul fronte dell’immi-grazione e della crescente pre-senza di rifugiati nella nostraprovincia e circa quanto dalpolitico stesso compiuto du-rante il suo mandato parla-mentare.

Un tema, quest’ultimo, sucui si era anche diffuso in cam-pagna elettorale il futuro sin-daco Alessandro Ciriani, chenon aveva lesinato critiche neiconfronti di Zanin, reo a suoavviso di essere una sorta dideputato ombra sconosciutoai cittadini.

Ieri Zanin ha diffuso una

lunga replica in cui elencaquanto compiuto nell’interes-se dei pordenonesi a Roma (36punti che si aprono col “SalvaPrefettura” e si chiudono con“la patata di Ovoledo”) e for-mula a sua volta al direttore diTelepordenone cinque do-mande sulla visita della Kyen-ge e sull’opportunità delle di-chiarazioni e dei video diffusiin rete.

Gigi Di Meo, dal canto suo,non ha risposto alle cinque do-mande, ma ha preferito una re-plica complessiva: «Zanin avràanche fatto tante cose come di-ce – ha dichiarato – ma la gen-

te non lo sa e se vuole faccia-mo un giro insieme a Pordeno-ne, lo chiediamo ai cittadini evediamo cosa rispondono. Co-munque venga pure in televi-sione, facciamo una puntataaperta, la data la decida purelui. Quanto al resto, non misembrava il momento adattoper portare la Kyenge qui aPordenone, guarda caso dopoche è cambiato il coloredell’amministrazione comu-nale, sarà un caso, e dopo iproblemi e le tensioni per lapresenza dei profughi e le po-lemiche che ne sono seguite».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ultima figuracciaProvincia, tramontocon il commissarioDisputa su poltrone che sarebbero durate poco più di 5 mesiOre di serrate trattative sino a notte fonda, poi la Caporetto

Scambio di accuse sulle responsabilità di un epilogo da dimenticare

videomessagi e domande incrociate

Zanin-DiMeo, sfida al veleno in tv e sui socialMaterie del contendere l’invito alla Kyenge, che lunedì sarà in città, e i risultati del deputato

A sinistra labandiera dellaProvincia, adestra l’ultimaconferenzastampa, nelcorso dellatarda serata dimercoledìscorso, primadelcommissariamento dell’ente,arrivato 35minuti dopo lamezzanotte

Un caldo torrido e l'aria condizionata che faceva le bizze. Questi duefattori, combinati, hanno reso piuttosto complicato, soprattuttoper i maschi, l'aplomb in sala consiliare. Per il consiglio diinsediamento hanno tutti voluto essere impeccabili: alcuni solo incamicia, ma i più indossavano anche la giacca, tanti anche lacravatta. Più fortunate le donne, che hanno sfoggiato abiti di variogenere, soprattutto smanicati. La più elegante è rimasta anche perquesta assemblea la consigliera di Forza Italia Mara Piccin, ieri intubino blue e bianco, scarpe tacco 10 in tinta e chignon a sollevare icapelli. (l.v.)

Caldo ed eleganza, connubio difficile

Il sindaco di Porcia Gaiarin solo in aula in attesa dei colleghi: il consiglio è cominciato con un’ora di ritardo

MACELLERIA

MORESMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEELLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEERRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

VENERDÌ 22 LUGLIO 2016 MESSAGGERO VENETO Cronaca di Pordenone 17

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