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TEMPO

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+. 0s. 10s. TEMPO. 1,5m. 3m. 4s. Forza esplosiva. ATP. (sollevamento pesi, salto in alto). Sforzo prolungato ( scatto). ATP-CP. Tipo di Prestazione. Resistenza anaerobica (200/400 mt corsa, 100 mt nuoto). ATP-CP + Glicolisi anerobia. Resistenza aerobica (fondo). Ciclo di Krebs. - PowerPoint PPT Presentation
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TEMPO 0s 4s 10s 1,5m 3m ATP Forza esplosiva (sollevamento pesi, salto in alto) ATP-CP Sforzo prolungato (scatto) ATP-CP + Glicolisi anerobia Resistenza anaerobica (200/400 mt corsa, 100 mt nuoto) Resistenza aerobica (fondo) Tipo di Prestazione Sistemi non-ossidativi a brevissimo/breve termine Sistema aerobico-ossidativo a medio/lungo termine + Ciclo di Krebs
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Page 1: TEMPO

TEMPO0s 4s 10s 1,5m 3m

ATP Forza esplosiva(sollevamento pesi, salto in alto)

ATP-CP Sforzo prolungato(scatto)

ATP-CP + Glicolisi anerobiaResistenza anaerobica(200/400 mt corsa, 100 mt nuoto)

Resistenza aerobica(fondo)

Tipo

di P

rest

azio

ne

Sistemi non-ossidativia brevissimo/breve termine

Sistema aerobico-ossidativoa medio/lungo termine

+

Ciclo di Krebs

Page 2: TEMPO

UTILIZZAZIONE DEI SUBSTRATI IN RAPPORTO ALLE CARATTERISTICHE DELL’ESERCIZIO FISICO

Esercizio intenso e di breve durata Limitata

Glucosio (richiedemeno O2 per ossidazione)

Tipo di esercizio Disponibilità di O2 Substrato utilizzato

Esercizio a bassaintensità e lunga durata VO2max Glucosio +

Acidi grassi liberi

Page 3: TEMPO

Valore energetico dei substrati e consumo di ossigeno richiesto per l’ossidazione

ATP generato/substrato

utilizzato (mol/mol)

ATP generato /O2 consumato (mol/mol)

Glucosio 36 3.00

Acidi grassi 131 2.85

Aminoacidi 23 2.25

Page 4: TEMPO

0 1 2 3 4

25

50

75

100 Glicogeno muscolare

glicogeno

FFA ematici

captazione di glucosio + FFA

Glucosio ematico

captazione FFA captazione glucosio

Contributo dei principali substrati come fonte di energia durante esercizio in rapporto alla durata

ore

%%

Page 5: TEMPO

Ultrastruttura del muscolo striato nel soggetto non diabetico e in quello con diabete tipo 2

normalenormale diabetediabete

grasso

Levin et al, Diabetologia 2001

Page 6: TEMPO

CONTRIBUTO DEL GLUCOSIO E DEGLI FFA COME FONTE ENERGETICA IN RAPPORTO

ALLA INTENSITA’ DELL’ ESERCIZIO

% VO2 max 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Ra

Glu

cosi

o e

FFA

(µm

ol·k

g-1·m

in-1)

GLUCOSE FFA

da Brooks and Trimmer J Appl Physiol 80: 1073, 1996

0

10

20

30

40

50

60glucosio acidi grassi

Page 7: TEMPO

Glucosio

Lattato Corpi chetonici

Page 8: TEMPO

REGOLAZIONE ORMONALE DEL BILANCIO ENERGETICO

FEGATO MUSCOLO

TESSUTOADIPOSO

GLICEMIALIBERAZIONE CAPTAZIONE

CERVELLO

INSULINA/GLUCAGONE INSULINA/ADRENALINA

FFA

GLUCOSIO GLUCOSIO

Page 9: TEMPO

2

BILANCIO DEL GLUCOSIO NELL'UOMO A DIGIUNO E A RIPOSO

Produzione di glucosio

Consumo diglucosio

Glicogeno(75%)

GlucosioGlicemia

Piruvato e lattato (15-20%)

Alanina (5-10%)

Aminoacidi glicogenici (5%)

Cellule delsangue

150 g

50 g50 g

Page 10: TEMPO

REGOLAZIONE INSULINICA DELL'UTILIZZO DI GLUCOSIO

- Tessuti insulinodipendenti (muscolo, grasso, fegato):tessuti di deposito, possono utilizzare glucosio solo in presenza di insulina

T- essuti non insulinodipendenti(sistema nervoso, globuli rossi):tessuti vitali, utilizzano glucosio anche in assenza di insulina

Page 11: TEMPO

NORMALE

8 12 16 20 24

180

100

ore

Glic

emia

(mg/

dl)

Page 12: TEMPO

Principali ormoni coinvoltinell’omeostasi glicemica

Insulina

Glucagone Catecolamine

Cortisolo GH

iperglicemia ipoglicemia

Page 13: TEMPO

DIABETE MELLITODEFINIZIONE

Sindrome caratterizzata da aumento dei livelli ematici di glucosio (iperglicemia).

Comporta il rischio di complicanze acute (coma iperglicemico) e croniche (microangiopatia, neuropatia e macroangiopatia)

• a digiuno ≥126 mg/dl• 2h dopo OGTT ≥200 mg/dl

Page 14: TEMPO

Concentrazione di glucosio nel plasma venoso (mg/dl)

Diabete mellito Digiuno ≥126Digiuno <126 ma 2-h OGTT ≥200

Ridotta tolleranza glucidica Digiuno<126 e 2-h OGTT 140-199

Alterata glicemia a digiuno Digiuno 100-125(OGTT non necessario)

Normalità Digiuno <100 e 2-h OGTT<140

CRITERI DIAGNOSTICI DEL DIABETE MELLITO E DELLE ALTRE CATEGORIE DI ALTERATA REGOLAZIONE GLICEMICA

Page 15: TEMPO

DIABETE MELLITO

Cause:

1.Carenza (assoluta o relativa) di insulina

2.Inefficacia dell’insulina

Page 16: TEMPO

DIABETE MELLITOTipo 1 :

carenza assoluta di insulina- esordio in genere in età giovane- peso corporeo in genere normale

Tipo 2 :carenza relativa + inefficacia dell’insulina (insulinoresistenza)

- esordio in genere in età adulta/senile- spesso associato a obesità

Page 17: TEMPO

CLASSIFICAZIONE DEL DIABETEMELLITO

• Tipo 1 5%• Tipo 2 90-95%• Altri tipi (associato o secondario ad altre patologie)• Gestazionale

Page 18: TEMPO

A. AutoimmuneB. Idiopatico

Diabete Tipo 2Include forme con predominante insulino-resistenza e modesta insulino-deficienza e forme con predominante difetto di secrezione insulinica (con o senza insulino-resistenza)

CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO

Diabete Tipo 1

Page 19: TEMPO

Altri tipi di diabete- Da difetti genetici della funzione -cellulare (es. MODY 1, MODY 2) - Da difetti genetici nell’azione insulinica (es. lepreconismo, diabete lipoatrofico)- Da malattie del pancreas esocrino (es. pancreatite cronica, emocromatosi)- Da endocrinopatie (es. s. di Cushing, acromegalia) - Da farmaci o tossici (es. glucocorticoidi, vacor) - Da infezioni (es. rosolia congenita, citomegalovirus)- Forme rare di diabete immuno-mediato (es. anticorpi anti-recettore, anti-insulina) - Altre sindromi genetiche associate con diabete (es. distrofia miotonica, s. Down)

CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO

Page 20: TEMPO

PREVALENZA DI DIABETE NOTO IN ITALIANegli anni ‘80

Casale Monferrato (TO) 2069 2.7

Cremona 4547 3.2

Verona 5996 2.5

Pisa 4503 2.6

Foligno (PG) 2908 3.2

Pozzuoli (NA) 2958 2.5

Bari 2917 2.8Stima globale ~3%

n. di casi %

Prevalenza attuale 5%

Page 21: TEMPO

Diabete noto ~1.700.000

Diabete ignoto ~ 800.000

Totale ~2.500.000

DIABETE IN ITALIA 1985-1990

Page 22: TEMPO

Diabetici (milioni)

1990 2000 2010

40 80 160

20 40 80

60 120 240

Paesi in via di sviluppoPaesi sviluppati

Totale

Page 23: TEMPO

Verona Diabetes Study

DISTRIBUZIONE PER SESSO E PER ETA' DEI CASI DI DIABETE MELLITO A VERONA (31.12.1986)

MaschiFemmine

0

200

400

600

800

0-4 -9 -14 -19 -24 -29 -34 -39 -44 -49 -54 -59 -64 -69 -74 -79 -84 ≥85Classe di età (anni)

Page 24: TEMPO

DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA PER ETA’ ALLA DIAGNOSI DI DIABETE

Diabete tipo 1n° p

azie

nti

0

40

80

120

160 Diabete tipo 2

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 800

10

20

30

anni

Page 25: TEMPO

INCIDENZA DEL DIABETE IN ITALIA (casi/anno)

Tipo 1 ~1.000

Tipo 2 ~150.000

Page 26: TEMPO

DIABETE TIPO 1

- carenza di insulina endogena- necessario apporto di insulina esogena- tendenza alla chetosi in condizioni di vita normale- esordio prevalente in gioventù, ma possibile ad

ogni età- presenza di anticorpi anti-insula (all'esordio)- associazione con caratteri genetici (sistema HLA)

Page 27: TEMPO

HLA E RISCHIO DI DIABETE TIPO 1

Rischio relativoAntigeni HLA

- B8 5.88- DR3 10.03- DR4 4.70

Fenotipo HLA- DR3/ 3.74-DR3/DR4 27.87

Page 28: TEMPO

- fattori genetici (risposta immunitaria)- fattori acquisiti (virus, tossici, ???)

autoimmunità

DEFICIT SECREZIONE INSULINICA

EZIOPATOGENESI DEL DIABETE TIPO 1

Page 29: TEMPO

Diabete manifesto

(iperglicemia)

STORIA NATURALE DEL DIABETE TIPO 1 Eventi

precipitanti

EventiAutoimmunitari(autoanticorpi +

linfociti T)

Mas

sa

-cel

lule

(%

)

0

20

40

60

80

100

PredisposizioneGenetica

(HLA + altro)

anni

Eventimetabolici(pulsatilità,

picco precoce)

Page 30: TEMPO

stress periodo della"luna di miele"

Diabetemanifesto

chetoacidosi

0 12 13 14età (anni)

Sec

rezi

one

insu

linic

a

15

STORIA NATURALE DELLA SECREZIONE INSULINICA NEL DIABETE TIPO 1

Page 31: TEMPO

SINTOMI E SEGNI DEL DIABETE TIPO 1Insorgenza in genere acuta

- Poliuria (diuresi eccessiva)- Polidipsia (sete eccessiva)- Iperfagia (appetito eccessivo)- Astenia (debolezza)- dimagrimento- dolori addominali- disturbi cognitivi- disturbi di coscienza (coma)

- iperglicemia- Glicosuria (zucchero nelle urine)- Chetonuria (chetoni nelle urine)

Page 32: TEMPO

PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE DEL DIABETE

perdita di glucosio e acqua con le urine

poliuria, polidipsia, disidratazione,

alterazioni del sensorio

abbondanza di glucosio extracellulare

Infezioni (genitali!), disturbi transitori

della vista

? ? ? complicanze croniche

mancato utilizzo delglucosio/neosintesi di

glucosio dalle proteine/lipolisi

dimagrimento,iperfagia, astenia

eccesso di chetoni con acidosi

polipnea, alterazionidel sensorio

Iperglicemia

Difetto di insulina

Causa Meccanismo Conseguenze cliniche

Page 33: TEMPO

DIABETE TIPO 2

- frequente associazione con sovrappeso-obesità- non chetosi in condizione di vita normale- esordio prevalente dopo i 40 anni, ma possibile ad

ogni età- la terapia insulinica può essere necessaria in alcuni

casi per il controllo dei sintomi e della iperglicemia- frequente aggregazione familiare

Page 34: TEMPO

AMBIENTE

DIABETE TIPO 2Patogenesi

GENI

Page 35: TEMPO

GENETICA DEL DIABETE TIPO 2

Studi sui gemelli- 90% di concordanza nei monozigoti- 15% di concordanza nei dizigoti

Studi sulle famiglie- 25% dei diabetici ha un familiare diabetico- Sviluppano il diabete tipo 2:

• 15% dei figli di un genitore diabetico• 50% dei figli di 2 genitori diabetici• 15% dei fratelli di 1 diabetico

Nessuna correlazione coi geni del sistema HLA

Page 36: TEMPO

PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2

Insulinoresistenza deficit -cellulare

DIABETE TIPO 2

Page 37: TEMPO

RISPOSTA INSULINEMICA AL GLUCOSIO E.V.(Pfeiffer et al, 1981)

Diabetici tipo 2

20 g glucosio e.v.

-30 0 30 60 90 120min

20 g glucosio e.v.

Normali

µU/ml

µU/m

l

-30 0 30 60 90 1200

20

40

60

80

100

120

min

Page 38: TEMPO

INSULINORESISTENZAINSULINORESISTENZA

Condizione clinica in cui l'insulina esercita un effetto biologico inferiore al normale

Page 39: TEMPO

METODI PER MISURAREL’INSULINORESISTENZA

•Clamp euglicemico• IVGTT + Minimal Model• ITT• HOMA• (altri metodi)

Page 40: TEMPO

Stima della sensibilità insulinica con l’HOMA

(Homeostasis Model Assessment)

x

Glicemia, mmol/l; Insulina, µU/ml

Glicemia a digiuno Insulina a digiuno

22.5HOMA-IR =

(Matthews et al; Diabetologia 28: 412, 1985)

Page 41: TEMPO

SINTOMI E SEGNI DEL DIABETE TIPO 2Insorgenza subdola e progressiva- poliuria- polidipsia- polifagia- astenia- incremento o decremento ponderale- prurito, dermatiti, foruncolosi, micosi- vaginiti, balanopostiti, uretriti, cistiti- parodontopatie, carie dentarie- sintomi e segni della macroangiopatia- " " retinopatia- " " neuropatia- " " nefropatia

Page 42: TEMPO

STIMA DELLA DURATA DELLA FASE PREDIAGNOSTICADEL DIABETE TIPO 2

(Harris et al, 1993)

• •••••

••• • • • •• •

••••

Diagnosiclinica

0 5 10 15 200

20

40

60

80

Ret

inop

atia

(%)

I I I I I I I

_

_

_

_

_

Anni dalla diagnosi-6.5

Inizio dellaretinopatia

-11.5

Inizio delDiabetetipo 2

Page 43: TEMPO

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DIFFERENZIALIDEL DIABETE TIPO 1 E DEL DIABETE TIPO 2

Diabete tipo 1:

Diabete tipo 2

• Esordio quasi sempre improvviso, con sintomi di iperglicemia/acidosi

• Esordio spesso insidioso, senza sintomi•

• Complicanze croniche non prima di 5 anni

Complicanze talora già alla diagnosi

• Peso corporeo spesso normale

Obesità frequente•

• Età in genere giovane (<30 anni)

• Età in genere avanzata (>40 anni)

• Familiarità spesso assente

• Familiarità spesso presente

• Carenza assoluta di insulina (=necessità assoluta di insulina)

• Carenza relativa di insulina (=non necessità assoluta di insulina)

Page 44: TEMPO

COMPLICANZE ACUTE DEL DIABETE

• Coma diabetico (iperglicemico)• Coma ipoglicemico (iatrogeno)• Infezioni

Page 45: TEMPO

Chetoacidosi:• 1-5 casi ogni 100 T1DM/anno (2-8 casi ogni 100.000 persone/anno)• mortalità 5-10% casi

Sindrome iperosmolare non chetosica:• 0.5-1 caso ogni 100 T2DM/anno (15-30 casi ogni 100.000 persone/anno)• mortalità 20-30% casi

INCIDENZA SINDROMI IPERGLICEMICHE ACUTE NEL DIABETE

Page 46: TEMPO

CHETOACIDOSI DIABETICADefinizione

Grave scompenso metabolico con:

- Iperchetonemia (>5 mM/l) e chetonuria- Acidosi metabolica (diminuzione pH e bicarbonati)

- Disidratazione

- Iperglicemia (>300 mg/dl) - Disionia (diminuzione K+,P)

Page 47: TEMPO

Acidi grassiCiclo di Krebs

citrato Acetil-CoA AcetoacetilSCoA

glucosio

ossalacetato

-idrossi-metilglutarilSCoA

Acido -idrossibutirrico Acido acetacetico Acetone

Sanguepolmoni

ossidazione

glicolisi

+ acetil-CoA

Acetil-SCoANAD NADH2 CO2

SINTESI E METABOLISMO DEI CORPI CHETONICI

Tessuti (ossidazione)

Page 48: TEMPO

CHETOACIDOSI DIABETICA

Patogenesi

- Carenza grave di insulina

- Aumento degli ormoni controinsulari

Page 49: TEMPO

SINDROME IPEROSMOLARE NON CHETOSICADefinizione

- iperglicemia (>600 mg/dl)- mancanza di chetoacidosi- iperosmolarità plasmatica- disidratazione- uremia pre-renale

Grave scompenso metabolico con:

Page 50: TEMPO

SINDROME IPEROSMOLARE NON CHETOSICA

Patogenesi

• Deficit relativo di insulina• Aumento degli ormoni controinsulari• Perdite di liquidi (urine, tubo digerente,

cute, polmone, emorragie) con disidratazione

Page 51: TEMPO

Diabete

RETINOPATIA NEFROPATIA

MALATTIECARDIOVASCOLARI

NEUROPATIA

COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE MELLITO

Page 52: TEMPO

COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE

Microangiopatia- retinopatia ---> cecità- nefropatia ---> dialisi e trapianto di rene

Macroangiopatia- infarto, ictus, vasculopatia arti inferiori e carotidi,

gangrena e amputazioni, etc.

Neuropatia- sensitiva (dolori e perdita di sensibilità)- motoria (paralisi, atrofia muscolare)- autonomica (gastroparesi, impotenza, vescica

paralitica, ipotensione ortostatica, aritmie cardiache, morte improvvisa, piede diabetico, etc.)

Page 53: TEMPO

RISCHIO CUMULATIVO DI COMPLICANZE NEL DIABETE TIPO 1

Retinopatia non proliferante

Aterosclerosi

(Knowler et al, 1971)

Proteinuria

Insuff.renale

Cecità

Retinop. proliferante

10 15 20 25 30 35 400

20

40

60

80

%

anni di diabete

Page 54: TEMPO

La gravità e la frequenza delle complicanze del diabete sono proporzionali alla gravità dell’alterazione metabolica (iperglicemia)

Page 55: TEMPO

PREVALENZA DI COMPLICANZE CRONICHENEL DIABETE IN RAPPORTO AI VALORI DI GLICEMIA

(Studio Prospettico DCCT - USA)

HbA1c (%)<6 6-7.0 7.1-8.0 8.1-9.0 >9

0

2

4

6

8

10

12

%

Page 56: TEMPO

Diabete

RETINOPATIA NEFROPATIA

MALATTIECARDIOVASCOLARI

NEUROPATIA

COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE MELLITO

IpertensioneFumo

IpertensioneDislipidemiaTrombofilia

Fumo

IpertensioneFumo Ipertensione

Fumo

Page 57: TEMPO

PREVALENZA DELLA RETINOPATIADIABETICA

Tipo 1 0%

Tipo 2 15-20%

Alla diagnosi

45-50% 50-55%

70-80% 15-20%

Dopo 20 anni di malattia

Background Proliferante

Page 58: TEMPO

MalattiaRischio

aterogeno

Diabete tipo 1 + + - -

Diabete tipo 2 + + + +

MACROANGIOPATIADIABETICA

Page 59: TEMPO

PREVALENZA DI DISORDINI METABOLICINEL DIABETE TIPO 2

(Verona NIDDM Complications Study, n=1780)

Sovrappeso e obesità

Adiposità centrale

Ipertensionearteriosa

Dislipidemia0

20

40

60

80

%

Iperuricemia

Page 60: TEMPO

SINDROME METABOLICAE ATEROSCLEROSI

obesità diabete dislipidemia

ipertensione iperuricemia trombofilia

ATEROSCLEROSI

Page 61: TEMPO

INSULIN RESISTANCE: THE ORIGIN OF SEVERAL ABNORMALITIES IN TYPE 2 DIABETES

AND THE METABOLIC SYNDROME

INSULIN RESISTANCE

HyperglycemiaDyslipidemia

Hypertension ThrombophiliaHyperuricemia

INSULIN RESISTANCEINSULIN RESISTANCE

Page 62: TEMPO

Insulinoresistenza

Iperinsulinemia compensatoria

adeguata

Sindrome dell’insulinoresistenza

Complicanze microangiopatiche

inadeguata

Diabete tipo 2

Rischio cardiovascolare

fattorifavorenti

Alterazionimetaboliche

Page 63: TEMPO

NCEP-ATP III 2001(Revisione IDF 2009)

Criteri Diagnostici della Sindrome Metabolica

Tre o più alterazioni fra le seguenti:

• Glicemia a digiuno > 100 mg/dl

• Trigliceridi > 150 mg/dl

• HDL <40 mg/dl M, <50 mg/dl F

• Ipertensione arteriosa (> 130/85 mmHg)

• Obesità addominale (circonf.vita >94 M, >80 F)

Page 64: TEMPO

MenWomen

Age-specific prevalence of the Insulin-Resistance Syndrome among 8814 US adults aged at least 20 years

- National Health and Nutrition Examination Survey III, 1988-94 -(ATP III report criteria)

05

101520253035404550

20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 ≥70Age (years)

Pre

vale

nce

(%)

(Ford et al, JAMA 2002)

Page 65: TEMPO

SINDROME METABOLICAE ATEROSCLEROSI

obesità diabete dislipidemia

ipertensione iperuricemia trombofilia

ATEROSCLEROSI

Page 66: TEMPO

TASSI DI MORTALITA' CVD NELLE DIVERSE CLASSI DI ETA’ IN MASCHI CON E SENZA DIABETE

MRFIT- Stamler et al, 1993

Non diabeticiDiabetici

Mor

ti C

VD

/10.

000

pers

one-

anno

35-39 40-44 45-49 50-54 55-590

40

80

120

160

200

Età (anni)

Page 67: TEMPO

RISCHIO E FATTORI DI RISCHIO PER MALATTIE CARDIOVASCOLARI IN MASCHI DIABETICI DI ETA’ >40 anni

(Framingham Study, 1979)

-

Pro

babi

lità

di C

HD

in 8

ann

i (%

)

0

10

20

30

40

50

60

FumoP.A. sistolicaColesterolo

135185

2% nei non-diabeticisenza fattori di rischio

3%

-195185

8 %

-195336

33 %

+195336

46 %

32 %non

diabetici

Page 68: TEMPO

NEUROPATIA DIABETICA AUTONOMICA TURBE DELLA CONTROREGOLAZIONE

- Ipoglicemie inavvertite

- Ipoglicemie protratte

Page 69: TEMPO

NEUROPATIA DIABETICA AUTONOMICASEGNI E SINTOMI CARDIOVASCOLARI

- Tachicardia fissa

- Ipotensione ortostatica

- Infarto indolore

- Arresto cardiaco

Page 70: TEMPO

Linee guida per la cura del diabete

- Automonitoraggio della glicemia (con frequenza personalizzata), eventuale controllo della

chetonuria- Periodici controlli della emoglobina glicata- Educazione terapeutica- Educazione alimentare e terapia dietetica

- Controllo della pressione arteriosa- Controllo colesterolo totale e HDL, trigliceridi

- Esame oculistico- Esame dei piedi- Screening per la nefropatia diabetica- Screening vascolare

Page 71: TEMPO

Raccomandazioni dietetiche per tutte le persone con diabete

- Proteine: ~10-20% delle calorie totali- Grassi saturi: <10% delle calorie totali- Grassi monoinsaturi: ~ 10% delle calorie totali

- Carboidrati complessi: ~ 55% delle calorie totali- L’uso di dolcificanti calorici (zucchero, miele, etc.) è

sconsigliato, ma non proibito- Fibre: 20-35 g/die; Sodio: <3 g/die- Colesterolo: ≤300 mg/die- Alcool (vino o birra) : uso moderato ai pasti

- Grassi poliinsaturi: 10% delle calorie totali

Page 72: TEMPO

TERAPIA FARMACOLOGICADEL DIABETE

• Insulina*• Altri ipoglicemizzanti

– stimolanti la secrezione insulinica• Glucosio-dipendenti (analoghi GLP-1 e gliptine)• Non glucosio-dipendenti (sulfoniluree e glinidi)*

– sensibilizzanti all’azione insulinica– interferenti con l’assorbimento intestinale dei carboidrati

* possono causare ipoglicemia


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