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Terra Madre Salone del Gusto 2018 Torino, grazie al bando Io sono Terra Madre sono oltre 150 gli...

Date post: 16-Dec-2018
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Terra Madre Salone del Gusto 2018 A Torino e in tutto il Piemonte dal 20 al 24 settembre Terra Madre Salone del Gusto torna dal 20 al 24 settembre 2018 a Torino con una nuova formula, ancora una volta destinata a sorprendere. Giunta alla dodicesima edizione, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il coinvolgimento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell’ambito delle attività previste per l’anno del cibo italiano. Il programma completo, le ultime notizie e la possibilità di riservare gli appuntamenti su prenotazione sono su www.salonedelgusto.it. Sempre on line è possibile acquistare in prevendita il biglietto d’ingresso a Lingotto Fiere: molto accessibile il prezzo (5 euro il biglietto singolo e 20 euro l’abbonamento per i cinque giorni, oltre i diritti di prevendita). L’incasso, al netto dei costi di gestione, verrà interamente destinato a finanziare il “diritto di partecipazione” dei delegati di Terra Madre e i progetti della rete Slow Food in Africa. Nei giorni dell’evento, il costo del biglietto di ingresso singolo acquistato alle casse è 10 euro. Food for Change è il tema dell’edizione 2018, a partire dal progetto stesso della manifestazione, diffuso e aperto, fino ai contenuti dei forum e delle conferenze, perché riteniamo che il cibo sia il più potente strumento per avviare una rivoluzione lenta, pacifica e globale: se vogliamo cambiare il mondo, cominciamo dai piccoli gesti quotidiani, come la scelta consapevole delle materie prime che usiamo per realizzare le nostre ricette. Se lo facessimo tutti, vedremmo gli effetti sulla qualità e salubrità dei prodotti, sulla tutela degli ecosistemi e della biodiversità, sui mercati globali e la distribuzione delle risorse. Sulla vita di ogni giorno. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito, sano e giusto per tutti rimodella quindi i propri confini per offrire alle centinaia di migliaia di visitatori e agli espositori e delegati provenienti da tutto il mondo un’esperienza di partecipazione ancora più appagante. L’intento è coinvolgere nei cinque giorni il più ampio numero di partecipanti, creando di fatto un nuovo evento a partire dal meglio dell’esperienza del 2016, che ha visto la manifestazione propagarsi nel centro della città di Torino, arricchito dalla facilità di visita che le edizioni sino al 2014, raccolte all’interno del Lingotto Fiere, hanno sempre permesso. Un evento che si diffonde in tutto il Piemonte con le occasioni di scambio tra delegati e cittadini ospiti nelle famiglie delle oltre 120 Città di Terra Madre e i Tour DiVini, 15 itinerari (organizzati insieme alle Condotte Slow Food del territorio) per scoprire le bellezze artistiche e paesaggistiche della regione e gustare i prodotti più significativi nei luoghi in cui nascono. A Torino, grazie al bando Io sono Terra Madre sono oltre 150 gli eventi - inseriti nel programma ufficiale - organizzati da enti e associazioni e coinvolgono tantissimi quartieri, a partire da Mirafiori e San Salvario. Nuvola Lavazza e piazza Castello ospitano alcune conferenze e Laboratori del Gusto, l’Enoteca e i Food truck. Lingotto Fiere e Oval accolgono due tra le più significative novità di questa edizione: le cinque grandi aree tematiche #foodforchange, costruite insieme ai delegati della rete; le cucine di strada e le birre artigianali, allestite nello spazio antistante l’Oval per consentire ai visitatori di fruirne anche dopo la chiusura serale dei padiglioni che ospitano il grande Mercato italiano e internazionale.
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Terra Madre Salone del Gusto 2018 A Torino e in tutto il Piemonte dal 20 al 24 settembre

Terra Madre Salone del Gusto torna dal 20 al 24 settembre 2018 a Torino con una nuova formula, ancora una volta destinata a sorprendere. Giunta alla dodicesima edizione, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il coinvolgimento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell’ambito delle attività previste per l’anno del cibo italiano.

Il programma completo, le ultime notizie e la possibilità di riservare gli appuntamenti su prenotazione sono su www.salonedelgusto.it. Sempre on line è possibile acquistare in prevendita il biglietto d’ingresso a Lingotto Fiere: molto accessibile il prezzo (5 euro il biglietto singolo e 20 euro l’abbonamento per i cinque giorni, oltre i diritti di prevendita). L’incasso, al netto dei costi di gestione, verrà interamente destinato a finanziare il “diritto di partecipazione” dei delegati di Terra Madre e i progetti della rete Slow Food in Africa. Nei giorni dell’evento, il costo del biglietto di ingresso singolo acquistato alle casse è 10 euro.

Food for Change è il tema dell’edizione 2018, a partire dal progetto stesso della manifestazione, diffuso e aperto, fino ai contenuti dei forum e delle conferenze, perché riteniamo che il cibo sia il più potente strumento per avviare una rivoluzione lenta, pacifica e globale: se vogliamo cambiare il mondo, cominciamo dai piccoli gesti quotidiani, come la scelta consapevole delle materie prime che usiamo per realizzare le nostre ricette. Se lo facessimo tutti, vedremmo gli effetti sulla qualità e salubrità dei prodotti, sulla tutela degli ecosistemi e della biodiversità, sui mercati globali e la distribuzione delle risorse. Sulla vita di ogni giorno.

La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito, sano e giusto per tutti rimodella quindi i propri confini per offrire alle centinaia di migliaia di visitatori e agli espositori e delegati provenienti da tutto il mondo un’esperienza di partecipazione ancora più appagante. L’intento è coinvolgere nei cinque giorni il più ampio numero di partecipanti, creando di fatto un nuovo evento a partire dal meglio dell’esperienza del 2016, che ha visto la manifestazione propagarsi nel centro della città di Torino, arricchito dalla facilità di visita che le edizioni sino al 2014, raccolte all’interno del Lingotto Fiere, hanno sempre permesso.

Un evento che si diffonde in tutto il Piemonte con le occasioni di scambio tra delegati e cittadini ospiti nelle famiglie delle oltre 120 Città di Terra Madre e i Tour DiVini, 15 itinerari (organizzati insieme alle Condotte Slow Food del territorio) per scoprire le bellezze artistiche e paesaggistiche della regione e gustare i prodotti più significativi nei luoghi in cui nascono.

A Torino, grazie al bando Io sono Terra Madre sono oltre 150 gli eventi - inseriti nel programma ufficiale - organizzati da enti e associazioni e coinvolgono tantissimi quartieri, a partire da Mirafiori e San Salvario. Nuvola Lavazza e piazza Castello ospitano alcune conferenze e Laboratori del Gusto, l’Enoteca e i Food truck. Lingotto Fiere e Oval accolgono due tra le più significative novità di questa edizione: le cinque grandi aree tematiche #foodforchange, costruite insieme ai delegati della rete; le cucine di strada e le birre artigianali, allestite nello spazio antistante l’Oval per consentire ai visitatori di fruirne anche dopo la chiusura serale dei padiglioni che ospitano il grande Mercato italiano e internazionale.

Altra novità di questa edizione è l’area B2B, organizzata dalla Camera di commercio di Torino con Slow Food, in collaborazione per la prima volta con Enterprise Europe Network - EEN, la più grande rete al mondo di supporto alle PMI, presente in 66 Paesi.

Terra Madre Salone del Gusto è resa possibile grazie al contributo delle tantissime aziende che hanno creduto in questo progetto e che insieme a noi si stanno impegnando per rendere l’edizione 2018 la più bella di sempre. Citiamo qui gli Official partner: GL events, Iren, Lavazza, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy. Con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte.

Food for Change Cibo per il cambiamento, ognuno di noi, ogni giorno,

sulla nostra tavola, per il futuro della Terra Innescare il cambiamento in ognuno di noi, nella vita di ogni giorno, a partire dal cibo, dalla scelta di ciò che acquistiamo – e perché no, coltiviamo – per preparare i nostri pasti. È a questo che punta la dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto: andare oltre i cinque giorni dell’evento e la campagna di comunicazione sui canali associativi e sui media, italiani e internazionali; coinvolgere il più alto numero possibile di persone, visitatori reali e partecipanti virtuali; ascoltare, incontrare, prendere esempio dalle storie di chi Food for Change lo vive ogni giorno nella propria vita, in ogni angolo del mondo. Vogliamo condividere qualche esempio di cosa vuol dire per la rete di Slow Food cambiare il mondo attraverso il cibo, con il proprio lavoro, o nel proprio tempo libero, un passo per volta, ciascuno in base alle proprie possibilità. Sono le storie di alcuni dei delegati che dal 20 al 24 settembre sono a Torino. In oltre 35 anni di esperienza nella realizzazione di progetti di sviluppo per le comunità della Tanzania a partire dal cibo e dall’agricoltura sostenibile, Helen Nguya ha sempre lavorato secondo il principio per cui le comunità devono incarnare il cambiamento che desiderano. È stata artefice dell’organizzazione locale Trmega (Training, Research, Monitoring and Evaluation on Gender and Aids), un punto di riferimento per persone vulnerabili come vedove, bambini, donne molto povere e malati di Hiv e Aids che si fanno forza lavorando insieme. Nel 2004 è entrata in contatto con Slow Food e oggi è tra i più convinti promotori del progetto Orti in Africa che contribuisce a realizzare insieme al Presidio del miele di ape melipona di Arusha e ad altri progetti di Slow Food in Tanzania. Isabel Angelica Inayao Sepulveda è cilena. Nelle aree rurali intorno alla piccola cittadina di Paillaco, nel sud del Paese, si dedica all’agricoltura sostenibile di piccola scala. Giovanissima, insieme ad altre 18 donne lavora nella Agrupación por la biodiversidad de Paillaco. Sono mujeres rurales e fanno parte della rete locale di Slow Food, sono sostenitrici di una produzione agricola senza chimica e si dedicano alla ricerca di varietà locali, promuovendo un’alimentazione sana in contrasto con l’avanzata delle malattie dovute a un eccessivo consumo di cibi processati. Producono ortaggi seguendo il metodo dell’agroecologia, ma sono anche raccoglitrici di erbe e frutti selvatici che vendono ogni settimana nel mercato locale. La loro specialità sono le marmellate a base di murta, piccole bacche rosse di un arbusto originario del Sud del Cile. Si chiama Pierre Thiam ed è uno chef di origini senegalesi molto noto a New York dove è stato definito «il re della nuova cucina africana», della quale interpreta i sapori etnici con uno stile contemporaneo che si è conquistato un pubblico di tutto rispetto. «Quando cucino voglio che ogni mio piatto vada oltre la ricetta che propongo, che lasci un segno». Thiam c’è riuscito con il fonio, un cereale ritenuto miracoloso per le sue caratteristiche nutrizionali e agronomiche che ne permettono la coltivazione con poca acqua e in ambienti difficili. «Questo piccolo seme può cambiare le sorti del continente africano e in particolare della fascia subsahariana del Sahel, la più povera, quella da cui centinaia di migliaia di giovani partono rischiando la vita alla ricerca di fortuna verso l’Europa. Per

questo sto lavorando affinché la coltivazione del fonio possa raggiungere i mercati internazionali». È giovane e indigena, opera in un settore, quello della piccola pesca artigianale, in cui gli addetti, che siano pescatori oppure operatori a terra, sono per la maggior parte uomini e in cui il ruolo della donna non è riconosciuto. Si chiama Akeisha Clarke e per la prima volta partecipa a Terra Madre Salone del Gusto in rappresentanza della comunità di pescatori della Piccola Martinica, a poca distanza dall’isola madre Grenada. Da poco sono entrati a far parte del progetto Slow Food Caribe che promuove la gestione sostenibile delle risorse naturali, essenziale per combattere la povertà e garantire la sicurezza alimentare. «La maggior parte delle persone quando pensa al patrimonio culturale considera solo monumenti e palazzi storici, per me invece un maiale che vive libero nella natura rappresenta un monumento molto più bello di un bene architettonico in rovina» a raccontarci la sua visione è Christian Aguerre che nei Paesi Baschi francesi lavora insieme a un gruppo di altri produttori per proteggere la biodiversità locale, allevando le razze antiche di maiali e pecore, coltivando varietà locali di mais e ciliegie. A mettere a rischio il maiale basco del Kintoa è la bassa capacità riproduttiva, a salvarlo dall’estinzione, anche grazie al Presidio Slow Food, sono le caratteristiche della razza, che rendono facile l’allevamento allo stato brado, e la qualità delle carni da un punto di vista gastronomico. «Ho conosciuto Slow Food tramite mio fratello Luca, storico esponente dell’associazione, ma solo nel 2004, quando ho partecipato come volontario alla prima edizione di Terra Madre, mi sono innamorato di questa bellissima rete e ho deciso di entrare a farne parte attiva» racconta Gianrico Fabbri, 43 anni, impiegato in una multinazionale della moda e oggi coordinatore di Slow Food Toscana. Vive a Montevarchi, in provincia di Arezzo, dove è nato lo storico Mercato della Terra di Slow Food, una realtà attiva tutti i giorni che fattura circa 1,5 milioni di euro all’anno. «Gli 80 produttori che ne fanno parte operano entro i 40 km dalla cittadina. Per guidare le attività, è stata costituita una rete d'impresa, con i produttori e la cooperativa sociale che si occupa della vendita, e un comitato di cui fa parte anche Slow Food». Ogni frutto, ortaggio, cereale venduto al Mercato è facilmente riconducibile a chi lo ha prodotto, mentre almeno una volta al mese c’è la presenza diretta dei produttori, di chi ci mette la faccia e invita i co-produttori nella propria azienda per toccare con mano il terreno, conoscere le tecniche, il foraggio, gli strumenti. «Nella mia zona, che si basa sull'industria e l'artigianato, il Mercato è un importante canale per l’economia agricola; per i co-produttori rappresenta la possibilità di praticare la filiera breve assicurandosi freschezza, qualità e anche rapporti di fiducia tra tutti gli attori della filiera». Hanno lavorato sull’opinione pubblica e le istituzioni nazionali partecipando anche ai tavoli di discussione del Ministero dell’Educazione per sensibilizzare sull’importanza dell’educazione alimentare e la salubrità dei pasti nelle mense scolastiche. Sono i soci del Convivium Slow Food di Praga che due anni fa hanno lanciato il progetto Dream Canteen influenzando anche la politica nazionale e contribuendo alla ratifica del cosiddetto Titbit Drecree che ha proibito la diffusione degli snack industriali nelle vending machine e nei bar delle scuole e promosso la distribuzione di merende più salutari, come frutta e verdure.

Terra Madre Salone del Gusto IN Piemonte e Torino Un evento che vive sull’intero territorio piemontese e anima il tessuto della città. Per cinque giorni Terra Madre Salone del Gusto coinvolge luoghi e territori anche molto lontani dal centro di Torino all’insegna di Food for Change. Cibo per il cambiamento che i visitatori possono toccare con mano lasciandosi guidare dalla curiosità e dal gusto tra le province piemontesi, per scoprire all’opera contadini, allevatori e artigiani dei Presìdi Slow Food. Per la prima volta entrano a far parte del programma 15 itinerari, disponibili dal 15 al 30 settembre, progettati per l’occasione da Tour DiVini e dalle Condotte Slow Food locali, per incontrare il cibo buono, pulito e giusto nei luoghi dove viene pensato, desiderato, coltivato e trasformato. Nel Biellese, ad esempio, il tour tocca il santuario di Oropa e il ricetto fortificato, che sono nella zona della pezzata rossa e del nebbiolo, e permette di conoscere due Presìdi Slow Food: il burro dell’Alto Elvo e il formaggio macagn. Un itinerario di due giorni tra Alba, Langhe e Roero, dove Slow Food è stata fondata e ha il suo quartier generale, per scoprire le colline del “vino dei re”, il Barolo, gli altri grandi vini piemontesi e per partecipare a una ricerca in notturna del pregiato tartufo bianco. A ridosso dell’evento il programma si arricchisce di tutte quelle iniziative organizzate dalle 120 Città di Terra Madre in cui famiglie ed enti ospitano in tutto oltre 2000 delegati: si tratta di piccole ma importanti occasioni di scambio culturale e divertimento, come le cene a tema e la condivisione di musica e danze della propria tradizione. Nella prima storica Capitale d’Italia, centro nevralgico dell’intero Piemonte, Turismo Torino e Provincia propone visite guidate, anche in bici, tra Residenze reali, chiese barocche e artigiani dell’agroalimentare. In particolare, i tradizionali appuntamenti di visita nelle Residenze reali si concludono con una degustazione di eccellenze locali a cura dei Maestri del Gusto, organizzate in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e Slow Food Torino. Forti dell’esperienza di evento diffuso del 2016, quando Terra Madre Salone del Gusto ha invaso tutta la città, appuntamenti sono in programma in numerosi quartieri, organizzati da enti e associazioni che hanno risposto al bando Io sono Terra Madre. Impossibile non fare un salto a Mirafiori Sud e San Pietro in Vincoli dove sono in programma due festival: Mirafiori h24 e Siediti Vicino a me con tantissime proposte tutte da scoprire. Ad esempio si può partecipare a uno dei laboratori di autoproduzione collettiva Mani in pasta, dove le anziane del quartiere Mirafiori insegnano a confezionare diversi formati di pasta fresca, dalla farina alla tagliatella. Oppure assistere a uno degli incontri – spettacoli teatrali, reading letterari, concerti – ideati da A.C.T.I. Teatri Indipendenti, Almateatro e Tedacà per riflettere sul tema della migrazione, della convivenza, dell’incontro. Ma non finisce qui, tra i soggetti che hanno aderito ci sono Libera e Fai Giovani, Museo Egizio, Museo della Montagna e Castello di Rivoli, giusto per fare qualche nome, mentre di seguito ecco l’elenco, aggiornato al 4 giugno 2018, di chi propone e organizza le attività in programma: Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design Museo Egizio

Circolo della Stampa Castello di Rivoli - Museo di Arte contemporanea Binaria Centro Commensale Libera FAI Giovani Torino Film Commission Torino Piemonte Museo A come Ambiente Laboratorio dei Xchè Museo del Risparmio Rete Italiana di Cultura Popolare Fondo Tullio De Marco Museo della Montagna Viaggi Solidali Società Cooperativa Sociale Onlus Biblioteche civiche Torinesi Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Associazione Rete delle Case del Quartiere A.P.S. Casa Oznam P.A.V. Parco di Arte Vivente Cinema Reposi YEPP Porta Palazzo Turismo Torino Teatro Espace Strada Gran Paradiso - Consorzio operatori Turistici Valli del Canavese Istituto per l'ambiente Scholè Consorzio Turismo Valli di Lanzo Circoscrizione 5 Circolo Arci Sud Comitato Lentil Associazione Almaterra Associazione Culturale Sabrina Sottile eventi d'arte Cisv Onlus Tour Divini Ass. Stupinigi è, Panacea Social Farm Scuola Nina Kids Alma Teatro e ACTI teatri indipendenti Fondazione della Comunità Mirafiori Onlus Cooperativa Babel scs Onlus IIS "Gobetti Marchesini - Casale - Arduino Associazione Pacefuturo Nuove Cosmogonie - Teatro & Sala Scicluna Associazione Culturale Scienza Cipolla Jo -In Tour - Esperienza Vermouth ENDRA ArteèCiboèSalute - Centro Studi - Polo Educativo

Ma veniamo alle proposte delle quattro principali location di Terra Madre Salone del Gusto 2018. Palazzo Reale Nella corte interna di Palazzo Reale si trova l’Enoteca, un impareggiabile scenario con oltre 600 etichette dei produttori del Progetto Vino, 200 Chiocciole Slow Wine e più di 100 vini della selezione Triple A (Agricoltori, Artigiani, Artisti) proposte al pubblico come sempre dal personale Fisar. Sotto il portico, inoltre, è stata allestita l’aula per i Laboratori del Gusto. A completare la panoramica del “mondo liquido” ci sono il Punto Mixology con le creazioni dei bartender de I Maestri dei cocktail e il Punto Vermouth, appuntamento immancabile nella patria storica di questo “vino speciale”, curato dall’Istituto del Vermouth di Torino. La Piazzetta Reale Nella Piazzetta Reale trovano spazio lo stand Qba – Quality beer academy, Official partner dell’evento, i Food truck, chioschi furgone con proposte di cibi di qualità a prezzi popolari, e l’area a cura della Regione Piemonte, una “vetrina” delle bellezze del territorio. Su piazza Castello si affaccia anche il Palazzo della Giunta regionale che ospita 28 Laboratori del Gusto, grandi “classici” di Slow Food dedicati al buon bere consapevole. Nuvola Lavazza nel quartiere Aurora È il nuovo quadrilatero polifunzionale Lavazza, firmato dall’architetto Cino Zucchi e inaugurato recentemente. Tra i partner storici del Salone del Gusto fin dal 1996, Lavazza ha messo a punto un programma di appuntamenti nel suo spazio eventi La Centrale. Inoltre il Museo Lavazza, che propone un viaggio interattivo alla scoperta dell’universo del caffè, ospita i Laboratori del Gusto realizzati dagli esperti del Training Center: nove appuntamenti dedicati alla degustazione, alla scoperta delle diverse miscele, modalità di preparazione e consumo del caffè. Lingotto Fiere e Oval Sede del Mercato italiano e internazionale di Terra Madre Salone del Gusto, ospita anche alcune delle grandi novità di quest’anno: le cinque aree tematiche #foodforchange con incontri, Laboratori del Gusto e Scuole di cucina, forum e percorsi interattivi, dedicate a Slow Meat, Slow Fish, Semi, Cibo e salute, Api e insetti; l’area delle cucine di strada e dei birrifici artigianali che viene allestita nel piazzale antistante l’Oval per consentire la fruizione serale, dopo la chiusura dei padiglioni.

Laboratori del Gusto e Scuole di cucina Il meglio dell’enogastronomia internazionale a Torino

Da sempre un classico degli eventi organizzati da Slow Food, anche nell’edizione 2018 non potevano mancare i Laboratori del Gusto, le Scuole di Cucina e gli Appuntamenti a Tavola. Per scoprire tutto il programma e i protagonisti e non perdere l’occasione di partecipare a uno di questi appuntamenti il consiglio è prenotare al più presto su www.salonedelgusto.it: i posti sono limitati. Con i Laboratori del Gusto si impara gustando, una formula per conoscere e approfondire temi e prodotti coinvolgendo tutti i sensi, per ascoltare le storie di chi quei prodotti li ha realizzati. Come di consueto, anche quest’anno accendiamo i riflettori su cibi, bevande e persone – con una presenza internazionale articolata come non mai –, mettendo sul piatto un ricchissimo programma di degustazioni e storie. Due le location principali, Palazzo della Giunta regionale in piazza Castello e Lingotto Fiere, a cui si aggiungono molte altre new entry. Lingotto Fiere – Laboratori del Gusto e Scuole di Cucina tematici Ecco una novità: i Laboratori del Gusto quest’anno approfondiscono le tematiche delle aree #foodforchange allestite al Lingotto, 104 occasioni in cui cuochi, produttori, appassionati ed esperti ci aiutano a capire che il cambiamento è davvero a portata di forchetta. I laboratori Slow Meat sottolineano l’importanza della biodiversità e delle razze, pongono l’accento sui salumi al naturale – senza nitriti né nitrati – e, in coerenza con il cuore della campagna Slow Food, invitano a mangiare meno carne ma di migliore qualità, e a riscoprire il gusto dell’alternativa vegetariana. Nello spazio Slow Fish per conoscere varietà di pesce di mare e d’acqua dolce meno note di mezzo mondo – da Brasile alla Danimarca, dal Marocco al Giappone – provando a rispondere a tante domande: come scegliere il pesce in pescheria? Si può gustare un sushi sostenibile? Esistono alternative più economiche e gustose ai soliti pesci che siamo abituati a cucinare? Apriamo inoltre una finestra sul mondo dei Semi: miglio, grani antichi, riso, ma anche frutta e verdure, oltre alle varietà locali di granturco a impollinazione libera della rete Slow Mays. E per chi vuole realizzare un piccolo orto domestico biologico ci sono i laboratori pratici dove imparare a progettarlo, dalla A alla Z. Last but not least… Cibo e salute, un tema al quale Slow Food sta dedicando sempre maggiore attenzione. Largo alle fermentazioni, alle spezie e alle erbe, alle farine poco raffinate e alle lievitazioni, e – perché no? – anche ai tanto demonizzati grassi e dolci, per mostrare che c’è anche qualche “fritto permesso”. Piazza Castello – Palazzo della Giunta Regionale – I Laboratori “classici” Vino e non solo. I 28 Laboratori del Gusto ospitati dal Palazzo della Giunta regionale sono i “grandi classici” di Slow Food. Sul fronte vinicolo si può partecipare a rare e interessanti verticali

come quella dedicata al libanese Chateau Musar; ad approfondimenti su territori specifici, dall’Alsazia di Marcel Deiss alla Corsica della denominazione Patrimonio; ma anche entrare nel mondo della mixology con un approccio originale, scoprendo ad esempio come realizzare un cocktail con soli ingredienti toscani, veneti o piemontesi; affinare le proprie competenze nel campo brassicolo; o cercare di approcciarsi ai rum districandosi tra fermentazioni, alambicchi e serpentine con la voglia di scoprire e, al contempo, di essere all’avanguardia. A questi si aggiungono 11 Laboratori dedicati al patrimonio enologico italiano e ospitati nell’Enoteca di Palazzo Reale. Eataly – Tra abbinamenti insoliti, eccellenze italiane e prodotti internazionali Quattro formaggi europei abbinati a quattro tè asiatici, ma anche i whisky scozzesi e irlandesi che incontrano i formaggi a latte crudo degli stessi territori. Questi sono solo due esempi scelti tra le 14 proposte italiane e internazionali ospitate nella Sala Punt e Mes di Eataly Lingotto. Nuvola Lavazza – Tutto il caffè del mondo Nove appuntamenti dedicati ad approfondire la conoscenza del caffè: l’espresso come ingrediente di ricette golose o di cocktail, le nuove tecniche di preparazione, la scoperta di affascinanti preparazioni della bevanda e di abitudini di consumo in terre lontane, tanto antiche quanto attuali, fino a un entusiasmante viaggio che ci fa ripercorrere 400 anni di storia attraverso le macchine da caffè d’epoca. … e ancora Nel nuovo spazio di Edit, per tre incontri dal riso (grazie ai Costardi Bros) alla pizza (con Renato Bosco) fino agli impieghi di erbe e spezie nell’ambito liquoristico e della miscelazione (con Salvatore Romano); nel “backstage” del Cambio per due Scuole di Cucina con Matteo Baronetto e l’équipe della Farmacia; e in Galleria San Federico, presso lo spazio Fiorfood Coop, con quattro Laboratori del Gusto e Scuole di Cucina che vedono lo chef stellato Gianni Spegis in interessanti incontri con i cuochi di Terra Madre. Infine torniamo al Lingotto, con le cinque proposte insolite del Sigaro Toscano, che quest’anno festeggia il suo bicentenario con abbinamenti a spumanti, champagne, distillati, e tanto altro.

Appuntamenti a Tavola I grandi chef d’Europa al cospetto della Mole

Se il cibo può essere motore di cambiamento, gli chef ne sono tra i primi artefici. Con il loro lavoro, sono ambasciatori dell’eccellenza della materia prima, della scoperta o riscoperta di prodotti, produttori e territori, di cultura, non di rado anche di comportamenti più responsabili nei confronti del pianeta che abitiamo. A Terra Madre Salone del Gusto, i primi Appuntamenti a Tavola che “apparecchiamo” propongono un viaggio tutto europeo tra le storiche cucine del Cambio e quelle di Eataly, durante i giorni dell’evento. State comunque connessi perché abbiamo già altre proposte pronte per essere condivise nei prossimi giorni! Si parte con l’anteprima stellare di mercoledì 19, dove al Cambio si alternano ai fornelli il padrone di casa, Matteo Baronetto, chef colto e portavoce della materia prima come chiave di volta di ogni sua composizione, e Paolo Casagrande, tre stelle a Barcellona nel suo Lasarte, dove propone una cucina semplice ma raffinata in cui spesso gli ingredienti protagonisti appartengono al mondo vegetale. Giovedì 20 sconfiniamo a est, in Slovenia, per assaporare la cucina di Ana Roš, miglior cuoca del mondo nel 2017 secondo The World’s 50 Best Restaurants. Nel suo Hiša Franko di Caporetto – una bella locanda immersa nella campagna dove coltiva un immenso giardino di erbe, fiori e verdure – negli anni ha codificato una cucina personale e graffiante, in grado di raccontare alla perfezione il suo territorio e i prodotti che lo contraddistinguono. Sempre giovedì, aprono anche le storiche cantine del Cambio, dove Matteo Baronetto e la sua équipe creano per i commensali un lungo tavolo unico per gustare il meglio della cucina del ristorante in abbinamento a grandi vini. Venerdì 21 ci accolgono Arcangelo e Peppino Tinari, esponenti della grande famiglia di Villa Maiella (Guardiagrele, Chieti), non solo ristorante ma anche fattoria in cui i suini neri abruzzesi sono allevati allo stato semibrado e poi trasformati in salumi di pregio, naturali, senza l’impiego di nitriti e nitrati. Per la serata ci attende una cena dai sapori netti, alleggeriti dall’estro e dalla maestria degli chef. Si torna in Spagna sabato 22 con il duo più rock di questo Terra Madre Salone del Gusto. A comporlo sono Artur Martínez, una stella Michelin a Terrassa, Barcellona, minimalista e sempre alla ricerca dei sapori più netti e definiti, e il suo alter ego Marc Ribas, braccio destro e vulcanico presentatore della versione catalana del programma TV 4 ristoranti. Un’esperienza unica, in cui la Catalunya emerge in tutta la sua energia e in cui sperimentare l’idea di “cucina terapeutica” messa in pratica dai due nel loro locale La Taverna del Ciri. Domenica 23 arrivano a Torino i sapori d’Islanda, quelli che Gísli Matthías Auðunsson, giovane chef dell’Alleanza Slow Food mette quotidianamente in tavola nel suo Slippurinn a Haimaey, piccola isola di pastori e pescatori, con l’intento ambizioso di valorizzare la cultura gastronomica della sua terra. Una cena unica, dove alghe, erbe spontanee e radici donano ai piatti sapori inaspettati.

Grande chiusura lunedì 24 con Moreno Cedroni, che nello spazio di una serata ripercorre i 34 anni di storia de La Madonnina del Pescatore (Senigallia, Ancona), mostrando come il territorio si arricchisca quando amplia il proprio orizzonte e si unisce ad altre culture e ingredienti di altri paesi.

Un giorno a Lingotto Fiere e Oval Le aree tematiche #foodforchange, il Mercato italiano e internazionale, le cucine di strada e le birre artigianali

Gli spazi di Lingotto Fiere e Oval ospitano circa mille espositori, tra cui produttori dei Presìdi Slow Food e comunità del cibo, in rappresentanza di oltre 100 Paesi del mondo. Le cinque aree tematiche #foodforchange – Slow Meat, Slow Fish, Semi, Cibo e salute, Api e insetti – sono una delle più grandi novità di questa edizione, perché realizzano un programma tematico pensato in tutto e per tutto assieme alle comunità di Terra Madre. Ma non si tratta dell’unica new entry da segnare in agenda: le cucine di Terra Madre, ad esempio, inaugurano un formato inedito che riunisce in un unico luogo il meglio della gastronomia dei vari continenti. Altro esordio in questa edizione è l’Arena di Terra Madre, lo spazio dedicato a migranti, indigeni e giovani delle reti di Slow Food e Terra Madre: di fatto la sesta area tematica della manifestazione. Tra le proposte da non perdere i focus sul gelato e sul cioccolato, la caffetteria dei Presìdi Slow Food e la nuovissima Fucina Pizza e Pane. Quest’ultima, ideata in collaborazione con Agugiaro & Figna, ospita appuntamenti sulla pizza, il pane e la pasticceria, e un laboratorio di produzione del pane per rifornire gli espositori. Al pubblico sono invece riservati i panini gourmet realizzati con i prodotti dell’Arca del Gusto e dei Presìdi Slow Food. Per la prima volta La Cucina Italiana partecipa a Terra Madre Salone del Gusto, con la sua direttrice Maddalena Fossati Dondero. La rivista, fondata a Milano nel 1929 da Umberto Notari, la moglie Delia e i massimi esponenti della cultura di allora, tra cui il futurista Filippo Tommaso Marinetti, tratta oggi temi come la cultura del cibo, gli ingredienti, i produttori e l’etica della buona tavola. Tra gli spazi espositivi internazionali più attesi quelli di Slow Food Japan e di Slow Food Great China, segno – quest’ultimo – di una presenza della Chiocciola sempre più capillare nel Paese che ha ospitato l’ultimo congresso internazionale dell’associazione. Negli spazi all’aperto, di fronte all’Oval, tutti i visitatori possono rifocillarsi grazie alla più ricca e invitante area dedicata a cibi di strada e birre artigianali mai realizzata da Slow Food nei suoi eventi. Rispondendo alle sollecitazioni del pubblico, abbiamo voluto assicurare a Terra Madre Salone del Gusto uno sviluppo serale ancora più ricco. I padiglioni del Mercato infatti restano aperti fino alle 21.30, mentre è possibile godersi in tutta tranquillità le cucine di strada e le birre fino alle 24, approfittando della formula del biglietto serale.

Le grandi questioni internazionali legate futuro del cibo si discutono a Torino

Cinque grandi aree con incontri a tema, Laboratori del Gusto, appuntamenti pratici, e un percorso interattivo dedicato ai visitatori di tutte le età e alle scuole in cui, grazie alla guida di animatori ed esperti, si può approfondire la conoscenza dei diversi argomenti mettendo alla prova sensi e conoscenze. Costruite insieme ai delegati della rete di Slow Food e Terra Madre – l’evento di Torino conta sulla partecipazione di circa 5000 tra contadini, pescatori, cuochi, docenti e ricercatori – le aree #foodforchange, sono la grande novità dell’edizione 2018: 104 fra Laboratori del Gusto e Scuole di Cucina e 43 forum tematici, per tenere sempre viva l’attenzione sulle grandi questioni internazionali legate al cibo. Eccole nel dettaglio, insieme ad alcuni protagonisti. Food for Change – Slow Meat Slow Meat è la campagna internazionale di Slow Food dedicata alla produzione e al consumo di carne e che si interroga sul benessere animale. A Terra Madre Salone del Gusto, è uno spazio per riflettere sui nostri comportamenti e adottarne di più sostenibili e consapevoli. Tra gli ospiti, chef di fama, come Peppino Tinari di Villa Maiella, si alternano nei Laboratori ai cuochi dell’Alleanza Slow Food e a produttori, mentre nei forum si discute di allevamento di qualità, biodiversità delle razze, scelte etiche, e dell’impatto dell’allevamento sul clima. Food for Change – Slow Fish Con Slow Fish, Slow Food si impegna a tutelare le risorse ittiche, gli ambienti marini e costieri e le comunità di pescatori artigianali in tutto il mondo. A Terra Madre, è uno spazio pensato per guidarci ad acquisti ragionati: scegliamo specie locali, preferiamo pesci adulti e di stagione, riscopriamo quelli poco conosciuti e non consumiamo le specie a rischio di estinzione. Nei Laboratori, troviamo molti nomi di chef internazionali, come Anatoly Kazakov del Selfie di Mosca o il giovane Gísli Matthías Auðunsson che nel suo Slippurinn lavora con l’intento di valorizzare la cultura gastronomica dell’Islanda. Spazio al dibattito, con forum dedicati alla questione delle microplastiche, alle specie invasive, all’ocean grabbing e alla gestione delle risorse, e molto altro ancora… Food for Change – I semi Slow Food si impegna a livello internazionale per dare valore ai semi, selezionati dai contadini secondo princìpi di saggezza che hanno migliorato la diversità genetica delle colture, indispensabile per affrontare cambiamenti ambientali e climatici imprevedibili, per garantire una maggiore stabilità di produzione e per proteggere l’ambiente naturale. E si impegna anche per attivare una semplice domanda: quando mangiamo, pensiamo mai che tutto il nostro cibo ha origine da lì, da un seme, appunto? In questo spazio oltre a molti laboratori di degustazione ce ne saranno tanti pensati come vere e proprie lezioni di orticoltura: impariamo insieme a progettare un piccolo orto domestico biologico o a coltivare i piccoli spazi (i vasi sui balconi, i box sui terrazzi…) secondo i princìpi dell’agroecologia.

Food for Change – Cibo e salute Slow Food si impegna a livello internazionale per favorire stili di vita sani e comportamenti consapevoli, orientati a prediligere i cibi poco raffinati, ricchi in fibre e con un apporto calorico moderato, la verdura, la frutta, i legumi, i cereali integrali e a ridurre il consumo di proteine di origine animale. A Terra Madre, portiamo l’esperienza di chef come Antonio Chiodi Latini, ambasciatore della cucina vegetale-integrale; Pierre Thiam, il «re della nuova cucina africana», che a New York lavora per promuovere gli ingredienti della sua terra e per contrastare il cambiamento climatico; Vittorio Fusari, autore per Slow Food Editore del libro appena pubblicato La felicità ha il sapore della salute. La via della longevità tra scienza e cucina, insieme al ricercatore Luigi Fontana; e di molti medici e produttori che si confrontano sui danni del junk food e dei pesticidi in agricoltura, nonché sui diversi stili alimentari. Food for Change – Api e insetti Un’area dedicata alla discussione, alla degustazione di mieli e al gioco, in cui scopriamo quanto sia cruciale il ruolo delle api e degli insetti impollinatori in agricoltura, perché senza il loro aiuto molte specie vegetali non esisterebbero più. Last but not least… ragioniamo anche di insetti come cibo del futuro – e anche del presente, in molti luoghi del mondo – e di tabù alimentari. Sui temi che stanno a cuore ai delegati di Terra Madre, oltre ai forum delle aree #foodforchange, sono in programma le grandi conferenze, organizzate in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino. Tra i primi nomi confermati, lo scrittore, giornalista e antropologo indiano, Amitav Ghosh; il professore emerito di Agricultural & Applied Economics all'Università del Missouri, John Ikerd; il ricercatore Stefano Mancuso che all’Università di Firenze dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale; l’ambientalista e attivista indiana, direttrice dell’Ong Centre for science and environment, Sunita Narain; il filosofo tedesco Wilhelm Schmid; il professore e scrittore John Thackara, che gira il mondo in cerca di progetti che aiutino il pianeta nella realizzazione di un futuro sostenibile; la chef statunitense e membro del comitato esecutivo di Slow Food, Alice Waters.

L’Arena di Terra Madre dedicata alle reti Slow Food di migranti, indigeni e giovani

Nell’Arena di Terra Madre, realizzata grazie al sostegno di Ifad (il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo delle Nazioni Unite), ospitiamo il confronto tra alcune reti che animano Slow Food e Terra Madre, per approfondire molti dei temi importanti sui quali il movimento internazionale sta lavorando da anni. Migranti Il fenomeno delle migrazioni a Terra Madre Salone del Gusto viene osservato con grande attenzione e considerato non come un problema lontano, ma come la conseguenza di politiche e scelte poco lungimiranti, che ci riguardano da vicino. Se ne parla attraverso numerosi Forum in Arena, dove vengono approfonditi tra gli altri il tema del cambiamento climatico, del caporalato, della cooperazione. Nel programma Terra Madre IN, invece, il tema è al centro del Festival internazionale della cucina mediterranea, che nei giorni di Terra Madre Salone del Gusto torna ad animare le strade del quartiere San Salvario, e del Festival teatrale Siediti vicino a me, a Porta Palazzo. Indigeni I popoli indigeni sono i principali custodi della biodiversità (il 67% dell’agrobiodiversità del pianeta è concentrato nei loro territori) e da secoli lavorano per conservarla. Le loro conoscenze, generalmente sottovalutate, sono essenziali per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico, l’insicurezza alimentare e le disuguaglianze. In Arena, i Forum della rete Indigenous Terra Madre (ITM) evidenziano l’urgente necessità di promuovere e proteggere i sistemi di produzione alimentare di questi popoli, valorizzando il loro approccio olistico e rafforzando i legami con tutto il movimento Slow Food. Gli eventi e gli incontri trattano i temi principali seguiti dalla rete: i giovani che attraverso l’innovazione creano opportunità nelle zone rurali, il ruolo delle donne nei sistemi indigeni di alimentazione che riescono a far fronte al cambiamento climatico e, infine, il lavoro in rete dei popoli indigeni per la difesa e la gestione della terra e dei beni comuni. Giovani Lo spazio dedicato alla Rete giovani di Slow Food (Slow Food Youth Network: SFYN) è un punto d’incontro per i ragazzi provenienti da tutto il mondo, dove imparare e divertirsi insieme attraverso il dibattito sulle tematiche a loro più vicine, come le reti rurali di giovani agricoltori, il ruolo degli orti urbani nell’integrazione sociale, food design e iniziative innovative, l’attività politica dei giovani e la loro presa di posizione in quanto futuro del settore alimentare. Ispirazione ed empowerment: ecco il filo conduttore di tutte le attività, tra cui workshop studiati per fornire ai giovani gli strumenti concreti per realizzare le proprie idee. Oltre allo spazio dell’arena, alcune attività dello SFYN si svolgono nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche, mentre sono in fase di studio tutti gli eventi organizzati fuori dal Lingotto, e che andranno ad arricchire il programma di Terra Madre IN.

Un tour delle province piemontesi (e un’escursione ligure) per raccontare Terra Madre Salone del Gusto

Otto appuntamenti in collaborazione con l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e La Stampa

Slow Food, l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e La Stampa tornano insieme, dopo la positiva esperienza del 2016, per raccontare Terra Madre Salone del Gusto 2018 in otto capoluoghi di provincia: Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli e Savona ospitano una serie di incontri durante i quali si parlerà del ruolo dei territori nell’evento che si terrà dal 20 al 24 settembre. Le otto province sono coinvolte in diversi modi: innanzitutto attraverso i contadini, allevatori e artigiani che presentano i loro prodotti nello spazio espositivo di Lingotto Fiere; in secondo luogo, ospitando i delegati di Terra Madre provenienti da tutto il mondo, nelle famiglie dei numerosi comuni che fanno parte della rete delle Città di Terra Madre; infine, novità di questa edizione, accogliendo i visitatori in 15 TourDiVini, itinerari piemontesi pensati assieme alle Condotte locali di Slow Food per offrire l’opportunità di conoscere le bellezze artistiche e paesaggistiche del Piemonte e gustare i prodotti più significativi nei luoghi in cui nascono. Durante gli incontri, che si tengono nei mesi di giugno e luglio (e sono quasi tutti ospitati nelle sedi delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte), si affronta, ogni volta, uno dei temi centrali di Terra Madre Salone del Gusto 2018. Infatti, tra le numerose novità di questa edizione ci sono le grandi aree tematiche in cui si svolgeranno incontri, Laboratori del Gusto, forum per approfondire la conoscenza dei diversi argomenti mettendo alla prova sensi e conoscenze. Grazie alla presenza di un esperto, in ciascuna tappa del tour si approfondiscono le campagne Slow Meat e Slow Fish, l’importanza dei semi, il rapporto tra cibo e salute, il ruolo di api e insetti. Oltre ad approfondimenti sul nuovo progetto di università diffusa e sul ruolo di migranti e indigeni nella discussione sul futuro del cibo. Ecco le tappe del tour: 14 giugno, ore 18 -Vercelli: Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli 19 giugno, ore 18 - Biella: Fondazione Cassa di Risparmio di Biella 21 giugno, ore 18 - Alessandria: Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria 26 giugno, ore 18 - Asti: Fondazione Cassa di Risparmio di Asti 28 giugno, ore 18 - Cuneo: Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo 3 luglio, ore 18 - Novara: Circolo dei Lettori di Novara Sempre nel mese di luglio sono previste altre due tappe a Torino e a Savona Si ringrazia per la collaborazione: La Stampa - www.lastampa.it Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte - www.fondazionibancariepiemonte.it Le Condotte Slow Food dei diversi territori

Terra Madre Salone del Gusto nei 17 goal delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile

Per l’edizione 2018 gli organizzatori e il team di ricerca di Terra Madre Salone del Gusto leggeranno tutte le azioni realizzate durante la preparazione e nello svolgimento dell’evento attraverso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con cui gli Stati si impegnano a migliorare le condizioni del pianeta e garantire a tutti i suoi abitanti gli stessi diritti. Non solo i Governi sono chiamati in causa: enti, associazioni e persino i singoli individui possono fare la loro parte, anche grazie a eventi come Terra Madre Salone del Gusto. Per l’organizzazione del meeting internazionale di Torino dedicato al cibo buono, pulito e giusto viene applicato il progetto di ricerca Systemic Event Design (SEeD), che ha mosso i primi passi all’interno degli eventi di Slow Food nel 2006 e che oggi è diretto dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Si tratta di un progetto transdisciplinare che definisce un nuovo concetto di qualità complessiva dell’evento, con lo scopo di ridurre l’impronta ambientale dello stesso, valorizzare l’impatto economico e culturale generato sul territorio, promuovere l’innovazione sociale, con l’ambizione di sensibilizzare il pubblico a replicare queste buone pratiche nel quotidiano, una volta rientrati a casa dopo la visita all’evento. Ecco quindi come alcune delle azioni messe in campo per l’edizione 2018 sono interpretate secondo i 17 goal delle Nazioni Unite, in un racconto a tappe che si conclude a settembre con l’evento:

Obiettivo 3: Assicurare salute e benessere per tutti e per tutte le età. È uno dei temi su cui Slow Food ha concentrato ormai da oltre un decennio la sua azione di informazione e sensibilizzazione a partire dal concetto di buono, pulito e giusto (a cui aggiungiamo oggi anche “sano”). A Terra Madre Salone del Gusto una delle grandi aree tematiche #foodforchange è dedicata al rapporto tra cibo e salute, affinché siano superate tutte le forme di

malnutrizione: la fame vera e propria che affligge i Paesi più poveri, l’epidemia di obesità, ormai estesa anche ai Paesi in via di sviluppo e le carenze nutrizionali legate al consumo di cibo di bassa qualità, diffuse in tutto il mondo. Obiettivo 11: Rendere città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Per coinvolgere il maggior numero di persone e renderle partecipi della lenta rivoluzione che parte dal cibo, Terra Madre Salone del Gusto ha allargato i propri confini e favorito il coinvolgimento di tutta la città con quartieri e luoghi, come Mirafiori Sud, San Salvario, Barriera di Milano, Aurora, Porta Palazzo, attivando un tessuto sociale sorprendentemente attivo nell’organizzazione del fitto calendario di eventi inseriti nel programma Terra Madre IN.

Obiettivo 13: Promuovere azioni a tutti i livelli per combattere i cambiamenti climatici. La sensibilizzazione sui cambiamenti climatici è un impegno trasversale, che si concretizza nel tema dell’edizione 2018 e nella campagna internazionale Food for Change che sarà lanciata a Torino e coinvolgerà la rete di Slow Food in tutto il mondo.

A Terra Madre Salone del Gusto, per la mobilità dei delegati e la logistica delle merci sono stati presi accorgimenti che permettono di ridurre le emissioni di CO2 mentre è sempre valido l’invito della Chiocciola a raggiungere i siti dell’evento con i mezzi pubblici. L'impegno di Slow Food non si limita a queste azioni concrete. Prosegue ed è costante, infatti, la sensibilizzazione, l'approfondimento e il confronto con numerosi incontri, laboratori e conferenze in programma, ad esempio, sulle migrazioni climatiche e sulle battaglie delle popolazioni indigene che contrastano i cambiamenti climatici con la tutela della biodiversità. Obiettivo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. Una delle piaghe che sta compromettendo sempre più l’ecosistema marino è rappresentata dalle microplastiche. Per diminuirne i volumi, gli organizzatori hanno scelto di utilizzare durante Terra Madre Salone del Gusto solamente stoviglie e altri prodotti biodegradabili e compostabili in Mater-Bi® e polpa di cellulosa realizzati da Novamont, ancora una volta partner della Chiocciola; come il consorzio Ricrea che, grazie alle politiche nazionali di sensibilizzazione sul riutilizzo degli imballaggi in acciaio, contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento di mari e oceani. Inoltre, il tema di questo obiettivo è oggetto di un’intera area, quella dedicata alla campagna Slow Fish.

Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. Le bancarelle di Terra Madre Salone del Gusto sono, ancora una volta, realizzate con pallet ecosostenibili forniti dal marchio Palm. Al termine della manifestazione ritorneranno a svolgere lo scopo per cui sono stati prodotti, cioè la logistica, grazie a Lurisia che li acquisterà per i suoi magazzini.

I Greenpallet® Palm sono certificati Pefc e Fsc, realizzati in legno di abete e pioppo proveniente da foreste italiane gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Obiettivo 17: Rafforzare le modalità di attuazione e di rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile. L’applicazione del progetto SEeD a Terra Madre Salone del Gusto 2018 è monitorata da un team di esperti che edizione dopo edizione ne migliora le performance. Anche per questa edizione, a fine evento sarà prodotto un report che permetterà di comprendere come l’evento culturale abbia contribuito a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, per calibrare ancor meglio l’organizzazione per l’appuntamento del 2020.

Il “bilancio” del progetto interateneo è curato da sei unità di ricerca:

- Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Unisg): come ideatore e promotore del progetto ne ha la responsabilità scientifica e il coordinamento, in collaborazione con Slow Food. Unisg collabora per implementare la rete di attori coinvolti nella ricerca e dunque la prospettiva sistemica con la Systemic Approach Foundation; - Università di Torino,

o Centro interdipartimentale di ricerca di studi urbani e sugli eventi "Omero" monitora il tema dell'accoglienza dei delegati di Terra Madre e il coinvolgimento della comunità cittadina;

o LabNET SAA School of Management per l’analisi delle reti sociali e del capitale relazionale che Terra Madre Salone del Gusto creano e lasciano sui territori;

o SAA School of Management in collaborazione con Turismo Torino e Provincia per la misurazione dell’impatto economico sul territorio e la collettività;

o Dipartimento di informatica attraverso il social network First Life, traccia il capitale sociale della rete attivata dal programma di appuntamenti Terra Madre IN;

- Design Politecnico di Torino contribuisce alla ricerca indagando il tema della comunicazione dei messaggi complessi del progetto sistemico e il valore culturale dell’evento.

Una grande squadra di aziende al lavoro insieme a Slow Food

Nei suoi 22 anni di vita, la manifestazione Terra Madre Salone del Gusto è cresciuta edizione dopo edizione. Un trend che è stato possibile anche grazie a numerosi partner che hanno messo a disposizione degli organizzatori e delle centinaia di migliaia di visitatori competenze e attrezzature, oltre al sostegno economico fondamentale per la realizzazione di questo evento, unico al mondo anche nella sua complessità. Ci sono innanzitutto gli Official partner, a cui si affiancano altre realtà di vari settori e con diverse competenze. Alcune di queste aziende portano avanti da molti anni un rapporto proficuo con l’associazione della Chiocciola, altre sono “nuovi ingressi” nella grande squadra che contribuisce all’allestimento, all’organizzazione e alla gestione dei cinque giorni dedicati ai produttori della rete Slow Food e del cibo buono, pulito, sano e giusto. Il marchio leader BBBell è ancora una volta il partner tecnico di Slow Food e garantisce la rete internet per le location di Terra Madre Salone del Gusto in piazza Castello. Grazie alla connessione wi-fi firmata BBBell, società che da oltre dieci anni si occupa di connettività veloce ultra larga sul territorio piemontese e ligure anche nelle aree soggette a “digital divide”, è facile e veloce condividere foto e momenti sui social e chattare con amici e conoscenti per incontrarsi, scambiare opinioni e pareri sulla vetrina mondiale del cibo e dei piccoli produttori. L’azienda, inoltre, è presente a Lingotto Fiere con uno stand per presentare ai visitatori le proprie offerte e i servizi. Nell’Enoteca di Palazzo Reale, le bottiglie provenienti da tutta Italia e dal mondo sono conservate in cantinette refrigerate del marchio Liebherr, gruppo tedesco le cui apparecchiature per uso domestico e professionale sono da sempre sinonimo di qualità, design e innovazione. Liebherr è distribuito in Italia da BSD S.p.A. Anche per questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto gli elettrodomestici altamente innovativi e di qualità sono forniti dal leader mondiale Miele, marchio guidato dalla filosofia “Immer Besser”, cioè “sempre meglio”, che condivide gli obiettivi di Slow Food sulle tematiche del cibo buono, pulito e giusto. Le moderne apparecchiature Miele sono utilizzate nelle aree tematiche #foodforchange. Distribuisce le sue macchine professionali per caffè espresso in 140 Paesi e ha ideato la filosofia dello “slow caffè”. Anche per questi due motivi è Astoria macchine per caffè che fornisce le sue apparecchiature per la caffetteria dei Presìdi Slow Food e per quella dell’area B2B, per gustosi momenti di relax tra una visita agli stand e l’altra. Velier da oltre 60 anni è il distributore di distillati, liquori e vini esclusivi in Italia. Ancora una volta affianca Slow Food per presentare il meglio del suo catalogo a tutti i visitatori di Terra Madre Salone del Gusto. In programma ci sono appuntamenti imperdibili per degustare distillati unici e rari, vini Triple A dal mondo e alcuni dei vini italiani più ricercati e particolari.

Ai piatti e alle ricette di tutto il mondo si abbinano tantissimi vini delle migliori etichette buone, pulite e giuste. Per gustarli nei Laboratori del Gusto e nelle altre occasioni organizzate durante Terra Madre Salone del Gusto si usano i bicchieri in cristallo ecologico forniti da Rcr Cristalleria Italiana. Coop, insegna leader della grande distribuzione organizzata in Italia e al tempo stesso organizzazione di consumatori, ha scelto di partecipare alla grande kermesse torinese con un programma di incontri e Laboratori del Gusto nello spazio Fior Food all’interno della Galleria San Federico nel centro di Torino, sia con lo chef resident Gianni Spegis che con i cuochi di Terra Madre. I vini a marchio Fior Fiore sono presenti anche all’interno dell’Enoteca di Palazzo Reale mentre a Lingotto Fiere è disponibile un corner di Coop. Tra i nuovi partner, che hanno deciso di iniziare un cammino con Slow Food perché ne condividono la mission politica e vogliono contribuire alla riuscita dell’evento biennale torinese c’è Synergie, azienda leader che ha oltre 40 anni di esperienza nella gestione delle risorse umane e che si occupa del personale per Terra Madre Salone del Gusto. Intesa Sanpaolo, partner storico di Slow Food, è la banca ufficiale di questa edizione. Il Gruppo bancario condivide con l’Associazione valori fondamentali quali l’attenzione per il territorio, la tutela dell’ambiente, la difesa della biodiversità e delle tradizioni. Con le proprie soluzioni, Intesa Sanpaolo è un punto di riferimento per l’agrifood di qualità. La partecipazione all’evento è inoltre un’ulteriore conferma della centralità del rapporto della banca con la città di Torino e del contributo attivo con cui partecipa allo sviluppo culturale e civile della sua comunità. Prosegue nel suo impegno con il massimo di comodità, efficienza e professionalità per la mobilità di Slow Food il brand Fiat Professional. La casa automobilistica sabauda garantisce con i suoi mezzi gli spostamenti dei delegati in arrivo in città e dello staff di Slow Food impegnato sia nei giorni dell’evento che nel resto dell’anno per la tutela dei Presìdi e la promozione dei produttori. Official Sparkling Wine di Terra Madre Salone del Gusto 2018 si confermano le Alte Bollicine Piemontesi del Consorzio Alta Langa, lo spumante metodo classico delle alte colline di Langa che sta riscuotendo sempre più successo a livello italiano, ma anche in Europa e Oltreoceano, in particolare quest’anno. L’Alta Langa Docg è protagonista in diversi Laboratori del Gusto, nella Fucina Pizza e Pane, nell’Enoteca di Palazzo Reale e ha un proprio spazio anche all’interno del Mercato del Lingotto.

Info utili

Terra Madre Salone del Gusto Torino, 20-24 settembre 2018

Nella sezione Sala Stampa del sito www.salonedelgusto.it si può richiedere il Pre accredito, che consente l’accesso a Lingotto Fiere e dà la possibilità di pianificare la propria visita con l’assistenza dell’Ufficio stampa.

È anche possibile scaricare la cartella stampa in pdf, i loghi e le immagini delle passate edizioni in alta risoluzione.

Per essere sempre aggiornati sulle ultime novità di Terra Madre Salone del Gusto 2018 basta seguire @SlowFoodItaly su Twitter con #foodforchange e la pagina Facebook www.facebook.com/salonedelgustoterramadre

Orari

Lingotto Fiere Mercato italiano e internazionale – dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 21:30, il lunedì dalle 10 alle 19 Cucine di strada e birrifici – dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 24, il lunedì dalle 11 alle 19 Piazza Castello Enoteca e Food truck, dal giovedì alla domenica dalle 12 alle 24, il lunedì dalle 12 alle 19

Biglietti

I biglietti d’ingresso a Lingotto Fiere sono venduti online sulla piattaforma Vivaticket.

Il costo del singolo biglietto è:

5 euro per la prevendita online 10 euro per gli acquisti in biglietteria durante i giorni dell’evento 20 euro per gli abbonamenti online, che garantiscono l’accesso a tutti i cinque giorni dell’evento

20 euro il biglietto per le classi con insegnante, in prevendita online 30 euro il biglietto per le classi con insegnante, acquistato in biglietteria durante i giorni dell’evento

Per i bambini dagli 0 ai 12 anni e per gli over 70, il biglietto è gratuito.

Prenotazioni appuntamenti

I posti disponibili per Laboratori del Gusto, Scuola di Cucina e Appuntamenti a Tavola sono limitati, per cui è indispensabile prenotare su www.salonedelgusto.it

IL LINGOTTO FIERE, LA CASA DEI GRANDI EVENTI TORINESI, SEDE DI TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO 2018

Torino, 6 giugno 2018. Il Lingotto Fiere, la casa dei grandi eventi torinesi, ospita quest’anno Terra Madre

Salone del Gusto mettendo tutti i suoi 58 mila metri quadrati di spazi coperti a disposizione

dell’appuntamento simbolo di Slow Food e punto di riferimento per l’enogastronomia nazionale. Dal 20

al 24 settembre i tre padiglioni paralleli (1, 2 e 3) e il palazzetto Oval accoglieranno la dodicesima edizione

della manifestazione in virtù di un accordo che rinsalda un rapporto storico e va oltre il semplice utilizzo

delle superfici. Quella siglata fra Slow Food e GL events Italia, gestore della location, è infatti una

collaborazione articolata, proiettata al prossimo biennio e che, come spiega l’amministratore delegato

della società, Daniele Villa, “insieme alla scelta del Lingotto Fiere quale sede per il 2018 e il 2020, ci vede

fianco a fianco sia per lo sviluppo di attività e progettualità nuove, sia per il reciproco supporto su iniziative

esistenti, come già previsto dal 10 al 12 giugno in occasione del nostro salone Gourmet Expoforum”.

Lingotto Fiere è dal 1992 il quartiere fieristico di Torino, location nata dalla trasformazione del luogo simbolo

della storia industriale italiana - gli ex-stabilimenti Fiat - di cui porta il nome. Attore e motore economico

primario del territorio con circa 50 eventi annualmente ospitati, è sede delle più prestigiose manifestazioni

cittadine, che calamitano qui il pubblico nazionale e internazionale. Lingotto Fiere è un punto di riferimento

per il territorio, uno spazio versatile che, al fianco di appuntamenti come l’edizione speciale di Gourmet con il

Bocuse d’Or, il Salone del Libro, Artissima, Torino Comics, Future Mobility Week, Automotoretrò, Restructura,

ExpoCasa, si caratterizza per un’intensa attività che va dagli happening e convention aziendali alla grande

convegnistica, da eventi musicali internazionali quali Movement e Club to Club, alle esibizioni motoristiche,

oltre all’ambientazione di set fotografici, spot o video clip. Un fitto calendario di iniziative, rivolte al pubblico

come agli operatori professionali, anima spazi che ospitano al loro interno quattro sale meeting e quattro sale

convegni, attrezzate di ogni dotazione congressuale, due ristoranti e cinque bar, mentre esternamente è a

disposizione un’area di oltre 62 mila metri quadrati.

Lingotto Fiere è l’unico quartiere fieristico italiano interamente privato ed è gestito da GL events Italia, società

del gruppo francese GL events che rappresenta uno dei principali player mondiali nella fornitura di soluzioni e

servizi integrati per eventi che coprono i tre principali segmenti del mercato: congressi e convegni; eventi

culturali, sportivi e politici; fiere ed esposizioni.

Il complesso del Lingotto

Lingotto Fiere è inserito nel contesto dell’omonima area nata dal recupero, firmato dall’architetto Renzo

Piano, dello storico stabilimento Fiat degli anni ’20 del secolo scorso. Un vero e proprio monumento

dell’archeologia industriale convertito alle esigenze della comunità, la cui trasformazione ha dato vita a un

complesso moderno e multifunzionale. Al fianco del polo espositivo, trovano infatti spazio non soltanto servizi

ed esso accessori come i tre alberghi a 4 stelle, il Centro Congressi o l’eliporto, ma anche realtà che fanno del

Lingotto un luogo vivo e frequentato per 365 giorni all’anno: qui ci sono un centro commerciale, una multisala

cinematografica, la Pinacoteca “Giovanni e Marella Agnelli”, una delle sedi del Politecnico di Torino, lo store

di Eataly con le sue eccellenze enogastronomiche e ristorative, oltre al quartier generale FCA e vari altri uffici

di aziende e professionisti. Il tutto comodamente servito dalla stazione della Linea 1 della Metropolitana che

in pochi minuti conduce al centro di Torino e alle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, nonché dall’area interna

di stazionamento taxi e da 5.500 posti auto.

Media Relations Iren Spa Comunicazione Territoriale Piemonte Roberto Bergandi Tel. + 39 011 2223274 Cell. +39 335 6327398

Iren partner di Terra Madre

Salone del Gusto 2018

Torino, 6 giugno 2018 – Il Gruppo Iren conferma il proprio sostegno anche per l’edizione

2018 di Terra Madre Salone del Gusto, il più importante evento internazionale dedicato al

cibo buono e sano, si terrà in alcuni tra i luoghi più significativi per la storia della città di Torino

dal 20 al 24 settembre.

In occasione di questa dodicesima edizione dell’evento, che coinvolgerà sempre di più i

visitatori, partendo dalla più ampia condivisione della conoscenza possibile e cercando di

stimolare e favorire il cambiamento delle abitudini alimentari dei cittadini, il Gruppo Iren si

impegnerà con gli organizzatori al fine di offrire ai partecipanti un evento pienamente

ecosostenibile.

Il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione del territorio, l’attenzione alla qualità della

produzione e l’equità sociale trovano da sempre una piena applicazione ed espressione nella

policy industriale del Gruppo Iren.

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LAVAZZA E SLOW FOOD: PIÙ DI 20 ANNI INSIEME, UN INCONTRO DI VALORI

Partner ufficiale di Terra Madre Salone del Gusto 2018, la Nuvola Lavazza tra le sedi della manifestazione enogastronomica internazionale dal 20 al 24 settembre.

Più di vent’anni insieme, dalla stessa parte. Il legame tra Lavazza e Slow Food, che ha inizio nel 1996 con il primo Salone del Gusto, si rinnova con la dodicesima edizione della manifestazione enogastronomica, che si svolgerà a Torino dal 20 al 24 settembre. Lavazza sarà infatti partner ufficiale di Terra Madre Salone del Gusto 2018 e la Nuvola Lavazza sarà tra le sedi del più grande evento internazionale dedicato al cibo. La nuova sede dell’azienda, firmata dall’architetto Cino Zucchi, occupa una superficie complessiva di oltre 30mila metri quadrati aperta alla città in cui gli uffici dialogano con un ristorante gourmet e un museo interattivo, ma anche con un grande spazio eventi, un’area archeologica e con il Bistrot, l’innovativo spazio di ristorazione collettiva che si ispira proprio alla filosofia di Slow Food. La partnership tra Lavazza e Slow Food si fonda sulla condivisione di valori e sulla concretezza dei risultati: così, anno dopo anno, prendono vita nuovi progetti comuni. Tutto ha inizio con la prima edizione del Salone del Gusto: Lavazza non sceglie solo di sponsorizzare la manifestazione enogastronomica, ma ne sposa la filosofia e l’attenzione meticolosa alla qualità del prodotto. Presenta così due laboratori sull’espresso e permette agli appassionati di degustare aromi e miscele. Slow Food, il Salone del Gusto e la partnership con Lavazza decollano, si rafforzano e crescono anno dopo anno, edizione dopo edizione. Il 2002 è, ad esempio, un anno chiave. Al Salone del Gusto si concretizza il percorso di “Innovazione nella Tradizione” di Lavazza, che sposa l’alta gastronomia e porta al lancio di èspesso: il primo caffè che si mangia, presentato con un workshop speciale di Ferran Adrià. Due anni dopo, nel 2004, Slow Food si fa portavoce, con i suoi Presìdi e tramite i progetti di Terra Madre, di un nuovo approccio filosofico di responsabilità sociale. Non è un caso, dunque, che ¡Tierra! venga presentato in anteprima proprio al Salone del Gusto del 2004: il principale progetto di responsabilità sociale della Fondazione Lavazza, infatti, è in qualche modo ispirato dai principi di Slow Food ed ha l’ambizioso obiettivo di migliorare le condizioni sociali, ambientali e le tecniche produttive delle piccole comunità dei coltivatori di caffè.

Intanto, la profonda condivisione della filosofia di Slow Food si concretizza anche nella partecipazione di Lavazza a diversi progetti nell’ambito della formazione e dell’educazione alimentare, come il Master of Food e le borse di studio dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dalla comune ricerca della qualità del prodotto all’attenzione per la materia prima, dalla filiera sostenibile fino ai progetti concreti di sostegno ai Paesi produttori. L’evoluzione della partnership vive un’altra svolta al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 con il lancio del progetto The Earth Defenders: un viaggio che ha permesso al grande pubblico - tramite il Calendario Lavazza e grazie agli scatti di tre maestri della fotografia contemporanea come Steve McCurry, Joey L. e Denis Rouvre - di conoscere e di ammirare i Difensori della Terra, moderni eroi impegnati a salvaguardare le loro coltivazioni nel rispetto della propria terra. Da sempre Lavazza crede nella filosofia del buono, pulito e giusto che anima Slow Food e nell’importanza strategica della formazione in campo alimentare, una condizione fondamentale per sostenere la qualità e l’eticità dei prodotti. Quest’anno la Nuvola Lavazza sarà, con il suo spazio eventi La Centrale, una delle sedi del Salone del Gusto. Inoltre il Museo Lavazza, che propone un viaggio interattivo alla scoperta dell’universo del caffè, ospiterà i laboratori realizzati dagli esperti del Training Center: nove appuntamenti dedicati alla degustazione, alla scoperta delle diverse miscele, modalità di preparazione e consumo del caffè.

Lurisia è partner di Terra Madre Salone del Gusto. Una scelta responsabile.

Insieme sosteniamo il cibo come promotore dello sviluppo economico.

Lurisia firma le etichette di una tra le acque più salutari e leggere d’Europa e di bevande originali e buone. Bibite speciali, che riportano in auge prodotti della tradizione, con materie prime eccezionali, appartenenti alla storia dell'agricoltura del nostro Paese. Siamo dalla parte dell’ambiente e del territorio. Abbiamo a cuore ogni ettaro della concessione mineraria del Monte Pigna, dove nasce l’acqua Lurisia. Ci riteniamo responsabili di questo luogo. Così non ci limitiamo a preservarlo, il nostro impegno è attivo. Vogliamo renderlo migliore e riportarlo al suo originario splendore. Nei prossimi 10 anni, infatti, intendiamo riforestare l’intera area di proprietà della concessione, con piante autoctone della zona. Abbiamo già iniziato a farlo, e quei sentieri che oggi calpestiamo per il “ripopolamento” presto saranno aperti a tutti quelli che vorranno percorrerli a piedi o in bici. Abbiamo altrettanta cura per gli splendidi panorami dove nascono i frutti originali che rendono uniche le nostre bibite. Con il Chinotto, le Aranciate e la Gazzosa Lurisia contribuiamo a salvaguardare dall’estinzione piccole coltivazioni, agrumeti unici al mondo. Scegliere i prodotti dei presidi o delle coltivazioni tradizionali, significa anche sostenere economicamente piccole realtà contadine e vederle crescere. Come per i chinotti di Savona, Presidio Slow Food, passati, anche grazie a Lurisia, dalle 110 piante del 2006 alle oltre 1.500 nel 2013. La natura è per Lurisia la prima grande risorsa, ma anche Lurisia è una risorsa per il territorio, capace con le proprie scelte di generare sviluppo e ricchezza. Per questo abbracciamo i valori di Terra Madre Salone del Gusto, e condividiamo appieno il tema proposto dal Salone per il 2018 “Food for Change”. Perché il cibo può davvero cambiare le sorti delle persone e di un intero territorio. Basta agire in modo responsabile. www.lurisia.it

TerraMadreSalonedelGusto2018:

ilParmigianoReggianotornaaTorinocomesostenitoreufficialediSlowFoodItaliaeOfficialpartnerdellamanifestazione

Dopol’annunciodell’impegnocomesostenitoreufficialediSlowFoodItalia,ilConsorzioannuncialapropriapresenza,dal20al24settembreaTorino,aTerraMadreSalonedelGustocomeOfficialpartner.ReggioEmilia,4giugno2018–E’unrapportochevaavantidaoltre20anniquellotrailConsorziodelParmigianoReggianoeSlowFood;unlegamevoltoallavalorizzazionedellaqualità,maancheallatutelaeallasalvaguardiadellabiodiversitàedelleproduzioniartigianali.E’conquestospiritoche,dopoaverrinnovatol’impegnodipartnershipaCibus2018diventando“sostenitore ufficiale”, il Consorzio ha confermato la propria presenza TerraMadre Salone delGusto che si terrà a Torinodal 20 al 24 settembreospitando lepiù grandi ed importanti realtàagroalimentari di tutto il mondo per un momento di scambio e confronto sul tema deicambiamentiambientali,politiciedeconomicilegatialcibo.Il ParmigianoReggianoèun formaggio che incarnanel suo comparto i valori e i punti saldi checaratterizzano il mondo slow food, dalla completa naturalità degli ingredienti, alla scelta diprodurre da oltre 9 secoli con solo latte crudo e flora lattica naturale, al mantenimento delleproduzioniinterritoridimontagnachepreservanolapresenzadicomunitàinareepocofavorevolieallostessotempo,rappresentaunprodottoalpassocon i tempieattentoaicambiamentidelmercatoealleesigenzedeiconsumatori.ATerraMadreSalonedelGusto,sarannoproprioquestiitemicheverrannoaffrontatinei5giornidimanifestazione,conunospaziocheospiteràlaboratori,degustazioniemomentididibattitoincui sarà possibile affrontare il tema portante di questa dodicesima edizione: #foodforchange.SarannorappresentatetuttelebiodiversitàchecaratterizzanoilParmigianoReggiano:dallerazze,alleparticolaritàterritorialiconilprodottodimontagna,passandodalbiologicoelecertificazionireligiose.LostanddelConsorziosaràinoltredotatoditecnologiechepermetterannodivivereun’esperienzaa 360° permettendo al pubblico di “immergersi” nella realtà del Parmigiano Reggiano, visitarevirtualmenteuncaseificioevedernascereilRedeiformaggi.

FabrizioRaimondi

UfficioStampaeRelazioniEsterneConsorzioParmigianoReggiano

[email protected]

Il Pastificio Di Martino è ancora una volta sostenitore di Terra Madre Salone del Gusto, e sarà a Torino dal 20 al 24 settembre

Il Pastificio Di Martino, nei panni di Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia, rinnova la sua presenza a Terra

Madre Salone del Gusto, che dal 20 al 24 settembre animerà il Lingotto Fiere di Torino.

Numerose le iniziative che coinvolgeranno lo storico pastificio di Gragnano, tutte in linea con il tema di questa

edizione, Food for change, che diventa spunto perfetto per l’approfondimento di argomenti da sempre cari

all’azienda. Oltre alle degustazioni espresse di ottimi piatti di Pasta di Gragnano IGP, infatti, l’ampio corner

Di Martino ospiterà divertenti workshop per adulti e bambini. Non mancheranno, inoltre, veri e propri

laboratori dedicati all’educazione, che vedranno l’alternarsi di momenti di formazione e incontri

d’approfondimento. Tra i protagonisti di questi appuntamenti, figureranno importanti nomi della

ristorazione contemporanea, particolarmente rappresentativi della battaglia per la promozione di

un’alimentazione buona, pulita e giusta, che proporranno di volta in volta piatti affini ai temi della

manifestazione. Un’esperienza a 360° per il visitatore, quindi, quella offerta all’interno dei 200mq dedicati al

Pastificio Di Martino, che lo accompagna alla scoperta della storia e la qualità della Pasta di Gragnano IGP, e

dell’impegno che da anni vuole l’azienda al fianco di Slow Food Italia.

Per tutta la durata della manifestazione, infine, approfittando di vantaggiose offerte speciali, sarà possibile

acquistare una selezione degli oltre 120 formati di pasta disponibili, affiancati da numerosi gadget a tema,

sempre disponibili presso gli innovativi store Di Martino Air degli aeroporti di Napoli, Roma e Bologna,

all’interno di FICO Eataly World e presso Piazza Municipio 1, a Napoli.

L’AZIENDA – A Gragnano, il Pastificio Di Martino comincia la sua attività nel lontano 1912, affondando le sue

radici nella città in cui da oltre 500 anni il felice incontro delle acque locali con la semola di grano duro dà

origine al monumento gastronomico dell’italianità nel mondo: la pasta. Non una pasta qualunque, però. La

trafilatura al bronzo, la lenta essiccazione a bassa temperatura, il legame con il territorio e la qualità del

prodotto finale conferiscono alla Pasta di Gragnano il titolo di Identificazione Geografica Protetta. A queste

straordinarie caratteristiche, Di Martino sceglie da sempre di utilizzare semola di grano duro 100% italiana

caratterizzata da un contenuto minimo di proteine del 14% (il disciplinare prevede il 13%) a garanzia di

un’ottima tenuta in cottura e di un’alta digeribilità.

Per maggiori informazioni sul brand e gli aggiornamenti su tutte le novità: www.pastadimartino.it | @pastadimartino su Twitter, Facebook, Instagram e YouTube

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Quality Beer Academy è un progetto di divulgazione e promozione della cultura della birra. Nato per diffondere un consumo consapevole e informato della birra, scoprendo e degustando l’eccellenza attraverso stili birrari noti e meno noti, oggi celebra la diversità attraverso la produzione e l’importazione di birre “vive", che sappiano trasmettere un’emozione. Vuole essere il punto di contatto con le eccellenze di oltre 30 birrifici in Belgio, Germania, Spagna e Stati Uniti per fare in modo che ogni bicchiere sia servito esattamente come il Mastro Birraio avrebbe voluto, anche promuovendo corsi e consulenze in collaborazione con Slow Food Italia e con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Territorio, cultura, diversità sono le parole chiave che hanno guidato Quality Beer Academy nella ricerca dei birrifici ideali per portare avanti il progetto, dove la sperimentazione e l’innovazione viaggiano pari passo con la sostenibilità. Per questo motivo tutte le birre del progetto vengono prodotte esclusivamente nel loro luogo di origine, nel rispetto della tradizione. Quality Beer Academy torna al Salone del Gusto con una selezione varia e completa che tocca diverse culture, stili e tradizioni, con immancabili “one shot” ed eccellenze di alcuni dei birrai più interessanti del panorama internazionale che si racconteranno in prima persona come di consueto Teatro delle Birre durante numerosi workshop e degustazioni. Tra i birrifici ospiti: BraufactuM, Brouwerij Boon, Firestone Walker, Kloster Scheyern, Rodenbach. Maggiori informazioni: www.qualitybeeracademy.it [email protected]


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