“La relazione
educativa di aiuto”
Dott.ssa Bernardini Agnese
Psicologa, psicoterapeuta
Educatrice esperta della coop. “L’Accoglienza”
Territori di comunità 3– La relazione educativa
La relazione educativa è essenzialmente, una relazione tra persone.
Essa però si differenzia in quanto
possiede delle caratteristiche precise.
Territori di comunità 3– La relazione educativa
Quali caratteristiche ha una relazione che può essere
definita “educativa” ?
Troviamo insieme delle parole che la definiscano!!!
Territori di comunità 3– La relazione educativa
Una relazione è educativa quando è …
ASIMMETRICA
Si tratta di una collaborazione complementare tra adulto e ragazzo , in cui ognuno ascolta
ed accoglie il punto di vista dell’altro… Asimmetria… non disuguaglianza
Territori di comunità 3– La relazione educativa
Una relazione è educativa quando …
PROMUOVE LA CRESCITA
Nella relazione l’educatore valorizza le capacità presenti nel ragazzo e ne valorizza quelle potenziali attraverso provocazioni di senso … continuo lavoro sul cambiamento! L’educatore fa un progetto di cambiamento
(esplicito o implicito) per ogni ragazzo.
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Come un educatore promuove la crescita dei ragazzi?
FACILITANDO IL CAMBIAMENTO!
Territori di comunità 3– La relazione educativa
FACILITARE IL CAMBIAMENTO (1):
Il lavoro dell’educatore, secondo Demetrio, “ha per scopo la modificazione di qualche parte di un tutto (in questo caso, il ragazzo) per ristrutturare questo intero o una qualche sua componente”.
La caratteristica dell’educare è perciò quella “di porsi sempre il problema di un cambiamento di strutture, nel lungo o breve periodo”
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FACILITARE IL CAMBIAMENTO (2):
Però … poiché il ragazzo non è una “pagina bianca” ma ha un sua personalità, egli può non voler cambiare nel senso proposto dall’educatore, magari perché la sua storia ed i suoi significati non coincidono con il cambiamento proposto.
Quindi … è importante che l’educatore sia capace di suscitare nel bambino dei piccoli spostamenti di posizione. Questi spostamenti sono proposti intenzionalmente dall’educatore e devono essere voluti necessariamente da entrambi.
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FACILITARE IL CAMBIAMENTO (3):
L’educatore può coltivare l’arte di invitare, perché l’invitare ha una caratteristica particolarissima: per compiersi ha sempre bisogno della collaborazione dell’altra persona. Saper invitare è il modo in cui l’educatore interviene nella vita dei ragazzi perché in questo modo non soffoca la loro libertà ma, anzi, cerca di promuoverla.
L’agire educativo, inconsciamente, segue questa dinamica: rendere consapevole il ragazzo del suo bisogno di essere guidato nella crescita ed invitarlo a chiedercelo, rispettando la sua libertà d’azione e di pensiero.
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Una relazione è educativa quando è …
INTENZIONALE L’intenzionalità porta l’educatore ad
agire con la consapevolezza e la certezza di sapere i motivi per i quali
fa o non fa una cosa; l’educatore agisce con senso.
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Una relazione è educativa quando è …
GLOBALE Perché l’educatore prende in considerazione
tutte le dimensioni del ragazzo. Perché l’educatore lavora in rete con le agenzie
del territorio.
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Una relazione è educativa quando è …
CONTINUATIVA È una relazione che si costruisce
nel tempo, con la presenza costante dell’educatore, che diventa punto di riferimento.
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Una relazione è educativa quando c’è
COINVOLGIMENTO
Trovare un buon equilibrio … non essere ipercoinvolti, non essere distanziati…
difficile… con continue correzioni, come quando si guida una macchina e le mani
lavorano su volante
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Una relazione è educativa quando …
LAVORA SUL CONFLITTO E IL LIMITE
Lavorare sulle dinamiche disfunzionali che nascono dallo stare insieme
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Pensate alle 7 definizioni …
…asimmetrica …promuove la crescita …intenzionale …globale … continuativa …in equilibrio nel
coinvolgimento … …lavora sul conflitto e del limite
Quale descrive meglio il vostro agire educativo, il vostro
stile?? Quale vi rappresenta come educatore ??
Su quale vorreste migliorare, lavorando durante l’anno?
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Ed ecco in particolare l’educatore e il suo
relazionarsi ….. Gli aspetti di sé che mette in campo nella relazione…
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Alcuni riguardano il CARATTERE … e aiutano
l’educatore a stabilire una buona relazione con i ragazzi.
Ad esempio …
Un carattere allegro Un umore costante La tendenza a vedere le cose con ottimismo L’ inclinazione ad affrontare con entusiasmo un
progetto La coerenza tra le affermazioni verbali e il
comportamento La disponibilità a riconoscere i propri errori e limiti
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Altri aspetti riguardano il modo di vivere i RAPPORTI INTERPERSONALI. Sono la capacità e il desiderio di … Interessarsi ai ragazzi, alle le loro storie e problemi Farsi vicino quando sono in difficoltà Ascoltarli, cogliere i loro bisogni e stati d’animo Essere presente ed incoraggiarli a confidare dubbi e difficoltà,
a comunicare esperienze, a chiedere consiglio, a formulare proposte
Avere fiducia nelle capacità dei ragazzi Rispettare la loro individualità e il loro bisogno di indipendenza Vedere e valorizzare i loro pregi
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Ma questi aspetti possono essere riproposti e
approfonditi a partire da
ALCUNE METAFORE
Territori di comunità 3– La relazione educativa
L’educatore con… • Il suo cuore • Le sue mani • Gli suoi occhi • I suoi piedi
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Proviamo ad individuarle ed approfondirle, lavorando in piccoli gruppi e costruendo
storie che riguardino il nostro agire educativo …
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Gli occhi attenti… Sono quelli dell’educatore che osserva i suoi ragazzi e coglie… Le espressioni del loro viso Le emozioni legate alla loro postura Il posto che occupano nel gruppo Il modo di mettersi in relazione con gli altri I momenti di crescita ed i periodi di crisi
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Il cuore che batte… È quello dell’educatore che ama i suoi ragazzi e… Entra in relazione e ascolta Gioisce e ride insieme a loro Parla con attenzione e comprensione Vive i suoi ragazzi con tenerezza e affetto Li perdona e li cerca Si commuove per le loro fatiche e ferite
Territori di comunità 3– La relazione educativa
Sono quelle dell’educatore che … Chiama e richiama i suoi ragazzi Li sostiene e li aiuta a rialzarsi quando inciampano o cadono Lavora e gioca assieme a loro Li accarezza, li abbraccia, gli dà il “cinque” Applaude i loro successi e vittorie Con loro Stringe patti e accordi
Le mani aperte…
Territori di comunità 3– La relazione educativa
Sono quelli dell’educatore che … Sta piantato… è dentro la storia dei ragazzi del suo gruppo Cammina accanto ai suoi ragazzi Gli corre incontro Vede il cammino e lo vive con semplicità sentendo la fatica dei sassi e a piacevolezza dell’erba Traccia un itinerario e fa da guida
I piedi scalzi
Piccola bibliografia: • SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE DELLA CEI,
I ragazzi dell’oratorio, EDB, Bologna, 2013
• CALABRESE G. , L’educazione del cuore. Semplici passi per allenare un cuore virtuoso, ELLEDICI, Torino, 2013
• MAZZACANI E., Conformarsi. Il cammino di un educatore cristiano, ELLEDICI, Torino, 2013
• LASCONI T., Uffa che bello... quasi due. Stimoli spunti e fantasie per la pastorale dei ragazzi, AVE, Roma, 1993. In download su:
http://www.4shared.com/document/VuSN6JT5/Lasconi_-_Uffa_che_bello_quasi.htm
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