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Testo e struttura a cura di TETRVS RIVOLTA NELL...

Date post: 15-Feb-2019
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IL LEGIONARIO COMMENTARIVS DEL SOLDATO ROMANO NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE ANNO IV N . 32 GIUGNO 2017 - Testo e struttura a cura di TETRVS RIVOLTA NELL’URBE (Fonte: ROMARS – I Cohors Praetoria)
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IL LEGIONARIO COMMENTARIVS DEL SOLDATO ROMANO

NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE

ANNO IV N.32 – GIUGNO 2017 -

Testo e struttura a cura di TETRVS

RIVOLTA NELL’URBE

(Fonte: ROMARS – I Cohors Praetoria)

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RIVOLTA NELL’URBEPREMESSA

Verso la fine del II secolo, durante il principato di Commodo si avvertono i

segnali di quella che sarà la premessa del III secolo e della sua crisi. Proprio durante

uno degli ultimi anni di regno del figlio di Marco Aurelio si colloca una episodi che

vede protagonista da una parte la coorte urbana, dall’altra la coorte pretoriana e

ovviamente popolo e figure di “palazzo”. E’ un principio di crisi, segno anche di un

taglio netto tra i primi due secoli e il ruolo della “polizia di Augusto” con i secoli a

venire, un discorso che riguarda anche la Guardia pretoriana, da lì a poco oggetto di

una profonda riforma attuata da Settimio Severo.

IL FATTO

Nel 190 d.C., durante gli ultimi anni del regno di Commodo si verifica uno

scontro tra i pretoriani e il loro comandante da una parte e dall’altra la folla e le coorti

urbane. [Cfr. Cassio Dione (72, 13, 3-6) ed Erodiano (I, 12, 3-9; 13, 1-4)]

Causa dello scontro fu una contestazione partita, durante uno spettacolo di

corse al Circo Massimo, da un gruppo di giovani nei confronti del prefetto del

pretorio Cleandro.

Marco Aurelio Cleandro era un personaggio ambizioso, un ex schiavo frigio

che era riuscito a scalare tutti i gradini della carriera politica e militare romana sino

ad arrivare al rango di prefetto del pretorio.

Ma la sorte di Cleandro era destinata a volgere in modo negativo poiché,

mentre era sospettato di aver avuto un ruolo nel complottare precedentemente contro

Commodo stesso unitamente al ricco e potente Tigidio Perenne (che aveva trovato la

morte), lui stesso restava vittima di un tranello.

Contro di lui stava tramando Aurelio Papirio Dionisio il quale da prefetto

d’Egitto era stato degradato a prefetto dell’annona proprio da Cleandro. (cfr. A. Spinosa

– La grande storia di Roma – Mondadori pag. 428).

Poiché come prefetto dell’annona Dionisio era responsabile dei rifornimenti

alimentari, per vendicarsi di Cleandro riuscì a ritardare delle consegne di grano

facendolo mancare alla popolazione. Il popolo incolpò del fatto Cleandro e la rivolta

fu fatta partire durante una gara di corse al Circo Massimo anche se in

quell’occasione, Cleandro non era comunque presente.

La contestazione si allargò tra la folla degli spettatori che si lasciò coinvolgere

e si mosse in corteo si mosse minacciosamente in corteo verso la residenza di

Commodo, per chiedere la testa di Cleandro, odiato dal popolo e dai senatori per la

negativa influenza che esercitava sul sovrano.

Cleandro, come risposta, fece caricare la folla dai soldati a cavallo, episodio

confermato sia da Cassio Dione sia da Erodiano. I pretoriani, ricevuto l’ordine di

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fermare il corteo e stroncare la rivolta, caricarono la folla inferocita con spade e

bastoni senza attendere un istante e permettere quindi ai manifestanti di parlare,

direttamente o attraverso portavoce, al principe.

Nonostante le notevoli perdite, la folla in tumulto abbozzò comunque una

reazione e piuttosto che arretrare ritornò indietro per tentare una certa resistenza.

Questa “rivolta” si riverberò anche su altra parte del popolo – rimasto fino a quel

momento passivo – che passò al contrattacco cominciando a colpire le truppe

pretoriane a cavallo. In questo contesto si inserì anche un terzo protagonista, gli

urbaniciani, in qualità di garanti dell’ordine pubblico in città, al fianco dei

manifestanti la quale, “per odio verso i cavalieri” attaccò, solidali con la popolazione.

“In questa guerra civile, nessuno volle informare Commodo di quello che stava

accadendo, tanto si credeva fosse il potere di Cleandro” (Erod., I, 13, 1). Fu proprio

l’intervento della “polizia urbana” a ribaltare la situazione a danno dei pretoriani: in

quel momento si stava sviluppando un pericoloso conflitto tra le competenze dei

pretoriani, difensori dell’imperatore, e gli urbaniciani, incaricati della difesa

dell’urbe, “con conseguente abuso di potere da parte di Cleandro, che Commodo

risolse convocando il suo protetto e mettendolo a morte” (cfr. Cecilia Ricci – In ordinem

redigere- polizia e ordine pubblico nella Roma Imperiale).

Soldati della coorte urbana

ANALISI

La dinamica dei fatti è abbastanza chiara: il pubblico dello Circo Massimo

approfitta della provocazione che si scatena da un gruppo di contestatori in forma

apparentemente casuale, (ma in realtà manovrata abilmente dai senatori), per

rivolgere la sua protesta direttamente a Commodo

Il fatto rappresenta ed evidenzia alcuni aspetti della Roma di fine II secolo.

Innanzitutto la rivolta contro Cleandro e contro Commodo è un motivo per

quest’ultimo di sacrificare un sospettato che aveva complottato contro di lui.

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Indubbiamente la morte di Cleandro non ci sarebbe stata se fosse la rivolta si fosse

contenuta come uno scontro pretoriani e tra forze militari e popolo dall’altra. Tra

l’altro Commodo e Cleandro avevano buoni rapporti condividendo anche conviviali

incontri con generose fanciulle.

Un altro aspetto di rilievo è lo schierarsi della polizia urbana al fianco del

popolo che sembrano “confermare l’eliminazione del ricorso a interventi repressivi

troppo brutali, alla maniera dei giulio-claudi, o almeno, a giudicare da quel che ci è

arrivato, ad una loro abile dissimulazione che confermano i già rari segnali

avvertibili attraverso le fonti di interventi della polizia urbana contro folle

manifestanti” (cfr. Cecilia Ricci – In ordinem redigere- polizia e ordine pubblico nella Roma

Imperiale). Questo punto storico dell’impero romano è un punto di svolto, un passaggio

dall’epoca classico a quella più critica del III secolo e dei seguenti (vedi n.28 MEDIO

IMPERO ROMANO). Scrive Ricci che “…. È probabile che la “polizia di Augusto” entri

in crisi quando il sistema stesso del principato comincia a vacillare seriamente: la

distribuzione delle responsabilità ai prefetti non funziona più nel momento in cui è il

sistema stesso a entrare in crisi. Si può ipotizzare che anche per i corpi militari

urbani valga quanto sta via via emergendo negli studi sulla storia dell’esercito

romano: e cioè che linee di continuità esistano tra i primi due secoli dell’impero da

una parte e tra l’esercito di Marco Aurelio e quello di Diocleziano, dall’altra. Lo

spartiacque potrebbe essere rappresentato dalle realizzazioni di Settimio Severo in

questo campo.” (cfr. Cecilia Ricci – In ordinem redigere- polizia e ordine pubblico nella Roma

Imperiale). Ma quello che appare cela altri aspetti dietro le quinte. Gli urbaniciani sono la

guardia dell’Urbe ma – in sostanza – dipendono dal Senato, l’organo ancora potente e

astuto dello Stato Romano, ancora in grado di essere un duro ostacolo anche

all’imperatore. In questo caso il senato, attraverso il suo Prefetto dell’Urbe, ha

ordinato ai suoi soldati (la guardia urbana) di difendere la popolazione ma solo per

contrapporsi al Prefetto del Pretorio Cleandro e alla sua guardia pretoriano

manifestando così il suo dissenso sia a questi sia al suo imperatore Commodo. Si crea

quindi un conflitto tra figure simboliche: il prefetto del pretorio, il punto più alto della

carriera equestre e il prefetto dell’urbe, di rango senatorio.

Interessante è dunque la conclusione della Ricci quando afferma che

“…entrambi i prefetti ricoprivano posti chiave per l’esercizio del potere politico a

Roma, ed erano riconducibili ai due poli di potere nell’impero romano: il senato

appunto e il principe. Lo scontro tra manifestanti e forze dell’ordine è per così dire

telecomandato dai vertici: i pretoriani obbediscono all’ordine di caricare, gli

urbaniciani eseguono il compito di contenere i termini dello scontro nell’interesse

della “pace sociale”, per ribadire soprattutto compiti e sfere di competenza. Il gesto

di Commodo, che sacrifica un suo uomo, è il male minore che soddisfa il malcontento

popolare e non raccoglie la sfida del suo nemico più pericoloso: la sensazione è che

il controllo stia sfuggendo di mano al principe.” .” (cfr. Cecilia Ricci – In ordinem

redigere- polizia e ordine pubblico nella Roma Imperiale).

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EVENTI

Parco degli Acquredotti – Roma 13/05/2017

Le Forze Armate Romane in appoggio di ROMARS. Dal soldato del periodo regio (Servio Tullio- V sec. a.C. )

al magister militum del tardo impero.... 1.000 anni di storia militare romana illustrata agli studenti

americani del Prof. Gary Robbins (Professore Università. Connecticut) presso il Parco degli Acquedotti

(ingresso Via Lemonia/C.ne Tuscolana) Sabato 13 maggio 2017. Didattica esclusivamente in inglese. Per

l’occasione, vi è stato il debutto di una nuova figura: il legionario romano ai tempi di Servio Tullio (VI sec.

a.C.) Le F.A.R. per ROMARS

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XIII EDIZIONE DELLE IDI ADRIANENSI TIVOLI 4-6-2017

ROMARS, da anni presente in modo costante e continuativo nel mondo della

rievocazione del tardo impero romano con la LEGIO II BRITANNICA. Storia,

analisi e interpretazione di questo particolare periodo storico partono da questa

legione romana, primo e costante punto di riferimento nella storia e nell' analisi del

tardo impero sotto il profilo militare.

L’evento ha visto lo sviluppo della didattica all’interno dell’anfiteatro di Bleso

(e all’ombra del castello medievale) sotto l’aspetto delle armi e delle tecniche militari

per proseguire nel pomeriggio con la tradizionale sfilata dei gruppi di rievocazione

storica lungo le strade di Tivoli.

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Per l’occasione, ROMARS ha inviato la sua unità tardo imperiale, la LEGIO II

BRITANNICA, punta di diamante nell’ambito dell’offerta rievocativa

dell’associazione. Difatti, ROMARS e la sua legione rappresentano, ormai da anni,

l’effettivo e realistico riferimento del tardo impero nell’ambito della rievocazione

storica. L’ indagine associativa si svolge nell’arco di due secoli, attraverso progetti e

proposte (Costantino, V secolo, Esercito di Siagrio, ecc.) sviluppando una didattica

sia frontale che dinamica. Infatti all’analisi e alla trattazione storica e militare del

periodo in questione si affiancano la descrizione di armi quali la clava ferrea o la

plumbata unitamente all’illustrazione di tecniche belliche (foulkon, assetto

falangitico) tipiche dell’epoca. La grande esperienza sviluppata in questo ambito

storico fa sì che la LEGIO II BRITANNICA sia l’unico punto di riferimento costante

e continuativo in ambito romano ed italiano di tale periodo con qualche pallido ed

isolato tentativo di emulazione ed imitazione. (Ken Randall – ripr. ris.)

ROMA ET SALUBRITAS Ottimi risultati per la manifestazione "Roma et Salubritas" presso la sede del Gruppo Storico Romano

(6/7 maggio)... Nella cornice della Via Appia Antica, la didattica di ROMARS ha riguardato il Tardo impero

e la Coorte Urbana, argomenti inseriti in una serie di scenari didattici, eventi e spettacoli che hanno coinvolto

il pubblico intervenuto. Un grazie all'organizzazione GSR.

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ARCHEORELIGIONE: IL Marte italico

Statuetta votiva di origine etrusca o italica (metà del V secolo a.C). L’uomo, secondo alcuni studiosi, rappresenta il dio Marte, e porta sul capo un elmo crestato. E’ inoltre protetto da uno scudo circolare, corazza e schinieri e tiene in mano l’elsa di una spada non conservata. (Firenze, Museo archeologico)

NUMERI DISPONIBILI 5) LE COORTI URBANE 6) LA LANCIA DEL DESTINO 7) BURGH CASTLE 8) IL PERIODO ROMULEO 9) L’ARCO RACCONTA … LA CAMPAGNA D’ITALIA DI COSTANTINO 10) ZENOBIA, REGINA DI PALMIRA 11) 284-395, IL PRIMO TARDO IMPERO 12) IL PRETORIANO DI CRISTO 13) MAGNVS MAXIMVS 14) IL GIORNO DELL’ALLIA 15) I MISTERIOSI ARCANI 16) LA VIA DEL TRIONFO 17) L’ASSEDIO DI MASADA 18) DE REDITV SVO

19) I DUE VOLTI DELL’IMPERO ROMANO 20) L’ETRUSCO UCCIDE ANCORA 21) TERRA DESOLATA 22) SEGNALI DI FUOCO 23) CORNELIO IL CENTURIONE 24) LA BATTAGLIA DELL’ALLELUJA 25)395-476, IL SECONDO TARDO IMPERO 26) LE CARCERI DELL’ORRORE 27) TARRACINAE, OBSEDIT! 28)MEDIO IMPERO ROMANO 29)INDAGINE SU UN SOLDATO ROMANO DEL TERZO SECOLO 30)SOTTO PONZIO PILATO 31)UTUS 32) RIVOLTA NELL’URBE

CONTATTI:

3332765818---3883683997

ROMARS legio secunda britannica

legioiibritannica.altervista.org/ [email protected]


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